MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

LUCY: Ma sapete benissimo che sono innamorata di lui e avrei pagato di
tasca mia per tenerlo con me.
LOCKIT: Ah Lucy, eppure l’educazione che hai ricevuto avrebbe dovuto
farti stare più in guardia! Lo sai che una ragazza al banco di una birreria
è sempre assediata dagli uomini...
LUCY: Non parliamo della mia educazione perché è stata proprio questa la
mia rovina!
LOCKIT: E così lo hai fatto anche scappare, eh, bastarda?
LUCY: Quando una donna è innamorata, basta uno sguardo o una parola
gentile a indurla a fare qualsiasi cosa... E non ho avuto il coraggio di
chiedere anche un compenso.
LOCKIT: Tu non sarai mai altro che una volgare sgualdrina, Lucy. Non
devi fare mai niente se non per denaro.
LUCY: Ma l’amore è una disgrazia che può capitare anche alla donna più
assennata; Malgrado i suoi giuramenti, sono ormai convinta che Polly
sia davvero sua moglie. E io l’ho fatto scappare perché andasse da lei!
Ora Polly con le sue moine riuscirà a carpirgli denaro o un testamento e
Peacock lo farà impiccare... così saremo truffati tutti e due!
LOCKIT: Così io dovrei andare in rovina perché tu non resisti all’amore?!
LUCY: Mi sentirei di ammazzarla quella impudente sgualdrina per di più
fortunata!
LOCKIT: Dopo questo disastro devo anche subire i tuoi miagolii da gatta
in calore?! Fuori dai piedi puttana! Un bel po’ di frustate ti rinfrescheranno
le idee.
ATTO III - SCENA II
Lockit
LOCKIT: Peacock vorrà fare il furbo in questa faccenda ma con me troverà
pan per focaccia. Ognuno di noi approfitta del vicino eppure viviamo
tutti insieme. E adesso vedremo chi dei due la farà all’altro. (Entra
Lucy) C’è qualcuno della banda Peacock in casa?
LUCY: C’è Filch, padre, qui nella camera accanto.
LOCKIT: Và a dirgli che venga da me.
ATTO III - SCENA III
Lockit e Filch
LOCKIT: Ehi, ragazzo, hai l’aria di un morto di fame.
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