Luigi Riccoboni, Il liberale per forza / L'italiano ... - irpmf - CNRS
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72 – Valentina Gallo<br />
[15] Questo gran punto su<strong>per</strong>ato, e ritrovata la sorgente del mio carattere, volevo ancora<br />
tentare di piacere a chi non gustava l’italiano idioma, e <strong>per</strong>ò mi convenne scordarmi in parte<br />
delle regole, e prendermi qualche libertà, come feci <strong>per</strong> l’unità del loco e del tempo: avendo<br />
fatta rappresentare la mia azione parte d’avanti la casa e nella casa del geloso, parte in una<br />
sala di ballo, e parte pochi passi discosto dalla città, in una casa di campagna; e circa il tempo,<br />
avendo un poco caricata l’azione, sì che non pare che sia entieramente verissimile che nel<br />
solo giro di ventiquatro ore tanto maneggio possa darsi ad una famigliare azione, e massime<br />
cangiando di loco.<br />
[16] Questa delicatezza non ha punto pregiudicato alla comedia, già che ha ella avuto un tale<br />
fortunato successo, che bastarebbe a farmi su<strong>per</strong>bo, se molto bene io non conoscessi me<br />
stesso, e tutto non ricevessi da quel colpo di buona sorte che tal ora ne favorisce.<br />
[17] Si è qualcheduno meravigliato di vedere una comedia senza intrico d’amore: mi sarebbe<br />
bene stato facile il farlo, ma ho pensato che se avessi dato un amante alla moglie del mio<br />
geloso, sarebbe la sua gelosia riuscita ragionevole, ed in consequenza meno degna di scherno<br />
e di riso; oltre di che averebbe l’intrico pregiudicato in qualche modo al carattere.<br />
[18] Non v’ha dubio che il successo di questa comedia mi aveva quasi addotrinato tutto ad un<br />
colpo del modo che dovevo tenere, ma non siamo noi patroni della nostra mente, né sempre<br />
in possesso di seguitarla. [19] <strong>Il</strong> continuo suono che mi sentivo intuonare all’orecchio di<br />
cercare, <strong>per</strong> chi non intende la lingua, cose di sola apparenza, ed il desiderio ardentissimo di<br />
tentar io sempre come appagar questo publico, mi fece fare es<strong>per</strong>ienza doppo qualche tempo<br />
di due comedie che fecero <strong>per</strong> molti mesi nel’antico teatro italiano la fortuna di quei comici<br />
ed il diletto di Parigi, che sono Arlichino fi nto lanterna e Lo speziale ignorante, e con mia somma<br />
mortifi cazione le ho tutte e due vedute infelicemente mancarmi; onde non mi è più restato<br />
alcun dubio <strong>per</strong> quella sorta di comedia a cui debba appigliarmi, e se qualche volta travierò<br />
dal prefi ssomi sentiero, non sarà che <strong>per</strong> obbedire.<br />
[20] Al mio geloso in tanto che torna a comparire sul teatro, imploro umilemente dal’universale<br />
quel gentile compatimento di cui fu la prima volta onorato.<br />
© IRPMF, 2008 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano