Pianeta Sanita' N. 2 2008 - Azienda ULSS 21
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L’ Ulss <strong>21</strong> di Legnago ha aderito all’Allergy Day<br />
Sono state 60 le persone che hanno chiesto informazioni<br />
S<br />
abato 17 maggio,<br />
su tutto il territorio<br />
nazionale, con lo<br />
slogan “L'allergia si vince”<br />
si è tenuta la Giornata nazionale<br />
delle allergie, promossa<br />
dalla Federazione<br />
delle Società Allergologiche<br />
AAITO (Associazione Allergologi<br />
Italiani Territoriali ed<br />
Ospedalieri), SIAIC (Società<br />
Italiana di Allergologia e Immunologia<br />
Clinica) e SIICA<br />
(Società Italiana di Immunologia<br />
Clinica e Allergologia).<br />
Anche all’Ospedale di<br />
Legnago è stato allestito<br />
uno stand curato dal Servizio<br />
di Allergologia al quale<br />
si sono rivolte una sessantina<br />
di persone per chiedere informazioni. Sono stati 49<br />
gli utenti (25 uomini e 24 donne, età media 43 anni) che<br />
hanno accettato di rispondere alle domande degli operatori.<br />
Dall’analisi dei risultati è emerso che il 30% presenta<br />
un rischio elevato di avere una forma allergica, il<br />
32% un rischio moderato e il 38% un bassissimo rischio<br />
di allergia. Il questionario è stato poi rivolto anche ai 90<br />
studenti del Corso di Laurea in Infermieristica ed è<br />
emerso che il 7% degli studenti ha un elevato rischio di<br />
allergie, il 22% ha un rischio moderato e il 71% ha un rischio<br />
bassissimo. Sommando le due indagini effettuate<br />
si ottiene che 139 persone hanno aderito al test (49 maschi,<br />
90 femmine, età media 30 anni). Il 15% avrebbe<br />
elevato rischio di forme allergiche, il 26% ha un rischio<br />
moderato mentre il 59% non sarebbe a rischio. “Le allergie”<br />
spiega Giovanni Marchi, allergologo, “sono comuni<br />
a tutte le età e riguardano una percentuale<br />
notevole della nostra popolazione compresa tra il 20 ed<br />
il 30% di adulti e bambini. Le più diffuse sono quelle dovute<br />
ai pollini, poi ci sono le allergie alimentari e quelle<br />
ai farmaci. Meno frequenti ma molto pericolose sono le<br />
allergie dovute al veleno degli imenotteri (api, vespe e<br />
calabroni)”.<br />
Le allergie colpiscono dal 20 al 30 % della<br />
popolazione e le più diffuse sono quelle ai<br />
pollini, alimentari, ai farmaci e alle punture<br />
di insetti. I vaccini riescono ad alleviare i<br />
sintomi e l’evoluzione della malattia<br />
all’apparato respiratorio.<br />
“Oggi”, conclude Marchi, “sono a disposizione dei pazienti<br />
delle terapie efficaci, in grado di controllare i sintomi<br />
e di garantire così una vita normale. Inoltre i vaccini<br />
per le allergie consentono non solo una riduzione di sintomi<br />
ma anche la possibilità di interferire sull'evoluzione<br />
delle malattie allergiche dell'apparato respiratorio”.<br />
GIOVANNI MARCHI<br />
Dir. Medico U.O. Lab. Analisi/Sez. Allergologia<br />
La parola agli utenti: questionario<br />
sulla qualità dei servizi.<br />
Buona la risposta dei cittadini dell’Ulss<br />
<strong>21</strong> che hanno partecipato all’indagine<br />
promossa dall’Agenzia<br />
Regionale Socio-sanitaria compilando<br />
un questionario sull’assistenza<br />
ricevuta durante il ricovero negli<br />
Ospedali di Legnago e Bovolone.<br />
Sono stati 850 gli utenti interessati dall’indagine: le risposte<br />
sono in fase di elaborazione e saranno pubblicate<br />
nel prossimo numero di “<strong>21</strong> <strong>Pianeta</strong> Sanità”.<br />
Il numero di risposte ricevute è in linea con quello<br />
delle altre tre Aziende Sanitarie interessate dall’indagine<br />
(<strong>Azienda</strong> Ulss 7 di Pieve di Soligo, <strong>Azienda</strong> Ulss<br />
19 di Adria e <strong>Azienda</strong> Ospedaliera di Padova). Le<br />
opinioni degli utenti sono molto importanti: aiutano<br />
a capire se i servizi forniti dall’Ospedale hanno ottenuto<br />
un buon gradimento e se possono essere migliorati.<br />
Questo fa parte dell’impegno dell’Ulss <strong>21</strong> a<br />
mettere al centro di tutto il paziente, con le sue<br />
aspettative ed esigenze legittime. Il progetto si basa<br />
su un modello studiato dal Picker Institute Europe di<br />
Londra, leader in progettazione e realizzazione di indagini<br />
sulla sanità.<br />
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