racconti adulti - Comune di Trichiana

L’appuntamento
di dita ansiose di catturarne ogni segreto. C’erano vigorose
sottolineature a matita. Nessuna lacrima di gioia piovuta
sul testo a sbiadire l’inchiostro, però.
L’Avvenimento. Più ci rifletteva, più Michele si chiedeva
perché attribuire tanta enfasi a una così innocua parolina.
Mica era lo stramaledetto ballo delle debuttanti.
Diamine no! Con tutto il rispetto per babbo e mamma,
l’Avvenimento poteva anche essere un isolato miracolo,
una botta di fortuna sfuggita a una cassa continua di sfiga.
Ma per il signor Michele Bragaglia, disoccupato e disilluso
giovanotto di provincia residente al civico 13, era la conferma
che occorreva mettersi a disposizione della vita quando
meno te lo aspetti. Dal giorno della laurea in Economia
nell’altra Grande Città in cui aveva studiato, nessuno s’era
fatto vivo. I suoi annunci erano andati perduti, ignorati
o dimenticati nell’oceano informatico della Rete. Non lo
avevano richiamato neanche per errore. “Scusi, sa. Con tutte
le domande che riceviamo”. “Ma si figuri”.
A questo punto la fantasia s’era intromessa con ardore:
aveva pensato a una disdicevole congiura dei datori di
lavoro per colpa della crisi. Immaginò una epurazione delle
supplicanti mail di dottori laureati come lui compiuta da un
impiegato afflitto da manie ossessivo-compulsive (cestina
qui, cestina qua e pure lì, altrimenti il mondo finisce). E
invece no. In data 27 marzo era giunta una mail con tanto
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