parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 12 di 179 più articolate sono contenute tra corsi d’acqua (Deliceto tra il torrente Gavitelle ed il torrente fontana), tra crinali o aree boschive. Caratteristica ricorrente anche l’ubicazione di zone destinate ad insediamenti produttivi – artigianali - industriali- di norma distanti dai centri abitati sulle principali vie di comunicazione. Non si evince, comunque, un criterio di ubicazione dei vari PIP in un quadro di riferimento di area vasta, né di relazioni funzionali tra di essi. Si rileva tra le varie normative esaminate quella del Comune di Sant’Agata di Puglia che prevede la zona urbanistica D3, specificamente destinata alla produzione dell’olio di oliva. Per quanto riguarda le previsioni di zone destinate ad attività ricettive e turistiche le ubicazioni sono determinate in funzione di emergenze naturalistiche. Anche gli strumenti urbanistici dei comuni di Faeto e Bovino (zona a destinazione esclusivamente turistica e alberghiera) contengono previsioni insediative in funzione delle attività ricettive. Per quanto riguarda l’estensione dei territori comunali nella loro globalità e per quanto concerne la complessità ambientale, sulla base dei documenti grafici e scritti disponibili all’esame si può affermare che molti degli strumenti urbanistici dei comuni oggetto del presente studio evidenziano i limiti di un’impostazione tutta centrata sulle problematiche di crescita urbana, in termini di edificazione nei nuclei abitati ed in prossimità degli stessi per quanto riguarda insediamenti produttivi per l’industria, l’artigianato, il commercio all’ingrosso e per le attività turistico - ricettive. Dalla lettura dei documenti progettuali si desume, in molti casi, che ancora tutto il territorio comunale che non sia stato impegnato per le previsioni insediative di cui si diceva prima, rimane in una condizione di area definita fisicamente dai confini amministrativi, normativamente dalla categoria urbanistica della zona omogenea E agricola, operativamente intesa come potenziale spazio per ulteriori processi di trasformazione determinabili volta per volta e secondo scenari variabili. In tale quadro territoriale e normativo si evidenziano quindi le aree vincolate da leggi nazionali e regionali, per particolari e specifici caratteri idrogeomorfologici, architettonici, archeologici, paesaggistici ed ambientali, ma raramente si coglie una visione organica, che si traduca in un progetto unitario di tutela, valorizzazione ed uso del territorio - ambiente, considerando le valenze naturali e quelle antropiche beni da tutelare, e, nel contempo, risorse culturali ed economiche. Si riscontra nei piani esaminati l’individuazione, il rilevamento e la tutela di tali emergenze , VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 13 di 179 in maniera crescente a seconda della data di redazione degli stessi che varia dalla fine degli anni settanta alla fine degli anni novanta, segnando in tal modo l’evoluzione nel campo legislativo ed in quello disciplinare. Si è ritenuto di prendere in considerazione e investigare in sede regionale il Piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio (PUTT/P). Con riferimento a tale strumento, lo stesso è stato redatto ai sensi L. R. 31 maggio 1980 n. 56 "Tutela ed uso del territorio" e risulta approvato recentemente dalla Regione Puglia. Rientrano nel campo di applicazione del PUTT/P le categorie di beni paesistici e ambientali di cui all' art. 1 della legge 1497/39, al c. 5° dell' art. 82 del DPR 616/77 (integrato dalla L. 431/85), all' art. 1 quinquies della L. 431/85, con le ulteriori articolazioni e specificazioni di cui al PUTT/P stesso. segue: Il Piano perimetra degli ambiti territoriali di differente valore, classificati da A ad E come - ambito di valore eccezionale ("A"), laddove sussistano condizioni di rappresentatività di almeno un bene costitutivo di riconosciuta unicità e/o singolarità, con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti; - ambito di valore rilevante ("B"), laddove sussistano condizioni di compresenza di più beni costitutivi con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti; - ambito di valore distinguibile ("C"), laddove sussistano condizioni di presenza di un bene costitutivo con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti; - ambito di valore relativo ("D"), laddove, pur non sussistendo la presenza di un bene costitutivo, sussista la presenza di vincoli (diffusi) che ne individui una significatività; - ambito di valore normale ("E"), laddove è comunque dichiarabile un significativo valore paesaggistico-ambientale. I terreni e gli immobili ricadenti all'interno degli ambiti da "A" a "D" sono sottoposti a tutela diretta dal Piano, che definisce degli indirizzi di tutela, delle direttive di tutela e delle prescrizioni di base. Il PUTT/P ha previsto la istituzione di aree naturali protette in maniera coordinata ed in coerenza con le previsioni della L.S. 394/91. Per il PUTT l’area protetta (e il piano relativo) “diventa, pertanto, lo strumento operativo per VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

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più articolate sono contenute tra corsi d’acqua (Deliceto tra il torrente Gavitelle ed il torrente<br />

fontana), tra crinali o aree boschive.<br />

Caratteristica ricorrente anche l’ubicazione di zone destinate ad insediamenti produttivi –<br />

artigianali - industriali- di norma distanti dai centri abitati sulle principali vie di comunicazione.<br />

Non si evince, comunque, un criterio di ubicazione <strong>dei</strong> vari PIP in un quadro di riferimento di area<br />

vasta, né di relazioni funzionali tra di essi. Si rileva tra le varie normative esaminate quella del<br />

Comune di Sant’Agata di Puglia che prevede la zona urbanistica D3, specificamente destinata alla<br />

produzione dell’olio di oliva.<br />

Per quanto riguarda le previsioni di zone destinate ad attività ricettive e turistiche le<br />

ubicazioni sono determinate in funzione di emergenze naturalistiche.<br />

Anche gli strumenti urbanistici <strong>dei</strong> comuni di Faeto e Bovino (zona a destinazione<br />

esclusivamente turistica e alberghiera) contengono previsioni insediative in funzione delle attività<br />

ricettive.<br />

Per quanto riguarda l’estensione <strong>dei</strong> territori comunali nella loro globalità e per quanto<br />

concerne la complessità ambientale, sulla base <strong>dei</strong> documenti grafici e scritti disponibili all’esame<br />

si può affermare che molti degli strumenti urbanistici <strong>dei</strong> comuni oggetto del presente studio<br />

evidenziano i limiti di un’impostazione tutta centrata sulle problematiche di crescita urbana, in<br />

termini di edificazione nei nuclei abitati ed in prossimità degli stessi per quanto riguarda<br />

insediamenti produttivi per l’industria, l’artigianato, il commercio all’ingrosso e per le attività<br />

turistico - ricettive.<br />

Dalla lettura <strong>dei</strong> documenti progettuali si desume, in molti casi, che ancora tutto il territorio<br />

comunale che non sia stato impegnato per le previsioni insediative di cui si diceva prima, rimane in<br />

una condizione di area definita fisicamente dai confini amministrativi, normativamente dalla<br />

categoria urbanistica della zona omogenea E agricola, operativamente intesa come potenziale spazio<br />

per ulteriori processi di trasformazione determinabili volta per volta e secondo scenari variabili.<br />

In tale quadro territoriale e normativo si evidenziano quindi le aree vincolate da leggi<br />

nazionali e regionali, per particolari e specifici caratteri idrogeomorfologici, architettonici,<br />

archeologici, paesaggistici ed ambientali, ma raramente si coglie una visione organica, che si<br />

traduca in un progetto unitario di tutela, valorizzazione ed uso del territorio - ambiente,<br />

considerando le valenze naturali e quelle antropiche beni da tutelare, e, nel contempo, risorse<br />

culturali ed economiche.<br />

Si riscontra nei piani esaminati l’individuazione, il rilevamento e la tutela di tali emergenze ,<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

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