MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

il capo nazista, che si sarebbe tradotto in un nuovo movimento anticomunista.
Nuove ipotesi sono sostanzialmente più o meno ingegnose variazioni sul
tema. Citiamo in proposito la ricostruzione di Henry Ludwigg (L’assassinio
di Hitler, trad. di Riccardo Landau, Longanesi & C., Milano 1967). Questo
giornalista sfrutta un vieto argumentum ex silentio (tutti i testimoni della fine
di Hitler hanno visto il Führer morto, nessuno però lo ha visto mentre si uccideva)
per imbastire, armeggiando con dettagli e particolari, una sua poco
plausibile versione: Hitler ed Eva Braun sarebbero stati costretti a prendere il
veleno da Goebbels, che poi avrebbe sparato alla testa di Hitler per inscenare
il suicidio e quindi la morte da eroe. Eva Braun però si sarebbe opposta (così
come Claretta Petacci si oppose, con slancio disperato, ai giustizieri di Mussolini)
e ne sarebbe nata una colluttazione, traccia della quale (secondo Ludwigg,
cit., pp. 276-281) sarebbe il vaso di fiori rovesciato sul pavimento
della camera di Hitler. Il movente sarebbe stato il desiderio di Goebbels che
Hitler, perduta ormai la partita, morisse da eroe e diventasse un esempio di
grandezza per i tedeschi. Questa ipotesi, a nostro giudizio, è poco convincente,
dato che molte testimonianze provano, invece, la fanatica determinazione
di Hitler, che non mostrava certo dubbi o titubanze di qualsiasi genere,
a resistere fino alla fine e a non lasciarsi prendere vivo dai nemici. 29 Inoltre
Goebbels, che sempre si mostrò devotissimo al suo Führer, avrebbe accettato
qualunque decisione di questi, fuga compresa.
Un celebre coroner degli Stati Uniti, Thomas Noguchi, mette però in
dubbio in un suo libro 30 il riconoscimento del corpo di Hitler e della Braun
effettuato tramite le radiografie dentarie. Confrontando le ricerche di due
medici specialisti statunitensi, Raeder Sognaees e Lester Luntz, i quali negano,
documenti alla mano, 31 che le radiografie presentate dai sovietici
come prelevate dallo studio di Blaschke, fossero quelle di Hitler e della
Braun, Noguchi giunge alla conclusione che il corpo identificato come
29 Nella decisione di finire i suoi giorni nel bunker, confluirono motivi wagneriani, nichilismo
germanico e romanticherie decadentistiche, secondo Joachim Fest, Hitler. Una biografia,
vers. it. di Francesco Saba Sardi, cit., pp. 1038-1039. Del medesimo vd. anche Un suicidio per
sottrarsi alla storia, in «La Repubblica», 19 aprile 2005.
30 Thomas Noguchi (in collaborazione con Joseph Dimona), Hitler è fuggito?, in La parola
al coroner, trad. di Paola Frezza, Rizzoli, Milano 1986.
31 Sognaees aveva trovato cinque radiografie della testa di Hitler eseguite nel 1944, quindi
ante mortem, e aveva dimostrato che la Braun non aveva un ponte dentario in plastica, come
invece asserito dai sovietici, vd. Noguchi, cit., pp. 175-176.
–46–