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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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della fissione nucleare nel 1938, 53 Werner Heisenberg (<strong>di</strong>rettore nel 1940<br />

dell’Istituto <strong>di</strong> Fisica Kaiser Wilhelm <strong>di</strong> Berlino) e il suo assistente Carl<br />

Friedrich von Weizsäcker rallentarono volutamente le ricerche sull’applicazione<br />

militare della fissione dell’atomo 54 sia perché gli alleati infersero al<br />

programma nucleare tedesco colpi durissimi, <strong>di</strong>struggendo la fabbrica <strong>di</strong><br />

deuterio (o “acqua pesante”, elemento fondamentale per il funzionamento<br />

<strong>di</strong> un reattore nucleare) Norsk-Hydro <strong>di</strong> Vermork, nella regione norvegese<br />

del Telemark, prima con un’ar<strong>di</strong>ta azione <strong>di</strong> commandos inglesi nel febbraio<br />

1943 e poi con un bombardamento aereo nel successivo novembre. 55 La<br />

verità sembrerebbe però alquanto <strong>di</strong>versa dalla storia ufficiale (che assegna<br />

53 Molti scienziati tedeschi, anche a seguito dell’emigrazione forzata dei loro colleghi ebrei<br />

per via delle leggi razziali, erano <strong>di</strong>ventati decisi antinazisti. “Se Hitler avrà un’arma come la<br />

bomba atomica, io mi toglierò la vita”, così Hahn avrebbe detto ad alcuni intimi (citato in: a<br />

cura <strong>di</strong> Giorgio Bonacina, L’atomica <strong>di</strong> Hiroshima (I documenti terribili, n. 2), Mondadori,<br />

Milano 1972, p. 103). I timori che Hitler potesse avere presto a <strong>di</strong>sposizione una bomba atomica<br />

spinsero gli scienziati profughi come l’ungherese Leo Szilard e Albert Einstein a scrivere nell’agosto<br />

del 1939 una lettera al presidente americano Roosevelt per chiedergli <strong>di</strong> sostenere la<br />

ricerca sulle applicazioni militari della reazione nucleare (testo della lettera in L’atomica <strong>di</strong><br />

Hiroshima, cit., pp. 101-103).<br />

54 Secondo Jeremy Bernstein, i fisici tedeschi come Heisenberg e Hahn, catturati dagli<br />

americani e rinchiusi a Farm Hall vicino Cambridge, non sarebbero comunque stati in grado<br />

<strong>di</strong> realizzare una bomba nucleare, per l’arretratezza delle loro ricerche al riguardo (Jeremy<br />

Bernstein, L’inesistente bomba <strong>di</strong> Hitler, in Diario <strong>di</strong> Repubblica, Roma 2005, p. 262). Le vicende<br />

degli scienziati tedeschi impegnati nelle ricerche nucleari sotto il nazismo, hanno ispirato<br />

un recente romanzo a metà tra rievocazione e spy story, In cerca <strong>di</strong> Klingsor <strong>di</strong> Jorge Volpi,<br />

trad. <strong>di</strong> Bruno Arpaia, Mondadori, Milano 2001: il protagonista, il giovane fisico statunitense<br />

Francis P. Bacon, riceve nel 1948 l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> scoprire chi sia il consulente segreto <strong>di</strong> Hitler, nel<br />

campo delle ricerche nucleari, celato sotto il nome in co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Klingsor. L’inchiesta che ne<br />

segue fa luce sulle ambiguità (che <strong>di</strong>ventano complicità col regime hitleriano) <strong>di</strong> fisici tedeschi<br />

come Heisenberg, stretti tra il desiderio <strong>di</strong> servire la patria, il timore che gli alleati potessero<br />

usare una bomba atomica contro la Germania, l’avversione al nazismo e la superbia personale<br />

(emblematico, nel romanzo, è il colloquio tra Heisenberg e il fisico danese Niels Bohr, avvenuto<br />

a Copenhagen nel settembre 1941, nel quale il primo tenta <strong>di</strong> convincere Bohr a far sospendere<br />

le ricerche alleate sull’energia nucleare, ma non dà alcuna garanzia su quelle tedesche).<br />

55 Sui particolari <strong>di</strong> queste operazioni <strong>di</strong> sabotaggio vd. B.P. Boschesi, I “commandos”<br />

dell’acqua pesante, in Le gran<strong>di</strong> battaglie segrete della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, cit., pp. 28-<br />

35; Nino Nava, La battaglia per l’acqua pesante, in Le armi segrete, cit., pp. 166-196). Non fu<br />

invece possibile per i nazisti realizzare l’inverso, ossia sabotare il programma <strong>di</strong> armamenti<br />

nucleari americano (il Progetto Manhattan), nonostante avessero infiltrato agenti dell’Abwehr<br />

(il servizio segreto del Terzo Reich) sul territorio degli Stati Uniti. Catturato e condannato a<br />

morte, Erich Gimpel, il capo della missione nazista, fu poi graziato dal presidente Truman nel<br />

settembre 1945. Sulla vicenda vd. Giuseppe Mayda, Eric Gimpel, spia n. 176: doveva sabotare<br />

il “Progetto Manhattan”, in Lo spionaggio nella seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, numero speciale <strong>di</strong><br />

«Storia Illustrata», n. 144, novembre 1969, pp. 52-57.<br />

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