MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

Non ci dibatteremo più sotto il coltello
Ma gusteremo quel freddo, profondo silenzio;
Dimentichi delle aspre vie maestre,
Dimentichi dello spinoso flagello,
Dimentichi del montante desiderio,
Ne avremo abbastanza allora?
Come possiamo dire ‘basta’ sulla terra –
‘Basta’ con un cuore così ardente?
Da quando sono nata mai ne ho avuto abbastanza,
Ma sempre ho barattato una parte per l’altra.
Senza mai tenere e abbracciare il tutto,
Col vecchio pagando per avere il nuovo:
Molto ho pagato, pure molto è dovuto,
Finché méndico il senso e l’anima.
Lavoravo, lottavo
Con piacere con una volontà indomita:
Ora se solo mi resta viva l’anima
Tutto il resto che importa, bene o male?
Sognavo da sola, progettavo
Speranze taciute e giorni a venire: -
Di tutto il passato questo mi resta –
Non mi appoggerò su un figlio d’uomo.
Dare, dare, non ricevere!
Voglio riversare me stessa, la mia anima,
Non tenermi indietro o fare calcoli o rinunciare,
Ma da re a re dare tutto.
Desidero qualcuno che smuova il mio profondo –
Ne ho abbastanza di aiuto e dono –
Desidero qualcuno che mi cerchi e sondi,
Che mi prenda e tenga.
Graffi col tuo spillo la mia pelle,
Mi hai colpito lieve col tuo respiro soffice: -
No trafiggi, no frughi, no scavi dentro,
Frughi il mio fondo vivo e fai risuonare le mie profondità.
Mi chiami con un richiamo debole,
Mi parli, mi sorridi, non fai niente:
Come potrei impegnare il mio cuore con te.
Il cuore che tanto vi sovrasta tutti?
I tuoi vasi sono veramente troppo stretti:
Dovessi io versare, tu non potresti contenere, -
Sopporta con me: devo sopportare l’attesa,
Fontana sigillata nel caldo e nel freddo.
Sopporta con me giorni o mesi o anni:
Profondamente devi chiamare profondamente sino alla fine
Quando l’amico non invidierà più l’amico
Né irriterà l’amico senza volerlo.
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