MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
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13 giugno 1944 furono lanciate complessivamente 9300 V-1 sull’Inghilterra,<br />
dal successivo 8 settembre 1389 V-2: nonostante queste ultime, potendo<br />
raggiungere la velocità <strong>di</strong> 6500 chilometri all’ora, fossero praticamente<br />
inintercettabili, i danni che le V-1 e le V-2 riuscirono a causare sulle città<br />
colpite furono relativamente modesti; invece, la risposta degli alleati all’offensiva<br />
nazista fu il lancio sulla Germania <strong>di</strong> 187.655 tonnellate <strong>di</strong><br />
bombe). 51 Ma Hitler possedeva anche armi <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> massa? È<br />
probabile che a <strong>di</strong>sposizione del Führer vi fossero ingenti quantitativi <strong>di</strong> gas<br />
vescicanti e asfissianti (certamente ampie scorte <strong>di</strong> iprite, fosgene e cloro<br />
risalenti alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale, nonché il famoso Zyklon B, utilizzato<br />
nelle camere a gas dei campi <strong>di</strong> sterminio) e forse nervini, pronti per essere<br />
installati sulle testate dei razzi V-1 e V-2. Ne abbiamo un riscontro in una<br />
nota, risalente al febbraio 1943, dell’ambasciatore a Berlino Dino Alfieri al<br />
sottosegretario agli Esteri Bastianini (entrambi, poi, furono tra i “congiurati”<br />
del 25 luglio): Alfieri, assunte informazioni atten<strong>di</strong>bili, dà notizia che<br />
Hitler aveva or<strong>di</strong>nato “una larghissima dotazione <strong>di</strong> gas <strong>di</strong> vario genere, lacrimogeni,<br />
asfissianti, o <strong>di</strong>struttori <strong>di</strong> ogni elemento”. 52 Questi gas il Führer<br />
non ebbe fortunatamente a usarli, o perché gliene mancò il tempo o perché<br />
volle risparmiare al popolo tedesco la terribile rappresaglia che gli alleati<br />
avrebbero certamente messo in atto, qualora fossero stati attaccati con armi<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> massa.<br />
Hitler non ebbe a <strong>di</strong>sposizione la bomba atomica, com’è noto, sia<br />
perché scienziati tedeschi come Otto Hahn, scopritore con Fritz Strassman<br />
51 Sulle armi segrete: John Vader, Le V-1, in Storia della Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale, <strong>di</strong>retta<br />
da sir Basil Liddell Hart e Barrie Pitt, vol. V, cit., pp. 257-265; B.P. Boschesi, La caccia alle<br />
Vergeltungswaffen <strong>di</strong> Hitler, in Le gran<strong>di</strong> battaglie segrete della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />
Mondadori, Milano 1973, pp. 144-155; Nino Nava, Le armi segrete, E<strong>di</strong>zioni Ferni, Ginevra<br />
1973; Giorgio Bonacina, Il silenzio delle V-1, in «Storia Illustrata», n. 196, marzo 1974,<br />
pp. 84-90.<br />
52 Dino Alfieri, Due <strong>di</strong>ttatori <strong>di</strong> fronte, Rizzoli, Milano 1948, p. 278. Citiamo testualmente<br />
le ancora impressionanti parole dell’Alfieri dall’appunto per il sottosegretario Bastianini (datato<br />
Berlino, 19-2-1943): “Dopo la serie delle sorprese e delle sfortunate vicende militari sul fronte<br />
russo, il Führer tenterà in primavera una nuova offensiva. Ma se essa non dovesse avere<br />
efficacia <strong>di</strong> risultati, verrebbe fatto uso – da parte tedesca – <strong>di</strong> gas asfissianti allo scopo <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>struggere le armate sovietiche. Questi gas, racchiusi in gran<strong>di</strong> fiale, possono essere lanciati<br />
dagli aeroplani; essi posseggono un fortissimo potere <strong>di</strong>struttivo anche sulla terra, che rimane<br />
completamente inari<strong>di</strong>ta almeno per un anno. Fra la Russia e la Germania esisterebbe così una<br />
netta zona <strong>di</strong> separazione, dove la vita degli uomini e degli animali non sarebbe in nessun modo<br />
possibile”. Anche il Duce avrebbe giu<strong>di</strong>cato assai atten<strong>di</strong>bili le informazioni dell’Alfieri, perché<br />
confermategli da altra fonte (Dino Alfieri, cit., p. 278).<br />
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