MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

PREFAZIONE
È il secondo anno successivo che la Miscellanea di Saggi e Ricerche prende
vita e la cultura trasmessa ogni giorno, nelle aule scolastiche del nostro istituto, fa
animare anche le pagine di questa pubblicazione. È facile rintracciare in essa la
cura, l’attenzione e l’amore per la ricerca, lo studium, inteso nell’accezione etimologica
del termine, ossia la passione che ogni docente vi pone, testimonianza di
quel continuo e incessante desiderio di apprendere che accomuna insegnanti e
alunni.
È proprio per questo che abbiamo deciso di inserire, accanto ai lavori realizzati
per i nostri alunni, le ricerche svolte assieme agli alunni e i contributi elaborati
da loro personalmente. Se i nostri allievi devono essere i fruitori attivi e partecipi
di ogni processo di apprendimento e istruzione, attivato all’interno della nostra
scuola, essi ancor più possono esprimere pienamente la loro partecipazione divenendo
soggetti attivi, parte integrante e promotori essi stessi di tale processo. Quest’anno
abbiamo deciso, infatti, di inaugurare, nell’ambito delle iniziative progettuali,
il “Progetto Giovani”, uno spazio laboratoriale in cui i nostri alunni possano
ideare, pianificare, realizzare le attività: dunque costruire concretamente, giorno
per giorno, i segmenti delle azioni del loro sapere, accompagnati, nel percorso che
rende operative le conoscenze (secondo quello che è il senso dell’etimologia di
cognoscere, ossia noscere cum, “apprendere con”), dai docenti.
La Miscellanea, in questa prospettiva, rappresenta emblematicamente questo
sforzo comune: alunni e docenti impegnati quotidianamente insieme a vincere
l’inerzia e la pigrizia intellettuale, e ogni forma d’ignoranza che la nostra società
mistifica come informazione accessibile, accattivante ma profondamente superficiale
e pressappochista.
L’amore per il sapere che vogliamo trasmettere ai nostri giovani e che essi, in
questo numero della presente pubblicazione, hanno dimostrato non solo di avere
accolto, ma anche di essersi impegnati a fare proprio, si traduce nel desiderio di
imparare a ricercare. Oggetto della nostra ricerca, in ultima analisi, deve essere
l’uomo. All’inizio dell’anno scolastico, rivolgendomi agli studenti del primo anno
nelle giornate dell’accoglienza, ho citato loro la figura di Diogene che cercava
l’uomo, ritenendo che anche nella realtà di oggi noi tutti dovremmo ricercare
l’uomo. È solo riscoprendo le profonde ragioni che hanno animato l’umanesimo,
che è possibile affrontare con successo le sfide educative del nostro tempo, contro le
fallaci suggestioni di effimere mode culturali. E ai principi di un rinnovato umanesimo
deve essere orientata la nostra ricerca, che da essi attinge valore e significato.
La ricerca diventa, così, condizione di vita: si dovrebbe parlare, infatti, del
nostro “essere in ricerca”, per esprimere l’atteggiamento di chi si apre alla Verità,
di chi percepisce la sua limitatezza nei confronti del Sapere. Troppo spesso, infatti,
–5–