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MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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mura, far riposare i soldati, riparare le spade e le armature e, soprattutto,<br />

progettare e costruire nuove armi».<br />

Detto questo tornai a sedermi ed in sala, per pochi minuti vi fu un gran<br />

silenzio. Quin<strong>di</strong> si alzò Priamo e <strong>di</strong>sse quasi bisbigliando, con gli occhi<br />

pieni <strong>di</strong> fiducia e <strong>di</strong> speranza «E tu Enea, figlio d’Anchise, cosa proponi?»<br />

La mia proposta fu accettata, ed io contento per la mia nuova carica<br />

cominciai subito a <strong>di</strong>segnare insieme ad architetti <strong>di</strong> guerra, i nuovi mezzi.<br />

L’INVENZIONE DI NUOVE ARMI<br />

Nei giorni seguenti, mentre il nostro esercito restava protetto dalle<br />

mura, l’esercito Acheo si riversava nella pianura ed i soldati, accortisi che<br />

non c’era nessuno ad affrontarli, infuriavano contro le mura, venendo ripetutamente<br />

colpiti dalle frecce dei nostri arcieri. Noi, intanto, al riparo delle<br />

mura, progettavamo la costruzione <strong>di</strong> mici<strong>di</strong>ali carri, forniti <strong>di</strong> spuntoni e <strong>di</strong><br />

arpioni. Io stesso ebbi l’idea <strong>di</strong> montare sui carri un congegno attraverso il<br />

quale sarebbe stato possibile scagliare lance più lunghe del normale che<br />

avrebbero potuto infilzare anche due uomini per volta.<br />

Poi feci montare sulle ruote dei carri spuntoni che avrebbero tranciato<br />

le gambe dei nemici; quin<strong>di</strong> decisi <strong>di</strong> attaccare con una corda una quarantina<br />

<strong>di</strong> lance; questa corda sarebbe stata collegata con due carri, e quando<br />

sarebbe stata tesa avrebbe infilzato i soldati in prima fila. Con queste nuove<br />

armi avremmo sicuramente sacrificato meno vite, sperando <strong>di</strong> riportare<br />

sempre la meglio nelle battaglie. Ormai si ripeteva sempre la stessa cosa, i<br />

Greci si riversavano nella pianura e invocavano il combattimento, ricevevano<br />

risposta in frecce e imprecando in<strong>di</strong>etreggiavano. Ma vi devo informare<br />

<strong>di</strong> una cosa, forse avete sentito parlare <strong>di</strong> Troia, solo per la mitologica<br />

guerra che durò più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni, ma dovete sapere che Troia fu anche<br />

luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse storie d’amore; a Voi forse è nota soprattutto quella <strong>di</strong><br />

Achille e Briseide ma noi Troiani ricor<strong>di</strong>amo appunto quella tra Elena e<br />

Paride. Io infatti molte volte avevo visto camminare per le strade <strong>di</strong> Troia i<br />

due innamorati, e la cosa spesso mi lasciava sorpreso perché molto spesso<br />

Elena mi guardava e mi sorrideva, io rigido non accennavo a smuovermi,<br />

ero ancora furioso e non riuscivo a comprendere il perché <strong>di</strong> questa guerra;<br />

alcune voci <strong>di</strong>cevano che questa guerra veniva combattuta solo perché il<br />

nostro principe Troiano potesse avere una donna. Inizialmente mi accorsi<br />

che per amore gli uomini fanno cose molto strane; ma mentre stavo comin-<br />

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