MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

Alfred, che però da ultimo riesce ad affidare il libro a suo figlio, in modo che
le future generazioni possano conoscere la verità per affrancarsi dal dominio
nazista e riconquistare la libertà.
L’inglese John W. Wall, con lo pseudonimo di Sarban, è l’autore di
Caccia alta (The sound of his horn, 1952), 76 un inquietante romanzo di
ucronia nazista. Il protagonista narrante, Alan Querdilion, un giovane ufficiale
della Marina britannica prigioniero durante la seconda guerra mondiale,
fuggendo da un lager in Germania orientale subisce uno strano incidente,
che gli fa perdere coscienza. Si risveglia in un ospedale per scoprire
che i tedeschi hanno vinto la guerra e l’Europa intera è piombata sotto i nazisti,
che vi hanno istituito una signoria di tipo medievale. Al vertice della
società stanno i Cavalieri nazisti, oligarchi capricciosi e immensamente potenti,
segue la servizievole classe degli amministratori del Partito “diabolicamente
coscienziosi”, 77 quindi le masse dei popoli soggiogati e abbrutiti,
ridotte a proletariato schiavo. Il divertimento preferito dei Cavalieri è quello
di organizzare battute di caccia con selvaggina umana: in un ambiente rurale
e medievaleggiante, tra boschi e brughiere si vedono donne in costume
piumato o da cervo correre terrorizzate con la muta di cani alle calcagna,
prima di essere abbattute dalle frecce o dai proiettili in una orribile gara di
caccia. 78 Crudeltà e sadismo dominano questo romanzo e i suoi personaggi,
tra i quali svetta il feroce conte Johann von Hackelberg, Gran Maestro Forestale
del Reich, che organizza per i suoi convitati battute di caccia umana al
chiaro di luna e offre opulenti banchetti nel suo castello, al lume delle torce
che reggono fanciulle costrette a fungere da statue viventi. A completare
il quadro, giovani schiavi ridotti al mutismo dal taglio delle corde vocali
servono ai convitati lauti manicaretti con abbondante birra, in un festino
debolezza maschile: «retrocessa a una economia rurale di tipo feudale, dominata da una casta
di sprezzanti Cavalieri Teutonici, l’Europa dell’utopia nazista è una terra desolata, solcata da
misere figure maschili, prive di qualsiasi pur terrificante grandezza». Del medesimo studioso
vd. anche: Carlo Pagetti, “Nell’anno del Signore Hitler 720”: Swastika Night di Katharine
Burdekin, in Cittadini di un assurdo universo, Editrice Nord, Milano 1989, pp. 117-127.
76 Sarban (John W. Wall), Caccia alta, trad. di Rita Botter Pierangeli, De Carlo Editore,
Milano 1974. Sul romanzo rapido cenno in Jacques Sadoul, Storia della fantascienza, trad. di
Giusi Riverso, Garzanti, Milano 1975, p. 213.
77 Così Kingsley Amis, intr. a Sarban, Caccia alta, cit., p. 8.
78 Per la verità l’idea della caccia alla preda umana è già in altri precedenti racconti del
terrore, come il famoso La selvaggina più pericolosa di Richard Connell (The most dangerous
game), che si può leggere in: Alfred Hitchcock presenta 25 racconti del terrore vietati alla TV,
Garzanti, Milano 1971².
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