parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali
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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 39 di 179<br />
medie e grandi dimensioni, a volte cementati e derivanti da rocce presenti nei terreni del<br />
Subappennino.<br />
Nei valloni derivati dall'azione modellatrice <strong>dei</strong> corsi d'acqua, nelle zone più basse del<br />
Subappennino, affiorano rari crostoni calcarei, mentre più frequenti sono depositi terrazzati di<br />
origine fluviale e superfici spianate coperte da terreni eluviali.<br />
Frequenti anche terre nere derivanti da fondi palustri.<br />
L'intera catena subappenninica è percorsa da una serie di faglie, più frequenti man mano che ci si<br />
avvicina alla porzione più meridionale del comprensorio, orientate grossolanamente Nord-Sud, che<br />
contribuiscono a rendere instabile tutta la struttura montano - collinare.<br />
La frequente presenza di detriti di falda e di conoidi di <strong>dei</strong>ezione uniti ad evidenti zone di frana,<br />
permette di accertare come la concomitante presenza di terreni relativamente giovani, sciolti, con<br />
una grossa componente argillosa ed una litologia varia da un lato, di sistemi di faglie estremamente<br />
estesi, di una diffusa rete di sorgenti che testimoniano un complesso reticolo di falde idriche<br />
dall'altra, porta in definitiva a dover considerare il territorio come naturalmente instabile e quindi a<br />
dover prevedere ogni intervento sul comprensorio sottoposto ad attenta analisi d'impatto.<br />
D'altra <strong>parte</strong> l'instabilità del territorio in esame si può spiegare anche analizzando la già citata<br />
origine del Subappennino.<br />
Si tratta infatti di una catena che si è formata non tanto per innalzamento di strati frutto di una<br />
sedimentazione tranquilla, e quindi con una loro coerenza ed una loro intrinseca stabilità, ma di<br />
sedimenti la cui origine è da ricercarsi in una serie di frane sottomarine dovute a movimento<br />
orogenetici interessanti le non lontane zone appenniniche, movimenti che hanno causato<br />
l'impilamento di sedimenti alloctoni discordanti fra di loro e quindi a bassissima stabilità.<br />
Tutta la struttura si presenta interessata da una serie di discontinuità tettoniche, localmente<br />
complicate da strati rovesciati, verticali, pieghe a ginocchio, assetti monoclinalici ecc., che ne<br />
compromettono ulteriormente la stabilità.<br />
5.3.3 Caratteri idrologici<br />
L’accentuata presenza di acque superficiali è forse la caratteristica più evidente del comprensorio<br />
subappenninico e differenzia questo territorio dal resto della Puglia.<br />
Si possono individuare numerosi bacini, con un’asta fluviale principale ed un’articolata rete di<br />
torrenti.<br />
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE