MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

viduo possiede in riferimento al funzionamento della mente, ma anche ai
processi di controllo che sovrintendono alle attività cognitive durante la loro
esecuzione”. 5
Nelle tappe che contraddistinguono la riflessione sulla metacognizione
correlandola ora al sistema della memoria ora alle diverse fasi dello sviluppo
ora sulla motivazione, emerge la necessità di attribuire, soprattutto negli ultimi
anni, particolare rilievo ai processi di costruzione della conoscenza, alle
modalità dello svolgimento di un compito, quindi al “come” piuttosto che al
“cosa”. Si tratta di favorire nell’alunno la consapevolezza delle strategie che
usa per realizzare un determinato compito.
In un recente saggio, Apprendere con stile di Manuela Cantoia, Letizia
Carruba e Barbara Colombo, 6 le autrici, trattando della “metacognizione”
(che intendono come “pensiero del pensiero”), ritengono però preferibile
parlare di “atteggiamento metacognitivo” per delineare la complessità di un
apprendimento che pervade i diversi aspetti dell’esperienza dell’alunno,
indipendentemente dai risultati raggiunti e dai livelli di prestazione.
Già Brown nel 1983 riteneva tuttavia che la metacognizione non consistesse
solo nella consapevolezza del funzionamento dei processi cognitivi,
ma nella capacità di progettare, controllare, porsi interrogativi e autodirigersi.
Ritroviamo nei processi di controllo metacognitivi, delineati da
Brown, tutte le attività procedurali, presenti nelle fasi di un progetto: previsione
del livello che si pensa di raggiungere, pianificazione intesa come
l’organizzazione delle azioni che determinano l’obiettivo, monitoraggio inteso
come il controllo che si esercita sull’attività che si svolge, valutazione
intesa come la capacità di giudicare, da parte dell’individuo, 7 sui progetti
l’adeguatezza dei percorsi adottati.
Nelle attività progettuali che promuovono una riflessione metacognitiva
è possibile riconoscere una duplice componente: quella riguardante l’alunno
che, da ascoltatore-fruitore passivo di conoscenze, diventa soggetto-imprenditore
di esse, capace di riconoscere i processi e le strategie di apprendimento
attivate per la realizzazione dell’obiettivo di produzione (da intendersi
come un risultato la cui validità è sperimentabile o acquisibile, ma sempre
5 J.H. Flavel - H.M. Wellman, Perspectives on the Development of memory and Cognition,
Erlbaum, New York, 1977.
6 Manuela Cantoia - Letizia Carruba - Barbara Colombo, Apprendere con stile. Metacognizione
e strategie cognitive, Carocci Faber, Roma 2004, pp. 12-13.
7 Con individuo intendiamo sia il docente che il discente.
–28–