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<strong>Hod</strong> Benessere <strong>n°</strong> <strong>40</strong> - Novembre 2006 - Anno IX - Periodico - Diffusione gratuita<br />
IL NUOVO SENSO<br />
del Pudore
Amici di Tè<br />
a cura della Dott.ssa Cagnola 7<br />
L’amore non ha età<br />
di Sara Termini 9<br />
Intimior Intimo Meo, il nuovo senso del pudore<br />
di Andrea Bocchi Modrone 12<br />
L’impossibilità d’essere disuguali…<br />
di Paolo Giovanni Vintani 15<br />
Nuove strategie per combattere l’osteoporosi<br />
di Cristina Lenzi 16<br />
“Intimamente intimo…” 20<br />
Ti ho visto le mutande!<br />
di Angela Lanzi 22<br />
Intimo blues<br />
di Raffaella Ferrari 25<br />
L’igiene è uguale per tutti?<br />
di Giusi Valent 28<br />
Elio e le storie libere<br />
a cura di Marina Robbiani 30<br />
Il lifting del collo senza chirurgia<br />
di Dvora Ancona 34<br />
Lezioni di trucco<br />
di Davide Trucco Veneziano 36<br />
Intimo a Natale <strong>40</strong><br />
In copertina:<br />
Erté, Her Secret Admirers<br />
Si ringrazia inoltre la Sia Italia<br />
per le foto a carattere natalizio di<br />
pagg. 8, <strong>40</strong>, 41, 46, 50, 53<br />
Il nuovo senso<br />
del pudore<br />
Il Piacere dell’Intimo<br />
di Flavio Lissoni 42<br />
Una Cena senza Veli<br />
di Stefano Reina 46<br />
Il pudore<br />
a cura di Noi 2 48<br />
La libreria di Ecoè 50<br />
Fiere e Mercati Bio di Ecoè 53<br />
Un Natale alle terme, tra coccole e sci 58<br />
<strong>40</strong><br />
Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />
Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />
Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />
Coordinamento Redazionale: Giusi Valent<br />
Grafica: Marco Nava<br />
Pubblicità: info@hod.it<br />
anna_monza@fastwebnet.it -3358241756<br />
Edizioni Alice<br />
Via Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />
Tel 02.83.61.347<br />
info@hod.it - www.hod.it<br />
Stampa: Sinergie & Soluzioni Grafiche<br />
Via Brianza, 3/5 - Z.I. Sesto Ulteriano<br />
S.Giuliano Milanese<br />
Reg.Trib. Milano <strong>n°</strong> 305 del 22.4.1998<br />
A questo numero hanno collaborato:<br />
Dvora Ancona, Andrea Bocchi Modrone,<br />
Clementina Cagnola, Francesca Carmelini,<br />
Sergio Dal Barco, Davide Trucco Veneziano,<br />
Raffaella Ferrari, Angela Lanzi,<br />
Cristina Lenzi, Flavio Lissoni, Noi Due,<br />
Stefano Reina, Sara Termini, Giusi Valent,<br />
Paolo Vintani.<br />
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a casa?<br />
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Abbonarsi costa 25 euro<br />
per 5 numeri da versare<br />
su un semplice<br />
Vaglia nazionale<br />
intestato a:<br />
Marina Robbiani<br />
Via Col di Lana, 4<br />
20136 Milano<br />
www.hod.it<br />
info@hod.it
12<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
di Andrea Bocchi Modrone<br />
Intimior<br />
Intimo Meo,<br />
il nuovo senso del pudore<br />
<br />
C’è nell’intimità degli uomini un confine<br />
che né l’amore, né la passione possono osare:<br />
le labbra si fondono nel terribile silenzio<br />
e il cuore si spezza per amore. (Anna Achmatova)<br />
In una calda serata d’autunno del 1974 il Bel<br />
Paese accolse con pubblico sconcerto il<br />
primo schiaffo morale al comune senso del<br />
pudore. Una giovane ballerina, tale Raffaella<br />
Pelloni, passata alla<br />
storia col nome di<br />
Carrà, in prime time<br />
come si direbbe oggi,<br />
ostentò il proprio<br />
ombelico, risvegliando<br />
nel pubblico maschile<br />
fantasie non proprio da<br />
parrocchia, e tra le<br />
femmine quello sconcerto<br />
e disgusto tipico<br />
che precede il lancio di<br />
una nuova moda,<br />
dimostrando ancora<br />
una volta l’abisso che<br />
separa l’azione dal<br />
pensiero. Fino ad allora<br />
infatti, il gioco degli<br />
scandali e delle provocazioni<br />
era restato<br />
appannaggio di un<br />
certo tipo di stampa<br />
nonché di proiezioni<br />
cinematografiche che<br />
<br />
vecchi curati si preoccupavano di oscurare con i<br />
loro sermoni. La rivoluzione dei costumi aveva<br />
fatto la propria entrata trionfale non solo nei<br />
desideri, ma “lasciva”, come disse qualcuno, era<br />
entrata dalla porta principale<br />
nei salotti e nelle<br />
cucine illuminate dalla<br />
luce azzurra del tubo<br />
catodico, per poi strisciare<br />
nelle calli e nelle<br />
piazze. Stava nascendo<br />
una nuova intimità, o<br />
forse ne stava tornando<br />
una antica, pagana,<br />
come osservò qualcun<br />
altro, ricordando le<br />
invettive di qualche<br />
oratore latino, circa l’eccessivo<br />
rilassamento<br />
dei costumi prima del<br />
crollo di un Impero.<br />
Disegno di<br />
Francesca Carmelini<br />
Il sussurro aumentò<br />
progressivamente<br />
il volume, divenne<br />
prima conversazione,<br />
poi moda e alla fine<br />
entrò nell’ordinario
senza urtare più la sensibilità di nessuno, in<br />
una sorta di assuefazione che chiamava emozioni<br />
più forti. L’uomo, e la donna naturalmente<br />
in testa, sono animali strani, a differenza dei<br />
primati hanno la perversa e benedetta, ad un<br />
tempo, tendenza a non accontentarsi mai.<br />
Forse proprio per questo l’hanno spuntata<br />
sulle altre creature che popolano il pianeta.<br />
Oggi gli ombelichi non scandalizzano più nessuno,<br />
ci vuole ben altro!<br />
Se qualche anno dopo ci si indignava - con<br />
un briciolo di ipocrisia, mi si conceda - se<br />
Amanda Lear ci invitava ad un rendez<br />
vouz tomorrow con voce baritonale, nelle<br />
estati dei rotocalchi si resta delusi se Eva<br />
Robin’s lascia volare via, con un intervento<br />
chirurgico, una parte di sé, e nell’Italia dei<br />
Reality Show l’intimità è sempre più spesso un<br />
fatto di pubblico dominio,<br />
sferzando le fantasie delle<br />
masse e costringendole<br />
ad emozioni sempre<br />
peggiori e rischiose. Il<br />
sesso fine a se stesso è<br />
roba vecchia, il kamasutra<br />
un fumetto astratto e<br />
le conigliette di Playboy<br />
simpatiche icone il cui<br />
logo campeggia su zaini e<br />
cinture degli scolaretti al<br />
primo giorno di scuola.<br />
Vogliamo sapere tutto di tutti. Le<br />
intercettazioni telefoniche di<br />
politici e vallette? A chi interessano<br />
le tangenti? Vogliamo<br />
sapere il dove, il come, il<br />
quando e il con chi con cosa.<br />
O tempora, o mores<br />
Per molto tempo l’intimismo<br />
fu relegato a disquisizioni<br />
teologicheche ne vedevano<br />
una sorta di sottile filo dorato che<br />
univa il cuore dell’uomo a Dio,<br />
oppure ad un certo tipo di lirica,<br />
dando al termine una sacra-<br />
mistero tale da<br />
renderlo affascinante.<br />
Grandi<br />
mistici lottavano,<br />
nell’intimità delle<br />
proprie celle, con<br />
le pulsioni ed i<br />
pensieri, scrivendole<br />
in diari<br />
segreti o custodendole<br />
nel proprio<br />
cuore. Le<br />
confessioni dei<br />
peccatori erano<br />
bisbigli flebili nelle<br />
cattedrali, profumavano<br />
di incenso e di contri-<br />
N. Otobe, da “Illustration in Japan”<br />
1980, Kodansha ed.<br />
zione. Poi vennero gli psicologi ed il peccato<br />
divenne un oggetto la cui assoluzione, laica,<br />
sarebbe comunque giunta dopo un purgatorio<br />
di sedute a seconda della gravità del fatto.<br />
lità ed un<br />
Il monito di Wilde che la vita sia una cosa<br />
troppo seria per essere presa seriamente,<br />
venne assunto a postulato anche da chi,<br />
del padre di “Dorian Grey”, non sapeva nulla.<br />
Proprio lui infatti pagò, sulla sua pelle, il giudizio<br />
puritano di chi, scandagliando il suo intimo<br />
e la sua vita privata, vedeva in quest’uomo un<br />
elemento destabilizzante per la sana società di<br />
sua maestà la Regina d’Inghilterra. A qualcosa<br />
servì il suo involontario sacrificio: oggi i giovani<br />
virgulti della società, inglese e non, si depilano<br />
le ciglia per ampliare lo sguardo come le gran<br />
dame che usavano la belladonna nei secoli<br />
passati, cambiano il colore dei capelli come<br />
Cleopatra e, a differenza della grande egiziana,<br />
non esitano a rifarsi il naso se lo giudicano<br />
troppo importante. Belletti e creme riempiono<br />
il beauty case di lui e svuotano quello della<br />
sua lei, perché il lui non esita a testare su se<br />
stesso antirughe e creme abbronzanti e nel<br />
più grave dei casi a indossare i suoi accessori.<br />
I ruoli, se in un certo senso si invertono o si<br />
confondono, restano comunque ben delineati,<br />
purché li si consideri in una “biocenosi” che<br />
abbraccia l’universo di due persone e non una<br />
società in senso esteso.<br />
Essevi,“Pudore” - Torino 1936<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
13
14<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
Principe azzurro?<br />
Per carità ragazze, toglietevelo dalla<br />
testa… e l’ha capito bene Luciana<br />
Littizzetto che con ironia mette alla luce<br />
la nuova intimità della coppia. Ammettiamolo,<br />
le donne a volte sono fastidiose. “Ci abbiamo<br />
la fastidiosità inserita proprio nel DNA. Sarà<br />
che il cuore batte più veloce e diventiamo<br />
insofferenti. Abbiamo bisogno che il nostro Re<br />
mogio ci dica delle robe. Ma non robe qualsiasi,<br />
tipo: ‘Guarda che ti scade il bollo dell’auto’.<br />
Parole d’amore, dannazione”.<br />
Ora è lei che deve fare la corte a lui, ed<br />
è lui che sempre più di frequente,<br />
nell’intimo delle quattro mura domestiche,<br />
non di rado fa i mestieri, anche se<br />
qualche exploit del veteromachismo a volte<br />
riemerge dal mare della antica identità:<br />
“<br />
Le Faguays,“Danzatrice”, 1920<br />
Ho trovato svariati uomini che mi piacevano, con i quali ho fatto anche un pezzo di<br />
strada. Principini, principastri, principuzzi. Non tantissimi per la verità. Con qualcuno<br />
ho giusto fatto due passi. Mai a cavallo. Sempre a piedi. Ma nessun principe azzurro.<br />
E allora me ne sono fatta una ragione. E son cambiata io. Il tempo mi ha trasformata.<br />
Mi si è allargato il punto vita, ho perso altri due decimi di vista e mi è crollato<br />
il sottomento come ai pellicani… E ho imparato anche a fare a meno del principe<br />
azzurro. Però le parole d’amore le esigo. Ieri ci ho riprovato. Gli ho scritto: ‘Grazie<br />
di esistere’. E lui mi ha risposto: ‘Prego’. Zotico. Poi si è accorto di avere un tantino<br />
esagerato. La sera è arrivato a casa con una poesia. Scritta apposta per me. Mi ha<br />
specificato che era in stile futurista. Poi ha cominciato a declamare: ‘Non bulloni! /<br />
Non pistoni! / Centomila megatoni / tengo dentro ai pantaloni!’ Ecco fatto. La mia<br />
idea dell’inferno è più o meno questa.<br />
(Luciana Littizzetto, La principessa sul pisello, Mondadori)<br />
”<br />
Intimissimi<br />
Per la maggior parte delle persone l’intimo è sempre di più un accessorio, un<br />
capo da indossare sotto i diktat delle nuove tendenze della moda. Lo strip della<br />
Loren a Mastroianni non stuzzica più le fantasie di nessuno, i pizzi e i merletti<br />
della diva fanno lo stesso effetto di un paio di gambaletti, si ha bisogno di emozioni<br />
diverse. Reggiseni a forma di punta, imbottiti, veri e propri capolavori di<br />
ingegneria meccanica per sollevare, tirare, modellare, rimodellare…devastare.<br />
Mutandine che creano glutei che non ci sono, per lei, per lui, per l’altro. Con<br />
queste premesse l’antica intimità riceve il colpo di grazia, annullandone ogni<br />
eventuale possibilità. Le luci soffuse infatti, complici di antichi amplessi, non<br />
farebbero che mettere a nudo ciò che non siamo ma che vorremmo mostrare<br />
di essere. Di questo passo uno spogliarello andrà oltre la semplice e banale<br />
nudità, inserendo negli accessori articoli come la dentiera, profumi ai feromoni,<br />
capelli finti, le lenti colorate che celano ogni espressività negli occhi e forse molto di più. Una<br />
nudità fatta di nulla, senza spazio per un sorriso, per uno sguardo, per un po’ di sana intimità.
N el<br />
mio viaggio dietro il bancone della<br />
Farmacia, di aneddoti sul pudore e sul senso<br />
di intimità ne avrei a decine. Vi lascio<br />
immaginare i rossori di anni fa per confidare una<br />
semplice infiammazione alla “natura”, che solo<br />
nel tempo capii riferirsi ad una banale vaginite.<br />
Oppure quando, in noiose e lunghe domeniche di<br />
turno, ragazzotti alle prime armi si avvicinavano<br />
all’espositore dei profilattici percorrendo cerchi<br />
concentrici, simili a condor andini, per poi piombare<br />
sull’ambita scatoletta allungandola sul banco<br />
con l’avvertenza di coprirne il nome tenendola ben<br />
stretta tra le mani. Bei tempi, altro che privacy,<br />
nessuno sapeva ma tutti capivano: ma erano cose<br />
cosi logiche e chiare che l’unico sentimento che riuscivano<br />
a procurare era di enorme tenerezza accompagnato<br />
da un accondiscendente sorriso.<br />
Oggi viviamo in una società che in apparenza è assolutamente<br />
disinibita, dove le pance scoperte delle<br />
nostre figlie sembrano più che sfoggio di nudità<br />
preludio ad una gastroenterite da freddo.<br />
Lo stesso linguaggio è più diretto e volutamente<br />
schietto, o perlomeno così appare. C’è infatti l’idea<br />
che la trasgressione sia sempre di gruppo, che<br />
tutte le amichette che entrano si sentano felici dei<br />
loro ombelichi con il pircing in evidenza perché<br />
tutte uniformate. Nessun problema a gridare la richiesta<br />
di una pillola anticoncezionale, ormai è cosa<br />
comune a tutti. Stranamente invece diventa pudore<br />
la richiesta di una crema per i foruncoli, l’acne<br />
non c’è l’ha più nessuno!<br />
H o<br />
Dal Vostro viaggiatore della salute<br />
Dr. Paolo Giovanni Vintani<br />
L’impossibilità<br />
d’essere disuguali…<br />
usato volutamente il termine disuguale in<br />
profonda contrapposizione con uguale. A<br />
mio parere è allucinante che una madre venga<br />
a chiedermi una crema per il pisellino del figliolo<br />
(testuali parole) un po’ arrossato: peccato che il pupone<br />
abbia quasi trentanni. È mai possibile che “un<br />
. . . . pudore della normalità<br />
uomo” di trentanni abbia timore e pudore a chiedere<br />
ad un professionista un intervento del genere?<br />
C erto,<br />
l’evidenza traspare specie negli adolescenti<br />
e nei giovani, dove il senso del branco<br />
è più sentito; ma non si esimono neppure le<br />
persone adulte, dove il pudore della propria diversità<br />
è spostato su altri temi. Se soffriamo di insonnia,<br />
stress o ulcera nessun problema a dichiararlo,<br />
sono sintomi che TUTTI hanno nel mondo moderno.<br />
Ma ci vergogniamo di un po’ di stitichezza o di<br />
“quelle” fastidiose emorroidi.<br />
Queste considerazioni possono apparire banali,<br />
ma diventano importanti per comprendere l’evoluzione<br />
della patologia. Se una patologia che ci<br />
vede insieme ad altre persone diventa status<br />
symbol, le nostre vere e più intime patologie sono<br />
da rimuovere rapidamente anche dalla nostra<br />
mente. Che si stia perdendo l’idea di individuo?<br />
Che il nostro principale pudore sia diventato la<br />
normalità dell’essere?<br />
T utto<br />
ciò è ancora più rilevante nel momento<br />
in cui pretendiamo di curarci con le così dette<br />
medicine alternative o tradizionali. Sono<br />
queste discipline che ci insegnano a considerare<br />
l’uomo come individuo. Il sintomo è uniformante,<br />
l’approccio globale al malato diventa esaltazione<br />
dell’individualità. Il pudore è timore di essere denudati,<br />
ma non temiamo di essere considerati nudi<br />
se siamo gli unici vestiti.<br />
Credo sia necessario star bene con se stessi, perché<br />
questo “bene“ viene poi donato agli altri. Quindi<br />
non temiamo di mostrarci come siamo, anche se<br />
diversi dagli altri: forse sta proprio nelle differenze<br />
tra individui e nel loro rispetto la soluzione per<br />
un giusto equilibrio, e non nel cercare di uniformarci<br />
a mode che non sentiamo.<br />
Charles M.Schulz, United Feature Syndicate, Inc.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
15
Dott.ssa Cagnola<br />
Amici di tè<br />
“Certi difetti sono necessari<br />
perché un individuo esista.<br />
Ci spiacerebbe se i vecchi amici<br />
lasciassero certe loro particolarità.”<br />
(J.W. Goethe, Le affinità elettive)<br />
A SCUOLA DALL’ERBORISTA<br />
È vero che non c’è più senso del pudore neanche nell’amicizia?<br />
In poche parole: quante volte capita di confondere una semplice conoscenza<br />
con un rapporto più intimo, a cui si attribuisce un valore forte come l’amicizia?<br />
L’amicizia è una cosa importante, uno dei sentimenti più belli che esistano. Talvolta però ho l’impressione<br />
che, quasi senza accorgersene, la gente sia sempre più sola. Si spiega così quel continuo<br />
telefonare, mandare messaggini, e-mail… Credo che tutto questo succeda perché da un lato<br />
si tende a essere un po’ superficiali, dall’altro ci si chiude in se stessi, diventando un po’ egoisti.<br />
Personalmente io l’ho provata l’amicizia, e posso dire che quando nella vita arrivano dei momenti<br />
difficili (perché arrivano per tutti, e spesso sono davvero tremendi), la presenza di “veri” amici è<br />
determinante per riuscire a superarli.<br />
Una buona amicizia può nascere ovunque, nell’ambiente di lavoro come per un caso fortuito, ma<br />
per individuarla dobbiamo riprendere a comunicare, a guardarci bene in faccia e, soprattutto, a far<br />
funzionare il nostro “radar”. È l’intuizione (oltre alla fortuna!) che ci aiuta a pescare tra chi ci sta<br />
attorno la persona che ha maggiori affinità con noi. E qui ha ragione Goethe, ci vogliono proprio<br />
le affinità elettive, altrimenti non c’è niente da fare. Bisogna avere qualcosa in comune per stare<br />
bene insieme.<br />
Purtroppo, talvolta capita di abbandonare un’amicizia anche per semplice inerzia, perché si è troppo<br />
presi dal lavoro, si vogliono fare insieme troppe cose e troppo in fretta. Altre volte invece occorre<br />
capire se quel “qualcosa che non va”, che a un certo punto incrina un rapporto, ha davvero il<br />
suo peso. In tal caso occorre far chiarezza ed essere in grado di selezionare. Imparate a comunicare<br />
prima con voi stessi (il che significa conoscersi, volersi bene) e poi con le persone, fermandovi<br />
un momento e dando la disponibilità a costruire qualcosa di serio. Non uscite tanto per farlo,<br />
per riempire dei vuoti, avere qualcosa da dire. Sceglieteli i vostri amici, rappresenteranno un motivo<br />
in più di felicità.<br />
Da “La tavola ieri e oggi”, foto Davide Ch. Gallico, Carma s.r.l.<br />
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8<br />
Le tisane dell’amicizia<br />
Le ho chiamate così perché, essendo molto buone di gusto, sono piacevoli da sorseggiare e invitano<br />
alla conversazione. Non sono proprio curative, ma fanno bene e ciascuno può scegliere<br />
secondo le proprie preferenze.<br />
Ottime per la prima colazione, per una pausa di relax, per un incontro di lavoro, per un dopo cena.<br />
Ma anche per pensare a se stessi, conoscersi e volersi bene.<br />
Vanno bevute tiepide, lentamente senza aggiunta né di zucchero né di limone, tutt’al più di miele<br />
o di qualche chicco di uva passa (no per i diabetici). Potete farne anche deliziosi sorbetti.<br />
¥¥<br />
Tisana d’oriente<br />
Tonica e corroborante, ottima per il pomeriggio<br />
Tè di Ceylon g 70<br />
Chiodi di garofano g 10<br />
Corteccia di cannella Ceylon g 10<br />
Macis arillo g 5<br />
Frutti di cardamomo g 5<br />
Tisana delle feste<br />
Il punch analcolico<br />
Tè di pesca g 50<br />
Foglie monde melissa g 15<br />
Frutti rosa canina g 10<br />
Fiori arancio amaro g 5<br />
Scorze arancio amaro g 4<br />
Chiodi garofano g 3<br />
Scorze limone g 3<br />
Come si fa l’infuso<br />
Si versa una tazza di acqua bollente su un cucchiaio di miscela di erbe,<br />
si lascia in infusione per un quarto d’ora, si filtra e si beve lentamente.<br />
Le piante devono essere tagliate.<br />
Tisana delle Alpi<br />
Fa bene quando fa freddo<br />
Sommità veronica g <strong>40</strong><br />
Sommità timo serpillo g 20<br />
Fiori malva g 20<br />
Frutti anice verde g 15<br />
Foglie verbena odorosa g 5<br />
Per saperne di più:<br />
www.dottoressacagnola.it<br />
Tisana antistress<br />
Ridà la calma e aiuta<br />
a dormire bene<br />
Sommità iperico g <strong>40</strong><br />
Sommità di crisantemo<br />
americano g 30<br />
Foglie monde<br />
di melissa d’oro g 20<br />
Fiori mondi<br />
di biancospino g 10<br />
Tisana del Quirinale<br />
Aroma particolare,<br />
gradevolissima<br />
Fiori elicriso italico g <strong>40</strong><br />
Frutti finocchio g <strong>40</strong><br />
Fiori lavanda g 20<br />
Tisana che sa<br />
di Limoncino<br />
Piacevolmente<br />
profumata e digestiiva<br />
Frutti anice verde g 50<br />
Foglie citronella g 50
L’amore<br />
non ha età<br />
Dott.ssa Sara Termini<br />
M<br />
usil diceva: “Il linguaggio dell’amore<br />
è un linguaggio segreto<br />
e la sua espressione più alta è<br />
un abbraccio silenzioso". Con l’avanzare<br />
dell’età gli abbracci si fanno però più<br />
radi, causa l’abitudine del vivere insieme<br />
e dei problemi quotidiani, e non ultimo<br />
anche di una diminuita attività sessuale<br />
dovuta al calo della libido. Nel proprio<br />
intimo però la coppia mantiene inalterati<br />
nel tempo quei desideri di sempre, di<br />
quello scambio di emozioni che vorrebbe<br />
esprimere attraverso il gioco dell’amore.<br />
Il bello dell’amore in una coppia matura è che lo si potrebbe vivere in modo più sereno, più<br />
liberatorio, anche più incosciente perché libero dalle “conseguenze”.<br />
È anche vero che ogni età porta con sé dei mutamenti sia psicologici sia fisici che hanno bisogno<br />
di tempo per essere affrontati con animo sereno: sono cambiamenti che non di rado bloccano<br />
e vengono vissuti con paura, vergogna e reticenza. Non è facile accettare un corpo che<br />
cambia: le prime rughe, qualche acciacco, un aumento di peso, quel tono muscolare più flaccido,<br />
la pelle che si fa più secca… l’immagine allo specchio rimanda all’inconscio un’immagine<br />
di noi trasformata. Pian piano si insinua l’idea che si sta diventando “vecchi”, e la non accettazione<br />
dei propri limiti intacca la fiducia in se stessi.<br />
Il corpo racconta la nostra storia, e noi dovremmo proprio amarlo per quella storia che trasmettiamo<br />
al mondo attraverso le rughe e i segni visibili. Ma se proiettiamo dentro di noi un’immagine<br />
svilita dall’amarezza e dalla non accettazione, anche il mondo esterno “ci vedrà” nello<br />
stesso modo.<br />
Qualche regola per ritrovare il sorriso<br />
La prima regola è iniziare a “volersi bene”,<br />
amando proprio quel corpo che inconsciamente<br />
si rifiuta quando segnala l’avanzare<br />
del tempo. Se noi ci amiamo, anche il<br />
mondo ci vedrà in modo più positivo.<br />
Marlon Brando e Jean Simmons in Bulli e pupe.<br />
La seconda regola è quella di imporsi una<br />
disciplina: mangiare sano, vivere il più possibile<br />
all’aria aperta, coltivare qualche amicizia<br />
con cui trascorrere ore liete e in allegria.<br />
Avere insomma voglia di piacere e di piacer-<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
9
10<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
si. E poi destinare qualche minuto anche al<br />
proprio corpo curando la pelle, migliorando<br />
l’aspetto e ritagliandoci qualche ora per la<br />
palestra o per una passeggiata. In presenza di<br />
qualche problema intimo, infine, non dobbiamo<br />
avere timore di rivolgerci a un ginecologo,<br />
un andrologo o uno psicologo, che consiglieranno<br />
i rimedi adatti.<br />
La terza regola è non considerare il sesso<br />
come un’espressione della vita che si esaurisce<br />
con l’avanzare dell’età, o quando la casa<br />
si svuota. Essere nonni non significa essere<br />
vecchi: si può essere nonni e ancora aperti al<br />
gioco dell’amore. Anzi, quel gioco rivitalizza e,<br />
proprio perché libero da conseguenze indesiderate,<br />
può rappresentare l’occasione per<br />
riscoprire il partner. Perché se è vero che nel<br />
corso della vita si cambia, il ritrovarsi nel<br />
gioco dell’amore può farci scoprire come il<br />
partner in età matura sia divenuto più seducente,<br />
nonostante le rughe e gli acciacchi.<br />
Via gli ostacoli<br />
<br />
nibizioni, tabù, vergogna non sono retaggio del passato. Nonostante la vita più libera,<br />
nonostante sui media si parli senza reticenze dei vari problemi che possono insorgere,<br />
sono ancora molti gli ostacoli che si frappongono all’affiatamento di una coppia. Con<br />
l’avanzare dell’età a questioni di origine psicologica se ne affiancano spesso altri di natura fisica.<br />
Nella donna, ad esempio, con la menopausa le pareti vaginali possono diventare meno elastiche<br />
e presentare una minore lubrificazione. Avvertendo fastidio e talvolta anche dolore, la<br />
donna tende così a rifiutare i rapporti sessuali. Il sesso invece può essere un buon legame per<br />
la coppia matura. Riscoprire emozioni di un tempo aiuta a sentirsi più amati e graditi, cosicché<br />
anche la convivenza ne guadagna in serenità e armonia. In questo caso, una visita dal ginecologo<br />
risolve l’ostacolo. Talvolta bastano una crema lubrificante, o un rimedio in grado di normalizzare<br />
la funzione ormonale.<br />
<br />
nche nell’uomo esiste la caduta della libido, che a sua volta può essere imputabile a<br />
diversi fattori. Resta il fatto che il 41% degli over 65 ammette di avere difficoltà nel rapporto<br />
sessuale, un dato percentuale che non differisce in maniera significativa rispetto ai<br />
50/64enni.<br />
<br />
risultati di un’indagine effettuata dalla Clinica Urologica dell’Ospedale S. Martino di Genova,<br />
evidenziano infatti che solo il 25% degli over 65 soffre del problema da pochi mesi, mentre<br />
il 74,6% sostiene di conviverci da molti anni. Il che conferma come si tenda a nascondere la<br />
testa sotto la sabbia quando un disturbo sessuale minaccia la coppia.<br />
Mai dire “mai più”<br />
Se la donna deve fare i conti con la secchezza vaginale, i maschi si confrontano non tanto con un<br />
disturbo del desiderio, quanto con problemi di erezione. Il disturbo del desiderio infatti è presente<br />
più nelle donne che nei maschi, mentre entrambi risentono di una mancanza di preliminari.<br />
Nell’uomo è l’ottenimento e il mantenimento dell’erezione il problema più frequente: con l'a-
Immagine di Alexander Rilla.<br />
E la<br />
Natura?<br />
La Natura ci ha fornito di “fantasia”, un dono (non è in fondo il sale<br />
dell’amore?) da non sottovalutare e sicuramente da usare al<br />
meglio. Ed è sempre la Natura che ci dà dei rimedi per ritrovare<br />
tono e alleviare alcuni di questi disturbi.<br />
Isoflavoni di Soia amici della coppia: una scelta alternativa<br />
per vivere naturalmente e serenamente la menopausa<br />
e l’andropausa.<br />
La ditta Dott. C. Cagnola propone due prodotti Alsitan:<br />
Vitalplus e Clima-activ<br />
vanzare dell'età, si osservano alterazioni<br />
ormonali più o meno importanti. I livelli del<br />
più importante ormone maschile, il testosterone,<br />
diminuiscono con il passare degli anni.<br />
E la diminuzione del tasso di testosterone si<br />
fa risentire non solo sulla vita sessuale, ma su<br />
tutti gli organi bersaglio dell'ormone maschile:<br />
sul cervello determina riduzione dell'aggressività,<br />
della concentrazione, tendenza alla<br />
depressione, all'insonnia, riduzione o scomparsa<br />
del desiderio sessuale con diminuzione<br />
della frequenza delle erezioni mattutine.<br />
In compenso però, vi è una maggiore sensibilità:<br />
un fattore che determina un vantaggio<br />
e non un aspetto negativo di incapacità!<br />
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attraverso un’efficace azione antiossidante i processi di invecchiamento cellulare e della pelle.<br />
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del gruppo B, vitamina D, Ferro e Zinco, con Isoflavoni<br />
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calore, disturbi dell’umore e del sonno, secchezza vaginale,<br />
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PER COMBATTERE<br />
L’OSTEOPOROSI<br />
Dott.ssa Cristina Lenzi<br />
Che cos’è l’osteoporosi<br />
Il termine osteoporosi è utilizzato per indicare<br />
malattie di diversa eziologia che sono caratterizzate<br />
da una riduzione della massa ossea per<br />
unità di volume tale da rendere l’osso inadeguato<br />
a svolgere le sue funzioni di sostegno<br />
meccanico. L’osteoporosi è una malattia silente<br />
e progressiva dello scheletro e rappresenta la<br />
più comune delle malattie metaboliche dell’osso,<br />
malattie in cui tutto lo scheletro è colpito,<br />
presumibilmente per effetto di fattori sistemici<br />
che agiscono su di esso, costituendo un’importante<br />
causa di morbilità nell’anziano.<br />
Il rimodellamento dell’osso, cioè la sua neoformazione<br />
e il suo riassorbimento, è un processo<br />
continuo; qualsiasi possibile variazione<br />
nel ritmo di formazione e di riassorbimento,<br />
tale per cui il riassorbimento risulti superiore<br />
alla neoformazione, può portare a una riduzione<br />
di massa ossea.<br />
Lo squilibrio tra neoformazione e riassorbimento<br />
evolve verso un punto critico in cui la<br />
perdita di sostanza ossea diviene tale da rendere<br />
l’osso incapace di resistere alle forze<br />
meccaniche cui è normalmente sottoposto e<br />
si ha una frattura. Sebbene la perdita ossea<br />
che accompagna l’invecchiamento interessi<br />
tutti i soggetti, essa inizia più precocemente e<br />
procede più rapidamente nelle<br />
donne rispetto agli uomini, con<br />
una tendenza all’accelerazione<br />
del processo nell’epoca<br />
perimenopausale.<br />
Fin dagli anni sessanta fu<br />
dimostrato che il silicio<br />
svolge un ruolo deter-<br />
minante nei meccanismi della calcificazione<br />
dell’osso nel pulcino e nel ratto, mettendo in<br />
evidenza sia le correlazioni tra contenuto in<br />
silicio nella dieta, biosintesi del collagene e<br />
mineralizzazione dell’osso, sia gli stretti rapporti<br />
esistenti tra silicio e calcio nei processi<br />
di ossificazione.<br />
L’importanza del silicio<br />
È stato anche dimostrato come la mineralizzazione<br />
dell’osso sia direttamente proporzionale<br />
al contenuto di silicio nella dieta, ma soprattutto<br />
è stato definito il ruolo di prim’ordine del<br />
silicio nel normalizzare il contenuto di glicosaminoglicani<br />
nel collagene, che a sua volta è<br />
utilizzato come matrice per la formazione del<br />
tessuto connettivo sia a livello cartilagineo sia<br />
a livello osseo, essendo questo minerale indispensabile<br />
per l’attività dell’enzima prolil-idrossilasi<br />
nella sintesi del collagene.<br />
La medicina moderna attualmente non è in<br />
grado di invertire il decorso dell’osteoporosi<br />
stabilita; nella maggior parte dei soggetti un<br />
precoce intervento può prevenire l’osteoporosi,<br />
mentre un intervento più procrastinato può<br />
evitarne la progressione. La terapia dell’osteoporosi<br />
post-menopausale e delle osteopenie<br />
precoci deve avere lo scopo di normalizzare<br />
da un lato l’assorbimento intestinale del calcio<br />
e di ridurre dall’altro i processi di riassorbimento<br />
osseo.<br />
Un’importanza notevole negli schemi terapeutici<br />
per l’osteoporosi è data alla terapia suppletiva<br />
con calcio e, nel complesso, sembra che<br />
la somministrazione quotidiana di calcio e di<br />
piccole dosi di vitamina D sia in grado di
apportare dei benefici nelle donne in età postmenopausale,<br />
ritardando la perdita di osso<br />
corticale ma non arrestandola del tutto: qualora<br />
l’obbiettivo terapeutico sia la prevenzione<br />
totale della perdita ossea, è chiaramente<br />
necessaria una terapia aggiuntiva.<br />
I bisfosfonati (in particolare l’etidronato, l’alendronato<br />
e il risedronato) hanno la capacità di<br />
inibire la crescita e la dissoluzione dei cristalli<br />
di idrossiapatite e vanno così a soddisfare la<br />
riduzione del rimodellamento osseo.<br />
Purtroppo sempre più numerosi sono i<br />
pazienti che riportano la comparsa di effetti<br />
collaterali dopo l’assunzione di bisfosfonati.<br />
Durante gli ultimi studi clinici effettuati su<br />
pazienti in terapia famacologica con tali prodotti<br />
sono stati segnalati disordini generali, rappresentati<br />
essenzialmente da reazioni di ipersensibilità<br />
che includono orticaria ed angioedema,<br />
disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale<br />
con la possibile insorgenza di dolore<br />
addominale, dispepsia, disfagia, meteorismo,<br />
stipsi, diarrea, flatulenza, nausea, vomito, esofagite,<br />
erosioni ed ulcere esofagee e raramente<br />
stenosi o perforazione esofagea e ulcerazione<br />
orofaringea.<br />
La terapia sostitutiva con estrogeni (TSO) inibisce<br />
il riassorbimento osteoclastico dell’osso;<br />
poiché la perdita ossea è più rapida nei primi<br />
anni della menopausa, i benefici della terapia<br />
estrogenica sono probabilmente maggiori se<br />
essa si inizia prima che si instauri un’apprezzabile<br />
tasso di perdita ossea. La decisione di trattare<br />
con estrogeni è influenzata da numerosi<br />
fattori e dovrebbe essere individualizzata.<br />
Le recenti acquisizioni sulle implicazioni del<br />
silicio nel metabolismo dell’osso e in particolare<br />
del suo ruolo determinante per la formazione<br />
e le caratteristiche del collagene (e conseguentemente<br />
del tessuto osseo e di quello<br />
cartilagineo), permettono di indicare la sua<br />
possibile partecipazione patogenetica nella<br />
diminuita disponibilità di silicio nell’ambito dei<br />
processi degenerativi<br />
osteo-articolari. Di conseguenza<br />
si ipotizza che<br />
il ricorso al silicio possa<br />
costituire un trattamento<br />
sia preventivo sia curativo,<br />
specie nelle alterazioni quantitative<br />
della massa ossea.<br />
Disegno, metodi e risultati<br />
di uno studio preliminare<br />
In relazione ai favorevoli effetti del silicio sul<br />
metabolismo del tessuto osseo, da circa due<br />
anni ho focalizzato la mia attenzione sulle patologie<br />
ad impronta prettamente osteopenica<br />
dell’osso ed ho iniziato a prescrivere alle mie<br />
pazienti un protocollo terapeutico per la cura e<br />
la prevenzione delle patologie osteopeniche<br />
precoci, considerando ogni paziente diversa<br />
dalle altre, informando ciascuna del modo di<br />
lavorare intrapreso e mettendole a conoscenza<br />
dei dettagli della terapia prescritta in base alla<br />
storia anamnestica remota e prossima, visionando<br />
esami ematochimici mirati al controllo<br />
funzionale organico e valutando rischi e benefici<br />
insieme a loro. Ho catalogato 22 pazienti<br />
con un quadro densitometrico compatibile con<br />
condizione di osteopenia, lo stadio che precede<br />
l’osteoporosi e che indica un impoverimento<br />
minerale dell’osso senza che la struttura<br />
dello stesso sia compromessa. A questa tipologia<br />
di pazienti spesso viene prescritta una terapia<br />
a base di bisfosfonati in via preventiva o<br />
una terapia sostitutiva ormonale che rallenti la<br />
demineralizzazione dell’osso. Ho ritenuto<br />
opportuno iniziare un trattamento iniziale con<br />
CELLFOOD-Silica, allo scopo di verificare se<br />
una supplementazione di silicio in forma altamente<br />
biodisponibile possa agire sulla biosintesi<br />
del collagene e soprattutto sui processi di<br />
mineralizzazione dell’osso.<br />
A tutte le 22 pazienti è stato impostato un protocollo<br />
terapeutico con CELLFOOD per un<br />
anno seguito dall’assunzione di CELLFOOD-<br />
Silica per almeno 18 mesi (15 gocce mattina<br />
e sera); a distanza di 10, 20 e 30 mesi dall’inizio<br />
della terapia è stata eseguita<br />
Mineralometria Ossea Computerizzata con<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
17
18<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
scansioni a livello del rachide lombare e del<br />
tratto prossimale del femore, così da avere<br />
in modo obiettivo ed inequivocabile il quadro<br />
esatto della mineralizzazione ossea.<br />
Diciotto pazienti hanno mostrato un incremento<br />
dei valori di densità minerale ossea,<br />
sia sul tratto lombare del femore sia sul<br />
rachide lombare. Due pazienti hanno<br />
mostrato un contenuto minerale osseo<br />
sostanzialmente stabile rispetto ai precedenti<br />
controlli effettuati prima di intraprendere la<br />
terapia. Due pazienti hanno invece mostrato<br />
un andamento di riduzione progressiva della<br />
densità minerale ossea, e pertanto hanno<br />
interrotto il protocollo terapeutico e iniziato<br />
una terapia suppletiva con bisfosfonati e calcitriolo.<br />
Esemplificativo è il caso di una<br />
paziente, che dopo una prima diagnosi di<br />
osteopenia mediante densitometria ossea,<br />
ha assunto CELLFOOD per un anno e successivamente<br />
CELLFOOD-Silica per 18 mesi.<br />
A distanza di uno e due anni dal primo controllo<br />
densitometrico è stato possibile documentare<br />
un incremento della densità minerale<br />
ossea sul tratto prossimale del femore,<br />
con un aumento netto del 6,10 % di densità<br />
minerale ossea.<br />
Anne taintor inc. - Vintage revisited<br />
Considerazioni conclusive<br />
CELLFOOD e CELLFOOD-Silica sono entrambi risultati ben tollerati e la densitometria ossea ha<br />
dimostrato, fin dal primo anno di osservazione, un recupero di massa ossea ampiamente al di<br />
sopra dei valori di significatività. In corso di osteoporosi la caduta del tasso ematico del silicio è più<br />
precoce e spiccata di quella di altri minerali (calcio, fosforo, fluoro e magnesio) coinvolti nel processo<br />
di calcificazione delle ossa. Ribadito che il silicio ottimizza il metabolismo a livello del tessuto<br />
osseo, il miglior trend nelle pazienti trattate con CELLFOOD-Silica indica che il calcio assunto<br />
con il prodotto è utilizzato al meglio nel recupero della massa ossea. Pertanto, secondo la mia<br />
esperienza, un protocollo terapeutico con CELLFOOD e successivamente con CELLFOOD-Silica<br />
dovrebbe sempre essere considerato dal medico sia nei casi di patologia osteopenica accertata<br />
mediante indagine strumentale densitometrica, sia in via preventiva nelle donne in età perimenopausale.<br />
Con un numero maggiore di casi esaminati si potrà sicuramente giungere a risultati soddisfacenti<br />
ogni requisito statistico e così permettere alle pazienti una scelta più ampia nella terapia<br />
delle patologie osteopeniche dell’osso.<br />
Dr. Cristina Lenzi Medico Chirurgo. Specialista in Medicina Interna Università degli Studi di Siena.
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Ti ho visto<br />
le mutande!<br />
di Angela Lanzi<br />
Slip, mutande, mutandine, tanga, braghette<br />
chiamatele come volete ma<br />
all’inizio erano tutte solo una foglia<br />
Coprire/scoprire/nascondere/esibire/negare/<br />
offrire, una declinazione di gesti che ha più a<br />
che fare con la sessualità che con la grammatica,<br />
anche se bisogno e gioco proseguono<br />
con alternanza e fascino immutati.<br />
Nate con funzione di copertura e protezione,<br />
le mutande si sono fatalmente guadagnate un<br />
valore aggiunto inestimabile per la contiguità<br />
con il luogo dell’identità sessuale stessa.<br />
Ti ho visto le mutande! È ancora oggi uno<br />
degli scherni frequenti tra piccolissimi che ben<br />
lontani dal sapere, intuiscono con assoluta<br />
esattezza l’importanza di quel luogo assurto a<br />
simbolo universale con i suoi diversi paludamenti,<br />
secondo le età e le mode.<br />
Persino Marylin Monroe gioca a colpo sicuro<br />
quando, sulla griglia di sfiato della metropolitana,<br />
si lascia investire dal soffio caldo che sollevandole<br />
le gonne, trionfalmente rivela le sue<br />
bianchissime mutande – doppie per l’occasione:<br />
un paio solo di nailon poteva essere troppo<br />
trasparente per l’epoca!<br />
Disegno di Francesca Carmelini.<br />
In principio le portavano i<br />
romani<br />
Solo i maschi però. Cicerone le chiama subligaculum,<br />
la variante è il subligar, un pezzo di<br />
lino fermato alla vita e passato poi in mezzo<br />
alle cosce, preferito da attori e atleti per consentire<br />
movimenti liberi, senza imprudenti<br />
esposizioni.<br />
E le ragazze?<br />
Si parla genericamente di un indumento<br />
detto foeminalia, cioè fasce per avvolgere<br />
le cosce a guisa di calzoncini che discendono<br />
fino al ginocchio, ma se ne è sem-
“<br />
pre parlato poco, e ancor meno se ne trova traccia<br />
nelle antiche iconografie.<br />
In certe miniature medievali invece, con un po’ di<br />
fortuna, si ha l’occasione di sbirciare sotto il vestito:<br />
ed ecco la coppia che in un inverno gelido si scalda<br />
alla fiamma del focolare: le vesti alzate, a scoprire<br />
le gambe e sotto.. nulla. (oppure tutto, secondo<br />
i punti di vista). Ma è gente del popolo, pressata<br />
da miseria e malattie, per cui igiene e moda<br />
sono un lusso impensabile.<br />
Si distinguono le nobildonne e i ceti alti, che nei<br />
giorni di festa indossano le sarabullias, di foggia<br />
simile agli slip odierni. È proprio in quest’epoca,<br />
verso il 14° secolo, che comincia a crearsi una<br />
distinzione tra indumento maschile e femminile.<br />
Per i maschi, soprattutto nel freddo nord, si inventano<br />
lunghe braghe portate a contatto della pelle,<br />
da cui derivarono i calzoni maschili veri e propri,<br />
con modelli ”a braghetta” fatti più per ostentare<br />
orgogliose virilità che per rispetto del pudore.<br />
Mutande, censo, consenso<br />
Alle donne ci pensa Lucrezia Borgia, inventando in<br />
Catalogo primavera estate 1939, S.P.E.R.A., Unione Cooperativa Milano quel di Ferrara certi “calzoni a la galeota”, evidentemente<br />
mutuati dal modello maschile e perciò malvisti dagli uomini. Di seguito, Caterina de Medici, regina<br />
di Francia spregiudicata in politica e creativa in privato, lancia l’usanza delle mutande femminili vere<br />
e proprie, in seta morbida, ingentilite da ricami e merletti. Un indumento costoso che resta privilegio<br />
delle nobildonne e appannaggio delle cortigiane, da sempre maestre nel valorizzare tutti gli strumenti<br />
di seduzione. Certo per concedersi tali lussi, una donna di vita doveva amministrare bene il suo budget<br />
mercenario: se nella Roma del cinquecento dava un baiocco per<br />
acquistare il “dimagrante” (una gommina per arricciare i capelli), ogni tanto<br />
doveva spendere due ducati d’oro per mondarsi a fondo l’anima…<br />
Di fatto le prostitute indossarono le mutande molto prima delle donne<br />
borghesi o del popolo – e quelle di Venezia erano obbligate a indossare<br />
certi mutandoni, detti brachesse, quando sconfinavano fuori dai<br />
bordelli, per vie e calli della città. L’obbligo valeva anche per le nobildonne<br />
che montavano a cavallo, per evitare scabrose esposizioni nelle<br />
eventuali cadute.<br />
Nella Francia stessa dove era apparso per la prima volta il termine<br />
biancheria agli inizi del seicento, le donne del popolo sono ancora<br />
prive di mutande vere e proprie fino all’epoca delle Rivoluzione... mentre<br />
le belle aristocratiche combattono schermaglie amorose che sventolano<br />
come ultima bandiera, preziosi mutandoni ricamati.<br />
Sopra e sotto la borghesia<br />
Rigidità-fragilità: due poli di una dialettica senza fine, come pudore-desiderio, in cui la donna si<br />
vede tanto più desiderata quanto più frappone ostacoli alla sua conquista. Cittadella inaccessibile,<br />
perché debole, barricata nel suo corsetto, allacciata, agganciata, abbottonata, bardata da una 23<br />
HODD 44<strong>40</strong>00
24<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
biancheria labirintica e stratificata, insaccata<br />
per soprammercato in un paio di mutande cha<br />
la salvaguardano da ogni grave effrazione visiva<br />
o tattile, dilatata tuttavia nelle sue curve fino<br />
al simbolo della donna estrema. Ella sembra<br />
non essere mai stata così casta e così oscena<br />
al tempo stesso…<br />
(P. Pierrot, Il senso delle apparenze).<br />
”<br />
Tutto cambia con la rivoluzione<br />
industriale: la produzione di<br />
massa dei tessuti consente<br />
prezzi più accessibili e un<br />
utilizzo più diffuso dell’indumento.<br />
E proprio<br />
quando si comincia a<br />
portarle regolarmente, le<br />
mutande diventano innominabili,<br />
indicibili, “inexpressibles”,<br />
come si dice<br />
nei salotti buoni.<br />
In pieno ottocento, quando il<br />
pudore vittoriano impone rivestimenti<br />
anche alle gambe nude dei<br />
tavoli, la lunghezza dei mutandoni è direttamente<br />
proporzionale al comune senso del<br />
pudore: il Journal des modes pubblica sin dal<br />
1807 un modello di mutande con guarnizione<br />
di merletti e pizzi che sfiorano la caviglia.<br />
Nei fobici valori borghesi, coprire, rivestire,<br />
nascondere il corpo era un imperativo categorico.<br />
Guai a mostrare sotto la lunga gonna<br />
un incipit di pizzo, men che<br />
meno, orrore, un balenio di<br />
pelle rosata, o una qualsivoglia<br />
parvenza di corporeità:<br />
tutto doveva essere<br />
celato, soffocato,<br />
sepolto sotto metri di<br />
finissima tela, o cotone<br />
robusto, o pizzo, o<br />
maglia pesante.<br />
Ma loro, le mutande,<br />
resistevano tenaci nella<br />
fantasia, nei pensieri maliziosi,<br />
nei sogni peccaminosi,<br />
con l’indelebile sostanza delle<br />
cose non dette. Di più, proibite.<br />
Vedo e stravedo<br />
La belle époque con i suoi café chantant e lo sfrenato can can segna l’inizio delle provocazioni. Le<br />
ballerine, spesso ricamatrici e sartine di Montamartre, ruotano gambe avvolte di nero, “vestite di<br />
tenebra” in un allegro e spumeggiante tripudio di bianche mutande di pizzo: le sfrontate, sanno di<br />
scatenare un autentico big bang nelle cedibilissime fantasie maschili!<br />
Nella gaia apocalisse che precede la<br />
Grande guerra si vede il trionfo del<br />
“sotto”: seducenti guepières per mantenere<br />
il vitino da vespa, mutandoni che<br />
si accorciano e si affinano, spesse calze<br />
nere che risalgono a incontrarli all’altezza<br />
delle cosce.<br />
L’iconografia della<br />
nuova femminilità è così<br />
disegnata… ma dura poco. Con la pace<br />
cadono bustini e fasce, e un nuovo reggiseno<br />
promette di rispettare le naturali forme di una fanciulla dai seni tondi. Intanto si accorciano<br />
le gonne, sulle gambe scivolano calze di seta e i mutandoni assumono grazia, si tingono di colori<br />
pastello - teneri rosa-pesca, eterei azzurri - mentre il pezzo forte resta il classico e anonimo bianco<br />
da bucato. Nel ventennio si registrano anche stravaganze patriottiche, con tre sorelle istriane<br />
che esibiscono mutande tricolori.
Mutandine, basta la parola<br />
Il vezzeggiativo sottolinea una complicità totale: non per sminuirne il ruolo (più o meno coprente)<br />
ma per sottolineare tutta quella gamma di sentimenti che si agitano intorno all’indumento. La<br />
dimensione propria della mutanda è di per sé intima, segreta, ma la complicità con se stessi ha<br />
inizio nella libera scelta di colori e modelli che moltiplicano il gioco delle parti: le mutandine color<br />
pastello propongono un gioco innocente; quelle nere sono da dark lady. E poi slip tigrati, o esotici,<br />
mutande d’autore… tanga, mutandine per ogni ruolo e fantasia, sempre più imprevedibili e<br />
mutanti. Non solo o non più necessità quotidiana, ma soprattutto eleganza intima, sipario segreto<br />
da custodire, velo che a sua volta custodisce. Togliere quel velo diventa sinonimo di resa inequivocabile,<br />
di offerta licenziosa, di tentazione innocente, di intimità con l’altro.<br />
Proprio perchè custodi assegnati di un mitico santuario chiamato, solo per amore di brevità “là<br />
sotto”, le mutandine diventano di per sé “un poema”, simbolo di una conquista mai definitiva e<br />
sempre da completare.<br />
Se la donna si lascia alle spalle il senso di un mistero ben custodito, sarà ancora desiderabile…?<br />
Di più, ora che è anche più accessibile. E dunque la schermaglia amorosa si sposta sull’ambiguo<br />
alternarsi tra visibilità e pudore, disponibilità e negazione, innocenza e sfrontatezza. Un gioco sottile<br />
che spesso lascia i contendenti stremati e insoddisfatti, pronti per la rivincita…<br />
1902, ODISSEA SENO<br />
“In Francia molto si discorre della recente scoperta<br />
fatta dal dottor Vervier, il quale con uno<br />
speciale processo noto a lui solo, è riuscito ad<br />
estrarre dalle foglie della Galega officinalis<br />
un prodotto a cui ha dato il nome di<br />
Galeghina, che combinato con altre preziose<br />
erbe toniche corroboranti ha non solo virtù di<br />
ricostituire il seno, ma anche di dare rotondità<br />
e grazia alle forme muliebri. Presa in pillola,<br />
questa Galeghina, oltre a sviluppare il seno,<br />
colmare i vuoti e far scomparire le sporgenze<br />
ossee, rinvigorisce e fortifica l’intero organismo;<br />
applicata in forma di lozione agisce sulla<br />
parte coi medesimi effetti, e i giornali riferiscono<br />
che in entrambi i casi furono visti in circa<br />
un mese i più soddisfacenti risultati. Quindi,<br />
le signore e le signorine che desiderano il pieno<br />
contorno e l’opulenza del seno, la rotondità del collo, le curve graziose delle spalle, le rosee<br />
trasparenze delle carni possono in piena fiducia ricorrere alla Galeghina del dottor<br />
Vervier, che agisce anche sui temperamenti e le costituzioni più delicate…”<br />
(dall’Illustrazione Italiana, 27 aprile 1902)<br />
PS: la Galega officinalis (famiglia delle Leguminose), usata come cibo particolarmente<br />
nutritivo e terapeutico durante la terrificante peste che colpì la Lombardia nel<br />
600, divenne famosa soprattutto per aumentare la produzione di latte nelle puerpere e<br />
per curare la mastite.<br />
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26<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
Modello di reggiseno “missile”, anni ‘50.<br />
REGGISENI E SLIP, CONSIGLI D’IGIENE E. . . . . BUON SENSO<br />
Intimo blues<br />
Volete capire se un reggiseno<br />
fa per voi?<br />
Dott.ssa Raffaella Ferrari<br />
Piegatevi leggermente in avanti e allacciate il reggiseno, quindi<br />
sistemate il seno all’interno della coppa, e osservate se<br />
la riempie completamente. A questo punto abbassatevi di<br />
nuovo in avanti: se il seno esce dalla coppa vuol dire<br />
che è troppo piccola.<br />
Per essere perfetto il seno dovrà posizionarsi comodamente<br />
al centro della coppa. Dunque mettetevi in piedi e sistemate le<br />
spalline in modo che il seno sia sostenuto ma non “costretto”<br />
(quando respirate dovrete poterlo fare comodamente e non<br />
devono restare i segni dell’elastico sulla pelle).<br />
Ricordate che il reggiseno migliore ha il gancio centrale.<br />
E che soltanto le teenagers con un seno piccolo<br />
possono permettersi di non portarlo.<br />
Reggiseni con sostegni di metallo<br />
I reggiseno rinforzati con sostegni di metallo, i cosiddetti “push up” rischiano<br />
di causare reazioni allergiche al seno e non lasciano abbastanza libertà di movimento<br />
ai muscoli che potrebbero anche infiammarsi, mentre il diaframma si comprime<br />
e il respiro è meno libero. Ecco perché sarebbe preferibile cercare dei reggiseni<br />
con stecche di sostegno non di metallo, che non comprimono. Vi piacciono tanto<br />
i “push up”e non riuscite a farne a meno? Nessuna proibizione per carità, ma cercate<br />
di per lo meno di indossarli solo per qualche ora!<br />
Reggiseno e gravidanza<br />
Occorre un reggiseno che sostenga senza comprimere (la compressione determina un<br />
rallentamento della circolazione nelle parti in profondità e una diminuzione della tonicità<br />
della pelle già tesa) e che mantenga i seni ben separati. In caso di seni particolarmente pesanti,<br />
consigliamo un reggiseno da allattamento a coppe profonde, che risulterà utile anche dopo la<br />
nascita del bambino. I modelli di cotone sono i più adatti per il periodo della gravidanza.<br />
I modelli sintetici possono favorire la comparsa di screpolature e irritare il capezzolo, che dovrebbe<br />
invece rimanere il più possibile asciutto e morbido, in previsione delle ragadi da allattamento.<br />
Reggiseni e sport<br />
Durante l’attività sportiva, a causa delle continue accelerazioni verticali a cui è sottoposto (saltelli,<br />
corsa, movimenti bruschi), il seno subisce dei microtraumi che possono provocare uno stiramento<br />
dei legamenti di Cooper, che ancorano il seno alla cute sottostante.
Questo può causare dolore e in alcuni casi,<br />
quando il seno è più voluminoso, provocare<br />
una ptosi mammaria, cioè l’abbassamento<br />
del seno come conseguenza della forza di<br />
gravità. Per ridurre il problema si può usare<br />
uno speciale reggiseno sportivo conformato,<br />
con spalline regolabili, cuciture e fasce rinforzate,<br />
in cotone, che aiuti a prevenire le infiammazioni<br />
e le lesioni al tessuto mammario.<br />
Slip e igiene intima<br />
In generale, per l’uso di tutti i giorni, date la<br />
preferenza a slip in cotone, non colorati, perché<br />
riducendo la traspirazione le fibre sintetiche<br />
possono causare irritazione della pelle e allergie.<br />
Slip di pizzo o fibre sintetiche, tanga e perizoma<br />
sono una concessione saltuaria da<br />
indossare in vista di una “serata speciale”.<br />
Per un buon lavaggio dei<br />
vostri slip, non utilizzate detersivi,<br />
ma più semplicemente<br />
sapone di Marsiglia o prodotti<br />
naturali senza additivi chimici.<br />
Attenzione agli slip di<br />
nylon: favoriscono la comparsa<br />
di infezioni a livello genitale,<br />
accompagnate da prurito,<br />
sensazioni dolorose, perdite<br />
vaginali. Le vulvo-vaginiti sono<br />
invece più frequenti tra le<br />
donne in sovrapeso, diabetiche,<br />
o in chi prende contraccettivi<br />
orali. In questi casi sono<br />
sconsigliati anche gli assorbenti<br />
interni.<br />
Pin-Up 1956, Taschen ed.<br />
Queste infezioni si sviluppano spesso a<br />
partire dalla regione anale. Per questo motivo,<br />
tutto ciò che mette in contatto diretto l’ano<br />
con la vagina è da evitare: lo string del perizoma<br />
o il salvaslip portato ogni giorno diventano<br />
una vera e propria “pista da sci” per l’infezione.<br />
Collant, pantaloni o vestiti aderenti non<br />
lasciano traspirare la pelle e possono favorire<br />
infezioni o provocare piccole abrasioni a livello<br />
genitale.<br />
Accavallare spesso le gambe può causare<br />
delle vestiboliti, cioè infiammazioni esterne alla<br />
vagina molto fastidiose e difficili da curare.<br />
Come prevenire<br />
le irritazioni intime<br />
Indossate biancheria intima in cotone al<br />
100%, preferibilmente di colore bianco.<br />
Preferite l‘assorbente interno, soprattutto<br />
durante la stagione estiva, è più confortevole<br />
ma va cambiato almeno ogni 4/6 ore. Alternate<br />
gli assorbenti per un migliore comfort.<br />
Meglio non lavarsi più di tre volte al giorno,<br />
altrimenti si riducono i naturali meccanismi<br />
di difesa della pelle.<br />
Usate sempre il detergente intimo<br />
anche sotto la doccia; il bagnoschiuma può<br />
risultare troppo aggressivo per le mucose.<br />
Chi pratica sport deve fare molta attenzione<br />
alla cura dell’igiene intima, preferendo<br />
detergenti che garantiscano<br />
freschezza e protezione<br />
antisettica.<br />
I detergenti delicati con<br />
pH acido sono indispensabili<br />
per le donne in età fertile,<br />
mentre per le adolescenti e le<br />
donne in menopausa è più<br />
indicato un detergente neutro.<br />
Cure dolci<br />
per le vaginiti<br />
Per perdite dense, biancastre,<br />
che si accentuano prima<br />
delle mestruazioni: Borax<br />
5 CH, 5 granuli tre volte al<br />
giorno; sono utili gli sciacqui con qualche<br />
goccia di essenza di Cajeput o Olio del tè<br />
(Tea Tree Oil) nell’acqua tiepida del bidet<br />
mattina e sera.<br />
Per perdite maleodoranti, che danno<br />
prurito, verdastre, Mercurius Solubilis 7 CH,<br />
5 granuli tre volte al giorno.<br />
Per combattere le recidive è possibile rinforzare<br />
il sistema immunitario con prodotti a<br />
base di Echinacea, Uncaria, Semi di<br />
Pompelmo, Sciroppo d’Aloe, Fermenti Lattici,<br />
oppure Manganese-Rame Oligoelementi da<br />
prendere a giorni alterni per almeno un mese.<br />
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L’IGIENE È . . . . . . . . . . UGUALE PER TUTTI?<br />
L’acqua, elemento indispensabile della vita umana,<br />
è presente in modo reale o figurato nei riti<br />
di Giusi Valent e nelle tradizioni di tutto il mondo<br />
Ogni volta che, in visita ai monasteri di Kyõto o di Nara, chiedo a qualcuno<br />
di indicarmi i gabinetti - e sono gabinetti all’antica, affogati nella penombra,<br />
tuttavia meticolosamente puliti - mi prende un senso di profonda<br />
riconoscenza per quel che di unico c’è nell’architettura giapponese. Amabile<br />
cosa è il “soggiorno” delle nostre case - lo cha no ma - ma solo il gabinetto giapponese<br />
è interamente concepito per il riposo dello spirito. Discosti dall’edificio<br />
principale, i gabinetti stanno accucciati sotto minuscoli cespugli selvosi, da cui<br />
viene un odore di verde di foglie, e di borraccina. È bello, là, accovacciarsi nel<br />
lucore che filtra dallo shõji, e guardare il giardino. Tra i sommi piaceri dell’esistenza<br />
Natsume Sõseki annoverava le evacuazioni mattutine: piacere fisiologico,<br />
che solo nel gabinetto giapponese, fra lisce pareti di legno dalle sottili venature,<br />
mirando l’azzurro del cielo e il verde della vegetazione, si può assaporare<br />
sino in fondo. Insisto: sono necessari una lieve penombra, nessuna fulgidezza, la<br />
pulizia più accurata, e un silenzio così profondo che sia possibile udire lontano<br />
un volo di zanzare. Senza tali requisiti non si dà gabinetto ideale.<br />
(da J. Tanizaki, Il libro d’ombra, traduzione di A. Ricca Suga, Bompiani ed.)<br />
Per gli appassionati di simbologia e occultismo, attraverso l’acqua, elemento che rappresenta<br />
il ventre materno, si ottiene una seconda nascita. Nella Scuola pitagorica il novizio la mattina,<br />
dopo un inno ad Apollo e una danza dorica, faceva le abluzioni rituali, mentre nell’Antico Egitto<br />
l’adepto veniva condotto in un’assemblea in cui lo Stolista (portatore d’acqua) gli buttava addosso<br />
dell’acqua. Anche nella religione cattolica il sacramento del Battesimo lava dal peccato originale.<br />
Spostandoci nel mondo islamico, il Corano prescrive che prima di ognuna delle cinque preghiere<br />
quotidiane i fedeli svolgano le abluzione rituali, ossia una pulizia con acqua pura (o in alternativa<br />
con sabbia) di mani, bocca, naso, viso, braccia, testa, orecchie e piedi fino alle caviglie. Il lavaggio<br />
mette il fedele in stato wudu, ossia di purità, il che significa che si è ripulito dai peccati per il periodo<br />
che intercorre tra una preghiera e l’altra. A proposito di pulizia, Gabriele Romagnoli riporta il<br />
punto di vista “esotico” dell’autore di Ali il magnifico (Paul Smaïl) sull’uso occidentale delle piscine:<br />
“I bianchi europei sono luridi da far schifo. Stanno sotto la doccia dieci secondi prima di entrare in<br />
acqua e non si insaponano nemmeno”.<br />
Impariamo dall’India<br />
Ma la vera scienza sacra della pulizia, se così si può chiamare, viene dall’India. Come ci spiega<br />
Claudio Patrucco, le tecniche dei Kriya (processi di purificazione) servono per ripulire oltre al corpo<br />
anche la mente e lo spirito. Lo scopo, come in tutta la via dello Yoga, è di portare a una maggiore<br />
libertà e percezioni più limpide in vista del raggiungimento ultimo del Samadhi, “lo stato di equilibrio<br />
psicofisico in cui non c’è più alcun disturbo mentale”.
Ci sono tecniche specifiche per lavare naso<br />
(Jala neti), lingua (Danta-mula), orecchie,<br />
intestino (Shank prakshalana), radice dei denti<br />
e gengive, cuoio capelluto (Kapal-randhra) e,<br />
con una garza di circa 3 metri, perfino lo<br />
stomaco (Vastra dhauti): questa però, avvisa<br />
Patrucco, è una tecnica delicata che è meglio<br />
lasciare ai più esperti.<br />
Lo Yoga aiuta a sviluppare un tipo di comunicazione<br />
con il corpo di tipo “volontario”. Lo<br />
starnuto, così come il vomito, sono forme di<br />
“purificazione” spontanee del corpo, che rigetta<br />
ciò che non è buono. Con le pratiche dei<br />
Kriya questi processi si invertono, suscitando<br />
volontariamente delle “reazioni” corporee. In<br />
Trataka, per esempio, si fissa un punto senza<br />
battere le ciglia fino all’insorgere di una<br />
lacrimazione indotta che aiuta chi ha problemi<br />
agli occhi, o non riesce a piangere. Le forti respirazioni<br />
rapide(Kapalabhati) invece aiutano<br />
a liberare il naso e le cavità craniali, mentre in<br />
Sutra neti, tramite una sottile cordicella imbevuta<br />
nella cera d’api (oggi si usa un tubicino in<br />
gomma o plastica morbida) si opera un massaggio<br />
interno tra naso e gola, che, attraverso<br />
una stimolazione fisiologica, facilita il distacco<br />
del muco. Ci sono controindicazioni per chi<br />
soffre di sinusite e rinite cronica.<br />
Claudio Patrucco, studioso e sperimentatore nel campo dello yoga e dell’alimentazione naturale,<br />
è il creatore della formula del primo dado vegetale senza glutammato prodotto in<br />
Italia. bioway@fastwebnet.it<br />
Le cure di una minimalista<br />
Tutto quello che fate per voi stesse (pulizia<br />
della pelle, massaggio o manicure) ha innanzi<br />
tutto l’effetto di rendervi consapevoli di avere<br />
un corpo e di occuparvene.<br />
Amare la propria pelle mentre la si pulisce e la<br />
si idrata, così come parlare a un fiore mentre<br />
lo si innaffia, la rende più bella: l’epidermide e<br />
i capelli sono in stretto rapporto con il nostro<br />
organismo, con l’ambiente e soprattutto con i<br />
nostri pensieri.<br />
I migliori trattamenti per la pelle sono una sana<br />
alimentazione, un’adeguata quantità di sonno,<br />
acqua pura e… felicità. Il resto è secondario.<br />
Svuotate l’armadietto della toilette di tutti i<br />
prodotti chimici e sostituiteli con quanto<br />
segue:<br />
❏ una spazzola di buona qualità<br />
per il brossage;<br />
❏ un telo di spugna ruvido per il corpo;<br />
❏ un sapone delicato;<br />
❏ uno shampoo neutro;<br />
❏ un asciugamano per i capelli;<br />
❏ una boccetta d’olio;<br />
❏ una bottiglia di aceto di mele;<br />
❏ una tazza per diluire l’aceto,<br />
far schiumare lo shampoo, preparare<br />
le maschere o tenere a bagno le unghie;<br />
❏ un pettine di legno.<br />
(da Dominique Loreau,<br />
L’arte della semplicità,<br />
Mondadori, di prossima pubblicazione)<br />
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HOOOD <strong>40</strong><br />
INTERVISTA A ELIO FIORUCCI<br />
Elio e le storie libere<br />
a cura di Marina Robbiani<br />
Sensualità e moda: un binomio inseparabile, eppure c’è nell’aria qualcosa che fa<br />
girare la testa. Sembra che non ci sia tempo per niente, neppure per l’intimità.<br />
In questo periodo mi pare tutto accelerato. Ci si sente in un certo modo, dentro una certa situazione<br />
e si avverte già di essere in ritardo, nel frattempo infatti è successo qualcosa di nuovo, di<br />
imprevisto. Quello che oggi percepisco nell’aria è soprattutto una grande confusione. Quando i<br />
cambiamenti sono così veloci, si producono squilibri, incertezze e malesseri che finiscono a influire<br />
sui comportamenti di ognuno.<br />
Cos’è cambiato?<br />
Troppo spesso ci troviamo di fronte ad una finzione, ad un mettersi in mostra truccato. Basta pensare<br />
alla frenetica corsa in palestra, quanta gente ha contagiato? Tutta questa paura di non essere<br />
perfetti, quest’ansia di doversi migliorare in continuazione non dipende tanto dal fatto di essere<br />
più o meno belle/belli, ma è senz’altro una forma mentis. Occorre ritrovare il coraggio di mostrarsi<br />
realmente per quello che si è.<br />
Cosa significa “mostrarsi”?<br />
Non avere paura del proprio corpo. Io credo che ogni donna, anche una modella, quando si<br />
spoglia trova qualcosa di sé che non va. È un’insicurezza che non nasce nemmeno dal corpo – il<br />
corpo è solo lì a testimoniarlo - ma dalla paura di non essere accettati, amati. Una donna non bella<br />
ma amata si sente bella, sicura. E così l’uomo. È uno stato d’animo che unisce mente e corpo. Se<br />
ci fate caso, quando<br />
siete depressi e vi guardate<br />
allo specchio vi<br />
vedete brutti, esattamente<br />
il contrario di<br />
quando siete innamorati<br />
e vi sentite ricambiati.<br />
Essere voluti, desiderati<br />
è una sensazione che<br />
corrisponde al nostro<br />
animo, non ha senso<br />
giudicarla, misurarla. Ci<br />
appartiene e basta.
Come ci si pone oggi di fronte<br />
alla bellezza, alla sensualità?<br />
Esistono diversi modelli di riferimento. Alcune<br />
ragazze pensano di essere affascinanti perché<br />
hanno un bel corpo palestrato, muscoloso, con<br />
misure perfette; altre invece curano di più l’atteggiamento<br />
romantico, tenero…Trovare il proprio<br />
tipo ideale non è facile, bisogna fare i conti<br />
con i vari momenti di passaggio della vita. Ad<br />
esempio mi hanno sempre colpito le donne che cambiano il colore dei capelli. Perché una persona<br />
che di natura è scurissima deve improvvisamente diventare bionda? O è in un momento di<br />
svolta, o le è successo qualcosa che l’ha resa infelice al punto d’avere la necessità di cambiare, di<br />
dimenticare la parte di sé che non le piace più. Bellezza, sensualità, sono questioni legate al proprio<br />
intimo, a ciò che succede nel profondo e in segreto dentro ognuno di noi.<br />
Siamo più complicati adesso o lo eravamo di più una trentina d’anni fa?<br />
Gli anni ‘60/’70 hanno rappresentato lo spartiacque tra il passato e il presente. Credo che una<br />
delle più grandi invenzioni del novecento sia stata la pillola. Grazie ad essa si è persa la paura di<br />
fare l’amore con addosso quell’orribile sensazione di pericolo (di colpa) di rimanere incinte, di<br />
mettere al mondo una creatura in un momento ancora prematuro, sbagliato.<br />
Cos’è rimasto oggi di tutto questo?<br />
Sicuramente tanto. La mentalità è cambiata e molti rapporti sono diventati più veri e più liberi. Le<br />
nuove generazioni percepiscono da subito che “quella” paura di sbagliare non esiste più. Sono invece<br />
spaventate da altro, dalle malattie, dall’Aids. Non è facile per dei ragazzi sensibili avere dei rapporti<br />
che si presentano comunque complicati. Per fortuna a stravolgere le regole interviene l’amore.<br />
Quando si incontra l’amore, ci si accorge di essere un’altra persona, diversa, che non conoscevamo.<br />
C’è un consiglio che si sente di dare?<br />
Di non avere paura di amare, e dunque di cambiare. Penso che sia anche importante fare più<br />
esperienze senza costringersi o castigarsi. È meglio essere aperti e avere il coraggio di un cattivo<br />
incontro piuttosto che chiudersi. Ho incontrato tanta gente infelice che per mancanza di rapporti,<br />
di conoscenza e dunque di consapevolezza si accasa a tutti i costi, nascondendosi da se stessa e<br />
procedendo lungo un percorso di falsità dove l’importante diventa apparire, non essere. C’è un<br />
vecchio detto, sempre valido: “Non pensare a cosa gli altri pensano di te perché loro stanno pensando<br />
a quello che tu pensi di loro”.<br />
E mentre i cambiamenti della società volano, in un batter d’occhio ci troviamo<br />
ad affrontare rapporti anche d’amore con donne e uomini a volte molto lontani<br />
da noi, pensiamo all’Islam. Qual è il dato positivo che esce da questo scambio<br />
di esperienze?<br />
In questo caso interviene qualcosa di estremamente complesso e personale. L’amore innanzitutto,<br />
e quando in un rapporto è presente questa componente si è disponibili a capire, a confrontarsi,<br />
a crescere. Anzi, il fatto stesso che si uniscano due persone di altra cultura, se sono<br />
buone persone, dà un’importante lezione di vita. L’ho detto prima, non bisogna aver paura, e il<br />
mescolarsi con una cultura diversa a volte rivela cose che sono dentro di noi e che non ci<br />
immaginavamo neppure di possedere. Grazie all’altro, si possono scoprire, e usare, alcuni lati<br />
nascosti della nostra personalità.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
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32<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
Contraccezione tecnologica e computerizzata: naturale e sicura<br />
Baby Comp,<br />
Lady Comp e Pearly<br />
.... sono strumenti di altissima precisione<br />
per la determinazione dei giorni fertili,<br />
e non fertili del ciclo,<br />
con una prognosi del giorno dell’ovulazione<br />
data con 6 giorni in anticipo<br />
“Affinché una donna sana, che cerca innanzitutto la sicurezza,<br />
non sia costretta a prendere ogni giorno un farmaco<br />
a base di ormoni, dobbiamo offrirle un’alternativa naturale<br />
che sia però anche sicura.” Questo è l’obiettivo a cui ha<br />
lavorato il dottor Hubertus Rechberg nella seconda metà<br />
degli anni ’80 insieme ad un team di ginecologi, informatici<br />
e biomatematici tedeschi, quando ha sviluppato la prima<br />
versione del programma di Baby Comp. Costantemente<br />
migliorato e perfezionato, il primo indicatore di fertilità computerizzato<br />
Baby Comp è stato in seguito affiancato da<br />
altri due modelli: Lady Comp (1992) e Pearly (2004).<br />
Baby Comp è l’indicatore di fertilità più completo esistente<br />
sul mercato. L’unico che oltre alle funzioni per la contraccezione<br />
e la pianificazione mirata di una gravidanza, consente<br />
un monitoraggio completo del ciclo e dell’ovulazione.<br />
Lady Comp è indicato per le donne con una prospettiva di<br />
utilizzo medio-lunga, che oltre alla contraccezione vogliono<br />
poter usare l’apparecchio per il controllo dell’ovulazione. Il suo programma si<br />
può ampliare aggiungendo le funzioni in più che ha Baby Comp.<br />
Pearly è stato creato per la sola contraccezione ed è rivolto soprattutto a<br />
donne che vogliono avvicinarsi al metodo con un apparecchio compatto,<br />
meno impegnativo ma con la stessa sicurezza contraccettiva.<br />
Prodotti in Germania e distribuiti in esclusiva per l’Italia da Baby Comp, gli<br />
indicatori di fertilità computerizzati della Valley Electronics sono uno strumento<br />
innovativo, tecnologicamente avanzato e di semplice utilizzo, per una contraccezione naturale,<br />
sicura e senza effetti collaterali.<br />
Test clinici indipendenti<br />
attestano la sicurezza contraccettiva<br />
del 99,3 (indice pearl 0,7)
Indicatori di fertilità computerizzati per la<br />
Contraccezione<br />
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come la pillola anticoncezionale<br />
ma senza i suoi rischi<br />
ed effetti collaterali,<br />
perché la salute è importante.<br />
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da un metodo innovativo e semplice<br />
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34<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
GRAZIE AD UN NUOVO APPARECCHIO AMERICANO<br />
Il lifting del collo<br />
senza chirurgia<br />
Dott.ssa Dvora Ancona<br />
Fino a ieri solo la Chirurgia<br />
poteva portare a un miglioramento<br />
del collo, zona che spesso<br />
viene poco considerata o ignorata…<br />
sino a quando diventa troppo<br />
tardi!!<br />
Eppure il collo sorregge la nostra<br />
testa ed è sempre “in<br />
vista”, ma quando siamo giovani<br />
non ci badiamo troppo, per poi<br />
accorgerci attorno ai <strong>40</strong> anni che<br />
ha perso la sua freschezza e, a 50<br />
anni, anche il tono!!<br />
E allora ecco il problema: cosa fare?<br />
Oggi abbiamo un nuovo Apparecchio Americano, che ci permette di ottenere dei risultati paragonabili<br />
a quelli chirurgici ma senza l’ausilio di bisturi o aghi..<br />
Come?<br />
Con una nuova apparecchiatura elettronica transdermica, non invasiva che nasce seguendo il principio<br />
di un premio Nobel nel 2002, conseguito dai due medici americani R. MacKinnon e P. Agre,<br />
i quali scoprirono la presenza di canali molecolari che consentono alla membrana cellulare di lasciare<br />
entrare o uscire sostanze indispensabili, come l’acqua e i Sali (proteine di membrana).<br />
Con Matripor Plus si ottiene<br />
un’azione sinergica di fenomeni elettrici,<br />
biologici e fisici tramite:<br />
˜ Cavitazione: il dispositivo a ultrasuoni permette la rimozione dello strato corneo e la stimolazione<br />
del microcircolo sanguigno, favorendo un’abbondante irrorazione del tessuto e un<br />
aumento dell’apporto d’ossigeno e di sostanze nutritive<br />
˜ Iontoforesi: metodica che permette di veicolare sostanze attraverso la pelle utilizzando correnti<br />
d’onda modulate.<br />
˜ Elettrorepulsione: le cariche di segno uguale (+/ -) si respingono, per cui il farmaco, caricato<br />
positivamente, tenderà ad allontanarsi dall’elettrodo (carica +) e a penetrare all’interno dei tessuti<br />
˜ Elettroporazione: dopo circa 12/13 minuti si creano gli elettropori, ovvero le molecole che<br />
trasferiscono per osmosi le sostanze da una cellula all’altra<br />
˜ Led: attivazione tramite “Luce” del microcircolo che quindi ne potenzia l’effetto
In sintesi, Matripor Plus consente ai principali farmaci o attivi di penetrare attraverso il derma e<br />
l’epiderma, senza arrecare alcun danno alla cute.<br />
Tale tipo di passaggio, ialuronico, vitamine, aminoacidi avviene, in modo indolore, tramite l’emissione<br />
di onde modulate che riescono ad attivare elettronicamente le molecole del prodotto, permettendone<br />
il passaggio nel compartimento extracellulare sino in profondità.<br />
Si tratta di un trattamento del tutto rivoluzionario.<br />
Una certezza: in commercio non esiste nulla di simile e la vera performance di questa nuova<br />
Apparecchiatura Americana consiste nel fatto che senza il bisturi, senza dolore (non si usano aghi),<br />
possiamo raggiungere dei risultati stupefacenti.<br />
Quante sedute occorrono?<br />
Dipende dalla situazione di partenza e comunque in generale le sedute<br />
saranno da 6/10, con cadenza settimanale.<br />
Il trattamento dura circa 30 minuti e già dalle prime sedute si possono<br />
vedere i risultati!!<br />
Quale sarà il risultato?<br />
Miglioramento della textura della pelle, aumento della compattezza, diminuzione<br />
delle piccole rughe, aumento del tono muscolare, aumento della<br />
luminosità e dell’elasticità..<br />
Il collo appare finalmente disteso e ritrova l’aspetto di una pelle giovane!!<br />
Si può fare a tutti!! Non ci sono rischi ed i risultati sono davvero incredibili!!<br />
❏ Semplice e veloce<br />
❏ Minor tempo e denaro per il paziente<br />
❏ Risultati dopo solo poche applicazioni<br />
❏ No lacerazioni e sanguinamento<br />
I vantaggi?<br />
Medico Chirurgo. Specialista in medicina estetica.<br />
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www.dvora.it<br />
Biografia Medico Chirurgo con seconda Laurea in Odontoiatria.<br />
Ha frequentato il Reparto di Chirurgia Maxillo facciale all’Ospedale S. Paolo (Mi), Direttore Prof. R.<br />
Brusati. Si è diplomata alla Scuola di Medicina Estetica all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma.<br />
Direttore Prof. C.A. Bartoletti. Fra i suoi numerosi stage vanta il “Certificate of Completion on Dermatolgy-Cosmetic<br />
Laser” a La Jolla, San Diego, presso la Clinica del Dott. Mitchel Goldman ed ancora<br />
il “Certificate of Completion on Dermatolgy-Cosmetic Laser” presso Juva Skin and Laser Center<br />
(Direttore Dott. B. Katz – miglior Dottore Estetico nell’anno 2005 nello Stato di New York). Conduce<br />
uno studio multicentrico internazionale con nuove tecnologie Laser e Luci Pulsate. Gestisce e presenta,<br />
con cadenza bimensile, corsi di training ai medici su trattamenti di riempimento delle depressioni<br />
del volto ed alcune sessioni di Fotoringiovanimento con una nuova Luce Pulsata.<br />
Ha partecipato e partecipa, in qualità di Relatore, a Congressi italiani ed internazionali da<br />
Gerusalemme a Rio De Janeiro, Stati Uniti…ed ancora svolge attività di consulenza su argomenti di<br />
Medicina Estetica e Medicina Preventiva di invecchiamento.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
35
36<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
DAL NOSTRO. . . . . . . . . MAKE UP ARTIST AND HAIR<br />
di Davide Trucco Veneziano<br />
P<br />
artiamo da un presupposto: tutte le<br />
persone possono stare bene con<br />
più tipologie di trucco ex-equo, e nessuno<br />
meglio di noi conosce il proprio viso.<br />
Sappiamo quali sono i pregi, i difetti, le reazioni<br />
della nostra pelle in base a quello che mangiamo<br />
o ai prodotti che applichiamo, ai colori<br />
che ci stanno bene e alle espressioni ricorrenti<br />
della mimica facciale. Per questo tutti possono<br />
e dovrebbero essere i primi curatori della<br />
propria immagine. L’unica difficoltà sta nell’imparare<br />
ad applicare il make up scegliendo e<br />
dosando prodotti, colori, quantità, sfumature.<br />
Q<br />
uesto allenamento è necessario<br />
dal momento che ogni giorno il<br />
nostro viso è diverso e negli anni<br />
non si rimane fisicamente uguali. Da qui<br />
nasce l’esigenza di saperci valorizzare sempre<br />
e comunque, nonostante le palpebre<br />
possano essere calate negli ultimi tempi, il<br />
peso mutato o il nostro viso, un tempo liscio<br />
e pieno, ora sia segnato e svuotato.<br />
Ritengo sia utile avere un’adeguata conoscen-<br />
za del maquillage<br />
e della sua applicazione<br />
affinché<br />
ci si possa presentare<br />
al meglio<br />
in ogni situazione,<br />
in completa<br />
autonomia… a<br />
meno che vi possiate<br />
permettere<br />
un personal<br />
make up artist<br />
che vi segua gior-<br />
nalmente.<br />
N on<br />
ci sono trucchi per tutti ma<br />
solo diverse possibilità tra cui poter<br />
scegliere attentamente, sposandole<br />
solo se le riteniamo giuste per noi.<br />
Personalmente ho sempre usato i colori con<br />
estrema varietà su qualsiasi tipo di persona,<br />
senza lasciarmi influenzare da luoghi comuni,<br />
pregiudizi o imposizioni del mercato, ma stando<br />
attento solo a quelle poche regole tecniche<br />
essenziali perché il makeup sia perfetto.<br />
Per fare un po’ di esempi:<br />
Le persone dagli occhi molto chiari devono evitare di usare toni uguali a quelli dell’iride in<br />
quanto lo sguardo sarebbe appiattito, a meno che il colore uguale all’iride non sia sfumato con<br />
uno più scuro, che ne esalta quello dell’occhio. Un esempio? Gli occhi di Nicole Kidman: ad<br />
accenderli ci pensano spesso ombretto marrone, eyeliner e rimmel nero.<br />
Per quanto riguarda gli occhi scuri bisogna valutare anche il colore della pelle, l’intensità dell’incarnato<br />
e dell’iride, tutti fattori che concorrono alla definizione della scelta dei colori.<br />
Nel caso di una pelle olivastra con occhi neri, si dovranno evitare i toni del grigio e del verde<br />
poiché creano delle discromie, non tanto con il colore degli occhi quanto con quello della pelle.
Ognuno di noi ha una personale rifrangenza alle luci e<br />
ai colori anche in base alla struttura ossea, quindi ci<br />
sono delle gamme che si sposano con la tonalità del viso e<br />
altre no.<br />
Per rendervene conto prendete dei fogli di carta colorata<br />
quanti sono i colori che vi interessano, e accostateli al viso.<br />
Noterete subito quelli che non vanno bene e quali invece si<br />
accordano perfettamente.<br />
Il gioco dei colori<br />
Abbiamo a disposizione<br />
i colori primari giallo, rosso e blu;<br />
i secondari arancio, verde, viola;<br />
e i terziari che sono tutti gli altri colori.<br />
I colori secondari si ottengono combinando tra loro i colori primari<br />
Per esempio:<br />
* giallo + rosso = arancio * giallo + blu = verde * rosso + blu = viola<br />
I colori terziari si ottengono mischiando un colore primario con un secondario<br />
Per esempio:<br />
* rosso (primario) + verde (secondario) = marrone (terziario)<br />
Ai colori primari, secondari e terziari possono essere aggiunti altri due colori:<br />
il bianco (da considerarsi luce) o il nero (mancanza di luce).<br />
In questo modo si otterranno altre gradazioni, indispensabili per la creazione di altri toni.<br />
Dunque se i colori primari e secondari sono tre, moltissimi i terziari, e a tutti loro si possono<br />
aggiungere il bianco e il nero, i toni tra cui scegliere possono essere davvero infiniti.<br />
In conclusione: si può utilizzare qualsiasi colore, basta valutare gli elementi che possono influenzare<br />
negativamente o positivamente il risultato.<br />
Una regola importante è la stima degli accostamenti con i colori del resto del makeup, degli occhi,<br />
dell’incarnato, dell’abito, i quali devono essere in armonia tra loro.<br />
Se una donna ha gli occhi grandi e sporgenti e mette all’interno dell’occhio una matita chiara crea<br />
solo un “effetto mucca”.<br />
Al contrario un colore scuro è più adatto, infatti oltre a correggere la sporgenza intensifica lo sguardo.<br />
Le donne con una pelle matura non devono applicare ombretti e basi perlate, a meno che non<br />
L'attrice Valentina Ferrari<br />
truccata da Davide<br />
in due versioni:<br />
con trucco naturale e<br />
con trucco più elaborato<br />
intendano invecchiarsi di dieci anni in un<br />
colpo solo.<br />
Se vi sentite bene con un look non abbiate<br />
paura di osare.<br />
Da parte mia (al di là di ogni moda), considero<br />
produttivo e liberatorio fare tutto quello<br />
che passa per la testa. Dunque esprimetevi<br />
esternando o nascondendo con il trucco le<br />
vostre emozioni in base all’umore, agli impegni<br />
e alle circostanze, senza aver mai paura<br />
di essere giudicate.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
37
38<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
Questa tendenza potrà vedere dei giorni degli incarnati e delle labbra nude con occhi appena sottolineati<br />
da un filo di ombretto sfumato color carne e tanto rimmel marrone.<br />
Altri giorni vedranno occhi scuri e profondi che abbagliano come fari nella notte, accompagnati da<br />
una bocca sensuale e catalizzante, incorniciati da una base dorata ed evanescente. Fidatevi di voi<br />
stesse, il trucco è anche un gioco utile ai sentimenti.<br />
Formazione di Davide<br />
Diploma in trucco artistico alla scuola B.C.M di<br />
Milano, Diploma in effetti speciali e in air<br />
brusch alla “Cinema Make Up School Fx” di<br />
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Davide esegue trucchi cinematografici, teatrali,<br />
televisivi, da sposa, body painting ed effetti speciali,<br />
anche con l’uso di air brusch, maschere,<br />
calotte, parrucche, tiranti, protesi. In questo<br />
modo può creare in base a ogni esigenza un<br />
piano personalizzato, completandolo se deside-<br />
Davide Trucco Veneziano<br />
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responsabili dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando l’integrità<br />
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all’impiego di sostanze che danneggiano la microflora intestinale.<br />
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all’alterazione della flora intestinale quali stipsi, diarrea del viaggiatore,<br />
diarrea acuta. Inoltre, essendo priva di lattosio, è indicata<br />
anche per chi è intollerante al latte e suoi derivati.<br />
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di bacche di rosa canina<br />
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regola l’equilibrio idro-lipidico<br />
e regala al corpo<br />
un manto avvolgente,<br />
nutriente e armonizzante.<br />
Inoltre lenisce le irritazioni<br />
ed è adatto<br />
a tutti i tipi di pelle,<br />
anche a quella dei neonati.<br />
È particolarmente adatto<br />
alla pelle sensibile<br />
e disidratata.<br />
Latte per il corpo<br />
A base di estratto<br />
di semi di cotogna,<br />
estratto di prugnolo<br />
e di salvia, olio di jojoba.<br />
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dalla consistenza cremosa,<br />
idrata la pelle,<br />
tonifica e rinfresca.<br />
Polvere aspersoria<br />
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e povere di seta,<br />
con estratti di genziana,<br />
quercia e salvia,<br />
deodora,<br />
ha un alto potere assorbente,<br />
combatte i batteri<br />
e favorisce la salute<br />
della flora cutanea.<br />
Adatta a tutti i tipi di pelle,<br />
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dei neonati.
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di lavanda<br />
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di sovraffaticamento del<br />
sistema nervoso.<br />
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è adatto anche per<br />
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Fitness crema per i piedi<br />
Allevia la stanchezza ai piedi e ne idrata la pelle<br />
secca. L’iperico dona loro sollievo, mentre i frutti di<br />
prugnolo e di ippocastano rinforzano la vascolarizzazione<br />
e riscaldano.<br />
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connettivo; aiuta a prevenire le smagliature<br />
ed è adatto per le donne in gravidanza e<br />
che allattano. Indispensabile durante le diete.<br />
Olio di torba per il corpo<br />
A base di olio di lavanda, olio di oliva, estratto<br />
di torba, estratto di semi di ippocastano e di<br />
equiseto, burro di karité, protegge dalle<br />
influenze dell’ambiente esterno e dona un<br />
caldo manto protettivo durante le stagioni<br />
fredde. È adatto per le contrazioni alla nuca e<br />
alle spalle, per la muscolatura indurita e l’affaticamento<br />
nervoso.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
41
42<br />
HHOOOD <strong>40</strong><br />
di Flavio Lissoni<br />
il Piacere<br />
dell’Intimo<br />
In rispetto e armonia con la Natura,<br />
con l’Ambiente, con l’Arredamento e il Design<br />
Parlare di sicurezza, vuol dire<br />
parlare di prevenzione, di sensibilità<br />
verso noi stessi. La<br />
sicurezza è un mondo ove la mente<br />
umana si perde, ove nulla è importante<br />
quanto la persona.<br />
La sicurezza è nel lavoro quotidiano<br />
della casalinga, dell’infermiera, del<br />
personale di ufficio, dell’operatore<br />
edile ecc, ma anche del paziente<br />
del medico, dell’alunno dall’asilo<br />
nido all’università, dell’anziano che<br />
gioca a carte o danza, della persona<br />
con handicap… un mondo infinito…<br />
già, ma pochi se ne rendono<br />
conto, e ancor meno chi è responsabile<br />
dei rischi e molte volte non<br />
sa come risolvere i problemi che si<br />
presentano.
Secur-k, la chiave<br />
della sicurezza, è<br />
nata per colmare<br />
questa lacuna, entrando<br />
dalla porta principale<br />
della sicurezza e<br />
creando prodotti adeguati<br />
alle specifiche<br />
esigenze.<br />
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nuove soluzioni, ha<br />
compreso la necessità<br />
di valorizzare i propri<br />
prodotti in armonia<br />
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Aderendo al progetto<br />
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NEGLI EDIFICI SOCIALI DIDATTICI E PER LA CASA<br />
® di Life-<br />
Gate, cerca di soddisfare<br />
il <strong>benessere</strong> della<br />
persona, sia tramite la<br />
color-terapia e l’ergonomia<br />
sia rispettandole<br />
norme vigenti.<br />
Secur-k si rivolge<br />
principalmente ad<br />
enti statali, scuole<br />
nido e di ogni grado,<br />
centri sociali,<br />
centri di <strong>benessere</strong>,<br />
centri sportivi, ospedali,<br />
case di riposo.<br />
Per ultimo, ma non meno<br />
importante, pensa<br />
alla sicurezza (nella bellezza<br />
e nell’armonia)<br />
Secur-k è in continuoaggiornamento<br />
con le normative<br />
e la ricerca di nuovi<br />
materiali e tecniche di<br />
realizzazione, mirando<br />
alla sicurezza delle persone<br />
e al rispetto dell’ambiente.<br />
Secur-k ha dunque<br />
consolidato un profilo<br />
aziendale che mira alla<br />
della casa privata. realizzazione di progetti<br />
eco-sostenibili.<br />
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43
44<br />
HHOOOD <strong>40</strong><br />
Balans ® : il <strong>benessere</strong> attivo<br />
Quante sono le cose che facciamo da seduti ogni giorno?<br />
Spesso tutte queste azioni si ripercuotono sulla nostra salute.<br />
Le spalle e la schiena si incurvano, con conseguenti<br />
effetti negativi su cuore e apparato respiratorio.<br />
Una seduta ergonomica attiva la posizione corretta,<br />
così anche il tempo che trascorriamo seduti<br />
diventa fonte di <strong>benessere</strong>, evita cattive abitudini<br />
posturali e permette di lavorare, leggere,<br />
stare anche per ore davanti al computer senza<br />
conseguenze di fastidiosi mal di schiena.<br />
Balans ® : questione di equilibrio<br />
Le sedute ergonomiche Balans ® sono in<br />
grado di mantenere la posizione della<br />
nostra spina dorsale corretta, seguendo una<br />
“linea guida fisiologica” che allinea il corpo e<br />
stabilisce in ogni momento la giusta postura.<br />
C osì<br />
mentre vivi liberamente,<br />
il tuo corpo<br />
mantiene il giusto equilibrio<br />
secondo questa linea teorica,<br />
grazie all’azione Balans ®<br />
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di seduta statica.<br />
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46<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
di Stefano Reina<br />
UNA CENA<br />
SENZA VELI<br />
Molte volte abbiamo desiderato invitare a<br />
cena una persona a cui teniamo molto, per<br />
parlarle di noi e per ascoltarla, per sentirla e<br />
per farci sentire, per guardarci negli occhi<br />
senza barriere. In questo momento di verità<br />
sarebbe cosa buona abbandonare i nostri<br />
ritmi alterati di sempre ed entrare in una<br />
dimensione più umana, affinché le “finestre<br />
possano aprirsi sul nostro essere”.<br />
Facciamo in modo che questa sera si incontrino<br />
due anime senza veli, aperte l’una verso<br />
l’altra, senza ostacoli alla confidenza e libere<br />
da convenevoli.<br />
Per questo incontro ho pensato a un ambiente<br />
caldo. Innanzitutto identificate un angolo della<br />
casa dove potere operare qualche cambiamento,<br />
tipo la zona conversazione. Recuperate un kilim<br />
sui toni del rosso e del mattone e ponetevi sopra<br />
alcuni piatti marocchini in metallo argentato. Su<br />
uno di essi ponete diverse candele di cera d’api<br />
che doneranno una bella luce, un altro verrà<br />
invece utilizzato per la frutta (pesche, mele rosse e verdi, limoni con foglie e fiori bianchi tipo gardenie).<br />
Di fianco alle poltrone o al divano mettete invece delle lanterne in carta rossa da posare<br />
a terra, da illuminare con un lumino. La cena sarà servita in piatti bianchi di ceramica, con posate<br />
in metallo avvolte in tovaglioli rossi e viola. I bicchieri possibilmente in vetro decorato con motivi<br />
argento. Per contenere alcune portate potete usate delle ciotole colorate con il bordo in argento.<br />
Il tè va posto in una bella teiera in metallo, lo zucchero di canna in cristalli (se gradito con il té) in<br />
una ciotolina in argento.<br />
Importanti sono i fiori: recuperate diversi vasi in ceramica o vetro rossi, o<br />
in metallo, di varie dimensioni (vanno bene anche delle bottiglie<br />
vuote di liquore magari un po’ particolari) che disporrete<br />
a vostro piacimento come scenario. I fiori consigliati?<br />
Bianchi e viola, profumati: fresie, iris, tuberose, gigli<br />
e qualche tocco di fiori di malva.<br />
Le foto di questa pagina sono di SIA Italia.
Cuori di sedano bianco in bresaola<br />
Ingredienti per 2 persone<br />
1 confezione di caprino<br />
50 g di gorgonzola<br />
100 g di bresaola<br />
1/2 sedano bianco<br />
olio, sale e pepe<br />
Preparazione<br />
Tritate solo la parte tenera del<br />
sedano comprese le foglioline;<br />
tenete da parte il resto. Intanto<br />
mescolate il caprino con il gorgonzola e incorporate<br />
il sedano tritato. Unite poco sale e pepe.<br />
Spalmate con questa crema ogni fetta di bresaola,<br />
e arrotolatele in tanti involtini. Poneteli al<br />
centro su un piatto ovale bianco e decorate tutt’intorno<br />
con il sedano restante tritato e condito<br />
con un filo d’olio. Decorate se volete con erba<br />
cipollina fresca sminuzzata.<br />
Ceci con yogurt, zenzero fresco e aromi<br />
Ingredienti per 2 persone<br />
130 g di ceci già cotti<br />
1 vasetto di yogurt bianco intero non zuccherato<br />
zenzero fresco<br />
menta fresca<br />
aneto fresco, coriandolo<br />
olio, pepe, sale q.b.<br />
Preparazione<br />
Mettete i ceci (lavati e sgocciolati) in<br />
una ciotola capiente.<br />
Unitevi lo yogurt, un cucchiaino<br />
di menta fresca tritata,<br />
un pizzico di aneto<br />
tritato e un po’ di coriandolo,<br />
mezzo cucchiaino di<br />
zenzero grattugiato (dopo<br />
aver tolto la buccia), regolate<br />
di sale e pepe. Concludete<br />
con un giro d’olio<br />
d’oliva extravergine. Mescolate<br />
e servite in una ciotola<br />
blu (tipo quelle che si<br />
trovano nei negozi cinesi).<br />
G.Salci,<br />
Frutta, cristalli<br />
e strumenti musicali con pappagallo,<br />
1716,Vaduz, Coll. Principe di Liechtenstein.<br />
Insalata di arance e rape rosse<br />
Ingredienti per 2 persone<br />
1 arancia bionda<br />
1 e mezza rapa rossa già cotta<br />
1/2 cipolla rossa di Tropea<br />
mezzo bicchiere d’aceto bianco<br />
sale e semi di finocchio<br />
Preparazione<br />
Sbucciate la cipolla rossa e fatela ad anelli<br />
che porrete in una ciotola con un po’<br />
d’acqua, aceto, sale, pepe e semi di finocchio.<br />
Lasciatela un’ora a marinare. Sbucciate la<br />
rapa e affettatela e così fate con l’arancia, avendo<br />
cura di farne fette sottili e di togliere le parti<br />
bianche. Alternate su un piatto di portata le<br />
fette di arancia con quelle di rapa, salate<br />
pochissimo, e ricoprite con la cipolla scolata.<br />
Budino alle mandorle<br />
Ingredienti per 4 persone<br />
170 g di mandorle pelate tritate<br />
170 g di zucchero<br />
8 albumi d'uovo<br />
burro<br />
Preparazione<br />
Fate sciogliere lo zucchero in un tegamino e<br />
unitevi le mandorle, mescolate e fate caramellare.<br />
Versate il croccante su un piano di<br />
marmo, su cui avrete messo qualche goccia<br />
d’olio, e lasciate raffreddare, poi tritatelo finché<br />
otterrete una granella. Montate bene gli<br />
albumi e versatevi il croccante. Prendete<br />
uno stampo da budino e imburratelo.<br />
Versatevi il composto e cuocetelo a bagnomaria<br />
nel forno a 180° per una buona mezz’ora,<br />
controllando la cottura con<br />
uno stuzzicadenti. Servite freddo.<br />
Come bevanda usate il<br />
Ch'i-Men Mao Feng:<br />
Té nero cinese fra i più rari al<br />
mondo, destinato in passato all’imperatore.<br />
Ha un colore ambratorossiccio<br />
e la sua fragranza si avvicina<br />
alla rosa. Il termine Mao Feng<br />
significa “capelli sottili”.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
47
48<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
L’ALIMENTAZIONE SANA. . . . . . . . . E NON SOLO<br />
IL PUDORE UDORE<br />
a cura di Noi Due<br />
Il pudore costituisce una specie di freno che regola i rapporti sociali e stabilisce ciò che<br />
ognuno vuole esibire di sé: per i più piccini stare nudi è un grande piacere perché essi<br />
amano sentirsi liberi e comodi nel proprio corpo e nella propria nudità. A partire dai 2/4<br />
anni comincia la fase della curiosità e rispondere alle loro domande è un ruolo<br />
fondamentale per i genitori. Dai 4 ai 7 anni invece è il momento del confronto, di far<br />
valere la personalità e il modo di essere, ed è qua cha ha inizio la prima fase del senso<br />
del pudore. Dopo i 7 anni, il bambino comincia<br />
a distinguere bene ciò che è permesso dall’ambiente<br />
circostante.<br />
Il pudore è una difesa naturale<br />
dell’essere umano, il cui scopo è di<br />
fare in modo che l’attenzione degli<br />
altri sia sempre rivolta alla persona,<br />
impedendo che venga assorbita solo<br />
dal corpo. Pio XII definisce il pudore<br />
come la prudenza della castità, e la<br />
castità è una virtù di risultanza, cioè la<br />
conseguenza di una corretta visione<br />
dell’uomo e della vita. Il pudore è la<br />
tendenza della persona a difendere<br />
se stessa e non può essere ridotta al<br />
solo sesso, e a sua volta il sesso<br />
deve restare un mezzo al servizio di<br />
un amore autentico.<br />
TRATTORIA LATTERIA<br />
NOI DUE<br />
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CUCINA VEGETARIANA<br />
NATURALE E BIOLOGICA<br />
Non si servono alcolici<br />
Mario Sturani,<br />
“Nudino con pelliccia”, Lenci 1933<br />
Una ricetta per voi,<br />
per far colorato<br />
il vostro Natale:<br />
Budino di carote famoso in India<br />
Ingredienti<br />
900 g di carote fresche<br />
150 g di burro<br />
mezzo litro di latte<br />
300 g di zucchero meglio di canna<br />
3 cucchiai di mandorle un po’ tostate<br />
3 cucchiai di uvetta<br />
mezzo cucchiaio di cardamomo in polvere<br />
Preparazione<br />
Grattugiate le carote con un grattugia di metallo<br />
a buchi piccoli. Sciogliete metà burro in una pentola<br />
e aggiungetevi le carote grattugiate. Cuocete<br />
a pentola scoperta su fiamma media per 10<br />
minuti mescolando spesso. Aggiungete il latte, lo<br />
zucchero, le uvette, le mandorle e il burro rimasto<br />
e cuocete ancora per circa 15/25 minuti finché<br />
il dolce non si raddensa e forma una massa<br />
unica. Versatelo su un piatto di portata e appena<br />
si rifredda dategli una forma rotonda alta circa<br />
2,5 centimetri, decorate con il cardamomo o<br />
altro e mettete in frigo per circa 30 minuti. A<br />
questo punto potete tagliarlo a fettine.
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza, alimentazione e <strong>benessere</strong><br />
“Spendere di più per spendere meno:<br />
l’aspetto economico del cibo”<br />
Venerdì 24 Novembre, ore 14,30/18,30<br />
Unione CTSP - Corso Venezia 49, Milano<br />
Interverranno alcuni Presidenti dell’Unione CTSP di Milano tra cui:<br />
Gianroberto Costa (Segretario Generale Unione CTS) Antonio<br />
Marinoni (Presidente Associazione Panificatori di Milano) Simonpaolo<br />
Buongiardino (Presidente Comitato Ingrosso Alimentare Unione CTSP)<br />
Dino Abbascià (Presidente Provinciale Dettaglianti Ortofrutticoli).<br />
A loro si aggiungeranno medici e esperti tra cui:<br />
Luciano Pecchiai (Primario Patologo Emerito dell’Ospedale Buzzi di<br />
Milano, Direttore del Centro di Eubiotica Umana di Milano) Luca<br />
Speciani (Dottore in Scienze Agrarie, Esperto di agricoltura biologica)<br />
Gigliola Braga (Biologa alimentarista) Flavio Gazzola (Medico specialista<br />
in Neurologia, Iridologo, Omeopata) Sergio Maria Francardo<br />
(Medico, antroposofo, membro del Comitato Tecnico Scientifico di<br />
Medicina Complementare della Regione Lombardia).<br />
Il convengo si svolgerà come un vivace dibattito tra gli intervenuti<br />
e il pubblico sul tema del costo e della qualità del cibo e su<br />
come ci si deve comportare, sia al momento dell’acquisto, sia<br />
per la conservazione e il consumo degli alimenti in casa. Da questo<br />
incontro si potranno ottenere preziose informazioni su ciò<br />
che si deve sapere per trarre il maggior guadagno dal cibo che<br />
acquistiamo, non solo per il nostro <strong>benessere</strong> ma anche per il<br />
nostro bilancio familiare.<br />
La partecipazione è gratuita. La prenotazione è obbligatoria<br />
Erredieffe - Comunicazione e Eventi - Tel : 02. 66114397 - Fax : 02.64749456<br />
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49
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Dalla natura, un aiuto per ritrovare il piacere<br />
Vivefemme è una linea di prodotti naturali dedicati<br />
esclusivamente a te ed al tuo partner, per poter ritrovare<br />
o aumentare il piacere e la passione della vita di coppia.<br />
Dalle creme stimolanti a quelle rilassanti, una serie<br />
di ingredienti naturali sapientemente miscelati che ti faranno<br />
sentire sempre fresca e rilassata. Proprio come un fiore.<br />
CREMA GEL STIMOLANTE • 100% naturale - per Donna<br />
INDICAZIONI Uno dei problemi più frequenti che può affliggere una donna è la diminuzione della libido, apatia sessuale, anorgasmia<br />
e frigidità, sindromi spesso di origine psicologica ed emotiva, che non presentano alcun dato patologico oggettivo.<br />
Generalmente, dietro a tali disagi interiori sessuali si nascondono profondi conflitti sulla propria femminilità, sul rapporto con il<br />
proprio corpo e con il partner. Il vissuto sessuale è un argomento complesso e molto profondo, che nella donna può manifestarsi<br />
con l'incapacità di abbandonarsi. In tal senso, l'aiuto che la natura ci offre può risultare utile a risolvere tali problematiche.<br />
COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE Unica fase acquosa contenente sostanze gelificanti, un fitocomplesso<br />
costituito dall'estratto di Ginseng, Guaranà, The Verde, Menta Piperita, Iperico, Timo, Mirra, Lupino, una miscela di olii<br />
essenziali (Menta Piperita, Cannella, Patchouli, Ylang Ylang) e Arginina.<br />
DETERGENTE INTIMO STIMOLANTE • 100% naturale - pH 4,5<br />
INDICAZIONI Il DETERGENTE INTIMO STIMOLANTE è un sistema detergente delicato, specifico per una corretta igiene intima<br />
quotidiana della donna. Il prodotto è stato studiato per svolgere una funzione detergente, ma anche, e soprattutto, stimolante il<br />
piacere sessuale femminile. Questa è dovuta alla sinergia d'azione del complesso vegetale delle 8 erbe officinali, della miscela<br />
dei 4 olii essenziali, nonchè dell'Arginina contenuti nel prodotto.<br />
COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE È una soluzione saponosa, a pH isodermico; unica fase acquosa<br />
contenente tensioattivi anionici, estratto glicolico di Ginseng, Guaranà, The verde, Menta Piperita, Iperico, Timo, Mirra, Lupino,<br />
olii essenziali di Menta Piperita, Cannella, Patchouli, Ylang Ylang, e Arginina.<br />
IGIENE INTIMA RILASSANTE • 100% naturale - pH 4,5<br />
INDICAZIONI Nell'ambiente vaginale convivono in perfetto equilibrio biologico batteri e funghi che garantiscono salute e buon funzionamento.<br />
Quando questo microscopico ecosistema viene alterato si dà il via al moltiplicarsi di microrganismi che causano irritazioni<br />
locali. I ritmi di vita e di lavoro non sempre consentono alla donna una regolare e corretta igiene intima e possono dare origine ad una<br />
frequente condizione infiammatoria della mucosa vaginale; inoltre, l'uso di contraccettivi, eventualmente lesivi, possono dare origine<br />
ad una serie di disturbi, quali arrossamento, prurito, bruciori, spesso frequenti anche durante o dopo un rapporto sessuale.<br />
Da tutto ciò nasce la necessità di una quotidiana ed accurata detersione delle parti intime femminili e in tal senso è stato formulato<br />
un detergente intimo in grado di svolgere una delicata funzione decongestionante, preventivo nei confronti dei disturbi sopramenzionati,<br />
rispettando la sensibilità delle mucose vaginali e svolgendo, allo stesso tempo, un’azione deodorante e rinfrescante.<br />
Il prodotto è composto da sostanze che non alterano il pH naturale dell’epidermide, non contiene coloranti né profumazioni: la sua<br />
gradevole e fresca fragranza è del tutto naturale.<br />
COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE Si tratta di una soluzione saponosa, a pH isodermico; unica fase<br />
acquosa contenente tensioattivi anionici, estratto glicolico di Malva e Camomilla e olio essenziale di Timo.<br />
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VIVEFEMME STIMULGEL è stata formulata per svolgere un'azione stimolante il<br />
piacere e il vigore sessuale femminile grazie alle preziose proprietà contenute nelle<br />
erbe officinali e negli oli essenziali che la compongono.<br />
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FIERE E MERCATI BIO DI ECOÉ DOVE TROVERETE ANCHE HOD<br />
● Giovedì 9 Novembre MERCATO BIO a Milano, p. zza Baracca;<br />
● Sabato 14 Novembre MERCATO BIO a Como, p. zza Peretta - via Muralto;<br />
● Domenica 12 Novembre e Domenica 10 Dicembre MERCATO BIO a Appiano Gentile,<br />
p. zza della Chiesa;<br />
● Domenica 19 Novembre MERCATO TRADIZIONALE a Legnano, via 29 Maggio;<br />
● Domenica 26 Novembre e Domenica 31 Dicembre<br />
MERCATO DELLA CITTÁ di Saronno, p. zza della Riconoscenza;<br />
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a Monza, p. zza Duomo;<br />
● Inoltre, nel MESE di DICEMBRE ci trovate<br />
a Como, p. zza Peretta - via Muralto,<br />
nei seguenti giorni:<br />
* Venerdì 8 e Domenica 10<br />
* Sabato e Domenica 16 e 17<br />
* da Martedì 19 a Domenica 24<br />
tutti i giorni, dal mattino alla sera.<br />
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tutor personali, ti offriranno<br />
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nostra esperienza e la passione<br />
per l'impegno formativo potranno<br />
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È possibile partecipare<br />
ad una lezione gratis con<br />
possibilità di alloggio gratuito<br />
presso il nostro Centro in<br />
Via D.M. Manni 58/r<br />
Firenze<br />
www.piuchepuoi.it/iba<br />
tel 055 291199<br />
valerio.sgalambro@alice.it
Istituto Scientifico K/z System s.r.l.<br />
Istituto di Biopranoterapia<br />
Largo Promessi Sposi, 5 - 20142 Milano<br />
Tel. 02.201024 - 02.89074170<br />
Info@istituto.fastwebnet.it – www.bio-pranoterapia.it<br />
Il nostro Istituto è nato circa 20 anni fa, fondato dal<br />
prof. Arnaldo Zanatta, che si era imposto di portare<br />
a conoscenza della bioterapia tutti gli individui,<br />
e con questa di poter aiutare il prossimo.<br />
La parola bio-pranoterapia deriva da: bio=naturale<br />
e pranos=soffio vitale.<br />
Ciò è riferito all’energia che chiunque possiede per<br />
vivere, ma che solo alcuni che ne hanno in quantità<br />
superiore possono usare come aiuto per altri.<br />
Ora, l’Istituto Scientifico K/Z System sr.l.<br />
che è diretto dal presidente Doctor of Science<br />
Franca Navotti e dal tecnico sperimentatore<br />
Pasquale Stigliano, ha deciso da diversi anni<br />
di continuare a creare bio-pranoterapeuti<br />
e crescerli professionalmente.<br />
Come poter sapere se un soggetto ha un’energia<br />
superiore alla norma? L’Istituto fornisce la possibilità<br />
di sperimentare tale facoltà, di frequentare poi<br />
dei corsi, essere riconosciuti in un Albo professionale<br />
per aprire un’attività come Bio-pranoterapeuta finito.<br />
Presso il nostro Istituto vengono eseguiti anche<br />
trattamenti riguardanti molte patologie.<br />
Per informazioni 02.20.10.24 - 02.89.07.41.70<br />
HOODD 44<strong>40</strong><br />
55
Centro Studi Superiori di Scienze Ayurvediche<br />
e bodywork olistico<br />
ATTIVITÀ 2006-2007<br />
Corso di formazione triennale per operatori di<br />
discipline bionaturali con specializzazione in<br />
massaggio ayurvedico (ai sensi L. reg. n. 2/05).<br />
Corso annuale di specializzazione in estetica e<br />
bodywork orientale.<br />
CORSI MONOTEMATICI<br />
DI MASSAGGIO<br />
● Abhyangam emo-linfatico e snehana<br />
● Muryabhyangam (stretching)<br />
● Mardana (abhyangam con stretching)<br />
● Mukhashiroabhyangam (viso, testa)<br />
● Padabhyangam e Anguliabhyan (piedi/mani)<br />
● Thandabhyangam (schiena)<br />
● Diaframma e pranayama<br />
● Pindasveda e shirodhara<br />
● Ubatan, garshan e udvartanam<br />
Su richiesta proponiamo anche: abhyangam<br />
del Kerala, abhyangam del Tamil Nadu,<br />
atmabhyangam (massaggio dell’anima),<br />
stretching del Kalari, massaggio tantrico.<br />
BIOGENETICA AYURVEDICA<br />
● Marma cikitsa (massaggio dei marma)<br />
● Massaggio dei cinque vata<br />
● Psicodinamica dei chakra<br />
● Il rapporto tra meridiani e dosha<br />
NATUROPATIA AYURVEDICA<br />
● Olii naturali e medicati<br />
● Elementi di aromatologia ayurvedica<br />
Il Centro Studi offre anche servizi di:<br />
Counseling Ayurvedico, Psicologia ayurvedica,<br />
Floriterapia, Personal Well-being Master,<br />
consulenza e collaborazione editoriale.<br />
Per informazioni:<br />
Dr. Luigi Lacchini (direttore)<br />
www.dharma-vidya.org<br />
info@dharma-vidya.org<br />
tel +39 02 6437383<br />
Centro Medico<br />
Olistico<br />
Dr. G.M. Di Giovanni<br />
Medico Chirurgo<br />
Specialista in Dermatologia<br />
e Venereologia<br />
VISITE E TERAPIE<br />
● Dermoestetica<br />
● Omeopatia<br />
● Omotossicologia<br />
● Agopuntura<br />
● Mesoterapia Antidolorifica<br />
● Laser ✦ Epilazione<br />
✦ Fotoringiovanimento<br />
✦ Vascolare<br />
TRATTAMENTI OLISTICI<br />
● Massaggio ayurvedico<br />
● Shiatsu<br />
● Tecniche antistress<br />
● Fiori di Bach<br />
ENDERMOLOGIE<br />
● Anticellulite<br />
● Adiposità localizzate<br />
● Gambe pesanti<br />
per insufficienza venosa<br />
E ancor di più!!!<br />
Dove ci puoi trovare<br />
Via G.B. Fauchè 25<br />
20154 Milano<br />
Tel. 02312832 - 3398733637<br />
Si riceve su appuntamento
Sintomi quali<br />
cattiva digestione,<br />
gonfiore, stipsi,<br />
sensazione<br />
di evacuazione<br />
non completa,<br />
dolori addominali,<br />
episodi di diarrea accompagnati da ansia, nervosismo,<br />
stanchezza, difficoltà al sonno e ancora<br />
vaginiti o cistiti ripetute trovano nella idrocolonterapia<br />
un mezzo terapeutico efficace.<br />
Tutti possono sottoporsi alla idrocolonterapia, ma è<br />
necessaria una visita preliminare di un medico<br />
esperto;ne sono escluse le donne in gravidanza, i<br />
cardiopatici, i pazienti con patologie acute del colon<br />
(diverticolite, morbo di Crohn in fase acuta).<br />
Anche coloro che vogliono mantenersi in buona<br />
salute possono sottoporsi ad una o più sedute per<br />
effettuare un’ accurata pulizia intestinale in grado<br />
di eliminare il materiale fecale stagnante e residuo<br />
del canale intestinale e i gas che si formano da una<br />
flora batterica non sempre equilibrata.<br />
La seduta è preceduta da un colloquio con il medico,<br />
con il quale verranno individuate le problematiche<br />
in atto: qualità della digestione,regolarità dell’<br />
evacuazione, stile di vita alimentare ed eventuali<br />
cause di esclusione.<br />
Alla fine della terapia (della durata di circa mezz’ora)<br />
sarà possibile stabilire il numero delle sedute<br />
necessarie per far ritornare il paziente ad una condizione<br />
di <strong>benessere</strong>.<br />
Alla fine di una singola seduta viene spesso dichiarata<br />
dal paziente una sensazione di profondo <strong>benessere</strong><br />
fisico e psichico ed è possibile riprendere,senza altri<br />
disagi la propria vita, impegni di lavoro compresi.<br />
Il periodo autunnale insieme a quello primaverile<br />
rappresentano due momenti particolarmente favorevoli<br />
all’idrocolonterapia.<br />
Il presidente della<br />
Società Italiana di Idrocolonterapia<br />
Dr.ssa Rosanna Giuberti<br />
V.le Piave <strong>40</strong>/B • 20129 Milano<br />
Tel/Fax: 02/29419113 - 02/20<strong>40</strong>1525<br />
e-mail: giuberti@tiscali.it<br />
Per professionisti e semplici appassionati, che<br />
vogliano imparare l’arte di dare <strong>benessere</strong> e<br />
rilassamento con le proprie mani, organizziamo:<br />
MASTER ANNUALE<br />
DI MASSAGGI<br />
E BENESSERE ORIENTALI<br />
Il programma comprende l’apprendimento<br />
di massaggi di diverse tradizioni culturali:<br />
♦ Massaggio hawaiano<br />
♦ Massaggio ayurvedico<br />
♦ Stone massage<br />
♦ Sea Malay massage (indonesiano)<br />
♦ Estetica ayurvedica<br />
Offriamo inoltre la possibilità di sperimentare<br />
l’Ikebana (arte giapponese di composizione<br />
floreale), meditazioni sia attive che statiche e<br />
due giornate di pratica guidata.<br />
La frequenza è di un weekend al mese, con<br />
inizio a ottobre 2006 e fine a giugno 2007.<br />
È consentita la partecipazione<br />
anche ai singoli corsi.<br />
CORSI MONOGRAFICI<br />
♦ Massaggio hawaiano<br />
30 settembre-1 ottobre/ 21-22 ottobre 2006<br />
3-4 e 24-25 marzo 2007<br />
♦ Stretching ayurvedico<br />
27-28 gennaio/24-25 febbraio 2007<br />
♦ Sea Malay massage<br />
28-29 ottobre/25-26 novembre 2006<br />
21-22 aprile / 12-13 maggio 2007<br />
Informazioni: Apeksha Enrica Dubini<br />
Tel. 02-5469907, 335-6639834<br />
ma.apeksha@libero.it<br />
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58<br />
HOOOD <strong>40</strong><br />
RELAX E BENESSERE ........ IN UN ANGOLO DELLA CARNIA<br />
Un Natale<br />
alle terme,<br />
tra coccole e sci<br />
Conoscete la Carnia? Se la vostra risposta è no, vi consigliamo di passarci<br />
almeno qualche giorno. È un affascinante fazzoletto di terra dove potete essere<br />
accuditi e coccolati, assaggiare piatti genuini e “di alta cucina” (e spesso<br />
sconosciuti), godere di un paesaggio fiabesco ricco di arte, artigianato, folclore,<br />
tradizioni… Cosa volete di più? “Be’,<br />
visto che siamo in inverno”, direte voi, “la neve e<br />
poter sciare”. Tranquilli, c’è anche questo in<br />
Carnia. Da un lato ecco il comprensorio di Arta<br />
(Udine) con le sue famose Terme e il nuovo<br />
Centro Benessere Aquadea, dall’altro il Monte<br />
Zoncolan (1736 m.) con i suoi impianti sciistici<br />
raggiungibili in una manciata chilometri.<br />
Una giornata particolare<br />
La nostra storia ha inizio la mattina a Piano<br />
d’Arta, un piccolo centro da cui si va ovunque<br />
con estrema facilità. Siete seduti a tavola ospiti<br />
di un Albergo (silenzioso, accogliente, curato<br />
nella scelta dei cibi naturali e tipici del luogo),<br />
e state facendo colazione (e che colazione!).<br />
Davanti a voi la prospettiva di come passare la<br />
giornata: passeggiare, scoprire altri paesi e<br />
andare per negozi e botteghe, o raggiungere i<br />
campi da sci, i numerosi impianti che alternano<br />
piste nere a discese divertenti e meno<br />
impegnative. E dopo lo sci, dopo aver ritemprato<br />
all’aria pura spirito e polmoni, vi aspetta<br />
(a vostro piacere e discrezione) un tuffo alle<br />
Terme di Arta, a rilassarvi nelle vasche idro-<br />
massaggio, nella sauna o nel bagno turco …<br />
Ma se appena svegli dovesse vincere la<br />
pigrizia? Nessuno vi impedisce di passare la<br />
giornata nel nuovo reparto di Estetica del<br />
Centro Benessere, a farvi fare un massaggio o<br />
un peeling, a lasciarvi cullare dalle onde colorate<br />
sul lettino ad acqua calda Hydrocare,<br />
perfetto per le future mamme e per chi ha<br />
problemi di schiena, ma gradevolissimo anche<br />
per i bimbi, le persone anziane e chiunque<br />
abbia semplicemente voglia di trovare il suo<br />
momento di completo abbandono.<br />
Gran finale per tutti, sportivi e non, una cena<br />
saporita e bagnata da ottimi vini locali. A<br />
proposito: attenzione ad accettare la gentile<br />
offerta di qualche “assaggino” della casa. Se<br />
non siete più che buongustai, rischiate di non<br />
avere più la forza di alzarvi da tavola, tanta è la<br />
quantità (e soprattutto la qualità, un vero e<br />
proprio ricatto di gola) che vi verrà generosamente<br />
presentata.
Le Terme di Arta<br />
Battezzato Hydrocare, il lettino ad acqua calda e colorata, è solo<br />
un’ultima piacevole novità del Centro di Estetica e Benessere<br />
Aquadea. Qui, in una situazione di dolce rilassamento con vista di<br />
alberi e boschi, uno staff di ottimi e (udite, udite!) gentilissimi professionisti,<br />
si dedica a voi con una serie di trattamenti e massaggi<br />
che si avvalgono sia di prodotti termali che di tecniche orientali. Ma<br />
la cosa più interessante è proprio l’acqua sulfurea. Proviene dalla<br />
fonte termale di Arta, ed il suo effetto terapeutico, che agisce tanto<br />
sulla bellezza quanto sulla salute, era già famoso in epoca romana.<br />
Bagni termali con idromassaggio o massaggio subacqueo, peeling<br />
corpo con fango termale, impacchi di fango al cuoio capelluto<br />
in caso di psoriasi e dermatite seborroica, trattamento con<br />
fango contro l’acne o per tonificare il seno, uno speciale<br />
bendaggio con acqua termale e massaggio drenante che previene<br />
e attenua gonfiori e pesantezza<br />
di gambe e piedi, trattamenti<br />
tonificanti per la cellulite e la ritenzione idrica (e sono sole alcune<br />
opzioni) fanno la differenza, eccome. A tutto ciò si aggiungono le<br />
importanti e classiche cure termali (riconosciute dal Ministero della<br />
Sanità) che le Terme, aperte tutto l’anno, propongono:<br />
3 La cura idropinica: si beve<br />
l’acqua termale, ricca di minerali, i<br />
cui effetti terapeutici sono consigliati<br />
in casi di epatopatie tossiche,<br />
dispepsie di origine gastroenterica,<br />
stipsi croniche, enteriti e coliti catarrali, stitichezza,<br />
atropatia gottosa, discinesie delle vie<br />
biliari, colecistite cronica.<br />
3 Crenoterapia inalatoria: attraverso vari<br />
procedimenti tra cui l’aerosol, la doccia nasale,<br />
la nebulizzazione e “l’humage” si fa raggiungere<br />
l’acqua termale (e i gas in essa contenuti) a<br />
livello delle vie respiratorie. Indicata nei casi<br />
cronici di rinosinusite, faringolaringite, bronchite,<br />
enfisema ostruttivo e pneumopatie professionali;<br />
per tracheo-bronchite da fumo.<br />
3 Cure per la sordità rinogena:<br />
attraverso una sottile<br />
cannula introdotta nel naso,<br />
viene insufflata nella tuba di<br />
Eustachio dell’aria arricchita di<br />
idrogeno solforato proveniente<br />
dall’acqua termale. Consigliato tra l’altro per<br />
ipoacusie rinogene da otite secretiva o timpanosclerosi<br />
postcatarrale.<br />
3 Fango-balneoterapia: si applica sulla<br />
superficie interessata del corpo del fango<br />
caldo (spessore 3 cm circa con temperatura<br />
tra i <strong>40</strong> e i 45°). È utile nelle artrosi, artropatie<br />
post-traumatiche, artriti e periatriti croniche,<br />
osteoporosi diffusa e segmentaria, contratture<br />
muscolari, fibrosi croniche, sindrome del tunnel<br />
carpale.<br />
3 Balneoterapia: ci si immerge<br />
in vasche con acqua termale<br />
a temperatura e tempi indicati<br />
dalla prescrizione medica. Serve<br />
a contrastare le varie tipologie di<br />
psoriasi, eczema, dermatite, acne e le<br />
malattie artroreumatiche.<br />
HODD 44<strong>40</strong>00<br />
59
60<br />
di bosco e radicchio di montagna, ricotta e formaggi di malga di diverse stagionature,<br />
funghi, prosciutti e salami doc, cacciagione e pesci di torrente, frutti di bosco, mele, miele<br />
millefiori e di castagno, grappa di prugne - la cucina carnica vanta un piatto antichissimo, i<br />
cjarsóns. A vederli sembrano dei grossi ravioli, ma basta annusarli per capire che sono un’altra<br />
storia e infatti i cjarsóns, che pare risalgano addirittura al medioevo, contano un numero<br />
infinito di ricette che si differenziano non solo di valle in valle ma di famiglia in famiglia.<br />
Equilibrando alla perfezione gusto salato e dolce, hanno alla base due versioni tradizionali, una<br />
alle erbe e una dolce. Ma per farvi capire meglio di che cosa si tratta, ecco una ricetta dello<br />
chef del Ristorante Salon (sempre a Piano d’Arta) la cui cucina è rinomata a livello nazionale:<br />
I Cjarsóns,una specialità gastronomica della Carnia<br />
Ingredienti per 4 persone<br />
Per la pasta: 250 g di farina, 1 bicchiere d’acqua<br />
calda, 1 pizzico di sale.<br />
Per la “farcia”: 3 patate lessate e passate, prezzemolo,<br />
basilico, melissa, maggiorana, mentuccia,<br />
erba cedrina, limone selvatico, geranio profumato.<br />
E ancora: pera, mela, ricotta affumicata,<br />
cannella, cacao,<br />
uva sultanina,<br />
marmellata di albicocche,<br />
savoiardi,<br />
burro, zucchero.<br />
Preparazione<br />
Tagliate le erbe e passatele al burro. Preparate un<br />
impasto di patate, pera, mela grattugiata, ricotta<br />
affumicata, cannella e cacao in polvere, uva sultanina,<br />
marmellata di albicocche, savoiardi grattugiati<br />
e salate quanto basta. Riempite con la farcia<br />
dei cerchi di pasta sottili, piegateli e chiudeteli<br />
a mezza luna, bollite i cjarsóns in acqua salata.<br />
Saranno pronti quando stringendo gli angoli della<br />
pasta, risulterà morbida. Scolateli e poneteli in<br />
una pirofila, spolverizzateli con un composto di<br />
ricotta grattugiata, cannella in polvere e un po’ di<br />
zucchero. Condite con burro fuso e servite.<br />
HOOOD <strong>40</strong> Interamente basata su erbe e prodotti della terra – grano saraceno, mais, legumi, asparagi<br />
NATALE E CAPODANNO ad ARTA TERME<br />
dal 24 dicembre al 7 gennaio 2007<br />
Ai lettori di <strong>Hod</strong> due pacchetti speciali per una vacanza ad Arta Terme:<br />
Settimana terme e sci 6 giorni 1/2 pensione<br />
+ 6 gg. skipass impianti di risalita del comprensorio<br />
Entrata alle Terme di Arta con:<br />
❄ 1 bagno termale con idromassaggio<br />
❄ 1 peeling corpo con fango termale<br />
❄ 2 massaggi aromaterapici da <strong>40</strong>’<br />
❄ tisana a scelta<br />
Agriturismo C 474,00<br />
Albergo 2 stelle C 504,00<br />
Albergo 3 stelle C 564,00<br />
I pacchetti comprendono:<br />
Visita medica di orientamento,<br />
cura idropinica, accappatoio e ciabattine.<br />
• Supplemento pensione completa<br />
C 5,00 al giorno per persona<br />
per informazioni e prenotazioni<br />
“Sogno di festa” 4 giorni di 1/2 pensione<br />
Entrata alle Terme di Arta con:<br />
❄ visita medica di orientamento<br />
❄ 1 peeling corpo al miele integrale in aquaspa<br />
❄ 1 pulizia del viso specifica<br />
❄ 2 bagni termali con idromassaggio<br />
❄ 2 massaggi “arancia e cannella” 55'<br />
❄ 1 trattamento di bellezza mani e piedi<br />
❄ 1 programma viso luxury éclat<br />
sorgente di bellezza<br />
❄ tisana delle feste<br />
Agriturismo C 526,00<br />
Albergo 2 stelle C 546,00<br />
Albergo 3 stelle C 566,00
FARMACIA AMBRECK<br />
* Aperta giorno e notte<br />
* Preparazioni galeniche personalizzate<br />
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telefonico al momento dell'arrivo<br />
* Test autoanalisi, intolleranze alimentari,<br />
esame della pelle e del capello<br />
Farmacia Dott. A. Ambreck<br />
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la produzione di integratori a base<br />
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Da oltre quarant’anni la Medicina Naturale a Milano<br />
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FACIAL FITNESS<br />
Dall’America un’alternativa al bisturi<br />
La pelle del viso è ancorata su una struttura muscolare, la cui perdita di<br />
tono e compattezza è la causa principale del cedimento della cute.<br />
Riuscire a mantenere tonica la muscolatura del viso significa non solo<br />
contribuire a tenere costanti (soprattutto a livello delle fibre meno usate) spessore<br />
e trofismo, ma anche restituire giovinezza al viso.<br />
Praticare esercizi dinamici “contro resistenza” permette di rinforzare i muscoli indeboliti.<br />
In particolare questo tipo di esercizio è utilizzato nei centri di bellezza e salute,<br />
in fisioterapia e nei centri medici. Inizialmente usato come dispositivo medico per<br />
rieducare pazienti ustionati al viso, Facial-Flex è un apparecchio di ginnastica facciale<br />
concepita per esercitare i muscoli del viso, del collo e del mento. Il suo principio?<br />
Quello del fitness corporale, vale a dire un esercizio dinamico e ripetitivo contro una<br />
resistenza progressiva.<br />
La ginnastica facciale con Facial-Flex in pochi minuti<br />
Pratico, leggero e facile da utilizzare, Facial-Flex:<br />
❖ Fa lavorare contemporaneamente trenta muscoli<br />
del viso, del collo e del mento.<br />
❖ Permette una tonificazione naturale e profonda dei<br />
muscoli del viso, collo e mento.<br />
❖ È in grado di tonificare e modellare l’ovale del viso.<br />
❖ Combatte il doppio mento.<br />
❖ Rinforza e tonifica le labbra.<br />
❖ Sviluppa più volume agli zigomi.<br />
Facial-Flex ha avuto un riconoscimento dal FDA (Food & Drug Administation) nel<br />
1989 su base di studi clinici e l’approvazione dalla Comunità Europea (CE).<br />
Più volume agli zigomi con Facial-flex<br />
Per una corretta ginnastica facciale con Facial-<br />
Flex, si pone l’apparecchio orizzontalmente fra<br />
le commessure delle labbra, la parte larga all’interno<br />
della bocca e la parte sottile all’esterno. La tonificazione<br />
dei muscoli avviene semplicemente esercitando<br />
dei piccoli movimenti (contrazione-rilassamento)<br />
attraverso l’apertura e chiusura della bocca.<br />
Il tempo consigliato è 2 minuti al giorno.<br />
Un eccellente risultato si ottiene con l’utilizzo costante per 8 settimane.<br />
Il prodotto si può richiedere in farmacia o presso i studi di medicina-estetica.<br />
Facial-Flex è un prodotto selezionato da Dott. C. Cagnola srl Milano<br />
Integra Farmaceutica- Padova è il distributore eclusivo per L’italia.