racconti adulti - Comune di Trichiana

Premio Letterario Nazionale “Trichiana Paese del Libro”
mi disse piano, senza guardarmi.
Non nego che mi fece piacere sapere che aveva no tato la
mia fuga dalla sala. Mormo rai qualche scusa e fu tutto.
Che dire dei giorni che seguirono? Fu un periodo di vuoto
assoluto che trascorsi in una sorta di apnea mentale. La mia
vita si svolgeva esteriormente come al solito ma io non vi
par tecipavo, vi assistevo solamente. Cercavo di stare quanto
più possibile in mezzo alla gente per evitare di met termi a
pensare.
Fu un brutto periodo e quando finalmente riuscii a
riprendermi un poco mi accorsi che ero come svuotato: Lella
s’era portato con sé tutto ciò che restava delle mie possibilità
di amare, l’ultimo brandello della mia gioventù.
Tuttavia mi resi conto che, paradossalmente, quel l’amore
mi aveva donato anche un po’ di felicità. Una feli cità
piccola piccola, d’accordo, ma pur sempre preziosa che
non avevo rico nosciuto prima solo perché sommersa da
altri sentimenti che reclamavano più forte. Solo ora che le
altre voci tacevano, consce della propria inutilità, trovava il
modo di dirmi «C’ero anch’io».
Infatti se gran parte della mia sofferenza derivava dal l’aver
perduto la presenza di Lella si gnificava che, fino a quando
l’avevo avuta vicina, ne avevo ricavato un sia pur parziale
appa gamento. Inoltre, scoprire che ero ancora ca pace di
vegliare una notte intera figurandomi im possibili effusioni
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