MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
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mettetevi a correre e gridate che la grazia è concessa... il detenuto sia riportato alle sue mogli in trionfo. ATTORE: Dobbiamo proprio fare così per assecondare i gusti del pubblico. MENDICANTE: Se lo spettacolo fosse rimasto come io lo intendevo, ne sarebbe scaturita un’eccellente morale. Si sarebbe visto, cioè, che la gente più stolta ha esattamente gli stessi vizi dei ricchi e per questo vengono impiccati. ATTO III - SCENA XIII Mardock e la folla MARDOCK: Dunque a quanto pare per finire mi devo prendere una moglie. Sentite, mie care, non facciamo storie proprio ora, per questa volta prenderò Polly... e per tutta la vita, sgualdrinella, perché noi ci siamo sposati per davvero. Quanto alle altre... provvederò a trovar marito a ciascuna di voi! – 298 –
MARIA PAOLA MAIONE Il Satyrcon di Petronio Arbitro reinterpretato da Federico Fellini (Saggio degli studenti) PRESENTAZIONE “Letteratura e teatro”, “letteratura e cinema” sono stati da sempre binomi rilevanti per ampliare interdisciplinarmente i contenuti didattici e per attualizzare, sotto certi aspetti, testi di prosa e poesia (anche quelli di età classica, che spesso sembrano così “distanti” ai nostri studenti), rendendoli, attraverso le trasposizioni teatrali e cinematografiche, più fruibili e stimolanti per un pubblico giovane e ricco di interessi culturali. Queste sono state le finalità che si sono cercate di raggiungere proponendo agli studenti di terzo liceo classico la riflessione su un argomento di letteratura latina della prima età imperiale, il “Satyricon” di Petronio Arbitro, testo complesso per la pluralità di contenuti, parallelamente alla visione della trasposizione cinematografica che, partendo da questo testo, è stata creata dalla estrosa genialità del regista Federico Fellini nel film del 1969 “Fellini Satyricon”. Tale esperienza didattica interdisciplinare nell’ambito delle materie classiche era già stata attuata precedentemente in diverse classi con lavori di analisi su testi di letteratura, o teatro greco- romano, e successiva partecipazione ai relativi spettacoli, scelti con attenzione, quali, ad esempio, le Coefore di Eschilo (regia: Calenda), l’Elettra di Sofocle (regia: Nardone), la Fedra di Seneca (regia: Salveti), le Nuvole di Aristofane (regia: Zingaro), la Samia di Menandro (regia: Prosperi): in tutti i casi il coinvolgimento e la partecipazione degli studenti sono stati validi strumenti per ampliare la loro conoscenza del mondo culturale classico e rafforzare le competenze specifiche. Tornando al presente lavoro, lo studio parallelo letteratura-cinema su Petronio-Fellini, con l’analisi del testo latino e del linguaggio e delle sequenze filmiche, è stato svolto nel corrente anno scolastico 2005-2006 dalla classe III C, che ha prodotto diversi interessanti saggi brevi sull’argomento, uno dei quali è il seguente, notevole per spessore culturale e capacità d’indagine e di sintesi. – 299 –
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mettetevi a correre e gridate che la grazia è concessa... il detenuto sia<br />
riportato alle sue mogli in trionfo.<br />
ATTORE: Dobbiamo proprio fare così per assecondare i gusti del pubblico.<br />
MENDICANTE: Se lo spettacolo fosse rimasto come io lo intendevo, ne<br />
sarebbe scaturita un’eccellente morale. Si sarebbe visto, cioè, che la<br />
gente più stolta ha esattamente gli stessi vizi dei ricchi e per questo<br />
vengono impiccati.<br />
ATTO III - SCENA XIII<br />
Mardock e la folla<br />
MARDOCK: Dunque a quanto pare per finire mi devo prendere una moglie.<br />
Sentite, mie care, non facciamo storie proprio ora, per questa volta prenderò<br />
Polly... e per tutta la vita, sgualdrinella, perché noi ci siamo sposati<br />
per davvero. Quanto alle altre... provvederò a trovar marito a ciascuna<br />
<strong>di</strong> voi!<br />
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