1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace
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Landor, Kirkup e così via, si ritrovarono nel corso dell’800, per periodi più o<br />
meno lunghi, a Firenze. In questo senso risultano di particolare interesse alcune<br />
pagine del diario di Susan Horner, in cui la viaggiatrice restituisce<br />
un’immagine particolarmente vivida di una città in cui i rapporti amichevoli<br />
tra gli ambienti colti locali e gli stranieri, favorirono incredibilmente la permanenza<br />
di quest’ultimi in città. Le giornate spesso trascorrevano per i forestieri<br />
come la Horner nelle visite alle collezioni pubbliche e private in compagnia<br />
di eminenti personalità fiorentine appartenenti alle famigli nobili locali.<br />
Il 18 ottobre del 1861, ad esempio, la viaggiatrice inglese annota nel suo diario<br />
la visita alla galleria <strong>degli</strong> Uffizi in compagnia del Marchese Feroni:<br />
«Marchese Feroni expecting us […] he introduces me to the sub Inspector Signor<br />
Campana and both accompanied us to the gems rooms»; il 19 febbraio<br />
dello stesso anno ricorda: «we went at twelve to the Marchese Carlo Torregiani<br />
to see his brother’s pictures» 73 , e così via in una lunga lista di visite agli<br />
eruditi locali, da Gino Capponi, a tutti i nobili liberali che si raccoglievano intorno<br />
a lui, al Marchese Torregiani, al Barone Ricasoli, agli inglesi residenti a<br />
Firenze come Gibson, Landor, Kirkup, con cui Susan Horner entrò in contatto<br />
nei due anni di permanenza in città.<br />
Accanto alle notazioni di carattere elogiativo del patrimonio artistico<br />
fiorentino o all’importanza che esso ricoprì come terreno di <strong>studi</strong>o e di formazione<br />
per i giovani artisti europei, non va dimenticato che molto più frequente<br />
era l’interesse che suscitava nei viaggiatori stranieri come ricco giacimento<br />
cui attingere per arricchire le collezioni private o pubbliche dei paesi stranieri.<br />
Come già accennato parlando <strong>della</strong> triade Eastlake-Mündler-Wornum<br />
che nella prima metà dell’800 visitò a più riprese il nostro paese per collezio-<br />
73 S. Horner, Journal of a Tour in France and Italy…, op. cit. f. 47<br />
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