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CARATTERIZZAZIONE DI VINI ADDIZIONATI DI ANTOCIANI DI ...

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ISA 2008 - Ferrara, 25-27 Giugno 2008<br />

POSTER<br />

<strong>CARATTERIZZAZIONE</strong> <strong>DI</strong> <strong>VINI</strong> AD<strong>DI</strong>ZIONATI <strong>DI</strong> <strong>ANTOCIANI</strong> <strong>DI</strong><br />

<strong>DI</strong>VERSA ORIGINE ME<strong>DI</strong>ANTE SPETTROSCOPIA NIR E ANALISI<br />

CHEMIOMETRICA DEI SEGNALI<br />

Giorgia Foca, 1 Alessandro Ulrici, 1 Lorenzo Tassi, 2 Moris Vignali 3<br />

1 Dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti, Università di Modena e Reggio Emilia,<br />

Padiglione Besta, Via Amendola 2, 42100 Reggio Emilia, giorgia.foca@unimore.it;<br />

alessandro.ulrici@unimore.it<br />

2 Dipartimento di Chimica, Università di Modena e Reggio Emilia, Via Campi, 183, 41100<br />

Modena, lorenzo.tassi@unimore.it<br />

3 Vinicola San Nazaro, Via Gonzaga 12, 46020 Pegognaga (MN),<br />

vignali@vinicolasannazaro.it<br />

Durante la vinificazione in rosso i composti fenolici vengono estratti dalla buccia degli acini<br />

d’uva e vengono trasferiti nel mosto. Tra i composti fenolici, gli antociani rivestono<br />

particolare importanza, essendo le sostanze principalmente responsabili del colore dei vini<br />

rossi, in cui sono contenuti in concentrazione variabile tra 100 e 1500 mg/L 1 . Numerosi fattori<br />

influenzano il grado di estrazione di tali composti e conseguentemente il colore del vino<br />

prodotto, tra i quali la cultivar dell’uva utilizzata, le condizioni del suolo e di maturazione, le<br />

tecniche di viticoltura applicate e il metodo di vinificazione. Negli ultimi anni è stato<br />

diffusamente dimostrato che un’elevata quantità di antociani, oltre a condizionare<br />

favorevolmente la percezione visivo-sensoriale dei vini, svolge un’importante azione<br />

antiossidante nell’organismo, riducendo l’insorgenza di disturbi cardiovascolari,<br />

neurodegenerativi e tumorali.<br />

Nell’industria enologica, per rafforzare naturalmente l’intensità della colorazione dei vini<br />

rossi, si ricorre solitamente al taglio con Rossissimo dell’Emilia, un vino ottenuto da uve<br />

estremamente ricche di antociani 2 . Recentemente, sul mercato asiatico, è stata comunque<br />

evidenziata la presenza di coloranti antocianici estratti da diversi vegetali, tra cui il riso nero,<br />

utilizzati per l’incremento della colorazione dei vini rossi. L’estrazione di antociani da risi<br />

colorati, infatti, è una pratica particolarmente vantaggiosa poiché si è dimostrato che il<br />

contenuto totale di antociani nell’intero chicco è mediamente dello 0.16% 3 e che tali sostanze<br />

sono prevalentemente collocate nei tessuti esterni del chicco stesso, spesso eliminati come<br />

scarto di lavorazione. Sebbene l’impiego in ambito enologico di antociani da riso nero non<br />

produca effetti negativi dal punto di vista tossicologico, in molti paesi (tra i quali l’Italia)<br />

questa pratica è da considerare a tutti gli effetti un’adulterazione perseguibile a norma di<br />

legge. Attualmente la determinazione del contenuto di antociani totali nel vino viene condotta<br />

mediante spettroscopia UV-Visibile che, pur essendo un metodo veloce ed affidabile, non<br />

consente la determinazione delle singole specie. La provenienza degli antociani da vegetali<br />

diversi dall’uva, viceversa, può essere accertata mediante cromatografia HPLC 4 , sulla base<br />

dei differenti rapporti quantitativi in cui essi si presentano. L’analisi HPLC, tuttavia, risulta<br />

relativamente lenta e necessita di personale specializzato, mentre durante le transazioni<br />

commerciali i prodotti devono essere caratterizzati nel più breve tempo possibile. In questo<br />

contesto, è stata valutata applicabilità della spettroscopia NIR accoppiata ad opportune


ISA 2008 - Ferrara, 25-27 Giugno 2008<br />

tecniche chemiometriche per l’identificazione dell’adulterazione del colore dei vini con<br />

antociani provenienti da riso nero. A questo scopo un set di campioni addizionati seguendo un<br />

opportuno disegno sperimentale con diversi quantitativi di Rossissimo e di antociani estratti<br />

da riso nero è stato sottoposto ad analisi NIR. Gli spettri acquisiti sono stati quindi sottoposti<br />

a differenti tipi di pretrattamento ed analizzati con varie tecniche di analisi multivariata, allo<br />

scopo di discriminare i campioni adulterati con antociani provenienti da riso nero dai<br />

campioni non adulterati, indipendentemente dall’indice di colore finale del vino.<br />

Riferimenti<br />

1. Ribereau-Gajon P., Glories Y., Maujean A., Dubordieu D., Trattato di enologia II, 2007,<br />

Edagricole, Bologna.<br />

2. Normativa CEE 1493/99.<br />

3. Ryu S.N., Park S.Z., Ho C.T., J. Food Drug Anal., 1998, 6, 729.<br />

4. Versari A., Boulton R.B., Parpiniello G.P., Food Chem., 2008, 106, 397.

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