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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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FONTI DEL ROMANZO<br />

L’in<strong>di</strong>viduazione del genere letterario del Satyricon è oggetto <strong>di</strong> una<br />

complessa questione.<br />

Il Satyricon <strong>di</strong> Petronio è un’opera originale, non solo da un punto <strong>di</strong><br />

vista artistico, ma anche letterario, poiché non trova precedenti nella letteratura<br />

classica. L’opera è una gigantesca satira menippea, ovvero un’unione <strong>di</strong><br />

prosa e versi ispirata alle <strong>di</strong>atribe del filosofo cinico Menippo <strong>di</strong> Gadara. Il<br />

romanzo greco tra<strong>di</strong>zionale era solito narrare le avventure <strong>di</strong> coppie <strong>di</strong> innamorati<br />

che, separati dopo il matrimonio, si ricongiungono infine dopo<br />

straor<strong>di</strong>narie avventure in <strong>di</strong>versi paesi. Petronio, al contrario, trasforma<br />

maliziosamente la giovane coppia in un triangolo amoroso che si muove tra<br />

ambienti e compagnie equivoci, forse da Marsiglia a Crotone. All’interno<br />

del romanzo confluiscono <strong>di</strong>versi generi letterari: un filone importante è<br />

quello della fabula Milesia, che risale a un’opera greca <strong>di</strong> notevole popolarità,<br />

i Milesiakà <strong>di</strong> Aristide. Vi appartiene la novella “boccaccesca” della<br />

matrona <strong>di</strong> Efeso, una vedova inconsolabile che finisce per esporre sulla<br />

croce il corpo del marito pur <strong>di</strong> salvare il suo amante. Queste fabulae andavano<br />

contro qualsiasi idealizzazione della realtà. Nello stesso periodo, il<br />

mimo romano portava in scena all’incirca il medesimo materiale narrativo.<br />

Altre fonti sono l’epica e la satira. Circa la prima, il Satyricon è una paro<strong>di</strong>a<br />

dell’O<strong>di</strong>ssea (ad esempio: all’ira <strong>di</strong> Nettuno che perseguita Ulisse si sostituisce<br />

quella <strong>di</strong> Priapo nei confronti <strong>di</strong> Encolpio; il nome “L’antro del Ciclope”<br />

della nave su cui viaggiano i protagonisti; l’incontro <strong>di</strong> Encolpio con<br />

la matrona Circe; il falso nome Polieno con cui le sirene invocarono Ulisse,<br />

assunto da Encolpio).<br />

In particolare il Satyricon <strong>di</strong> Petronio si inserisce come ultima tappa del<br />

filone più antico del genere satirico, ossia il filone della varietas (Satura est<br />

carmen quod ex variis poematibus constabat, Quintiliano, Inst. Or. X, 93-<br />

95). Tale linea ascende ad Ennio, si snoda con Pacuvio, Terenzio Varrone<br />

Reatino, con Lucilio, <strong>Orazio</strong> e Seneca, e culmina con Petronio. Il carattere<br />

miscellaneo del Satyricon si coglie nell’alternanza tra prosa e poesia, prosimetrum,<br />

tipico della satira menippea: la declamazione del retore Agamennone<br />

in coliambi ed esametri, la Troiae Halosis in trimetri giambici, il<br />

Bellum Civile in esametri, ne sono i più vistosi esempi.<br />

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