MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

CLAUDIO JANKOWSKI
Sceneggiatura per una fiaba,
idea per un balletto
Un cavaliere ritorna dalla guerra dove è diventato un eroe per aver
ucciso moltissimi nemici. Ritornato in patria incontra una maga (la sua
coscienza) che lo fa temporaneamente impazzire mostrandogli le atrocità
commesse; inorridito da queste il cavaliere chiede di essere ammesso al
cospetto del grande saggio per parlare con lui e purificarsi. Alla fine
riprende la strada di casa rasserenato e decide di trasformarsi in un albero
dopo la morte per ridiventare parte della natura.
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Nella prima scena si deve vedere un’immagine della guerra descritta
dalla scenografia, dalla musica, dalla danza della ballerina. Finisce la guerra
e l’“eroe” sale a cavallo ed inizia un lungo cammino che lo porterà ad attraversare
tempeste, neve, piogge e luoghi lontani fra i più strani e diversi (il
cammino dell’uomo alla ricerca di sé) finché non giunge, accompagnato
dalla voce del commentatore, entro i confini della sua terra. Stanco ed affamato
apre una cassa dove aveva riposto l’oro depredato e le provviste ma
tutto si è magicamente trasformato in maschere bagnate di sangue ed in
quel momento scopre il proprio destino umano che si rivolta contro la
propria aspirazione di poter diventare un semidio (ragnatela). NOTTE.
MATTINA. A questo punto, mentre è terrorizzato per l’accaduto, gli
viene incontro un uccello (ballerino) che inizia a parlargli ed a indicargli la
giusta strada del pentimento, si uniscono a questo altri animali ed anche
fiori ed alberi cominciano a parlare con lui. (Danza della natura) Il guerriero
incredulo del giudizio espresso dalla natura riprende il cammino
finché giunge nel territorio della strega-maga che vuole a tutti i costi terrorizzarlo
per farlo pentire dei crimini commessi. (Danza della morte e dell’angoscia)
Il cavaliere viene precipitato negli inferi e lì vive scene demoniache,
viene affrontato da mostri e da ricordi raccapriccianti riguardanti i
delitti commessi in guerra e la guerra in genere. (Danza dell’inferno e dei
mostri) Il guerriero non più eroe è terrorizzato e chiede di poter ritornare
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