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consumatori<br />
il mensile dei soci coop<br />
gennaio/febbraio<br />
numero 1 - 2007<br />
coop consumatori nordest edizione friuli v.g. - veneto<br />
40<br />
rc auto<br />
si cambia<br />
Polizze più semplici<br />
e trasparenti.<br />
caleranno anche i costi?<br />
convenienza e sviluppo<br />
Nel 2007 tutela dei consumatori<br />
e ampliamento della rete di vendita<br />
al centro dell’azione di coop Nordest
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iNformati<br />
4<br />
6<br />
12<br />
16<br />
20<br />
6<br />
Lettere<br />
a <strong>Consumatori</strong><br />
Cambiare<br />
energia<br />
di Silvia Fabbri<br />
Rc auto: polizze<br />
più trasparenti?<br />
di Dario Guidi<br />
La vignetta<br />
di Elle Kappa<br />
<strong>Coop</strong> Salute,<br />
che successo!<br />
Cambiare energia<br />
Dalla caldaie, agli impianti<br />
fotovoltaici, ai pannelli<br />
solari: ecco cosa si può fare<br />
anche grazie agli incentivi<br />
della legge finanziaria<br />
20<br />
Mensile della <strong>Coop</strong>erazione di <strong>Consumatori</strong><br />
40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16<br />
Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908<br />
redazione@consumatori.coop.it<br />
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005<br />
Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040<br />
Copia singola euro 0,31<br />
Abbonamento annuo euro 3,10<br />
Direttore responsabile<br />
Dario Guidi<br />
redazione<br />
Piero Giovanolla (vicedirettore)<br />
<strong>Coop</strong> Salute<br />
che successo!<br />
Si amplia l’offerta<br />
di farmaci: arrivano<br />
anche omeopatici<br />
e veterinari<br />
11<br />
23<br />
28<br />
30<br />
Decalogo per<br />
una decrescita dolce<br />
di Mario Tozzi<br />
La Tv e il cibo: corretta<br />
informazione cercasi<br />
di Eugenio Del Toma<br />
Eco-Logici <strong>Coop</strong><br />
di Anna Somenzi<br />
Cellulare,<br />
un fenomeno<br />
di Claudio Strano<br />
12<br />
Polizze più<br />
trasparenti?<br />
Nell’Rc auto procedure<br />
semplificate di indennizzo.<br />
Caleranno anche le tariffe?<br />
Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Paolo Mandini,<br />
Alberto Martignone , Paola Minoliti, Andrea<br />
Pertegato, Mauro Poletti, Gianfranco Sansalone,<br />
Anna Somenzi, Claudio Strano.<br />
Progetto grafico<br />
Ferro comunicazione & design<br />
impaginazione e grafica<br />
Ilde Ianigro<br />
responsabile della pubblicità<br />
Gabriella Zerbini<br />
stampa<br />
Coptip (Modena)<br />
vivere beNe<br />
17<br />
32<br />
34<br />
37<br />
38<br />
40<br />
44<br />
47<br />
48<br />
Un 2007 di convenienza<br />
e sviluppo<br />
di Mauro Poletti<br />
I dipendenti<br />
di <strong>Coop</strong> Nordest<br />
Planetario<br />
s rifà il look<br />
L’ecologia<br />
è “di casa”<br />
di Manuela Daniel<br />
I colori<br />
del cibo<br />
di Massimo Montanari<br />
È tempo di...<br />
cavolo e c.<br />
di Helmut Failoni<br />
Perle delle Alpi<br />
di Giuseppe Ortolano<br />
Libri e concerti<br />
Intervista a Nicolò Fabi<br />
di G. Oldrini e P. Pacoda<br />
La lettera<br />
di protesta<br />
di Natalino Balasso<br />
coop editrice consumatori<br />
consiglio di amministrazione:<br />
Paolo Cattabiani (presidente)<br />
Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />
Francesco Berardini, Giuseppe Bolognesi, Claudio<br />
Cucchiarati, Marco Gaiba, Luciano Landi, Paolo<br />
Mandini, Daniele Moltrasio, Claudio Toso<br />
Consegnato alle poste a partire dal 24/01/2007<br />
Il numero di dicembre è stato stampato in 2.707.779 copie<br />
associato a:<br />
ANES, Associazione nazionale editoria specializzata<br />
www.consumatori.e-coop.it
<strong>Coop</strong>, già dal 2006<br />
stop alle pellicce di animali<br />
Un’amica mi ha inviato la cartolina della Lav, la Lega<br />
antivivisezione, a sostegno della campagna contro le<br />
pellicce animali. Come si comporta <strong>Coop</strong> su questi<br />
temi?<br />
Angela Pamparana – Milano<br />
Risponde Claudio Mazzini, di <strong>Coop</strong> Italia: Si stanno<br />
moltiplicando i documenti che mettono in evidenza le<br />
condizioni inaccettabili di allevamento degli animali da<br />
pelliccia, ormai quasi tutti concentrati nell’estremo<br />
oriente. In molti di questi paesi non esistono regole o<br />
norme che tutelino gli animali allevati o che regolino i<br />
sistemi di uccisione e di scuoiatura.<br />
Una ricerca condotta lo scorso anno dalla Swiss Animal<br />
Protection e dall’East International ha reso ufficiali i metodi<br />
impiegati dalle aziende dell’estremo oriente per la<br />
produzione di pellicce, evidenziando le inutili sofferenze<br />
inflitte agli animali: gabbie con spazi del tutto insufficienti,<br />
completamente spoglie, prive di qualsiasi accessorio,<br />
nulla da rosicchiare, nessun box per costruire una<br />
tana, in molti casi manca anche il tetto.<br />
La prigionia in queste anguste gabbie provoca gravi effetti<br />
sul comportamento degli animali: sono state documentate<br />
malattie come stereotipie (comportamenti ossessivamente<br />
ripetitivi come camminare ripetutamente<br />
avanti e indietro o il continuo annuire), completa passività<br />
acquisita (mancanza di sensibilità e inattività estrema)<br />
come pure automutilazioni.<br />
Infine le operazioni di uccisione e scuoiamento sono ancora<br />
più crudeli: gli animali vengono storditi con colpi<br />
alla testa, sbattuti per terra con violenza e, spesso, scuoia-<br />
consumatori<br />
il mensile dei soci coop<br />
consumatori<br />
la posta<br />
ti quando sono ancora in vita. Per maggiori informazioni<br />
è possibile visitare il sito http://www.nonlosapevo.com/<br />
home.htm<br />
Inoltre proprio in queste settimane la Lega antivivisezione<br />
sta portando avanti una campagna di pressione<br />
verso alcune aziende della grande distribuzione affinché<br />
aderiscano al progetto “nati senza pelliccia”.<br />
<strong>Coop</strong> da tempo richiedeva ai propri fornitori prodotti rispettosi<br />
della convenzione di Washington, che protegge<br />
tutti gli animali in via di estinzione, estendendo tale impegno<br />
anche agli animali domestici (cani e gatti) e già da<br />
inizio 2006 - a fronte della situazione produttiva documentata<br />
- <strong>Coop</strong> ha deciso di mandare un segnale forte di<br />
non accettazione di queste realtà.<br />
Pertanto già dalla collezione autunno-inverno 2006/2007<br />
(ovvero i capi che trovate in vendita dallo scorso autunno)<br />
<strong>Coop</strong> ha deciso la completa esclusione delle pellicce<br />
naturali e il passaggio a materiali sintetici. Questa scelta<br />
è stata valutata fattibile sia dal punto di vista della sostenibilità<br />
dei costi, sia dal punto di vista delle caratteristiche<br />
qualitative dei prodotti, inserendo tra le regole nei<br />
contratti commerciali non solo la richiesta di dichiarazioni<br />
specifiche di conformità e di provenienza delle pelli,<br />
ma impostando un rigoroso piano di controllo del rispetto<br />
di questa esclusione.<br />
Si sta anche valutando l’apposizione di un marchio distintivo<br />
sui capi d’abbigliamento, per evidenziare questa<br />
scelta. Ancora una volta <strong>Coop</strong> -per prima fra le catene<br />
distributive- risponde con fatti concreti alle richieste dei<br />
propri consumatori, facendosi parte attiva anche verso le<br />
Istituzioni ed il mondo della produzione.<br />
www.consumatori.e-coop.it<br />
Lo sai che <strong>Consumatori</strong><br />
è anche su Internet?<br />
Notizie, articoli, inchieste a portata di un clic<br />
Un servizio in più per i soci <strong>Coop</strong>
Bimbi grassi<br />
Il mio nipotino di 10 anni sta<br />
diventando “cicciottello”. Ho<br />
letto dell’obesità nei bambini e<br />
sono un po’ preoccupata…<br />
Marta Bedetti – Parma<br />
Certo scoprire che due bambini su<br />
dieci sono sovrappeso e uno è obeso,<br />
deve far pensare. Del resto, proprio<br />
del rischio obesità come rivista ci<br />
siamo già occupati più volte (e<br />
torneremo a farlo nei prosimi<br />
numeri per dar conto della<br />
campagna <strong>Coop</strong> “Alimenta il tuo<br />
benessere” dedicata proprio a questi<br />
temi). Occorre anche sfatare alcuni<br />
luoghi comuni: non è vero che fino<br />
ai dieci anni i bambini hanno<br />
bisogno di molta energia extra per<br />
crescere; non è vero che occorre<br />
compensare l’attività motoria con<br />
apporti calorici speciali: per un’ora<br />
di nuoto si consumano 300 calorie,<br />
ovvero l’equivalente di un buon<br />
panino al prosciutto. Per farsi “i<br />
muscoli” non è necessario riempirsi<br />
di proteine: poi esistono quelle di<br />
origine vegetale e quelle derivate da<br />
pesce uova latte e formaggi che sono<br />
ottime. È vero invece che un<br />
bambino trascorre in media 3 ore<br />
tutti i giorni davanti alla tv, beve<br />
bevande gasate e consuma salse<br />
(maionese, ketchup ecc) che sono<br />
molto caloriche…Quindi, anche per<br />
i più piccoli, si evidenzia come lo<br />
“stile di vita” che si conduce sia<br />
fondamentale!<br />
A sciare in forma<br />
Ogni anno, prima della settimana<br />
bianca, mi chiedo cosa posso fare<br />
per arrivare in montagna “al<br />
meglio” da un punto di vista<br />
fisico. Ci sono consigli?<br />
Paolo Cimatti – Nonantola (Mo)<br />
Anche se, sino al momento in cui<br />
scriviamo, questo sembra un<br />
inverno decisamente avaro di neve,<br />
speriamo che gli sciatori possano<br />
avere modo di rifarsi sulle piste. Da<br />
questo punto di vista è certo che,<br />
per farsi una settimana di sci, la<br />
preparazione è assolutamente<br />
necessaria, proprio per non sentirsi<br />
subito troppo stanchi.<br />
Fondamentale è iniziare prima<br />
possibile con gli esercizi,<br />
soprattutto se durante l’anno<br />
facciamo un tipo di vita sedentaria.<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
la<br />
><br />
posta<br />
L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è<br />
redazione consumatori<br />
Viale Aldo Moro, 16<br />
40127 Bologna<br />
fax 051 6316908<br />
oppure<br />
redazione@consumatori.coop.it<br />
La preparazione ginnica si può fare<br />
anche a casa propria, magari con<br />
un controllo settimanale in<br />
palestra, con semplici esercizi<br />
(piegamenti sulle ginocchia, ecc.).<br />
Riguardo all’alimentazione,<br />
ricordiamo che quando si è ad alta<br />
quota non si deve aumentare a<br />
dismisura l’apporto calorico.<br />
L’incremento calorico non deve<br />
superare le 200 calorie rispetto<br />
all’abituale. Qualche caloria in più<br />
la si può aggiungere se l’attività<br />
fisica è molto maggiore, per tempo<br />
e sforzo, rispetto alla routine.<br />
Per tutti, è meglio scegliere cibi e<br />
bevande calde (zuppe al posto della<br />
pasta asciutta…) per tutelare il<br />
fisico dal freddo. Non devono<br />
mancare i liquidi (bere molta acqua<br />
e the caldo) perché l’aria secca li<br />
consuma rapidamente.<br />
Olive, sì ma con<br />
moderazione<br />
Le olive sono da considerare<br />
come frutta o verdura?<br />
Marcella Brugnoli – Imperia<br />
Le olive (soprattutto le nere) per il<br />
loro alto contenuto lipidico, ma<br />
anche per l’introito calorico e per i<br />
nutrienti prodotti, non sono come si<br />
suol dire “acqua fresca”: infatti 25-<br />
30 grammi di olive equivalgono ad<br />
un cucchiaio grande di olio, cosa di<br />
cui occorre tener conto quando si è<br />
a dieta. La prima distinzione è fra<br />
verdi e nere, essiccate al sole e<br />
tostate in forno. Le olive conservate<br />
in salamoia, sono ricche di sodio per<br />
cui sono sconsigliate agli ipertesi.<br />
Le qualità più pregiate sono le<br />
taggiasche (Liguria), quelle di<br />
Cerignola e le coratine, entrambe<br />
pugliesi. Le olive, come anche<br />
l’avocado e il cocco, somigliano più<br />
alla frutta secca oleosa (mandorle,<br />
noci, arachidi) ma sono più acquose<br />
e meno dense di grasso e quindi<br />
consentono un utilizzo anche<br />
giornaliero purché morigerato.<br />
In auto con<br />
gomme riciclate<br />
Sono un rappresentante di<br />
commercio e viaggio moltissimo,<br />
consumando ovviamente molto le<br />
gomme. Al momento della<br />
sostituzione, il mio gommista mi<br />
ha consigliato pneumatici<br />
ricostruiti, vantandone sicurezza,<br />
ecologia e risparmio. Cosa ne<br />
pensate?<br />
Mauro Sillipo – Novara<br />
Dopo anni nei quali il pneumatico<br />
ricostruito godeva presso il<br />
consumatore di un’immagine<br />
“povera”, oggi, grazie ad una<br />
aumentata sensibilità ecologica,<br />
l’utilizzo di questi pneumatici<br />
accredita l’automobilista come un<br />
cittadino responsabile e rispettoso<br />
dell’ambiente. I pneumatici<br />
ricostruiti (sui quali viene applicato<br />
un nuovo battistrada) hanno<br />
consentito, nel nostro paese<br />
nell’anno trascorso, una riduzione<br />
della massa da smaltire di circa 50<br />
mila tonnellate. Sono oltre ottanta<br />
in Italia le aziende di ricostruzione<br />
che così consentono di moltiplicare<br />
(spesso di triplicare) il ciclo di vita<br />
di pneumatici per vetture e camion.<br />
Per gli utilizzatori finali si è<br />
trattato di un risparmio di 290<br />
milioni di euro. Le norme<br />
prevedono, ovviamente, per i<br />
ricostruiti le stesse prove di<br />
resistenza, affidabilità e durata<br />
degli altri pneumatici e richiedono<br />
alle aziende di ricostruzione un<br />
rigoroso sistema di qualità.
in primo piano<br />
CAMBIAre<br />
di Silvia Fabbri<br />
consumatori<br />
In un futuro molto prossimo ci comporteremo, acquistando<br />
un appartamento, come quando compriamo<br />
una macchina o un frigorifero. E cioè ci chiederemo:<br />
quanto consuma? La risposta sarà uno degli elementi che<br />
ci consentirà di determinarne il valore. Ovvero, se consumerà<br />
poco costerà di più; se avrà consumi elevati, ovviamente,<br />
varrà di meno.<br />
Ma come si calcolano i consumi di una casa? Che sia un alloggio<br />
in un condominio o una casa indipendente, i consumi<br />
sono determinati dalla quantità di energia che serve a “farla<br />
funzionare”, ovvero a renderla confortevole in ogni stagione.<br />
Perché i consumi siano bassi è necessario, inoltre, che muri e<br />
infissi abbiano capacità di “tenuta” termica e che gli impianti<br />
di riscaldamento e raffreddamento siano efficienti.<br />
In taluni casi è molto semplice migliorare il livello dei<br />
consumi del nostro alloggio, in altri è più difficile, anche<br />
se è sempre fattibile. È ovvio che in fase di costruzione ex<br />
novo si possono ottenere appartamenti a consumi bassissimi,<br />
quasi prossimi allo zero (grazie all’impiego delle fonti<br />
di energia rinnovabili è persino possibile che un edificio<br />
produca più energia di quanta ne consuma). Ma anche<br />
quando si ristruttura si può ottenere un risparmio di energia<br />
considerevole, del 30 - 40% e anche di più.<br />
Risparmiare energia, poi, non è una questione che riguardi<br />
solo il nostro portafoglio. È in gioco la stessa sopravvivenza<br />
del genere umano. Uno studio commissionato dalla<br />
Ue sulle conseguenze del riscaldamento del pianeta, provocato<br />
dall’emissione di gas inquinanti, parla di desertificazioni<br />
in Italia, Spagna e Grecia. A partire dal 2020, a<br />
causa dello sciglioglimento dei ghiacciai, il mare potrà salire<br />
da un minimo di 17 centimetri a un massimo di 96.<br />
Addio Venezia, nel migliore dei casi. Addio a tutta la pianura<br />
padana, nel peggiore.<br />
Non sono argomenti da assemblea di condominio? Ai vicini<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
di casa riottosi, che si opporranno all’introduzione di migliorie,<br />
andrà allora anche ricordato che a partire dal 2009<br />
in caso di compravendita sarà obbligatorio produrre l’attestato<br />
di certificazione energetica; si tratta di una “carta<br />
d’identità” del nostro appartamento che farà parte dei documenti<br />
allegati all’atto di compravendita; né più e né meno,<br />
ad esempio, della mappa catastale. L’attestato, che dovrà essere<br />
corredato dai suggerimenti più significativi ed economicamente<br />
convenienti per il miglioramento delle caratteristiche<br />
energetiche dell’immobile, sarà necessario per<br />
accedere agli incentivi ed alle agevolazioni di qualsiasi natura<br />
correlati ad interventi sull’edificio o sugli impianti.<br />
Sarà questa certificazione energetica a contribuire a definire<br />
il valore dell’alloggio. Insomma, come spiega Pietro Andreotti,<br />
ingegnere e presidente dell’Icie, Istituto cooperativo<br />
per l’innovazione – “il costo di un edificio non è solo quello<br />
che è costato, ma anche quello che costerà”.<br />
Perciò vale la pena mettere mano all’efficienza energetica<br />
del nostro appartamento con l’obiettivo – come spiega<br />
Edoardo Zanchini, responsabile energia, infrastrutture e<br />
territorio di Legambiente – di “avere bisogno di pochissima<br />
energia per riscaldare e per raffreddare la nostra casa”.<br />
Come scaldare acqua e ambienti<br />
Il primo capitolo da affrontare è quello del riscaldamento e<br />
della produzione di acqua calda per uso sanitario. Anche perché<br />
– come spiega Zanchini di Legambiente - “ci sono pochi<br />
sistemi più energivori degli scaldabagno elettrici”. La sostituzione<br />
di questi apparecchi - purtroppo ancora molto diffusi<br />
- consente di ridurre significativamente i costi lungo tutto<br />
l’arco dell’anno. Ma come sostituire il boiler elettrico? La finanziaria<br />
2007 prevede un incentivo pari al 55% (fino ad un<br />
massimo di 30mila euro) della spesa di installazione delle caldaie<br />
a condensazione, ad alta efficienza, perché recuperano il<br />
calore latente dei fumi prodotti nella combustione. Con un<br />
doppio vantaggio: far risparmiare energia dentro casa e essere<br />
continua a pagina 8 >
in primo piano<br />
energIA<br />
Tanta ne potremmo risparmiare<br />
utilizzando caldaie ad alta efficienza.<br />
Ma tanta è quella che potremmo<br />
produrre da soli con un impianto<br />
fotovoltaico per trasformare la luce<br />
in elettricità. O con i pannelli solari,<br />
per scaldare l’acqua. Grazie anche<br />
agli incentivi previsti in finanziaria<br />
Andiamo alla fonte (rinnovabile)<br />
Mini-glossario per orientare le nostre scelte<br />
Solare termico<br />
Utilizza la radiazione solare per<br />
riscaldare acqua, per usi sanitari<br />
e per il riscaldamento degli ambienti,<br />
attraverso un pannello<br />
solare. La tecnologia è matura<br />
ed affidabile, con impianti che<br />
hanno una vita media di 2 anni,<br />
e tempi di ritorno dell’investimento<br />
molto brevi. Per riscaldare<br />
l’acqua bastano da 4 a mq<br />
per famiglia, con un costo che<br />
va da 4.000 a .000 euro. Per il<br />
riscaldamento di un appartamento<br />
di circa 100 mq occorrono<br />
invece da 10 a 20 mq per<br />
una spesa di circa 10mila euro.<br />
Solare fotovoltaico<br />
Converte direttamente la radiazione<br />
solare in energia elettrica. I<br />
pannelli sono composti da unità di<br />
base, le celle fotovoltaiche, che<br />
praticamente si comportano come<br />
delle minuscole centrali di produzione<br />
di energia elettrica grazie al<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
contributo dell’irraggiamento solare.<br />
Per un appartamento con tre<br />
persone il costo medio è tra i 20 e<br />
i 2 mila. Il costo è piuttosto elevato<br />
ma bisogna tenere presente<br />
che una scelta di questo tipo<br />
viene operata – oltre che nell’ambito<br />
di un complessivo ripensamento<br />
dei rapporti tra sé e<br />
l’ambiente – anche per mettersi<br />
al riparo da eventuali black out,<br />
sempre più frequenti, e da futuri,<br />
inevitabili aumenti tariffari<br />
ell’energia elettrica<br />
eolico<br />
Gli impianti eolici sfruttano<br />
l’energia del vento per produrre<br />
elettricità. Sono costituiti da aerogeneratori<br />
che trasformano<br />
l’energia cinetica del vento in<br />
energia meccanica e infine quest’ultima<br />
in energia elettrica.<br />
Possono essere realizzati impianti<br />
eolici di varie dimensioni<br />
organizzati in “parchi”.<br />
7<br />
Minieolico<br />
La produzione di energia elettrica<br />
dal vento può essere realizzata attraverso<br />
aerogeneratori di potenza<br />
e altezza (10-20 metri, e anche<br />
meno) ridotte, in grado di servire<br />
utenze in modo diffuso (aziende<br />
agricole, imprese artigianali, utenze<br />
domestiche, ecc.) e integrarsi<br />
meglio nel paesaggio.<br />
geotermia<br />
Attraverso una pompa di calore a<br />
sonda geotermica, viene sfruttata<br />
l’energia del suolo. Queste pompe<br />
sono dei sistemi di riscaldamento<br />
(e raffrescamento) che<br />
traggono vantaggio dalla temperatura<br />
relativamente costante del<br />
suolo durante tutto l’arco dell’anno<br />
e possono essere applicati ad<br />
una vasta gamma di costruzioni,<br />
in qualsiasi luogo del mondo, abitazioni<br />
residenziali, villette, edifici<br />
commerciali, scuole, piscine, serre<br />
e capannoni, hotel e uffici.
meno inquinante fuori. Inoltre, le caldaie<br />
a condensazione possono essere<br />
installate sia in impianti centralizzati<br />
che autonomi. “La soluzione centralizzata<br />
– spiega Andreotti – consente di<br />
ridurre sia i consumi che le emissioni<br />
inquinanti. La ‘libertà di utilizzo’ è comunque<br />
garantita se si adotta in ogni<br />
appartamento un regolatore e un contabilizzatore<br />
di energia per consentire<br />
al condòmino di variare il flusso di calore<br />
a seconda delle proprie esigenze e<br />
dell’esposizione dell’alloggio, riducendo<br />
così consumi inutili”.<br />
In combinata con caldaie a condensazione,<br />
è conveniente installare pannelli<br />
radianti a bassa temperatura (che funzionano<br />
tra i 30 e 50 gradi anziché i 70<br />
- 80 dei tradizionali radiatori). I consu-<br />
consumatori<br />
Saperne di più<br />
mi si riducono e si raggiunge un maggior<br />
comfort ambientale, cioè maggiore<br />
uniformità della temperatura, e<br />
meno polveri in movimento.<br />
Caldo e freddo con un solo impianto<br />
Negli ultimi anni la vendita di impianti<br />
di condizionamento è aumentata in<br />
modo vertiginoso. Impianti che consumano<br />
tanto, che sono poco efficienti,<br />
che fanno salire le nostre spese per<br />
l’elettricità e mettono sotto stress la<br />
rete (come testimoniato dai recenti<br />
black-out estivi). Come migliorare l’efficienza<br />
anche di questi apparecchi?<br />
Occorre creare un unico impianto per<br />
il raffreddamento e il riscaldamento e<br />
impiegare pompe di calore ad alto rendimento<br />
per la produzione sia del caldo<br />
Per saperne di più sulle nuove tecnologie<br />
ad alto rendimento segnaliamo www.<br />
qualenergia.it. Utilissimi consigli per risparmiare<br />
sui consumi energetici è www.<br />
ecoage.it, il sito di una community ecologista<br />
indipendente, che offre anche<br />
spazi di discussione via web. Dettagliatissimo<br />
sulle energie rinnovabili è www.fonti-rinnovabili.it<br />
un sito (collegato a Legambiente)<br />
che contiene anche un<br />
elenco di installatori di pannelli solari, fotovoltaici<br />
ecc, facilmente consultabile<br />
perché diviso per regione.<br />
“Installatori bravi e preparati anche su<br />
questo genere di lavori ci sono già - spiega<br />
Moreno Barbani, responsabile sicurezza<br />
e ambiente della Cna dell’Emilia-Romagna<br />
- un po’ ovunque. È chiaro che<br />
bisogna saper distinguere gli artigiani veramente<br />
capaci da quelli che si improvvisano.<br />
Il consiglio che possiamo dare è rivolgersi<br />
al proprio installatore di fiducia,<br />
che del freddo. La pompa di calore è<br />
una macchina in grado di trasferire calore<br />
da un corpo a temperatura più<br />
bassa ad un corpo a temperatura più<br />
alta. Il principio di funzionamento di<br />
questa macchina è un ciclo termodinamico<br />
analogo a quello che sta alla base<br />
di un comune frigorifero. Nel caso in<br />
cui si abbia l’interesse sia a riscaldare<br />
(ad esempio durante l’inverno) che a<br />
rinfrescare (ad esempio durante l’estate),<br />
la pompa si dice “reversibile”. Il<br />
vantaggio nell’uso della pompa di calore<br />
deriva dalla sua capacità di fornire<br />
più energia di quella impiegata per il<br />
suo funzionamento.<br />
Caldo ed elettricità “gratis”<br />
Per consumare poco (e meglio) è inoltre<br />
necessario attingere dalle fonti di<br />
energia rinnovabili, principalmente –<br />
per quanto riguarda gli impianti applicabili<br />
agli alloggi – il solare termico, il<br />
fotovoltaico e il geotermico.<br />
Attraverso i pannelli solari – la cui installazione<br />
è incentivata per il 55% fino<br />
ad un massimo di 60mila euro – possiamo<br />
riscaldare l’acqua. È tecnologia<br />
assai poco costosa, sia installata su un<br />
nuovo edificio che in un condominio di<br />
continua a pagina 11 ><br />
A chi rivolgersi per passare all’azione<br />
e cominciare a risparmiare davvero<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
oppure basarsi sulle credenziali di qualcuno<br />
già ‘sperimentato’ da altri”.<br />
Per avere informazioni precise su costi e<br />
opportunità, ma anche per passare direttamente<br />
alla fase progettuale “chiavi in<br />
mano”, c’è anche l’Icie, Istituto Istituto<br />
<strong>Coop</strong>erativo per l’Innovazione (tel. 0 1-<br />
42174, www.icie.it).<br />
Sull’introduzione di incentivi e rimborsi<br />
da parte dello Stato per l’acquisto di pannelli,<br />
la sostituzione di caldaie o per lavori<br />
di ristrutturazione per migliorare l’efficienza<br />
energetica di un alloggio conviene<br />
consultare frequentemente il sito del Governo,<br />
in particolare le pagine dedicate al<br />
risparmio energetico della sezione che<br />
illustra la finanziaria. Si va su www.governo.it<br />
e si clicca sul bottone “Finanziaria<br />
2007. Specie se si è interessati a lavori di<br />
ristrutturazione del proprio edificio, o se<br />
si intende sostituire caldaie, elettrodomestici<br />
o automobili.
COOP e KyOtO<br />
promessa da mantenere<br />
Il 16 febbraio del 2005 entrava in vigore il protocollo di<br />
Kyoto. ll trattato prevede l’obbligo per i paesi industrializzati<br />
di operare una drastica riduzione delle<br />
emissioni di elementi inquinanti (biossido di carbonio e<br />
altri cinque gas serra, precisamente metano, ossido di<br />
azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoro di<br />
zolfo) in una misura non inferiore al 5,2% rispetto alle<br />
emissioni rispettivamente registrate nel 1990 (considerato<br />
come anno base). Tale riduzione del 5,2% dovrà avvenire<br />
nel periodo 2008-2012.<br />
Ciascuno di noi deve sentirsi coinvolto nel raggiungimento<br />
di questo obiettivo. Ancora di più le imprese. Per questo<br />
<strong>Coop</strong> – che del rispetto dell’ambiente ha fatto una scelta strategica<br />
– a febbraio 2007, mese dell’anniversario del trattato,<br />
attuerà una serie di azioni informative con l’obiettivo di aumentare<br />
la consapevolezza e la responsabilità ambientale di<br />
cittadini e consumatori. Previste una serie di promozioni<br />
commerciali (dal 15 al 28 febbraio nei supermarket, dal 22<br />
febbraio al 7 marzo negli Ipermercati) legate ai prodotti portatori<br />
di “etica ambientale”, come quelli senza imballaggi,<br />
Per soci (e non solo), un decalogo<br />
che fa bene all’ambiente e al portafoglio<br />
1. Scegli prodotti a basso impatto ambientale,<br />
quelli cioè il cui processo produttivo, certificato<br />
e riconosciuto da un marchio di garanzia<br />
europeo, non danneggia la natura.<br />
2. Scegli alimenti di stagione, freschi e di origine<br />
locale. Quando disponibili, di produzione biologica.<br />
3. Privilegia i prodotti imballati senza spreco e<br />
con materiali riciclabili. In casa separa i materiali<br />
dei rifiuti a seconda delle tipologie e in<br />
modo da agevolarne la raccolta differenziata.<br />
Per contribuire a un corretto smaltimento rivolgiti<br />
all’azienda municipalizzata della tua<br />
città, per avere consigli su come e dove poter<br />
smaltire le diverse categorie di rifiuti.<br />
4. nel fare lavatrice e piatti utilizza la giusta<br />
quantità di sapone e detersivo, leggendo attentamente<br />
suggerimenti e indicazioni riportate<br />
sulle confezioni.<br />
5. Utilizza lampade a basso consumo energetico<br />
ed alta efficienza. evita di lasciarle accese<br />
quando esci da una stanza.<br />
6. Scegli l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza,<br />
ovvero di classe A, che ti fanno risparmiare<br />
fino al 10% di elettricità. Attiva lavatri-<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
nei punti vendita<br />
info per non sprecare<br />
energia e prodotti<br />
ecologici in offerta<br />
ecologici, solidali, a bassi consumi energetici (come del resto<br />
tutti quelli a marchio <strong>Coop</strong>). In tutti i punti vendita verranno<br />
distribuiti materiali informativi sulla necessità di realizzare<br />
risparmi energetici anche a partire dai comportamenti quotidiani.<br />
I soci attivi saranno convolti con materiali ancora più<br />
dettagliati, nel rispetto della missione di <strong>Coop</strong>.<br />
Tutti coloro che faranno la spesa alla <strong>Coop</strong> nel periodo<br />
dell’iniziativa riceveranno anche un pieghevole che, insieme<br />
a tante altre informazioni, contiene il decalogo<br />
riportato qui sotto. Ovviamente con l’invito a rispettarlo<br />
attentamente. Gesti facili e doverosi che però possono<br />
fare la differenza. n n n<br />
ce e lavastoviglie sempre a pieno carico,<br />
regolandole a temperature non troppo alte.<br />
non lasciare gli elettrodomestici in stand-by e<br />
spegni il computer quando non lo utilizzi.<br />
7. Installa i riduttori di flusso nei rubinetti e nelle<br />
docce di casa. Chiudi il rubinetto mentre ti insaponi<br />
sotto la doccia o ti lavi i denti.<br />
8. Utilizza il più possibile i mezzi pubblici o, meglio<br />
ancora, la forza dei tuoi muscoli, sapendo<br />
che la bicicletta fa bene a te e all’ambiente.<br />
Usa la macchina solo quando necessario, spegni<br />
il motore durante le soste e guida tenendo<br />
il motore a basso numero di giri.<br />
9. regola correttamente il tè ermostato di casa<br />
per non sprecare il gas del riscaldamento.<br />
Fai controllare regolarmente la caldaia, per<br />
consumare meno e stare più al sicuro. Chiudi<br />
le finestre quando il riscaldamento è in<br />
funzione.<br />
10. Se compri o ristrutturi casa impiega bene i<br />
materiali isolanti, sapendo che questo ti aiuterà<br />
a risparmiare su riscaldamento e condizionamento.<br />
Controlla che porte e finestre<br />
siano ben sigillate per evitare sprechi e spifferi.<br />
Se possibile, sostituisci i vecchi infissi.
vecchia concezione. Con poche migliaia<br />
di euro possiamo produrre l’80%<br />
dell’ acqua calda sanitaria di cui abbiamo<br />
bisogno. “Insomma, è assai vantag-<br />
gioso installarla nelle nostre abitazioni,<br />
sia per il risparmio energetico che ci<br />
garantisce che per gli incentivi previsti<br />
dalla legge finanziaria”, esorta Zanchini.<br />
Certo, ci vuole il tetto di proprietà,<br />
almeno 4-6 metri quadrati per famiglia<br />
e un serbatoio da 250-300 litri.<br />
Un po’ più costosi, ma assolutamente<br />
sempre vantaggiosi sia per le nostre<br />
tasche che per l’ambiente, sono i pannelli<br />
fotovoltaici, che permettono di<br />
produrre elettricità attraverso la luce<br />
del sole. Inoltre è possibile lo “scambio<br />
sul posto” dell’energia prodotta dal fotovoltaico<br />
“domestico”: in sostanza si<br />
può valorizzare l’elettricità prodotta<br />
dal nostro piccolo impianto vendendola<br />
a chi la distribuisce. “Anche questa<br />
tecnologia – spiega il presidente dell’Icie<br />
– ha bisogno di alcune condizioni<br />
per poter essere applicata: un orientamento<br />
ottimale del tetto per permettere<br />
ai pannelli di funzionare al meglio,<br />
un inverter che trasforma la corrente<br />
da continua ad alternata, una rete di<br />
cessione e una di utilizzo. E c’è un altro<br />
problema, tutto italiano: fino ad ora<br />
nessun sovrintendente ai beni architettonici<br />
ha mai permesso l’installazione<br />
di pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri<br />
storici”. Inoltre, i metri quadrati<br />
necessari sono molti di più rispetto ad<br />
un sistema solare termico, almeno 20<br />
per famiglia. Il ritorno dell’investimento<br />
è tra gli 8 e i 10 anni.<br />
Una ulteriore soluzione per risparmiare<br />
è quella di sfruttare l’energia geotermica<br />
con l’impiego di una pompa di<br />
calore. Con sonde geotermiche che<br />
scendono a circa 100 metri di profondità<br />
si sfrutta la temperatura del sottosuolo<br />
per raffreddare o riscaldare. È<br />
ancora poco diffusa, ma rientra – come<br />
il fotovoltaico – in quegli interventi per<br />
la riduzione dei consumi energetici per<br />
il riscaldamento/raffrescamento e illuminazione<br />
per cui la finanziaria prevede<br />
una detrazione fiscale del 55% in tre<br />
anni se si raggiunge il 20% di riduzione<br />
del fabbisogno di energia.<br />
Un altro sistema per risparmiare<br />
energia è evitare gli sprechi, cioè lavorare<br />
sull’involucro per eliminare le<br />
dispersioni d’inverno e i rientri di calore<br />
d’estate. Occorrono infissi opportuni,<br />
tetti e pareti esterne isolati,<br />
un intelligente utilizzo del verde e<br />
delle schermature e una corretta<br />
esposizione. Ma ne parleremo sul<br />
prossimo numero. n n n<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
un pianeta da difendere<br />
11<br />
di Mario tozzi<br />
primo ricercatore Cnr - Igag<br />
e conduttore televisivo<br />
Decalogo<br />
per una decrescita dolce<br />
Stiamo per abbandonare l’era dei combustibili fossili e lo faremo gradualmente<br />
- oppure traumaticamente - comunque in poco tempo,<br />
mentre continueremo a pagarne il prezzo sociale e ambientale per decenni.<br />
Prima di tutto si pone l’esigenza di un cambiamento radicale di<br />
stili di vita che corrisponde all’abbandono definitivo delle fonti ad alta<br />
densità energetica per tornare a quelle più rarefatte, passando attraverso<br />
il setaccio del risparmio. E alcune cose si possono fare subito.<br />
Primo. Consumare di meno. Elimina gli sprechi e mettiti nell’ottica di un<br />
naufrago moderno (non Robinson Crusoe, per intenderci, che coltivava<br />
sei acri di terra pure se era da solo) su un’isola deserta, che deve riusare<br />
tutto quello che trova e essere sempre efficiente e parsimonioso.<br />
Secondo. Abbandonare i dispositivi di stand-by. Tre miliardi di euro<br />
possono essere risparmiati da subito se si torna ai vecchi interruttori<br />
per gli elettrodomestici. Ne possiamo fare tranquillamente a meno,<br />
come abbiamo fatto per decenni.<br />
Terzo. Abbandona l’automobile privata. Costa troppo è poco efficiente<br />
e ti colonizza l’esistenza senza darti altro che illusori vantaggi. Poi<br />
inquina e distrugge strade, monumenti e città quando non uccide<br />
direttamente per cancro o incidente.<br />
Quarto. Viaggiare lenti. Se proprio vogliamo spostarci in automobile,<br />
possiamo risparmiare euro ogni 00 km (un litro ogni 100 km a<br />
120 km/h invece di 130).<br />
Quinto. Costruire bene e ristrutturare meglio. Spendi in pannelli solari<br />
fotovoltaici o termici, isola e coibenta, monta doppi vetri, cogenera<br />
e decentra la produzione di energia abbandonando il ricorso<br />
alle centrali.<br />
È vero che il problema dell’offerta di combustibili fossili era già stato<br />
messo a fuoco dal Club di Roma negli anni Settanta, ma solo oggi rivela<br />
la sua stringente attualità. Se le variabili tecnologiche ed economiche,<br />
ovvero il miglioramento sia nell’efficienza e nel consumo che nelle<br />
tecniche di estrazione, hanno, di fatto, ritardato i pronostici di<br />
esaurimento delle scorte energetiche, è evidente che prima o poi la<br />
disponibilità di una risorsa non rinnovabile a fronte di una domanda<br />
crescente è destinata ad esaurirsi. Esattamente questo è il punto.<br />
Nei più recenti rapporti dell’ANPA (l’Agenzia nazionale per l’ambiente)<br />
si rileva che, con uno spostamento completo delle risorse su investimenti<br />
negli usi finali di energia elettrica nei tre settori: domestico, commerciale<br />
ed industriale, le potenzialità di risparmio rappresenterebbero il<br />
4 % della domanda elettrica nazionale ovvero circa 1 0 TWh (terawattora)<br />
di energia elettrica. Approssimativamente, la metà della risorsa sul<br />
lato della domanda basterebbe a portare, per il 2010, i consumi ai livelli<br />
della metà degli anni Novanta, anche se i servizi resi dall’elettricità offerti<br />
ai consumatori continuerebbero a crescere secondo le previsioni. I<br />
maggiori potenziali di risparmio risiedono nei motori elettrici, negli elettrodomestici<br />
e nell’illuminazione. I risparmi del settore residenziale rappresentano<br />
il 2 % del totale, mentre quelli del settore commerciale ed<br />
industriale sono rispettivamente del 3 % e del 3 % del totale. Entro il<br />
2020 sarebbe possibile un risparmio dei consumi di energia elettrica del<br />
20%. Per un parte tocca anche a noi: chi se la sente di cominciare?
POLIzzE PIÙ<br />
di Dario guidi<br />
consumatori<br />
in primo piano<br />
ha un doppio record: è il paese che ha le tariffe<br />
per l’assicurazione Rc auto tra le più alte d’Euro-<br />
L’Italia<br />
pa e nel contempo ha la minor mobilità di assicurati<br />
tra una compagnia e l’altra. Come dire paghiamo<br />
molto (18 miliardi di euro di premi nel 2005) e siamo rassegnati<br />
a farlo, al punto che comunque ci teniamo l’assicurazione<br />
che già abbiamo, convinti che a poco servirebbe<br />
girare a chiedere preventivi nel tentativo di ottenere condizioni<br />
migliorative. Se il quadro è questo, e ormai pochi<br />
lo contestano, c’è però da dire che col 2007 la speranza<br />
che qualcosa cambi, a tutto vantaggio degli utenti e dei<br />
consumatori, è supportata da fatti certi. Coi primi mesi<br />
dell’anno entreranno infatti in vigore diverse novità, frutto<br />
di un’attenzione e di un lavoro iniziato già da tempo.<br />
Ma se ora si approda a risultati concreti è soprattutto grazie<br />
alla spallata arrivata l’estate scorsa col decreto Bersani<br />
sulle liberalizzazioni (al quale si sommano anche due regolamenti<br />
varati dall’Isvap, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni<br />
private). Obiettivo dichiarato è quello di portare<br />
maggiore trasparenza nel rapporto tra compagnia e<br />
assicurato, garantire informazioni chiare e facilmente accessibili,<br />
semplificare i meccanismi di indennizzo e ottenere<br />
così anche una riduzione del costo delle tariffe. Succederà<br />
davvero tutto ciò? Le premesse ci sono anche se è<br />
e l’agente diventa plurimandatario<br />
Altra novità introdotta dal decreto Bersani e già parzialmente<br />
in essere, è quella riguardante il fatto che gli<br />
agenti, già dal luglio scorso, non possono più sottoscrivere<br />
contratti di esclusiva con le singole compagnie assicurative<br />
(questo per ora solo nel campo dell’Rc auto).<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
12<br />
inutile dire che le resistenze al cambiamento sono state (e<br />
saranno) forti e i tentativi di strappare anche solo un rinvio<br />
non sono mancati. Ma il Governo, a cominciare dallo<br />
stesso ministro Bersani, ha deciso di tenere duro e di rispettare<br />
i tempi previsti. “Sull’indennizzo diretto i problemi<br />
organizzativi sono seri, ma non si rinvia - ha detto Bersani<br />
a metà gennaio - Una volta avviato il meccanismo<br />
vedremo cosa emerge. Dal canto nostro monitoreremo<br />
con attenzione il settore”. Dunque si parte: allora armiamoci<br />
di un po’ di pazienza per capire cosa cambia.<br />
Attestato di rischio<br />
La prima novità è legata a un regolamento dell’Isvap, in<br />
vigore dal primo gennaio 2007. “Questo regolamento –<br />
spiega Massimo Francescangeli, funzionario del Servizio<br />
tutela utenti dell’Isvap stessa - riguarda l’attestazione dello<br />
stato di rischio, cioè quel documento che riassume la storia<br />
assicurativa di ognuno (eventuali sinistri provocati, a<br />
quale classe di merito si appartiene ecc.). L’attestato di rischio<br />
esiste già, ma sino ad ora le compagnie lo mettevano<br />
a disposizione solo tre giorni prima della scadenza e l’assicurato<br />
doveva recarsi in agenzia per ritirarlo. Ora invece<br />
l’attestato verrà spedito a casa dell’utente e dovrà arrivare<br />
almeno 30 giorni prima della scadenza. L’obiettivo è quello<br />
di mettere il cittadino in condizione di conoscere la propria<br />
situazione in tempo utile per decidere se cambiare o<br />
continua a pagina 14 ><br />
Ciò significa che possono decidere di offrire prodotti di<br />
compagnie diverse, favorendo così la concorrenza nel<br />
settore. Per i contratti di esclusiva in essere, questi andranno<br />
avanti sino alla loro naturale scadenza, ma comunque<br />
non oltre il primo gennaio 200 .
NOVITÀ RC AUTO<br />
Col 2007 entrano in vigore<br />
importanti modifiche che<br />
dovrebbero semplificare<br />
le procedure di indennizzo,<br />
rendere più lineare<br />
il rapporto tra compagnie<br />
e clienti, favorendo<br />
una riduzione delle tariffe.<br />
Ma sarà davvero così?<br />
TRASPARENTI?<br />
Indennizzo diretto Le cifre<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
I casi in cui si applica Incidenti, tariffe, veicoli circolanti<br />
Quali sono esattamente i casi in<br />
cui si applica la procedura di indennizzo<br />
diretto che (lo ricordiamo)<br />
varrà per gli incidenti stradali<br />
avvenuti dopo il primo<br />
febbraio 2007?<br />
Innanzitutto occorre che i veicoli<br />
coinvolti non siano più di due e,<br />
inoltre, devono essere veicoli italiani,<br />
identificati e assicurati.<br />
Quando si dice veicoli si intendono<br />
anche i motocicli ed i ciclomotori<br />
(solo se targati). Dunque<br />
non devono essere coinvolti<br />
pedoni e ciclisti.<br />
Estremamente importante è poi<br />
chiarire che l’indennizzo diretto<br />
si applica solo se ci sono danni<br />
alla persona (cioè al conducente)<br />
che non determinano una invalidità<br />
superiore al %. Superata<br />
questa soglia si torna al<br />
vecchio procedimento risarcitorio.<br />
Altra importante novità riguarda<br />
i terzi trasportati. Per costoro,<br />
anche se il danno è superiore al<br />
% di invalidità, funziona l’indennizzo<br />
diretto e occorre rivolgersi<br />
all’assicurazione del conducente<br />
della vettura su cui si<br />
trovavano.<br />
Ecco i dati dell’Associazione delle imprese assicurative (Ania) sui premi<br />
raccolti dalle compagnie:<br />
POLIzze rC AUtO AnnO 2005<br />
Premi raccolti e 1 mld e 1 ml*<br />
Sinistri liquidati e 14 mld e 7 ml<br />
(* pari al 50% del volume d’affari complessivo di queste stesse compagnie)<br />
Dopo anni di micidiali aumenti a due cifre, le tariffe pagate dagli utenti<br />
continuano a crescere ma in modo più contenuto. Secondo l’Ania dal<br />
2003 al 200 l’aumento è stato del 4,4% (dunque al di sotto dell’inflazione).<br />
Una cifra contestata dalle associazioni dei consumatori.<br />
Va detto che raccapezzarsi su quanto si paga (tra zone geografiche, classi<br />
di merito, effetti del sistema bonus-malus e altro) è cosa per nulla semplice.<br />
Si scopre ad esempio (la fonte è sempre l’Ania) che il premio medio<br />
pagato da un impiegato di 40 anni con una berlina di 1 00 cc, in classe di<br />
massimo sconto, varia:<br />
Napoli 34 e<br />
Bologna 7 7 e<br />
Roma 72 e<br />
Milano e<br />
Potenza 41 e<br />
MeDIA ItALIAnA 678 e<br />
Dunque con differenze superiori al 100%.<br />
Quanto al numero dei sinistri, la loro incidenza numerica è in calo costante<br />
da diversi anni (era del 1 ,2% nel 1 0 è dell’ , % nel 200 ) ma aumenta<br />
il loro costo medio, arrivato a 4122 euro sempre nel 200 .<br />
VeICOLI CIrCOLAntI Per ABItAnte<br />
Italia 0, 7 *<br />
Germania 0,<br />
Francia 0, 4<br />
Spagna 0,<br />
*circa 40 milioni di cui 32 milioni di automobili<br />
13
meno compagnia”. Altra novità importante<br />
è che le compagnie devono<br />
spedire a casa anche una comunicazione<br />
che contiene precise informa-<br />
zioni sulla scadenza della copertura<br />
assicurativa, sulle modalità di una<br />
eventuale disdetta e, soprattutto, su<br />
quale sarà il costo di un eventuale<br />
rinnovo, motivando in dettaglio cosa<br />
determina le eventuali variazioni di<br />
prezzo (se cioè dipendono da aumenti<br />
tariffari, da sinistri causati o altro).<br />
“È evidente – spiega Francescangeli<br />
- che la spinta è quella a garantire informazioni<br />
chiare, tempestive e complete<br />
per favorire il confronto tra le<br />
proposte delle diverse compagnie e<br />
dunque stimolare la mobilità dell’utenza<br />
in funzione di incentivo alla<br />
concorrenza”.<br />
È importante ricordare che l’eventuale<br />
nuova compagnia è tenuta a<br />
inserire l’automobilista nella classe<br />
di rischio indicata nell’attestato. Attestato<br />
che, in base a quanto stabilito<br />
nel nuovo regolamento, ha la durata<br />
di 1 anno (dunque se si vende una<br />
vettura si hanno poi 12 mesi per riassicurarsi<br />
partendo dalle condizioni<br />
precedenti).<br />
L’intervista<br />
“Il nostro giudizio sull’entrata in vigore<br />
dell’indennizzo diretto e sulle altre<br />
novità che riguardano il settore del’Rc<br />
auto è complessivamente positivo.<br />
Siamo convinti che superate le inevitabili<br />
difficoltà inziali ci saranno benefici,<br />
nella direzione di una semplificazione<br />
delle procedure per i<br />
consumatori. Il nostro gruppo già da<br />
tempo si era mosso sulla strada che<br />
viene ora indicata e si era attrezzato<br />
per offrire un migliore servizio al cliente”.<br />
Parte da qui il ragionamento di<br />
Stefano Scavo, direttore del settore liquidazioni<br />
del gruppo assicurativo<br />
Unipol. Un gruppo assicurativo, il terzo<br />
a livello nazionale, la cui proprietà<br />
fa riferimento al movimento cooperativo<br />
ed in particolare alle <strong>Coop</strong> di consumatori.<br />
Da qui la scelta di dedicargli<br />
questo spazio sulla nostra rivista.<br />
In cosa consistono i vantaggi che<br />
un cliente si deve aspettare nel<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
Tariffe e pubblicità<br />
Un secondo regolamento Isvap, che<br />
uscirà all’inizio del 2007, aggiungerà<br />
altre importanti novità in merito alla<br />
trasparenza e alla raffrontabilità delle<br />
tariffe offerte. Infatti le compagnie<br />
saranno obbligate a renderle pubbliche<br />
e accessibili attraverso un servizio<br />
gratuito di preventivazione, presso<br />
i punti vendita e nei siti internet,<br />
che consenta a ciascuno di ricevere<br />
un preventivo personalizzato, indicando<br />
il premio richiesto, l’incidenza<br />
delle provvigioni destinate agli agenti<br />
ed eventuali sconti. Questo sarà<br />
dunque un secondo tassello che favorirà<br />
utenti e consumatori nella loro<br />
scelta, spingendo verso tariffe che<br />
campo dell’rc auto?<br />
“In primo luogo il cliente può rivolgersi<br />
direttamente alla propria compagnia<br />
per ottenere la liquidazione<br />
per la grande parte dei sinistri da circolazione<br />
stradale. Questo valorizza<br />
gli elementi di qualità del servizio che<br />
si è in grado di offrire. Inoltre, se la<br />
denuncia di sinistro avviene col modulo<br />
di constatazione amichevole e la<br />
firma congiunta delle due parti coinvolte<br />
ci sono procedure di liquidazione<br />
semplificate, con l’aggiunta che<br />
sono previsti precisi obblighi per la<br />
compagnia al fine di garantire al cliente<br />
una adeguata assistenza nell’istruzione<br />
della pratica”.<br />
Lei ha detto che il gruppo Unipol si<br />
stava già muovendo in questa direzione.<br />
In concreto cosa ha fatto?<br />
In primo luogo vorrei ricordare che<br />
noi, già da anni, abbiamo attivato un<br />
call center nazionale per la raccolta<br />
14<br />
siano davvero concorrenziali, superando<br />
così il timore, che in realtà si è<br />
spesso dimostrato fondato (non solo<br />
in questo settore), che le compagnie<br />
si mettano d’accordo e di fatto i prezzi<br />
anziché essere calmierati finiscano<br />
comunque per crescere.<br />
L’indennizzo diretto<br />
L’altra novità, quella di cui si è probabilmente<br />
parlato di più è quella legata<br />
al risarcimento diretto, che riguarderà<br />
i sinistri automobilistici avvenuti<br />
dopo il primo febbraio 2007. Cioè<br />
mentre sino ad oggi in caso di incidente<br />
l’assicurato doveva rivolgersi<br />
alla compagnia dell’altro automobilista<br />
(quello che aveva causato il sini-<br />
Unipol: “Pronti al nuovo, puntando<br />
su convenienza e trasparenza”<br />
delle denunce e abbiamo avviato, primi<br />
in Italia a farlo, un sistema di liquidazione<br />
telematica in collegamento<br />
con le carrozzerie convenzionate. È<br />
evidente lo sforzo di rendere più lineare<br />
e veloce l’iter di risarcimento ai<br />
nostri clienti.<br />
Le aspettative più forti dei consumatori<br />
riguardano il contenimento<br />
delle tariffe che dovrebbe derivare<br />
proprio da questa semplificazione<br />
del sistema. Cosa succederà?<br />
In primo luogo tengo a dire che il<br />
Gruppo Unipol è già da anni impegnato<br />
in una politica di contenimenti<br />
tariffari. Purtroppo il sistema tariffario<br />
del nostro paese è diverso dagli altri e<br />
non sono possibili raffronti omogenei<br />
con altre realtà europee. Quel che si<br />
può dire è che, pur dopo una inevitabile<br />
fase di avvio e di rodaggio del<br />
nuovo sistema, che introduce notevoli<br />
cambiamenti in un meccanismo
stro) per ottenere il rimborso, ora la<br />
richiesta di risarcimento dovrà presentarla<br />
alla propria compagnia. “Col<br />
risarcimento diretto – spiega Paolo<br />
Landi, presidente dell’associazione<br />
di consumatori Adiconsum – si realizzano<br />
congiuntamente diversi<br />
obiettivi. In primo luogo si crea un<br />
collegamento diretto tra la tariffa pagata<br />
dal cittadino e il servizio ricevuto<br />
dalla medesima compagnia. Poi si<br />
velocizzano le procedure, si dovrebbero<br />
ridurre i casi di contenzioso,<br />
rendendo anche più difficili le truffe.<br />
Ma soprattutto ci sono le condizioni<br />
per ottenere una riduzione delle tariffe<br />
che secondo noi può essere intorno<br />
al 10%”.<br />
complesso, l’obiettivo di una riduzione<br />
del costo medio dei sinistri<br />
e quindi del costo delle tariffe<br />
è sicuramente realistico, anche<br />
se oggi sarebbe azzardato quantificare<br />
questo calo. Va però sottolineato<br />
che, come Unipol, attraverso<br />
il nostro bilancio sociale,<br />
quindi con un atto pubblico e<br />
disponibile a tutti, siamo già impegnati<br />
a mettere al centro la<br />
trasparenza nel nostro rapporto<br />
coi clienti, indicando la costruzione<br />
e la composizione delle<br />
tariffe che proponiamo.<br />
Come affronterete operativamente<br />
la fase ora al via?<br />
Il primo aspetto è quello di offrire<br />
una comunicazione capillare della<br />
compagnia verso tutti i clienti,<br />
sia spedendo materiale a domicilio<br />
sia attraverso il nostro sito internet<br />
www.unipol.it. Altri canali<br />
sono ovviamente le agenzie sul<br />
territorio e il numero verde del<br />
servizio Sertel. Un altro aspetto<br />
importante, già accennato all’inizio,<br />
è che per i clienti Unipol<br />
è già operativa la rete di carroz-<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
Ovviamente sulla riduzione delle tariffe<br />
l’Ania (l’Associazione delle compagnie<br />
di assicurazione), tira il freno<br />
e, attraverso il suo presidente Fabio<br />
Cerchiai, parla di “benefici auspicabili,<br />
ma non stimabili”. Per Cerchiai<br />
quella dell’indennizzo diretto è una<br />
rivoluzione sì condivisa, ma fatta<br />
troppo in fretta, al punto che alla fine<br />
“sembra più una scelta autoritaria<br />
che una scelta meditata“. C’è da<br />
scommettere che la sfida non sarà<br />
semplice e, come in tante altri casi, i<br />
consumatori faranno bene a far sentire<br />
la propria voce.<br />
Ma vediamo operativamente come<br />
funziona l’indennizzo diretto. Il suo<br />
cuore sarà la cosiddetta “stanza di<br />
zerie convenzionate che garantiscono<br />
due cose fondamentali:<br />
una riparazione, come si dice, a<br />
regola d’arte, e un rapporto diretto<br />
tra carrozziere e compagnia<br />
con la compagnia che paga direttamente<br />
il carrozziere.<br />
Avete altre novità in arrivo?<br />
Stiamo lavorando per offrire prodotti<br />
nuovi, che sfrutteranno le<br />
opportunità offerte dalle nuove<br />
norme. In particolare pensiamo<br />
a sconti per chi usa le carrozzerie<br />
convenzionate, poi ancora a una<br />
nuova polizza Kasco che copra il<br />
danno anche in caso di concorso<br />
di colpa o in caso di completa<br />
responsabilità del cliente. Poi c’è<br />
un capitolo cui teniamo molto<br />
che è quello della trasparenza. Le<br />
nuove norme Isvap prevedono<br />
già novità che riguardano soprattutto<br />
le tariffe e la fase di scelta<br />
della polizza. Noi, in più rispetto<br />
a questo, vogliamo offrire una<br />
comunicazione trasparente sugli<br />
stati d’avanzamento delle pratiche<br />
di sinistro, cioè fare in modo<br />
che un nostro cliente possa sem-<br />
1<br />
compensazione” che sarà gestita da<br />
un ente terzo quale è la Consap, cioè<br />
la concessionaria dei servizi assicurativi<br />
pubblici. “L’assicurato – spiega<br />
ancora Massimo Francescangeli di<br />
Isvap – viene rimborsato dalla propria<br />
compagnia. A sua volta la compagnia<br />
rivolge richiesta di rimborso<br />
alla “stanza di compensazione”. Qui<br />
è importante precisare che, mentre<br />
all’assicurato il rimborso verrà dato<br />
in base al danno effettivamente subito,<br />
alla compagnia il rimborso da<br />
parte della “stanza” sarà pari al costo<br />
medio dei risarcimenti effettuati nell’anno<br />
precedente. E il costo medio<br />
viene stabilito su base annua da un<br />
comitato tecnico di cui fanno parte<br />
continua a pagina 17 ><br />
pre sapere a che punto è il suo<br />
iter risarcitorio.<br />
Più in generale, cosa caratterizza<br />
l’offerta Unipol nel settore<br />
rc auto?<br />
Cito solo un prodotto che il nostro<br />
gruppo ha introdotto per<br />
primo in Italia. Si tratta della scatola<br />
nera, (commercializzata sia<br />
da Unipol sia da Aurora) uno strumento<br />
che consente di rilevare<br />
più rapidamente ed in modo più<br />
completo i dati in caso di incidente<br />
e che funziona anche per aiutare<br />
il ritrovamento del veicolo in<br />
caso di furto. Chi sceglie una polizza<br />
di questo tipo ha diritto a<br />
uno sconto significativo. Si tratta<br />
di un prodotto che sta incontrando<br />
un notevole successo: su<br />
circa 1, milioni di nostri clienti,<br />
oltre 100 mila lo hanno già scelto.<br />
L’offerta Unipol si svilupperà a<br />
breve, sfruttando la tecnologia di<br />
questo stesso sistema, anche con<br />
polizze che prenderanno in considerazione<br />
i chilometri percorsi<br />
(pay per use) e quindi l’effettivo<br />
utilizzo del veicolo.
Vertenza con la Ue<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
La normativa italiana prevede un duplice obbligo:<br />
quello del proprietario del veicolo ad assicurarsi,<br />
ma anche l’obbligo per le compagnie<br />
di contrarre assicurazione con chiunque lo<br />
chieda. In particolare la legge prevede che le<br />
compagnie debbano offrire polizze per tutte le<br />
categorie di assicurazione ed in tutte le regioni<br />
italiane.<br />
Cosa succedeva però in pratica? Che alcune<br />
compagnie tentavano di eludere il proprio obbligo<br />
a contrarre, chiedendo il pagamento di<br />
premi spropositati (fino a 10 mila euro annui)<br />
per categorie di clienti poco appetibili perché<br />
ritenuti troppo a rischio. E’ chiaro che chiedere<br />
cifre simili voleva dire, di fatto, che quella persona<br />
non la si voleva come cliente. Su questi<br />
casi l’Isvap è intervenuta avviando un procedimento<br />
sanzionatorio contro compagnie di<br />
cui 2 straniere.<br />
Se i casi scandalosi da 10 mila euro annui sono<br />
stati eliminati (ma il problema di richieste molto<br />
più alte della media, specie per giovani neopatentati<br />
dal reddito basso, esiste ancora), nella<br />
vertenza promossa dall’Isvap è entrata la<br />
Commissione europea che ha recentemente<br />
deferito l’Italia alla Corte di giustizia UE, ritenendo<br />
che le attuali norme sull’obbligo a con-<br />
1<br />
la vignetta di ellekappa<br />
Obbligo di assicurarsi? Sì. Obbligo a contrarre? Forse<br />
trarre delle compagnie siano un ostacolo per<br />
l’accesso sul mercato italiano di compagnie<br />
straniere e risultino contrarie al principio sulla<br />
libertà delle tariffe. Quali saranno i tempi (e gli<br />
esiti) della giustizia europea non è dato sapere.<br />
Probabilmente non brevissimi.<br />
Ma è certo che governo, Isvap e associazioni<br />
dei consumatori (a differenza dell’Ania), sono<br />
pronte a dar battaglia per tutelare la sostanza<br />
del principio dell’obbligo a contrarre da parte<br />
delle compagnie. Come segnalato dal presidente<br />
dell’Isvap, Giancarlo Giannini “il rischio<br />
è di creare una situazione assai pericolosa che<br />
ci porterebbe sulla strada di altri paesi europei,<br />
come la Spagna, dove ci sono 4 milioni di veicoli<br />
non assicurati o l’Inghilterra che ne ha 2<br />
milioni”. Quello che potrebbe succede, spiega<br />
il presidente dell’associazione di consumatori<br />
Aduc, Carlo Pileri, è che “l’automobilista ha sì<br />
l’obbligo di assicurarsi, ma in una città come<br />
Napoli non trova nessuno disposto a farlo”.<br />
Del resto come pubblicamente segnalato, già<br />
oggi in alcune città del sud come Foggia e<br />
Messina, diverse grandi compagnie non sono<br />
più presenti. Ovvero una scelta di liberalizzazione<br />
del mercato potrebbe produrre non un<br />
beneficio ma un danno peri i consumatori.
Ministero per lo sviluppo economico,<br />
Isvap, Ania, un tecnico indipendente<br />
e due rappresentanti delle associazioni<br />
di consumatori”. Gli<br />
importi potranno essere, per i danni<br />
a cose, distinti geograficamente su 3<br />
macro aree mentre quelli per i danni<br />
a persone saranno uguali in tutta<br />
Italia. Attualmente, secondo l’Ania, il<br />
costo medio di un sinistro è di 4122<br />
euro (dati 2005).<br />
È importante precisare che l’indennizzo<br />
diretto si applica solo a determinate<br />
condizioni (vedi l’apposita<br />
scheda), che grosso modo dovrebbero<br />
coprire il 90% dei circa 4 milioni<br />
e mezzo di incidenti che si sono verificati<br />
nel 2005 in Italia.<br />
Il nuovo sistema, poiché non contempla<br />
il riconoscimento di spese<br />
per l’assistenza legale (se non per la<br />
perizia medico legale sui danni alla<br />
persona), prevede l’obbligo da parte<br />
delle compagnie assicurative di offrire<br />
all’utente adeguata consulenza<br />
tecnica per predisporre gli atti<br />
che portino ad una rapida quantificazione<br />
del danno e alla conseguente<br />
e obbligatoria offerta di risarcimento.<br />
“Se l’assicurato formula<br />
una richiesta di risarcimento completa<br />
di tutti gli elementi necessari<br />
– spiega Francescangeli - il risarcimento<br />
deve avvenire entro 60 giorni<br />
per i danni a cose ed entro 90<br />
giorni per i danni alle persone. Se<br />
poi l’incidente è stato risolto firmando<br />
il modulo di constatazione<br />
amichevole (C.a.i.) allora i tempi di<br />
risarcimento per i danni a cose si<br />
dimezzano e diventano di 30 giorni.<br />
Ad oggi circa il 37,5% di sinistri è<br />
risolto attraverso il C.a.i. Tornando<br />
alla liquidazione del danno, il mancato<br />
rispetto di questi termini da<br />
parte delle compagnie comporta<br />
sanzioni. Tutto ciò conferma come<br />
uno degli obiettivi di fondo sia<br />
quello di ridurre il contenzioso che<br />
è oggi molto alto (circa il 20% del<br />
totale ndr)”. Ovvero si presume che<br />
le compagnie siano interessate a<br />
trattare bene i propri clienti per tenerseli<br />
stretti.<br />
Questo è quanto potremo verificare<br />
solo nei prossimi mesi. Per ora<br />
quel che si può dire è che per il<br />
mondo dell’Rc auto un cambiamento<br />
importante è iniziato. Utenti<br />
e consumatori sognano che le<br />
loro speranze non vadano deluse e<br />
che le tariffe possano davvero calare.<br />
Ma questo è ancora presto per<br />
dirlo con certezza. n n n<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
cibo e cultura<br />
“Anche l’occhio vuole la sua<br />
parte”, sentiamo spesso dire di<br />
fronte a un piatto ben decorato,<br />
a significare che non si<br />
mangia solo con la bocca ma<br />
anche con gli occhi (e con gli<br />
altri sensi). Perciò i colori sono<br />
sempre stati importanti nel definire<br />
l’appetibilità del cibo,<br />
ieri come oggi. Tuttavia, il ruolo<br />
che i colori avevano nelle<br />
cucine di un tempo (del Medioevo,<br />
del Rinascimento, dell’età<br />
barocca) non era lo stesso<br />
di oggi.<br />
Oggi, il colore serve soprattutto<br />
a esaltare la natura e la freschezza<br />
originaria del prodotto.<br />
Qualche secolo fa, al<br />
contrario, si intendeva il colore<br />
come un artificio, un’aggiunta,<br />
un “tocco pittorico” che<br />
modificava l’aspetto naturale<br />
dell’alimento. Precisamente a<br />
tale scopo si impiegavano nella<br />
preparazione delle vivande<br />
molti prodotti accessori: il<br />
bianco si otteneva con la farina<br />
di riso o il latte di mandorle<br />
o la mollica di pane; il verde<br />
con diverse erbe triturate; il<br />
giallo con lo zafferano o il rosso<br />
d’uovo; il nero, il blu, il violetto<br />
con i frutti selvatici. Il rosso<br />
faticò invece a entrare nella<br />
tavolozza di colori utilizzata<br />
dai cuochi, anche perché si associava<br />
all’idea del sangue e<br />
non lo si ammetteva volentieri<br />
a tavola: solo l’introduzione<br />
del pomodoro negli usi di cucina<br />
europei, fra Sei e Settecento,<br />
modificò tale situazione.<br />
Fra i vari colori la palma spettò<br />
per lungo tempo al giallo, a<br />
cui si collegavano immagini di<br />
luce, di gioia, di felicità solare.<br />
17<br />
di Massimo Montanari<br />
docente di Storia medievale e di Storia<br />
dell’alimentazione, Università di Bologna<br />
I COLOrI DeL CIBO<br />
Fu esattamente per questo<br />
motivo che incontrò uno<br />
straordinario successo lo zafferano,<br />
impiegato dai ricettari<br />
del Quattro-Cinquecento con<br />
una larghezza stupefacente.<br />
“Questa vivanda vuole essere<br />
ben gialla”: decine e decine di<br />
ricette si concludono con questa<br />
indicazione cromatica. Ciò<br />
valeva a maggior ragione per i<br />
piatti festivi: nei Paesi Bassi per<br />
le celebrazioni di nozze si preparava<br />
una minestra di riso<br />
giallo, simile nell’aspetto, anche<br />
se non nella consistenza,<br />
al risotto giallo che si affermò<br />
a Milano. Un celebre dipinto<br />
di Peter Brügel, dedicato alle<br />
“Nozze contadine”, ha in primo<br />
piano proprio queste scodelle<br />
di riso giallo (con la variante<br />
bianca, segno di purezza<br />
immacolata).<br />
Il giallo dello zafferano richiamava<br />
un giallo ancor più pregiato,<br />
quello dell’oro, che negli<br />
stessi secoli trionfava<br />
nell’arte figurativa italiana e<br />
fiamminga: di quest’oro, lo<br />
zafferano rappresentava per<br />
così dire la variante gastronomica,<br />
anche se qualche rara<br />
ricetta non manca di includere<br />
fra gli ingredienti anche il prezioso<br />
metallo (che, del resto,<br />
ancora nel XX secolo Gualtiero<br />
Marchesi ha riproposto come<br />
guarnizione della sua celebre<br />
ricetta di risotto alla milanese).<br />
Questo evidentemente non<br />
era (e non è) alla portata di<br />
tutti, ma un antico proverbio<br />
fiammingo assicura che chi su<br />
questa terra saprà accontentarsi<br />
di riso allo zafferano potrà<br />
poi gustare, nel Paradiso dei<br />
beati, una vivanda tutta d’oro.
vivere bene
in primo piano<br />
COOP SALUTE<br />
consumatori<br />
Crescono di numero, hanno ampliato la loro offerta,<br />
continuano a offrire sconti tra il 20 e il 30% e incontrano<br />
un gradimento sempre più alto da parte di soci<br />
e consumatori. Parliamo degli spazi <strong>Coop</strong> Salute dedicati<br />
alla vendita dei farmaci Otc e Sop (cioè quelli per i quali non<br />
è necessaria la prescrizione medica). Nel mese di febbraio<br />
questi spazi raggiungeranno quota 50 in Italia (e altri 20 se<br />
ne aggiungeranno prima dell’estate). Dall’agosto scorso,<br />
quando sull’onda del decreto Bersani (e della raccolta di firme<br />
promossa da <strong>Coop</strong> stessa) i primi due punti <strong>Coop</strong> Salute<br />
aprirono a Carpi e Ferrara, ormai un importante pezzo di<br />
strada è stato percorso. “E percorso con grande successo -<br />
spiega Vincenzo Santaniello, direttore sviluppo business e<br />
innovazione di <strong>Coop</strong> Italia - A dicembre abbiamo rilevato un<br />
aumento delle vendite del 35% rispetto al mese precedente.<br />
Senza che ci sia stato alcun fenomeno di accaparramento o<br />
di acquisti in eccesso, semplicemente l’interesse verso questa<br />
iniziativa è costante, a conferma che la liberalizzazione<br />
della vendita dei farmaci, con le conseguenti riduzioni nel<br />
prezzo, va incontro a una esigenza fortemente sentita dalle<br />
famiglie italiane. Come <strong>Coop</strong> ci siamo mossi con determinazione<br />
e i risultati ci stanno dando ragione, anche dal punto<br />
di vista della soddisfazione dei clienti, come dimostra l’indagine<br />
che abbiamo realizzato (su questo vedi l’apposita scheda<br />
ndr)”.<br />
Nei 50 spazi <strong>Coop</strong> Salute è anche stata ampliata sensibilmente<br />
l’offerta. “Siamo partiti con circa 200 farmaci - spiega<br />
Santaniello - ed ora, con un processo graduale, siamo in grado<br />
di proporne oltre 300. Stiamo imparando a muoverci in<br />
un campo che è estremamente complesso e difficile. Sul piano<br />
dell’approvvigionamento le cose vanno meglio, ma problemi<br />
ce ne sono ancora tanti”. Del resto questa liberalizzazione<br />
ha rotto un monopolio e ovviamente, non tutti hanno<br />
fatto salti di gioia per questo cambiamento. Cambiamento<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
20<br />
che però sta inesorabilmente avanzando, come dimostra il<br />
fatto che anche nelle farmacie sono spuntati sconti “imposti”<br />
dalla maggiore concorrenza e dunque il risultato certo è che<br />
i consumatori, non solo quelli che si rivolgono a <strong>Coop</strong>, oggi<br />
possono spendere meno per curarsi (come confermato da<br />
indagini promosse da diverse associazioni come Federconsumatori,<br />
Altroconsumo ed Help <strong>Consumatori</strong> che comunque<br />
evidenziano come i prezzi nella grande distribuzione<br />
siano più bassi).<br />
Ritornando al tema dell’offerta nei punti <strong>Coop</strong> Salute, in partenza<br />
c’è un altro importante capitolo: quello dei farmaci<br />
omeopatici e veterinari (vendibili senza ricetta). “Da febbraio<br />
a giugno - continua Santaniello - partiremo gradualmente<br />
con la vendita di questi generi, con l’intento di estendere<br />
l’iniziativa pian piano a tutta la rete. Per quanto riguarda gli<br />
omeopatici inseriremo all’incirca un centinaio di prodotti,<br />
quelli cosiddetti composti che sono di uso più comune. Su<br />
questo stiamo anche organizzando una adeguata formazione<br />
dei nostri 150 farmacisti che, vorrei sottolinearlo, con la loro<br />
continua a pagina 23 ><br />
I dati de Ministero<br />
Su 00 parafarmacie aperte, solo<br />
il 1 % nella grande distribuzone<br />
Pensando a tutte le polemiche che c’erano state all’inizio<br />
sul ruolo dominante che la grande distribuzione avrebbe<br />
esercitato, è utile sottolineare un dato fornito dal Ministero<br />
per lo sviluppo economico. Al 31 dicembre 200 le<br />
nuove parafarmacie aperte in Italia, usando la normativa<br />
Bersani, erano 00. Di queste l’ % sono esercizi di vicinato<br />
(aperti spesso da neofarmacisti) e solo il 1 % sono<br />
punti di vendita della grande distribuzione.
che successo!<br />
Sono ormai 0 gli spazi <strong>Coop</strong><br />
dedicati alla vendita<br />
dei farmaci Otc e Sop.<br />
Aumentano i clienti, ma<br />
si amplia pure l’offerta:<br />
oltre 300 i medicinali disponibili.<br />
E ora (partendo da alcuni iper)<br />
verranno proposti anche<br />
prodotti omeopatici e veterinari<br />
I consumatori: “tanta convenienza<br />
ma anche un servizio di qualità”<br />
I risultati di una indagine tra i clienti<br />
C’è più convenienza che in farmacia,<br />
ma anche la soddisfazione<br />
per il servizio ricevuto è<br />
più alta rispetto alla farmacia.<br />
Sono questi, soprattutto il secondo,<br />
i punti salienti della<br />
“pagella” sugli spazi <strong>Coop</strong> Salute<br />
che emergono da una indagine<br />
condotta da <strong>Coop</strong> Italia<br />
in collaborazione con la società<br />
Trade Lab intervistando un<br />
campione di 00 soci e consumatori.<br />
Il dato sulla convenienza rilevata<br />
dai consumatori nell’acquistare<br />
farmaci è netto: il %<br />
dichiara di aver “speso meno<br />
in <strong>Coop</strong> che in farmacia”, cui<br />
va aggiunto un 22, % che dice<br />
Soddisfazione generale nei confronti<br />
della Farmacia (scala 1- )<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
di aver “speso molto meno che<br />
in farmacia”. Le due voci sommate<br />
fanno un 1, %. Estremamente<br />
significativo è anche<br />
indagare le motivazioni della<br />
scelta di acquistare farmaci nei<br />
punti <strong>Coop</strong> Salute: al primo<br />
posto (col ,4%) è il fatto di<br />
trovare prezzi più bassi, ma al<br />
secondo posto (col 3%) c’è<br />
un’opzione a forte contenuto<br />
di servizio, e cioè la possibilità<br />
di poter concentrare gli acquisti<br />
in un unico luogo.<br />
Un 27,2% di intervistato sostiene<br />
poi che l’intenzione,<br />
d’ora in avanti, è quella di<br />
comprare questi prodotti solo<br />
in <strong>Coop</strong>, mentre un % in-<br />
21<br />
tende utilizzare entrambe i canali<br />
(e quindi anche le farmacie).<br />
“Ma la sorpresa più<br />
importante dell’indagine –<br />
spiega il direttore pianificazione<br />
e controllo di <strong>Coop</strong> Italia,<br />
Francesco Cecere – è che, anche<br />
considerando come gli<br />
spazi <strong>Coop</strong> Salute fossero partiti<br />
da poco al momento dell’indagine,<br />
la valutazione del<br />
servizio fornito ottiene un punteggio<br />
pari a 7, , contro il 7,2<br />
attribuito dagli stessi intervistati<br />
alla farmacia tradizionale<br />
conosciuta e frequentata da<br />
anni. Dunque c’è un riconoscimento<br />
importante alla professionalità<br />
e al servizio offerto”.<br />
Valutazione dei clienti su spazi “<strong>Coop</strong> Salute” e Farmacie nell’acquisto di farmaci da banco (Otc)<br />
7,2<br />
Soddisfazione generale nei confronti<br />
di “<strong>Coop</strong> Salute” (scala 1- )<br />
7,5
Alce Nero & Mielizia - via Idice, 299 . Monterenzio (BO)<br />
www.alceneromielizia.it - info@alceneromielizia.it
competenza e la loro professionalità,<br />
sono stati fondamentali nel successo di<br />
questa attività <strong>Coop</strong>. Tornando poi ai<br />
farmaci veterinari, partiremo con una<br />
consumatori<br />
trentina di prodotti per le problemati-<br />
che più comuni legate agli animali domestici,<br />
in particolare a cani e gatti”.<br />
Sul piano dei prezzi <strong>Coop</strong> conferma su<br />
tutta la linea (cioè farmaci Otc e Sop,<br />
omeopatici e veterinari) l’obiettivo di<br />
sconti tra il 20 e il 30%. “Su questo<br />
versante c’è però da tener conto di alcune<br />
novità previste dalla legge finanziaria.<br />
Infatti, mano a mano che si andrà<br />
ad esaurimento delle scorte<br />
esistenti, per i nuovi farmaci (Otc e<br />
Sop) sparirà l’obbligo di indicare un<br />
prezzo sulle confezioni. Per questo,<br />
anche se la finanziaria vieta per il 2007<br />
di superare i prezzi del 2006, sarà più<br />
difficile comunicare lo sconto praticato”.<br />
Infatti mentre oggi si può dire<br />
sconto del 30% rispetto a un prezzo<br />
uguale per tutti (visibile sulla confezione),<br />
poi si potrà solo dire io vendo il<br />
dato prodotto a questo prezzo e spetterà<br />
al consumatore fare i raffronti.<br />
Guardando avanti Santaniello propone<br />
altre due riflessioni: “Visto il successo,<br />
e sulla base dell’esperienza di<br />
questi mesi, stiamo anche lavorando<br />
per ridefinire fisicamente l’organizzazione<br />
degli spazi <strong>Coop</strong> Salute, per renderli<br />
più razionali e rispondenti alle<br />
esigenze dei consumatori. Anche perché,<br />
nel corso del 2007, puntiamo a<br />
migliorare l’offerta nel campo dei prodotti<br />
parafarmaceutici”. Questo lavoro<br />
di affinamento è necessario anche perché<br />
il grande successo dei punti <strong>Coop</strong><br />
Salute, non significa ovviamente che<br />
questi abbiano immediatamente prodotto<br />
redditività e utili. “Credo sia importante<br />
spiegare ai nostri soci che i<br />
risultati di vendite e fatturato ottenuti<br />
sono andati al di là delle previsioni iniziali.<br />
E questo successo ci incoraggia a<br />
proseguire, ma ovviamente quando si<br />
parte con iniziative nuove, a maggior<br />
ragione in un campo fortemente vincolato<br />
come questo, il ritorno economico<br />
non può mai essere immediato.<br />
Però siamo sulla strada buona e<br />
l’obiettivo si avvicina”.<br />
L’ultimo tassello della strategia <strong>Coop</strong>,<br />
non certo per ordine di importanza, è il<br />
progetto di arrivare a produrre farmaci<br />
col proprio marchio. “Come avevamo<br />
già annunciato – conclude Santaniello<br />
- stiamo continuando a lavorare per<br />
conseguire questo non semplice obiettivo.<br />
Prudenza e riserbo sono d’obbligo,<br />
ma contiamo di poterlo concretizzare<br />
entro il 2007”. (d.g.) n n n<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
alfabeto alimentare<br />
di eugenio Del toma<br />
presidente onorario dell’Associazione<br />
italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />
LA tV e IL CIBO<br />
Corretta informazione cercasi<br />
L’orgia gastronomica in voga nei<br />
programmi televisivi sarà apprezzata<br />
dai cultori della buona cucina<br />
ma non è molto educativa,<br />
almeno sul piano della corretta<br />
alimentazione, e non di rado riprende<br />
vecchi proverbi o nozioni<br />
contraddette dal progresso scientifico.<br />
Il guaio è che dalle troppe<br />
interpretazioni dilettantistiche dei<br />
conduttori scaturiscono anche<br />
proibizioni e sensi di colpa non di<br />
rado ingiustificati. Prendiamo, fra<br />
i molti esempi possibili, quello dei<br />
cibi ricchi di grasso: sembra, ormai,<br />
che i grassi siano dei nemici<br />
della salute anziché dei nutrienti<br />
indispensabili, al pari di proteine<br />
e carboidrati.<br />
L’acido linoleico e l’acido linolenico<br />
sono dei progenitori “essenziali”<br />
di una serie di derivati che<br />
regolano funzioni organiche importanti.<br />
Lo stesso tessuto adiposo<br />
non è un rivestimento antiurto<br />
ma un vero e proprio organo capace<br />
di produrre sostanze e messaggeri<br />
con funzioni ormonali!<br />
Quindi, attenzione a bandire dalla<br />
tavola ogni forma di grasso,<br />
perché senza grassi non potremmo<br />
rifornirci neppure delle vitamine<br />
liposolubili.<br />
Un luogo comune, diffuso anche<br />
fra i medici meno aggiornati in<br />
dietetica, è quello di una presunta<br />
differenza nutritiva fra carni<br />
rosse e bianche. Gli allevatori<br />
sono intervenuti da almeno un<br />
decennio sulla genetica e sulla<br />
mangimistica degli animali riducendo<br />
quelle caratteristiche che li<br />
differenziavano non solo commercialmente<br />
ma anche nutrizionalmente<br />
(tipologia degli acidi<br />
grassi e digeribilità). Ormai si<br />
commerciano tagli di carne bovina<br />
e suina che hanno meno gras-<br />
23<br />
so di una coscia di pollo e sarebbe<br />
difficile catalogare le carni dello<br />
struzzo dato che gli struzzi hanno<br />
carni scure ma sono pur sempre<br />
degli ex-volatili!<br />
I pesci, per quanto generalmente<br />
meno dotati di grasso rispetto<br />
agli animali terrestri possono avere<br />
però il doppio o il triplo del<br />
grasso se ci riferiamo ad anguille,<br />
salmonidi o ad alcune specie di<br />
pesce azzurro giustamente decantate<br />
per il prezioso contenuto<br />
di acidi grassi della serie omega3.<br />
Allora attenzione! Per prima cosa<br />
il complesso delle calorie provenienti<br />
dagli acidi grassi non deve<br />
superare il 30% delle calorie totali;<br />
perciò nel caso di una dieta da<br />
2.000 calorie saranno ammissibili<br />
fino a 00 calorie provenienti dai<br />
grassi, ovvero circa - 7 g di<br />
grasso.<br />
Ammesso che tutto ciò sia noto<br />
non credo che il consumatore<br />
sappia poi orientarsi sulla “qualità”<br />
del grasso da privilegiare perché<br />
le società scientifiche hanno<br />
stabilito prudenzialmente che<br />
non più del 7- % delle calorie dovrebbe<br />
provenire dai grassi “saturi”,<br />
altrettanto per i troppo decantati<br />
acidi grassi polinsaturi ed<br />
un’aliquota maggiore (almeno il<br />
1 %) dai grassi monoinsaturi.<br />
Per semplificare le cose diciamo<br />
che l’olio di oliva ricalca meglio di<br />
altri grassi la composizione “raccomandata”<br />
e per questo motivo<br />
(oltre agli ovvi pregi di gusto e<br />
digeribilità) i medici lo hanno incoronato<br />
leader dei grassi da<br />
condimento. Ma tutto ciò non<br />
autorizza a dire che possa far<br />
male alla salute utilizzare un paio<br />
di cucchiaini di burro o viceversa<br />
di qualche olio di semi fortemente<br />
polinsaturi.
in primo piano<br />
Brasile<br />
Una delegazione <strong>Coop</strong> si è recata<br />
nello scorso dicembre in<br />
Brasile per di verificare lo stato<br />
di attuazione del progetto di cooperazione<br />
internazionale Agua Para Dois<br />
Irmaos, finanziato da <strong>Coop</strong> e realizzato<br />
dalla Ong Ucodep, che ha interessato<br />
l’area della Serra dos Dois Irmaos,<br />
situata ai confini tra gli stati di Bahia e<br />
Piauì, della regione semi arida nel<br />
Nordest del Brasile. Al momento sono<br />
state costruite e assegnate 549 cisterne<br />
familiari per la captazione di acqua<br />
consumatori<br />
La solidarietà <strong>Coop</strong> diventa<br />
di Aldo Soldi<br />
presidente di Ancc-<strong>Coop</strong><br />
giovedì 7 dicembre<br />
Arriviamo in Brasile che è notte, nella città di Petrolina,<br />
accolti da un caldo umido ed invadente.<br />
Venerdì 8 dicembre<br />
Alle cinque del mattino si sentono rumori di ragazzi<br />
che giocano sotto le finestre dell’albergo. In tre distinti<br />
campetti, sono in corso impegnative partite di calcio:<br />
è chiaro che poi diventano bravi!<br />
Partiamo di buonora verso la città di Ua Uà per visitare<br />
una cooperativa rurale. La strada è pessima e l’autista<br />
del pullmino fa gimcana fra buche enormi. Uomini,<br />
donne, ragazzi gettano terra nelle buche e<br />
chiedono ai passanti la meritata ricompensa. Ai bordi<br />
della strada gli avvoltoi fanno il loro mestiere attorno<br />
alle carcasse di animali uccisi dai mezzi in transito (capre,<br />
pecore, asini).<br />
<strong>Coop</strong>ercuc associa 0 raccoglitori di umbu, un frutto<br />
che nasce su un albero dalla forma bellissima e dal<br />
quale si estraggono marmellate e succhi. Ci mostrano<br />
orgogliosi la piccola fabbrica (vi lavorano 2 persone!)<br />
ed una etichetta in francese, segno di una esportazione<br />
già avviata. I prodotti sono davvero buoni. Mentre<br />
parliamo con il presidente, un rumore sinistro ci avverte<br />
che il pullmino è rotto: ci facciamo così tre ore<br />
di vera vita popolare brasiliana sull’unico pullman di<br />
linea che collega Ua Uà con Petrolina.<br />
Sabato 9 dicembre<br />
L’arrivo a Dirceu Arcoverde nello stato del Piauì, dove<br />
piovana con capacità di 16.000 litri: ne<br />
beneficeranno 24 comunità rurali per<br />
un totale di oltre 3.000 persone. Il<br />
progetto prevede la realizzazione, entro<br />
aprile 2007 di altre 450 cisterne.<br />
Il finanziamento complessivo del progetto,<br />
di oltre 500.000 euro è frutto di<br />
una raccolta fondi tra i soci delle cooperative<br />
di consumatori italiane, realizzata<br />
attraverso la destinazione, da parte<br />
di 50.000 soci, di 10 euro, equivalenti a<br />
500 punti dell’apposito catalogo raccolta<br />
punti <strong>Coop</strong>. A supporto della co-<br />
struzione delle cisterne sono stati realizzati,<br />
inoltre, 26 corsi di formazione<br />
sul corretto uso dell’acqua potabile<br />
raccolta con le cisterne che hanno<br />
coinvolto oltre 600 beneficiari diretti.<br />
Del viaggio vi proponiamo un diario<br />
realizzato dal presidente di Ancc-<strong>Coop</strong><br />
Aldo Soldi che faveva parte della delegazione<br />
assieme ai rappresentanti delle<br />
cooperative di consumatori, al presidente<br />
di Ucodep Francesco Petrelli, a<br />
una troupe di Mtv e a Cesare Petricich,<br />
chitarrista dei Negrita). n n n<br />
giorno per giorno, ecco il diario di una emozione<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
24<br />
è in programma il primo incontro con la comunità<br />
beneficiaria dell’intervento <strong>Coop</strong>, è previsto per le ore<br />
11.00. Arriviamo alle 1 .00, dopo 2 0 chilometri di<br />
strade davvero complicate da percorrere. Lungo il tragitto<br />
facciamo due incontri importanti. In un piccolo<br />
convento ci aspettano alcune suore che lavorano sul<br />
territorio ed hanno parte attiva anche nella realizzazione<br />
del nostro progetto. Ci accolgono con dolci<br />
fatti da loro che assaggiamo di buon grado dopo aver<br />
ingaggiato (e momentaneamente vinto) una impegnativa<br />
battaglia con le mosche...<br />
Poco oltre, la prima casa con cisterna realizzata grazie<br />
all’intervento dei soci <strong>Coop</strong>. È un’emozione vera, perché<br />
quando si possono toccare con mano e leggere<br />
negli occhi delle persone gli effetti della nostra solidarietà<br />
è davvero gran cosa. In queste case sparse nella<br />
campagna non c’è l’acqua potabile, piove tre mesi<br />
l’anno e nove mesi è aridità assoluta: con la cisterna si<br />
immagazzina l’acqua piovana che così rimane disponibile.<br />
Prima era compito della donna recuperare acqua:<br />
con un recipiente sulla testa, chilometri alla ricerca<br />
di una pozza condivisa anche con gli animali.<br />
La comunità ci aspetta in festa, con musiche e striscioni,<br />
dobbiamo improvvisare un discorso. Due donne<br />
leggono poesie per descrivere quanto sia stato importante<br />
per le famiglie poter disporre dell’acqua. C’è un<br />
clima bellissimo: curiosità, festa, riconoscenza; famiglie<br />
intere di una vasta zona riunite per incontrarci. Si<br />
fa rapidamente notte e ci invitano a cenare: ovviamente<br />
non c’è energia elettrica ma solo candele. Una
Alcune immagini degli incontri e dei luoghi visitati della delegazione <strong>Coop</strong><br />
simpatica settantenne ci racconta cosa ha voluto dire<br />
crescere 12 figli senza disporre di acqua potabile.<br />
Domenica 10 dicembre<br />
L’incontro con la seconda comunità è a Remanso, nello<br />
stato di Bahia. Visitiamo alcune famiglie cui è stata<br />
realizzata la cisterna: le loro case ed i loro atteggiamenti<br />
testimoniano una povertà molto dignitosa. Anche<br />
qui la comunità ci accoglie in festa: negli occhi e<br />
nelle parole dei presenti si coglie benissimo tutta la<br />
riconoscenza per quanto abbiamo fatto. Il pranzo è<br />
davvero buono: alcuni di noi bevono anche acqua di<br />
cisterna. Seduti sotto un albero incontriamo il capo<br />
locale del sindacato e la direttrice di una cooperativa<br />
agricola: dopo averci riparato dal sole, l’albero ci difende<br />
da un improvviso e fortissimo acquazzone. Partiamo:<br />
l’orchestra ci saluta al ritmo di una tarantella<br />
che i brasiliani proprio non sanno come ballare.<br />
Lunedì 11 dicembre<br />
Finita la parte rurale inizia quella ufficiale. L’aereo per<br />
Brasilia fa due scali, dai quali l’equipaggio promette di<br />
ripartire “prima possibile”. L’aeroporto è chiuso causa<br />
pioggia e ci mettiamo a ridere pensando all’idea che<br />
si ha del Brasile (sole, mare e samba...) e quanto sia<br />
diverso da quello che stiamo vivendo e vedendo. Occorre<br />
un terzo scalo e una sosta per permettere al<br />
temporale di allontanarsi da Brasilia. Incontriamo i<br />
rappresentanti di Unicafes, la centrale cooperativa<br />
che raggruppa le cooperative dei piccoli produttori<br />
agricoli. L’agricoltura familiare (così si chiama) è molto<br />
importante per il tessuto economico e sociale brasiliano:<br />
per questo il governo Lula la sostiene e incentiva<br />
e sollecita la formazione di cooperative. Cerchiamo<br />
di capire concretamente che cosa sono in grado di<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
in primo piano<br />
aiuto per tanti<br />
2<br />
produrre come quantità, qualità e continuità e ci riserviamo<br />
una valutazione di tipo commerciale da realizzare<br />
insieme a <strong>Coop</strong> Italia. Producono frutta di molti<br />
tipi e derivati, caffè, artigianato: sottolineano in particolare<br />
la bontà di alcuni prodotti provenienti dall’Amazzonia,<br />
la cui coltivazione cerca anche di contrastare<br />
gli intenti distruttivi sulla foresta.<br />
Martedì 12 dicembre<br />
Incontriamo diversi esponenti del governo brasiliano:<br />
ministri, vice ministri, alti funzionari. Troviamo molto<br />
apprezzamento per quello che di concreto stiamo facendo;<br />
chiediamo ed otteniamo sostegno per le possibili<br />
collaborazioni commerciali con le cooperative<br />
dell’agricoltura familiare. Con il ministero competente<br />
si condividono strategie e metodologie di intervento,<br />
anche qui con molta concretezza, poche promesse<br />
ma molta comune volontà positiva.<br />
Conosciamo un personaggio straordinario: il vice ministro<br />
per l’Ambiente, medico e professore universitario,<br />
che ha trascorso 13 anni in carcere per ragioni<br />
politiche sotto i regimi della destra.<br />
Mercoledì 13 dicembre<br />
L’Ambasciata italiana è stata costruita su progetto dell’arch.<br />
Pierluigi Nervi: è molto bella, inserita in un parco<br />
stupendo. L’ambasciatore è molto cortese e interessato:<br />
valorizza le cose che facciamo. Auspica che il<br />
nostro intervento possa continuare, sia nelle forme<br />
della solidarietà (di cui il Brasile continua ad avere<br />
molto bisogno) che attraverso accordi economici per<br />
la valorizzazione delle produzioni locali.<br />
È un auspicio che condividiamo e che portiamo con<br />
noi, trasformandolo in impegno, sull’aereo che ci riporta<br />
in Italia.
vivere bene<br />
*Buoni acquisto elettronici spendibili nel circuito VISA ELECTRON<br />
Regolamento completo al 06.54880882 - concorso valido fino al 5 marzo 2007 - Montepremi totale di € 10.000<br />
Estrazione entro il 31/03/2007
consumare informati<br />
Eco-logici C<br />
consumatori<br />
Attenzione e rispetto per<br />
l’ambiente: detersivi senza fosfati<br />
e con tensioattivi completamente<br />
biodegradabili, imballi leggeri<br />
e prodotti con materiale riciclato.<br />
Dalla carta igienica a quella<br />
per scrivere ottenute da carta<br />
da macero selezionata.<br />
E una linea specifica a ridotto<br />
impatto ambientale<br />
di Anna Somenzi<br />
Togliere il cartone attorno al tubo di maionese <strong>Coop</strong><br />
e al dentifricio a marchio può sembrare cosa da<br />
nulla, però questo gesto ha portato, insieme all’introduzione<br />
delle ricariche e all’utilizzo di materiali riciclati<br />
nelle confezioni e altri interventi ancora, a risparmiare<br />
oltre 6.700 tonnellate di materiali (secondo i dati<br />
raccolti per gli anni tra il 2000 e il 2005).<br />
Sono fatti concreti, conseguenza di scelte ambientali<br />
reali di <strong>Coop</strong> per la produzione dei propri prodotti. Del<br />
resto è nella storia della cooperativa e nelle attese dei<br />
soci l’attenzione e la cura per l’ambiente che ci circonda:<br />
secondo un sondaggio del 2005 la tutela dell’ambiente è<br />
considerata la prima caratteristica per un’azienda socialmente<br />
responsabile, il 70% degli intervistati riconosce<br />
che i prodotti eco-logici <strong>Coop</strong> sono una prova concreta<br />
nei punti vendita <strong>Coop</strong><br />
Per tutti i consumatori della linea crescendo<br />
di <strong>Coop</strong> il 23 e 24 febbraio negli iper e il 24<br />
febbraio nei supermercati più grandi (l’elenco<br />
è disponibile nel sito e-coop) è in distribuzione<br />
la cartolina per partecipare a un’operazione<br />
a premio. Si riceverà direttamente a<br />
casa, in regalo, l’esclusiva borsa portatutto<br />
acquistando dal 23 febbraio al aprile 4 confezioni<br />
di pannolini e 4 prodotti a scelta tra<br />
salviettine, body neonato e bavaglini monouso<br />
tutti crescendo <strong>Coop</strong>.<br />
I codici a barre dei prodotti sono da allegare<br />
alla cartolina che, compilata, deve essere<br />
spedita entro il aprile all’indirizzo indicato.<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
2<br />
dell’impegno della cooperativa per l’ambiente, mentre<br />
acquistarli e consumarli è ritenuto un modo per contribuire<br />
alla difesa della natura.<br />
Un capitolo pesante per l’ambiente è quello dei detergenti.<br />
Qui il consumo di saponi naturali perfettamente biodegradabili<br />
è stato sostituito dai moderni detersivi costituiti<br />
da sbiancanti ottici, zeolite per addolcire l’acqua e<br />
con tensioattivi sintetici, ottimi per la prestazione, ma<br />
non tutti completamente biodegradabili.<br />
Oggi i fosfati sono ormai spariti dai detergenti, ma quando<br />
<strong>Coop</strong> nel 1988 li eliminò dai propri prodotti a marchio<br />
fu la prima sul mercato, e rimase l’unica per molti<br />
anni. Fece su questa scelta una grande campagna di attenzione<br />
al mare, perché sono proprio i fosfati tra le<br />
principali cause dell’eutrofizzazione, cioè la prolifera-<br />
Il marchio ecolabel<br />
La richiesta di prodotti ecologici per contrastare il<br />
grande aumento dei residui non degradabili in<br />
mancanza di aria, che quindi restano nei fanghi dei<br />
depuratori e nel mare, spinse la Commissione europea<br />
a fornire gli strumenti per un marchio di garanzia<br />
ecologica. Nel 1 2 viene ratificato e pubblicato<br />
il protocollo per avere prodotti ecologici, fornendo<br />
una lista di ingredienti consentiti (biodegradabili<br />
anche in assenza di aria) e delle prestazioni da raggiungere.<br />
Nasce così il marchio Ecolabel che attesta<br />
il ridotto impatto ambientale lungo tutto il ciclo<br />
di vita del prodotto: materie prime,<br />
distribuzione, utilizzo, eliminazione dopo l’uso. I<br />
primi due nati hanno visto la luce nel 1 , oggi<br />
sono oltre 1.300 i prodotti col fiore Ecolabel.
oop 1996<br />
zione di alghe gelatinose e la conseguente scomparsa di<br />
alcune specie ittiche pregiate.<br />
La linea specifica degli eco-logici <strong>Coop</strong> offre prodotti a<br />
basso impatto ambientale, che riguardano gesti comuni<br />
come lavare i piatti o la biancheria e sono fabbricati con<br />
i materiali e le tecniche che meno pesano sulla natura.<br />
Fra questi troviamo anche i prodotti con il marchio Ecolabel:<br />
sono preparati secondo un protocollo della Comunità<br />
europea, che indica gli ingredienti consentiti e quelli<br />
che non possono invece essere utilizzati, che richiede<br />
una prestazione confrontabile con le altre marche. Il tutto<br />
per ogni specifico prodotto, che sia un detergente per<br />
lavatrice piuttosto che per lavastoviglie o per i piatti.<br />
Nella lista degli ingredienti consentiti è la differenza con i<br />
prodotti convenzionali: il marchio Ecolabel impone che i<br />
tensioattivi usati siano completamente biodegradabili in<br />
ogni condizione aerobica e anaerobica, non ristagnano<br />
quindi nei fanghi dei depuratori o nel mare. Il loro tempo<br />
di biodegradabilità è di pochi giorni.<br />
Nella linea eco-logici <strong>Coop</strong> si trovano le pastiglie per lavastoviglie,<br />
il detergente per i piatti e quelli per pavimenti e<br />
piastrelle, oltre al detergente in polvere per lavatrice.<br />
Sempre nella stessa linea ci sono anche i prodotti di carta<br />
100% riciclata e certificati Ecolabel: carta igienica,<br />
tutto casa, fazzoletti, tovaglioli doppio velo, carta da ufficio,<br />
realizzati solo da fibre di cellulosa recuperata da carta<br />
da macero selezionata.<br />
In acido polilattico, il Pla, sono invece i piatti e i bicchieri<br />
monouso, fra gli ultimi prodotti arrivati. Il NatureWorks<br />
PLA è una molecola di origine vegetale, ottenuta<br />
da uno zucchero dell’amido di mais. La sua origine<br />
rende questo prodotto totalmente biodegradabile e si<br />
può smaltire con i rifiuti organici. In un impianto di<br />
compostaggio industriale si degrada in 47 giorni a 60°C,<br />
se è abbandonato sul terreno ci mette invece da uno a tre<br />
anni, contro i 2000 del polistirolo. n n n<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
consumare informati<br />
2<br />
risparmio-riutilizzo-riciclo<br />
Le tappe di una innovazione<br />
continua per ridurre gli<br />
imballaggi dei prodotti <strong>Coop</strong><br />
- Linea di detergenti liquidi per l’igiene personale:<br />
il flacone è alleggerito e inserita la ricarica<br />
a busta. L’imballaggio si riduce complessivamente<br />
del 4 , % (-17,1 tonnellate/anno). Aumenta dal<br />
2 % al 0% la quantità di plastica riciclata Pe (polietilene)<br />
per i flaconi della detergenza chimica.<br />
1997 - Per i detergenti per superfici dure il flacone è<br />
in materiale riciclato per il 70%. Gli imballi secondari<br />
sono alleggeriti del 7%, con un risparmio di<br />
materiali annuo dalle 2 alle 13 tonnellate, secondo<br />
i formati.Nel 2003 i flaconi da 1 litro diventano di<br />
Pet (polietilentereftalato), invece che Pe, e sono<br />
totalmente in materiale riciclato.<br />
Nel 1998 è eliminato l’astuccio in cartoncino per<br />
la maionese e viene modificata la composizione<br />
del tubetto (-7,1 grammi pari al 0,4% del peso).<br />
Eliminare l’astuccio produce una riduzione di<br />
peso del 22,2%. Complessivamente il risparmio di<br />
materiali è di 34 tonnellate all’anno.<br />
Nel 1999 è la volta dei sacchetti nettezza: la<br />
busta che li contiene è sostituita da un nastro, si<br />
alleggerisce anche l’imballo secondario. Il risparmio<br />
di materia sull’imballaggio complessivo è del<br />
2 % (4,7 tonnellate all’anno). Lo stesso intervento<br />
è effettuato anche per il sacchetto con laccetti,<br />
con un risparmio complessivo di 4, tonnellate<br />
all’anno. Nel 2000 La busta che avvolge i due o<br />
quattro pacchetti di caffé è sostituita da un nastro<br />
di ridotte dimensioni (- 0% di peso; - ,2 tonnellate<br />
all’anno). È ulteriormente alleggerito il peso<br />
del flacone dei detergenti persona e aumentato il<br />
contenuto della ricarica. Il risparmio di materia è<br />
dell’11, % (-2, tonnellate/anno).<br />
Nel 2003 nasce il detersivo per piatti in flacone<br />
realizzato con almeno il 0% di polimero<br />
riciclato. Il flacone pesa 1, grammi di meno<br />
(-2, %), un risparmio annuo di circa tonnellate<br />
di materiale. Anche le uova biologiche escono in<br />
una confezione di materiale cellulosico riciclato<br />
al 100%.<br />
Per ammorbidenti concentrati nascono i flaconi<br />
da 0, litri realizzati al 100% con materiale<br />
riciclato, il Pet nel flacone e il cartone dell’imballo<br />
da trasporto.<br />
Nel 2004 per la confezione della collezione letto<br />
una innovazione nei materiali la cui componente<br />
cellulosica è riciclata esclusivamente da cartoni<br />
per bevande.<br />
Il progetto 3R ha monitorato i benefici in termini<br />
di risparmio, riutilizzo e riciclo sugli imballi primari<br />
negli anni 2000-200 dimostrando un risparmio<br />
di .7 2 tonnellate di materiali vari.
consumare informati<br />
CeLLULAre, Un<br />
consumatori<br />
Gli Umts hanno aumentato l’appeal dei telefonini<br />
sugli italiani, già primatisti mondiali quanto<br />
a concentrazione di apparecchi. Ma anche la<br />
confusione, sotto i colpi martellanti della pubblicità.<br />
Videofonini, tvfonini, VoIP: iniziamo un viaggio per<br />
chiarirci le idee, tra “inciuci” e nuove opportunità<br />
gennaio-febbraio 2007<br />
30<br />
di Claudio Strano<br />
S<br />
ono cambiati velocemente e ci stanno cambiando con<br />
altrettanta velocità. Come autostrade a cui si aggiungono<br />
continuamente corsie, i cellulari Umts – veicolando<br />
sulla banda larga una maggiore quantità di dati al secondo<br />
che viaggiano “a pacchetto” – hanno incrementato le<br />
loro prestazioni e il nostro divertimento, ma anche il livello<br />
d’“inquinamento” ambientale: così potremmo definire, con<br />
una certa benevolenza, la overdose di pubblicità sulla telefonia<br />
mobile e un crescente malcostume che è sfociato, purtroppo,<br />
recentemente, anche in atti criminali di bullismo tra<br />
adolescenti.<br />
Ma cos’è che rende speciali gli Umts, protagonisti di una<br />
crescita del 18% nelle vendite 2006 (in <strong>Coop</strong> coprono già<br />
un quinto delle richieste)? Questi telefonini di terza generazione<br />
(3G), a differenza dei precedenti Gprs o Edge<br />
di seconda generazione e mezzo (2.5G) e Gsm di seconda<br />
generazione (2G), consentono una maggiore velocità di<br />
trasmissione dei dati ma anche una piena compatibilità<br />
con il protocollo Internet IP. Da qui scaturiscono una serie<br />
di nuovi servizi multimediali sui quali si sono lanciate,<br />
fameliche, le compagnie telefoniche, interessate a ingolosire<br />
noi italiani, già primatisti mondiali con la più<br />
alta penetrazione di mercato dei cellulari (70 milioni per<br />
55 milioni di abitanti) e un’identità che diventa sempre<br />
più multipla (1,7 schede Sim a testa). Fra questi servizi<br />
due sono particolarmente reclamizzati: la videochiamata<br />
(audio e video in tempo reale) che commercialmente genera<br />
il “videofonino”, e il “video on demand” (visione in<br />
diretta di filmati) che nella sua evoluzione ha dato i natali<br />
al “tvfonino”. Non facciamoci troppe illusioni però: i<br />
limiti di queste tecnologie oggi non consentono una<br />
qualità costante del segnale ricevuto in movimento.<br />
Riconoscere i telefonini di terza generazione è facile. Hanno<br />
larghi display per visualizzare i contenuti multimediali, una<br />
tastierina più grande, spesso rotante, un ingombro e un peso<br />
maggiori di tutti gli altri che si sono al contrario compattati<br />
(sui 100 grammi di peso) e hanno fatto anch’essi notevoli<br />
passi in avanti. Non a caso si parla per tutti di “cellulari multifunzione”,<br />
poiché nello stesso corpo macchina integrano<br />
microchip che offrono la possibilità di scattare foto (cellulari<br />
con fotocamera), di girare brevi filmati (con videocamera) e<br />
di ascoltare musica (con lettore Mp3). Attenzione, però. Per<br />
godere di queste tecnologie non è indispensabile avere un<br />
telefonino Umts. Il precedente Gsm, utilizzando protocolli
consumare informati<br />
FenOMenO<br />
più evoluti come Gprs ed Edge, ha migliorato infatti le sue<br />
performace riducendo le distanze e rendendo così ancora più<br />
difficile la scelta. Come comportarsi? Il consiglio è di uscire<br />
dalla logica del prodotto per privilegiare quella del servizio:<br />
valutare cioè le offerte dei gestori, le tariffe, gli addebiti di<br />
Sms, Mms, videochiamate e connessioni Internet. Una selva<br />
intricata sulla quale un po’ di trasparenza e di risparmi per le<br />
nostre tasche ci aspettiamo dai provvedimenti del ministro<br />
Bersani (che ha annunciato l’altolà ai costi fissi di ricarica) e<br />
dall’imminente sbarco degli operatori mobili virtuali (tra cui<br />
<strong>Coop</strong> in tandem con Tim). Rispetto alle prestazioni, invece,<br />
possiamo concentrarci su quelle ormai considerate di base,<br />
pur sapendo che la Apple ha lanciato l’iPhone che “fonde” tra<br />
loro computer e cellulare. Un’avvertenza anche qui è d’obbligo:<br />
non sentitevi da meno se il cellulare voi lo usate soltanto<br />
per telefonare. Solo il 15% degli italiani, infatti, fa un reale<br />
utilizzo delle funzioni che si vanta di possedere...<br />
Fotocamera digitale. Chi acquista il nuovo troverà in vetrina<br />
molti cellulari con fotocamera digitale che scattano immagini<br />
e le spediscono tramite Mms o e-mail: sono “ibridi” interessanti<br />
soprattutto per chi non possiede già una fotocamera<br />
digitale. Sebbene sull’ottica non ci siano paragoni, la qualità,<br />
almeno dei prodotti di punta, sta migliorando e si vedono<br />
risoluzioni attorno ai 2 o 3 megapixel (circa la metà dello<br />
standard medio di una fotocamera monofunzione) o anche<br />
più, con discrete capacità di memoria. Ma se la quantità di<br />
megapixel è inferiore, l’opportunità si trasforma in mezza<br />
fregatura e torna valido un concetto già visto in altre occasioni:<br />
versatilità e qualità delle prestazioni tendono a stare su<br />
opposte sponde. In altre parole, ogni macchina fa meglio il<br />
lavoro per cui è stata concepita. Il potenziale acquirente<br />
deve, inoltre, sapere che tutti gli Umts hanno la macchina<br />
fotografica (anche con autofocus e zoom), mentre tra i Gsm<br />
ci sono quelli con e quelli senza. Alcune fotocamere funzionano<br />
anche da videocamera per brevi filmati-ricordo.<br />
Lettore Mp3. Il cellulare come riproduttore di file musicali è<br />
un altro ibrido fascinoso. Tuttavia, se guardiamo al sodo possiamo<br />
dire che c’è un limite sotto il quale un “cellulare Mp3”<br />
assomiglia più a un “inciucio” che a un qualcosa di utile. Tale<br />
limite è una memoria (integrata o estendibile con card) di<br />
almeno 256 Mb. Anche in questo caso, la gestione dei file<br />
musicali e la durata delle batterie restano comunque lontane<br />
da quelle di un iPod o simile. Il rischio è di non andare molto<br />
al di là di una suoneria con la canzoncina preferita.<br />
Internet. Tutti gli Umts, ma anche i Gsm nella versione Gprs<br />
o Edge (di 2.5 generazione) permettono di navigare tra le<br />
pagine Wap (Internet nella versione per cellulari) e perciò di<br />
collegarsi e scaricare e-mail. Una funzionalità che tuttavia<br />
non decolla per via degli alti costi dei collegamenti – pagati,<br />
nella maggioranza dei casi, in base ai byte scaricati – e anche<br />
perché il Wap mostra soltanto porzioni di pagine web.<br />
La copertura. Se amate viaggiare, fate molta attenzione a<br />
scegliere un tri-band – modello molto diffuso che “prende”<br />
in Europa, Africa, Asia, Australia e gran parte dell’America<br />
settentrionale – o addirittura un quad-band che funziona in<br />
tutto il mondo. Per i più “stanziali” il dual-band garantisce<br />
una buona copertura (Europa continentale e Gran Bretagna)<br />
e ha il pregio di far abbassare il budget di spesa. n n n<br />
gennaio-febbraio 2007<br />
31<br />
gLOSSArIO<br />
(le tecnologie, dalla più alla meno evoluta)<br />
Umts (Universal mobile telecommunications<br />
system) viene dopo il Gsm e prima dell’Hsdpa<br />
(o super Umts), è uno standard di trasmissione<br />
che contempla la connessione a Internet,<br />
l’accesso e-mail, le videochiamate e la tv sul<br />
telefonino<br />
Gprs (General packet radio service) consente<br />
anch’esso, tramite rete Gsm e non Umts, di<br />
navigare in Internet e di inviare e ricevere e-mail<br />
Edge (Enhanced data rates for global evolution)<br />
tecnologia radio che migliora notevolmente la<br />
qualità dei servizi sulla rete Gsm/Gprs<br />
Mms (Multimedia messaging service) nella<br />
messaggistica è l’evoluzione del Sms: consente<br />
l’invio e la ricezione di pacchetti multimediali<br />
composti da video, immagini, suoni e testo<br />
Ems (Enhanced messaging service) servizio<br />
intermedio tra Sms e Mms, che permette<br />
di inviare e ricevere messaggi composti da<br />
semplici animazioni, immagini, suoni e testo<br />
Le mani sul portafoglio<br />
• Umts: da 300 euro fino a 700 euro e più. Sopra i 400<br />
euro migliora di molto la risoluzione della fotocamera<br />
• gprs con fotocamera digitale: da 2 0 a 3 0 euro<br />
• gsm con lettore Mp3: da 1 0 a 2 0 euro<br />
• gsm dual-band: da 0 a 1 0 euro. Attorno ai 100 euro<br />
si colloca lo “zoccolo duro” degli acquisti<br />
I prezzi sono soggetti alle variazioni del mercato e non tengono conto<br />
di offerte e promozioni
È tempo di...<br />
vivere bene<br />
Cavoli, cavolfiori, broccoletti, verze,<br />
cavolini di Bruxelles: sono tutti parte<br />
della famiglia delle crocifere, verdure<br />
che fanno bene alla salute, oltre<br />
a prestarsi per infinte soluzioni<br />
gastronomiche. Molte davvero<br />
semplici ma di grande qualità...<br />
di Helmut Failoni<br />
Non è forse una novità per molti<br />
di voi, ma fa sempre bene<br />
comunque ricordare che certi<br />
alimenti possono aiutare in parte a<br />
prevenire l’insorgere di alcune malattie,<br />
tumori soprattutto. In maniera<br />
particolare tutte quelle verdure che<br />
rientrano nella famiglia delle crocifere.<br />
Ovvero cavoli, cavolfiore, broccoli,<br />
broccoletti, verze, cavolini di Bruxelles.<br />
Oltre ad essere buoni dunque<br />
sono anche alimenti sani. Ed è proprio<br />
questo periodo invernale che invita,<br />
più delle altre stagioni, al consu-<br />
A febbraio ci sono<br />
anche...<br />
FrUttA e VerDUre<br />
È inverno, un inverno che sino al<br />
momento in cui scriviamo è stato<br />
mite. È tempo di barbabietole,<br />
radicchi rossi di tutti i generi, ma<br />
anche finocchi e spinaci. Senza<br />
dimenticare naturalmente i carciofi.<br />
Per quanto riguarda la frutta,<br />
questo è il periodo d’oro per<br />
le arance. Provate un’insalata con<br />
spinaci crudi e arance, condita<br />
con olio di qualità e sale: ne vale<br />
la pena.<br />
consumatori<br />
CAVOLI & C.<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
mo di queste verdure, che hanno<br />
naturalmente caratteristiche specifiche<br />
differenti. I broccoli per esempio<br />
sono ricchi di fibra, ‘prevengono’ il<br />
cancro al colon, riducono il rischio di<br />
cataratta e proteggono dall’ictus, il<br />
cavolfiore bianco contiene magnesio,<br />
i cavoletti di Bruxelles potassio, i cavoli<br />
cappuccio vitamina C.<br />
I broccoli vengono mangiati soprattutto<br />
lessati conditi con olio e limone,<br />
oppure diventano il condimento<br />
ideale della pasta, corta ovviamente.<br />
Un piatto velocissimo. Ideale è fare<br />
sbollentare i broccoli, già puliti e tagliati,<br />
nell’acqua della pasta, in modo<br />
da insaporirla, e poi farli saltare in<br />
padella con aglio e peperoncino: un<br />
classico, fra l’altro semplicissimo da<br />
realizzare. Una variante: quando l’acqua<br />
arriva a bollore, farci cuocere per<br />
tutto il tempo insieme broccoli e pasta.<br />
Scolare e condire con olio crudo.<br />
Variazioni ce ne sono a centinaia: c’è<br />
chi aggiunge due acciughe, chi dei<br />
pinoli, chi dello zafferano, chi ancora<br />
vi gratta alla fine del pecorino o del<br />
caciocavallo. A ben pensarci è proprio<br />
questa la ricchezza della cucina italiana:<br />
uno stesso piatto che subisce<br />
centinaia di piccole variazioni, anche<br />
all’interno della stessa regione, a distanza<br />
di pochi chilometri, fra una<br />
città e l’altra. Il broccolo è coltivato<br />
sopratutto nelle regioni meridionali e<br />
nelle zone, come quelle del Lago di<br />
Garda e della stragrande maggioran-<br />
32<br />
za della Liguria, dove il clima invernale<br />
è più mite che nel resto del nord.<br />
Le varietà di broccoli più pregiate<br />
sono il bronzino di Albenga, il grosso<br />
romanesco e il precoce di Verona.<br />
Quando lo si sceglie, bisogna fare attenzione<br />
che le teste si presentino<br />
ben compatte e sode e che i gambi e<br />
le foglie siano di colore verde brillante<br />
(da evitare i broccoli che presentano<br />
tonalità che in alcuni punti sfumano<br />
verso il giallo autunnale).<br />
Ottimi i broccoli lo sono anche in abbinamento<br />
con la brandade di baccalà:<br />
un piatto che trovò una sua precisa<br />
collocazione, diciamo pure anche<br />
modaiola, all’interno dei menu nei<br />
grandi ristoranti da metà anni Ottanta<br />
in poi.<br />
Il cavolo invece è conosciuto sino dall’antichità:<br />
si narra che gli antichi<br />
romani ne mangiassero prima delle<br />
libagioni per permettere al corpo di<br />
assorbire meglio il vino, mentre per i<br />
Greci era addirittura considerato sacro.<br />
Alcune statistiche sulla produzione<br />
mondiale ci informano che il<br />
cavolo (Brassica oleracea) è soprattutto<br />
coltivato in India (88.000 ettari),<br />
Cina (55.000), Francia (35.000) ed<br />
Italia (28.000), con una diffusione regionale<br />
che riguarda soprattutto il<br />
sud della nostra penisola. Oltre alla<br />
già citata presenza di potassio, il cavolo<br />
contiene acido folico (un antiemorragico)<br />
e possiede importanti<br />
proprietà depurative e diuretiche ed è
Valori nutrizionali<br />
Per 100 gr di cavolo:<br />
Parte edibile 66 %<br />
Acqua 90,5 gr<br />
Proteine 3,2 gr<br />
Lipidi 0,2 gr<br />
glucidi disponibili 2,7 gr<br />
Fibra alimentare 2,4 gr<br />
Potassio 350 mg<br />
Ferro 0,8 mg<br />
Calcio 44 mg<br />
Fosforo 69 mg<br />
Vitamina C 59 mg<br />
Sodio 8 mg<br />
niacina 1,2 mg<br />
energia 25 kcal<br />
fonte: Istituto nazionale della nutrizione<br />
indicato nella cura dei disturbi gastrointestinali. Tagliatelo<br />
a pezzetti, cuocetelo al vapore e condite semplicemente<br />
con olio e aceto balsamico. Oppure cuocetelo per pochi<br />
minuti in acqua bollente e salata. Preparate un soffritto<br />
classico a parte ed aggiungetevi poi il cavolo (a pezzetti)<br />
sbollentato. Continuate a fuoco lento per 5 minuti; nel<br />
frattempo avrete cotto a parte della pasta nell’acqua del<br />
cavolo: ecco a voi un primo veloce.<br />
Passando al cavolo nero invece, possiamo suggerirvi una<br />
ricetta, anche questa assai semplice, che prepara Gianfranco<br />
Vissani. Procuratevi 500 g di cavolo nero, 50 g di<br />
cipolla, 1 spicchio di aglio, 200 cc di vino rosso, 70 g di<br />
pinoli, e poi, naturalmente, olio, sale e pepe, q.b. Tagliate<br />
a pezzi il cavolo nero e fatelo andare con olio, cipolla,<br />
aglio, sale e pepe. Quando il cavolo è ben insaporito bagnate<br />
con il vino rosso e fatelo evaporare. Portate a cottura<br />
e cospargete con i pinoli tostati. Servite il tutto in<br />
ciotoline di coccio calde. n n n<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
vivere bene<br />
33<br />
Le arselle<br />
di Marceddì<br />
di Alessandro Cecchini<br />
Marceddì è un paesino di poche case basse e bianche<br />
a qualche chilometro da Oristano, ma è anche<br />
una laguna che un ponte separa dal mare, unendo<br />
le due rive opposte e facendo da barriera alla marea.<br />
A partire dal mese di maggio e per tutta l’estate, chi<br />
attraversa la laguna nelle prime ore della giornata<br />
può notare un buon numero di pescatori muniti di<br />
stivali di gomma alti fino alla coscia impegnati in<br />
una ricerca meticolosa. Le arselle, così in Sardegna<br />
e in Liguria si chiamano le vongole, sono interrate<br />
nel fondale a volte anche a 10, 1 centimetri di<br />
profondità e per trovarle occorre aguzzare gli occhi<br />
e cercare due forellini nella sabbia. Una volta individuate<br />
le Arselle vengono estratte, con una piccola<br />
cazzuola una ad una.<br />
La tecnica di raccolta non danneggia i fondali come<br />
avviene lungo le altre coste del nostro Paese. I pescatori<br />
inoltre raccolgono solo gli esemplari adulti e si<br />
preoccupano ogni anno di seminare arselle autoctone<br />
che crescono nutrendosi del plancton che trovano<br />
da sé nelle acque degli stagni costieri.<br />
Le lagune dell’oristanese sono una delle poche<br />
aree in Italia dove è ancora possibile trovare<br />
arselle nostrane (Tapes decussatus): le vongole<br />
che consumiamo comunemente appartengono<br />
nella quasi totalità dei casi alla specie d’origine<br />
filippina (Tapes philippinarum o semidecussatus),<br />
più robusta e più grande.<br />
L’invasione silenziosa delle filippine ha scacciato dai<br />
fondali italiani - complici gli acquacoltori sempre<br />
alla ricerca di specie più produttive e l’inquinamento<br />
delle acque costiere- le nostrane, più piccoline e<br />
saporite che un tempo si trovavano in abbondanza<br />
anche nelle lagune vicine. Per aiutare i pescatori di<br />
Marceddì a salvare gli ultimi due luoghi di produzione<br />
Slow Food ha avviato un Presidio che riunisce<br />
i circa settanta pescatori che ancora raccolgono<br />
una ad una le arselle nostrane. Uno dei principali<br />
obiettivi è quello di acquisire un’autonomia nella<br />
gestione di tutte le fasi della filiera, dalla stabulazione<br />
al confezionamento e quindi ottenere una<br />
tracciabilità completa. Tra i progetti dei produttori<br />
del Presidio di Marceddì c’è anche la realizzazione<br />
di un locale di ristorazione gestito dai pescatori<br />
stessi presso lo stagno di San Giovanni.
di giuseppe Ortolano<br />
consumatori<br />
vivere bene<br />
PerLe DeLLe ALPI<br />
Dove si fa a meno dell’auto<br />
Sono 11 le piccole e preziose Perle delle Alpi italiane.<br />
Undici località sciistiche di grande fascino, senza<br />
industrie inquinanti e strade trafficate, dove è<br />
finalmente garantita una vacanza libera dalle automobili<br />
e dove ci si preoccupa anche di limitare i rumori molesti,<br />
ad esempio vietando la circolazione notturna a camion e<br />
moto. Il progetto Perle delle Alpi, sostenuto dall’Unione<br />
Europea, è ambizioso e prevede che le località che vi aderiscono,<br />
oltre ad essere raggiungibili con il pullman o il<br />
treno almeno 4 volte al giorno, devono fornire assistenza<br />
agli ospiti che desiderano muoversi senza auto; assicurare<br />
collegamenti giornalieri con mezzi pubblici con le<br />
mete turistiche più importanti e verso le piste da sci e gli<br />
itinerari escursionistici; assicurare il noleggio di biciclette<br />
e privilegiare gli sport invernali più rispettosi della<br />
natura, come il fondo, le escursioni con le racchette da<br />
neve, a piedi o in carrozza trainata da cavalli. E il centro<br />
cittadino deve diventare una grande isola pedonale.<br />
Per verificare se le promesse si trasformano in realtà<br />
non resta che visitare direttamente le 11 Perle delle Alpi<br />
italiane.<br />
Chamois (Aosta)<br />
È l’unico comune d’Italia raggiungibile soltanto tramite<br />
funivia oppure a piedi o in bicicletta. Situato a 1.815 metri<br />
d’altezza, nei pressi del Cervino, è protetto dai venti e<br />
propone tutti i principali sport invernali. È abitato stabilmente<br />
da un centinaio di persone, dispone di 250 posti<br />
letto, municipio, chiesa e negozi. Tel. 0166/47204, www.<br />
comune.chamois.ao.it.<br />
Feltre (Belluno)<br />
Località delle Dolomiti venete dove si incontrano arte,<br />
natura e cultura. Vanta numerose isole pedonali e alcuni<br />
sentieri che collegano il centro abitato con aree di interesse<br />
naturalistico. In inverno dispone di piste da fondo,<br />
discesa e per il pattinaggio su ghiaccio. Tel. 0439/8851,<br />
www.comune.feltre.bl.it.<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
34<br />
Pieve di Cadore (Belluno)<br />
È una delle località storiche più importante della regione<br />
e offre una pista ciclabile che la collega con Cortina d‘Ampezzo.<br />
Si pratica lo sci di fondo, il pattinaggio su ghiaccio<br />
e lo sci da discesa. La Casa di Tiziano ricorda al visitatore<br />
che proprio qui è nato il celebre pittore del ‘400 italiano.<br />
Tel. 0435/31644, www.pievedicadore.org.<br />
Tires, Nova Levante, Collepietra e Nova Ponente (Bolzano)<br />
Ben 4 delle Perle delle Alpi italiane si trovano nell’area<br />
turistica Rosengarten-Latemar, raggiungibile dalla stazione<br />
di Bolzano con autobus di linea. Tutte le località e<br />
le piste da sci sono accessibili con gli skibus, mentre fondisti<br />
ed escursionisti possono raggiungere in pullman il<br />
Passo di Lavazè. E il massiccio del Catinaccio regala fantastici<br />
paesaggi in tutte le stagioni. Tel. 0471/610310<br />
www.rosengarten-latemar.com.<br />
Racines (Bolzano)<br />
Meta ideale per escursionisti, ospiti in cerca di tranquillità,<br />
amanti della natura e buongustai. In inverno si scopre<br />
la natura incontaminata con gli sci da fondo o escursionismo,<br />
a piedi o percorrendo le piste da slittino. Tel.<br />
0472/760608, www.racines.info.<br />
Funes (Bolzano)<br />
La valle di Reinhold Messner, uno degli alpinisti più famosi<br />
al mondo, è la destinazione ideale per chi ama il trekking<br />
invernale e per le famiglie con bambini piccoli. Si cammina<br />
su sentieri spolverati di candida neve battuta, oppure ci<br />
si inoltra con le ciaspole nel Parco Naturale Puez-Odle. Gli<br />
accoglienti rifugi sono raggiungibili senza problemi anche<br />
in inverno. Tel. 0472/840180, www.funes.info.<br />
Furis e Forni di Sopra (Udine)<br />
Sono due tranquille stazioni sciistiche dominate dalle vette<br />
delle Dolomiti orientali, dove l’attività sportiva si alterna<br />
alla scoperta delle specialità gastronomiche, come il Prosciutto<br />
di Sauris, ed ai trattamenti rigeneranti per il corpo.<br />
Tel. 800/249905, www.carnia.org. n n n
Perle fuori d’Italia<br />
Del progetto euorpeo Alpine Pearls fanno<br />
parte città di cinque stati: Austria, Francia,<br />
Germania, Italia e Svizzera. Quella che può essere<br />
definita la più grande associazione turistica<br />
dell’arco alpino propone ai visitatori una<br />
“vacanza dall’automobile” all’insegna della<br />
mobilità dolce ed ecologica. Oltre alle località<br />
italiane descritte nell’articolo principale, aderiscono<br />
al progetto Arosa e Interlaken in<br />
Svizzera, Bad Reichenhall e Berchtesgaden<br />
iin Germania, Les Gets in Francia e<br />
Werfenweng in Austria. In quest’ultima stazione<br />
invernale, ad esempio, i turisti sono invitati<br />
a consegnare le chiavi dell’auto ed a ritirare<br />
una mobility card che da diritto all’utilizzo<br />
libero e gratuito di bus, auto e moto elettriche,<br />
taxi, carrozze trainate da cavalli e altre<br />
facilitazioni. Nella svizzera Arosa, a 1 00 metri<br />
d’altezza, si arriva direttamente in treno e si<br />
viaggia gratis sui bus cittadini. Per saperne di<br />
più sulle Perle delle Alpi si può visitare il sito<br />
internet: www.alpine-pearls.com .<br />
Per scoprire perchè Cogne (Ao), Ceresole Reale<br />
(To), Baceno-Alpe Devero (Vb), Braies (Bz),<br />
Racines (Bz), Funes (Bz), Rabbi (Tn), Forno di<br />
zoldo (Bl), Pietracamela (Te) e Caramanico<br />
Terme (Pe) sono state scelte da Legambiente<br />
e Touring Club Italiano come le migliori stazioni<br />
sciistiche italiane, per quanto riguarda<br />
l’ambiente e le strutture ricettive, bisogna invece<br />
consultare la prima Guida Bianca (Touring<br />
Club, 1 euro). Il libro segnala ben 210<br />
località montane italiane.<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
vivere bene<br />
Sono 11 le località italiane<br />
che fanno parte di un progetto<br />
europeo che vuole offrire<br />
ai turisti una dimensione<br />
libera da vincoli di traffico,<br />
rumore e inquinamento<br />
3<br />
Altre montagne<br />
Passo della Mendola-Ruffrè è una località trentina a<br />
cavallo tra Alta Val di Non e Oltradige. Nella zona si praticano<br />
soprattutto le attività alternative come fondo, orienteering,<br />
e ciaspole, per le quali i vasti altopiani con ampie<br />
radure aperte sono ideali. Gli amanti dello sci da discesa<br />
hanno a disposizione 4 km di piste in un ambiente dallo<br />
charme un po’ romantico, fra boschi immensi e ampi panorami.<br />
Il centro fondo Regole – Paradiso (con percorsi<br />
fino a 40 km) è tra più importanti del Trentino Alto Adige.<br />
Info: Ortler Skiarena, tel. 0471/ 22, www.ortlerskiarena.com.<br />
L’altipiano del Renon, nei pressi di Bolzano, regala un<br />
bel panorama della Val d’Adige, fino alle Dolomiti, e in<br />
inverno diventa meta ideale per una vacanza in tutta tranquillità<br />
sulla neve. Lontani dalla folla, ci si può godere il<br />
paesaggio invernale tra percorsi di fondo e piste da slittino<br />
per divertirsi come da bambini o con i bambini. Con tutta<br />
la famiglia ci si può anche concedere lunghe passeggiate<br />
o facili escursioni, come quella panoramica Cima Lago<br />
Nero. Il pomeriggio si può raggiungere in funivia Bolzano<br />
e scoprire le bellezze della città. Info: Associazione Turistica<br />
Renon, tel. 0471/3 100, www.ritten.com.<br />
Cerreto Laghi (Re), Cimone (Mo) e Corno alle Scale<br />
(Bo) sono le tre principali stazioni sciistiche dell’Emilia<br />
con oltre 1 chilometri di piste. Ma anche l’Appennino<br />
non è solo sci e snowboard. Chi ama la natura, può esplorare<br />
l’ambiente innevato calzando le “ciaspole”, oppure<br />
partecipando ad una delle tante escursioni organizzate nei<br />
parchi e nelle riserve naturali della regione. Chi cerca<br />
emozioni forti può provare l’ebbrezza dello sleddog, cioè<br />
una corsa su slitte trainate da cani come nel Grande Nord.<br />
Info: www.appenninoeverde.org, tel. 0 22/71413 oppure<br />
0 /20 20.
vivere meglio<br />
COnVenzIOnI Per I SOCI<br />
VACANZE SCIISTICHE A BARDONECCHIA<br />
<strong>Coop</strong> ha definito una convenzione valida per i<br />
soci <strong>Coop</strong> di tutta Italia che prevede sconti e<br />
offerte particolari nell’area del comprensorio<br />
sciistico di Bardonecchia, sede olimpica delle<br />
gare di snow board ai giochi di torino 2006.<br />
SCONTI<br />
NEGLI ALBERGHI ALLIANCE<br />
<strong>Coop</strong> ha definito una convenzione nazionale<br />
con l’Alliance Alberghi, gruppo<br />
che include i marchi Holiday Inn,<br />
Jolly e Crowne Plaza. Ai soci <strong>Coop</strong> verrà<br />
offerto uno sconto sulle tariffe proposte.<br />
Tale sconto sarà del 10% sulla<br />
migliore tariffa con colazione disponibile<br />
al momento della prenotazione<br />
sia essa telefonica o diretta al momento<br />
del check in.<br />
Per usufruire dello sconto occorre esibire<br />
la carta Sociocoop al momento<br />
della registrazione (check-in). La convenzione<br />
è valida fino al 31 dicembre<br />
2007.<br />
Per informazioni www.e-coop.it<br />
Per prenotazioni e informazioni di<br />
maggiore dettaglio consultare il sito<br />
www.alliancealberghi.com.<br />
Numero verde: 00407407<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
3<br />
Holiday Inn Tourin South<br />
Holiday Inn Piacenza<br />
Bardonecchia si trova in Piemonte, in Alta Valle di<br />
Susa e dispone di 100 Km di piste da discesa (di<br />
cui 3 con innevamento programmato) e 17 Km<br />
da fondo. Info: www.bardonecchiaski.com<br />
Sugli impianti sciistici la convenzione prevede<br />
uno sconto del 1 % se si acquista uno ski pass<br />
per giorni consecutivi (Info Tel. 0122- 137,<br />
E-mail: info@bardonecchiaski.com, Internet:<br />
www.bardonecchiaski.com).<br />
Tariffe scontate del 1 % anche al Villaggio Campo<br />
Smith (tel. 0122. 0 211), un nuovissimo<br />
complesso vacanze. Nel prezzo è incluso lo skipass<br />
per giorni.<br />
All’Hotel Rivè (tel. 0122. 0 233), una struttura 4<br />
stelle ricca di fascino e di comfort (che usufruisce<br />
delle strutture di Campo Smith), ai soci <strong>Coop</strong> che<br />
scelgono un soggiorno di 7 giorni in mezza pensione<br />
è offerto gratuitamente lo skipass per<br />
giorni.<br />
Inoltre sconto del 20% sul noleggio settimanale<br />
delle varie attrezzature per lo sci presso il Centro<br />
Rossignol di Campo Smith (tel. 0122- 7 ).<br />
Infine, per le lezioni di sci rivolte ai soci <strong>Coop</strong><br />
sono previsti sconti del 10% sulle lezioni singole<br />
e del 20% sulle lezioni di gruppo (minimo 3 persone).<br />
Per info: tel: 0122- 2 3; e-mail: scuolascibardonecchia@tin.it<br />
- www.scuolascibardonecchia.com<br />
Holiday Inn Modena<br />
Holiday Inn<br />
Pisa Migliarino<br />
Holiday Inn Rome West<br />
Holiday Inn Rome Pomezia<br />
Jolly Hotel Cagliari<br />
Holiday Inn Palermo<br />
Holiday Inn Milan Assago<br />
Holiday Inn Linate Airport<br />
Crowne Plaza Milan Linate<br />
Holiday Inn Trieste Duina<br />
Holiday Inn Venice Mestre M.<br />
Holiday Inn Verona<br />
Holiday Inn Bologna Via Emilia<br />
Jolly Hotel<br />
Catania Ognina
libri<br />
Parlare di gesù<br />
consumatori<br />
cultura e oltre<br />
Chi era veramente Gesù Cristo, al di là<br />
degli innumerevoli ritratti che ne sono<br />
stati fatti nel corso dei secoli, nella sua<br />
fisicità di uomo? E cosa è successo dopo<br />
la tragica giornata del Golgota? Cosa<br />
ha fatto davvero per meritare quella tragica,<br />
crudele fine sulla Croce? In quale<br />
rapporto era con i sacerdoti ebrei e con i romani?<br />
Sono alcune delle domande che si sono posti nel<br />
corso dei millenni tante donne e tanti uomini, cristiani<br />
e non cristiani, e a queste domande cerca di<br />
rispondere Corrado Augias in una intervista colloquio<br />
con il biblista Mauro Pesce, docente all’Università<br />
di Bologna. Ne esce il ritratto di un ebreo fedele<br />
alle tradizioni, ma nello stesso tempo insofferente<br />
verso quegli aspetti che sentiva superati e incongrui<br />
della sua fede tradizionale e che ha sentito una fortissima<br />
solidarietà con gli emarginati, per i quali si è<br />
sacrificato sino all’ultimo.<br />
Corrado Augias con Mauro Pesce<br />
Inchiesta su gesù, chi era l’uomo che ha cambiato<br />
il mondo<br />
Mondadori - 270 pagine, 17 euro<br />
La storia secondo Magris<br />
Sono soprattutto articoli usciti sul Corriere<br />
della Sera, quelli che Claudio Magris<br />
ha raccolto nel volume La storia non è<br />
finita e che ha come sottotitolo “etica,<br />
politica, laicità”. È il tentativo di dare risposte<br />
credibili alle molte domande che<br />
nascono in un momento di crisi nazionale,<br />
e non solo, nel quale sembrano venire meno le<br />
basi stesse della convivenza civile. Soprattutto sul concetto<br />
di laicità si sofferma Magris nei suoi scritti, vista<br />
non come contrapposizione alla religiosità, ma come<br />
“tolleranza, dubbio rivolto pure alle proprie certezze,<br />
autoironia, demistificazione di tutti gli idoli, anche dei<br />
propri; capacità di credere fortemente in alcuni valori,<br />
sapendo che ne esistono altri, pur essi rispettabili”.<br />
Claudio Magris<br />
La storia non è finita, etica, politica, laicità.<br />
garzanti - 246 pagine, 16 euro<br />
etica dell’alimentazione<br />
Segnaliamo un libro che può apparire specialistico,<br />
ma che è invece utile per affrontare un tema, quello<br />
dell’alimentazione, rispetto alla quale siamo chiamati<br />
ogni giorno a compiere scelte che devono essere<br />
consapevoli e improntate anche a criteri etici. L’autore<br />
è docente dell’Università di Bologna.<br />
Claudio Malagoli<br />
etica dell’alimentazione<br />
Aracne - 308 pagine, 17 euro<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
37<br />
mostre<br />
a cura di giorgio Oldrini<br />
A Padova c’è De Chirico<br />
Nella sua lunga vita Giorgio<br />
De Chirico ha attraversato<br />
ed inventato tanti stili<br />
diversi che ne fanno uno<br />
dei capostipiti indiscussi<br />
della pittura del ‘ 00, al<br />
quale si sono ispirati tanti<br />
artisti anche di formazione opposta. Ora la Fondazione<br />
Bano a Palazzo zambarella di Padova mette<br />
in mostra cento opere del Maestro, famoso soprattutto<br />
per l’invenzione dell’arte metafisica, ma<br />
che a quella creazione non si è certo fermato. “Bisogna<br />
dipingere ciò che non si vede” diceva De<br />
Chirico, e questo è stato il filo rosso che ha legato<br />
tutta la sua opera, nel corso dei decenni. Ora questa<br />
capacità creativa si può ammirare nella esposizione<br />
patavina che mette in mostra soprattutto le<br />
opere storiche degli inizi della attività, nei primi<br />
1 anni del ‘ 00. ma che si snoda poi fino all’ultimo<br />
periodo della sua vita, fino ai quadri del momento<br />
neo metafisico, a partire dal 1 0.<br />
De Chirico<br />
Palazzo zabarella, Padova<br />
tel. 049-8753100 - info@palazzozabarella.it<br />
dal 20 gennaio al 27 maggio<br />
Ingresso 10 euro<br />
Lavoro, arte e società<br />
Come è cambiato il lavoro, e quindi<br />
la società, tra l’ 00 e il ‘ 00. E’<br />
questo il filo conduttore di una<br />
mostra che dall’11 gennaio al 13<br />
aprile si può visitare al Museo Piaggio<br />
di Pontedera. Questi mutamenti,<br />
tra agricoltura ed industria,<br />
e tra questa ed il terziario si possono<br />
seguire attraverso un centinaio<br />
di quadri di autori conosciuti o inediti, fotografie e<br />
spezzoni di film. Pittori celebri come Pellizza da Volpedo,<br />
Vedova, Depero, Carrà, Mosè Bianchi, De Pisis,<br />
Soffici ci propongono la loro visione del lavoro,<br />
mentre le fotografie dell’Archivio Piaggio offrono<br />
immagini di momenti della produzione nello stabilimento<br />
di Pontedera, da quando i pezzi venivano<br />
spostati su carri trainati dai cavalli alla nascita della<br />
Vespa. Infine il cinema, con proiezioni di film italiani<br />
e stranieri centrati sul tema del lavoro o che ne offrono<br />
visioni anche solo tangenziali.<br />
Arte e lavoro ‘800/’900<br />
Museo Piaggio di Pontedera (Pisa)<br />
12 gennaio-13 aprile<br />
Ingresso 6 euro - tel. 058727171<br />
arte@fondazionepiaggio.it<br />
www.museopiaggio.it
Musica da sentire ...<br />
Le atmosfere sono quelle vellutate<br />
e sensuali del jazz, capaci di evocare<br />
Harlem ed il rinascimento<br />
della cultura afro americana degli<br />
anni ‘ 0, tra bebop e free jazz.<br />
Norah Jones è una poetessa con la consapevolezza<br />
delle voci che hanno descritto l’America e capace<br />
di ballate “disegnate per arrivare direttamente al<br />
cuore”. Not too Late è una raccolta che celebra i<br />
colori tenui dell’oscurità, quando le strade ed i club<br />
di New York si riempivano di musicisti che cantavano,<br />
come scrisse John Coltrane, L’Amore Supremo.<br />
norah Jones - Not Too Late - Blue note<br />
gentile rivista della Cop,<br />
Vi scrivo per ramaricarmi<br />
di un ramarico. Ho avuto<br />
la malaugurante idea di comprarmi<br />
uno di quei scatolini che si<br />
ascolta la musica con le cuffie che<br />
te la scarichi anche da internet. Inizialmente<br />
non sapevo su cosa<br />
orientarmi, per fortuna il nego-<br />
consumatori<br />
La sua voce eterea, in bilico tra folk<br />
americano e canzone d’autore francese<br />
torna a stupire. Adesso Carla<br />
Bruni trasforma in sentimentali frammenti<br />
pop i testi di poeti come Yeats,<br />
Auden, Emily Dickinson. Le parole diventano un tramite<br />
per portare sulla scena un intimismo malinconico,<br />
che fa della modella e cantante italiana la rappresentazione<br />
contemporanea della chanteuse francese.<br />
Carla Bruni - No Promises - naive<br />
...e da leggere<br />
cultura e oltre<br />
In un libro la ricostruzione di una vita<br />
caotica e senza regole, ma anche ricca<br />
di intensa consapevolezza sociale, del<br />
padre spirituale del funk, James Brown.<br />
I Feel Good è una celebrazione del suono<br />
urbano della comunità nera d’America,<br />
della rilettura dell’improvvisazione<br />
jazz per le piste da ballo. Dai concerti leggendari all’Apollo<br />
Theatre di Harlem (dove è iniziata la rivoluzione<br />
della soul music) ai successi discografici, dall’orgoglio<br />
del ghetto alle canzoni come I Feel Good che<br />
lettera di protesta<br />
di natalino Balasso<br />
www.natalinobalasso.net<br />
ziante e mi ha proposto il modello<br />
più costoso, quello che può contenere<br />
fino a 100.000 canzoni.<br />
Ho firmato le comode rate<br />
per il mutuo e ho portato a casa<br />
il mio nuovo gioiellino. Poi ho<br />
dovuto chiamare mio nipote perchè<br />
io non son buono a scaricarmi<br />
le canzoni da internet, così lui<br />
di Pierfrancesco Pacoda<br />
Voluto da Altromercato e distribuito<br />
dai negozi del commercio Equo e<br />
Solidale, questo Cd è la fotografia<br />
sonora di un viaggio alla ricerca del<br />
suono di Buenos Aires, quello delle<br />
milonga e dei quartieri dove il jazz dialoga con le<br />
tradizioni andine ed il bandoneon racconta avventure<br />
di Oceani e di migrazioni. Il risultato è un’affascinante<br />
miscela di emozioni, dal folk di Marianna Baraj<br />
alle Ande del gruppo Chalasa, sino alle poesie sul tango<br />
di Liana Felipe. Acquistando il cd si sostiene<br />
l’Union Campesina, gruppo di contadini del Chaco.<br />
Autori vari - Indie Argentine - Music rekk.<br />
La cantante degli Everithing but the Girl ha inciso un<br />
album che esalta la dimensione ultra romantica della<br />
creatività, facendo duettare la sua voce fiabesca con<br />
sontuosi arrangianti orchestrali che trasportano in un<br />
mondo dominato dai colori delle avventure fantasy.<br />
Come nella bellissima Here it Goes Again. Con citazioni<br />
che spaziano dalla disco orchestrale e sperimentale<br />
degli anni ‘70 al folk psichedelico che descrive la campagna<br />
inglese come il luogo di vivide esperienze.<br />
tracey thorn - Out oft he Woods - Virgin<br />
hanno influenzato generazioni di musicisti.<br />
James Brown - I Feel good - Minimum Fax<br />
Enzo Gentile ha ricostruito in questo appassionante<br />
volume, la lunga, eccitante storia del rock, dalle<br />
origini del 1 4, con la generazione di Elvis, passando<br />
per la psichedelia, il punk sino al suono<br />
contemporaneo. Restituendoci, però, una immagine<br />
“quotidiana” della musica, attraverso racconti<br />
che legano i protagonisti di questa cultura alle<br />
vicende della società.<br />
enzo gentile - A Day in the Life - editori riuniti<br />
Il video<br />
z P s g f H d<br />
Le scatoline per la musica<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
3<br />
mi ha iscritto a un sito illegale e<br />
mi ha scaricato tutte le canzoni,<br />
buttando dentro generi vari,<br />
compresi il gregoriano, i cori bulgari<br />
e Leone di Lernia.<br />
Sulle prime pensavo che era una<br />
cosa utile avere a disposizione<br />
100.000 canzoni, ma visto che<br />
dopo mezz’ora ero appena alla
concerto: Sting<br />
Le date: 22 e 23 febbraio<br />
n Musica dalle straordinarie<br />
suggestioni, capace di evocare<br />
un passato fatto di corti medioevali<br />
e ballate d’amore: è la<br />
rilettura delle partiture del<br />
composiore irlandese del ‘ 00<br />
John Dowland che Sting, insieme<br />
al musicista Edin Karamazov, ha raccolto nel<br />
disco Song From the Labyrint e che presenterà dal vivo<br />
nei due concerti italiani.<br />
La voce del cantante inglese ci restituisce tutta la semplice<br />
e immediata bellezza di brani che avvolgono,<br />
conquistano l’ascoltatore. I temi universali del sentimento<br />
e della passione e una meticolosa attenzione<br />
per la melodia li rende davvero vicini alla canzone<br />
pop. Un esperimento inedito per Sting, che ha coniugato<br />
i classici di Dowland (che spaziano dai madrigali<br />
di origine italiana alla canzone di corte francese) con i<br />
timbri del folk e li offre al pubblico con la stessa naturalezza<br />
con la quale canta i suoi brani più famosi.<br />
22 febbraio, roma, Parco della Musica<br />
23 febbraio, Milano, teatro degli Arcimboldi<br />
Un doppio dvd dedicato al compositore<br />
e cantante australiano Nick<br />
Cave, seguito dalle telecamere durante<br />
il tour del bellissimo album<br />
Abattoir Blues’/The Lyre of Orpheus.<br />
Una successione di canzoni che<br />
esplorano il versante più oscuro e vellutato<br />
del rock, tra citazioni che spaziano<br />
dai Velvet Underground al blues del delta del<br />
Mississippi. Atmosfere torbide, poesie ambientate<br />
sotto cieli minacciosi. Un ascolto (e una visione) per il<br />
crepuscolo invernale.<br />
nick Cave - the Abattoir Blues tour - Virgin<br />
n Il suo album appena uscito<br />
Dischi Volanti raccoglie una ricerca<br />
sulla bellezza e sulle possibiità<br />
infinite della parola, del<br />
verso poetico che si fa canzone<br />
pop. Suonerà dal vivo il 23 febbraio<br />
(a Firenze), 2 marzo (Bologna),<br />
marzo (Milano), 10<br />
marzo (Ancona) e il 14 marzo (Torino). Parliamo di<br />
Niccolò Fabi che ha raccontato a <strong>Consumatori</strong> le sue<br />
recenti passioni culturali.<br />
Quali sono i cd che più ascolti in questi giorni di<br />
prove del tour?<br />
Ho scoperto un cantautore americano, Sufjan Stevens,<br />
che ha un progetto straordinario, una serie di<br />
cd dedicati agli stati americani. Illinois è quello che<br />
più amo. Consiglio a tutti l’ascolto del cd omonimo<br />
del Collettivo Angelo Mai, una orchestra romana<br />
composta da moderni, bravissimi cantastorie. Anch’io<br />
ne farò parte appena terminato il tour. Tra i classici,<br />
in questi mesi ho ascoltato spesso Bob Marley’.<br />
e i libri?<br />
Ho appensa finito di leggere l’ultimo libro di Isabel<br />
Allende, Inés dell’Anima Mia, il racconto travolgente<br />
della vita dell’unica donna spagnola che partecipò<br />
alla conquista del Cile. E ho iniziato Il Cacciatore di<br />
Aquiloni di Khaled Hosseini, un romanzo drammatico,<br />
ambientato tra le rovine dell’Afghanistan di oggi.<br />
I dvd che hai acquistato?<br />
La prima serie di Lost. È un telefilm culto: non l’ho mai<br />
visto in televsione ed è divenuto oggetto di interesse,<br />
discussioni, fanatismo. E infatti mi ha immediatamente<br />
rapito. Al cinema ho visto il nuvo film di Muccino,<br />
La Ricerca della Felicità, il bellissimo Babel e Little Miss<br />
Sunshine. Poi ci sono i dvd musucali. Imperdibile,<br />
quello del concerto della cantautrice canadese Joni<br />
Mitchell con Jaco Pastorius e Pat Metheny, Shadows<br />
and Light.<br />
n a m r Q t b c<br />
ventesima, ho avuto un vago sospetto<br />
e ho cominciato a fare una<br />
botta di conti. Dunque, per ascoltare<br />
tutte le canzoni, prevedendo<br />
una durata media di 4 minuti a<br />
canzone, dovrei restare in ascolto<br />
tutti i giorni, per 12 ore al giorno<br />
almeno due anni e mezzo! Ma<br />
non è un passatempo, è una tortura<br />
nazista! E non solo, alla cinquantesima<br />
canzone ho cominciato<br />
a non capire più quello che<br />
stavo ascoltando, facevo confusione<br />
tra i testi e i generi, non saprei<br />
dire quello che sto ascoltando<br />
e comincio a mescolare i titoli:<br />
da “Sapore di sale rosa sale di pesco”<br />
a “Laura non c’è in questi<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
cultura e oltre<br />
anni 0”, da “O’ zappatore non<br />
votante” a “La fuga di Bach dalla<br />
via Gluck”.<br />
Mio nipote mi dice che se rimango<br />
alla sola musica, sono indietro<br />
come il didietro di un millepiedi.<br />
Adesso è uscito un scatolino<br />
uguale al mio, che oltre alla musica<br />
ha anche il video, che ti puoi<br />
scaricare i film da internet. E’ comodissimo<br />
perchè invece di guardare<br />
un film sul maxischermo<br />
con i effetti speciali, ti guardi un<br />
schermino grande come una scatola<br />
di fiammiferi che se una ha le<br />
tette grandi, percepisci che è<br />
femmina, se no fai fatica perfino a<br />
capire se si tratta di King Kong o<br />
3<br />
l’intervista: nicolò Fabi<br />
Lucio Dalla. E questo scatolino<br />
può contenere fino a 100 film,<br />
che sono meno delle canzoni, ma<br />
durano un’ora e mezza ciascuno.<br />
A questo punto, l’unico modo<br />
per farcela è ascoltare le canzoni<br />
nel mentre che si guarda i film e<br />
forse riesci a progredire nella lista.<br />
Non so proprio come fare. Per<br />
fortuna ho letto che a scaricare<br />
la musica illegalmente da internet<br />
si finisce in galera, così almeno<br />
avrò un po’ di tempo libero<br />
per portarmi avanti col lavoro.<br />
Ecco qual’è il problema del nostro<br />
paese: troppe canzoni e<br />
poco tempo!<br />
natalino Balasso
Dopo un 2006<br />
senza significativi<br />
miglioramenti<br />
sul fronte<br />
dei consumi,<br />
le previsioni<br />
per il 2007 sono<br />
improntate<br />
alla prudenza<br />
un 2007 di conve<br />
Intervista<br />
al presidente<br />
Marco Pedroni:<br />
“<strong>Coop</strong> Nordest<br />
rafforza nell’anno<br />
appena iniziato<br />
le iniziative<br />
a favore<br />
dei consumatori<br />
e si prepara<br />
a importanti<br />
aperture”<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
di mauro Poletti<br />
Il 2006 non si è dimostrato migliore per i consumi del<br />
2004 e 2005. La frenata dei consumi alimentari è<br />
proseguita infatti per il terzo anno consecutivo. La<br />
perdita di potere d’acquisto delle famiglie italiane, unita<br />
a una scarsa fiducia sulle possibilità di ripresa economica<br />
del Paese, ha continuato a spingere al ribasso le vendite<br />
della distribuzione moderna, nonostante qualche<br />
debole segnale di ripresa negli ultimi mesi dell’anno.<br />
Per il 2007 le previsioni sono improntate a una comprensibile prudenza, non<br />
essendo ad oggi ipotizzabile una decisa inversione di tendenza.<br />
Come si è comportata <strong>Coop</strong> Nordest in questo scenario difficile? E quali sono<br />
le prospettive e gli obiettivi per l’anno appena iniziato?<br />
Marco Pedroni, presidente della cooperativa, traccia un primo bilancio sull’anno<br />
passato, almeno per quanto riguarda le vendite: “L’andamento difficile<br />
dei consumi - conferma - ha limitato la crescita delle vendite di <strong>Coop</strong> Nordest:<br />
nel 2006 abbiamo raggiunto gli 861 milioni di euro, con un aumento del 2,4%<br />
rispetto al 2005; senza le nuove aperture nel corso dell’anno avremmo avuto<br />
però una diminuzione dell’1,4%. Hanno tenuto bene i supermercati mentre<br />
alcune difficoltà si sono riscontrate negli ipermercati, come era successo nell’anno<br />
precedente. Le vendite degli ipermercati sono aumentate nel comples-<br />
40
nienza e sviluppo<br />
so del 6% grazie all’apertura dell’Ipercoop di Pordenone<br />
a fine settembre 2006 e dell’Ipercoop di Suzzara, in provincia<br />
di Mantova nell’ottobre 2005; senza queste nuove<br />
strutture avremmo registrato un calo di vendite nella<br />
rete iper di circa il 3,3%”.<br />
In che misura questi andamenti influenzeranno i risultati<br />
di bilancio 2006?<br />
È ancora presto per chiudere il bilancio 2006. Prevediamo<br />
un risultato della gestione commerciale leggermente<br />
negativo seppur vicino al pareggio, mentre la gestione<br />
finanziaria raggiungerà ottimi utili; nel complesso il risultato<br />
aziendale di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest nel 2006<br />
resterà su elevati livelli positivi.<br />
Al di là dei risultati economici, come valuti il 2006 di<br />
<strong>Coop</strong> Nordest per quanto riguarda la tutela dei consumatori?<br />
Abbiamo fatto molto anche quest’anno per assicurare<br />
una forte convenienza ai soci e consumatori <strong>Coop</strong>. Come<br />
ormai da più di 5 anni, ci siamo impegnati a mantenere i<br />
prezzi al di sotto dell’inflazione alimentare Istat; in più<br />
abbiamo praticato una forte convenienza su un ampio<br />
paniere di beni essenziali per i consumi delle famiglie (il<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
41<br />
cosiddetto carrello della spesa), posizionandoci come i<br />
più convenienti in assoluto sul mercato. E poi abbiamo<br />
proposto nuove iniziative di convenienza che sono state<br />
molto apprezzate. Mi riferisco allo sconto 10% sulla spesa<br />
di fine mese - per i soci che nel mese precedente hanno<br />
raggiunto i 250 euro di spesa oppure le 8 spese - o all’ulteriore<br />
sconto sui prodotti in offerta con l’aggiunta di<br />
punti sociocoop, o, ancora, alla possibilità di ottenere le<br />
ricariche telefoniche con i punti.<br />
Abbiamo privilegiato i soci che hanno con la cooperativa<br />
un rapporto assiduo e continuativo e assicurato loro ulteriori<br />
tangibili vantaggi. Se nell’arco dell’anno sommiamo<br />
queste iniziative, il risparmio per la famiglia che fa<br />
spesa alla <strong>Coop</strong> è stato davvero consistente, di diverse<br />
centinaia di euro”.<br />
Ci sarà tempo per una valutazione più approfondita della<br />
gestione 2006, anche alla luce dei dati economici e<br />
sociali che saranno noti nei prossimi mesi. Passiamo<br />
ora al 2007: come si presenta la cooperativa all’appuntamento<br />
con il nuovo anno?<br />
Sono già state definite le nostre previsioni e i nostri<br />
obiettivi all’interno del bilancio sociale preventivo 2007.<br />
continua a pagina 42 >
Ci aspettiamo non una forte ripresa dei consumi alimentari<br />
ma qualche segnale di miglioramento. Avremo inoltre<br />
una concorrenza sempre più nutrita nel territorio in<br />
cui operiamo, anche nelle aree in cui ha già raggiunto<br />
livelli elevatissimi come a Mantova e a Gorizia.<br />
consumatori<br />
Nell’anno in corso ci proponiamo di tenere la gestione<br />
commerciale in equilibrio - anche grazie alla completa<br />
attuazione del progetto di efficienza che già ha prodotto<br />
notevoli benefici negli ultimi due anni - e di realizzare<br />
un risultato aziendale complessivo positivo e<br />
significativo.<br />
Sul piano della convenienza rafforzeremo le iniziative<br />
del 2006: ad esempio gli sconti del 10% sull’intera spesa<br />
inizieranno subito e per un periodo di tempo più ampio.<br />
Così come riconfermiamo il forte impegno per lo sviluppo<br />
della rete di vendita che porterà nel 2007 e negli anni<br />
prossimi a nuove importanti aperture in quasi tutte le<br />
province in cui operiamo.<br />
Dopo l’apertura dell’Ipercoop di Pordenone nel 2006,<br />
verrà inaugurato nei prossimi mesi l’Ipercoop di Piacenza<br />
che i soci della città e della provincia attendono<br />
da diversi anni. Nel 2007 diventerà operativa anche<br />
Ipercoop Sicilia, società costituita da <strong>Coop</strong> Nordest e da<br />
altre tre cooperative, che aprirà a Ragusa il primo Ipercoop<br />
dell’isola a cui ne seguiranno altri 4-5 nei prossimi<br />
anni.<br />
L’ipermercato è però la tipologia di vendita che più è<br />
stata colpita in questi anni dal calo dei consumi…<br />
Sì, è vero: in una fase in cui i consumatori spendono<br />
meno, tendono anche a frequentare meno le grandi<br />
strutture che risultano perciò più penalizzate. In questi<br />
anni c’è stata poi una proliferazione di centri commerciali<br />
non sempre di alta qualità.<br />
Le grandi strutture rimarranno comunque importanti<br />
anche in futuro; esse conservano grosse potenzialità ma<br />
occorre puntare sull’innovazione. Va prestata molta attenzione<br />
a come si costruiscono i centri commerciali e<br />
rete di vendita<br />
al via un iper e tre super<br />
L’attività di sviluppo e di adeguamento della rete di<br />
vendita di <strong>Coop</strong> Nordest sarà molto intensa anche nel<br />
2007 e porterà al completamento di importanti interventi<br />
già nell’anno in corso. Altri saranno completati<br />
nei prossimi anni.<br />
Nuove aperture<br />
Se il 2006 è stato l’anno dell’apertura dell’Ipercoop<br />
Meduna di Pordenone, il 2007 sarà quello<br />
dell’Ipercoop di Piacenza. La grande struttura<br />
(8.000 mq di area di vendita) sarà inserita in un<br />
nuovo centro commerciale la cui inaugurazione è<br />
prevista in primavera. In concomitanza con l’entrata<br />
in funzione dell’Ipercoop, verranno chiusi in<br />
città i supermercati di via Campo Sportivo Vecchio<br />
e via Lanza. Tre i supermercati in apertura nel corso<br />
dell’anno a Castel Goffredo (Mn), Rio Saliceto<br />
(Re) e Castelmassa (Ro). Mentre a Rio Saliceto si<br />
tratta della sostituzione del vecchio super con uno<br />
gennaio/febbraio 2006<br />
coop consumatori nordest<br />
42<br />
mi riferisco sia ai negozi della galleria che all’ipermercato.<br />
La formula iper è in evoluzione verso una maggiore<br />
specializzazione dell’offerta, verso un ripensamento dei<br />
formati e un rilancio dell’idea di convenienza caratteristica<br />
di questa tipologia. Da parte nostra stiamo lavorando<br />
a centri commerciali di nuova generazione, come<br />
quello di Piacenza, rinnovando di pari passo quelli esistenti”.<br />
Dunque convenienza, sviluppo della rete di vendita, innovazione<br />
commerciale: sono queste le linee guida per<br />
il 2007…<br />
Sì, unite però al forte orientamento alla responsabilità<br />
sociale, alla socialità e alla solidarietà che caratterizza e<br />
distingue <strong>Coop</strong> dalle altre catene della distribuzione.<br />
Attività come l’educazione al consumo consapevole<br />
con le scuole, il sostegno da parte dei soci a decine di<br />
progetti di solidarietà locale proposti dalle associazioni<br />
di volontariato e a diversi progetti di solidarietà internazionale<br />
che continuano nel tempo con obiettivi chiari<br />
e verificabili, traducono i nostri valori cooperativi in<br />
fatti quotidiani.<br />
E dimostrano che si può fare impresa facendosi carico<br />
dei problemi della società e delle comunità. n n n<br />
più moderno e più grande (750 mq), a Castel Goffredo<br />
e a Castelmassa <strong>Coop</strong> Nordest non era presente.<br />
I due nuovi super (rispettivamente di 1.500<br />
mq e 840 mq) estendono quindi la rete di vendita<br />
della cooperativa a nuove aree.<br />
Complessivamente nel 2007 sono previste aperture<br />
per oltre 11.000 mq di area di vendita.<br />
ristrutturazioni<br />
Verranno completate nella prima parte dell’anno le<br />
ristrutturazioni dei supermercati di Reggio Est e di Castiglione<br />
delle Stiviere (Mn), mentre nella seconda<br />
parte verranno avviate quelle di Novellara (Re) e Sant’Ilario<br />
d’Enza (Re) che saranno concluse nel 2008.<br />
cantieri<br />
Diversi i cantieri già attivi o che verranno attivati nel<br />
2007 che porteranno a nuove aperture o all’ampliamento<br />
di strutture esistenti nel 2008 e negli anni successivi<br />
sia in Emilia-Lombardia che in Friuli Venezia<br />
Giulia-Veneto.
coop consumatori nordest<br />
attività sociali<br />
centrale il ruolo dei distretti<br />
claudio toso, direttore soci<br />
e comunicazione: “i rappresentanti<br />
locali dei soci saranno impegnati<br />
anche nel 2007 nella promozione<br />
di diversi progetti coop”<br />
Mezzo milione: a tanto ammontano<br />
i soci di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest alla fine<br />
del 2006. Dodici anni fa, al momento<br />
dell’unificazione di <strong>Coop</strong> Nordemilia<br />
e <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Friuli Venezia<br />
Giulia, non raggiungevano i 300 mila.<br />
Il superamento della soglia dei 500<br />
mila soci dimostra che la cooperativa<br />
unificata ha messo solide radici nelle<br />
comunità locali, grandi e piccole, in<br />
cui è presente.<br />
Con Claudio Toso, direttore soci e comunicazione,<br />
facciamo il punto sulle<br />
attività sociali di <strong>Coop</strong> Nordest, cioè<br />
sulle attività che si traducono in vantaggi<br />
e ricadute positive per le stesse<br />
comunità locali e che vedono protagonisti<br />
i soci.<br />
“ Le attività e gli obiettivi che abbiamo<br />
impostato per il 2007 - esordisce Toso<br />
– si basano sul consistente bagaglio di<br />
progetti, iniziative e risultati acquisiti<br />
negli anni scorsi che rendono la nostra<br />
esperienza una delle più innovative<br />
nel panorama della cooperazione di<br />
consumatori a livello nazionale e sono<br />
indirizzati a rafforzare il ruolo dei soci<br />
e la socialità della cooperativa, cioè la<br />
sua capacità di contribuire efficacemente<br />
allo sviluppo sociale e civile dei<br />
tanti territori in cui opera”.<br />
Vuoi spiegare brevemente quali forme<br />
ha assunto la partecipazione dei<br />
soci in Nordest?<br />
La nostra organizzazione sociale è basata<br />
su 56 distretti sociali, ognuno dei<br />
quali è diretto da un consiglio distrettuale<br />
eletto dall’assemblea dei soci del<br />
distretto. I rappresentanti locali dei<br />
soci, componenti i consigli, sono più<br />
di mille. Ai consigli distrettuali è affidato<br />
un ruolo centrale in quanto spetta<br />
a loro sviluppare l’attività sociale<br />
della cooperativa a livello locale, rap-<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007 43<br />
portandosi con gli enti locali, le scuole<br />
e le associazioni di volontariato. I<br />
rapporti che hanno instaurato in questi<br />
anni con il territorio sono improntati<br />
ad uno spirito di collaborazione<br />
vera, basata sulla condivisione di<br />
obiettivi, progetti e modalità di realizzazione.<br />
Attraverso i consigli distrettuali vengono<br />
realizzate le più significative attività<br />
sociali della cooperativa.<br />
Prendiamo l’educazione al consumo<br />
consapevole: sono i rappresentanti locali<br />
dei soci che contattano le scuole e<br />
decidono come distribuire le animazioni<br />
tra i vari istituti. E così per<br />
quanto riguarda i progetti di Vantaggi<br />
per la Comunità: sono ancora i rappresentanti<br />
dei soci che fanno una ricognizione<br />
dei bisogni sociali della<br />
realtà locale, individuano il progetto<br />
da sostenere e sviluppano poi assieme<br />
alle associazioni partner l’azione di<br />
informazione a punto vendita.<br />
Anche l’ultimo nato, il progetto Brutti<br />
ma buoni per la donazione dei prodotti<br />
non più commercializzabili a<br />
chi si trova in una situazione di bisogno,<br />
vede impegnati i consigli distrettuali<br />
nella scelta delle associazioni a<br />
cui consegnare gratuitamente questi<br />
prodotti.<br />
Per sviluppare queste attività occorrono<br />
delle risorse. I consigli<br />
distrettuali dispongono di risorse<br />
adeguate?<br />
Le risorse che i consigli distrettuali<br />
riversano sul territorio, attraverso le<br />
modalità che ho richiamato prima,<br />
rappresentano una ricaduta significativa<br />
ed importante<br />
Nel 2006 sono state complessivamente<br />
pari a 1.078.000 euro di cui 795.500<br />
euro per Vantaggi per la Comunità,<br />
versati dai soci mediante la donazione<br />
di punti sociocoop, 192.500 euro per<br />
Brutti ma buoni e 90.000 per l’educazione<br />
al consumo consapevole. A<br />
questi vanno aggiunti 981.000 euro a<br />
favore dei progetti di solidarietà internazionale,<br />
sempre donati dai soci<br />
con i punti, che sono sostanzialmente<br />
risorse che le nostre comunità locali<br />
destinano alle comunità povere<br />
del Sud del mondo.<br />
Oltre a ciò, ogni consiglio ha una sua<br />
dotazione finanziaria che viene utilizzata<br />
in piena autonomia, quantificata<br />
attraverso la predisposizione del piano<br />
annuale delle attività del distretto.<br />
Per il 2006 l’ammontare di queste risorse<br />
è stato di 170.000 euro.<br />
E per quanto riguarda il 2007?<br />
È evidente che il primo obiettivo è<br />
quello di consolidare al meglio le attività<br />
già in essere, andando all’estensione<br />
di quelle - come il progetto<br />
Brutti ma buoni - che non coinvolgono<br />
ancora tutti i distretti. Stiamo lavorando<br />
anche a progetti innovativi<br />
come il progetto sul risparmio energetico<br />
e le fonti rinnovabili, un progetto<br />
pilota che sperimenteremo a<br />
Reggio Emilia e Udine.<br />
Nei prossimi mesi i consiglieri distrettuali<br />
saranno poi impegnati in<br />
una importante scadenza democratica:<br />
la selezione dei candidati per il<br />
nuovo consiglio di amministrazione.<br />
Spetta infatti a loro scegliere attraverso<br />
il voto chi rappresenterà nel<br />
prossimo triennio i soci del proprio<br />
ambito territoriale nell’organo di governo<br />
della cooperativa. n n n
coop consumatori nordest<br />
I dipendenti di<br />
consumatori<br />
e il rinnovo dell’integrativo<br />
Oltre il 90% dei lavoratori è a tempo indeterminato e il loro<br />
trattamento economico è tra i migliori della distribuzione<br />
moderna. La trattativa con i sindacati per il contratto integrativo<br />
Quella di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest è una “macchina”<br />
complessa. Ogni giorno migliaia<br />
di dipendenti dietro i banchi dei<br />
prodotti freschi, nelle corsie dei reparti,<br />
alle casse, negli uffici fanno funzionare<br />
supermercati e ipermercati, dalle piccole<br />
strutture con pochi addetti alle<br />
grandi con centinaia di lavoratori.<br />
Insieme ai soci, i lavoratori <strong>Coop</strong> sono<br />
la componente fondamentale di una<br />
cooperativa di consumatori: sono affidati<br />
alla loro professionalità e al loro<br />
impegno il rapporto con i soci e i consumatori<br />
all’interno dell’area di vendita,<br />
la qualità del servizio, l’attenzione e<br />
l’ascolto delle esigenze che esprimono.<br />
La condizione dei lavoratori<br />
<strong>Coop</strong> Nordest ha sempre prestato<br />
molta attenzione alla condizione dei<br />
propri dipendenti. In un’epoca in cui è<br />
molto cresciuta la precarietà del lavoro,<br />
in cui si sono diffuse forme di lavoro<br />
a termine, oltre il 90% dei quasi 4<br />
mila lavoratori Nordest sono a tempo<br />
indeterminato, hanno cioè la garanzia<br />
di un lavoro stabile e sicuro, possono<br />
fare progetti sul proprio futuro. I rapporti<br />
di lavoro a tempo determinato<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
sono utilizzati per la sostituzione di<br />
malattie lunghe, per le maternità o<br />
per i picchi stagionali; questi rapporti<br />
vengono consolidati nel tempo e sono<br />
i primi ad essere trasformati in tempo<br />
indeterminato.<br />
Ma vediamo più in dettaglio la situazione<br />
retributiva. Pur in un settore dove le<br />
retribuzioni sono abbastanza basse, il<br />
trattamento economico dei dipendenti<br />
in <strong>Coop</strong> Nordest è superiore a quello<br />
della generalità delle imprese private<br />
della grande distribuzione, ed è tra i<br />
più elevati anche nell’ambito delle cooperative<br />
di consumatori. Esistono due<br />
premi aziendali che provengono dalle<br />
due cooperative che unendosi hanno<br />
fatto nascere Nordest, quello in Emilia<br />
e Lombardia è il più alto tra le imprese<br />
private e cooperative, mentre in Friuli<br />
Venezia Giulia e Veneto il premio è comunque<br />
superiore alla media del mercato.<br />
Sempre tra i trattamenti più alti del<br />
mercato vanno annoverati anche gli<br />
importi massimi conseguibili dal salario<br />
variabile collettivo (il salario collegato<br />
ai risultati della gestione commerciale)<br />
e le maggiorazioni orarie del<br />
lavoro domenicale e festivo (+135% in<br />
44<br />
Emilia-Lombardia e +100% in Friuli<br />
Venezia Giulia-Veneto rispetto alla retribuzione<br />
oraria non festiva). Infine<br />
anche per quanto riguarda orario e<br />
permessi dei lavoratori le condizioni di<br />
cui godono i lavoratori in Nordest sono<br />
sicuramente molto favorevoli.<br />
Il rinnovo dell’integrativo<br />
Da diversi mesi è in atto un confronto<br />
in Nordest tra le organizzazioni sindacali<br />
e la direzione aziendale per il rinnovo<br />
del contratto integrativo aziendale.<br />
A seguito del non raggiungimento<br />
di un’ipotesi di accordo nell’incontro<br />
del 21 dicembre, la sola Filcams Cgil ha<br />
proclamato uno sciopero sabato 23 dicembre,<br />
nel pieno del periodo degli acquisti<br />
natalizi, che ha provocato effetti<br />
limitati con la chiusura o la parziale<br />
apertura per mezza giornata di una<br />
quindicina di supermercati, mentre gli<br />
ipermercati e la maggioranza degli<br />
stessi supermercati sono rimasti aperti<br />
per l’intera giornata.<br />
La cooperativa ha giudicato grave e immotivata<br />
la proclamazione dello sciopero.<br />
Perché immotivata? Perché non<br />
sono state considerate le condizioni<br />
positive raggiunte finora. Perché non<br />
si è voluto tenere conto della necessità<br />
di creare condizioni più compatibili<br />
con il mercato per lo sviluppo della<br />
cooperativa. E perché la cooperativa ha<br />
espresso la disponibilità ad un accordo<br />
anche migliorativo rispetto ai contratti<br />
siglati recentemente in tre cooperative<br />
di consumatori (<strong>Coop</strong> Adriatica, Unicoop<br />
Tirreno e Novacoop Piemonte)<br />
sui punti chiave quali premi aziendali,<br />
retribuzioni variabili e trattamenti domenicali.<br />
Il calo dei consumi<br />
La diversità di posizioni tra le parti nasce<br />
dalla differente risposta alla situazione<br />
attuale del mercato della distribuzione<br />
moderna, in particolare della
coop consumatori nordest<br />
<strong>Coop</strong> Nordest<br />
distribuzione alimentare in cui <strong>Coop</strong><br />
<strong>Consumatori</strong> Nordest è leader.<br />
Su questo mercato si è verificata negli<br />
ultimi anni una riduzione dei<br />
consumi accompagnata da un forte<br />
aumento della concorrenza.<br />
La torta si è fatta più piccola e nello<br />
stesso tempo c’è maggiore competizione<br />
per ottenerne una fetta.<br />
La concorrenza è costituita non solo<br />
da catene nazionali, ma anche da catene<br />
a base regionale e locale che sul<br />
proprio territorio esprimono una notevole<br />
capacità competitiva, applicando<br />
politiche retributive e di gestione<br />
delle risorse umane ben diverse da<br />
quelle di <strong>Coop</strong> Nordest e sostenendo<br />
perciò costi di personale sensibilmente<br />
inferiori.<br />
In questa situazione la cooperativa<br />
non intende subire l’iniziativa altrui,<br />
lasciando che vengano erose dalle altre<br />
catene le sue quote di mercato.<br />
Conferma anzi i suoi programmi di<br />
sviluppo della rete di vendita che prevedono<br />
nel triennio investimenti per<br />
oltre 230 milioni di euro che porteranno<br />
alla creazione di 600 nuovi<br />
posti di lavoro.<br />
Ma c’è una condizione ineludibile –<br />
ha sostenuto <strong>Coop</strong> Nordest al tavolo<br />
della trattativa – perché la sua strategia<br />
di convenienza e di sviluppo a favore<br />
dei consumatori abbia successo:<br />
che si riducano le differenze rispetto<br />
ai concorrenti. In che modo?<br />
Le proposte che la cooperativa ha<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
avanzato mirano da un lato a mantenere<br />
e consolidare gli attuali livelli<br />
retributivi dei lavoratori in forza,<br />
confermando stabilità e sicurezza dei<br />
posti di lavoro, e dall’altro puntano a<br />
ricercare modalità retributive a costo<br />
inferiore per i nuovi assunti – ma comunque<br />
più alte della media del<br />
mercato -, a modificare il sistema di<br />
incentivazione economica con un<br />
maggior collegamento della retribuzione<br />
variabile ai risultati del proprio<br />
punto di vendita, a ridefinire il sistema<br />
di maggiorazione salariale per le<br />
festività e a modificare alcuni vincoli<br />
organizzativi.<br />
In questo quadro la cooperativa ha<br />
dichiarato il suo interesse a proseguire<br />
nell’armonizzazione e omo-<br />
45<br />
geneizzazione dei trattamenti dei<br />
lavoratori che operano nei diversi<br />
territori.<br />
Come si è detto, queste proposte sono<br />
superiori rispetto a quelle concordate<br />
con le organizzazioni sindacali<br />
nelle altre cooperative interessate recentemente<br />
dal rinnovo del contratto<br />
integrativo aziendale.<br />
Ora la trattativa tra le parti dovrà riprendere,<br />
partendo dalla consapevolezza<br />
che in gioco c’è il ruolo che in<br />
futuro la cooperativa potrà avere sul<br />
mercato. Non sono in discussione invece<br />
dignità e diritti dei lavoratori<br />
che in <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
stanno a cuore a tutti.<br />
(ndr: articolo redatto il 22/01/07 a<br />
trattativa in corso). n n n
a marzo i candidati<br />
per il nuovo consiglio<br />
verranno resi noti<br />
nelle prossime<br />
settimane tempi<br />
e modalità<br />
per candidarsi<br />
nel mese di marzo<br />
a consigliere<br />
d’amministrazione<br />
di coop Nordest.<br />
i candidati<br />
dovranno essere<br />
in possesso<br />
di precisi requisiti<br />
consumatori<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
coop consumatori nordest<br />
di mauro Poletti<br />
Sta per scadere il Consiglio di Amministrazione<br />
di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest e le assemblee<br />
dei soci del maggio prossimo dovranno<br />
procedere al suo rinnovo per il triennio<br />
2007-2010. Si tratta di un appuntamento<br />
importante per la vita democratica<br />
interna in quanto il Consiglio di<br />
Amministrazione è l’organo di governo<br />
della cooperativa e ai suoi membri<br />
sono affidati compiti fondamentali di<br />
indirizzo sulle strategie dell’impresa e<br />
di gestione aziendale. Spetta, ad esempio,<br />
al Consiglio d’Amministrazione,<br />
sulla base dello Statuto Sociale, redigere<br />
i bilanci, deliberare tutti gli atti e i<br />
contratti di ogni genere, nominare i<br />
direttori, individuare le modalità per<br />
rendere sempre migliori i rapporti di<br />
collaborazione tra gli organi di direzio-<br />
46<br />
ne e il personale dipendente. Il Consiglio<br />
nomina al suo interno il presidente<br />
che è il rappresentante legale della cooperativa<br />
e coordina l’attività della direzione<br />
aziendale, e nomina altresì il<br />
vice-presidente a cui il presidente può<br />
delegare parte dei suoi compiti.<br />
I requisiti richiesti<br />
Come verranno scelti i nuovi consiglieri?<br />
Verranno selezionati in base alla<br />
procedura democratica prevista dallo<br />
Statuto Sociale e dal Regolamento<br />
Elettorale. Punto di partenza della procedura<br />
è la presentazione alla Commissione<br />
Valori e Regole della propria candidatura<br />
a consigliere da parte dei soci<br />
che ritengono di possedere i requisiti<br />
richiesti dallo Statuto:<br />
• almeno 5 anni di iscrizione ininterrotta<br />
nel libro soci della cooperativa;<br />
• esperienza almeno triennale in organismi<br />
partecipativi della cooperativa o<br />
documentata esperienza come amministratore<br />
o dirigente/quadro di società<br />
cooperative o ordinarie oppure esperienza<br />
come pubblico amministratore<br />
o come esperto in materie economiche<br />
e di amministrazione d’impresa;<br />
• possesso del requisito di onorabilità<br />
cooperativa, rappresentato da un comportamento<br />
sociale coerente con gli<br />
ideali di mutualità e di solidarietà propri<br />
del movimento cooperativo indicati<br />
nella Carta dei Valori e delle Regole.<br />
La Commissione Valori e Regole accerterà<br />
il possesso dei requisiti richiesti da<br />
parte dei soci che presenteranno la propria<br />
candidatura a consigliere sulla<br />
base della documentazione allegata.<br />
Coloro che supereranno il vaglio della<br />
Commissione Valori e Regole parteciperanno<br />
al percorso, previsto dal Regolamento<br />
Elettorale, che porterà alla selezione<br />
della lista dei candidati da<br />
sottoporre al voto delle assemblee separate<br />
dei soci del maggio 2007.<br />
Nel prossimo numero illustreremo le<br />
tappe e le modalità del percorso elettorale.<br />
Le candidature andranno presentate<br />
nel marzo prossimo: periodo e<br />
modalità di presentazione saranno comunicate<br />
attraverso l’affissione di locandine<br />
in tutti i punti vendita. n n n
mondi da conoscere<br />
Due incontri<br />
pubblici, uno<br />
sui giovani e l’altro<br />
sulla solidarietà<br />
internazionale,<br />
affrontano i temi al<br />
centro dei progetti<br />
sostenuti dai soci<br />
consumatori<br />
di viviana monti<br />
Planetario si rifà il look<br />
Per Nuova Planetario - la società di viaggi e turismo di<br />
<strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest - è l’ora del restyling (parola<br />
inglese entrata nel gergo comune che sta per rifacimento,<br />
rinnovamento).<br />
“Abbiamo avvertito l’esigenza - spiega Onder Vecchi, direttore<br />
di <strong>Coop</strong> Nordest per le società partecipate – di dare<br />
maggiore visibilità al marchio Planetario rafforzando la<br />
nostra immagine di società presente e radicata ormai in<br />
quasi tutte le province in cui opera la cooperativa, in grado<br />
di dare un servizio professionale per i viaggi individuali e<br />
di gruppo ai soci <strong>Coop</strong> ed a tutti i clienti.<br />
Questa esigenza ci ha indotto a ripensare lo storico marchio<br />
Planetario Agenzie Viaggi che risultava un po’ datato<br />
dal punto di vista grafico. Attraverso un intervento di restyling<br />
lo abbiamo reso più attuale e distintivo rispetto a<br />
quelli dei nostri concorrenti, pur mantenendo una continuità<br />
con il precedente”.<br />
Progressivamente spariranno dalle agenzie viaggi della<br />
società le diverse insegne attuali (Boem & Paretti e Antonietti<br />
Viaggi in Friuli Venezia Giulia, Gotico Viaggi a Piacenza,<br />
Plaza Battistero Viaggi a Cremona e Brescia, ecc),<br />
conseguenti alle acquisizioni fatte nel tempo, che verran-<br />
coop consumatori nordest<br />
Mancano ormai pochi giorni alla chiusura della raccolta punti<br />
2006-2007 che terminerà il 25 febbraio, lasciando poi ancora un<br />
mese di tempo (fino al 31 marzo) ai soci per utilizzare i punti<br />
accumulati.<br />
Per far conoscere e valorizzare i progetti di solidarietà locale e internazionale<br />
che possono essere aiutati con i punti, la cooperativa ha programmato<br />
alcune iniziative sia in Friuli Venezia Giulia che in Emilia.<br />
• A Udine il 14 febbraio, alle 9.30, si parlerà dei giovani in un incontro<br />
pubblico in cui verrà presentata la campagna <strong>Coop</strong> Futuro Prossimo,<br />
progetti per le nuove generazioni. L’incontro si terrà nell’aula magna<br />
dell’Iti Arturo Malignani (viale Leonardo da Vinci, 10) con l’intervento<br />
di Roberto Sgavetta, vice presidente di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest, Lorenzo<br />
Croattini, assessore all’ambiente del Comune di Udine, Don Pierluigi<br />
Di Piazza del Centro Balducci di Udine. Parteciperanno gli studenti<br />
del Malignani.<br />
• A Pordenone il 22 febbraio, sempre alle ore 9.30, è previsto un secondo<br />
incontro pubblico, questa volta sul tema della solidarietà internazionale<br />
(sala convegni della Regione). Sono previsti gli interventi di Roberto Sgavetta,<br />
Sergio Bolzonello, sindaco di Pordenone, e dei rappresentanti di Caritas<br />
Children, Medici Senza Frontiere e AMiB - Assistenza Minori in Brasile,<br />
tre delle organizzazioni con cui <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest collabora<br />
nella promozione di progetti umanitari in Africa. Asia e America Latina.<br />
Parteciperanno gli studenti di alcune scuole medie della città e della<br />
provincia.<br />
In Emilia analoghe iniziative si terranno a Parma e Piacenza. n n n<br />
L’agenzia di viaggi e turismo di coop Nordest<br />
adotta un’insegna unica per tutte le sue agenzie<br />
gennaio/febbraio 2007 47<br />
no sostituite dalla nuova insegna Planetario Viaggi.<br />
La fase di sostituzione delle vecchie insegne con la nuova<br />
sarà graduale in quanto comporta dei costi.<br />
“Ci vorranno un paio d’anni per completare la sostituzione<br />
– conferma Vecchi -. Partiremo con le insegne delle<br />
agenzie di città: da Boem & Paretti di Udine alla Gotico<br />
Viaggi di Piacenza. Naturalmente le nuove agenzie, come<br />
quella del centro commerciale di Piacenza, apriranno già<br />
con la nuova insegna.<br />
Stiamo sviluppando contemporaneamente una rete di<br />
agenzie viaggi affiliate in franchising: anche questi nostri<br />
partner adotteranno la nuova insegna Planetario Viaggi.<br />
Utilizzeremo infine il nuovo marchio per tutta la comunicazione<br />
aziendale, a partire dai cataloghi 2007”.
a udine e reggio emilia<br />
si sperimenta un progetto pilota,<br />
sostenuto dai soci, per promuovere<br />
il risparmio energetico<br />
Il problema del risparmio energetico<br />
sta diventando sempre più<br />
acuto e urgente da affrontare,<br />
come viene spiegato nel servizio a<br />
pag 6 di questo stesso numero. Proprio<br />
partendo da questa consapevolezza,<br />
<strong>Coop</strong> Nordest ha messo a punto<br />
il progetto Energeticamente per<br />
offrire informazioni, conoscenze e<br />
opportunità ai soci e ai consumatori,<br />
giovani e adulti. Il progetto verrà sperimentato<br />
a Udine e Reggio Emilia<br />
dai rispettivi distretti sociali <strong>Coop</strong> e<br />
prevede una serie di azioni che verranno<br />
sviluppate nell’arco del biennio<br />
2007-08. Vediamo le principali.<br />
Incontri di ecologia domestica<br />
Nei supermercati <strong>Coop</strong> di via Pradamano<br />
a Udine e di Passons sono stati<br />
consumatori<br />
L’ecologia<br />
è “di casa”<br />
di manuela Daniel<br />
Energeticamente<br />
allestiti dei punti informativi per illustrare<br />
a soci e consumatori le linee<br />
del progetto e per invitarli a partecipare<br />
alla prima iniziativa in programma:<br />
un ciclo di incontri di ecologia<br />
domestica (che si terranno tra marzo<br />
e aprile) per aiutare i partecipanti a<br />
risparmiare energia e risorse idriche<br />
nella gestione della propria casa.<br />
Sono previsti almeno quattro incontri,<br />
tenuti da esperti del settore, su:<br />
• risparmiare energia con il riscaldamento<br />
(piccoli accorgimenti ed interventi<br />
per ottimizzare l’utilizzo<br />
dell’impianto termico)<br />
• risparmiare energia elettrica in<br />
casa (per ottimizzare l’utilizzo dell’elettricità)<br />
• risparmiare e recuperare acqua<br />
(per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua<br />
in casa)<br />
• energie rinnovabili (tecnologie, costi,<br />
incentivi).<br />
I partecipanti agli incontripotranno<br />
an-<br />
Piccoli accorgimenti ed interventi per ottimizzare l’utilizzo dell’impianto termico Piccoli accorgimenti ed interventi per ottimizzare l’utilizzo dell’elettricità<br />
Piccoli accorgimenti ed interventi per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua in casa<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
coop consumatori nordest<br />
48<br />
Per saperne di più<br />
Tecnologie, costi, incentivi<br />
che richiedere un check-up energetico<br />
della propria abitazione (che per i soci<br />
<strong>Coop</strong> sarà gratuito). Il check-up energetico<br />
è una raccolta di dati per valutare<br />
la capacità di un edificio di produrre<br />
e trattenere calore in modo<br />
efficiente, individuando anche possibili<br />
interventi per ridurre le spese di<br />
gestione e migliorando al contempo<br />
comfort e sicurezza dell’edificio.<br />
Nei punti informativi di via Pradamano<br />
e Passons verrà consegnato<br />
un dépliant illustrativo contenente<br />
una scheda di iscrizione: chi è interessato<br />
a partecipare ai corsi dovrà<br />
compilarla e inserirla in un’apposita<br />
urna. Anche nei supermercati di via<br />
Forni di Sotto e di via Gorizia si possono<br />
trovare locandine e dépliant<br />
illustrativi sugli incontri di ecologia<br />
domestica.<br />
Le altre azioni previste<br />
Il progetto prevede diverse altre<br />
azioni che verranno illustrate più<br />
in dettaglio in futuri articoli sull’argomento:<br />
- carta servizi: si attiveranno convenzioni<br />
con professionisti/aziende<br />
che offrono servizi nel campo del risparmio<br />
energetico<br />
- finanziamenti agevolati: i soci, attraverso<br />
gli sportelli finanziari di<br />
<strong>Coop</strong>, potranno accedere a strumenti<br />
di finanziamento specifici e agevolati<br />
per l’acquisto di tecnologie per il<br />
risparmio energetico<br />
- animazioni per le scuole: un nuovo<br />
progetto di educazione al consumo<br />
consapevole sul tema dell’energia per<br />
gli istituti scolastici superiori.<br />
Energeticamente si avvale della collaborazione<br />
del Comune di Udine (assessorato<br />
ecologia, energia, ambiente),<br />
del Coordinamento Agende 21<br />
Locali Italiane e di Cittadinanzattiva.<br />
n n n<br />
Ogni 500 punti<br />
13 euro al progetto<br />
Il progetto Energeticamente<br />
viene finanziato dai soci dei distretti<br />
sociali <strong>Coop</strong> di Udine<br />
sud e Udine ovest con i punti<br />
sociocoop nell’ambito di Futuro<br />
Prossimo, l’edizione 2006-08<br />
di “Vantaggi per la Comunità”.<br />
Ogni 500 punti donati, verranno<br />
destinati 13 euro a favore<br />
del progetto.
coop consumatori nordest<br />
salvare i bambini<br />
consumatori<br />
dalla tubercolosi<br />
La Liberia è un Paese dell’Africa Occidentale insanguinato<br />
da una terribile guerra civile durata anni.<br />
Finalmente nel 2003 sono stati firmati accordi di<br />
pace ma per la popolazione di questo Paese la lotta per la<br />
sopravvivenza è ancora molto dura. Le gravi carenze di<br />
personale e strutture sanitarie fanno sì che moltissime<br />
persone, soprattutto nelle aree rurali, siano prive di assistenza<br />
sanitaria di base.<br />
I 3,3 milioni di abitanti della Liberia hanno un’aspettativa<br />
di vita bassissima: 39 anni per i maschi e 44 per le femmine.<br />
Circa un quarto dei bambini muoiono alla nascita o<br />
poco dopo.<br />
Medici Senza Frontiere (MSF) ha iniziato a operare in Liberia<br />
nel 1990. Oggi più di 90 volontari internazionali e<br />
2mila collaboratori locali contribuiscono a mandare<br />
avanti ospedali e cliniche in tutto il Paese per garantire ai<br />
liberiani l’assistenza sanitaria.<br />
Nella capitale Monrovia, un team di MSF lavora presso<br />
l’Island Hospital: un ospedale pediatrico con oltre 140 letti<br />
che ha il compito di garantire l’assistenza ai ragazzi fino<br />
all’età di 15 anni. Il lavoro è sempre moltissimo: si registrano<br />
circa 600 nuove ammissioni ogni mese. Nella gran<br />
parte dei casi si tratta di piccoli al di sotto dei 5 anni di età.<br />
In molti casi il personale di MSF assiste bambini affetti da<br />
malnutrizione con complicazioni mediche e anche piccole<br />
vittime di violenze sessuali.<br />
L’ospedale comprende anche un reparto per la cura dei<br />
bambini affetti da tubercolosi. Questa malattia, ormai<br />
data per scomparsa nei Paesi Occidentali, uccide 2 milioni<br />
di persone ogni anno nel mondo. Eppure, poiché i pazienti<br />
sono quasi tutti abitanti di paesi molto poveri, la<br />
ricerca sulle possibili cure della TBC si è ormai bloccata. I<br />
farmaci oggi disponibili sono obsoleti, spsso inefficaci e<br />
comportano pesantissimi effetti collaterali. L’unica chance<br />
di guarigione c’è se il paziente segue scrupolosamente<br />
la complessa terapia per circa 6 mesi. Per questo gli operatori<br />
di MSF si danno un gran da fare per coinvolgere i<br />
parenti dei piccoli pazienti e per spiegare loro l’importanza<br />
di una completa aderenza alla terapia.<br />
Oggi circa 150 bambini affetti da tubercolosi sono in cura<br />
presso l’Island Hospital e ogni mese altri 50 vengono ricoverati.<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
49<br />
in un ospedale pediatrico<br />
della capitale della Liberia<br />
medici senza frontiere<br />
è impegnata a combattere<br />
la grave malattia polmonare<br />
e altre patologie legate<br />
a povertà, fame<br />
e abusi sessuali<br />
solidarietà internazionale<br />
Altri progetti da sostenere<br />
Oltre a quelli contenuti nel catalogo premi, i soci<br />
possono aderire anche a progetti di solidarietà<br />
internazionale sostenuti a livello provinciale. Ogni<br />
500 punti donati, verranno versati 12 euro alle<br />
associazioni promotrici.<br />
• Soci della provincia di Pordenone e del Veneto<br />
Orientale<br />
un aiuto alle case famiglia per minori<br />
di são Luis, brasile<br />
L’associazione A.Mi.B - Assistenza Minori in Brasile<br />
- ospita circa 80-85 bambini e ragazzi in due<br />
case famiglia a São Luis, nello Stato brasiliano del<br />
Maranhão. La prima accoglie bambini da 0 a 12<br />
anni abbandonati o in semi-abbandono. La seconda<br />
ragazzi e ragazze di strada dai 12 ai 17<br />
anni insegnando loro un mestiere. Il progetto si<br />
propone di contribuire ai costi di gestione delle<br />
due strutture di accoglienza.<br />
• Soci delle province di Udine, Gorizia e Trieste<br />
attività educative in un quartiere povero di<br />
buenos aires<br />
L’intervento, promosso dal Progetto Integrato<br />
Cultura del Medio Friuli, prevede la realizzazione<br />
di una serie di azioni a favore di un sobborgo della<br />
capitale argentina. È prevista la promozione di<br />
piccole cooperative, la continuazione di laboratori<br />
per bambini e ragazzi, la costruzione di un centro<br />
culturale.<br />
Il progetto “A fianco dei bambini in Liberia con Medici<br />
Senza Frontiere” può essere sostenuto dai soci <strong>Coop</strong><br />
fino al 31 marzo 2007 con la donazione di punti sociocoop.<br />
Ogni 500 punti donati, verranno versati 13 euro<br />
all’organizzazione umanitaria. n n n
consumatori<br />
coop consumatori nordest<br />
Dedica ad amos oz<br />
il grande scrittore israeliano è protagonista<br />
dell’edizione 2007 della manifestazione culturale<br />
di viviana monti<br />
Dedica, l’originale manifestazione culturale giunta alla<br />
sua tredicesima edizione, si svolgerà a Pordenone dal 3<br />
al 17 marzo. Sarà lo scrittore israeliano Amos Oz il protagonista<br />
dell’evento organizzato dall’associazione culturale<br />
Thesis con la collaborazione di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest.<br />
Amos Oz non è solo uno fra i maggiori scrittori d’Israele<br />
ma anche la coscienza di quel Paese e la sua voce più alta<br />
in termini artistici e morali. È inoltre uno dei nomi più<br />
conosciuti della letteratura internazionale con all’attivo<br />
numerosi e prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo.<br />
Nato a Gerusalemme nel 1939, alterna alla scrittura<br />
narrativa quella polemica e politica, dedicandosi a tratti<br />
anche al pubblico giovanile.<br />
Nelle scorse edizioni Dedica ha ospitato Moni Ovadia,<br />
Claudio Magris, Dacia Maraini, Antonio Tabucchi, Paco<br />
Ignacio Taibo II, Anita Desai.<br />
Anche quest’anno viene proposto un itinerario tematico<br />
con l’obbiettivo di vedere, sentire, conoscere e riconoscersi<br />
nel pensiero, nei luoghi e nelle emozioni dell’autore.<br />
Mantenendo la sua originale formula, Dedica 2007<br />
si articolerà in una serie di appuntamenti culturali che<br />
“oderzo inquieta” in mostra<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
51<br />
coinvolgeranno diversi luoghi della città: dalle conferenze<br />
al teatro, dal cinema alla musica, dalla danza alla pittura<br />
per sottolineare il ruolo della cultura quale ponte<br />
fra i popoli e, nel caso specifico di questa edizione, tra<br />
israeliani e palestinesi. n n n<br />
Informazioni: www.dedicafestival.it<br />
Thesis - Pordenone, tel. 0434-521217<br />
A Oderzo dal 9 marzo al 29 aprile si terrà Oderzo Inquieta,<br />
mostra del fumetto, dell’illustrazione e dell’animazione<br />
che metterà a confronto autori che si sono ispirati ad atmosfere<br />
inquietanti, spaventose e misteriose nella realizzazione<br />
delle loro opere. Sarà l’occasione per conoscere e<br />
apprezzare illustratori e fumettisti italiani e stranieri, a<br />
partire dall’artista di casa, Alberto Martini.<br />
Le opere a china di Martini, eseguite per illustrare i racconti<br />
di Edgar Allan Poe, saranno il punto di partenza della<br />
mostra che verrà inaugurata a Palazzo Foscolo, non<br />
casualmente, allo scoccare della mezzanotte del 9 marzo.<br />
Oderzo Inquieta, organizzata dalla Fondazione Oderzo<br />
Cultura, sviluppa e racconta i vari aspetti dell’inquieto anche<br />
attraverso la proiezione di cortometraggi d’animazione<br />
d’autore, la musica di giovani compositori, la filosofia e<br />
la letteratura con l’intervento di esperti e interpreti. Sono<br />
previsti eventi musicali, teatrali, cinematografici, iniziative<br />
di carattere formativo e divulgativo e attività di laboratorio.<br />
Per informazioni www.oderzoinquieta.it<br />
Fondazione Oderzo Cultura – Onlus, tel. 0422 718013
azzaNo Decimo<br />
Un automezzo per i disabili<br />
Un automezzo attrezzato per il trasporto<br />
di disabili è stato donato dai<br />
soci del distretto sociale <strong>Coop</strong> di<br />
Azzano Decimo ai rappresentanti<br />
delle associazioni Avan, San Pietro<br />
saN vito aL tagLiameNto<br />
In visita alla città delle biciclette<br />
Oltre 50 soci hanno partecipato<br />
l’8 ottobre scorso alla gita sociale<br />
del distretto <strong>Coop</strong> di San Vito al<br />
Tagliamento che ha avuto come<br />
meta Ferrara.<br />
coop consumatori nordest<br />
agenda<br />
La città emiliana è soltanto ad un<br />
ora e mezzo di viaggio da S.Vito e<br />
offre interessanti itinerari. La mattina<br />
è stata dedicata alla visita guidata al<br />
Castello Estense e alla Cattedrale,<br />
corDeNoNs e PaLmaNova<br />
In gita a Salisburgo<br />
Domenica 17 Dicembre un gruppo<br />
affiatato di quaranta soci dei<br />
distretti sociali di Cordenons e di<br />
Palmanova ha visitato la splendida<br />
città austriaca di Salisburgo.<br />
“L’accoglienza e la magia della città,<br />
famosa per i suoi mercatini di<br />
Natale, hanno colpito tutti” afferma<br />
Daniele Gerolin, presidente<br />
del distretto sociale di Cordenons.<br />
Esperienza molto positiva anche<br />
gennaio/febbraio 2007<br />
Apostolo e San Vincenzo dè Paoli.<br />
La consegna delle chiavi è avvenuta<br />
durante la giornata del volontariato<br />
di Azzano. L’acquisto del pulmino<br />
attrezzato era uno degli obiettivi<br />
del progetto La comunità che si<br />
muove, proposto con l’edizione<br />
2004-2006 di “Vantaggi per la Comunità”,<br />
dedicata al sostegno dei<br />
bisogni sociali. Il mezzo consentirà<br />
di migliorare i servizi territoriali e<br />
aiuterà le associazioni ad offrire occasioni<br />
di socializzazione e di svago<br />
alle persone disabili.<br />
per Maria Moretti, consigliere<br />
d’amministrazione: “Questa collaborazione<br />
tra Cordenons e Palmanova<br />
– sostiene - ha dato modo ai<br />
soci di scambiarsi opinioni e idee e<br />
di gettare le basi per future iniziative<br />
comuni tra i due distretti”.<br />
Il viaggio è stato organizzato dall’agenzia<br />
Planetario del nuovo<br />
centro commerciale Meduna di<br />
Pordenone.<br />
53<br />
mentre nel pomeriggio il gruppo ha<br />
visitato il Ghetto ebraico, a pochi<br />
passi dalla Cattedrale, in piena zona<br />
medievale, sempre con la guida.<br />
“Quello che ci ha colpito di più è<br />
stata la gente in giro in bicicletta. La<br />
città è piena di biciclette che nei nostri<br />
paesi non si usano più.” dice<br />
Maria Gabriella Berti, presidente del<br />
distretto sociale di San Vito al Tagliamento<br />
“Ci è sembrata una bella città,<br />
molto vivibile, dove ci si può ancora<br />
incontrare per le vie e<br />
passeggiare in tranquillità”.