MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

no alla slealtà, no all’ingiustizia, no al tradimento, no all’ipocrisia, no a
tante altre cose piccole, meschine, di cui il mondo è invaso. Dite no a quello
che non è bene, dite sì, sempre, a quello che è bene per voi! E allora sarete
grandi. E allora il migliore dei figli non sarà perché sta qui o sta lì, il migliore
dei figli non è neppure perché sta in quella classe o in quell’altra
classe: il più piccolo di voi può essere il più grande del Liceo Orazio, come
il più grande, il più grosso o anche il più intelligente può essere l’ultimo del
liceo. Siete voi che scrivete le pagine della vostra vita. E allora bisogna dire
sì a tante cose. Ma la prima cosa a cui bisogna dire sì in una scuola, è bene
che lo chiariamo subito, è lo studio. Dovete studiare! Ogni cosa ha una sua
essenzialità. Una sedia serve per far sedere la gente, un tavolo serve per
scrivere, per appoggiare le cose, questo altoparlante serve se permette la
diffusione del suono. Un albero di mele serve se dà le mele, un fico serve se
dà un fico. Ma una scuola serve se fa studiare. E allora io non mi arrampico
su qualcosa che è contraria alla sua finalità. Se io ho scelto il Liceo Orazio,
se io ho scelto questo indirizzo, è perché voglio studiare. E quello che avete
scelto voi forse è anche più bello, più grande, più interessante e più moderno
di altri studi. Perché è più interessante? È più interessante perché
sono le lingue, soprattutto, quello che caratterizza il Linguistico. È più
bello, perché vi mettete a contatto di altre culture, di altre civiltà. È più
grande soprattutto per voi, perché significa che voi avete un carattere
aperto. Cioè chi vuole apprendere, già di per sé ha un carattere aperto, ma
chi vuole apprendere come pensano gli altri, è aperto, chi vuole apprendere
come è la civiltà degli altri è aperto, chi vuol conoscere i costumi degli altri
è aperto, chi vuol conoscere la civiltà e il modo di essere degli altri è aperto.
E allora chi sceglie il Linguistico non lo sceglie soltanto perché dice che un
giorno gli servirà una lingua, per lavorare di più e per guadagnare di più.
Certo, c’è anche quello perché la nostra vita si regge nel reale, nel concreto
e nel quotidiano. Ma voi state qui e imparate le lingue per conoscere gli
uomini, per conoscere gli altri da voi. Ecco, io desidero che ciascuno di voi
apra le finestre del proprio cuore, oltre che dei propri occhi, della propria
mente, apra queste finestre agli altri. Chiunque sta fuori di me, auspico che
sia dentro di me. Chiunque parla la sua propria lingua, potrà essere capito
da me, ma nella sua struttura mentale, nella sua struttura linguistica, nella
sua struttura comportamentale, nella sua struttura di civiltà, di cultura e di
legge. Noi dobbiamo essere aperti. Voi, avendo scelto il Linguistico, sentite
questa esigenza. E allora voi sarete grandi se manterrete fedeltà, se diventerete
fedeli a questo indirizzo, a questo modo di concepire il Linguistico.
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