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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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MARIO CARINI<br />

Mitologie sul nazismo<br />

1. La storia come mito. Nella sua operetta Come si deve scrivere<br />

la storia (l’unico trattato <strong>di</strong> teoria della storiografia che ci sia pervenuto<br />

dall’antichità) 1 Luciano <strong>di</strong> Samosata (120-180 circa d.C.), esortando alla<br />

obiettività e alla veri<strong>di</strong>cità, ammoniva a non imitare quegli storici che, celebrando<br />

le imprese partiche <strong>di</strong> Lucio Vero (161-165), facevano goffamente<br />

ricorso al pathos tragico, ai miti e alle lo<strong>di</strong> iperboliche, condendo le loro<br />

narrazioni <strong>di</strong> particolari fantastici e inverosimili, e perciò alla lunga ri<strong>di</strong>coli<br />

o stucchevoli. La riflessione lucianea contro questo tipo <strong>di</strong> storiografia<br />

“retorica” si incentra dunque su come non si deve scrivere la storia: una<br />

ricca esemplificazione mostra le deprecabili commistioni <strong>di</strong> storia e poesia<br />

tragica, <strong>di</strong> storia ed encomio, <strong>di</strong> storia e gusto dell’esorbitante, quali <strong>di</strong>fetti<br />

da evitare, non tanto perché riducono la storia a “poesia pedestre” quanto<br />

perché allontanano lo storiografo dal perseguimento del suo fine, ossia raccontare<br />

la verità senza darsi pensiero della bellezza. Altrettale storiografia<br />

“retorica” è quella <strong>di</strong> taluni testi moderni, che vogliono presentare i fatti<br />

sotto la cortina dell’enigma e del mistero. Giornalisti travestiti da storici,<br />

che vanno più alla ricerca del facile sensazionalismo che della verità, vedono<br />

nei risvolti della storia, ossia in episo<strong>di</strong> non chiaramente ricostruibili<br />

dalle fonti a <strong>di</strong>sposizione, la presenza del mistero, dell’enigma, che invariabilmente<br />

rimanda a un complotto segreto. Essi vi ricamano azzardate,<br />

spesso inverosimili teorie e creano miti (usiamo il termine nell’accezione<br />

che ha µυ ∼ θος <strong>di</strong> “racconto favoloso”), laddove il supposto “mistero” ha<br />

origine da nient’altro che da una carenza effettiva delle fonti documentarie,<br />

se non da una <strong>di</strong>fettosa lettura dei fatti e dei documenti a <strong>di</strong>sposizione o dall’attribuzione<br />

<strong>di</strong> valore a coincidenze che in realtà sono meramente casuali.<br />

Avvertenza: il presente lavoro è una ricerca condotta ai confini tra storia, storia alternativa<br />

(o “ucronia”) e paraletteratura. Ovviamente esso non implica affatto da parte dell’autore adesione<br />

o simpatia, né in toto né in parte, per dottrine e regimi, quali il nazismo e il fascismo, che<br />

la storia ha condannato, in quanto oppressori della libertà dei popoli, responsabili dello scatenamento<br />

<strong>di</strong> un conflitto mon<strong>di</strong>ale e (soprattutto il nazismo) del genoci<strong>di</strong>o del popolo ebraico.<br />

1 Vd. in Luciano Canfora, Teorie e tecnica della storiografia classica, Laterza, Roma-Bari<br />

1974, pp. 41-80.<br />

–34–

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