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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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modo, ma l’usurpatore Avi<strong>di</strong>o Cassio e, tra le varie conseguenze, la filosofia<br />

stoica assume nell’impero romano un ruolo dominante al posto del cristianesimo.<br />

Nella visione liberale e illuministica dell’autore, lo stoicismo, <strong>di</strong>venuto<br />

a sua volta una religione filosofica, crea un mondo pacificato e assicura<br />

la libertà e la giustizia alle nazioni assai prima dell’età moderna.<br />

Immaginare la storia alternativa significa però, anzitutto, <strong>di</strong>stinguere<br />

tra ucronia (o “storia virtuale” o “controfattuale”) e “fantastoria”, poiché<br />

il gioco dell’intelletto non può spingersi oltre i limiti della razionalità.<br />

L’ucronia, come finzione storica, deve rispettare non solo la continuità<br />

spazio-temporale relativa alla successione delle epoche storiche (dall’antichità<br />

all’età contemporanea) ma, soprattutto, la regola della plausibilità,<br />

in base alla quale l’autore, che ha a <strong>di</strong>sposizione infiniti futuri possibili nel<br />

suo gioco combinatorio (quasi passeggiasse nel borgesiano Giar<strong>di</strong>no dei<br />

sentieri che si biforcano), ricostruisce un periodo storico, fin nei particolari<br />

più minuti, inserendo una variante e calcolando gli effetti, se non necessariamente<br />

almeno plausibilmente, consequenziali a quella variazione. Ovviamente,<br />

più lontana nel tempo sarà la variazione del fatto, maggiore sarà la<br />

deviazione del corso successivo dall’asse cronologico degli eventi, qual è<br />

stato fissato dalla storia reale. Un fatto nuovo inserito dallo storico “alternativo”<br />

nell’antichità sarà ovviamente suscettibile <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare ra<strong>di</strong>calmente<br />

la storia della civiltà umana, determinando la non esistenza <strong>di</strong> fenomeni storici<br />

<strong>di</strong> enorme portata (ad esempio, la vittoria <strong>di</strong> Antonio e Cleopatra ad<br />

Azio avrebbe avuto, tra i suoi vari effetti, la mancata fondazione dell’impero<br />

romano da parte <strong>di</strong> Augusto o, almeno, uno stato romano assai <strong>di</strong>verso<br />

da come lo stu<strong>di</strong>amo sui manuali <strong>di</strong> storia) e la concomitante nascita <strong>di</strong> altri<br />

del tutto imprevisti, che inducono a porsi interrogativi paradossali e inquietanti<br />

(senza l’impero romano, vi sarebbe stato il Me<strong>di</strong>oevo? Che fine<br />

avrebbe fatto la cultura classica? E senza il <strong>di</strong>ritto romano, quale sarebbe<br />

stato il <strong>di</strong>ritto moderno? Gli stati nazionali sarebbero potuti sorgere? In conclusione,<br />

quale sarebbe oggi il volto della civiltà in Europa e nel mondo?).<br />

Viceversa, il fatto nuovo inserito in un’epoca recente potrebbe apportare<br />

poche variazioni (sia pur <strong>di</strong> grande portata) alla storia dell’umanità, ma<br />

tali da non dover necessariamente e irrevocabilmente implicare mo<strong>di</strong>fiche<br />

ra<strong>di</strong>cali e definitive al corso degli eventi. Ad esempio, una vittoria temporanea<br />

<strong>di</strong> Hitler o del Giappone nel corso del conflitto, secondo alcuni stu<strong>di</strong>osi,<br />

avrebbe potuto soltanto ritardare la vittoria finale delle forze alleate, a<br />

prezzo però <strong>di</strong> ulteriori, spaventose per<strong>di</strong>te umane (ad esempio, il fallimento<br />

dello sbarco in Norman<strong>di</strong>a il 6 giugno 1944, secondo Stephen E.<br />

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