05.06.2013 Views

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2004 2005.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

v. 98: bramosa voglia: questa ridondanza mette bene in luce l’essenziale caratteristica<br />

della cupi<strong>di</strong>gia, che alimenta se stessa in senso esponenziale<br />

(cfr. Ov., Met., VIII, 834, dove il poeta latino si riferisce ad Erisittone:<br />

plusque cupit, quo plura suam demittit in alvum).<br />

v. 99: dopo il pasto...pria: per rinforzare il concetto espresso sopra, Dante<br />

insiste sulla incontentabilità della lupa (ma ora più cupi<strong>di</strong>gia) ripetendo<br />

quasi le sue parole <strong>di</strong> Conv. IV, XII, 6: “in nullo tempo si compie né si<br />

sazia la sete della cupi<strong>di</strong>tate”.<br />

vv. 100-111: Virgilio rassicura Dante profetizzando l’avvento <strong>di</strong> un misterioso<br />

“Veltro”, che riuscirà a riportare la pace e la giustizia nel<br />

mondo, dopo aver cacciato la terribile lupa.<br />

v. 100: animali...ammoglia: alcuni hanno inteso “animali” nel senso figurato<br />

dei vizi che fanno da corollari alla cupi<strong>di</strong>gia; sembra tuttavia più<br />

persuasiva l’interpretazione attributiva della parola, per cui essa verrebbe<br />

a significare “esseri animati”, cioè dotati <strong>di</strong> anima: gli uomini.<br />

Tale lettura, confortata da analoghe occorrenze e da un passo <strong>di</strong> Ep. XI,<br />

14 (cupi<strong>di</strong>tatem unusquisque sibi duxit in uxorem), rivela ancora una<br />

volta l’amaro pessimismo del Poeta, che non vede altra via d’uscita che<br />

la soluzione messianico-palingenetica.<br />

v. 101: Veltro: Dante affida la sua prima ipostasi profetica ad uno splen<strong>di</strong>do<br />

animale: il veltro (dal tardo latino vertagum). Questo, agile ed inesorabile<br />

cane da caccia, nasce figurativamente dall’immagine della lupa, e<br />

come essa <strong>di</strong>spone (almeno in questa prima rapida presentazione: in<br />

seguito noteremo il <strong>di</strong>stanziarsi <strong>di</strong> Dante dall’aspetto letterale per dare<br />

più forza a quello ideologico) <strong>di</strong> un doppio corredo interpretativo: quello<br />

letterale, che vede la lupa, animale temibile per la sua ferocia, infine<br />

preda dell’implacabile veltro; quello allegorico, per cui il più insi<strong>di</strong>oso<br />

dei vizi, la cupi<strong>di</strong>gia, sarà presto debellata da... chi?<br />

Ed eccoci giunti ad uno dei più oscuri misteri <strong>di</strong> cui Dante ha voluto<br />

maliziosamente <strong>di</strong>sseminare il suo capolavoro. Chi sarà mai il personaggio<br />

cui il Poeta demanda l’auspicato ed inevitabile rinnovamento<br />

che, estirpata la tabe della cupi<strong>di</strong>gia, restituirà al mondo pace e giu-<br />

– 132 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!