1 universita' degli studi della tuscia “viterbo” - Unitus DSpace
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tensità, i viaggi nel nostro paese. Accanto alla cessione delle guerre, a facilitare<br />
la mobilità di stranieri in transito per l’Italia, fu senza dubbio un profondo<br />
rinnovamento dei mezzi di trasporto e miglioramento delle vie di passaggio.<br />
Nel ’700, la pericolosità dei valichi alpini attraversati spesso in lettiga<br />
o delle campagne infestate da briganti e banditi a volte non facevano altro che<br />
intensificare, in base ai canoni estetici dell’epoca, gli aspetti pittorici del<br />
viaggio in Italia. Nell’800, al contrario, si assiste ad una profonda trasformazione<br />
dei mezzi di trasporto, che se facilitano da una parte il transito nel nostro<br />
paese abolendo le minacce di viaggi disagevoli e <strong>della</strong> criminalità locale<br />
sempre in agguato, dall’altro finirono per cancellare molti aspetti tradizionali<br />
e spesso carichi di significati romantici legati al viaggio in Italia.<br />
Dal viaggio in vetturino che continuò a rappresentare per tutto l’800 la<br />
principale modalità di trasporto in Italia, si assiste a fine secolo<br />
all’introduzione <strong>della</strong> ferrovia che segnerà non senza profondi cambiamenti e<br />
in modo radicale gli aspetti pratici e psicologici del Tour d’Italie.<br />
Tra le tante voci di viaggiatori stranieri che registrano nei loro resoconti<br />
con tono nostalgico tali cambiamenti che prima dell’Italia avevano interessato<br />
i paesi nordici, risultano di particolare interesse le osservazioni di R.<br />
N. Wornum che viaggiando nel nostro paese nel 1836 in un periodo in cui si<br />
cominciavano a presagire le minacce delle incalzanti trasformazioni tecnologiche<br />
che si andavano diffondendo in tutta Europa, mettendo in crisi la visione<br />
bucolica di un mondo incontaminato di stampo roussoniano, così si esprimeva:<br />
we had a very good company on our vettura: a young Austrian painter, the Cav. De<br />
Romanis a poet […]. I think this is very good way of traveling through a fine country and certainly<br />
much better for those who are not pressed for time, than our stage system or railway<br />
[…] it would be a desecration for a tourist to run through Italy by Railway, but I suppose it<br />
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