Pianeta Sanita' N. 2 2008 - Azienda ULSS 21

Patologie al microcircolo
Al “Mater Salutis” un nuovo strumento diagnostico per riconoscerle
L a nostra Azienda proseguendo nel costante
impegno per accrescere l’offerta assistenziale
nei confronti dei cittadini, ha deliberato l’acquisto
di un nuovo fotopletismografo computerizzato
che è andato ad integrare le potenzialità diagnostiche
dell’Ambulatorio di Diagnostica Vascolare dell’U.O.C.
di Medicina Interna.
La fotopletismografia (piezoelettrica) è un’indagine
che analizza i caratteri del flusso ematico nelle estremità
del corpo, tipicamente gli apici delle dita delle mani.
Serve per studiare la eventuale tendenza delle piccole arterie
delle dita ad andare incontro ad uno spasmo, che
bloccherebbe la circolazione. Questo nuovo ed importante
strumento diagnostico ha la sua applicazione nello
studio delle persone portatrici del cosiddetto “fenomeno
di Raynaud”. Questa è una condizione che si verifica abitualmente
in occasione di un abbassamento della temperatura
ambientale che appunto rappresenta lo stimolo
più tipico perché si presenti la crisi.
È una patologia che colpisce più spesso le giovani
donne, soprattutto se presentano iniziali segni di malattia
sclerodermica, e da questo deriva l’importanza di una
diagnosi precoce. Anche gli addetti all’uso di strumenti
vibranti (trapani, martelli pneumatici,…) possono a loro
volta essere soggetti a disturbi che meritano di essere
inquadrati e posti precocemente in evidenza giovandosi
di apparecchiature come quella ora in uso presso
l’Ospedale di Legnago.
Questo apparecchio, pertanto, offre la possibilità di
studiare contemporaneamente tutte le dita delle mani,
verificando i caratteri della loro irrorazione sanguigna.
PREVENZIONE
Il fotopletismogrago sarà utile per
individuale i pazienti affetti dal “Fenomeno
di Raynaud” che colpisce in particolare le
giovani donne e chi utilizza strumenti
vibranti come trapani e martelli
pneumatici.
Tale strumento diagnostico contribuirà a diagnosticare
precocemente e a distinguere una forma innocente,
come quella che si presenta spesso in ragazze
giovani, da quelle che invece si accompagnano a malattie
serie e richiedono di essere affrontate con programmi
di regolare follow-up e trattamenti talora anche
impegnativi. In questi ultimi casi inoltre, lo strumento è
particolarmente utile poiché consente di seguire il paziente
con un sistema computerizzato preciso e riproducibile
per studiare nel tempo l’efficacia dei trattamenti
a cui è sottoposto.
PAOLO PANCERA
Dir. U.O.C. di Medicina Interna
Vaccinazione contro il
Papilloma Virus
La Regione Veneto ha previsto la vaccinazione
contro l’HPV (virus del papilloma
umano) per le adolescenti dodicenni. In
Veneto pertanto verranno vaccinate gratuitamente
le ragazze nate nel 1996 e
nel 1997 con invito personalizzato. La
vaccinazione prevede una dose iniziale
e due richiami a distanza, rispettivamente
di due e sei mesi dalla prima
dose. “A partire da marzo 2008”, afferma Mario
Rossini, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica,
“sono state invitate, da parte dei Servizi vaccinali
dell’Azienda ULSS 21 di Legnago, le adolescenti
nate nel 1996, con un’alta adesione. Attualmente si
sta completando l’invito alla seconda dose e poi a
settembre e ottobre le ragazze saranno invitate per
la terza dose. Le adolescenti nate nel 1997 saranno
chiamate entro fine anno”.
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