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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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– Dài, non essere pessimista... un mese <strong>di</strong> servizio e poi torneremo tutti<br />

a casa.<br />

– Davvero? Non lo sapevo...allora ci sono ancora delle speranze per<br />

pubblicare la mia canzone.<br />

– Ti prometto che se usciamo da quest’inferno, noi pubblicheremo la<br />

canzone. È una promessa...<br />

E, detto così, Jerry spense le luci e i due si addormentarono in un sonno<br />

profondo.<br />

La sirena della portaerei suonò verso le sei del mattino. Era passata più<br />

o meno una settimana e i due ragazzi avevano trascorso questi giorni sotto<br />

dure esercitazioni per ciò che li attendeva: un inferno <strong>di</strong> fuoco.<br />

Il portellone dell’imbarcazione si aprì e le truppe scesero dalla portaerei<br />

sopra una serie <strong>di</strong> pullman. La città in cui erano arrivati non era Hanoi, ma<br />

Hai Phong, una piccola citta<strong>di</strong>na nel golfo del Tonchino che era finita sotto<br />

il dominio delle truppe americane. Dal finestrino Ben vide solo due tipi <strong>di</strong><br />

persone vietnamite: prostitute e ladri. Queste persone non le aveva mai viste<br />

quando facevano vedere i documentari sul Vietnam: l’americano che porta<br />

da mangiare al povero vietnamita... che falsità.<br />

– È incre<strong>di</strong>bile che l’America fa vedere solo scene <strong>di</strong> bontà nei confronti<br />

dei Vietnamiti. Non è vero niente <strong>di</strong> ciò che ci fanno vedere alla televisione...<br />

– Lo so Ben. Tutto quello che ve<strong>di</strong> ora è niente in confronto a ciò che<br />

troveremo ad Hanoi: cadaveri in mezzo alle strade pubbliche, e molto<br />

altro... questo è il vero volto dell’America...<br />

Ben rimase molto toccato per le parole dell’amico e si rigirò verso il<br />

finestrino del pullman, intento a riflettere.<br />

Erano le nove <strong>di</strong> sera e il pullman si fermò davanti ad un cancello mastodontico,<br />

che delimitava l’area <strong>di</strong> una zona militare. Poco dopo, il veicolo<br />

si fermò davanti ad una serie <strong>di</strong> container.<br />

Davanti al pullman vi era una fila <strong>di</strong> venti soldati, che attendevano<br />

qualcuno. Poco dopo si avvicinò un uomo piuttosto basso e robusto che<br />

sembrava essere un ufficiale del posto:<br />

– Buona sera ragazzi, sarò breve perché so che non vedete l’ora <strong>di</strong><br />

sdraiarvi su un bel letto. Io sono il generale Payne, e sono a capo <strong>di</strong> questa<br />

zona. Domani sarete mandati imme<strong>di</strong>atamente al fronte e sarete <strong>di</strong>visi in<br />

squadre da cinque. Sarete mandati a conquistare la parte meri<strong>di</strong>onale del<br />

Vietnam e non voglio sapere come... se riuscirete a sopravvivere a quest’in-<br />

– 261 –

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