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1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace

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Viaggiano spesso sole, eleggendo il nostro paese come dimora permanente<br />

e base da cui partire per successivi viaggi<br />

British women had gained the confidence [typically by the mid-nineteenth century]<br />

to travel without a male chaperone – not even, on occasions, a female one – it was surely<br />

natural for them to choose a destination so familiar [artistically and historically, as well as<br />

topographically] and inviting as Italy 142 .<br />

A volte, ed è questo il caso delle nostre protagoniste, si muovono al<br />

seguito di padri, mariti, fratelli, o a causa di malattie che esigono climi caldi,<br />

ma mai per svago, per puro piacere. Viaggiare diventa per loro una sorta di<br />

condizione esistenziale, un modus vivendi che segna tutta la loro vita.<br />

Notevole è anche l’impegno sociale che queste donne riservano al<br />

viaggio e che esse dimostrano, in particolare, verso le popolazioni locali.<br />

Sarah Austin, ad esempio, viaggiando a Malta con il marito si preoccupa<br />

di migliorare la condizione delle donne nelle comunità locali, soprattutto<br />

in merito alla loro istruzione. Profondamente convinta che «una donna istruita<br />

sia sempre in grado di mantenersi da sola», Sarah dedicò gran parte <strong>della</strong> sua<br />

vita alla difesa dei diritti delle donne e alla loro educazione scolastica, sia<br />

all’estero sia in patria.<br />

Il porsi diversamente all’altro da parte di molte viaggiatrici straniere e<br />

il processo di apertura che esse ricercano, parte da una chiara opposizione alla<br />

maniera di intendere il viaggio secondo connotati tipicamente maschili. E’ lo<br />

spirito colonizzatore che da sempre spinge gli uomini a visitare nuove terre<br />

per conquistarle, quello che loro rifiutano, è l’aggressività tipica dei viaggiatori<br />

maschili a giudicare e ad invadere le altre civiltà, quella che spesso manca<br />

nella letteratura odeporica di stampo femminile. A questo proposito, Janet<br />

142 J. Robinson, With Foreigners alone: Some British Women Travellers in Italy during the 15 th to the<br />

19 th Centuries, Bollettino del C.I.R.V.I, Gennaio-Dicembre 1996, n.33-34, anno XVII, p. 22.<br />

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