1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace
1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace
1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Malgrado l’apertura del gabinetto letterario alle donne venisse ostacolata<br />
nei primi anni da alcune voci autorevoli di intellettuali 132 , furono loro a<br />
diventare a fine secolo le più assidue frequentatrici del Vieusseux, soprattutto<br />
alla luce del gran successo che il romanzo riscosse nel corso del secolo tra il<br />
pubblico femminile.<br />
Le donne, spesso straniere, nelle sale del Vieusseux andavano alla ricerca<br />
dei libri di viaggio, resoconti reali di esperienze vissute. A questo proposito,<br />
Adriana Chemello, fa notare:<br />
Il canone di lettura per il pubblico femminile, limitato quasi esclusivamente fino a<br />
metà Ottocento a testi di edificazione religiosa e di prescrizione morale, diventa più ampio ed<br />
articolato. Non si tratta di letture miranti alla formazione di femmes savantes ma di storie e<br />
descrizioni di viaggi e di letture di intrattenimento che contribuiscono a formare l’identità sociale<br />
<strong>della</strong> nuova borghesia in ascesa 133 .<br />
Le donne, nell’Ottocento, diventano protagoniste dello scenario culturale<br />
europeo. Si fanno interpreti di nuovi ideali, che contribuiscono a diffondere<br />
attraverso la scrittura e nel ruolo di infaticabili viaggiatrici.<br />
132 A questo proposito si ricordi il commento che ne fece Tommaseo “Scrisse il Tommaseo che fu carità<br />
<strong>degli</strong> altri e di sé l’interdire il chiostro alle femmine letterate, giacchè le più volenterose ad entrarvi, più<br />
famose che celebri, sarebbero ben presto tornate le più moleste” citato in G. Rosadi, Nel Centenario<br />
dell’Antologia.., op. cit. p. 8<br />
133 A. Chemello, Lettura e lettrici nella tradizione letteraria italiana.., op. cit. p 66.<br />
67