MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

provvedono a far luce sui retroscena. 10 Prendiamo il caso della fine di
Hitler, magistralmente ricostruita da sir Hugh R. Trevor-Roper, lord Dacre
of Glanton, professore di storia moderna all’università di Oxford, in un
saggio, apparso nel 1947, che è divenuto un classico della storiografia moderna
(The last days of Hitler). 11 Pur avendo a disposizione poche testimonianze
e per di più assai dubbie e contraddittorie (il radiomessaggio alla
nazione del grande ammiraglio Karl Dönitz, letto la sera del 1° maggio
1945, che annunciava che il Führer era caduto combattendo a Berlino alla
testa delle sue truppe; la deposizione della giornalista svizzera Carmen
Mory, secondo la quale Hitler si era rifugiato con Eva Braun nella campagna
bavarese; la testimonianza del dottor Karl-Heinz Späth, asserente
sotto giuramento di aver prestato le ultime cure a Hitler mortalmente ferito
al Tiergarten di Berlino; quella di un aviatore tedesco di nome Peter Baumgart,
che affermava di aver trasportato Hitler e la Braun in Danimarca il 28
aprile 1945), Trevor-Roper riuscì, grazie a una magistrale indagine condotta
con lucida acribia e inflessibile determinazione, a sgombrare il
campo dalle menzogne e dagli equivoci e ricostruì con ragionevole certezza,
giovandosi dei pochi testimoni fededegni, 12 le ultime vicende del
Führer, accertandone il suicidio il 30 aprile 1945 mediante veleno e colpo
di pistola. Dopo la morte, i cadaveri di Hitler e di Eva Braun furono deposti
in una fossa scavata nel giardino della Cancelleria e dati alle fiamme.
10 È stato di recente risolto, ad esempio, il mistero del suicidio di Goering (com’è noto l’ex
capo della Luftwaffe si avvelenò nella sua cella il 15 ottobre 1946, alla vigilia dell’esecuzione,
ma non si era mai scoperto come avesse fatto a procurarsi il veleno): ha pubblicamente confessato
di avergli passato il cianuro, nascosto a sua insaputa in una penna, il settantottenne americano
Herbert Lee Stevers, che allora era di guardia alla prigione di Norimberga, vd. Monica
Ricci Sargentini, Ex soldato americano «Sono stato io a dare il cianuro a Göring», in «Corriere
della Sera», 8 febbraio 2005.
11 Hugh Trevor-Roper, Gli ultimi giorni di Hitler, trad. di Celestino Terzi, Rizzoli, Milano
1999, rist. della VI edizione, 1987.
12 Si tratta di Hans Baur, pilota personale di Hitler, che rimase con lui sino alla fine; Arthur
Axmann, successore di Baldur von Schirach a capo della Hitlerjugend, che entrò nella camera
di Hitler e ne vide il cadavere insanguinato, con un foro alla tempia destra; di Erich Kempka,
l’autista di Hitler, che portò fuori dal bunker i corpi di Hitler e della Braun; di Heinz Linge,
cameriere personale di Hitler, che aiutò Kempka; di Otto Günsche, aiutante di campo di Hitler
per le SS, che assistette al rogo dei due cadaveri; di Hermann Karnau, guardia nel giardino della
Cancelleria, che vide i corpi bruciare; di Harry Mengershausen, ufficiale del RSD (Reichssicherheitsdienst,
servizio di sicurezza), che seppellì i resti nel giardino della Cancelleria. Trevor-
Roper dimostrò che le loro testimonianze erano convergenti e non preparate, dato che alcuni di
essi resero le dichiarazioni mentre erano prigionieri dei sovietici (Linge e Mengershausen) e
non avevano avuto modo di incontrare gli altri (vd. Trevor-Roper, cit., p. 48 e ss.).
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