1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace
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interagire con culture diverse e di rapportarsi all’estraneo con maggiore neutralità<br />
ed oggettività.<br />
Nei loro resoconti di viaggio, le donne si fanno sentire con la lucida<br />
sfrontatezza di chi è consapevole che le proprie voci siano molto più veritiere,<br />
sincere e non corrotte dai pregiudizi tipici di tanti viaggiatori maschili.<br />
Contro la cultura dei preconcetti, contro la falsità di una scrittura<br />
dettata dall’ignoranza, alcune scrittrici spesso sollevano la propria voce con la<br />
forza di chi vuole raccontare la realtà dei fatti, di persone da sempre troppo<br />
discriminate per la propria diversità rispetto ai canoni occidentali. Esemplare<br />
a questo proposito è una pagina di Letters from Egypt, di Lady Duff Gordon,<br />
in cui la scrittrice denuncia la falsità di certe descrizioni sulla popolazione egiziana,<br />
soprattutto nei resoconti di viaggio moderni:<br />
[…] and had the feeling of most English people here, that the difference of manners<br />
is a sort of impassable gulf, the truth being that their feelings and passions are just like our<br />
own. It is curious that all the books of travels that I have read mention the natives of strange<br />
countries in a far more natural tone and with far more attempt to discriminate character than<br />
modern one, e.g., Niebuhr’s Travels here and in Arabia, and Cook’s Voyages, and many others.<br />
Have we grown so very civilized since a hundred years that outlandish people seem like<br />
more puppets and not like real human beings? […] modern travelers show strange ignorance<br />
in talking of foreign natives in the lump, as they nearly all do 144<br />
Anche le tre viaggiatrici che abbiamo preso in esame, affidano alla<br />
scrittura le proprie emozioni, i propri percorsi di crescita spirituale e di arricchimento<br />
culturale in occasione delle molteplici esperienze di viaggio. Lucie<br />
Duff Gordon e la figlia Janet Ross, in particolare, lasciarono un’inesauribile<br />
quantità di materiale odeporico, tra lettere, resoconti, descrizioni e pubblicazioni<br />
letterarie, oggi conservate, in gran parte, nella biblioteca del British Institute<br />
di Firenze.<br />
144 L. D. Gordon, Letters from Egypt, op. cit. p. 112<br />
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