parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali
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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 77 di 179<br />
b) uso del suolo: es. colture e vegetazione, insediamenti umani, viabilità;<br />
c) visibilità: aree di influenza visiva (punti panoramici);<br />
d) detrattori: elementi negativi ai fini della qualità intrinseca di un sito.<br />
Il territorio del Subappennino, che costituisce la cornice orografica occidentale della<br />
Provincia di Foggia, si presenta con una fisionomia abbastanza ripetitiva, fatta di rilievi arrotondati,<br />
dolci e molli in genere, caratterizzati da argille cenozoiche, a luoghi incise da valli molto incassate e<br />
assolcate dall’erosione fluviale <strong>dei</strong> diversi corsi d’acqua che si dirigono verso il mare Adriatico.<br />
I rilievi si elevano gradualmente dalla piana del Tavoliere, che nella <strong>parte</strong> più occidentale si<br />
presenta piuttosto movimentato, con tonalità paesistiche che mutano gradualmente senza bruschi<br />
contrasti.<br />
Le forme di utilizzazione del suolo sono quelle caratteristiche della vicina pianura, più che<br />
della vicina montagna molisana e irpina.<br />
Con il progressivo aumento della quota, si assiste alla rarefazione del seminativo; dapprima<br />
predominante ed incontrastato, con l’aumentare della quota esso si intercala gradualmente alle<br />
colture arboree tradizionali (vigneto, oliveto, mandorleto), segno evidente delle conversioni<br />
colturali del territorio, alcune delle quali storicamente recenti.<br />
E’ per esempio il caso del mandorleto, gentile componente del paesaggio meridionale, che è<br />
stato diffuso su larga scala ai primi dell’Ottocento.<br />
In alto, sulle sommità <strong>dei</strong> rilievi, che vedono il punto culminale nella cima di Monte<br />
Cornacchia, sono accantonati ampi lembi boscosi, quasi tutti in forte stato di degradazione; qua e là<br />
ampliati da rimboschimenti solitamente edificati da conifere anche esotiche.<br />
Si tratta <strong>dei</strong> relitti superstiti di una azione selvaggia di disboscamento, che ha determinato la<br />
drastica diminuzione della copertura boschiva.<br />
Ciò ha provocato frane e smottamenti che rendono instabili le masse argillose di molti<br />
versanti che smottano e franano, modellando le sedi stradali, erodendo il cotico erboso, intasando<br />
l’alveo <strong>dei</strong> fiumi.<br />
All’ambiente naturale corrispondono le strutture dell’habitat rurale, che rispecchia il<br />
rapporto tra popolazione e territorio, con una fitta presenza di centri di cocuzzolo o di colle, che<br />
dominano i versanti vallivi a suoli poveri, spesso squilibrati e desertificati e di colture frammiste<br />
alla vegetazione spontanea.<br />
In questa apparente uniformità tipologica è arduo identificare qualità discrete e distinte di<br />
paesaggio, poiché l’intero territorio appare abbastanza uniforme e in taluni punti anche monotono.<br />
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE