MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
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ferno per un mese, potrete tornare a casa. Domani mattina partirete alla volta di Vinh per dare il cambio ai sopravvissuti. Buona fortuna. Appena finì di parlare, il generale salutò e scomparve nel buio. Poco dopo il tenente portò i soldati nelle camerate e, uscì dalla porta spengendo le luci. Durante la notte nessuno chiuse occhio e Ben sentiva ogni tanto qualche singhiozzo strozzato di qualche ragazzo. La maggior parte di questi “soldati” aveva intorno ai venti anni e avrebbe sicuramente preferito trascorrere la propria giovinezza in un pub con gli amici o sdraiato su un prato con la ragazza. La mattina seguente il tenente passo tra i letti urlando, e le reclute si alzarono con fatica. Ben incrociò lo sguardo di Jerry e capì che anche lui non aveva chiuso occhio. Poco dopo i soldati si misero in fila e salirono sull’elicottero che li avrebbe portati al fronte. Ben s’infilò l’elmetto che gli era stato dato. Non si sentiva a suo agio con un mitra in mano e Jerry rispecchiava lo stesso umore. Almeno i due erano stati messi nella stessa squadra, sapendo di poter contare l’uno sull’altro, ma nessuno dei due si sentiva pronto a sparare ad un ribelle piuttosto che ad un civile. Durante il viaggio sull’elicottero, Ben scoprì che nella sua squadra era quasi il più vecchio rispetto agli altri: c’era il tenente, che aveva trentacinque anni, ma gli altri avevano tutti sotto i venticinque anni. Paul, il più giovane di tutti, aveva diciotto anni e tremava come un bambino, cercando di nascondere le lacrime che gli rigavano la faccia. Poi c’era Mike, ventidue anni, un altro bambino pronto a morire per la patria, per una causa che non conosceva neanche lui. Cinque giovani, compreso il tenente, che stavano per fronteggiare un nemico che probabilmente non avrebbero neanche ucciso. L’elicottero atterrò presso un piccolo spiazzo in una città abbandonata. Il plotone dei cinque scese rapidamente e i soldati videro l’elicottero che, ripreso il volo, scomparve nelle nuvole. La città era semidistrutta e al plotone era stato ordinato di uccidere i pochi sopravvissuti. Tra le macerie si potevano scorgere cadaveri, probabilmente morti in seguito ad un bombardamento aereo. Un silenzio religioso incombeva sulla città e il vento faceva alzare nubi di polvere che giravano tra le macerie. – 262 –
Il tenente, dopo aver ispezionato bene la piazza, tornò da Ben e gli altri quattro per organizzare un’esplorazione della città: – Questa è la prima volta che avete a che fare con la vera guerra, quindi vi consiglio di darmi retta e vi prometto che stasera saremo tutti di nuovo a Hanoi. Paul, tu stai vicino a me perché hai la ricetrasmittente. Vieni anche tu con me Mike. Noi tre andremo a coprire la parte est di questa città mentre tu e Jerry coprirete la parte ovest. Ci vediamo di nuovo qui tra mezz’ora. Appena vedete qualcuno aprite il fuoco e se siete in difficoltà chiamatami. Sapete come funziona quel mitra, quindi vedete di usarlo. Buona fortuna ragazzi. Detto così, il tenente si allontanò con Mike e Paul mentre Jerry e Ben andarono dall’altro lato, tenendo il fucile stretto al petto, mentre tremavano di paura. La strada era costeggiata da due palazzi, probabilmente pieni di ribelli che avrebbero sparato da un momento all’altro e, poco dopo, si sentirono i primi spari, provenienti dalla parte opposta a quella dei due ragazzi. Dalla radio di Ben si sentì una voce roca e strozzata: – Sono il tenente... è un’imboscata... scappate... La chiamata si chiuse con degli spari. Ben rimase impietrito e guardò Jerry inorridito che rimase a sua volta immobile. – Sono... sono morti, Ben? – Temo di sì... corriamo via di qui... Detto così i due ragazzi corsero per tutta la città fino a quando non trovarono un altro plotone. Dopo aver ripreso fiato Ben si fece coraggio e parlò con il tenente del secondo plotone: – Sono morti tutti... noi stavamo coprendo la zona ovest che c’era stata assegnata sino a quando non abbiamo sentito la radio che trasmetteva la voce del nostro tenente. Ci ha detto di scappare perché era un imboscata e penso che tra breve arriveranno molti vietcong. Meglio chiamare rinforzi. – Noi entriamo dentro questo palazzo, così almeno la frequenza radio è maggiore. Dal tetto ci vedranno di sicuro i nostri elicotteri. Presto, saliamo. Appena il tenente finì di parlare, il plotone salì sino al tetto, per cercare rinforzi. Il palazzo era molto alto e si poteva scorgere gran parte della città. Ben e Jerry erano sconvolti per l’accaduto e respiravano con fatica per l’angoscia che avevano. Il resto del loro vecchio plotone era molto probabilmente morto e loro due erano gli unici sopravvissuti: per fortuna, ora si trovavano in buone mani, anche se stavano per essere di nuovo attaccati dai ribelli. – 263 –
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Appena finì <strong>di</strong> parlare, il generale salutò e scomparve nel buio. Poco<br />
dopo il tenente portò i soldati nelle camerate e, uscì dalla porta spengendo<br />
le luci.<br />
Durante la notte nessuno chiuse occhio e Ben sentiva ogni tanto<br />
qualche singhiozzo strozzato <strong>di</strong> qualche ragazzo. La maggior parte <strong>di</strong> questi<br />
“soldati” aveva intorno ai venti anni e avrebbe sicuramente preferito trascorrere<br />
la propria giovinezza in un pub con gli amici o sdraiato su un prato<br />
con la ragazza.<br />
La mattina seguente il tenente passo tra i letti urlando, e le reclute si alzarono<br />
con fatica. Ben incrociò lo sguardo <strong>di</strong> Jerry e capì che anche lui non<br />
aveva chiuso occhio.<br />
Poco dopo i soldati si misero in fila e salirono sull’elicottero che li<br />
avrebbe portati al fronte. Ben s’infilò l’elmetto che gli era stato dato. Non si<br />
sentiva a suo agio con un mitra in mano e Jerry rispecchiava lo stesso<br />
umore. Almeno i due erano stati messi nella stessa squadra, sapendo <strong>di</strong><br />
poter contare l’uno sull’altro, ma nessuno dei due si sentiva pronto a sparare<br />
ad un ribelle piuttosto che ad un civile. Durante il viaggio sull’elicottero,<br />
Ben scoprì che nella sua squadra era quasi il più vecchio rispetto agli altri:<br />
c’era il tenente, che aveva trentacinque anni, ma gli altri avevano tutti sotto<br />
i venticinque anni. Paul, il più giovane <strong>di</strong> tutti, aveva <strong>di</strong>ciotto anni e tremava<br />
come un bambino, cercando <strong>di</strong> nascondere le lacrime che gli rigavano<br />
la faccia. Poi c’era Mike, ventidue anni, un altro bambino pronto a morire<br />
per la patria, per una causa che non conosceva neanche lui. Cinque giovani,<br />
compreso il tenente, che stavano per fronteggiare un nemico che probabilmente<br />
non avrebbero neanche ucciso.<br />
L’elicottero atterrò presso un piccolo spiazzo in una città abbandonata.<br />
Il plotone dei cinque scese rapidamente e i soldati videro l’elicottero che,<br />
ripreso il volo, scomparve nelle nuvole.<br />
La città era semi<strong>di</strong>strutta e al plotone era stato or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> uccidere i<br />
pochi sopravvissuti. Tra le macerie si potevano scorgere cadaveri, probabilmente<br />
morti in seguito ad un bombardamento aereo. Un silenzio religioso<br />
incombeva sulla città e il vento faceva alzare nubi <strong>di</strong> polvere che giravano<br />
tra le macerie.<br />
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