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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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Finita la cena i due ragazzi presero gli strumenti musicali e uscirono<br />

dalla camerata correndo. Si fermarono vicino i campi d’addestramento e,<br />

iniziarono a suonare. Era tutta una cosa improvvisata, ma le note del basso e<br />

quelle della chitarra concordavano come due tessere <strong>di</strong> puzzle.<br />

– Sto scrivendo una canzone... una sorta <strong>di</strong> guida su come cambiare<br />

il mondo. Il punto è che non so come iniziare la canzone. Cosa mi consigli?<br />

– Se è un pezzo reggae potresti iniziare ripetendo il testo e poi continuare<br />

con i vari mo<strong>di</strong> per “cambiare il mondo”. Poi, lo sai meglio <strong>di</strong> me che<br />

il reggae ha una tonalità cadenzata quin<strong>di</strong> potresti ripetere il titolo più volte.<br />

Non è <strong>di</strong>fficile.<br />

– Noooo! Basta solo tanta fantasia, le note giuste e il produttore<br />

<strong>di</strong>sposto ad investire su <strong>di</strong> te. Che ci vuole!<br />

Jerry ritornò in camera verso le <strong>di</strong>eci e mezzo mentre Ben rimase a<br />

fissare le stelle, cercando una piccola ispirazione.<br />

Ad un tratto, si accese un faro nella sua mente: – La semplicità, nel<br />

comporre del reggae, sta nell’essere ripetitivi ed incisivi, per trasmettere il<br />

messaggio della canzone che è quello <strong>di</strong> “cambiare il mondo”.<br />

Detto così, il ragazzo iniziò a scrivere delle frasi e le provò mo<strong>di</strong>ficando<br />

sia le note che le parole, per completare l’opera.<br />

Alle due <strong>di</strong> notte Ben rientrò in camera e non dormì per altre due ore,<br />

perché era troppo entusiasmato dalla sua creazione.<br />

La mattina dopo, Ben fu svegliato dal suono del megafono e si avvicinò<br />

al letto <strong>di</strong> Jerry, per raccontargli della notte passata:<br />

– Sono riuscito a finire la mia canzone ieri sera. Questa notte dovrai<br />

sorbirti la mia creazione per valutare il mio capolavoro.<br />

– Sono ansioso <strong>di</strong> sentirla – <strong>di</strong>sse Jerry sba<strong>di</strong>gliando – ma ora è meglio<br />

se ci sbrighiamo altrimenti Artman ci uccide.<br />

La giornata non finiva più e Ben non vedeva l’ora che arrivasse la sera,<br />

per poter chiamare Juan e Carol, per informarli della canzone. E poi la sera<br />

stessa doveva anche cantare e suonare davanti ad un pubblico numerosissimo:<br />

Jerry Nelson.<br />

Arrivata la sera, Ben chiamò Carol per <strong>di</strong>rgli della canzone. Gli sudavano<br />

le mani e non sapeva cosa <strong>di</strong>rle. “E se mi attacca in faccia...” pensava<br />

tra sé e sé il piccolo “Romeo Harper”.<br />

– Pronto, buona sera, sono Benjamin, potrebbe passarmi sua figlia per<br />

favore?<br />

– 256 –

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