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parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 57 di 179<br />

I più recenti censimenti della fauna del Subappennino permettono di riconoscere diverse specie<br />

importanti.<br />

invertebrati: La conoscenza ancora incompleta delle specie di invertebrati che popolano il<br />

territorio in esame non permette di effettuare una analisi completa della situazione. Di sicuro si può<br />

affermare che l'ambiente non eccessivamente contaminato consente l'esistenza e lo sviluppo di<br />

numerose popolazioni, a tutti i livelli.<br />

A titolo di conoscenza delle specie più importanti, è da citare la presenza di buone popolazioni di<br />

Helix lucorum, la chiocciola <strong>dei</strong> boschi, dal diametro del guscio che raggiunge agevolmente i 6 cm;<br />

ancora numerose le specie di farfalle sia diurne che notturne ed il cui studio, già impostato, è in via<br />

di svolgimento.<br />

Anche a livello di coleotteri si nota una buona presenza con popolazioni numerose e diffuse<br />

abbondantemente nelle aree più integre. Una presenza qualificante, in questo senso, è quella di<br />

Lucanus cervus, il cervo volante, il più grosso coleottero delle nostre zone.<br />

Ancora abbondantemente presenti, nelle acque stagnanti o con corrente molto lenta, le varie specie<br />

di invertebrati acquatici, tutti di elevatissimo interesse (Ranatra linearis, Nepa cinerea, Notonecta<br />

glauca, varie specie di odonati, oltre a plecotteri, efemerotteri, tricotteri, ecc.).<br />

vertebrati<br />

pesci:<br />

La presenza di ittiofauna nei nostri fiumi risente delle caratteristiche degli stessi, costituite<br />

prevalentemente da alternanza di periodi di secca (o quantomeno di magra accentuata) e periodi di<br />

forti piene.<br />

E' evidente che nei corsi d'acqua che restano inattivi per i mesi estivi, la presenza di pesci può<br />

essere limitata alle pozze che si instaurano nelle depressioni dell'alveo e che, in <strong>parte</strong>, riescono a<br />

durare sino all'arrivo di nuova corrente.<br />

Tolto l'Ofanto, perenne, per gli altri fiumi non si può parlare di una presenza abbondante di pesci.<br />

Questi, comunque, sono ben presenti e con floride popolazioni, nei vari bacini (Capacciotti,<br />

Occhito, Lago Pescara, ecc.). Vi si riconosce, come dominante, la carpa (Cyprinus carpio),<br />

l'alborella (Alburnus albidus), la tinca (Tinca tinca), l'anguilla (Anguilla anguilla), il cavedano<br />

(Leuciscus cephalus), la scardola ( Scardinius erythrophthalmus), il barbo (Barbus barbus) ecc.<br />

In alcune zone, soprattutto in laghetti privati, è presente il carassio (Carassius carassius), mentre è<br />

dubbio se in alcuni contesti sia stato effettuato qualche popolamento di luccio (Esox lucius).<br />

anfibi:<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

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