05.06.2013 Views

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

piangeva <strong>di</strong>sperata, soffriva. Nessuno era in gradoni comprenderla, ma<br />

nessuno voleva comprenderla. Stava sempre chiusa nella sua stanza, lì non<br />

faceva che urlare <strong>di</strong>sperata, Paride tentava <strong>di</strong> consolarla, e falsa speranza le<br />

davano le parole <strong>di</strong> Priamo: «Elena non è colpa tua, se la causa <strong>di</strong> questa<br />

guerra fossi stata tu, quando Menelao morì, i Greci sarebbero tornati alla<br />

loro patria da molti anni. I Greci ci o<strong>di</strong>ano da sempre, da secoli progettano<br />

<strong>di</strong> asse<strong>di</strong>arci, la tua fuga è stata solo un pretesto». Questo era vero, ma non<br />

bastava a Elena. Non aveva amici, e ogni giorno che passava, si sentiva<br />

sempre più in colpa. Quando un uomo moriva si sentiva responsabile, come<br />

se lo avesse ucciso lei, desiderava tanto che fosse consegnata ai Greci, così<br />

la guerra sarebbe finalmente terminata.<br />

Se gli anni passarono per Elena, altrettanto passarono anche per Briseide.<br />

Infatti per lei erano aumentati anche gli anni <strong>di</strong> prigionia. La ragazza<br />

in fin dei conti, non era proprio prigioniera, perché, era <strong>di</strong>ventata la serva<br />

<strong>di</strong> Achille e godeva quin<strong>di</strong> della sua protezione. Passava le sue giornata<br />

pregando per un imminente fine della guerra, desiderava tanto rivedere i<br />

suoi cari, abbracciarli tutti, baciarli, <strong>di</strong>re loro che era ancora viva; ma,<br />

sapeva che non era possibile, e per questo piangeva, si <strong>di</strong>sperava, urlava...<br />

In cuor suo però si era accorta <strong>di</strong> una cosa. Si era innamorata, si era<br />

innamorata dell’uomo sbagliato, si era innamorata <strong>di</strong> Achille. Non capiva<br />

cosa la spingeva ad amare quell’uomo, ma ne era attratta. Altre donne<br />

probabilmente avrebbero manifestato un finto interesse per Achille, per non<br />

essere uccisa, o per non essere molestata. Ma Briseide era veramente innamorata;<br />

quando passeggiava sulla riva del mare, pensava cosa avrebbero<br />

detto i suoi parenti, ma già si immaginava la reazione del cugino Ettore:<br />

«Hai portato a Troia il mio peggior nemico!!! Hai calpestato l’onore della<br />

nostra famiglia!!!» E a questi pensieri rideva. Stranamente desiderava che<br />

Achille restasse con lei, ma se Achille fosse rimasto la guerra sarebbe continuata,<br />

portando morte e dolore per le famiglie dei soldati morti in battaglia,<br />

invece se la guerra fosse terminata, cosa che sperava, sarebbe dovuta andare<br />

a Ftia con lui, e lasciare per sempre la sua terra natale. Un giorno però rimase<br />

molto sorpresa perché Achille si rivolse a lei <strong>di</strong>cendo: «Ho programmato<br />

il mio ritorno a casa, e con me vorrei che venissi anche tu. Ma, certamente<br />

non ti posso costringere ad abbandonare la terra dei tuoi padri. Perciò<br />

ti lascio decidere il tuo destino, io vorrei una risposta al tramonto. Ma sappi<br />

che se verrai con me, mi renderai l’uomo più felice del mondo, e inoltre<br />

sarai la regina della terra dove sono nato io e dove sono cresciuto. Aspetterò<br />

con impazienza la tua risposta». Dopo ciò che aveva u<strong>di</strong>to da Achille, andò<br />

– 235 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!