MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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Myself, arch-traitor to myself;
My hollowest friend, my deadliest foe,
My clog whatever road I go.
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Tuttavia sembra che da bambina avesse un carattere impetuoso e ribelle
come il fratello Dante Gabriel. A differenza degli altri bambini vittoriani,
inoltre, Christina e i suoi fratelli non crebbero nel clima segregato delle
nursery borghesi. La loro casa era un ambiente per nulla tradizionale, e
aperto alle visite di esuli, patrioti, uomini politici, letterati e musicisti. Ai
bambini era permesso di restare a giocare nella stessa stanza in cui tutte
queste persone discutevano; inoltre tutti i Rossetti, come avvenne per i
Brontë, si influenzarono reciprocamente e furono sempre molto attaccati gli
uni agli altri.
Certamente un cambiamento ebbe luogo in lei nell’età adolescenziale
che il fratello William collegò a preoccupazioni finanziarie per la famiglia,
a cattiva salute e a emulazione della madre.
La sua espansività fu repressa e lei sviluppò una tendenza alla svalutazione
di sé e alla rinuncia. È difficile capire esattamente che cosa ebbe: le ipotesi
formulate dai biografi inclinano a imputare questo stato a mania religiosa,
alla perdita di libertà personale, dato che le adolescenti di allora dovevano
essere sempre accompagnate, a un periodo di anemia, a sintomi di angina
pectoris, all’afflizione della bronchite che, nelle aree industriali era molto
frequente all’epoca, a sintomi di isteria e sensazioni di soffocamento (quelli
che oggi si chiamano attacchi di panico). L’amore per gli animali e soprattutto
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Mi chiudo la porta dietro
E li taglio fuori: ma chi proteggerà
Il mio io da me stessa, più di tutto aborrita?
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Io, la peggiore traditrice di me stessa,
L’amica più falsa, la nemica più fatale,
La mia pastoia, qualunque strada prenda.
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(versi tratti dalla poesia ‘God stregthen me to bear myself’ (‘Dio mi rafforzi perché possa
sopportare me stessa’, R.W. Crump (ed.), Complete Poems of Christina Rossetti: A
Variorum Editon, Baton Routge: Louisiana State University Press, 1986).
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