racconti adulti - Comune di Trichiana
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Premio Letterario Nazionale “<strong>Trichiana</strong> Paese del Libro”<br />
dal profondo della memoria. Parlava del suo villaggio natio.<br />
Mi <strong>di</strong>ceva, agra: “Vattene, se puoi, da qui. Vai a Cagliari,<br />
pren<strong>di</strong> una barca e lasciati portare via dal mare. Oltre questa<br />
terra <strong>di</strong> sputi e sangue e dolori, ci sono posti dove si vive<br />
meglio. Dove gli uomini aprono la mente ai libri e trattano<br />
le donne come persone. Ah, sì, esistono posti così!” Maria<br />
Solinas sapeva bene che esistevano posti, oltre le vette del<br />
Gennargentu, che degradavano fino al mare. E lì, gran<strong>di</strong><br />
città e piccoli villaggi tra le insenature, appena sui declivi,<br />
dove i pescatori lasciavano sulle spiagge color avorio, le<br />
piccole barche <strong>di</strong>pinte <strong>di</strong> verde, col nome <strong>di</strong> una donna sul<br />
fianco. Un mondo d’acqua e cieli, sabbia e rocce lisciate da<br />
alghe e muschi. Vi era nata, Maria Solinas in quel villaggio<br />
<strong>di</strong> pescatori. Misere case l’una <strong>di</strong>stante dall’altra. Isolate e<br />
bianche come piccole perle nel verde <strong>di</strong> tamerici, eriche,<br />
rosmarini. Era figlia <strong>di</strong> Martinu Solinas, un cagliaritano.<br />
Selvaggio e ombroso come un sardo della Barbagia, ma le<br />
aveva insegnato ad amare il mare e il silenzio e tutto ciò che in<br />
esso si nascondeva. Sua madre era una donna chiara <strong>di</strong> pelle<br />
e dagli occhi del colore delle alghe che danzavano sul pelo<br />
d’acqua, o forse quello <strong>di</strong> piccoli pesci che raggiungevano la<br />
riva e si allontanavano veloci alla prima risacca. Maria aveva<br />
vissuto fino a quin<strong>di</strong>ci anni in quel suo solitario para<strong>di</strong>so.<br />
Libera come l’aria. Era padrona <strong>di</strong> correre, ridere, giocare.<br />
Raggiungere la luna, contare le stelle. Leggere i tre libri<br />
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