05.06.2013 Views

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

chetto <strong>di</strong> Trimalchione, che nel libro occupa tutta la parte centrale ed è un<br />

episo<strong>di</strong>o portante, atto a far venir fuori il carattere e la personalità dello<br />

stravagante liberto. Qui Fellini riesce a cogliere pienamente questo caratteristico<br />

villano e riporta quasi immutate <strong>di</strong>verse scene del romanzo. Un’altra<br />

vicenda analoga, che possiamo trovare nel libro e nel film, è inoltre la fabula<br />

milesia della Matrona <strong>di</strong> Efeso, raccontata nel film da Trimalchione<br />

durante il suo funerale, anziché da Eumolpo; il regista la ripropone nello<br />

stesso modo in cui Petronio l’aveva scritta. Altra vicenda simile possiamo<br />

trovare sulla nave <strong>di</strong> Lica, o ancora più importante la scena dell’impotenza<br />

<strong>di</strong> Ascilto, anche nel film come nel libro, perseguitato dal <strong>di</strong>o della fertilità<br />

Priapo, che condurrà il giovane protagonista in vicende simili al romanzo.<br />

Infine il film si conclude con la scena finale, in cui Eumolpo lascia in ere<strong>di</strong>tà<br />

i suoi beni solo a chi si ciberà delle sue carni dopo la sua morte.<br />

Questi sono in sintesi, piccoli episo<strong>di</strong> in cui Fellini riesce a riproporre le<br />

scene del libro; ciononostante il regista riesce comunque a far trasparire<br />

l’atto <strong>di</strong> accusa e condanna contro la società della tarda Roma imperiale.<br />

Quella che fa Fellini è, come ha sostenuto il critico Vincenzo Patanè, “una<br />

reinvenzione così assolutamente personale” ed è quin<strong>di</strong> inutile tentare <strong>di</strong> far<br />

combaciare in tutto e per tutto il romanzo con la sua versione cinematografica.<br />

LA ROMA DI FELLINI E LA SUA DIMENSIONE PAGANA<br />

La Roma <strong>di</strong> Fellini si <strong>di</strong>scosta nettamente dalla Roma classica, fastosa e<br />

potente, stu<strong>di</strong>ata sui libri si scuola e <strong>di</strong> fronte alla quale il pubblico cinematografico<br />

si è sempre trovato. La sua è sicuramente una visione onirica, infatti<br />

il grande regista riminese afferma: “Non è certo un film storico quello<br />

che voglio fare, né mi propongo <strong>di</strong> ricostruire con devota fedeltà gli usi e i<br />

costumi dell’antica Roma. Ciò che mi interessa è tentare <strong>di</strong> evocare me<strong>di</strong>anicamente,<br />

come sempre fa l’artista, un mondo sconosciuto <strong>di</strong> duemila anni<br />

orsono, un mondo che non è più. Tentare, cioè <strong>di</strong> ricomporlo...”.<br />

Ma la sua fantasiosa ricostruzione è assolutamente fedele al testo, se si<br />

considera il simbolismo ad essa attribuito: in primo luogo è messa in evidenza<br />

la decadenza <strong>di</strong> quella società, i gran<strong>di</strong> problemi sociali del tempo,<br />

tra i quali spiccano sicuramente la corruzione sociale e morale dell’impero e<br />

i sottili giochi <strong>di</strong> potere. In questo decadente contesto si avverte il <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong><br />

tutti i personaggi e la caducità degli uomini (il terremoto può essere considerato<br />

un simbolo <strong>di</strong> tale precarietà).<br />

– 303 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!