MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

Ricorrere al mistero, però, e creare inevitabilmente miti, riesce talvolta
più comodo che tentare di ricostruire faticosamente e seriamente il fatto,
chiarendo la logica interna al comportamento dei personaggi, logica che
peraltro che può riuscire assai più affascinante di qualsiasi spiegazione più
o meno implausibile, spacciata per verità illuminante il “mistero”. Ed è proprio
l’attribuzione del carattere di “strano”, “inquietante”, “prodigioso” a
fatti e a coincidenze di fatti, uno dei pericoli da cui il lettore di saggi “pseudostorici”
deve guardarsi. Ciò vale tanto più oggi che una moda, imperante
ma deteriore, vede la ricostruzione del passato in chiave di “misteri”,
“enigmi” e sette segrete (il “mistero” delle piramidi, il “mistero” di Stonehenge,
l’“enigma” del Graal, l’Arca perduta dell’Alleanza, i Rosa-Croce, il
Priorato di Sion, etc.) e reinterpreta perfino le radici cristiane della civiltà
occidentale in chiave neognostica, attribuendo addirittura una discendenza
segreta al Cristo e alla Maddalena, che si sarebbe perpetuata fino ai giorni
nostri 2 (è il tema di un fortunatissimo thriller, Il codice da Vinci di Dan
Brown, che ha originato una proliferazione di romanzi analoghi, ridando
vigore al genere “fantareligioso”). Sottintendere che dietro la realtà storica
quale è stata ricostruita dagli storici accademici vi sia una realtà altra,
prodotto di oscure, sinistre cospirazioni e di poteri occulti (non visibili ma
appena percepibili da una miriade di minuscoli indizi e coincidenze apparentemente
trascurabili, che lo storico-detective, troppo alla Sherlock
Holmes, coglie e interpreta a suo arbitrio), rischia non solo di fuorviare il
lettore propinandogli una lettura forzata, con tradimento del buon senso e
della logica, ma anche di degradare la storia a successione di “enigmi” e di
complotti segreti. La storia dei popoli, che sarebbero tenuti sotto il dominio
della menzogna, diverrebbe così il risultato dell’azione di forze occulte,
incarnate in organizzazioni segrete, tese alla sovversione mondiale o, più
semplicemente, alla conservazione dei lucrosi e inconfessabili interessi dei
complottardi. 3 Ma quale lezione trarre da una interpretazione in chiave
2 Come intende da ultimo dimostrare, allegando le supposte prove, il saggio di Laurence
Gardner, La linea di sangue del Santo Graal, Newton & Compton, Roma 2005; ma già prima la
tesi di una discendenza segreta del Cristo, speculando sui vangeli apocrifi, era stata esposta in
Michael Bargent - Richard Leigh - Henry Lincoln, Il santo Graal. Una catena di misteri lunga
duemila anni, trad. di Roberta Rambelli, Fabbri Editori, Milano 2005 (I ed. London 1982).
3 È questo l’assunto con cui, ad esempio, Serge Hutin ricostruisce le vicende dal Medioevo
fino a oggi, prendendo per buoni testi come i famigerati Protocolli dei Savi Anziani di Sion, che
sono notoriamente un falso creato dalla polizia zarista per giustificare l’antisemitismo: vd.
Serge Hutin, Governi occulti e società segrete, trad. di Miriam Magry, Edizioni Mediterranee,
Roma 1996², pp. 58-64.
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