MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

A parte l’essere mogli-madri, “angeli della casa”, alle donne colte si
offriva la possibilità di essere insegnanti, governanti, suore o impegnate
in opere caritatevoli: nei primi due casi erano malpagate e spesso trattate
male (ne sono testimonianza i romanzi di Anne Brontë e Charlotte Brontë).
Christina provò per brevi periodi della sua vita a fare l’insegnante e la
governante, venendo incontro ad esigenze economiche della sua famiglia
ma poi, provando un profondo disagio psichico e fisico – un po’ come
Emily Brontë – ci rinunciò. Quello che le permise di non lavorare fu il fatto
di avere una salute malferma. Nell’adolescenza ebbe vari malanni probabilmente
di tipo psicosomatico, più tardi mali più specifici. 6 È sintomatico che
così come molte donne sono riuscite a trovare il tempo per se stesse, per
scrivere, nel corso dei secoli, perché vivevano in un convento, molte altre
sono riuscite a svolgere questa occupazione in quanto non lavoravano a
causa di patologie non meglio identificate.
Quella dei Rossetti fu sempre una famiglia molto unita, i cui membri
si aiutarono a livello affettivo ed economico. Originario di Vasto, il padre
Gabriele, poeta e dantista, fu costretto ad espatriare in Inghilterra dopo
essere stato condannato a morte dal Borbone di Napoli per la sua partecipazione
ai moti del 1820. Giunto a Londra, aiutato dalla comunità italiana
in esilio e dai loro amici inglesi simpatizzanti della rivoluzione italiana,
cominciò a dare lezioni d’italiano e ottenne una cattedra al King’s College.
Sei anni più tardi sposò Frances Polidori, figlia di un altro esule italiano,
Gaetano Polidori, che era stato segretario dell’Alfieri. Ebbe quattro figli:
Maria, Dante Gabriel, William e Christina Georgina, tutti educati nella
religione della madre, che era anglicana. Frances era un modello perfetto di
buona moglie: il figlio Dante Gabriel pensava che avesse delle notevoli doti
intellettuali che erano state sacrificate per il bene della famiglia.
Questo tema ricorrente nella vita delle donne: la cancellazione di sé
(‘self-effacing’) sarà proprio anche di Christina:
…
I lock my door upon myself,
And bar them out; but who shall wall
Self from myself, most loathed of all?
6 Christina era consapevole che le sue malattie l’avevano lasciata libera di occuparsi di
se stessa. Al suo primo editore, Alexander MacMillan, confessò: “Non sono, né mi aspetto di
diventare molto robusta, ma sono ben contenta dei privilegi e delle immunità legate alla semiinvalidità”.
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