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parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 58 di 179<br />

Ancora legati all'acqua, gli anfibi costituiscono, nel Subappennino Dauno, una buona presenza.<br />

Sono censite buone popolazioni di rospo smeraldino (Bufo viridis), di ululone dal ventre giallo<br />

(Bombina variegata pachypus), di rana verde (Rana esculenta), di raganella (Hyla arborea).<br />

Fra gli urodeli è presente il tritone italico (Triturus italicus) ed il tritone crestato (Triturus<br />

cristatus), mentre appare non completamente documentata la presenza della salamandra e della<br />

salamandrina dagli occhiali (Zullo, comunicazione personale).<br />

rettili:<br />

Anche i rettili appaiono presenti sul territorio con buone popolazioni. L'abbondanza di prede,<br />

costituite da insetti per i sauri e i geconidi, da micromammiferi per i rettili colubridi e viperidi ed<br />

infine da anfibi e pesci per i natricidi, permette di sostenere un numero di individui talvolta elevato.<br />

Meno rosea appare la situazione per le testuggini il cui ambiente, soprattutto nelle zone meno<br />

elevate, è fortemente compromesso dalla messa a coltura <strong>dei</strong> terreni.<br />

Il censimento delle varie specie presenti sul territorio, ormai quasi completamente ultimato, mette in<br />

evidenza numerose specie di serpenti: colubro nero o biacco (Coluber viridiflavus carbonarius),<br />

forse il più diffuso degli ofidi del Subappennino e della provincia.<br />

Accanto a questo sono rilevate le presenze del cervone o pasturavacche (Elaphe quattuorlineata),<br />

del colubro di esculapio o saettone (Elaphe longissima); molto più rara è invece il colubro liscio<br />

(Coronella austriaca).<br />

Più legati all'acqua per le riserve trofiche, le due specie di natricidi presenti: la biscia dal collare<br />

(Natrix natrix) e la biscia tassellata (Natrix tessellata).<br />

Meno frequente di quanto si creda è invece la vipera comune (Vipera aspis).<br />

Piuttosto frequenti appaiono i sauri fra cui spiccano per diffusione il ramarro (Lacerta viridis) e la<br />

lucertola <strong>dei</strong> campi (Podarcis sicula)<br />

Accanto a questi è presente, anche se con minore frequenza la luscengola (Calcides calcides) e<br />

l'orbettino (Anguis fragilis).<br />

Ancora sufficientemente diffusi i geconidi, con due specie: il geco verrucoso (Hemidactylus<br />

turcicus), nelle zone al di sotto <strong>dei</strong> 700 metri di altezza ed il geco comune (Tarentola mauritanica)<br />

che, pare introdotta passivamente in tempi passati, si è acclimatata quasi esclusivamente nelle case.<br />

Nelle aree a minore altitudine è presente, anche se in numero nettamente insufficiente, la testuggine<br />

terrestre (Testudo hermanni), in via di rarefazione a causa sia della distruzione dell'ambiente che del<br />

prelievo di esemplari da tenere in giardino.<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

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