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consumatori<br />

il mensile dei soci coop<br />

gennaio/febbraio<br />

numero 1 - 2007<br />

coop consumatori nordest edizione friuli v.g. - veneto<br />

40<br />

rc auto<br />

si cambia<br />

Polizze più semplici<br />

e trasparenti.<br />

caleranno anche i costi?<br />

convenienza e sviluppo<br />

Nel 2007 tutela dei consumatori<br />

e ampliamento della rete di vendita<br />

al centro dell’azione di coop Nordest


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iN Primo PiaNo coNsumare<br />

iNformati<br />

4<br />

6<br />

12<br />

16<br />

20<br />

6<br />

Lettere<br />

a <strong>Consumatori</strong><br />

Cambiare<br />

energia<br />

di Silvia Fabbri<br />

Rc auto: polizze<br />

più trasparenti?<br />

di Dario Guidi<br />

La vignetta<br />

di Elle Kappa<br />

<strong>Coop</strong> Salute,<br />

che successo!<br />

Cambiare energia<br />

Dalla caldaie, agli impianti<br />

fotovoltaici, ai pannelli<br />

solari: ecco cosa si può fare<br />

anche grazie agli incentivi<br />

della legge finanziaria<br />

20<br />

Mensile della <strong>Coop</strong>erazione di <strong>Consumatori</strong><br />

40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16<br />

Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908<br />

redazione@consumatori.coop.it<br />

Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005<br />

Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040<br />

Copia singola euro 0,31<br />

Abbonamento annuo euro 3,10<br />

Direttore responsabile<br />

Dario Guidi<br />

redazione<br />

Piero Giovanolla (vicedirettore)<br />

<strong>Coop</strong> Salute<br />

che successo!<br />

Si amplia l’offerta<br />

di farmaci: arrivano<br />

anche omeopatici<br />

e veterinari<br />

11<br />

23<br />

28<br />

30<br />

Decalogo per<br />

una decrescita dolce<br />

di Mario Tozzi<br />

La Tv e il cibo: corretta<br />

informazione cercasi<br />

di Eugenio Del Toma<br />

Eco-Logici <strong>Coop</strong><br />

di Anna Somenzi<br />

Cellulare,<br />

un fenomeno<br />

di Claudio Strano<br />

12<br />

Polizze più<br />

trasparenti?<br />

Nell’Rc auto procedure<br />

semplificate di indennizzo.<br />

Caleranno anche le tariffe?<br />

Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Paolo Mandini,<br />

Alberto Martignone , Paola Minoliti, Andrea<br />

Pertegato, Mauro Poletti, Gianfranco Sansalone,<br />

Anna Somenzi, Claudio Strano.<br />

Progetto grafico<br />

Ferro comunicazione & design<br />

impaginazione e grafica<br />

Ilde Ianigro<br />

responsabile della pubblicità<br />

Gabriella Zerbini<br />

stampa<br />

Coptip (Modena)<br />

vivere beNe<br />

17<br />

32<br />

34<br />

37<br />

38<br />

40<br />

44<br />

47<br />

48<br />

Un 2007 di convenienza<br />

e sviluppo<br />

di Mauro Poletti<br />

I dipendenti<br />

di <strong>Coop</strong> Nordest<br />

Planetario<br />

s rifà il look<br />

L’ecologia<br />

è “di casa”<br />

di Manuela Daniel<br />

I colori<br />

del cibo<br />

di Massimo Montanari<br />

È tempo di...<br />

cavolo e c.<br />

di Helmut Failoni<br />

Perle delle Alpi<br />

di Giuseppe Ortolano<br />

Libri e concerti<br />

Intervista a Nicolò Fabi<br />

di G. Oldrini e P. Pacoda<br />

La lettera<br />

di protesta<br />

di Natalino Balasso<br />

coop editrice consumatori<br />

consiglio di amministrazione:<br />

Paolo Cattabiani (presidente)<br />

Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />

Francesco Berardini, Giuseppe Bolognesi, Claudio<br />

Cucchiarati, Marco Gaiba, Luciano Landi, Paolo<br />

Mandini, Daniele Moltrasio, Claudio Toso<br />

Consegnato alle poste a partire dal 24/01/2007<br />

Il numero di dicembre è stato stampato in 2.707.779 copie<br />

associato a:<br />

ANES, Associazione nazionale editoria specializzata<br />

www.consumatori.e-coop.it


<strong>Coop</strong>, già dal 2006<br />

stop alle pellicce di animali<br />

Un’amica mi ha inviato la cartolina della Lav, la Lega<br />

antivivisezione, a sostegno della campagna contro le<br />

pellicce animali. Come si comporta <strong>Coop</strong> su questi<br />

temi?<br />

Angela Pamparana – Milano<br />

Risponde Claudio Mazzini, di <strong>Coop</strong> Italia: Si stanno<br />

moltiplicando i documenti che mettono in evidenza le<br />

condizioni inaccettabili di allevamento degli animali da<br />

pelliccia, ormai quasi tutti concentrati nell’estremo<br />

oriente. In molti di questi paesi non esistono regole o<br />

norme che tutelino gli animali allevati o che regolino i<br />

sistemi di uccisione e di scuoiatura.<br />

Una ricerca condotta lo scorso anno dalla Swiss Animal<br />

Protection e dall’East International ha reso ufficiali i metodi<br />

impiegati dalle aziende dell’estremo oriente per la<br />

produzione di pellicce, evidenziando le inutili sofferenze<br />

inflitte agli animali: gabbie con spazi del tutto insufficienti,<br />

completamente spoglie, prive di qualsiasi accessorio,<br />

nulla da rosicchiare, nessun box per costruire una<br />

tana, in molti casi manca anche il tetto.<br />

La prigionia in queste anguste gabbie provoca gravi effetti<br />

sul comportamento degli animali: sono state documentate<br />

malattie come stereotipie (comportamenti ossessivamente<br />

ripetitivi come camminare ripetutamente<br />

avanti e indietro o il continuo annuire), completa passività<br />

acquisita (mancanza di sensibilità e inattività estrema)<br />

come pure automutilazioni.<br />

Infine le operazioni di uccisione e scuoiamento sono ancora<br />

più crudeli: gli animali vengono storditi con colpi<br />

alla testa, sbattuti per terra con violenza e, spesso, scuoia-<br />

consumatori<br />

il mensile dei soci coop<br />

consumatori<br />

la posta<br />

ti quando sono ancora in vita. Per maggiori informazioni<br />

è possibile visitare il sito http://www.nonlosapevo.com/<br />

home.htm<br />

Inoltre proprio in queste settimane la Lega antivivisezione<br />

sta portando avanti una campagna di pressione<br />

verso alcune aziende della grande distribuzione affinché<br />

aderiscano al progetto “nati senza pelliccia”.<br />

<strong>Coop</strong> da tempo richiedeva ai propri fornitori prodotti rispettosi<br />

della convenzione di Washington, che protegge<br />

tutti gli animali in via di estinzione, estendendo tale impegno<br />

anche agli animali domestici (cani e gatti) e già da<br />

inizio 2006 - a fronte della situazione produttiva documentata<br />

- <strong>Coop</strong> ha deciso di mandare un segnale forte di<br />

non accettazione di queste realtà.<br />

Pertanto già dalla collezione autunno-inverno 2006/2007<br />

(ovvero i capi che trovate in vendita dallo scorso autunno)<br />

<strong>Coop</strong> ha deciso la completa esclusione delle pellicce<br />

naturali e il passaggio a materiali sintetici. Questa scelta<br />

è stata valutata fattibile sia dal punto di vista della sostenibilità<br />

dei costi, sia dal punto di vista delle caratteristiche<br />

qualitative dei prodotti, inserendo tra le regole nei<br />

contratti commerciali non solo la richiesta di dichiarazioni<br />

specifiche di conformità e di provenienza delle pelli,<br />

ma impostando un rigoroso piano di controllo del rispetto<br />

di questa esclusione.<br />

Si sta anche valutando l’apposizione di un marchio distintivo<br />

sui capi d’abbigliamento, per evidenziare questa<br />

scelta. Ancora una volta <strong>Coop</strong> -per prima fra le catene<br />

distributive- risponde con fatti concreti alle richieste dei<br />

propri consumatori, facendosi parte attiva anche verso le<br />

Istituzioni ed il mondo della produzione.<br />

www.consumatori.e-coop.it<br />

Lo sai che <strong>Consumatori</strong><br />

è anche su Internet?<br />

Notizie, articoli, inchieste a portata di un clic<br />

Un servizio in più per i soci <strong>Coop</strong>


Bimbi grassi<br />

Il mio nipotino di 10 anni sta<br />

diventando “cicciottello”. Ho<br />

letto dell’obesità nei bambini e<br />

sono un po’ preoccupata…<br />

Marta Bedetti – Parma<br />

Certo scoprire che due bambini su<br />

dieci sono sovrappeso e uno è obeso,<br />

deve far pensare. Del resto, proprio<br />

del rischio obesità come rivista ci<br />

siamo già occupati più volte (e<br />

torneremo a farlo nei prosimi<br />

numeri per dar conto della<br />

campagna <strong>Coop</strong> “Alimenta il tuo<br />

benessere” dedicata proprio a questi<br />

temi). Occorre anche sfatare alcuni<br />

luoghi comuni: non è vero che fino<br />

ai dieci anni i bambini hanno<br />

bisogno di molta energia extra per<br />

crescere; non è vero che occorre<br />

compensare l’attività motoria con<br />

apporti calorici speciali: per un’ora<br />

di nuoto si consumano 300 calorie,<br />

ovvero l’equivalente di un buon<br />

panino al prosciutto. Per farsi “i<br />

muscoli” non è necessario riempirsi<br />

di proteine: poi esistono quelle di<br />

origine vegetale e quelle derivate da<br />

pesce uova latte e formaggi che sono<br />

ottime. È vero invece che un<br />

bambino trascorre in media 3 ore<br />

tutti i giorni davanti alla tv, beve<br />

bevande gasate e consuma salse<br />

(maionese, ketchup ecc) che sono<br />

molto caloriche…Quindi, anche per<br />

i più piccoli, si evidenzia come lo<br />

“stile di vita” che si conduce sia<br />

fondamentale!<br />

A sciare in forma<br />

Ogni anno, prima della settimana<br />

bianca, mi chiedo cosa posso fare<br />

per arrivare in montagna “al<br />

meglio” da un punto di vista<br />

fisico. Ci sono consigli?<br />

Paolo Cimatti – Nonantola (Mo)<br />

Anche se, sino al momento in cui<br />

scriviamo, questo sembra un<br />

inverno decisamente avaro di neve,<br />

speriamo che gli sciatori possano<br />

avere modo di rifarsi sulle piste. Da<br />

questo punto di vista è certo che,<br />

per farsi una settimana di sci, la<br />

preparazione è assolutamente<br />

necessaria, proprio per non sentirsi<br />

subito troppo stanchi.<br />

Fondamentale è iniziare prima<br />

possibile con gli esercizi,<br />

soprattutto se durante l’anno<br />

facciamo un tipo di vita sedentaria.<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

la<br />

><br />

posta<br />

L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è<br />

redazione consumatori<br />

Viale Aldo Moro, 16<br />

40127 Bologna<br />

fax 051 6316908<br />

oppure<br />

redazione@consumatori.coop.it<br />

La preparazione ginnica si può fare<br />

anche a casa propria, magari con<br />

un controllo settimanale in<br />

palestra, con semplici esercizi<br />

(piegamenti sulle ginocchia, ecc.).<br />

Riguardo all’alimentazione,<br />

ricordiamo che quando si è ad alta<br />

quota non si deve aumentare a<br />

dismisura l’apporto calorico.<br />

L’incremento calorico non deve<br />

superare le 200 calorie rispetto<br />

all’abituale. Qualche caloria in più<br />

la si può aggiungere se l’attività<br />

fisica è molto maggiore, per tempo<br />

e sforzo, rispetto alla routine.<br />

Per tutti, è meglio scegliere cibi e<br />

bevande calde (zuppe al posto della<br />

pasta asciutta…) per tutelare il<br />

fisico dal freddo. Non devono<br />

mancare i liquidi (bere molta acqua<br />

e the caldo) perché l’aria secca li<br />

consuma rapidamente.<br />

Olive, sì ma con<br />

moderazione<br />

Le olive sono da considerare<br />

come frutta o verdura?<br />

Marcella Brugnoli – Imperia<br />

Le olive (soprattutto le nere) per il<br />

loro alto contenuto lipidico, ma<br />

anche per l’introito calorico e per i<br />

nutrienti prodotti, non sono come si<br />

suol dire “acqua fresca”: infatti 25-<br />

30 grammi di olive equivalgono ad<br />

un cucchiaio grande di olio, cosa di<br />

cui occorre tener conto quando si è<br />

a dieta. La prima distinzione è fra<br />

verdi e nere, essiccate al sole e<br />

tostate in forno. Le olive conservate<br />

in salamoia, sono ricche di sodio per<br />

cui sono sconsigliate agli ipertesi.<br />

Le qualità più pregiate sono le<br />

taggiasche (Liguria), quelle di<br />

Cerignola e le coratine, entrambe<br />

pugliesi. Le olive, come anche<br />

l’avocado e il cocco, somigliano più<br />

alla frutta secca oleosa (mandorle,<br />

noci, arachidi) ma sono più acquose<br />

e meno dense di grasso e quindi<br />

consentono un utilizzo anche<br />

giornaliero purché morigerato.<br />

In auto con<br />

gomme riciclate<br />

Sono un rappresentante di<br />

commercio e viaggio moltissimo,<br />

consumando ovviamente molto le<br />

gomme. Al momento della<br />

sostituzione, il mio gommista mi<br />

ha consigliato pneumatici<br />

ricostruiti, vantandone sicurezza,<br />

ecologia e risparmio. Cosa ne<br />

pensate?<br />

Mauro Sillipo – Novara<br />

Dopo anni nei quali il pneumatico<br />

ricostruito godeva presso il<br />

consumatore di un’immagine<br />

“povera”, oggi, grazie ad una<br />

aumentata sensibilità ecologica,<br />

l’utilizzo di questi pneumatici<br />

accredita l’automobilista come un<br />

cittadino responsabile e rispettoso<br />

dell’ambiente. I pneumatici<br />

ricostruiti (sui quali viene applicato<br />

un nuovo battistrada) hanno<br />

consentito, nel nostro paese<br />

nell’anno trascorso, una riduzione<br />

della massa da smaltire di circa 50<br />

mila tonnellate. Sono oltre ottanta<br />

in Italia le aziende di ricostruzione<br />

che così consentono di moltiplicare<br />

(spesso di triplicare) il ciclo di vita<br />

di pneumatici per vetture e camion.<br />

Per gli utilizzatori finali si è<br />

trattato di un risparmio di 290<br />

milioni di euro. Le norme<br />

prevedono, ovviamente, per i<br />

ricostruiti le stesse prove di<br />

resistenza, affidabilità e durata<br />

degli altri pneumatici e richiedono<br />

alle aziende di ricostruzione un<br />

rigoroso sistema di qualità.


in primo piano<br />

CAMBIAre<br />

di Silvia Fabbri<br />

consumatori<br />

In un futuro molto prossimo ci comporteremo, acquistando<br />

un appartamento, come quando compriamo<br />

una macchina o un frigorifero. E cioè ci chiederemo:<br />

quanto consuma? La risposta sarà uno degli elementi che<br />

ci consentirà di determinarne il valore. Ovvero, se consumerà<br />

poco costerà di più; se avrà consumi elevati, ovviamente,<br />

varrà di meno.<br />

Ma come si calcolano i consumi di una casa? Che sia un alloggio<br />

in un condominio o una casa indipendente, i consumi<br />

sono determinati dalla quantità di energia che serve a “farla<br />

funzionare”, ovvero a renderla confortevole in ogni stagione.<br />

Perché i consumi siano bassi è necessario, inoltre, che muri e<br />

infissi abbiano capacità di “tenuta” termica e che gli impianti<br />

di riscaldamento e raffreddamento siano efficienti.<br />

In taluni casi è molto semplice migliorare il livello dei<br />

consumi del nostro alloggio, in altri è più difficile, anche<br />

se è sempre fattibile. È ovvio che in fase di costruzione ex<br />

novo si possono ottenere appartamenti a consumi bassissimi,<br />

quasi prossimi allo zero (grazie all’impiego delle fonti<br />

di energia rinnovabili è persino possibile che un edificio<br />

produca più energia di quanta ne consuma). Ma anche<br />

quando si ristruttura si può ottenere un risparmio di energia<br />

considerevole, del 30 - 40% e anche di più.<br />

Risparmiare energia, poi, non è una questione che riguardi<br />

solo il nostro portafoglio. È in gioco la stessa sopravvivenza<br />

del genere umano. Uno studio commissionato dalla<br />

Ue sulle conseguenze del riscaldamento del pianeta, provocato<br />

dall’emissione di gas inquinanti, parla di desertificazioni<br />

in Italia, Spagna e Grecia. A partire dal 2020, a<br />

causa dello sciglioglimento dei ghiacciai, il mare potrà salire<br />

da un minimo di 17 centimetri a un massimo di 96.<br />

Addio Venezia, nel migliore dei casi. Addio a tutta la pianura<br />

padana, nel peggiore.<br />

Non sono argomenti da assemblea di condominio? Ai vicini<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

di casa riottosi, che si opporranno all’introduzione di migliorie,<br />

andrà allora anche ricordato che a partire dal 2009<br />

in caso di compravendita sarà obbligatorio produrre l’attestato<br />

di certificazione energetica; si tratta di una “carta<br />

d’identità” del nostro appartamento che farà parte dei documenti<br />

allegati all’atto di compravendita; né più e né meno,<br />

ad esempio, della mappa catastale. L’attestato, che dovrà essere<br />

corredato dai suggerimenti più significativi ed economicamente<br />

convenienti per il miglioramento delle caratteristiche<br />

energetiche dell’immobile, sarà necessario per<br />

accedere agli incentivi ed alle agevolazioni di qualsiasi natura<br />

correlati ad interventi sull’edificio o sugli impianti.<br />

Sarà questa certificazione energetica a contribuire a definire<br />

il valore dell’alloggio. Insomma, come spiega Pietro Andreotti,<br />

ingegnere e presidente dell’Icie, Istituto cooperativo<br />

per l’innovazione – “il costo di un edificio non è solo quello<br />

che è costato, ma anche quello che costerà”.<br />

Perciò vale la pena mettere mano all’efficienza energetica<br />

del nostro appartamento con l’obiettivo – come spiega<br />

Edoardo Zanchini, responsabile energia, infrastrutture e<br />

territorio di Legambiente – di “avere bisogno di pochissima<br />

energia per riscaldare e per raffreddare la nostra casa”.<br />

Come scaldare acqua e ambienti<br />

Il primo capitolo da affrontare è quello del riscaldamento e<br />

della produzione di acqua calda per uso sanitario. Anche perché<br />

– come spiega Zanchini di Legambiente - “ci sono pochi<br />

sistemi più energivori degli scaldabagno elettrici”. La sostituzione<br />

di questi apparecchi - purtroppo ancora molto diffusi<br />

- consente di ridurre significativamente i costi lungo tutto<br />

l’arco dell’anno. Ma come sostituire il boiler elettrico? La finanziaria<br />

2007 prevede un incentivo pari al 55% (fino ad un<br />

massimo di 30mila euro) della spesa di installazione delle caldaie<br />

a condensazione, ad alta efficienza, perché recuperano il<br />

calore latente dei fumi prodotti nella combustione. Con un<br />

doppio vantaggio: far risparmiare energia dentro casa e essere<br />

continua a pagina 8 >


in primo piano<br />

energIA<br />

Tanta ne potremmo risparmiare<br />

utilizzando caldaie ad alta efficienza.<br />

Ma tanta è quella che potremmo<br />

produrre da soli con un impianto<br />

fotovoltaico per trasformare la luce<br />

in elettricità. O con i pannelli solari,<br />

per scaldare l’acqua. Grazie anche<br />

agli incentivi previsti in finanziaria<br />

Andiamo alla fonte (rinnovabile)<br />

Mini-glossario per orientare le nostre scelte<br />

Solare termico<br />

Utilizza la radiazione solare per<br />

riscaldare acqua, per usi sanitari<br />

e per il riscaldamento degli ambienti,<br />

attraverso un pannello<br />

solare. La tecnologia è matura<br />

ed affidabile, con impianti che<br />

hanno una vita media di 2 anni,<br />

e tempi di ritorno dell’investimento<br />

molto brevi. Per riscaldare<br />

l’acqua bastano da 4 a mq<br />

per famiglia, con un costo che<br />

va da 4.000 a .000 euro. Per il<br />

riscaldamento di un appartamento<br />

di circa 100 mq occorrono<br />

invece da 10 a 20 mq per<br />

una spesa di circa 10mila euro.<br />

Solare fotovoltaico<br />

Converte direttamente la radiazione<br />

solare in energia elettrica. I<br />

pannelli sono composti da unità di<br />

base, le celle fotovoltaiche, che<br />

praticamente si comportano come<br />

delle minuscole centrali di produzione<br />

di energia elettrica grazie al<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

contributo dell’irraggiamento solare.<br />

Per un appartamento con tre<br />

persone il costo medio è tra i 20 e<br />

i 2 mila. Il costo è piuttosto elevato<br />

ma bisogna tenere presente<br />

che una scelta di questo tipo<br />

viene operata – oltre che nell’ambito<br />

di un complessivo ripensamento<br />

dei rapporti tra sé e<br />

l’ambiente – anche per mettersi<br />

al riparo da eventuali black out,<br />

sempre più frequenti, e da futuri,<br />

inevitabili aumenti tariffari<br />

ell’energia elettrica<br />

eolico<br />

Gli impianti eolici sfruttano<br />

l’energia del vento per produrre<br />

elettricità. Sono costituiti da aerogeneratori<br />

che trasformano<br />

l’energia cinetica del vento in<br />

energia meccanica e infine quest’ultima<br />

in energia elettrica.<br />

Possono essere realizzati impianti<br />

eolici di varie dimensioni<br />

organizzati in “parchi”.<br />

7<br />

Minieolico<br />

La produzione di energia elettrica<br />

dal vento può essere realizzata attraverso<br />

aerogeneratori di potenza<br />

e altezza (10-20 metri, e anche<br />

meno) ridotte, in grado di servire<br />

utenze in modo diffuso (aziende<br />

agricole, imprese artigianali, utenze<br />

domestiche, ecc.) e integrarsi<br />

meglio nel paesaggio.<br />

geotermia<br />

Attraverso una pompa di calore a<br />

sonda geotermica, viene sfruttata<br />

l’energia del suolo. Queste pompe<br />

sono dei sistemi di riscaldamento<br />

(e raffrescamento) che<br />

traggono vantaggio dalla temperatura<br />

relativamente costante del<br />

suolo durante tutto l’arco dell’anno<br />

e possono essere applicati ad<br />

una vasta gamma di costruzioni,<br />

in qualsiasi luogo del mondo, abitazioni<br />

residenziali, villette, edifici<br />

commerciali, scuole, piscine, serre<br />

e capannoni, hotel e uffici.


meno inquinante fuori. Inoltre, le caldaie<br />

a condensazione possono essere<br />

installate sia in impianti centralizzati<br />

che autonomi. “La soluzione centralizzata<br />

– spiega Andreotti – consente di<br />

ridurre sia i consumi che le emissioni<br />

inquinanti. La ‘libertà di utilizzo’ è comunque<br />

garantita se si adotta in ogni<br />

appartamento un regolatore e un contabilizzatore<br />

di energia per consentire<br />

al condòmino di variare il flusso di calore<br />

a seconda delle proprie esigenze e<br />

dell’esposizione dell’alloggio, riducendo<br />

così consumi inutili”.<br />

In combinata con caldaie a condensazione,<br />

è conveniente installare pannelli<br />

radianti a bassa temperatura (che funzionano<br />

tra i 30 e 50 gradi anziché i 70<br />

- 80 dei tradizionali radiatori). I consu-<br />

consumatori<br />

Saperne di più<br />

mi si riducono e si raggiunge un maggior<br />

comfort ambientale, cioè maggiore<br />

uniformità della temperatura, e<br />

meno polveri in movimento.<br />

Caldo e freddo con un solo impianto<br />

Negli ultimi anni la vendita di impianti<br />

di condizionamento è aumentata in<br />

modo vertiginoso. Impianti che consumano<br />

tanto, che sono poco efficienti,<br />

che fanno salire le nostre spese per<br />

l’elettricità e mettono sotto stress la<br />

rete (come testimoniato dai recenti<br />

black-out estivi). Come migliorare l’efficienza<br />

anche di questi apparecchi?<br />

Occorre creare un unico impianto per<br />

il raffreddamento e il riscaldamento e<br />

impiegare pompe di calore ad alto rendimento<br />

per la produzione sia del caldo<br />

Per saperne di più sulle nuove tecnologie<br />

ad alto rendimento segnaliamo www.<br />

qualenergia.it. Utilissimi consigli per risparmiare<br />

sui consumi energetici è www.<br />

ecoage.it, il sito di una community ecologista<br />

indipendente, che offre anche<br />

spazi di discussione via web. Dettagliatissimo<br />

sulle energie rinnovabili è www.fonti-rinnovabili.it<br />

un sito (collegato a Legambiente)<br />

che contiene anche un<br />

elenco di installatori di pannelli solari, fotovoltaici<br />

ecc, facilmente consultabile<br />

perché diviso per regione.<br />

“Installatori bravi e preparati anche su<br />

questo genere di lavori ci sono già - spiega<br />

Moreno Barbani, responsabile sicurezza<br />

e ambiente della Cna dell’Emilia-Romagna<br />

- un po’ ovunque. È chiaro che<br />

bisogna saper distinguere gli artigiani veramente<br />

capaci da quelli che si improvvisano.<br />

Il consiglio che possiamo dare è rivolgersi<br />

al proprio installatore di fiducia,<br />

che del freddo. La pompa di calore è<br />

una macchina in grado di trasferire calore<br />

da un corpo a temperatura più<br />

bassa ad un corpo a temperatura più<br />

alta. Il principio di funzionamento di<br />

questa macchina è un ciclo termodinamico<br />

analogo a quello che sta alla base<br />

di un comune frigorifero. Nel caso in<br />

cui si abbia l’interesse sia a riscaldare<br />

(ad esempio durante l’inverno) che a<br />

rinfrescare (ad esempio durante l’estate),<br />

la pompa si dice “reversibile”. Il<br />

vantaggio nell’uso della pompa di calore<br />

deriva dalla sua capacità di fornire<br />

più energia di quella impiegata per il<br />

suo funzionamento.<br />

Caldo ed elettricità “gratis”<br />

Per consumare poco (e meglio) è inoltre<br />

necessario attingere dalle fonti di<br />

energia rinnovabili, principalmente –<br />

per quanto riguarda gli impianti applicabili<br />

agli alloggi – il solare termico, il<br />

fotovoltaico e il geotermico.<br />

Attraverso i pannelli solari – la cui installazione<br />

è incentivata per il 55% fino<br />

ad un massimo di 60mila euro – possiamo<br />

riscaldare l’acqua. È tecnologia<br />

assai poco costosa, sia installata su un<br />

nuovo edificio che in un condominio di<br />

continua a pagina 11 ><br />

A chi rivolgersi per passare all’azione<br />

e cominciare a risparmiare davvero<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

oppure basarsi sulle credenziali di qualcuno<br />

già ‘sperimentato’ da altri”.<br />

Per avere informazioni precise su costi e<br />

opportunità, ma anche per passare direttamente<br />

alla fase progettuale “chiavi in<br />

mano”, c’è anche l’Icie, Istituto Istituto<br />

<strong>Coop</strong>erativo per l’Innovazione (tel. 0 1-<br />

42174, www.icie.it).<br />

Sull’introduzione di incentivi e rimborsi<br />

da parte dello Stato per l’acquisto di pannelli,<br />

la sostituzione di caldaie o per lavori<br />

di ristrutturazione per migliorare l’efficienza<br />

energetica di un alloggio conviene<br />

consultare frequentemente il sito del Governo,<br />

in particolare le pagine dedicate al<br />

risparmio energetico della sezione che<br />

illustra la finanziaria. Si va su www.governo.it<br />

e si clicca sul bottone “Finanziaria<br />

2007. Specie se si è interessati a lavori di<br />

ristrutturazione del proprio edificio, o se<br />

si intende sostituire caldaie, elettrodomestici<br />

o automobili.


COOP e KyOtO<br />

promessa da mantenere<br />

Il 16 febbraio del 2005 entrava in vigore il protocollo di<br />

Kyoto. ll trattato prevede l’obbligo per i paesi industrializzati<br />

di operare una drastica riduzione delle<br />

emissioni di elementi inquinanti (biossido di carbonio e<br />

altri cinque gas serra, precisamente metano, ossido di<br />

azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoro di<br />

zolfo) in una misura non inferiore al 5,2% rispetto alle<br />

emissioni rispettivamente registrate nel 1990 (considerato<br />

come anno base). Tale riduzione del 5,2% dovrà avvenire<br />

nel periodo 2008-2012.<br />

Ciascuno di noi deve sentirsi coinvolto nel raggiungimento<br />

di questo obiettivo. Ancora di più le imprese. Per questo<br />

<strong>Coop</strong> – che del rispetto dell’ambiente ha fatto una scelta strategica<br />

– a febbraio 2007, mese dell’anniversario del trattato,<br />

attuerà una serie di azioni informative con l’obiettivo di aumentare<br />

la consapevolezza e la responsabilità ambientale di<br />

cittadini e consumatori. Previste una serie di promozioni<br />

commerciali (dal 15 al 28 febbraio nei supermarket, dal 22<br />

febbraio al 7 marzo negli Ipermercati) legate ai prodotti portatori<br />

di “etica ambientale”, come quelli senza imballaggi,<br />

Per soci (e non solo), un decalogo<br />

che fa bene all’ambiente e al portafoglio<br />

1. Scegli prodotti a basso impatto ambientale,<br />

quelli cioè il cui processo produttivo, certificato<br />

e riconosciuto da un marchio di garanzia<br />

europeo, non danneggia la natura.<br />

2. Scegli alimenti di stagione, freschi e di origine<br />

locale. Quando disponibili, di produzione biologica.<br />

3. Privilegia i prodotti imballati senza spreco e<br />

con materiali riciclabili. In casa separa i materiali<br />

dei rifiuti a seconda delle tipologie e in<br />

modo da agevolarne la raccolta differenziata.<br />

Per contribuire a un corretto smaltimento rivolgiti<br />

all’azienda municipalizzata della tua<br />

città, per avere consigli su come e dove poter<br />

smaltire le diverse categorie di rifiuti.<br />

4. nel fare lavatrice e piatti utilizza la giusta<br />

quantità di sapone e detersivo, leggendo attentamente<br />

suggerimenti e indicazioni riportate<br />

sulle confezioni.<br />

5. Utilizza lampade a basso consumo energetico<br />

ed alta efficienza. evita di lasciarle accese<br />

quando esci da una stanza.<br />

6. Scegli l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza,<br />

ovvero di classe A, che ti fanno risparmiare<br />

fino al 10% di elettricità. Attiva lavatri-<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

nei punti vendita<br />

info per non sprecare<br />

energia e prodotti<br />

ecologici in offerta<br />

ecologici, solidali, a bassi consumi energetici (come del resto<br />

tutti quelli a marchio <strong>Coop</strong>). In tutti i punti vendita verranno<br />

distribuiti materiali informativi sulla necessità di realizzare<br />

risparmi energetici anche a partire dai comportamenti quotidiani.<br />

I soci attivi saranno convolti con materiali ancora più<br />

dettagliati, nel rispetto della missione di <strong>Coop</strong>.<br />

Tutti coloro che faranno la spesa alla <strong>Coop</strong> nel periodo<br />

dell’iniziativa riceveranno anche un pieghevole che, insieme<br />

a tante altre informazioni, contiene il decalogo<br />

riportato qui sotto. Ovviamente con l’invito a rispettarlo<br />

attentamente. Gesti facili e doverosi che però possono<br />

fare la differenza. n n n<br />

ce e lavastoviglie sempre a pieno carico,<br />

regolandole a temperature non troppo alte.<br />

non lasciare gli elettrodomestici in stand-by e<br />

spegni il computer quando non lo utilizzi.<br />

7. Installa i riduttori di flusso nei rubinetti e nelle<br />

docce di casa. Chiudi il rubinetto mentre ti insaponi<br />

sotto la doccia o ti lavi i denti.<br />

8. Utilizza il più possibile i mezzi pubblici o, meglio<br />

ancora, la forza dei tuoi muscoli, sapendo<br />

che la bicicletta fa bene a te e all’ambiente.<br />

Usa la macchina solo quando necessario, spegni<br />

il motore durante le soste e guida tenendo<br />

il motore a basso numero di giri.<br />

9. regola correttamente il tè ermostato di casa<br />

per non sprecare il gas del riscaldamento.<br />

Fai controllare regolarmente la caldaia, per<br />

consumare meno e stare più al sicuro. Chiudi<br />

le finestre quando il riscaldamento è in<br />

funzione.<br />

10. Se compri o ristrutturi casa impiega bene i<br />

materiali isolanti, sapendo che questo ti aiuterà<br />

a risparmiare su riscaldamento e condizionamento.<br />

Controlla che porte e finestre<br />

siano ben sigillate per evitare sprechi e spifferi.<br />

Se possibile, sostituisci i vecchi infissi.


vecchia concezione. Con poche migliaia<br />

di euro possiamo produrre l’80%<br />

dell’ acqua calda sanitaria di cui abbiamo<br />

bisogno. “Insomma, è assai vantag-<br />

gioso installarla nelle nostre abitazioni,<br />

sia per il risparmio energetico che ci<br />

garantisce che per gli incentivi previsti<br />

dalla legge finanziaria”, esorta Zanchini.<br />

Certo, ci vuole il tetto di proprietà,<br />

almeno 4-6 metri quadrati per famiglia<br />

e un serbatoio da 250-300 litri.<br />

Un po’ più costosi, ma assolutamente<br />

sempre vantaggiosi sia per le nostre<br />

tasche che per l’ambiente, sono i pannelli<br />

fotovoltaici, che permettono di<br />

produrre elettricità attraverso la luce<br />

del sole. Inoltre è possibile lo “scambio<br />

sul posto” dell’energia prodotta dal fotovoltaico<br />

“domestico”: in sostanza si<br />

può valorizzare l’elettricità prodotta<br />

dal nostro piccolo impianto vendendola<br />

a chi la distribuisce. “Anche questa<br />

tecnologia – spiega il presidente dell’Icie<br />

– ha bisogno di alcune condizioni<br />

per poter essere applicata: un orientamento<br />

ottimale del tetto per permettere<br />

ai pannelli di funzionare al meglio,<br />

un inverter che trasforma la corrente<br />

da continua ad alternata, una rete di<br />

cessione e una di utilizzo. E c’è un altro<br />

problema, tutto italiano: fino ad ora<br />

nessun sovrintendente ai beni architettonici<br />

ha mai permesso l’installazione<br />

di pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri<br />

storici”. Inoltre, i metri quadrati<br />

necessari sono molti di più rispetto ad<br />

un sistema solare termico, almeno 20<br />

per famiglia. Il ritorno dell’investimento<br />

è tra gli 8 e i 10 anni.<br />

Una ulteriore soluzione per risparmiare<br />

è quella di sfruttare l’energia geotermica<br />

con l’impiego di una pompa di<br />

calore. Con sonde geotermiche che<br />

scendono a circa 100 metri di profondità<br />

si sfrutta la temperatura del sottosuolo<br />

per raffreddare o riscaldare. È<br />

ancora poco diffusa, ma rientra – come<br />

il fotovoltaico – in quegli interventi per<br />

la riduzione dei consumi energetici per<br />

il riscaldamento/raffrescamento e illuminazione<br />

per cui la finanziaria prevede<br />

una detrazione fiscale del 55% in tre<br />

anni se si raggiunge il 20% di riduzione<br />

del fabbisogno di energia.<br />

Un altro sistema per risparmiare<br />

energia è evitare gli sprechi, cioè lavorare<br />

sull’involucro per eliminare le<br />

dispersioni d’inverno e i rientri di calore<br />

d’estate. Occorrono infissi opportuni,<br />

tetti e pareti esterne isolati,<br />

un intelligente utilizzo del verde e<br />

delle schermature e una corretta<br />

esposizione. Ma ne parleremo sul<br />

prossimo numero. n n n<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

un pianeta da difendere<br />

11<br />

di Mario tozzi<br />

primo ricercatore Cnr - Igag<br />

e conduttore televisivo<br />

Decalogo<br />

per una decrescita dolce<br />

Stiamo per abbandonare l’era dei combustibili fossili e lo faremo gradualmente<br />

- oppure traumaticamente - comunque in poco tempo,<br />

mentre continueremo a pagarne il prezzo sociale e ambientale per decenni.<br />

Prima di tutto si pone l’esigenza di un cambiamento radicale di<br />

stili di vita che corrisponde all’abbandono definitivo delle fonti ad alta<br />

densità energetica per tornare a quelle più rarefatte, passando attraverso<br />

il setaccio del risparmio. E alcune cose si possono fare subito.<br />

Primo. Consumare di meno. Elimina gli sprechi e mettiti nell’ottica di un<br />

naufrago moderno (non Robinson Crusoe, per intenderci, che coltivava<br />

sei acri di terra pure se era da solo) su un’isola deserta, che deve riusare<br />

tutto quello che trova e essere sempre efficiente e parsimonioso.<br />

Secondo. Abbandonare i dispositivi di stand-by. Tre miliardi di euro<br />

possono essere risparmiati da subito se si torna ai vecchi interruttori<br />

per gli elettrodomestici. Ne possiamo fare tranquillamente a meno,<br />

come abbiamo fatto per decenni.<br />

Terzo. Abbandona l’automobile privata. Costa troppo è poco efficiente<br />

e ti colonizza l’esistenza senza darti altro che illusori vantaggi. Poi<br />

inquina e distrugge strade, monumenti e città quando non uccide<br />

direttamente per cancro o incidente.<br />

Quarto. Viaggiare lenti. Se proprio vogliamo spostarci in automobile,<br />

possiamo risparmiare euro ogni 00 km (un litro ogni 100 km a<br />

120 km/h invece di 130).<br />

Quinto. Costruire bene e ristrutturare meglio. Spendi in pannelli solari<br />

fotovoltaici o termici, isola e coibenta, monta doppi vetri, cogenera<br />

e decentra la produzione di energia abbandonando il ricorso<br />

alle centrali.<br />

È vero che il problema dell’offerta di combustibili fossili era già stato<br />

messo a fuoco dal Club di Roma negli anni Settanta, ma solo oggi rivela<br />

la sua stringente attualità. Se le variabili tecnologiche ed economiche,<br />

ovvero il miglioramento sia nell’efficienza e nel consumo che nelle<br />

tecniche di estrazione, hanno, di fatto, ritardato i pronostici di<br />

esaurimento delle scorte energetiche, è evidente che prima o poi la<br />

disponibilità di una risorsa non rinnovabile a fronte di una domanda<br />

crescente è destinata ad esaurirsi. Esattamente questo è il punto.<br />

Nei più recenti rapporti dell’ANPA (l’Agenzia nazionale per l’ambiente)<br />

si rileva che, con uno spostamento completo delle risorse su investimenti<br />

negli usi finali di energia elettrica nei tre settori: domestico, commerciale<br />

ed industriale, le potenzialità di risparmio rappresenterebbero il<br />

4 % della domanda elettrica nazionale ovvero circa 1 0 TWh (terawattora)<br />

di energia elettrica. Approssimativamente, la metà della risorsa sul<br />

lato della domanda basterebbe a portare, per il 2010, i consumi ai livelli<br />

della metà degli anni Novanta, anche se i servizi resi dall’elettricità offerti<br />

ai consumatori continuerebbero a crescere secondo le previsioni. I<br />

maggiori potenziali di risparmio risiedono nei motori elettrici, negli elettrodomestici<br />

e nell’illuminazione. I risparmi del settore residenziale rappresentano<br />

il 2 % del totale, mentre quelli del settore commerciale ed<br />

industriale sono rispettivamente del 3 % e del 3 % del totale. Entro il<br />

2020 sarebbe possibile un risparmio dei consumi di energia elettrica del<br />

20%. Per un parte tocca anche a noi: chi se la sente di cominciare?


POLIzzE PIÙ<br />

di Dario guidi<br />

consumatori<br />

in primo piano<br />

ha un doppio record: è il paese che ha le tariffe<br />

per l’assicurazione Rc auto tra le più alte d’Euro-<br />

L’Italia<br />

pa e nel contempo ha la minor mobilità di assicurati<br />

tra una compagnia e l’altra. Come dire paghiamo<br />

molto (18 miliardi di euro di premi nel 2005) e siamo rassegnati<br />

a farlo, al punto che comunque ci teniamo l’assicurazione<br />

che già abbiamo, convinti che a poco servirebbe<br />

girare a chiedere preventivi nel tentativo di ottenere condizioni<br />

migliorative. Se il quadro è questo, e ormai pochi<br />

lo contestano, c’è però da dire che col 2007 la speranza<br />

che qualcosa cambi, a tutto vantaggio degli utenti e dei<br />

consumatori, è supportata da fatti certi. Coi primi mesi<br />

dell’anno entreranno infatti in vigore diverse novità, frutto<br />

di un’attenzione e di un lavoro iniziato già da tempo.<br />

Ma se ora si approda a risultati concreti è soprattutto grazie<br />

alla spallata arrivata l’estate scorsa col decreto Bersani<br />

sulle liberalizzazioni (al quale si sommano anche due regolamenti<br />

varati dall’Isvap, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni<br />

private). Obiettivo dichiarato è quello di portare<br />

maggiore trasparenza nel rapporto tra compagnia e<br />

assicurato, garantire informazioni chiare e facilmente accessibili,<br />

semplificare i meccanismi di indennizzo e ottenere<br />

così anche una riduzione del costo delle tariffe. Succederà<br />

davvero tutto ciò? Le premesse ci sono anche se è<br />

e l’agente diventa plurimandatario<br />

Altra novità introdotta dal decreto Bersani e già parzialmente<br />

in essere, è quella riguardante il fatto che gli<br />

agenti, già dal luglio scorso, non possono più sottoscrivere<br />

contratti di esclusiva con le singole compagnie assicurative<br />

(questo per ora solo nel campo dell’Rc auto).<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

12<br />

inutile dire che le resistenze al cambiamento sono state (e<br />

saranno) forti e i tentativi di strappare anche solo un rinvio<br />

non sono mancati. Ma il Governo, a cominciare dallo<br />

stesso ministro Bersani, ha deciso di tenere duro e di rispettare<br />

i tempi previsti. “Sull’indennizzo diretto i problemi<br />

organizzativi sono seri, ma non si rinvia - ha detto Bersani<br />

a metà gennaio - Una volta avviato il meccanismo<br />

vedremo cosa emerge. Dal canto nostro monitoreremo<br />

con attenzione il settore”. Dunque si parte: allora armiamoci<br />

di un po’ di pazienza per capire cosa cambia.<br />

Attestato di rischio<br />

La prima novità è legata a un regolamento dell’Isvap, in<br />

vigore dal primo gennaio 2007. “Questo regolamento –<br />

spiega Massimo Francescangeli, funzionario del Servizio<br />

tutela utenti dell’Isvap stessa - riguarda l’attestazione dello<br />

stato di rischio, cioè quel documento che riassume la storia<br />

assicurativa di ognuno (eventuali sinistri provocati, a<br />

quale classe di merito si appartiene ecc.). L’attestato di rischio<br />

esiste già, ma sino ad ora le compagnie lo mettevano<br />

a disposizione solo tre giorni prima della scadenza e l’assicurato<br />

doveva recarsi in agenzia per ritirarlo. Ora invece<br />

l’attestato verrà spedito a casa dell’utente e dovrà arrivare<br />

almeno 30 giorni prima della scadenza. L’obiettivo è quello<br />

di mettere il cittadino in condizione di conoscere la propria<br />

situazione in tempo utile per decidere se cambiare o<br />

continua a pagina 14 ><br />

Ciò significa che possono decidere di offrire prodotti di<br />

compagnie diverse, favorendo così la concorrenza nel<br />

settore. Per i contratti di esclusiva in essere, questi andranno<br />

avanti sino alla loro naturale scadenza, ma comunque<br />

non oltre il primo gennaio 200 .


NOVITÀ RC AUTO<br />

Col 2007 entrano in vigore<br />

importanti modifiche che<br />

dovrebbero semplificare<br />

le procedure di indennizzo,<br />

rendere più lineare<br />

il rapporto tra compagnie<br />

e clienti, favorendo<br />

una riduzione delle tariffe.<br />

Ma sarà davvero così?<br />

TRASPARENTI?<br />

Indennizzo diretto Le cifre<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

I casi in cui si applica Incidenti, tariffe, veicoli circolanti<br />

Quali sono esattamente i casi in<br />

cui si applica la procedura di indennizzo<br />

diretto che (lo ricordiamo)<br />

varrà per gli incidenti stradali<br />

avvenuti dopo il primo<br />

febbraio 2007?<br />

Innanzitutto occorre che i veicoli<br />

coinvolti non siano più di due e,<br />

inoltre, devono essere veicoli italiani,<br />

identificati e assicurati.<br />

Quando si dice veicoli si intendono<br />

anche i motocicli ed i ciclomotori<br />

(solo se targati). Dunque<br />

non devono essere coinvolti<br />

pedoni e ciclisti.<br />

Estremamente importante è poi<br />

chiarire che l’indennizzo diretto<br />

si applica solo se ci sono danni<br />

alla persona (cioè al conducente)<br />

che non determinano una invalidità<br />

superiore al %. Superata<br />

questa soglia si torna al<br />

vecchio procedimento risarcitorio.<br />

Altra importante novità riguarda<br />

i terzi trasportati. Per costoro,<br />

anche se il danno è superiore al<br />

% di invalidità, funziona l’indennizzo<br />

diretto e occorre rivolgersi<br />

all’assicurazione del conducente<br />

della vettura su cui si<br />

trovavano.<br />

Ecco i dati dell’Associazione delle imprese assicurative (Ania) sui premi<br />

raccolti dalle compagnie:<br />

POLIzze rC AUtO AnnO 2005<br />

Premi raccolti e 1 mld e 1 ml*<br />

Sinistri liquidati e 14 mld e 7 ml<br />

(* pari al 50% del volume d’affari complessivo di queste stesse compagnie)<br />

Dopo anni di micidiali aumenti a due cifre, le tariffe pagate dagli utenti<br />

continuano a crescere ma in modo più contenuto. Secondo l’Ania dal<br />

2003 al 200 l’aumento è stato del 4,4% (dunque al di sotto dell’inflazione).<br />

Una cifra contestata dalle associazioni dei consumatori.<br />

Va detto che raccapezzarsi su quanto si paga (tra zone geografiche, classi<br />

di merito, effetti del sistema bonus-malus e altro) è cosa per nulla semplice.<br />

Si scopre ad esempio (la fonte è sempre l’Ania) che il premio medio<br />

pagato da un impiegato di 40 anni con una berlina di 1 00 cc, in classe di<br />

massimo sconto, varia:<br />

Napoli 34 e<br />

Bologna 7 7 e<br />

Roma 72 e<br />

Milano e<br />

Potenza 41 e<br />

MeDIA ItALIAnA 678 e<br />

Dunque con differenze superiori al 100%.<br />

Quanto al numero dei sinistri, la loro incidenza numerica è in calo costante<br />

da diversi anni (era del 1 ,2% nel 1 0 è dell’ , % nel 200 ) ma aumenta<br />

il loro costo medio, arrivato a 4122 euro sempre nel 200 .<br />

VeICOLI CIrCOLAntI Per ABItAnte<br />

Italia 0, 7 *<br />

Germania 0,<br />

Francia 0, 4<br />

Spagna 0,<br />

*circa 40 milioni di cui 32 milioni di automobili<br />

13


meno compagnia”. Altra novità importante<br />

è che le compagnie devono<br />

spedire a casa anche una comunicazione<br />

che contiene precise informa-<br />

zioni sulla scadenza della copertura<br />

assicurativa, sulle modalità di una<br />

eventuale disdetta e, soprattutto, su<br />

quale sarà il costo di un eventuale<br />

rinnovo, motivando in dettaglio cosa<br />

determina le eventuali variazioni di<br />

prezzo (se cioè dipendono da aumenti<br />

tariffari, da sinistri causati o altro).<br />

“È evidente – spiega Francescangeli<br />

- che la spinta è quella a garantire informazioni<br />

chiare, tempestive e complete<br />

per favorire il confronto tra le<br />

proposte delle diverse compagnie e<br />

dunque stimolare la mobilità dell’utenza<br />

in funzione di incentivo alla<br />

concorrenza”.<br />

È importante ricordare che l’eventuale<br />

nuova compagnia è tenuta a<br />

inserire l’automobilista nella classe<br />

di rischio indicata nell’attestato. Attestato<br />

che, in base a quanto stabilito<br />

nel nuovo regolamento, ha la durata<br />

di 1 anno (dunque se si vende una<br />

vettura si hanno poi 12 mesi per riassicurarsi<br />

partendo dalle condizioni<br />

precedenti).<br />

L’intervista<br />

“Il nostro giudizio sull’entrata in vigore<br />

dell’indennizzo diretto e sulle altre<br />

novità che riguardano il settore del’Rc<br />

auto è complessivamente positivo.<br />

Siamo convinti che superate le inevitabili<br />

difficoltà inziali ci saranno benefici,<br />

nella direzione di una semplificazione<br />

delle procedure per i<br />

consumatori. Il nostro gruppo già da<br />

tempo si era mosso sulla strada che<br />

viene ora indicata e si era attrezzato<br />

per offrire un migliore servizio al cliente”.<br />

Parte da qui il ragionamento di<br />

Stefano Scavo, direttore del settore liquidazioni<br />

del gruppo assicurativo<br />

Unipol. Un gruppo assicurativo, il terzo<br />

a livello nazionale, la cui proprietà<br />

fa riferimento al movimento cooperativo<br />

ed in particolare alle <strong>Coop</strong> di consumatori.<br />

Da qui la scelta di dedicargli<br />

questo spazio sulla nostra rivista.<br />

In cosa consistono i vantaggi che<br />

un cliente si deve aspettare nel<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

Tariffe e pubblicità<br />

Un secondo regolamento Isvap, che<br />

uscirà all’inizio del 2007, aggiungerà<br />

altre importanti novità in merito alla<br />

trasparenza e alla raffrontabilità delle<br />

tariffe offerte. Infatti le compagnie<br />

saranno obbligate a renderle pubbliche<br />

e accessibili attraverso un servizio<br />

gratuito di preventivazione, presso<br />

i punti vendita e nei siti internet,<br />

che consenta a ciascuno di ricevere<br />

un preventivo personalizzato, indicando<br />

il premio richiesto, l’incidenza<br />

delle provvigioni destinate agli agenti<br />

ed eventuali sconti. Questo sarà<br />

dunque un secondo tassello che favorirà<br />

utenti e consumatori nella loro<br />

scelta, spingendo verso tariffe che<br />

campo dell’rc auto?<br />

“In primo luogo il cliente può rivolgersi<br />

direttamente alla propria compagnia<br />

per ottenere la liquidazione<br />

per la grande parte dei sinistri da circolazione<br />

stradale. Questo valorizza<br />

gli elementi di qualità del servizio che<br />

si è in grado di offrire. Inoltre, se la<br />

denuncia di sinistro avviene col modulo<br />

di constatazione amichevole e la<br />

firma congiunta delle due parti coinvolte<br />

ci sono procedure di liquidazione<br />

semplificate, con l’aggiunta che<br />

sono previsti precisi obblighi per la<br />

compagnia al fine di garantire al cliente<br />

una adeguata assistenza nell’istruzione<br />

della pratica”.<br />

Lei ha detto che il gruppo Unipol si<br />

stava già muovendo in questa direzione.<br />

In concreto cosa ha fatto?<br />

In primo luogo vorrei ricordare che<br />

noi, già da anni, abbiamo attivato un<br />

call center nazionale per la raccolta<br />

14<br />

siano davvero concorrenziali, superando<br />

così il timore, che in realtà si è<br />

spesso dimostrato fondato (non solo<br />

in questo settore), che le compagnie<br />

si mettano d’accordo e di fatto i prezzi<br />

anziché essere calmierati finiscano<br />

comunque per crescere.<br />

L’indennizzo diretto<br />

L’altra novità, quella di cui si è probabilmente<br />

parlato di più è quella legata<br />

al risarcimento diretto, che riguarderà<br />

i sinistri automobilistici avvenuti<br />

dopo il primo febbraio 2007. Cioè<br />

mentre sino ad oggi in caso di incidente<br />

l’assicurato doveva rivolgersi<br />

alla compagnia dell’altro automobilista<br />

(quello che aveva causato il sini-<br />

Unipol: “Pronti al nuovo, puntando<br />

su convenienza e trasparenza”<br />

delle denunce e abbiamo avviato, primi<br />

in Italia a farlo, un sistema di liquidazione<br />

telematica in collegamento<br />

con le carrozzerie convenzionate. È<br />

evidente lo sforzo di rendere più lineare<br />

e veloce l’iter di risarcimento ai<br />

nostri clienti.<br />

Le aspettative più forti dei consumatori<br />

riguardano il contenimento<br />

delle tariffe che dovrebbe derivare<br />

proprio da questa semplificazione<br />

del sistema. Cosa succederà?<br />

In primo luogo tengo a dire che il<br />

Gruppo Unipol è già da anni impegnato<br />

in una politica di contenimenti<br />

tariffari. Purtroppo il sistema tariffario<br />

del nostro paese è diverso dagli altri e<br />

non sono possibili raffronti omogenei<br />

con altre realtà europee. Quel che si<br />

può dire è che, pur dopo una inevitabile<br />

fase di avvio e di rodaggio del<br />

nuovo sistema, che introduce notevoli<br />

cambiamenti in un meccanismo


stro) per ottenere il rimborso, ora la<br />

richiesta di risarcimento dovrà presentarla<br />

alla propria compagnia. “Col<br />

risarcimento diretto – spiega Paolo<br />

Landi, presidente dell’associazione<br />

di consumatori Adiconsum – si realizzano<br />

congiuntamente diversi<br />

obiettivi. In primo luogo si crea un<br />

collegamento diretto tra la tariffa pagata<br />

dal cittadino e il servizio ricevuto<br />

dalla medesima compagnia. Poi si<br />

velocizzano le procedure, si dovrebbero<br />

ridurre i casi di contenzioso,<br />

rendendo anche più difficili le truffe.<br />

Ma soprattutto ci sono le condizioni<br />

per ottenere una riduzione delle tariffe<br />

che secondo noi può essere intorno<br />

al 10%”.<br />

complesso, l’obiettivo di una riduzione<br />

del costo medio dei sinistri<br />

e quindi del costo delle tariffe<br />

è sicuramente realistico, anche<br />

se oggi sarebbe azzardato quantificare<br />

questo calo. Va però sottolineato<br />

che, come Unipol, attraverso<br />

il nostro bilancio sociale,<br />

quindi con un atto pubblico e<br />

disponibile a tutti, siamo già impegnati<br />

a mettere al centro la<br />

trasparenza nel nostro rapporto<br />

coi clienti, indicando la costruzione<br />

e la composizione delle<br />

tariffe che proponiamo.<br />

Come affronterete operativamente<br />

la fase ora al via?<br />

Il primo aspetto è quello di offrire<br />

una comunicazione capillare della<br />

compagnia verso tutti i clienti,<br />

sia spedendo materiale a domicilio<br />

sia attraverso il nostro sito internet<br />

www.unipol.it. Altri canali<br />

sono ovviamente le agenzie sul<br />

territorio e il numero verde del<br />

servizio Sertel. Un altro aspetto<br />

importante, già accennato all’inizio,<br />

è che per i clienti Unipol<br />

è già operativa la rete di carroz-<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

Ovviamente sulla riduzione delle tariffe<br />

l’Ania (l’Associazione delle compagnie<br />

di assicurazione), tira il freno<br />

e, attraverso il suo presidente Fabio<br />

Cerchiai, parla di “benefici auspicabili,<br />

ma non stimabili”. Per Cerchiai<br />

quella dell’indennizzo diretto è una<br />

rivoluzione sì condivisa, ma fatta<br />

troppo in fretta, al punto che alla fine<br />

“sembra più una scelta autoritaria<br />

che una scelta meditata“. C’è da<br />

scommettere che la sfida non sarà<br />

semplice e, come in tante altri casi, i<br />

consumatori faranno bene a far sentire<br />

la propria voce.<br />

Ma vediamo operativamente come<br />

funziona l’indennizzo diretto. Il suo<br />

cuore sarà la cosiddetta “stanza di<br />

zerie convenzionate che garantiscono<br />

due cose fondamentali:<br />

una riparazione, come si dice, a<br />

regola d’arte, e un rapporto diretto<br />

tra carrozziere e compagnia<br />

con la compagnia che paga direttamente<br />

il carrozziere.<br />

Avete altre novità in arrivo?<br />

Stiamo lavorando per offrire prodotti<br />

nuovi, che sfrutteranno le<br />

opportunità offerte dalle nuove<br />

norme. In particolare pensiamo<br />

a sconti per chi usa le carrozzerie<br />

convenzionate, poi ancora a una<br />

nuova polizza Kasco che copra il<br />

danno anche in caso di concorso<br />

di colpa o in caso di completa<br />

responsabilità del cliente. Poi c’è<br />

un capitolo cui teniamo molto<br />

che è quello della trasparenza. Le<br />

nuove norme Isvap prevedono<br />

già novità che riguardano soprattutto<br />

le tariffe e la fase di scelta<br />

della polizza. Noi, in più rispetto<br />

a questo, vogliamo offrire una<br />

comunicazione trasparente sugli<br />

stati d’avanzamento delle pratiche<br />

di sinistro, cioè fare in modo<br />

che un nostro cliente possa sem-<br />

1<br />

compensazione” che sarà gestita da<br />

un ente terzo quale è la Consap, cioè<br />

la concessionaria dei servizi assicurativi<br />

pubblici. “L’assicurato – spiega<br />

ancora Massimo Francescangeli di<br />

Isvap – viene rimborsato dalla propria<br />

compagnia. A sua volta la compagnia<br />

rivolge richiesta di rimborso<br />

alla “stanza di compensazione”. Qui<br />

è importante precisare che, mentre<br />

all’assicurato il rimborso verrà dato<br />

in base al danno effettivamente subito,<br />

alla compagnia il rimborso da<br />

parte della “stanza” sarà pari al costo<br />

medio dei risarcimenti effettuati nell’anno<br />

precedente. E il costo medio<br />

viene stabilito su base annua da un<br />

comitato tecnico di cui fanno parte<br />

continua a pagina 17 ><br />

pre sapere a che punto è il suo<br />

iter risarcitorio.<br />

Più in generale, cosa caratterizza<br />

l’offerta Unipol nel settore<br />

rc auto?<br />

Cito solo un prodotto che il nostro<br />

gruppo ha introdotto per<br />

primo in Italia. Si tratta della scatola<br />

nera, (commercializzata sia<br />

da Unipol sia da Aurora) uno strumento<br />

che consente di rilevare<br />

più rapidamente ed in modo più<br />

completo i dati in caso di incidente<br />

e che funziona anche per aiutare<br />

il ritrovamento del veicolo in<br />

caso di furto. Chi sceglie una polizza<br />

di questo tipo ha diritto a<br />

uno sconto significativo. Si tratta<br />

di un prodotto che sta incontrando<br />

un notevole successo: su<br />

circa 1, milioni di nostri clienti,<br />

oltre 100 mila lo hanno già scelto.<br />

L’offerta Unipol si svilupperà a<br />

breve, sfruttando la tecnologia di<br />

questo stesso sistema, anche con<br />

polizze che prenderanno in considerazione<br />

i chilometri percorsi<br />

(pay per use) e quindi l’effettivo<br />

utilizzo del veicolo.


Vertenza con la Ue<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

La normativa italiana prevede un duplice obbligo:<br />

quello del proprietario del veicolo ad assicurarsi,<br />

ma anche l’obbligo per le compagnie<br />

di contrarre assicurazione con chiunque lo<br />

chieda. In particolare la legge prevede che le<br />

compagnie debbano offrire polizze per tutte le<br />

categorie di assicurazione ed in tutte le regioni<br />

italiane.<br />

Cosa succedeva però in pratica? Che alcune<br />

compagnie tentavano di eludere il proprio obbligo<br />

a contrarre, chiedendo il pagamento di<br />

premi spropositati (fino a 10 mila euro annui)<br />

per categorie di clienti poco appetibili perché<br />

ritenuti troppo a rischio. E’ chiaro che chiedere<br />

cifre simili voleva dire, di fatto, che quella persona<br />

non la si voleva come cliente. Su questi<br />

casi l’Isvap è intervenuta avviando un procedimento<br />

sanzionatorio contro compagnie di<br />

cui 2 straniere.<br />

Se i casi scandalosi da 10 mila euro annui sono<br />

stati eliminati (ma il problema di richieste molto<br />

più alte della media, specie per giovani neopatentati<br />

dal reddito basso, esiste ancora), nella<br />

vertenza promossa dall’Isvap è entrata la<br />

Commissione europea che ha recentemente<br />

deferito l’Italia alla Corte di giustizia UE, ritenendo<br />

che le attuali norme sull’obbligo a con-<br />

1<br />

la vignetta di ellekappa<br />

Obbligo di assicurarsi? Sì. Obbligo a contrarre? Forse<br />

trarre delle compagnie siano un ostacolo per<br />

l’accesso sul mercato italiano di compagnie<br />

straniere e risultino contrarie al principio sulla<br />

libertà delle tariffe. Quali saranno i tempi (e gli<br />

esiti) della giustizia europea non è dato sapere.<br />

Probabilmente non brevissimi.<br />

Ma è certo che governo, Isvap e associazioni<br />

dei consumatori (a differenza dell’Ania), sono<br />

pronte a dar battaglia per tutelare la sostanza<br />

del principio dell’obbligo a contrarre da parte<br />

delle compagnie. Come segnalato dal presidente<br />

dell’Isvap, Giancarlo Giannini “il rischio<br />

è di creare una situazione assai pericolosa che<br />

ci porterebbe sulla strada di altri paesi europei,<br />

come la Spagna, dove ci sono 4 milioni di veicoli<br />

non assicurati o l’Inghilterra che ne ha 2<br />

milioni”. Quello che potrebbe succede, spiega<br />

il presidente dell’associazione di consumatori<br />

Aduc, Carlo Pileri, è che “l’automobilista ha sì<br />

l’obbligo di assicurarsi, ma in una città come<br />

Napoli non trova nessuno disposto a farlo”.<br />

Del resto come pubblicamente segnalato, già<br />

oggi in alcune città del sud come Foggia e<br />

Messina, diverse grandi compagnie non sono<br />

più presenti. Ovvero una scelta di liberalizzazione<br />

del mercato potrebbe produrre non un<br />

beneficio ma un danno peri i consumatori.


Ministero per lo sviluppo economico,<br />

Isvap, Ania, un tecnico indipendente<br />

e due rappresentanti delle associazioni<br />

di consumatori”. Gli<br />

importi potranno essere, per i danni<br />

a cose, distinti geograficamente su 3<br />

macro aree mentre quelli per i danni<br />

a persone saranno uguali in tutta<br />

Italia. Attualmente, secondo l’Ania, il<br />

costo medio di un sinistro è di 4122<br />

euro (dati 2005).<br />

È importante precisare che l’indennizzo<br />

diretto si applica solo a determinate<br />

condizioni (vedi l’apposita<br />

scheda), che grosso modo dovrebbero<br />

coprire il 90% dei circa 4 milioni<br />

e mezzo di incidenti che si sono verificati<br />

nel 2005 in Italia.<br />

Il nuovo sistema, poiché non contempla<br />

il riconoscimento di spese<br />

per l’assistenza legale (se non per la<br />

perizia medico legale sui danni alla<br />

persona), prevede l’obbligo da parte<br />

delle compagnie assicurative di offrire<br />

all’utente adeguata consulenza<br />

tecnica per predisporre gli atti<br />

che portino ad una rapida quantificazione<br />

del danno e alla conseguente<br />

e obbligatoria offerta di risarcimento.<br />

“Se l’assicurato formula<br />

una richiesta di risarcimento completa<br />

di tutti gli elementi necessari<br />

– spiega Francescangeli - il risarcimento<br />

deve avvenire entro 60 giorni<br />

per i danni a cose ed entro 90<br />

giorni per i danni alle persone. Se<br />

poi l’incidente è stato risolto firmando<br />

il modulo di constatazione<br />

amichevole (C.a.i.) allora i tempi di<br />

risarcimento per i danni a cose si<br />

dimezzano e diventano di 30 giorni.<br />

Ad oggi circa il 37,5% di sinistri è<br />

risolto attraverso il C.a.i. Tornando<br />

alla liquidazione del danno, il mancato<br />

rispetto di questi termini da<br />

parte delle compagnie comporta<br />

sanzioni. Tutto ciò conferma come<br />

uno degli obiettivi di fondo sia<br />

quello di ridurre il contenzioso che<br />

è oggi molto alto (circa il 20% del<br />

totale ndr)”. Ovvero si presume che<br />

le compagnie siano interessate a<br />

trattare bene i propri clienti per tenerseli<br />

stretti.<br />

Questo è quanto potremo verificare<br />

solo nei prossimi mesi. Per ora<br />

quel che si può dire è che per il<br />

mondo dell’Rc auto un cambiamento<br />

importante è iniziato. Utenti<br />

e consumatori sognano che le<br />

loro speranze non vadano deluse e<br />

che le tariffe possano davvero calare.<br />

Ma questo è ancora presto per<br />

dirlo con certezza. n n n<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

cibo e cultura<br />

“Anche l’occhio vuole la sua<br />

parte”, sentiamo spesso dire di<br />

fronte a un piatto ben decorato,<br />

a significare che non si<br />

mangia solo con la bocca ma<br />

anche con gli occhi (e con gli<br />

altri sensi). Perciò i colori sono<br />

sempre stati importanti nel definire<br />

l’appetibilità del cibo,<br />

ieri come oggi. Tuttavia, il ruolo<br />

che i colori avevano nelle<br />

cucine di un tempo (del Medioevo,<br />

del Rinascimento, dell’età<br />

barocca) non era lo stesso<br />

di oggi.<br />

Oggi, il colore serve soprattutto<br />

a esaltare la natura e la freschezza<br />

originaria del prodotto.<br />

Qualche secolo fa, al<br />

contrario, si intendeva il colore<br />

come un artificio, un’aggiunta,<br />

un “tocco pittorico” che<br />

modificava l’aspetto naturale<br />

dell’alimento. Precisamente a<br />

tale scopo si impiegavano nella<br />

preparazione delle vivande<br />

molti prodotti accessori: il<br />

bianco si otteneva con la farina<br />

di riso o il latte di mandorle<br />

o la mollica di pane; il verde<br />

con diverse erbe triturate; il<br />

giallo con lo zafferano o il rosso<br />

d’uovo; il nero, il blu, il violetto<br />

con i frutti selvatici. Il rosso<br />

faticò invece a entrare nella<br />

tavolozza di colori utilizzata<br />

dai cuochi, anche perché si associava<br />

all’idea del sangue e<br />

non lo si ammetteva volentieri<br />

a tavola: solo l’introduzione<br />

del pomodoro negli usi di cucina<br />

europei, fra Sei e Settecento,<br />

modificò tale situazione.<br />

Fra i vari colori la palma spettò<br />

per lungo tempo al giallo, a<br />

cui si collegavano immagini di<br />

luce, di gioia, di felicità solare.<br />

17<br />

di Massimo Montanari<br />

docente di Storia medievale e di Storia<br />

dell’alimentazione, Università di Bologna<br />

I COLOrI DeL CIBO<br />

Fu esattamente per questo<br />

motivo che incontrò uno<br />

straordinario successo lo zafferano,<br />

impiegato dai ricettari<br />

del Quattro-Cinquecento con<br />

una larghezza stupefacente.<br />

“Questa vivanda vuole essere<br />

ben gialla”: decine e decine di<br />

ricette si concludono con questa<br />

indicazione cromatica. Ciò<br />

valeva a maggior ragione per i<br />

piatti festivi: nei Paesi Bassi per<br />

le celebrazioni di nozze si preparava<br />

una minestra di riso<br />

giallo, simile nell’aspetto, anche<br />

se non nella consistenza,<br />

al risotto giallo che si affermò<br />

a Milano. Un celebre dipinto<br />

di Peter Brügel, dedicato alle<br />

“Nozze contadine”, ha in primo<br />

piano proprio queste scodelle<br />

di riso giallo (con la variante<br />

bianca, segno di purezza<br />

immacolata).<br />

Il giallo dello zafferano richiamava<br />

un giallo ancor più pregiato,<br />

quello dell’oro, che negli<br />

stessi secoli trionfava<br />

nell’arte figurativa italiana e<br />

fiamminga: di quest’oro, lo<br />

zafferano rappresentava per<br />

così dire la variante gastronomica,<br />

anche se qualche rara<br />

ricetta non manca di includere<br />

fra gli ingredienti anche il prezioso<br />

metallo (che, del resto,<br />

ancora nel XX secolo Gualtiero<br />

Marchesi ha riproposto come<br />

guarnizione della sua celebre<br />

ricetta di risotto alla milanese).<br />

Questo evidentemente non<br />

era (e non è) alla portata di<br />

tutti, ma un antico proverbio<br />

fiammingo assicura che chi su<br />

questa terra saprà accontentarsi<br />

di riso allo zafferano potrà<br />

poi gustare, nel Paradiso dei<br />

beati, una vivanda tutta d’oro.


vivere bene


in primo piano<br />

COOP SALUTE<br />

consumatori<br />

Crescono di numero, hanno ampliato la loro offerta,<br />

continuano a offrire sconti tra il 20 e il 30% e incontrano<br />

un gradimento sempre più alto da parte di soci<br />

e consumatori. Parliamo degli spazi <strong>Coop</strong> Salute dedicati<br />

alla vendita dei farmaci Otc e Sop (cioè quelli per i quali non<br />

è necessaria la prescrizione medica). Nel mese di febbraio<br />

questi spazi raggiungeranno quota 50 in Italia (e altri 20 se<br />

ne aggiungeranno prima dell’estate). Dall’agosto scorso,<br />

quando sull’onda del decreto Bersani (e della raccolta di firme<br />

promossa da <strong>Coop</strong> stessa) i primi due punti <strong>Coop</strong> Salute<br />

aprirono a Carpi e Ferrara, ormai un importante pezzo di<br />

strada è stato percorso. “E percorso con grande successo -<br />

spiega Vincenzo Santaniello, direttore sviluppo business e<br />

innovazione di <strong>Coop</strong> Italia - A dicembre abbiamo rilevato un<br />

aumento delle vendite del 35% rispetto al mese precedente.<br />

Senza che ci sia stato alcun fenomeno di accaparramento o<br />

di acquisti in eccesso, semplicemente l’interesse verso questa<br />

iniziativa è costante, a conferma che la liberalizzazione<br />

della vendita dei farmaci, con le conseguenti riduzioni nel<br />

prezzo, va incontro a una esigenza fortemente sentita dalle<br />

famiglie italiane. Come <strong>Coop</strong> ci siamo mossi con determinazione<br />

e i risultati ci stanno dando ragione, anche dal punto<br />

di vista della soddisfazione dei clienti, come dimostra l’indagine<br />

che abbiamo realizzato (su questo vedi l’apposita scheda<br />

ndr)”.<br />

Nei 50 spazi <strong>Coop</strong> Salute è anche stata ampliata sensibilmente<br />

l’offerta. “Siamo partiti con circa 200 farmaci - spiega<br />

Santaniello - ed ora, con un processo graduale, siamo in grado<br />

di proporne oltre 300. Stiamo imparando a muoverci in<br />

un campo che è estremamente complesso e difficile. Sul piano<br />

dell’approvvigionamento le cose vanno meglio, ma problemi<br />

ce ne sono ancora tanti”. Del resto questa liberalizzazione<br />

ha rotto un monopolio e ovviamente, non tutti hanno<br />

fatto salti di gioia per questo cambiamento. Cambiamento<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

20<br />

che però sta inesorabilmente avanzando, come dimostra il<br />

fatto che anche nelle farmacie sono spuntati sconti “imposti”<br />

dalla maggiore concorrenza e dunque il risultato certo è che<br />

i consumatori, non solo quelli che si rivolgono a <strong>Coop</strong>, oggi<br />

possono spendere meno per curarsi (come confermato da<br />

indagini promosse da diverse associazioni come Federconsumatori,<br />

Altroconsumo ed Help <strong>Consumatori</strong> che comunque<br />

evidenziano come i prezzi nella grande distribuzione<br />

siano più bassi).<br />

Ritornando al tema dell’offerta nei punti <strong>Coop</strong> Salute, in partenza<br />

c’è un altro importante capitolo: quello dei farmaci<br />

omeopatici e veterinari (vendibili senza ricetta). “Da febbraio<br />

a giugno - continua Santaniello - partiremo gradualmente<br />

con la vendita di questi generi, con l’intento di estendere<br />

l’iniziativa pian piano a tutta la rete. Per quanto riguarda gli<br />

omeopatici inseriremo all’incirca un centinaio di prodotti,<br />

quelli cosiddetti composti che sono di uso più comune. Su<br />

questo stiamo anche organizzando una adeguata formazione<br />

dei nostri 150 farmacisti che, vorrei sottolinearlo, con la loro<br />

continua a pagina 23 ><br />

I dati de Ministero<br />

Su 00 parafarmacie aperte, solo<br />

il 1 % nella grande distribuzone<br />

Pensando a tutte le polemiche che c’erano state all’inizio<br />

sul ruolo dominante che la grande distribuzione avrebbe<br />

esercitato, è utile sottolineare un dato fornito dal Ministero<br />

per lo sviluppo economico. Al 31 dicembre 200 le<br />

nuove parafarmacie aperte in Italia, usando la normativa<br />

Bersani, erano 00. Di queste l’ % sono esercizi di vicinato<br />

(aperti spesso da neofarmacisti) e solo il 1 % sono<br />

punti di vendita della grande distribuzione.


che successo!<br />

Sono ormai 0 gli spazi <strong>Coop</strong><br />

dedicati alla vendita<br />

dei farmaci Otc e Sop.<br />

Aumentano i clienti, ma<br />

si amplia pure l’offerta:<br />

oltre 300 i medicinali disponibili.<br />

E ora (partendo da alcuni iper)<br />

verranno proposti anche<br />

prodotti omeopatici e veterinari<br />

I consumatori: “tanta convenienza<br />

ma anche un servizio di qualità”<br />

I risultati di una indagine tra i clienti<br />

C’è più convenienza che in farmacia,<br />

ma anche la soddisfazione<br />

per il servizio ricevuto è<br />

più alta rispetto alla farmacia.<br />

Sono questi, soprattutto il secondo,<br />

i punti salienti della<br />

“pagella” sugli spazi <strong>Coop</strong> Salute<br />

che emergono da una indagine<br />

condotta da <strong>Coop</strong> Italia<br />

in collaborazione con la società<br />

Trade Lab intervistando un<br />

campione di 00 soci e consumatori.<br />

Il dato sulla convenienza rilevata<br />

dai consumatori nell’acquistare<br />

farmaci è netto: il %<br />

dichiara di aver “speso meno<br />

in <strong>Coop</strong> che in farmacia”, cui<br />

va aggiunto un 22, % che dice<br />

Soddisfazione generale nei confronti<br />

della Farmacia (scala 1- )<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

di aver “speso molto meno che<br />

in farmacia”. Le due voci sommate<br />

fanno un 1, %. Estremamente<br />

significativo è anche<br />

indagare le motivazioni della<br />

scelta di acquistare farmaci nei<br />

punti <strong>Coop</strong> Salute: al primo<br />

posto (col ,4%) è il fatto di<br />

trovare prezzi più bassi, ma al<br />

secondo posto (col 3%) c’è<br />

un’opzione a forte contenuto<br />

di servizio, e cioè la possibilità<br />

di poter concentrare gli acquisti<br />

in un unico luogo.<br />

Un 27,2% di intervistato sostiene<br />

poi che l’intenzione,<br />

d’ora in avanti, è quella di<br />

comprare questi prodotti solo<br />

in <strong>Coop</strong>, mentre un % in-<br />

21<br />

tende utilizzare entrambe i canali<br />

(e quindi anche le farmacie).<br />

“Ma la sorpresa più<br />

importante dell’indagine –<br />

spiega il direttore pianificazione<br />

e controllo di <strong>Coop</strong> Italia,<br />

Francesco Cecere – è che, anche<br />

considerando come gli<br />

spazi <strong>Coop</strong> Salute fossero partiti<br />

da poco al momento dell’indagine,<br />

la valutazione del<br />

servizio fornito ottiene un punteggio<br />

pari a 7, , contro il 7,2<br />

attribuito dagli stessi intervistati<br />

alla farmacia tradizionale<br />

conosciuta e frequentata da<br />

anni. Dunque c’è un riconoscimento<br />

importante alla professionalità<br />

e al servizio offerto”.<br />

Valutazione dei clienti su spazi “<strong>Coop</strong> Salute” e Farmacie nell’acquisto di farmaci da banco (Otc)<br />

7,2<br />

Soddisfazione generale nei confronti<br />

di “<strong>Coop</strong> Salute” (scala 1- )<br />

7,5


Alce Nero & Mielizia - via Idice, 299 . Monterenzio (BO)<br />

www.alceneromielizia.it - info@alceneromielizia.it


competenza e la loro professionalità,<br />

sono stati fondamentali nel successo di<br />

questa attività <strong>Coop</strong>. Tornando poi ai<br />

farmaci veterinari, partiremo con una<br />

consumatori<br />

trentina di prodotti per le problemati-<br />

che più comuni legate agli animali domestici,<br />

in particolare a cani e gatti”.<br />

Sul piano dei prezzi <strong>Coop</strong> conferma su<br />

tutta la linea (cioè farmaci Otc e Sop,<br />

omeopatici e veterinari) l’obiettivo di<br />

sconti tra il 20 e il 30%. “Su questo<br />

versante c’è però da tener conto di alcune<br />

novità previste dalla legge finanziaria.<br />

Infatti, mano a mano che si andrà<br />

ad esaurimento delle scorte<br />

esistenti, per i nuovi farmaci (Otc e<br />

Sop) sparirà l’obbligo di indicare un<br />

prezzo sulle confezioni. Per questo,<br />

anche se la finanziaria vieta per il 2007<br />

di superare i prezzi del 2006, sarà più<br />

difficile comunicare lo sconto praticato”.<br />

Infatti mentre oggi si può dire<br />

sconto del 30% rispetto a un prezzo<br />

uguale per tutti (visibile sulla confezione),<br />

poi si potrà solo dire io vendo il<br />

dato prodotto a questo prezzo e spetterà<br />

al consumatore fare i raffronti.<br />

Guardando avanti Santaniello propone<br />

altre due riflessioni: “Visto il successo,<br />

e sulla base dell’esperienza di<br />

questi mesi, stiamo anche lavorando<br />

per ridefinire fisicamente l’organizzazione<br />

degli spazi <strong>Coop</strong> Salute, per renderli<br />

più razionali e rispondenti alle<br />

esigenze dei consumatori. Anche perché,<br />

nel corso del 2007, puntiamo a<br />

migliorare l’offerta nel campo dei prodotti<br />

parafarmaceutici”. Questo lavoro<br />

di affinamento è necessario anche perché<br />

il grande successo dei punti <strong>Coop</strong><br />

Salute, non significa ovviamente che<br />

questi abbiano immediatamente prodotto<br />

redditività e utili. “Credo sia importante<br />

spiegare ai nostri soci che i<br />

risultati di vendite e fatturato ottenuti<br />

sono andati al di là delle previsioni iniziali.<br />

E questo successo ci incoraggia a<br />

proseguire, ma ovviamente quando si<br />

parte con iniziative nuove, a maggior<br />

ragione in un campo fortemente vincolato<br />

come questo, il ritorno economico<br />

non può mai essere immediato.<br />

Però siamo sulla strada buona e<br />

l’obiettivo si avvicina”.<br />

L’ultimo tassello della strategia <strong>Coop</strong>,<br />

non certo per ordine di importanza, è il<br />

progetto di arrivare a produrre farmaci<br />

col proprio marchio. “Come avevamo<br />

già annunciato – conclude Santaniello<br />

- stiamo continuando a lavorare per<br />

conseguire questo non semplice obiettivo.<br />

Prudenza e riserbo sono d’obbligo,<br />

ma contiamo di poterlo concretizzare<br />

entro il 2007”. (d.g.) n n n<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

alfabeto alimentare<br />

di eugenio Del toma<br />

presidente onorario dell’Associazione<br />

italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />

LA tV e IL CIBO<br />

Corretta informazione cercasi<br />

L’orgia gastronomica in voga nei<br />

programmi televisivi sarà apprezzata<br />

dai cultori della buona cucina<br />

ma non è molto educativa,<br />

almeno sul piano della corretta<br />

alimentazione, e non di rado riprende<br />

vecchi proverbi o nozioni<br />

contraddette dal progresso scientifico.<br />

Il guaio è che dalle troppe<br />

interpretazioni dilettantistiche dei<br />

conduttori scaturiscono anche<br />

proibizioni e sensi di colpa non di<br />

rado ingiustificati. Prendiamo, fra<br />

i molti esempi possibili, quello dei<br />

cibi ricchi di grasso: sembra, ormai,<br />

che i grassi siano dei nemici<br />

della salute anziché dei nutrienti<br />

indispensabili, al pari di proteine<br />

e carboidrati.<br />

L’acido linoleico e l’acido linolenico<br />

sono dei progenitori “essenziali”<br />

di una serie di derivati che<br />

regolano funzioni organiche importanti.<br />

Lo stesso tessuto adiposo<br />

non è un rivestimento antiurto<br />

ma un vero e proprio organo capace<br />

di produrre sostanze e messaggeri<br />

con funzioni ormonali!<br />

Quindi, attenzione a bandire dalla<br />

tavola ogni forma di grasso,<br />

perché senza grassi non potremmo<br />

rifornirci neppure delle vitamine<br />

liposolubili.<br />

Un luogo comune, diffuso anche<br />

fra i medici meno aggiornati in<br />

dietetica, è quello di una presunta<br />

differenza nutritiva fra carni<br />

rosse e bianche. Gli allevatori<br />

sono intervenuti da almeno un<br />

decennio sulla genetica e sulla<br />

mangimistica degli animali riducendo<br />

quelle caratteristiche che li<br />

differenziavano non solo commercialmente<br />

ma anche nutrizionalmente<br />

(tipologia degli acidi<br />

grassi e digeribilità). Ormai si<br />

commerciano tagli di carne bovina<br />

e suina che hanno meno gras-<br />

23<br />

so di una coscia di pollo e sarebbe<br />

difficile catalogare le carni dello<br />

struzzo dato che gli struzzi hanno<br />

carni scure ma sono pur sempre<br />

degli ex-volatili!<br />

I pesci, per quanto generalmente<br />

meno dotati di grasso rispetto<br />

agli animali terrestri possono avere<br />

però il doppio o il triplo del<br />

grasso se ci riferiamo ad anguille,<br />

salmonidi o ad alcune specie di<br />

pesce azzurro giustamente decantate<br />

per il prezioso contenuto<br />

di acidi grassi della serie omega3.<br />

Allora attenzione! Per prima cosa<br />

il complesso delle calorie provenienti<br />

dagli acidi grassi non deve<br />

superare il 30% delle calorie totali;<br />

perciò nel caso di una dieta da<br />

2.000 calorie saranno ammissibili<br />

fino a 00 calorie provenienti dai<br />

grassi, ovvero circa - 7 g di<br />

grasso.<br />

Ammesso che tutto ciò sia noto<br />

non credo che il consumatore<br />

sappia poi orientarsi sulla “qualità”<br />

del grasso da privilegiare perché<br />

le società scientifiche hanno<br />

stabilito prudenzialmente che<br />

non più del 7- % delle calorie dovrebbe<br />

provenire dai grassi “saturi”,<br />

altrettanto per i troppo decantati<br />

acidi grassi polinsaturi ed<br />

un’aliquota maggiore (almeno il<br />

1 %) dai grassi monoinsaturi.<br />

Per semplificare le cose diciamo<br />

che l’olio di oliva ricalca meglio di<br />

altri grassi la composizione “raccomandata”<br />

e per questo motivo<br />

(oltre agli ovvi pregi di gusto e<br />

digeribilità) i medici lo hanno incoronato<br />

leader dei grassi da<br />

condimento. Ma tutto ciò non<br />

autorizza a dire che possa far<br />

male alla salute utilizzare un paio<br />

di cucchiaini di burro o viceversa<br />

di qualche olio di semi fortemente<br />

polinsaturi.


in primo piano<br />

Brasile<br />

Una delegazione <strong>Coop</strong> si è recata<br />

nello scorso dicembre in<br />

Brasile per di verificare lo stato<br />

di attuazione del progetto di cooperazione<br />

internazionale Agua Para Dois<br />

Irmaos, finanziato da <strong>Coop</strong> e realizzato<br />

dalla Ong Ucodep, che ha interessato<br />

l’area della Serra dos Dois Irmaos,<br />

situata ai confini tra gli stati di Bahia e<br />

Piauì, della regione semi arida nel<br />

Nordest del Brasile. Al momento sono<br />

state costruite e assegnate 549 cisterne<br />

familiari per la captazione di acqua<br />

consumatori<br />

La solidarietà <strong>Coop</strong> diventa<br />

di Aldo Soldi<br />

presidente di Ancc-<strong>Coop</strong><br />

giovedì 7 dicembre<br />

Arriviamo in Brasile che è notte, nella città di Petrolina,<br />

accolti da un caldo umido ed invadente.<br />

Venerdì 8 dicembre<br />

Alle cinque del mattino si sentono rumori di ragazzi<br />

che giocano sotto le finestre dell’albergo. In tre distinti<br />

campetti, sono in corso impegnative partite di calcio:<br />

è chiaro che poi diventano bravi!<br />

Partiamo di buonora verso la città di Ua Uà per visitare<br />

una cooperativa rurale. La strada è pessima e l’autista<br />

del pullmino fa gimcana fra buche enormi. Uomini,<br />

donne, ragazzi gettano terra nelle buche e<br />

chiedono ai passanti la meritata ricompensa. Ai bordi<br />

della strada gli avvoltoi fanno il loro mestiere attorno<br />

alle carcasse di animali uccisi dai mezzi in transito (capre,<br />

pecore, asini).<br />

<strong>Coop</strong>ercuc associa 0 raccoglitori di umbu, un frutto<br />

che nasce su un albero dalla forma bellissima e dal<br />

quale si estraggono marmellate e succhi. Ci mostrano<br />

orgogliosi la piccola fabbrica (vi lavorano 2 persone!)<br />

ed una etichetta in francese, segno di una esportazione<br />

già avviata. I prodotti sono davvero buoni. Mentre<br />

parliamo con il presidente, un rumore sinistro ci avverte<br />

che il pullmino è rotto: ci facciamo così tre ore<br />

di vera vita popolare brasiliana sull’unico pullman di<br />

linea che collega Ua Uà con Petrolina.<br />

Sabato 9 dicembre<br />

L’arrivo a Dirceu Arcoverde nello stato del Piauì, dove<br />

piovana con capacità di 16.000 litri: ne<br />

beneficeranno 24 comunità rurali per<br />

un totale di oltre 3.000 persone. Il<br />

progetto prevede la realizzazione, entro<br />

aprile 2007 di altre 450 cisterne.<br />

Il finanziamento complessivo del progetto,<br />

di oltre 500.000 euro è frutto di<br />

una raccolta fondi tra i soci delle cooperative<br />

di consumatori italiane, realizzata<br />

attraverso la destinazione, da parte<br />

di 50.000 soci, di 10 euro, equivalenti a<br />

500 punti dell’apposito catalogo raccolta<br />

punti <strong>Coop</strong>. A supporto della co-<br />

struzione delle cisterne sono stati realizzati,<br />

inoltre, 26 corsi di formazione<br />

sul corretto uso dell’acqua potabile<br />

raccolta con le cisterne che hanno<br />

coinvolto oltre 600 beneficiari diretti.<br />

Del viaggio vi proponiamo un diario<br />

realizzato dal presidente di Ancc-<strong>Coop</strong><br />

Aldo Soldi che faveva parte della delegazione<br />

assieme ai rappresentanti delle<br />

cooperative di consumatori, al presidente<br />

di Ucodep Francesco Petrelli, a<br />

una troupe di Mtv e a Cesare Petricich,<br />

chitarrista dei Negrita). n n n<br />

giorno per giorno, ecco il diario di una emozione<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

24<br />

è in programma il primo incontro con la comunità<br />

beneficiaria dell’intervento <strong>Coop</strong>, è previsto per le ore<br />

11.00. Arriviamo alle 1 .00, dopo 2 0 chilometri di<br />

strade davvero complicate da percorrere. Lungo il tragitto<br />

facciamo due incontri importanti. In un piccolo<br />

convento ci aspettano alcune suore che lavorano sul<br />

territorio ed hanno parte attiva anche nella realizzazione<br />

del nostro progetto. Ci accolgono con dolci<br />

fatti da loro che assaggiamo di buon grado dopo aver<br />

ingaggiato (e momentaneamente vinto) una impegnativa<br />

battaglia con le mosche...<br />

Poco oltre, la prima casa con cisterna realizzata grazie<br />

all’intervento dei soci <strong>Coop</strong>. È un’emozione vera, perché<br />

quando si possono toccare con mano e leggere<br />

negli occhi delle persone gli effetti della nostra solidarietà<br />

è davvero gran cosa. In queste case sparse nella<br />

campagna non c’è l’acqua potabile, piove tre mesi<br />

l’anno e nove mesi è aridità assoluta: con la cisterna si<br />

immagazzina l’acqua piovana che così rimane disponibile.<br />

Prima era compito della donna recuperare acqua:<br />

con un recipiente sulla testa, chilometri alla ricerca<br />

di una pozza condivisa anche con gli animali.<br />

La comunità ci aspetta in festa, con musiche e striscioni,<br />

dobbiamo improvvisare un discorso. Due donne<br />

leggono poesie per descrivere quanto sia stato importante<br />

per le famiglie poter disporre dell’acqua. C’è un<br />

clima bellissimo: curiosità, festa, riconoscenza; famiglie<br />

intere di una vasta zona riunite per incontrarci. Si<br />

fa rapidamente notte e ci invitano a cenare: ovviamente<br />

non c’è energia elettrica ma solo candele. Una


Alcune immagini degli incontri e dei luoghi visitati della delegazione <strong>Coop</strong><br />

simpatica settantenne ci racconta cosa ha voluto dire<br />

crescere 12 figli senza disporre di acqua potabile.<br />

Domenica 10 dicembre<br />

L’incontro con la seconda comunità è a Remanso, nello<br />

stato di Bahia. Visitiamo alcune famiglie cui è stata<br />

realizzata la cisterna: le loro case ed i loro atteggiamenti<br />

testimoniano una povertà molto dignitosa. Anche<br />

qui la comunità ci accoglie in festa: negli occhi e<br />

nelle parole dei presenti si coglie benissimo tutta la<br />

riconoscenza per quanto abbiamo fatto. Il pranzo è<br />

davvero buono: alcuni di noi bevono anche acqua di<br />

cisterna. Seduti sotto un albero incontriamo il capo<br />

locale del sindacato e la direttrice di una cooperativa<br />

agricola: dopo averci riparato dal sole, l’albero ci difende<br />

da un improvviso e fortissimo acquazzone. Partiamo:<br />

l’orchestra ci saluta al ritmo di una tarantella<br />

che i brasiliani proprio non sanno come ballare.<br />

Lunedì 11 dicembre<br />

Finita la parte rurale inizia quella ufficiale. L’aereo per<br />

Brasilia fa due scali, dai quali l’equipaggio promette di<br />

ripartire “prima possibile”. L’aeroporto è chiuso causa<br />

pioggia e ci mettiamo a ridere pensando all’idea che<br />

si ha del Brasile (sole, mare e samba...) e quanto sia<br />

diverso da quello che stiamo vivendo e vedendo. Occorre<br />

un terzo scalo e una sosta per permettere al<br />

temporale di allontanarsi da Brasilia. Incontriamo i<br />

rappresentanti di Unicafes, la centrale cooperativa<br />

che raggruppa le cooperative dei piccoli produttori<br />

agricoli. L’agricoltura familiare (così si chiama) è molto<br />

importante per il tessuto economico e sociale brasiliano:<br />

per questo il governo Lula la sostiene e incentiva<br />

e sollecita la formazione di cooperative. Cerchiamo<br />

di capire concretamente che cosa sono in grado di<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

in primo piano<br />

aiuto per tanti<br />

2<br />

produrre come quantità, qualità e continuità e ci riserviamo<br />

una valutazione di tipo commerciale da realizzare<br />

insieme a <strong>Coop</strong> Italia. Producono frutta di molti<br />

tipi e derivati, caffè, artigianato: sottolineano in particolare<br />

la bontà di alcuni prodotti provenienti dall’Amazzonia,<br />

la cui coltivazione cerca anche di contrastare<br />

gli intenti distruttivi sulla foresta.<br />

Martedì 12 dicembre<br />

Incontriamo diversi esponenti del governo brasiliano:<br />

ministri, vice ministri, alti funzionari. Troviamo molto<br />

apprezzamento per quello che di concreto stiamo facendo;<br />

chiediamo ed otteniamo sostegno per le possibili<br />

collaborazioni commerciali con le cooperative<br />

dell’agricoltura familiare. Con il ministero competente<br />

si condividono strategie e metodologie di intervento,<br />

anche qui con molta concretezza, poche promesse<br />

ma molta comune volontà positiva.<br />

Conosciamo un personaggio straordinario: il vice ministro<br />

per l’Ambiente, medico e professore universitario,<br />

che ha trascorso 13 anni in carcere per ragioni<br />

politiche sotto i regimi della destra.<br />

Mercoledì 13 dicembre<br />

L’Ambasciata italiana è stata costruita su progetto dell’arch.<br />

Pierluigi Nervi: è molto bella, inserita in un parco<br />

stupendo. L’ambasciatore è molto cortese e interessato:<br />

valorizza le cose che facciamo. Auspica che il<br />

nostro intervento possa continuare, sia nelle forme<br />

della solidarietà (di cui il Brasile continua ad avere<br />

molto bisogno) che attraverso accordi economici per<br />

la valorizzazione delle produzioni locali.<br />

È un auspicio che condividiamo e che portiamo con<br />

noi, trasformandolo in impegno, sull’aereo che ci riporta<br />

in Italia.


vivere bene<br />

*Buoni acquisto elettronici spendibili nel circuito VISA ELECTRON<br />

Regolamento completo al 06.54880882 - concorso valido fino al 5 marzo 2007 - Montepremi totale di € 10.000<br />

Estrazione entro il 31/03/2007


consumare informati<br />

Eco-logici C<br />

consumatori<br />

Attenzione e rispetto per<br />

l’ambiente: detersivi senza fosfati<br />

e con tensioattivi completamente<br />

biodegradabili, imballi leggeri<br />

e prodotti con materiale riciclato.<br />

Dalla carta igienica a quella<br />

per scrivere ottenute da carta<br />

da macero selezionata.<br />

E una linea specifica a ridotto<br />

impatto ambientale<br />

di Anna Somenzi<br />

Togliere il cartone attorno al tubo di maionese <strong>Coop</strong><br />

e al dentifricio a marchio può sembrare cosa da<br />

nulla, però questo gesto ha portato, insieme all’introduzione<br />

delle ricariche e all’utilizzo di materiali riciclati<br />

nelle confezioni e altri interventi ancora, a risparmiare<br />

oltre 6.700 tonnellate di materiali (secondo i dati<br />

raccolti per gli anni tra il 2000 e il 2005).<br />

Sono fatti concreti, conseguenza di scelte ambientali<br />

reali di <strong>Coop</strong> per la produzione dei propri prodotti. Del<br />

resto è nella storia della cooperativa e nelle attese dei<br />

soci l’attenzione e la cura per l’ambiente che ci circonda:<br />

secondo un sondaggio del 2005 la tutela dell’ambiente è<br />

considerata la prima caratteristica per un’azienda socialmente<br />

responsabile, il 70% degli intervistati riconosce<br />

che i prodotti eco-logici <strong>Coop</strong> sono una prova concreta<br />

nei punti vendita <strong>Coop</strong><br />

Per tutti i consumatori della linea crescendo<br />

di <strong>Coop</strong> il 23 e 24 febbraio negli iper e il 24<br />

febbraio nei supermercati più grandi (l’elenco<br />

è disponibile nel sito e-coop) è in distribuzione<br />

la cartolina per partecipare a un’operazione<br />

a premio. Si riceverà direttamente a<br />

casa, in regalo, l’esclusiva borsa portatutto<br />

acquistando dal 23 febbraio al aprile 4 confezioni<br />

di pannolini e 4 prodotti a scelta tra<br />

salviettine, body neonato e bavaglini monouso<br />

tutti crescendo <strong>Coop</strong>.<br />

I codici a barre dei prodotti sono da allegare<br />

alla cartolina che, compilata, deve essere<br />

spedita entro il aprile all’indirizzo indicato.<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

2<br />

dell’impegno della cooperativa per l’ambiente, mentre<br />

acquistarli e consumarli è ritenuto un modo per contribuire<br />

alla difesa della natura.<br />

Un capitolo pesante per l’ambiente è quello dei detergenti.<br />

Qui il consumo di saponi naturali perfettamente biodegradabili<br />

è stato sostituito dai moderni detersivi costituiti<br />

da sbiancanti ottici, zeolite per addolcire l’acqua e<br />

con tensioattivi sintetici, ottimi per la prestazione, ma<br />

non tutti completamente biodegradabili.<br />

Oggi i fosfati sono ormai spariti dai detergenti, ma quando<br />

<strong>Coop</strong> nel 1988 li eliminò dai propri prodotti a marchio<br />

fu la prima sul mercato, e rimase l’unica per molti<br />

anni. Fece su questa scelta una grande campagna di attenzione<br />

al mare, perché sono proprio i fosfati tra le<br />

principali cause dell’eutrofizzazione, cioè la prolifera-<br />

Il marchio ecolabel<br />

La richiesta di prodotti ecologici per contrastare il<br />

grande aumento dei residui non degradabili in<br />

mancanza di aria, che quindi restano nei fanghi dei<br />

depuratori e nel mare, spinse la Commissione europea<br />

a fornire gli strumenti per un marchio di garanzia<br />

ecologica. Nel 1 2 viene ratificato e pubblicato<br />

il protocollo per avere prodotti ecologici, fornendo<br />

una lista di ingredienti consentiti (biodegradabili<br />

anche in assenza di aria) e delle prestazioni da raggiungere.<br />

Nasce così il marchio Ecolabel che attesta<br />

il ridotto impatto ambientale lungo tutto il ciclo<br />

di vita del prodotto: materie prime,<br />

distribuzione, utilizzo, eliminazione dopo l’uso. I<br />

primi due nati hanno visto la luce nel 1 , oggi<br />

sono oltre 1.300 i prodotti col fiore Ecolabel.


oop 1996<br />

zione di alghe gelatinose e la conseguente scomparsa di<br />

alcune specie ittiche pregiate.<br />

La linea specifica degli eco-logici <strong>Coop</strong> offre prodotti a<br />

basso impatto ambientale, che riguardano gesti comuni<br />

come lavare i piatti o la biancheria e sono fabbricati con<br />

i materiali e le tecniche che meno pesano sulla natura.<br />

Fra questi troviamo anche i prodotti con il marchio Ecolabel:<br />

sono preparati secondo un protocollo della Comunità<br />

europea, che indica gli ingredienti consentiti e quelli<br />

che non possono invece essere utilizzati, che richiede<br />

una prestazione confrontabile con le altre marche. Il tutto<br />

per ogni specifico prodotto, che sia un detergente per<br />

lavatrice piuttosto che per lavastoviglie o per i piatti.<br />

Nella lista degli ingredienti consentiti è la differenza con i<br />

prodotti convenzionali: il marchio Ecolabel impone che i<br />

tensioattivi usati siano completamente biodegradabili in<br />

ogni condizione aerobica e anaerobica, non ristagnano<br />

quindi nei fanghi dei depuratori o nel mare. Il loro tempo<br />

di biodegradabilità è di pochi giorni.<br />

Nella linea eco-logici <strong>Coop</strong> si trovano le pastiglie per lavastoviglie,<br />

il detergente per i piatti e quelli per pavimenti e<br />

piastrelle, oltre al detergente in polvere per lavatrice.<br />

Sempre nella stessa linea ci sono anche i prodotti di carta<br />

100% riciclata e certificati Ecolabel: carta igienica,<br />

tutto casa, fazzoletti, tovaglioli doppio velo, carta da ufficio,<br />

realizzati solo da fibre di cellulosa recuperata da carta<br />

da macero selezionata.<br />

In acido polilattico, il Pla, sono invece i piatti e i bicchieri<br />

monouso, fra gli ultimi prodotti arrivati. Il NatureWorks<br />

PLA è una molecola di origine vegetale, ottenuta<br />

da uno zucchero dell’amido di mais. La sua origine<br />

rende questo prodotto totalmente biodegradabile e si<br />

può smaltire con i rifiuti organici. In un impianto di<br />

compostaggio industriale si degrada in 47 giorni a 60°C,<br />

se è abbandonato sul terreno ci mette invece da uno a tre<br />

anni, contro i 2000 del polistirolo. n n n<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

consumare informati<br />

2<br />

risparmio-riutilizzo-riciclo<br />

Le tappe di una innovazione<br />

continua per ridurre gli<br />

imballaggi dei prodotti <strong>Coop</strong><br />

- Linea di detergenti liquidi per l’igiene personale:<br />

il flacone è alleggerito e inserita la ricarica<br />

a busta. L’imballaggio si riduce complessivamente<br />

del 4 , % (-17,1 tonnellate/anno). Aumenta dal<br />

2 % al 0% la quantità di plastica riciclata Pe (polietilene)<br />

per i flaconi della detergenza chimica.<br />

1997 - Per i detergenti per superfici dure il flacone è<br />

in materiale riciclato per il 70%. Gli imballi secondari<br />

sono alleggeriti del 7%, con un risparmio di<br />

materiali annuo dalle 2 alle 13 tonnellate, secondo<br />

i formati.Nel 2003 i flaconi da 1 litro diventano di<br />

Pet (polietilentereftalato), invece che Pe, e sono<br />

totalmente in materiale riciclato.<br />

Nel 1998 è eliminato l’astuccio in cartoncino per<br />

la maionese e viene modificata la composizione<br />

del tubetto (-7,1 grammi pari al 0,4% del peso).<br />

Eliminare l’astuccio produce una riduzione di<br />

peso del 22,2%. Complessivamente il risparmio di<br />

materiali è di 34 tonnellate all’anno.<br />

Nel 1999 è la volta dei sacchetti nettezza: la<br />

busta che li contiene è sostituita da un nastro, si<br />

alleggerisce anche l’imballo secondario. Il risparmio<br />

di materia sull’imballaggio complessivo è del<br />

2 % (4,7 tonnellate all’anno). Lo stesso intervento<br />

è effettuato anche per il sacchetto con laccetti,<br />

con un risparmio complessivo di 4, tonnellate<br />

all’anno. Nel 2000 La busta che avvolge i due o<br />

quattro pacchetti di caffé è sostituita da un nastro<br />

di ridotte dimensioni (- 0% di peso; - ,2 tonnellate<br />

all’anno). È ulteriormente alleggerito il peso<br />

del flacone dei detergenti persona e aumentato il<br />

contenuto della ricarica. Il risparmio di materia è<br />

dell’11, % (-2, tonnellate/anno).<br />

Nel 2003 nasce il detersivo per piatti in flacone<br />

realizzato con almeno il 0% di polimero<br />

riciclato. Il flacone pesa 1, grammi di meno<br />

(-2, %), un risparmio annuo di circa tonnellate<br />

di materiale. Anche le uova biologiche escono in<br />

una confezione di materiale cellulosico riciclato<br />

al 100%.<br />

Per ammorbidenti concentrati nascono i flaconi<br />

da 0, litri realizzati al 100% con materiale<br />

riciclato, il Pet nel flacone e il cartone dell’imballo<br />

da trasporto.<br />

Nel 2004 per la confezione della collezione letto<br />

una innovazione nei materiali la cui componente<br />

cellulosica è riciclata esclusivamente da cartoni<br />

per bevande.<br />

Il progetto 3R ha monitorato i benefici in termini<br />

di risparmio, riutilizzo e riciclo sugli imballi primari<br />

negli anni 2000-200 dimostrando un risparmio<br />

di .7 2 tonnellate di materiali vari.


consumare informati<br />

CeLLULAre, Un<br />

consumatori<br />

Gli Umts hanno aumentato l’appeal dei telefonini<br />

sugli italiani, già primatisti mondiali quanto<br />

a concentrazione di apparecchi. Ma anche la<br />

confusione, sotto i colpi martellanti della pubblicità.<br />

Videofonini, tvfonini, VoIP: iniziamo un viaggio per<br />

chiarirci le idee, tra “inciuci” e nuove opportunità<br />

gennaio-febbraio 2007<br />

30<br />

di Claudio Strano<br />

S<br />

ono cambiati velocemente e ci stanno cambiando con<br />

altrettanta velocità. Come autostrade a cui si aggiungono<br />

continuamente corsie, i cellulari Umts – veicolando<br />

sulla banda larga una maggiore quantità di dati al secondo<br />

che viaggiano “a pacchetto” – hanno incrementato le<br />

loro prestazioni e il nostro divertimento, ma anche il livello<br />

d’“inquinamento” ambientale: così potremmo definire, con<br />

una certa benevolenza, la overdose di pubblicità sulla telefonia<br />

mobile e un crescente malcostume che è sfociato, purtroppo,<br />

recentemente, anche in atti criminali di bullismo tra<br />

adolescenti.<br />

Ma cos’è che rende speciali gli Umts, protagonisti di una<br />

crescita del 18% nelle vendite 2006 (in <strong>Coop</strong> coprono già<br />

un quinto delle richieste)? Questi telefonini di terza generazione<br />

(3G), a differenza dei precedenti Gprs o Edge<br />

di seconda generazione e mezzo (2.5G) e Gsm di seconda<br />

generazione (2G), consentono una maggiore velocità di<br />

trasmissione dei dati ma anche una piena compatibilità<br />

con il protocollo Internet IP. Da qui scaturiscono una serie<br />

di nuovi servizi multimediali sui quali si sono lanciate,<br />

fameliche, le compagnie telefoniche, interessate a ingolosire<br />

noi italiani, già primatisti mondiali con la più<br />

alta penetrazione di mercato dei cellulari (70 milioni per<br />

55 milioni di abitanti) e un’identità che diventa sempre<br />

più multipla (1,7 schede Sim a testa). Fra questi servizi<br />

due sono particolarmente reclamizzati: la videochiamata<br />

(audio e video in tempo reale) che commercialmente genera<br />

il “videofonino”, e il “video on demand” (visione in<br />

diretta di filmati) che nella sua evoluzione ha dato i natali<br />

al “tvfonino”. Non facciamoci troppe illusioni però: i<br />

limiti di queste tecnologie oggi non consentono una<br />

qualità costante del segnale ricevuto in movimento.<br />

Riconoscere i telefonini di terza generazione è facile. Hanno<br />

larghi display per visualizzare i contenuti multimediali, una<br />

tastierina più grande, spesso rotante, un ingombro e un peso<br />

maggiori di tutti gli altri che si sono al contrario compattati<br />

(sui 100 grammi di peso) e hanno fatto anch’essi notevoli<br />

passi in avanti. Non a caso si parla per tutti di “cellulari multifunzione”,<br />

poiché nello stesso corpo macchina integrano<br />

microchip che offrono la possibilità di scattare foto (cellulari<br />

con fotocamera), di girare brevi filmati (con videocamera) e<br />

di ascoltare musica (con lettore Mp3). Attenzione, però. Per<br />

godere di queste tecnologie non è indispensabile avere un<br />

telefonino Umts. Il precedente Gsm, utilizzando protocolli


consumare informati<br />

FenOMenO<br />

più evoluti come Gprs ed Edge, ha migliorato infatti le sue<br />

performace riducendo le distanze e rendendo così ancora più<br />

difficile la scelta. Come comportarsi? Il consiglio è di uscire<br />

dalla logica del prodotto per privilegiare quella del servizio:<br />

valutare cioè le offerte dei gestori, le tariffe, gli addebiti di<br />

Sms, Mms, videochiamate e connessioni Internet. Una selva<br />

intricata sulla quale un po’ di trasparenza e di risparmi per le<br />

nostre tasche ci aspettiamo dai provvedimenti del ministro<br />

Bersani (che ha annunciato l’altolà ai costi fissi di ricarica) e<br />

dall’imminente sbarco degli operatori mobili virtuali (tra cui<br />

<strong>Coop</strong> in tandem con Tim). Rispetto alle prestazioni, invece,<br />

possiamo concentrarci su quelle ormai considerate di base,<br />

pur sapendo che la Apple ha lanciato l’iPhone che “fonde” tra<br />

loro computer e cellulare. Un’avvertenza anche qui è d’obbligo:<br />

non sentitevi da meno se il cellulare voi lo usate soltanto<br />

per telefonare. Solo il 15% degli italiani, infatti, fa un reale<br />

utilizzo delle funzioni che si vanta di possedere...<br />

Fotocamera digitale. Chi acquista il nuovo troverà in vetrina<br />

molti cellulari con fotocamera digitale che scattano immagini<br />

e le spediscono tramite Mms o e-mail: sono “ibridi” interessanti<br />

soprattutto per chi non possiede già una fotocamera<br />

digitale. Sebbene sull’ottica non ci siano paragoni, la qualità,<br />

almeno dei prodotti di punta, sta migliorando e si vedono<br />

risoluzioni attorno ai 2 o 3 megapixel (circa la metà dello<br />

standard medio di una fotocamera monofunzione) o anche<br />

più, con discrete capacità di memoria. Ma se la quantità di<br />

megapixel è inferiore, l’opportunità si trasforma in mezza<br />

fregatura e torna valido un concetto già visto in altre occasioni:<br />

versatilità e qualità delle prestazioni tendono a stare su<br />

opposte sponde. In altre parole, ogni macchina fa meglio il<br />

lavoro per cui è stata concepita. Il potenziale acquirente<br />

deve, inoltre, sapere che tutti gli Umts hanno la macchina<br />

fotografica (anche con autofocus e zoom), mentre tra i Gsm<br />

ci sono quelli con e quelli senza. Alcune fotocamere funzionano<br />

anche da videocamera per brevi filmati-ricordo.<br />

Lettore Mp3. Il cellulare come riproduttore di file musicali è<br />

un altro ibrido fascinoso. Tuttavia, se guardiamo al sodo possiamo<br />

dire che c’è un limite sotto il quale un “cellulare Mp3”<br />

assomiglia più a un “inciucio” che a un qualcosa di utile. Tale<br />

limite è una memoria (integrata o estendibile con card) di<br />

almeno 256 Mb. Anche in questo caso, la gestione dei file<br />

musicali e la durata delle batterie restano comunque lontane<br />

da quelle di un iPod o simile. Il rischio è di non andare molto<br />

al di là di una suoneria con la canzoncina preferita.<br />

Internet. Tutti gli Umts, ma anche i Gsm nella versione Gprs<br />

o Edge (di 2.5 generazione) permettono di navigare tra le<br />

pagine Wap (Internet nella versione per cellulari) e perciò di<br />

collegarsi e scaricare e-mail. Una funzionalità che tuttavia<br />

non decolla per via degli alti costi dei collegamenti – pagati,<br />

nella maggioranza dei casi, in base ai byte scaricati – e anche<br />

perché il Wap mostra soltanto porzioni di pagine web.<br />

La copertura. Se amate viaggiare, fate molta attenzione a<br />

scegliere un tri-band – modello molto diffuso che “prende”<br />

in Europa, Africa, Asia, Australia e gran parte dell’America<br />

settentrionale – o addirittura un quad-band che funziona in<br />

tutto il mondo. Per i più “stanziali” il dual-band garantisce<br />

una buona copertura (Europa continentale e Gran Bretagna)<br />

e ha il pregio di far abbassare il budget di spesa. n n n<br />

gennaio-febbraio 2007<br />

31<br />

gLOSSArIO<br />

(le tecnologie, dalla più alla meno evoluta)<br />

Umts (Universal mobile telecommunications<br />

system) viene dopo il Gsm e prima dell’Hsdpa<br />

(o super Umts), è uno standard di trasmissione<br />

che contempla la connessione a Internet,<br />

l’accesso e-mail, le videochiamate e la tv sul<br />

telefonino<br />

Gprs (General packet radio service) consente<br />

anch’esso, tramite rete Gsm e non Umts, di<br />

navigare in Internet e di inviare e ricevere e-mail<br />

Edge (Enhanced data rates for global evolution)<br />

tecnologia radio che migliora notevolmente la<br />

qualità dei servizi sulla rete Gsm/Gprs<br />

Mms (Multimedia messaging service) nella<br />

messaggistica è l’evoluzione del Sms: consente<br />

l’invio e la ricezione di pacchetti multimediali<br />

composti da video, immagini, suoni e testo<br />

Ems (Enhanced messaging service) servizio<br />

intermedio tra Sms e Mms, che permette<br />

di inviare e ricevere messaggi composti da<br />

semplici animazioni, immagini, suoni e testo<br />

Le mani sul portafoglio<br />

• Umts: da 300 euro fino a 700 euro e più. Sopra i 400<br />

euro migliora di molto la risoluzione della fotocamera<br />

• gprs con fotocamera digitale: da 2 0 a 3 0 euro<br />

• gsm con lettore Mp3: da 1 0 a 2 0 euro<br />

• gsm dual-band: da 0 a 1 0 euro. Attorno ai 100 euro<br />

si colloca lo “zoccolo duro” degli acquisti<br />

I prezzi sono soggetti alle variazioni del mercato e non tengono conto<br />

di offerte e promozioni


È tempo di...<br />

vivere bene<br />

Cavoli, cavolfiori, broccoletti, verze,<br />

cavolini di Bruxelles: sono tutti parte<br />

della famiglia delle crocifere, verdure<br />

che fanno bene alla salute, oltre<br />

a prestarsi per infinte soluzioni<br />

gastronomiche. Molte davvero<br />

semplici ma di grande qualità...<br />

di Helmut Failoni<br />

Non è forse una novità per molti<br />

di voi, ma fa sempre bene<br />

comunque ricordare che certi<br />

alimenti possono aiutare in parte a<br />

prevenire l’insorgere di alcune malattie,<br />

tumori soprattutto. In maniera<br />

particolare tutte quelle verdure che<br />

rientrano nella famiglia delle crocifere.<br />

Ovvero cavoli, cavolfiore, broccoli,<br />

broccoletti, verze, cavolini di Bruxelles.<br />

Oltre ad essere buoni dunque<br />

sono anche alimenti sani. Ed è proprio<br />

questo periodo invernale che invita,<br />

più delle altre stagioni, al consu-<br />

A febbraio ci sono<br />

anche...<br />

FrUttA e VerDUre<br />

È inverno, un inverno che sino al<br />

momento in cui scriviamo è stato<br />

mite. È tempo di barbabietole,<br />

radicchi rossi di tutti i generi, ma<br />

anche finocchi e spinaci. Senza<br />

dimenticare naturalmente i carciofi.<br />

Per quanto riguarda la frutta,<br />

questo è il periodo d’oro per<br />

le arance. Provate un’insalata con<br />

spinaci crudi e arance, condita<br />

con olio di qualità e sale: ne vale<br />

la pena.<br />

consumatori<br />

CAVOLI & C.<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

mo di queste verdure, che hanno<br />

naturalmente caratteristiche specifiche<br />

differenti. I broccoli per esempio<br />

sono ricchi di fibra, ‘prevengono’ il<br />

cancro al colon, riducono il rischio di<br />

cataratta e proteggono dall’ictus, il<br />

cavolfiore bianco contiene magnesio,<br />

i cavoletti di Bruxelles potassio, i cavoli<br />

cappuccio vitamina C.<br />

I broccoli vengono mangiati soprattutto<br />

lessati conditi con olio e limone,<br />

oppure diventano il condimento<br />

ideale della pasta, corta ovviamente.<br />

Un piatto velocissimo. Ideale è fare<br />

sbollentare i broccoli, già puliti e tagliati,<br />

nell’acqua della pasta, in modo<br />

da insaporirla, e poi farli saltare in<br />

padella con aglio e peperoncino: un<br />

classico, fra l’altro semplicissimo da<br />

realizzare. Una variante: quando l’acqua<br />

arriva a bollore, farci cuocere per<br />

tutto il tempo insieme broccoli e pasta.<br />

Scolare e condire con olio crudo.<br />

Variazioni ce ne sono a centinaia: c’è<br />

chi aggiunge due acciughe, chi dei<br />

pinoli, chi dello zafferano, chi ancora<br />

vi gratta alla fine del pecorino o del<br />

caciocavallo. A ben pensarci è proprio<br />

questa la ricchezza della cucina italiana:<br />

uno stesso piatto che subisce<br />

centinaia di piccole variazioni, anche<br />

all’interno della stessa regione, a distanza<br />

di pochi chilometri, fra una<br />

città e l’altra. Il broccolo è coltivato<br />

sopratutto nelle regioni meridionali e<br />

nelle zone, come quelle del Lago di<br />

Garda e della stragrande maggioran-<br />

32<br />

za della Liguria, dove il clima invernale<br />

è più mite che nel resto del nord.<br />

Le varietà di broccoli più pregiate<br />

sono il bronzino di Albenga, il grosso<br />

romanesco e il precoce di Verona.<br />

Quando lo si sceglie, bisogna fare attenzione<br />

che le teste si presentino<br />

ben compatte e sode e che i gambi e<br />

le foglie siano di colore verde brillante<br />

(da evitare i broccoli che presentano<br />

tonalità che in alcuni punti sfumano<br />

verso il giallo autunnale).<br />

Ottimi i broccoli lo sono anche in abbinamento<br />

con la brandade di baccalà:<br />

un piatto che trovò una sua precisa<br />

collocazione, diciamo pure anche<br />

modaiola, all’interno dei menu nei<br />

grandi ristoranti da metà anni Ottanta<br />

in poi.<br />

Il cavolo invece è conosciuto sino dall’antichità:<br />

si narra che gli antichi<br />

romani ne mangiassero prima delle<br />

libagioni per permettere al corpo di<br />

assorbire meglio il vino, mentre per i<br />

Greci era addirittura considerato sacro.<br />

Alcune statistiche sulla produzione<br />

mondiale ci informano che il<br />

cavolo (Brassica oleracea) è soprattutto<br />

coltivato in India (88.000 ettari),<br />

Cina (55.000), Francia (35.000) ed<br />

Italia (28.000), con una diffusione regionale<br />

che riguarda soprattutto il<br />

sud della nostra penisola. Oltre alla<br />

già citata presenza di potassio, il cavolo<br />

contiene acido folico (un antiemorragico)<br />

e possiede importanti<br />

proprietà depurative e diuretiche ed è


Valori nutrizionali<br />

Per 100 gr di cavolo:<br />

Parte edibile 66 %<br />

Acqua 90,5 gr<br />

Proteine 3,2 gr<br />

Lipidi 0,2 gr<br />

glucidi disponibili 2,7 gr<br />

Fibra alimentare 2,4 gr<br />

Potassio 350 mg<br />

Ferro 0,8 mg<br />

Calcio 44 mg<br />

Fosforo 69 mg<br />

Vitamina C 59 mg<br />

Sodio 8 mg<br />

niacina 1,2 mg<br />

energia 25 kcal<br />

fonte: Istituto nazionale della nutrizione<br />

indicato nella cura dei disturbi gastrointestinali. Tagliatelo<br />

a pezzetti, cuocetelo al vapore e condite semplicemente<br />

con olio e aceto balsamico. Oppure cuocetelo per pochi<br />

minuti in acqua bollente e salata. Preparate un soffritto<br />

classico a parte ed aggiungetevi poi il cavolo (a pezzetti)<br />

sbollentato. Continuate a fuoco lento per 5 minuti; nel<br />

frattempo avrete cotto a parte della pasta nell’acqua del<br />

cavolo: ecco a voi un primo veloce.<br />

Passando al cavolo nero invece, possiamo suggerirvi una<br />

ricetta, anche questa assai semplice, che prepara Gianfranco<br />

Vissani. Procuratevi 500 g di cavolo nero, 50 g di<br />

cipolla, 1 spicchio di aglio, 200 cc di vino rosso, 70 g di<br />

pinoli, e poi, naturalmente, olio, sale e pepe, q.b. Tagliate<br />

a pezzi il cavolo nero e fatelo andare con olio, cipolla,<br />

aglio, sale e pepe. Quando il cavolo è ben insaporito bagnate<br />

con il vino rosso e fatelo evaporare. Portate a cottura<br />

e cospargete con i pinoli tostati. Servite il tutto in<br />

ciotoline di coccio calde. n n n<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

vivere bene<br />

33<br />

Le arselle<br />

di Marceddì<br />

di Alessandro Cecchini<br />

Marceddì è un paesino di poche case basse e bianche<br />

a qualche chilometro da Oristano, ma è anche<br />

una laguna che un ponte separa dal mare, unendo<br />

le due rive opposte e facendo da barriera alla marea.<br />

A partire dal mese di maggio e per tutta l’estate, chi<br />

attraversa la laguna nelle prime ore della giornata<br />

può notare un buon numero di pescatori muniti di<br />

stivali di gomma alti fino alla coscia impegnati in<br />

una ricerca meticolosa. Le arselle, così in Sardegna<br />

e in Liguria si chiamano le vongole, sono interrate<br />

nel fondale a volte anche a 10, 1 centimetri di<br />

profondità e per trovarle occorre aguzzare gli occhi<br />

e cercare due forellini nella sabbia. Una volta individuate<br />

le Arselle vengono estratte, con una piccola<br />

cazzuola una ad una.<br />

La tecnica di raccolta non danneggia i fondali come<br />

avviene lungo le altre coste del nostro Paese. I pescatori<br />

inoltre raccolgono solo gli esemplari adulti e si<br />

preoccupano ogni anno di seminare arselle autoctone<br />

che crescono nutrendosi del plancton che trovano<br />

da sé nelle acque degli stagni costieri.<br />

Le lagune dell’oristanese sono una delle poche<br />

aree in Italia dove è ancora possibile trovare<br />

arselle nostrane (Tapes decussatus): le vongole<br />

che consumiamo comunemente appartengono<br />

nella quasi totalità dei casi alla specie d’origine<br />

filippina (Tapes philippinarum o semidecussatus),<br />

più robusta e più grande.<br />

L’invasione silenziosa delle filippine ha scacciato dai<br />

fondali italiani - complici gli acquacoltori sempre<br />

alla ricerca di specie più produttive e l’inquinamento<br />

delle acque costiere- le nostrane, più piccoline e<br />

saporite che un tempo si trovavano in abbondanza<br />

anche nelle lagune vicine. Per aiutare i pescatori di<br />

Marceddì a salvare gli ultimi due luoghi di produzione<br />

Slow Food ha avviato un Presidio che riunisce<br />

i circa settanta pescatori che ancora raccolgono<br />

una ad una le arselle nostrane. Uno dei principali<br />

obiettivi è quello di acquisire un’autonomia nella<br />

gestione di tutte le fasi della filiera, dalla stabulazione<br />

al confezionamento e quindi ottenere una<br />

tracciabilità completa. Tra i progetti dei produttori<br />

del Presidio di Marceddì c’è anche la realizzazione<br />

di un locale di ristorazione gestito dai pescatori<br />

stessi presso lo stagno di San Giovanni.


di giuseppe Ortolano<br />

consumatori<br />

vivere bene<br />

PerLe DeLLe ALPI<br />

Dove si fa a meno dell’auto<br />

Sono 11 le piccole e preziose Perle delle Alpi italiane.<br />

Undici località sciistiche di grande fascino, senza<br />

industrie inquinanti e strade trafficate, dove è<br />

finalmente garantita una vacanza libera dalle automobili<br />

e dove ci si preoccupa anche di limitare i rumori molesti,<br />

ad esempio vietando la circolazione notturna a camion e<br />

moto. Il progetto Perle delle Alpi, sostenuto dall’Unione<br />

Europea, è ambizioso e prevede che le località che vi aderiscono,<br />

oltre ad essere raggiungibili con il pullman o il<br />

treno almeno 4 volte al giorno, devono fornire assistenza<br />

agli ospiti che desiderano muoversi senza auto; assicurare<br />

collegamenti giornalieri con mezzi pubblici con le<br />

mete turistiche più importanti e verso le piste da sci e gli<br />

itinerari escursionistici; assicurare il noleggio di biciclette<br />

e privilegiare gli sport invernali più rispettosi della<br />

natura, come il fondo, le escursioni con le racchette da<br />

neve, a piedi o in carrozza trainata da cavalli. E il centro<br />

cittadino deve diventare una grande isola pedonale.<br />

Per verificare se le promesse si trasformano in realtà<br />

non resta che visitare direttamente le 11 Perle delle Alpi<br />

italiane.<br />

Chamois (Aosta)<br />

È l’unico comune d’Italia raggiungibile soltanto tramite<br />

funivia oppure a piedi o in bicicletta. Situato a 1.815 metri<br />

d’altezza, nei pressi del Cervino, è protetto dai venti e<br />

propone tutti i principali sport invernali. È abitato stabilmente<br />

da un centinaio di persone, dispone di 250 posti<br />

letto, municipio, chiesa e negozi. Tel. 0166/47204, www.<br />

comune.chamois.ao.it.<br />

Feltre (Belluno)<br />

Località delle Dolomiti venete dove si incontrano arte,<br />

natura e cultura. Vanta numerose isole pedonali e alcuni<br />

sentieri che collegano il centro abitato con aree di interesse<br />

naturalistico. In inverno dispone di piste da fondo,<br />

discesa e per il pattinaggio su ghiaccio. Tel. 0439/8851,<br />

www.comune.feltre.bl.it.<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

34<br />

Pieve di Cadore (Belluno)<br />

È una delle località storiche più importante della regione<br />

e offre una pista ciclabile che la collega con Cortina d‘Ampezzo.<br />

Si pratica lo sci di fondo, il pattinaggio su ghiaccio<br />

e lo sci da discesa. La Casa di Tiziano ricorda al visitatore<br />

che proprio qui è nato il celebre pittore del ‘400 italiano.<br />

Tel. 0435/31644, www.pievedicadore.org.<br />

Tires, Nova Levante, Collepietra e Nova Ponente (Bolzano)<br />

Ben 4 delle Perle delle Alpi italiane si trovano nell’area<br />

turistica Rosengarten-Latemar, raggiungibile dalla stazione<br />

di Bolzano con autobus di linea. Tutte le località e<br />

le piste da sci sono accessibili con gli skibus, mentre fondisti<br />

ed escursionisti possono raggiungere in pullman il<br />

Passo di Lavazè. E il massiccio del Catinaccio regala fantastici<br />

paesaggi in tutte le stagioni. Tel. 0471/610310<br />

www.rosengarten-latemar.com.<br />

Racines (Bolzano)<br />

Meta ideale per escursionisti, ospiti in cerca di tranquillità,<br />

amanti della natura e buongustai. In inverno si scopre<br />

la natura incontaminata con gli sci da fondo o escursionismo,<br />

a piedi o percorrendo le piste da slittino. Tel.<br />

0472/760608, www.racines.info.<br />

Funes (Bolzano)<br />

La valle di Reinhold Messner, uno degli alpinisti più famosi<br />

al mondo, è la destinazione ideale per chi ama il trekking<br />

invernale e per le famiglie con bambini piccoli. Si cammina<br />

su sentieri spolverati di candida neve battuta, oppure ci<br />

si inoltra con le ciaspole nel Parco Naturale Puez-Odle. Gli<br />

accoglienti rifugi sono raggiungibili senza problemi anche<br />

in inverno. Tel. 0472/840180, www.funes.info.<br />

Furis e Forni di Sopra (Udine)<br />

Sono due tranquille stazioni sciistiche dominate dalle vette<br />

delle Dolomiti orientali, dove l’attività sportiva si alterna<br />

alla scoperta delle specialità gastronomiche, come il Prosciutto<br />

di Sauris, ed ai trattamenti rigeneranti per il corpo.<br />

Tel. 800/249905, www.carnia.org. n n n


Perle fuori d’Italia<br />

Del progetto euorpeo Alpine Pearls fanno<br />

parte città di cinque stati: Austria, Francia,<br />

Germania, Italia e Svizzera. Quella che può essere<br />

definita la più grande associazione turistica<br />

dell’arco alpino propone ai visitatori una<br />

“vacanza dall’automobile” all’insegna della<br />

mobilità dolce ed ecologica. Oltre alle località<br />

italiane descritte nell’articolo principale, aderiscono<br />

al progetto Arosa e Interlaken in<br />

Svizzera, Bad Reichenhall e Berchtesgaden<br />

iin Germania, Les Gets in Francia e<br />

Werfenweng in Austria. In quest’ultima stazione<br />

invernale, ad esempio, i turisti sono invitati<br />

a consegnare le chiavi dell’auto ed a ritirare<br />

una mobility card che da diritto all’utilizzo<br />

libero e gratuito di bus, auto e moto elettriche,<br />

taxi, carrozze trainate da cavalli e altre<br />

facilitazioni. Nella svizzera Arosa, a 1 00 metri<br />

d’altezza, si arriva direttamente in treno e si<br />

viaggia gratis sui bus cittadini. Per saperne di<br />

più sulle Perle delle Alpi si può visitare il sito<br />

internet: www.alpine-pearls.com .<br />

Per scoprire perchè Cogne (Ao), Ceresole Reale<br />

(To), Baceno-Alpe Devero (Vb), Braies (Bz),<br />

Racines (Bz), Funes (Bz), Rabbi (Tn), Forno di<br />

zoldo (Bl), Pietracamela (Te) e Caramanico<br />

Terme (Pe) sono state scelte da Legambiente<br />

e Touring Club Italiano come le migliori stazioni<br />

sciistiche italiane, per quanto riguarda<br />

l’ambiente e le strutture ricettive, bisogna invece<br />

consultare la prima Guida Bianca (Touring<br />

Club, 1 euro). Il libro segnala ben 210<br />

località montane italiane.<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

vivere bene<br />

Sono 11 le località italiane<br />

che fanno parte di un progetto<br />

europeo che vuole offrire<br />

ai turisti una dimensione<br />

libera da vincoli di traffico,<br />

rumore e inquinamento<br />

3<br />

Altre montagne<br />

Passo della Mendola-Ruffrè è una località trentina a<br />

cavallo tra Alta Val di Non e Oltradige. Nella zona si praticano<br />

soprattutto le attività alternative come fondo, orienteering,<br />

e ciaspole, per le quali i vasti altopiani con ampie<br />

radure aperte sono ideali. Gli amanti dello sci da discesa<br />

hanno a disposizione 4 km di piste in un ambiente dallo<br />

charme un po’ romantico, fra boschi immensi e ampi panorami.<br />

Il centro fondo Regole – Paradiso (con percorsi<br />

fino a 40 km) è tra più importanti del Trentino Alto Adige.<br />

Info: Ortler Skiarena, tel. 0471/ 22, www.ortlerskiarena.com.<br />

L’altipiano del Renon, nei pressi di Bolzano, regala un<br />

bel panorama della Val d’Adige, fino alle Dolomiti, e in<br />

inverno diventa meta ideale per una vacanza in tutta tranquillità<br />

sulla neve. Lontani dalla folla, ci si può godere il<br />

paesaggio invernale tra percorsi di fondo e piste da slittino<br />

per divertirsi come da bambini o con i bambini. Con tutta<br />

la famiglia ci si può anche concedere lunghe passeggiate<br />

o facili escursioni, come quella panoramica Cima Lago<br />

Nero. Il pomeriggio si può raggiungere in funivia Bolzano<br />

e scoprire le bellezze della città. Info: Associazione Turistica<br />

Renon, tel. 0471/3 100, www.ritten.com.<br />

Cerreto Laghi (Re), Cimone (Mo) e Corno alle Scale<br />

(Bo) sono le tre principali stazioni sciistiche dell’Emilia<br />

con oltre 1 chilometri di piste. Ma anche l’Appennino<br />

non è solo sci e snowboard. Chi ama la natura, può esplorare<br />

l’ambiente innevato calzando le “ciaspole”, oppure<br />

partecipando ad una delle tante escursioni organizzate nei<br />

parchi e nelle riserve naturali della regione. Chi cerca<br />

emozioni forti può provare l’ebbrezza dello sleddog, cioè<br />

una corsa su slitte trainate da cani come nel Grande Nord.<br />

Info: www.appenninoeverde.org, tel. 0 22/71413 oppure<br />

0 /20 20.


vivere meglio<br />

COnVenzIOnI Per I SOCI<br />

VACANZE SCIISTICHE A BARDONECCHIA<br />

<strong>Coop</strong> ha definito una convenzione valida per i<br />

soci <strong>Coop</strong> di tutta Italia che prevede sconti e<br />

offerte particolari nell’area del comprensorio<br />

sciistico di Bardonecchia, sede olimpica delle<br />

gare di snow board ai giochi di torino 2006.<br />

SCONTI<br />

NEGLI ALBERGHI ALLIANCE<br />

<strong>Coop</strong> ha definito una convenzione nazionale<br />

con l’Alliance Alberghi, gruppo<br />

che include i marchi Holiday Inn,<br />

Jolly e Crowne Plaza. Ai soci <strong>Coop</strong> verrà<br />

offerto uno sconto sulle tariffe proposte.<br />

Tale sconto sarà del 10% sulla<br />

migliore tariffa con colazione disponibile<br />

al momento della prenotazione<br />

sia essa telefonica o diretta al momento<br />

del check in.<br />

Per usufruire dello sconto occorre esibire<br />

la carta Sociocoop al momento<br />

della registrazione (check-in). La convenzione<br />

è valida fino al 31 dicembre<br />

2007.<br />

Per informazioni www.e-coop.it<br />

Per prenotazioni e informazioni di<br />

maggiore dettaglio consultare il sito<br />

www.alliancealberghi.com.<br />

Numero verde: 00407407<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

3<br />

Holiday Inn Tourin South<br />

Holiday Inn Piacenza<br />

Bardonecchia si trova in Piemonte, in Alta Valle di<br />

Susa e dispone di 100 Km di piste da discesa (di<br />

cui 3 con innevamento programmato) e 17 Km<br />

da fondo. Info: www.bardonecchiaski.com<br />

Sugli impianti sciistici la convenzione prevede<br />

uno sconto del 1 % se si acquista uno ski pass<br />

per giorni consecutivi (Info Tel. 0122- 137,<br />

E-mail: info@bardonecchiaski.com, Internet:<br />

www.bardonecchiaski.com).<br />

Tariffe scontate del 1 % anche al Villaggio Campo<br />

Smith (tel. 0122. 0 211), un nuovissimo<br />

complesso vacanze. Nel prezzo è incluso lo skipass<br />

per giorni.<br />

All’Hotel Rivè (tel. 0122. 0 233), una struttura 4<br />

stelle ricca di fascino e di comfort (che usufruisce<br />

delle strutture di Campo Smith), ai soci <strong>Coop</strong> che<br />

scelgono un soggiorno di 7 giorni in mezza pensione<br />

è offerto gratuitamente lo skipass per<br />

giorni.<br />

Inoltre sconto del 20% sul noleggio settimanale<br />

delle varie attrezzature per lo sci presso il Centro<br />

Rossignol di Campo Smith (tel. 0122- 7 ).<br />

Infine, per le lezioni di sci rivolte ai soci <strong>Coop</strong><br />

sono previsti sconti del 10% sulle lezioni singole<br />

e del 20% sulle lezioni di gruppo (minimo 3 persone).<br />

Per info: tel: 0122- 2 3; e-mail: scuolascibardonecchia@tin.it<br />

- www.scuolascibardonecchia.com<br />

Holiday Inn Modena<br />

Holiday Inn<br />

Pisa Migliarino<br />

Holiday Inn Rome West<br />

Holiday Inn Rome Pomezia<br />

Jolly Hotel Cagliari<br />

Holiday Inn Palermo<br />

Holiday Inn Milan Assago<br />

Holiday Inn Linate Airport<br />

Crowne Plaza Milan Linate<br />

Holiday Inn Trieste Duina<br />

Holiday Inn Venice Mestre M.<br />

Holiday Inn Verona<br />

Holiday Inn Bologna Via Emilia<br />

Jolly Hotel<br />

Catania Ognina


libri<br />

Parlare di gesù<br />

consumatori<br />

cultura e oltre<br />

Chi era veramente Gesù Cristo, al di là<br />

degli innumerevoli ritratti che ne sono<br />

stati fatti nel corso dei secoli, nella sua<br />

fisicità di uomo? E cosa è successo dopo<br />

la tragica giornata del Golgota? Cosa<br />

ha fatto davvero per meritare quella tragica,<br />

crudele fine sulla Croce? In quale<br />

rapporto era con i sacerdoti ebrei e con i romani?<br />

Sono alcune delle domande che si sono posti nel<br />

corso dei millenni tante donne e tanti uomini, cristiani<br />

e non cristiani, e a queste domande cerca di<br />

rispondere Corrado Augias in una intervista colloquio<br />

con il biblista Mauro Pesce, docente all’Università<br />

di Bologna. Ne esce il ritratto di un ebreo fedele<br />

alle tradizioni, ma nello stesso tempo insofferente<br />

verso quegli aspetti che sentiva superati e incongrui<br />

della sua fede tradizionale e che ha sentito una fortissima<br />

solidarietà con gli emarginati, per i quali si è<br />

sacrificato sino all’ultimo.<br />

Corrado Augias con Mauro Pesce<br />

Inchiesta su gesù, chi era l’uomo che ha cambiato<br />

il mondo<br />

Mondadori - 270 pagine, 17 euro<br />

La storia secondo Magris<br />

Sono soprattutto articoli usciti sul Corriere<br />

della Sera, quelli che Claudio Magris<br />

ha raccolto nel volume La storia non è<br />

finita e che ha come sottotitolo “etica,<br />

politica, laicità”. È il tentativo di dare risposte<br />

credibili alle molte domande che<br />

nascono in un momento di crisi nazionale,<br />

e non solo, nel quale sembrano venire meno le<br />

basi stesse della convivenza civile. Soprattutto sul concetto<br />

di laicità si sofferma Magris nei suoi scritti, vista<br />

non come contrapposizione alla religiosità, ma come<br />

“tolleranza, dubbio rivolto pure alle proprie certezze,<br />

autoironia, demistificazione di tutti gli idoli, anche dei<br />

propri; capacità di credere fortemente in alcuni valori,<br />

sapendo che ne esistono altri, pur essi rispettabili”.<br />

Claudio Magris<br />

La storia non è finita, etica, politica, laicità.<br />

garzanti - 246 pagine, 16 euro<br />

etica dell’alimentazione<br />

Segnaliamo un libro che può apparire specialistico,<br />

ma che è invece utile per affrontare un tema, quello<br />

dell’alimentazione, rispetto alla quale siamo chiamati<br />

ogni giorno a compiere scelte che devono essere<br />

consapevoli e improntate anche a criteri etici. L’autore<br />

è docente dell’Università di Bologna.<br />

Claudio Malagoli<br />

etica dell’alimentazione<br />

Aracne - 308 pagine, 17 euro<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

37<br />

mostre<br />

a cura di giorgio Oldrini<br />

A Padova c’è De Chirico<br />

Nella sua lunga vita Giorgio<br />

De Chirico ha attraversato<br />

ed inventato tanti stili<br />

diversi che ne fanno uno<br />

dei capostipiti indiscussi<br />

della pittura del ‘ 00, al<br />

quale si sono ispirati tanti<br />

artisti anche di formazione opposta. Ora la Fondazione<br />

Bano a Palazzo zambarella di Padova mette<br />

in mostra cento opere del Maestro, famoso soprattutto<br />

per l’invenzione dell’arte metafisica, ma<br />

che a quella creazione non si è certo fermato. “Bisogna<br />

dipingere ciò che non si vede” diceva De<br />

Chirico, e questo è stato il filo rosso che ha legato<br />

tutta la sua opera, nel corso dei decenni. Ora questa<br />

capacità creativa si può ammirare nella esposizione<br />

patavina che mette in mostra soprattutto le<br />

opere storiche degli inizi della attività, nei primi<br />

1 anni del ‘ 00. ma che si snoda poi fino all’ultimo<br />

periodo della sua vita, fino ai quadri del momento<br />

neo metafisico, a partire dal 1 0.<br />

De Chirico<br />

Palazzo zabarella, Padova<br />

tel. 049-8753100 - info@palazzozabarella.it<br />

dal 20 gennaio al 27 maggio<br />

Ingresso 10 euro<br />

Lavoro, arte e società<br />

Come è cambiato il lavoro, e quindi<br />

la società, tra l’ 00 e il ‘ 00. E’<br />

questo il filo conduttore di una<br />

mostra che dall’11 gennaio al 13<br />

aprile si può visitare al Museo Piaggio<br />

di Pontedera. Questi mutamenti,<br />

tra agricoltura ed industria,<br />

e tra questa ed il terziario si possono<br />

seguire attraverso un centinaio<br />

di quadri di autori conosciuti o inediti, fotografie e<br />

spezzoni di film. Pittori celebri come Pellizza da Volpedo,<br />

Vedova, Depero, Carrà, Mosè Bianchi, De Pisis,<br />

Soffici ci propongono la loro visione del lavoro,<br />

mentre le fotografie dell’Archivio Piaggio offrono<br />

immagini di momenti della produzione nello stabilimento<br />

di Pontedera, da quando i pezzi venivano<br />

spostati su carri trainati dai cavalli alla nascita della<br />

Vespa. Infine il cinema, con proiezioni di film italiani<br />

e stranieri centrati sul tema del lavoro o che ne offrono<br />

visioni anche solo tangenziali.<br />

Arte e lavoro ‘800/’900<br />

Museo Piaggio di Pontedera (Pisa)<br />

12 gennaio-13 aprile<br />

Ingresso 6 euro - tel. 058727171<br />

arte@fondazionepiaggio.it<br />

www.museopiaggio.it


Musica da sentire ...<br />

Le atmosfere sono quelle vellutate<br />

e sensuali del jazz, capaci di evocare<br />

Harlem ed il rinascimento<br />

della cultura afro americana degli<br />

anni ‘ 0, tra bebop e free jazz.<br />

Norah Jones è una poetessa con la consapevolezza<br />

delle voci che hanno descritto l’America e capace<br />

di ballate “disegnate per arrivare direttamente al<br />

cuore”. Not too Late è una raccolta che celebra i<br />

colori tenui dell’oscurità, quando le strade ed i club<br />

di New York si riempivano di musicisti che cantavano,<br />

come scrisse John Coltrane, L’Amore Supremo.<br />

norah Jones - Not Too Late - Blue note<br />

gentile rivista della Cop,<br />

Vi scrivo per ramaricarmi<br />

di un ramarico. Ho avuto<br />

la malaugurante idea di comprarmi<br />

uno di quei scatolini che si<br />

ascolta la musica con le cuffie che<br />

te la scarichi anche da internet. Inizialmente<br />

non sapevo su cosa<br />

orientarmi, per fortuna il nego-<br />

consumatori<br />

La sua voce eterea, in bilico tra folk<br />

americano e canzone d’autore francese<br />

torna a stupire. Adesso Carla<br />

Bruni trasforma in sentimentali frammenti<br />

pop i testi di poeti come Yeats,<br />

Auden, Emily Dickinson. Le parole diventano un tramite<br />

per portare sulla scena un intimismo malinconico,<br />

che fa della modella e cantante italiana la rappresentazione<br />

contemporanea della chanteuse francese.<br />

Carla Bruni - No Promises - naive<br />

...e da leggere<br />

cultura e oltre<br />

In un libro la ricostruzione di una vita<br />

caotica e senza regole, ma anche ricca<br />

di intensa consapevolezza sociale, del<br />

padre spirituale del funk, James Brown.<br />

I Feel Good è una celebrazione del suono<br />

urbano della comunità nera d’America,<br />

della rilettura dell’improvvisazione<br />

jazz per le piste da ballo. Dai concerti leggendari all’Apollo<br />

Theatre di Harlem (dove è iniziata la rivoluzione<br />

della soul music) ai successi discografici, dall’orgoglio<br />

del ghetto alle canzoni come I Feel Good che<br />

lettera di protesta<br />

di natalino Balasso<br />

www.natalinobalasso.net<br />

ziante e mi ha proposto il modello<br />

più costoso, quello che può contenere<br />

fino a 100.000 canzoni.<br />

Ho firmato le comode rate<br />

per il mutuo e ho portato a casa<br />

il mio nuovo gioiellino. Poi ho<br />

dovuto chiamare mio nipote perchè<br />

io non son buono a scaricarmi<br />

le canzoni da internet, così lui<br />

di Pierfrancesco Pacoda<br />

Voluto da Altromercato e distribuito<br />

dai negozi del commercio Equo e<br />

Solidale, questo Cd è la fotografia<br />

sonora di un viaggio alla ricerca del<br />

suono di Buenos Aires, quello delle<br />

milonga e dei quartieri dove il jazz dialoga con le<br />

tradizioni andine ed il bandoneon racconta avventure<br />

di Oceani e di migrazioni. Il risultato è un’affascinante<br />

miscela di emozioni, dal folk di Marianna Baraj<br />

alle Ande del gruppo Chalasa, sino alle poesie sul tango<br />

di Liana Felipe. Acquistando il cd si sostiene<br />

l’Union Campesina, gruppo di contadini del Chaco.<br />

Autori vari - Indie Argentine - Music rekk.<br />

La cantante degli Everithing but the Girl ha inciso un<br />

album che esalta la dimensione ultra romantica della<br />

creatività, facendo duettare la sua voce fiabesca con<br />

sontuosi arrangianti orchestrali che trasportano in un<br />

mondo dominato dai colori delle avventure fantasy.<br />

Come nella bellissima Here it Goes Again. Con citazioni<br />

che spaziano dalla disco orchestrale e sperimentale<br />

degli anni ‘70 al folk psichedelico che descrive la campagna<br />

inglese come il luogo di vivide esperienze.<br />

tracey thorn - Out oft he Woods - Virgin<br />

hanno influenzato generazioni di musicisti.<br />

James Brown - I Feel good - Minimum Fax<br />

Enzo Gentile ha ricostruito in questo appassionante<br />

volume, la lunga, eccitante storia del rock, dalle<br />

origini del 1 4, con la generazione di Elvis, passando<br />

per la psichedelia, il punk sino al suono<br />

contemporaneo. Restituendoci, però, una immagine<br />

“quotidiana” della musica, attraverso racconti<br />

che legano i protagonisti di questa cultura alle<br />

vicende della società.<br />

enzo gentile - A Day in the Life - editori riuniti<br />

Il video<br />

z P s g f H d<br />

Le scatoline per la musica<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

3<br />

mi ha iscritto a un sito illegale e<br />

mi ha scaricato tutte le canzoni,<br />

buttando dentro generi vari,<br />

compresi il gregoriano, i cori bulgari<br />

e Leone di Lernia.<br />

Sulle prime pensavo che era una<br />

cosa utile avere a disposizione<br />

100.000 canzoni, ma visto che<br />

dopo mezz’ora ero appena alla


concerto: Sting<br />

Le date: 22 e 23 febbraio<br />

n Musica dalle straordinarie<br />

suggestioni, capace di evocare<br />

un passato fatto di corti medioevali<br />

e ballate d’amore: è la<br />

rilettura delle partiture del<br />

composiore irlandese del ‘ 00<br />

John Dowland che Sting, insieme<br />

al musicista Edin Karamazov, ha raccolto nel<br />

disco Song From the Labyrint e che presenterà dal vivo<br />

nei due concerti italiani.<br />

La voce del cantante inglese ci restituisce tutta la semplice<br />

e immediata bellezza di brani che avvolgono,<br />

conquistano l’ascoltatore. I temi universali del sentimento<br />

e della passione e una meticolosa attenzione<br />

per la melodia li rende davvero vicini alla canzone<br />

pop. Un esperimento inedito per Sting, che ha coniugato<br />

i classici di Dowland (che spaziano dai madrigali<br />

di origine italiana alla canzone di corte francese) con i<br />

timbri del folk e li offre al pubblico con la stessa naturalezza<br />

con la quale canta i suoi brani più famosi.<br />

22 febbraio, roma, Parco della Musica<br />

23 febbraio, Milano, teatro degli Arcimboldi<br />

Un doppio dvd dedicato al compositore<br />

e cantante australiano Nick<br />

Cave, seguito dalle telecamere durante<br />

il tour del bellissimo album<br />

Abattoir Blues’/The Lyre of Orpheus.<br />

Una successione di canzoni che<br />

esplorano il versante più oscuro e vellutato<br />

del rock, tra citazioni che spaziano<br />

dai Velvet Underground al blues del delta del<br />

Mississippi. Atmosfere torbide, poesie ambientate<br />

sotto cieli minacciosi. Un ascolto (e una visione) per il<br />

crepuscolo invernale.<br />

nick Cave - the Abattoir Blues tour - Virgin<br />

n Il suo album appena uscito<br />

Dischi Volanti raccoglie una ricerca<br />

sulla bellezza e sulle possibiità<br />

infinite della parola, del<br />

verso poetico che si fa canzone<br />

pop. Suonerà dal vivo il 23 febbraio<br />

(a Firenze), 2 marzo (Bologna),<br />

marzo (Milano), 10<br />

marzo (Ancona) e il 14 marzo (Torino). Parliamo di<br />

Niccolò Fabi che ha raccontato a <strong>Consumatori</strong> le sue<br />

recenti passioni culturali.<br />

Quali sono i cd che più ascolti in questi giorni di<br />

prove del tour?<br />

Ho scoperto un cantautore americano, Sufjan Stevens,<br />

che ha un progetto straordinario, una serie di<br />

cd dedicati agli stati americani. Illinois è quello che<br />

più amo. Consiglio a tutti l’ascolto del cd omonimo<br />

del Collettivo Angelo Mai, una orchestra romana<br />

composta da moderni, bravissimi cantastorie. Anch’io<br />

ne farò parte appena terminato il tour. Tra i classici,<br />

in questi mesi ho ascoltato spesso Bob Marley’.<br />

e i libri?<br />

Ho appensa finito di leggere l’ultimo libro di Isabel<br />

Allende, Inés dell’Anima Mia, il racconto travolgente<br />

della vita dell’unica donna spagnola che partecipò<br />

alla conquista del Cile. E ho iniziato Il Cacciatore di<br />

Aquiloni di Khaled Hosseini, un romanzo drammatico,<br />

ambientato tra le rovine dell’Afghanistan di oggi.<br />

I dvd che hai acquistato?<br />

La prima serie di Lost. È un telefilm culto: non l’ho mai<br />

visto in televsione ed è divenuto oggetto di interesse,<br />

discussioni, fanatismo. E infatti mi ha immediatamente<br />

rapito. Al cinema ho visto il nuvo film di Muccino,<br />

La Ricerca della Felicità, il bellissimo Babel e Little Miss<br />

Sunshine. Poi ci sono i dvd musucali. Imperdibile,<br />

quello del concerto della cantautrice canadese Joni<br />

Mitchell con Jaco Pastorius e Pat Metheny, Shadows<br />

and Light.<br />

n a m r Q t b c<br />

ventesima, ho avuto un vago sospetto<br />

e ho cominciato a fare una<br />

botta di conti. Dunque, per ascoltare<br />

tutte le canzoni, prevedendo<br />

una durata media di 4 minuti a<br />

canzone, dovrei restare in ascolto<br />

tutti i giorni, per 12 ore al giorno<br />

almeno due anni e mezzo! Ma<br />

non è un passatempo, è una tortura<br />

nazista! E non solo, alla cinquantesima<br />

canzone ho cominciato<br />

a non capire più quello che<br />

stavo ascoltando, facevo confusione<br />

tra i testi e i generi, non saprei<br />

dire quello che sto ascoltando<br />

e comincio a mescolare i titoli:<br />

da “Sapore di sale rosa sale di pesco”<br />

a “Laura non c’è in questi<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

cultura e oltre<br />

anni 0”, da “O’ zappatore non<br />

votante” a “La fuga di Bach dalla<br />

via Gluck”.<br />

Mio nipote mi dice che se rimango<br />

alla sola musica, sono indietro<br />

come il didietro di un millepiedi.<br />

Adesso è uscito un scatolino<br />

uguale al mio, che oltre alla musica<br />

ha anche il video, che ti puoi<br />

scaricare i film da internet. E’ comodissimo<br />

perchè invece di guardare<br />

un film sul maxischermo<br />

con i effetti speciali, ti guardi un<br />

schermino grande come una scatola<br />

di fiammiferi che se una ha le<br />

tette grandi, percepisci che è<br />

femmina, se no fai fatica perfino a<br />

capire se si tratta di King Kong o<br />

3<br />

l’intervista: nicolò Fabi<br />

Lucio Dalla. E questo scatolino<br />

può contenere fino a 100 film,<br />

che sono meno delle canzoni, ma<br />

durano un’ora e mezza ciascuno.<br />

A questo punto, l’unico modo<br />

per farcela è ascoltare le canzoni<br />

nel mentre che si guarda i film e<br />

forse riesci a progredire nella lista.<br />

Non so proprio come fare. Per<br />

fortuna ho letto che a scaricare<br />

la musica illegalmente da internet<br />

si finisce in galera, così almeno<br />

avrò un po’ di tempo libero<br />

per portarmi avanti col lavoro.<br />

Ecco qual’è il problema del nostro<br />

paese: troppe canzoni e<br />

poco tempo!<br />

natalino Balasso


Dopo un 2006<br />

senza significativi<br />

miglioramenti<br />

sul fronte<br />

dei consumi,<br />

le previsioni<br />

per il 2007 sono<br />

improntate<br />

alla prudenza<br />

un 2007 di conve<br />

Intervista<br />

al presidente<br />

Marco Pedroni:<br />

“<strong>Coop</strong> Nordest<br />

rafforza nell’anno<br />

appena iniziato<br />

le iniziative<br />

a favore<br />

dei consumatori<br />

e si prepara<br />

a importanti<br />

aperture”<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

di mauro Poletti<br />

Il 2006 non si è dimostrato migliore per i consumi del<br />

2004 e 2005. La frenata dei consumi alimentari è<br />

proseguita infatti per il terzo anno consecutivo. La<br />

perdita di potere d’acquisto delle famiglie italiane, unita<br />

a una scarsa fiducia sulle possibilità di ripresa economica<br />

del Paese, ha continuato a spingere al ribasso le vendite<br />

della distribuzione moderna, nonostante qualche<br />

debole segnale di ripresa negli ultimi mesi dell’anno.<br />

Per il 2007 le previsioni sono improntate a una comprensibile prudenza, non<br />

essendo ad oggi ipotizzabile una decisa inversione di tendenza.<br />

Come si è comportata <strong>Coop</strong> Nordest in questo scenario difficile? E quali sono<br />

le prospettive e gli obiettivi per l’anno appena iniziato?<br />

Marco Pedroni, presidente della cooperativa, traccia un primo bilancio sull’anno<br />

passato, almeno per quanto riguarda le vendite: “L’andamento difficile<br />

dei consumi - conferma - ha limitato la crescita delle vendite di <strong>Coop</strong> Nordest:<br />

nel 2006 abbiamo raggiunto gli 861 milioni di euro, con un aumento del 2,4%<br />

rispetto al 2005; senza le nuove aperture nel corso dell’anno avremmo avuto<br />

però una diminuzione dell’1,4%. Hanno tenuto bene i supermercati mentre<br />

alcune difficoltà si sono riscontrate negli ipermercati, come era successo nell’anno<br />

precedente. Le vendite degli ipermercati sono aumentate nel comples-<br />

40


nienza e sviluppo<br />

so del 6% grazie all’apertura dell’Ipercoop di Pordenone<br />

a fine settembre 2006 e dell’Ipercoop di Suzzara, in provincia<br />

di Mantova nell’ottobre 2005; senza queste nuove<br />

strutture avremmo registrato un calo di vendite nella<br />

rete iper di circa il 3,3%”.<br />

In che misura questi andamenti influenzeranno i risultati<br />

di bilancio 2006?<br />

È ancora presto per chiudere il bilancio 2006. Prevediamo<br />

un risultato della gestione commerciale leggermente<br />

negativo seppur vicino al pareggio, mentre la gestione<br />

finanziaria raggiungerà ottimi utili; nel complesso il risultato<br />

aziendale di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest nel 2006<br />

resterà su elevati livelli positivi.<br />

Al di là dei risultati economici, come valuti il 2006 di<br />

<strong>Coop</strong> Nordest per quanto riguarda la tutela dei consumatori?<br />

Abbiamo fatto molto anche quest’anno per assicurare<br />

una forte convenienza ai soci e consumatori <strong>Coop</strong>. Come<br />

ormai da più di 5 anni, ci siamo impegnati a mantenere i<br />

prezzi al di sotto dell’inflazione alimentare Istat; in più<br />

abbiamo praticato una forte convenienza su un ampio<br />

paniere di beni essenziali per i consumi delle famiglie (il<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

41<br />

cosiddetto carrello della spesa), posizionandoci come i<br />

più convenienti in assoluto sul mercato. E poi abbiamo<br />

proposto nuove iniziative di convenienza che sono state<br />

molto apprezzate. Mi riferisco allo sconto 10% sulla spesa<br />

di fine mese - per i soci che nel mese precedente hanno<br />

raggiunto i 250 euro di spesa oppure le 8 spese - o all’ulteriore<br />

sconto sui prodotti in offerta con l’aggiunta di<br />

punti sociocoop, o, ancora, alla possibilità di ottenere le<br />

ricariche telefoniche con i punti.<br />

Abbiamo privilegiato i soci che hanno con la cooperativa<br />

un rapporto assiduo e continuativo e assicurato loro ulteriori<br />

tangibili vantaggi. Se nell’arco dell’anno sommiamo<br />

queste iniziative, il risparmio per la famiglia che fa<br />

spesa alla <strong>Coop</strong> è stato davvero consistente, di diverse<br />

centinaia di euro”.<br />

Ci sarà tempo per una valutazione più approfondita della<br />

gestione 2006, anche alla luce dei dati economici e<br />

sociali che saranno noti nei prossimi mesi. Passiamo<br />

ora al 2007: come si presenta la cooperativa all’appuntamento<br />

con il nuovo anno?<br />

Sono già state definite le nostre previsioni e i nostri<br />

obiettivi all’interno del bilancio sociale preventivo 2007.<br />

continua a pagina 42 >


Ci aspettiamo non una forte ripresa dei consumi alimentari<br />

ma qualche segnale di miglioramento. Avremo inoltre<br />

una concorrenza sempre più nutrita nel territorio in<br />

cui operiamo, anche nelle aree in cui ha già raggiunto<br />

livelli elevatissimi come a Mantova e a Gorizia.<br />

consumatori<br />

Nell’anno in corso ci proponiamo di tenere la gestione<br />

commerciale in equilibrio - anche grazie alla completa<br />

attuazione del progetto di efficienza che già ha prodotto<br />

notevoli benefici negli ultimi due anni - e di realizzare<br />

un risultato aziendale complessivo positivo e<br />

significativo.<br />

Sul piano della convenienza rafforzeremo le iniziative<br />

del 2006: ad esempio gli sconti del 10% sull’intera spesa<br />

inizieranno subito e per un periodo di tempo più ampio.<br />

Così come riconfermiamo il forte impegno per lo sviluppo<br />

della rete di vendita che porterà nel 2007 e negli anni<br />

prossimi a nuove importanti aperture in quasi tutte le<br />

province in cui operiamo.<br />

Dopo l’apertura dell’Ipercoop di Pordenone nel 2006,<br />

verrà inaugurato nei prossimi mesi l’Ipercoop di Piacenza<br />

che i soci della città e della provincia attendono<br />

da diversi anni. Nel 2007 diventerà operativa anche<br />

Ipercoop Sicilia, società costituita da <strong>Coop</strong> Nordest e da<br />

altre tre cooperative, che aprirà a Ragusa il primo Ipercoop<br />

dell’isola a cui ne seguiranno altri 4-5 nei prossimi<br />

anni.<br />

L’ipermercato è però la tipologia di vendita che più è<br />

stata colpita in questi anni dal calo dei consumi…<br />

Sì, è vero: in una fase in cui i consumatori spendono<br />

meno, tendono anche a frequentare meno le grandi<br />

strutture che risultano perciò più penalizzate. In questi<br />

anni c’è stata poi una proliferazione di centri commerciali<br />

non sempre di alta qualità.<br />

Le grandi strutture rimarranno comunque importanti<br />

anche in futuro; esse conservano grosse potenzialità ma<br />

occorre puntare sull’innovazione. Va prestata molta attenzione<br />

a come si costruiscono i centri commerciali e<br />

rete di vendita<br />

al via un iper e tre super<br />

L’attività di sviluppo e di adeguamento della rete di<br />

vendita di <strong>Coop</strong> Nordest sarà molto intensa anche nel<br />

2007 e porterà al completamento di importanti interventi<br />

già nell’anno in corso. Altri saranno completati<br />

nei prossimi anni.<br />

Nuove aperture<br />

Se il 2006 è stato l’anno dell’apertura dell’Ipercoop<br />

Meduna di Pordenone, il 2007 sarà quello<br />

dell’Ipercoop di Piacenza. La grande struttura<br />

(8.000 mq di area di vendita) sarà inserita in un<br />

nuovo centro commerciale la cui inaugurazione è<br />

prevista in primavera. In concomitanza con l’entrata<br />

in funzione dell’Ipercoop, verranno chiusi in<br />

città i supermercati di via Campo Sportivo Vecchio<br />

e via Lanza. Tre i supermercati in apertura nel corso<br />

dell’anno a Castel Goffredo (Mn), Rio Saliceto<br />

(Re) e Castelmassa (Ro). Mentre a Rio Saliceto si<br />

tratta della sostituzione del vecchio super con uno<br />

gennaio/febbraio 2006<br />

coop consumatori nordest<br />

42<br />

mi riferisco sia ai negozi della galleria che all’ipermercato.<br />

La formula iper è in evoluzione verso una maggiore<br />

specializzazione dell’offerta, verso un ripensamento dei<br />

formati e un rilancio dell’idea di convenienza caratteristica<br />

di questa tipologia. Da parte nostra stiamo lavorando<br />

a centri commerciali di nuova generazione, come<br />

quello di Piacenza, rinnovando di pari passo quelli esistenti”.<br />

Dunque convenienza, sviluppo della rete di vendita, innovazione<br />

commerciale: sono queste le linee guida per<br />

il 2007…<br />

Sì, unite però al forte orientamento alla responsabilità<br />

sociale, alla socialità e alla solidarietà che caratterizza e<br />

distingue <strong>Coop</strong> dalle altre catene della distribuzione.<br />

Attività come l’educazione al consumo consapevole<br />

con le scuole, il sostegno da parte dei soci a decine di<br />

progetti di solidarietà locale proposti dalle associazioni<br />

di volontariato e a diversi progetti di solidarietà internazionale<br />

che continuano nel tempo con obiettivi chiari<br />

e verificabili, traducono i nostri valori cooperativi in<br />

fatti quotidiani.<br />

E dimostrano che si può fare impresa facendosi carico<br />

dei problemi della società e delle comunità. n n n<br />

più moderno e più grande (750 mq), a Castel Goffredo<br />

e a Castelmassa <strong>Coop</strong> Nordest non era presente.<br />

I due nuovi super (rispettivamente di 1.500<br />

mq e 840 mq) estendono quindi la rete di vendita<br />

della cooperativa a nuove aree.<br />

Complessivamente nel 2007 sono previste aperture<br />

per oltre 11.000 mq di area di vendita.<br />

ristrutturazioni<br />

Verranno completate nella prima parte dell’anno le<br />

ristrutturazioni dei supermercati di Reggio Est e di Castiglione<br />

delle Stiviere (Mn), mentre nella seconda<br />

parte verranno avviate quelle di Novellara (Re) e Sant’Ilario<br />

d’Enza (Re) che saranno concluse nel 2008.<br />

cantieri<br />

Diversi i cantieri già attivi o che verranno attivati nel<br />

2007 che porteranno a nuove aperture o all’ampliamento<br />

di strutture esistenti nel 2008 e negli anni successivi<br />

sia in Emilia-Lombardia che in Friuli Venezia<br />

Giulia-Veneto.


coop consumatori nordest<br />

attività sociali<br />

centrale il ruolo dei distretti<br />

claudio toso, direttore soci<br />

e comunicazione: “i rappresentanti<br />

locali dei soci saranno impegnati<br />

anche nel 2007 nella promozione<br />

di diversi progetti coop”<br />

Mezzo milione: a tanto ammontano<br />

i soci di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />

Nordest alla fine<br />

del 2006. Dodici anni fa, al momento<br />

dell’unificazione di <strong>Coop</strong> Nordemilia<br />

e <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Friuli Venezia<br />

Giulia, non raggiungevano i 300 mila.<br />

Il superamento della soglia dei 500<br />

mila soci dimostra che la cooperativa<br />

unificata ha messo solide radici nelle<br />

comunità locali, grandi e piccole, in<br />

cui è presente.<br />

Con Claudio Toso, direttore soci e comunicazione,<br />

facciamo il punto sulle<br />

attività sociali di <strong>Coop</strong> Nordest, cioè<br />

sulle attività che si traducono in vantaggi<br />

e ricadute positive per le stesse<br />

comunità locali e che vedono protagonisti<br />

i soci.<br />

“ Le attività e gli obiettivi che abbiamo<br />

impostato per il 2007 - esordisce Toso<br />

– si basano sul consistente bagaglio di<br />

progetti, iniziative e risultati acquisiti<br />

negli anni scorsi che rendono la nostra<br />

esperienza una delle più innovative<br />

nel panorama della cooperazione di<br />

consumatori a livello nazionale e sono<br />

indirizzati a rafforzare il ruolo dei soci<br />

e la socialità della cooperativa, cioè la<br />

sua capacità di contribuire efficacemente<br />

allo sviluppo sociale e civile dei<br />

tanti territori in cui opera”.<br />

Vuoi spiegare brevemente quali forme<br />

ha assunto la partecipazione dei<br />

soci in Nordest?<br />

La nostra organizzazione sociale è basata<br />

su 56 distretti sociali, ognuno dei<br />

quali è diretto da un consiglio distrettuale<br />

eletto dall’assemblea dei soci del<br />

distretto. I rappresentanti locali dei<br />

soci, componenti i consigli, sono più<br />

di mille. Ai consigli distrettuali è affidato<br />

un ruolo centrale in quanto spetta<br />

a loro sviluppare l’attività sociale<br />

della cooperativa a livello locale, rap-<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007 43<br />

portandosi con gli enti locali, le scuole<br />

e le associazioni di volontariato. I<br />

rapporti che hanno instaurato in questi<br />

anni con il territorio sono improntati<br />

ad uno spirito di collaborazione<br />

vera, basata sulla condivisione di<br />

obiettivi, progetti e modalità di realizzazione.<br />

Attraverso i consigli distrettuali vengono<br />

realizzate le più significative attività<br />

sociali della cooperativa.<br />

Prendiamo l’educazione al consumo<br />

consapevole: sono i rappresentanti locali<br />

dei soci che contattano le scuole e<br />

decidono come distribuire le animazioni<br />

tra i vari istituti. E così per<br />

quanto riguarda i progetti di Vantaggi<br />

per la Comunità: sono ancora i rappresentanti<br />

dei soci che fanno una ricognizione<br />

dei bisogni sociali della<br />

realtà locale, individuano il progetto<br />

da sostenere e sviluppano poi assieme<br />

alle associazioni partner l’azione di<br />

informazione a punto vendita.<br />

Anche l’ultimo nato, il progetto Brutti<br />

ma buoni per la donazione dei prodotti<br />

non più commercializzabili a<br />

chi si trova in una situazione di bisogno,<br />

vede impegnati i consigli distrettuali<br />

nella scelta delle associazioni a<br />

cui consegnare gratuitamente questi<br />

prodotti.<br />

Per sviluppare queste attività occorrono<br />

delle risorse. I consigli<br />

distrettuali dispongono di risorse<br />

adeguate?<br />

Le risorse che i consigli distrettuali<br />

riversano sul territorio, attraverso le<br />

modalità che ho richiamato prima,<br />

rappresentano una ricaduta significativa<br />

ed importante<br />

Nel 2006 sono state complessivamente<br />

pari a 1.078.000 euro di cui 795.500<br />

euro per Vantaggi per la Comunità,<br />

versati dai soci mediante la donazione<br />

di punti sociocoop, 192.500 euro per<br />

Brutti ma buoni e 90.000 per l’educazione<br />

al consumo consapevole. A<br />

questi vanno aggiunti 981.000 euro a<br />

favore dei progetti di solidarietà internazionale,<br />

sempre donati dai soci<br />

con i punti, che sono sostanzialmente<br />

risorse che le nostre comunità locali<br />

destinano alle comunità povere<br />

del Sud del mondo.<br />

Oltre a ciò, ogni consiglio ha una sua<br />

dotazione finanziaria che viene utilizzata<br />

in piena autonomia, quantificata<br />

attraverso la predisposizione del piano<br />

annuale delle attività del distretto.<br />

Per il 2006 l’ammontare di queste risorse<br />

è stato di 170.000 euro.<br />

E per quanto riguarda il 2007?<br />

È evidente che il primo obiettivo è<br />

quello di consolidare al meglio le attività<br />

già in essere, andando all’estensione<br />

di quelle - come il progetto<br />

Brutti ma buoni - che non coinvolgono<br />

ancora tutti i distretti. Stiamo lavorando<br />

anche a progetti innovativi<br />

come il progetto sul risparmio energetico<br />

e le fonti rinnovabili, un progetto<br />

pilota che sperimenteremo a<br />

Reggio Emilia e Udine.<br />

Nei prossimi mesi i consiglieri distrettuali<br />

saranno poi impegnati in<br />

una importante scadenza democratica:<br />

la selezione dei candidati per il<br />

nuovo consiglio di amministrazione.<br />

Spetta infatti a loro scegliere attraverso<br />

il voto chi rappresenterà nel<br />

prossimo triennio i soci del proprio<br />

ambito territoriale nell’organo di governo<br />

della cooperativa. n n n


coop consumatori nordest<br />

I dipendenti di<br />

consumatori<br />

e il rinnovo dell’integrativo<br />

Oltre il 90% dei lavoratori è a tempo indeterminato e il loro<br />

trattamento economico è tra i migliori della distribuzione<br />

moderna. La trattativa con i sindacati per il contratto integrativo<br />

Quella di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />

Nordest è una “macchina”<br />

complessa. Ogni giorno migliaia<br />

di dipendenti dietro i banchi dei<br />

prodotti freschi, nelle corsie dei reparti,<br />

alle casse, negli uffici fanno funzionare<br />

supermercati e ipermercati, dalle piccole<br />

strutture con pochi addetti alle<br />

grandi con centinaia di lavoratori.<br />

Insieme ai soci, i lavoratori <strong>Coop</strong> sono<br />

la componente fondamentale di una<br />

cooperativa di consumatori: sono affidati<br />

alla loro professionalità e al loro<br />

impegno il rapporto con i soci e i consumatori<br />

all’interno dell’area di vendita,<br />

la qualità del servizio, l’attenzione e<br />

l’ascolto delle esigenze che esprimono.<br />

La condizione dei lavoratori<br />

<strong>Coop</strong> Nordest ha sempre prestato<br />

molta attenzione alla condizione dei<br />

propri dipendenti. In un’epoca in cui è<br />

molto cresciuta la precarietà del lavoro,<br />

in cui si sono diffuse forme di lavoro<br />

a termine, oltre il 90% dei quasi 4<br />

mila lavoratori Nordest sono a tempo<br />

indeterminato, hanno cioè la garanzia<br />

di un lavoro stabile e sicuro, possono<br />

fare progetti sul proprio futuro. I rapporti<br />

di lavoro a tempo determinato<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

sono utilizzati per la sostituzione di<br />

malattie lunghe, per le maternità o<br />

per i picchi stagionali; questi rapporti<br />

vengono consolidati nel tempo e sono<br />

i primi ad essere trasformati in tempo<br />

indeterminato.<br />

Ma vediamo più in dettaglio la situazione<br />

retributiva. Pur in un settore dove le<br />

retribuzioni sono abbastanza basse, il<br />

trattamento economico dei dipendenti<br />

in <strong>Coop</strong> Nordest è superiore a quello<br />

della generalità delle imprese private<br />

della grande distribuzione, ed è tra i<br />

più elevati anche nell’ambito delle cooperative<br />

di consumatori. Esistono due<br />

premi aziendali che provengono dalle<br />

due cooperative che unendosi hanno<br />

fatto nascere Nordest, quello in Emilia<br />

e Lombardia è il più alto tra le imprese<br />

private e cooperative, mentre in Friuli<br />

Venezia Giulia e Veneto il premio è comunque<br />

superiore alla media del mercato.<br />

Sempre tra i trattamenti più alti del<br />

mercato vanno annoverati anche gli<br />

importi massimi conseguibili dal salario<br />

variabile collettivo (il salario collegato<br />

ai risultati della gestione commerciale)<br />

e le maggiorazioni orarie del<br />

lavoro domenicale e festivo (+135% in<br />

44<br />

Emilia-Lombardia e +100% in Friuli<br />

Venezia Giulia-Veneto rispetto alla retribuzione<br />

oraria non festiva). Infine<br />

anche per quanto riguarda orario e<br />

permessi dei lavoratori le condizioni di<br />

cui godono i lavoratori in Nordest sono<br />

sicuramente molto favorevoli.<br />

Il rinnovo dell’integrativo<br />

Da diversi mesi è in atto un confronto<br />

in Nordest tra le organizzazioni sindacali<br />

e la direzione aziendale per il rinnovo<br />

del contratto integrativo aziendale.<br />

A seguito del non raggiungimento<br />

di un’ipotesi di accordo nell’incontro<br />

del 21 dicembre, la sola Filcams Cgil ha<br />

proclamato uno sciopero sabato 23 dicembre,<br />

nel pieno del periodo degli acquisti<br />

natalizi, che ha provocato effetti<br />

limitati con la chiusura o la parziale<br />

apertura per mezza giornata di una<br />

quindicina di supermercati, mentre gli<br />

ipermercati e la maggioranza degli<br />

stessi supermercati sono rimasti aperti<br />

per l’intera giornata.<br />

La cooperativa ha giudicato grave e immotivata<br />

la proclamazione dello sciopero.<br />

Perché immotivata? Perché non<br />

sono state considerate le condizioni<br />

positive raggiunte finora. Perché non<br />

si è voluto tenere conto della necessità<br />

di creare condizioni più compatibili<br />

con il mercato per lo sviluppo della<br />

cooperativa. E perché la cooperativa ha<br />

espresso la disponibilità ad un accordo<br />

anche migliorativo rispetto ai contratti<br />

siglati recentemente in tre cooperative<br />

di consumatori (<strong>Coop</strong> Adriatica, Unicoop<br />

Tirreno e Novacoop Piemonte)<br />

sui punti chiave quali premi aziendali,<br />

retribuzioni variabili e trattamenti domenicali.<br />

Il calo dei consumi<br />

La diversità di posizioni tra le parti nasce<br />

dalla differente risposta alla situazione<br />

attuale del mercato della distribuzione<br />

moderna, in particolare della


coop consumatori nordest<br />

<strong>Coop</strong> Nordest<br />

distribuzione alimentare in cui <strong>Coop</strong><br />

<strong>Consumatori</strong> Nordest è leader.<br />

Su questo mercato si è verificata negli<br />

ultimi anni una riduzione dei<br />

consumi accompagnata da un forte<br />

aumento della concorrenza.<br />

La torta si è fatta più piccola e nello<br />

stesso tempo c’è maggiore competizione<br />

per ottenerne una fetta.<br />

La concorrenza è costituita non solo<br />

da catene nazionali, ma anche da catene<br />

a base regionale e locale che sul<br />

proprio territorio esprimono una notevole<br />

capacità competitiva, applicando<br />

politiche retributive e di gestione<br />

delle risorse umane ben diverse da<br />

quelle di <strong>Coop</strong> Nordest e sostenendo<br />

perciò costi di personale sensibilmente<br />

inferiori.<br />

In questa situazione la cooperativa<br />

non intende subire l’iniziativa altrui,<br />

lasciando che vengano erose dalle altre<br />

catene le sue quote di mercato.<br />

Conferma anzi i suoi programmi di<br />

sviluppo della rete di vendita che prevedono<br />

nel triennio investimenti per<br />

oltre 230 milioni di euro che porteranno<br />

alla creazione di 600 nuovi<br />

posti di lavoro.<br />

Ma c’è una condizione ineludibile –<br />

ha sostenuto <strong>Coop</strong> Nordest al tavolo<br />

della trattativa – perché la sua strategia<br />

di convenienza e di sviluppo a favore<br />

dei consumatori abbia successo:<br />

che si riducano le differenze rispetto<br />

ai concorrenti. In che modo?<br />

Le proposte che la cooperativa ha<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

avanzato mirano da un lato a mantenere<br />

e consolidare gli attuali livelli<br />

retributivi dei lavoratori in forza,<br />

confermando stabilità e sicurezza dei<br />

posti di lavoro, e dall’altro puntano a<br />

ricercare modalità retributive a costo<br />

inferiore per i nuovi assunti – ma comunque<br />

più alte della media del<br />

mercato -, a modificare il sistema di<br />

incentivazione economica con un<br />

maggior collegamento della retribuzione<br />

variabile ai risultati del proprio<br />

punto di vendita, a ridefinire il sistema<br />

di maggiorazione salariale per le<br />

festività e a modificare alcuni vincoli<br />

organizzativi.<br />

In questo quadro la cooperativa ha<br />

dichiarato il suo interesse a proseguire<br />

nell’armonizzazione e omo-<br />

45<br />

geneizzazione dei trattamenti dei<br />

lavoratori che operano nei diversi<br />

territori.<br />

Come si è detto, queste proposte sono<br />

superiori rispetto a quelle concordate<br />

con le organizzazioni sindacali<br />

nelle altre cooperative interessate recentemente<br />

dal rinnovo del contratto<br />

integrativo aziendale.<br />

Ora la trattativa tra le parti dovrà riprendere,<br />

partendo dalla consapevolezza<br />

che in gioco c’è il ruolo che in<br />

futuro la cooperativa potrà avere sul<br />

mercato. Non sono in discussione invece<br />

dignità e diritti dei lavoratori<br />

che in <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />

stanno a cuore a tutti.<br />

(ndr: articolo redatto il 22/01/07 a<br />

trattativa in corso). n n n


a marzo i candidati<br />

per il nuovo consiglio<br />

verranno resi noti<br />

nelle prossime<br />

settimane tempi<br />

e modalità<br />

per candidarsi<br />

nel mese di marzo<br />

a consigliere<br />

d’amministrazione<br />

di coop Nordest.<br />

i candidati<br />

dovranno essere<br />

in possesso<br />

di precisi requisiti<br />

consumatori<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

coop consumatori nordest<br />

di mauro Poletti<br />

Sta per scadere il Consiglio di Amministrazione<br />

di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />

Nordest e le assemblee<br />

dei soci del maggio prossimo dovranno<br />

procedere al suo rinnovo per il triennio<br />

2007-2010. Si tratta di un appuntamento<br />

importante per la vita democratica<br />

interna in quanto il Consiglio di<br />

Amministrazione è l’organo di governo<br />

della cooperativa e ai suoi membri<br />

sono affidati compiti fondamentali di<br />

indirizzo sulle strategie dell’impresa e<br />

di gestione aziendale. Spetta, ad esempio,<br />

al Consiglio d’Amministrazione,<br />

sulla base dello Statuto Sociale, redigere<br />

i bilanci, deliberare tutti gli atti e i<br />

contratti di ogni genere, nominare i<br />

direttori, individuare le modalità per<br />

rendere sempre migliori i rapporti di<br />

collaborazione tra gli organi di direzio-<br />

46<br />

ne e il personale dipendente. Il Consiglio<br />

nomina al suo interno il presidente<br />

che è il rappresentante legale della cooperativa<br />

e coordina l’attività della direzione<br />

aziendale, e nomina altresì il<br />

vice-presidente a cui il presidente può<br />

delegare parte dei suoi compiti.<br />

I requisiti richiesti<br />

Come verranno scelti i nuovi consiglieri?<br />

Verranno selezionati in base alla<br />

procedura democratica prevista dallo<br />

Statuto Sociale e dal Regolamento<br />

Elettorale. Punto di partenza della procedura<br />

è la presentazione alla Commissione<br />

Valori e Regole della propria candidatura<br />

a consigliere da parte dei soci<br />

che ritengono di possedere i requisiti<br />

richiesti dallo Statuto:<br />

• almeno 5 anni di iscrizione ininterrotta<br />

nel libro soci della cooperativa;<br />

• esperienza almeno triennale in organismi<br />

partecipativi della cooperativa o<br />

documentata esperienza come amministratore<br />

o dirigente/quadro di società<br />

cooperative o ordinarie oppure esperienza<br />

come pubblico amministratore<br />

o come esperto in materie economiche<br />

e di amministrazione d’impresa;<br />

• possesso del requisito di onorabilità<br />

cooperativa, rappresentato da un comportamento<br />

sociale coerente con gli<br />

ideali di mutualità e di solidarietà propri<br />

del movimento cooperativo indicati<br />

nella Carta dei Valori e delle Regole.<br />

La Commissione Valori e Regole accerterà<br />

il possesso dei requisiti richiesti da<br />

parte dei soci che presenteranno la propria<br />

candidatura a consigliere sulla<br />

base della documentazione allegata.<br />

Coloro che supereranno il vaglio della<br />

Commissione Valori e Regole parteciperanno<br />

al percorso, previsto dal Regolamento<br />

Elettorale, che porterà alla selezione<br />

della lista dei candidati da<br />

sottoporre al voto delle assemblee separate<br />

dei soci del maggio 2007.<br />

Nel prossimo numero illustreremo le<br />

tappe e le modalità del percorso elettorale.<br />

Le candidature andranno presentate<br />

nel marzo prossimo: periodo e<br />

modalità di presentazione saranno comunicate<br />

attraverso l’affissione di locandine<br />

in tutti i punti vendita. n n n


mondi da conoscere<br />

Due incontri<br />

pubblici, uno<br />

sui giovani e l’altro<br />

sulla solidarietà<br />

internazionale,<br />

affrontano i temi al<br />

centro dei progetti<br />

sostenuti dai soci<br />

consumatori<br />

di viviana monti<br />

Planetario si rifà il look<br />

Per Nuova Planetario - la società di viaggi e turismo di<br />

<strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest - è l’ora del restyling (parola<br />

inglese entrata nel gergo comune che sta per rifacimento,<br />

rinnovamento).<br />

“Abbiamo avvertito l’esigenza - spiega Onder Vecchi, direttore<br />

di <strong>Coop</strong> Nordest per le società partecipate – di dare<br />

maggiore visibilità al marchio Planetario rafforzando la<br />

nostra immagine di società presente e radicata ormai in<br />

quasi tutte le province in cui opera la cooperativa, in grado<br />

di dare un servizio professionale per i viaggi individuali e<br />

di gruppo ai soci <strong>Coop</strong> ed a tutti i clienti.<br />

Questa esigenza ci ha indotto a ripensare lo storico marchio<br />

Planetario Agenzie Viaggi che risultava un po’ datato<br />

dal punto di vista grafico. Attraverso un intervento di restyling<br />

lo abbiamo reso più attuale e distintivo rispetto a<br />

quelli dei nostri concorrenti, pur mantenendo una continuità<br />

con il precedente”.<br />

Progressivamente spariranno dalle agenzie viaggi della<br />

società le diverse insegne attuali (Boem & Paretti e Antonietti<br />

Viaggi in Friuli Venezia Giulia, Gotico Viaggi a Piacenza,<br />

Plaza Battistero Viaggi a Cremona e Brescia, ecc),<br />

conseguenti alle acquisizioni fatte nel tempo, che verran-<br />

coop consumatori nordest<br />

Mancano ormai pochi giorni alla chiusura della raccolta punti<br />

2006-2007 che terminerà il 25 febbraio, lasciando poi ancora un<br />

mese di tempo (fino al 31 marzo) ai soci per utilizzare i punti<br />

accumulati.<br />

Per far conoscere e valorizzare i progetti di solidarietà locale e internazionale<br />

che possono essere aiutati con i punti, la cooperativa ha programmato<br />

alcune iniziative sia in Friuli Venezia Giulia che in Emilia.<br />

• A Udine il 14 febbraio, alle 9.30, si parlerà dei giovani in un incontro<br />

pubblico in cui verrà presentata la campagna <strong>Coop</strong> Futuro Prossimo,<br />

progetti per le nuove generazioni. L’incontro si terrà nell’aula magna<br />

dell’Iti Arturo Malignani (viale Leonardo da Vinci, 10) con l’intervento<br />

di Roberto Sgavetta, vice presidente di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest, Lorenzo<br />

Croattini, assessore all’ambiente del Comune di Udine, Don Pierluigi<br />

Di Piazza del Centro Balducci di Udine. Parteciperanno gli studenti<br />

del Malignani.<br />

• A Pordenone il 22 febbraio, sempre alle ore 9.30, è previsto un secondo<br />

incontro pubblico, questa volta sul tema della solidarietà internazionale<br />

(sala convegni della Regione). Sono previsti gli interventi di Roberto Sgavetta,<br />

Sergio Bolzonello, sindaco di Pordenone, e dei rappresentanti di Caritas<br />

Children, Medici Senza Frontiere e AMiB - Assistenza Minori in Brasile,<br />

tre delle organizzazioni con cui <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong> Nordest collabora<br />

nella promozione di progetti umanitari in Africa. Asia e America Latina.<br />

Parteciperanno gli studenti di alcune scuole medie della città e della<br />

provincia.<br />

In Emilia analoghe iniziative si terranno a Parma e Piacenza. n n n<br />

L’agenzia di viaggi e turismo di coop Nordest<br />

adotta un’insegna unica per tutte le sue agenzie<br />

gennaio/febbraio 2007 47<br />

no sostituite dalla nuova insegna Planetario Viaggi.<br />

La fase di sostituzione delle vecchie insegne con la nuova<br />

sarà graduale in quanto comporta dei costi.<br />

“Ci vorranno un paio d’anni per completare la sostituzione<br />

– conferma Vecchi -. Partiremo con le insegne delle<br />

agenzie di città: da Boem & Paretti di Udine alla Gotico<br />

Viaggi di Piacenza. Naturalmente le nuove agenzie, come<br />

quella del centro commerciale di Piacenza, apriranno già<br />

con la nuova insegna.<br />

Stiamo sviluppando contemporaneamente una rete di<br />

agenzie viaggi affiliate in franchising: anche questi nostri<br />

partner adotteranno la nuova insegna Planetario Viaggi.<br />

Utilizzeremo infine il nuovo marchio per tutta la comunicazione<br />

aziendale, a partire dai cataloghi 2007”.


a udine e reggio emilia<br />

si sperimenta un progetto pilota,<br />

sostenuto dai soci, per promuovere<br />

il risparmio energetico<br />

Il problema del risparmio energetico<br />

sta diventando sempre più<br />

acuto e urgente da affrontare,<br />

come viene spiegato nel servizio a<br />

pag 6 di questo stesso numero. Proprio<br />

partendo da questa consapevolezza,<br />

<strong>Coop</strong> Nordest ha messo a punto<br />

il progetto Energeticamente per<br />

offrire informazioni, conoscenze e<br />

opportunità ai soci e ai consumatori,<br />

giovani e adulti. Il progetto verrà sperimentato<br />

a Udine e Reggio Emilia<br />

dai rispettivi distretti sociali <strong>Coop</strong> e<br />

prevede una serie di azioni che verranno<br />

sviluppate nell’arco del biennio<br />

2007-08. Vediamo le principali.<br />

Incontri di ecologia domestica<br />

Nei supermercati <strong>Coop</strong> di via Pradamano<br />

a Udine e di Passons sono stati<br />

consumatori<br />

L’ecologia<br />

è “di casa”<br />

di manuela Daniel<br />

Energeticamente<br />

allestiti dei punti informativi per illustrare<br />

a soci e consumatori le linee<br />

del progetto e per invitarli a partecipare<br />

alla prima iniziativa in programma:<br />

un ciclo di incontri di ecologia<br />

domestica (che si terranno tra marzo<br />

e aprile) per aiutare i partecipanti a<br />

risparmiare energia e risorse idriche<br />

nella gestione della propria casa.<br />

Sono previsti almeno quattro incontri,<br />

tenuti da esperti del settore, su:<br />

• risparmiare energia con il riscaldamento<br />

(piccoli accorgimenti ed interventi<br />

per ottimizzare l’utilizzo<br />

dell’impianto termico)<br />

• risparmiare energia elettrica in<br />

casa (per ottimizzare l’utilizzo dell’elettricità)<br />

• risparmiare e recuperare acqua<br />

(per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua<br />

in casa)<br />

• energie rinnovabili (tecnologie, costi,<br />

incentivi).<br />

I partecipanti agli incontripotranno<br />

an-<br />

Piccoli accorgimenti ed interventi per ottimizzare l’utilizzo dell’impianto termico Piccoli accorgimenti ed interventi per ottimizzare l’utilizzo dell’elettricità<br />

Piccoli accorgimenti ed interventi per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua in casa<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

coop consumatori nordest<br />

48<br />

Per saperne di più<br />

Tecnologie, costi, incentivi<br />

che richiedere un check-up energetico<br />

della propria abitazione (che per i soci<br />

<strong>Coop</strong> sarà gratuito). Il check-up energetico<br />

è una raccolta di dati per valutare<br />

la capacità di un edificio di produrre<br />

e trattenere calore in modo<br />

efficiente, individuando anche possibili<br />

interventi per ridurre le spese di<br />

gestione e migliorando al contempo<br />

comfort e sicurezza dell’edificio.<br />

Nei punti informativi di via Pradamano<br />

e Passons verrà consegnato<br />

un dépliant illustrativo contenente<br />

una scheda di iscrizione: chi è interessato<br />

a partecipare ai corsi dovrà<br />

compilarla e inserirla in un’apposita<br />

urna. Anche nei supermercati di via<br />

Forni di Sotto e di via Gorizia si possono<br />

trovare locandine e dépliant<br />

illustrativi sugli incontri di ecologia<br />

domestica.<br />

Le altre azioni previste<br />

Il progetto prevede diverse altre<br />

azioni che verranno illustrate più<br />

in dettaglio in futuri articoli sull’argomento:<br />

- carta servizi: si attiveranno convenzioni<br />

con professionisti/aziende<br />

che offrono servizi nel campo del risparmio<br />

energetico<br />

- finanziamenti agevolati: i soci, attraverso<br />

gli sportelli finanziari di<br />

<strong>Coop</strong>, potranno accedere a strumenti<br />

di finanziamento specifici e agevolati<br />

per l’acquisto di tecnologie per il<br />

risparmio energetico<br />

- animazioni per le scuole: un nuovo<br />

progetto di educazione al consumo<br />

consapevole sul tema dell’energia per<br />

gli istituti scolastici superiori.<br />

Energeticamente si avvale della collaborazione<br />

del Comune di Udine (assessorato<br />

ecologia, energia, ambiente),<br />

del Coordinamento Agende 21<br />

Locali Italiane e di Cittadinanzattiva.<br />

n n n<br />

Ogni 500 punti<br />

13 euro al progetto<br />

Il progetto Energeticamente<br />

viene finanziato dai soci dei distretti<br />

sociali <strong>Coop</strong> di Udine<br />

sud e Udine ovest con i punti<br />

sociocoop nell’ambito di Futuro<br />

Prossimo, l’edizione 2006-08<br />

di “Vantaggi per la Comunità”.<br />

Ogni 500 punti donati, verranno<br />

destinati 13 euro a favore<br />

del progetto.


coop consumatori nordest<br />

salvare i bambini<br />

consumatori<br />

dalla tubercolosi<br />

La Liberia è un Paese dell’Africa Occidentale insanguinato<br />

da una terribile guerra civile durata anni.<br />

Finalmente nel 2003 sono stati firmati accordi di<br />

pace ma per la popolazione di questo Paese la lotta per la<br />

sopravvivenza è ancora molto dura. Le gravi carenze di<br />

personale e strutture sanitarie fanno sì che moltissime<br />

persone, soprattutto nelle aree rurali, siano prive di assistenza<br />

sanitaria di base.<br />

I 3,3 milioni di abitanti della Liberia hanno un’aspettativa<br />

di vita bassissima: 39 anni per i maschi e 44 per le femmine.<br />

Circa un quarto dei bambini muoiono alla nascita o<br />

poco dopo.<br />

Medici Senza Frontiere (MSF) ha iniziato a operare in Liberia<br />

nel 1990. Oggi più di 90 volontari internazionali e<br />

2mila collaboratori locali contribuiscono a mandare<br />

avanti ospedali e cliniche in tutto il Paese per garantire ai<br />

liberiani l’assistenza sanitaria.<br />

Nella capitale Monrovia, un team di MSF lavora presso<br />

l’Island Hospital: un ospedale pediatrico con oltre 140 letti<br />

che ha il compito di garantire l’assistenza ai ragazzi fino<br />

all’età di 15 anni. Il lavoro è sempre moltissimo: si registrano<br />

circa 600 nuove ammissioni ogni mese. Nella gran<br />

parte dei casi si tratta di piccoli al di sotto dei 5 anni di età.<br />

In molti casi il personale di MSF assiste bambini affetti da<br />

malnutrizione con complicazioni mediche e anche piccole<br />

vittime di violenze sessuali.<br />

L’ospedale comprende anche un reparto per la cura dei<br />

bambini affetti da tubercolosi. Questa malattia, ormai<br />

data per scomparsa nei Paesi Occidentali, uccide 2 milioni<br />

di persone ogni anno nel mondo. Eppure, poiché i pazienti<br />

sono quasi tutti abitanti di paesi molto poveri, la<br />

ricerca sulle possibili cure della TBC si è ormai bloccata. I<br />

farmaci oggi disponibili sono obsoleti, spsso inefficaci e<br />

comportano pesantissimi effetti collaterali. L’unica chance<br />

di guarigione c’è se il paziente segue scrupolosamente<br />

la complessa terapia per circa 6 mesi. Per questo gli operatori<br />

di MSF si danno un gran da fare per coinvolgere i<br />

parenti dei piccoli pazienti e per spiegare loro l’importanza<br />

di una completa aderenza alla terapia.<br />

Oggi circa 150 bambini affetti da tubercolosi sono in cura<br />

presso l’Island Hospital e ogni mese altri 50 vengono ricoverati.<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

49<br />

in un ospedale pediatrico<br />

della capitale della Liberia<br />

medici senza frontiere<br />

è impegnata a combattere<br />

la grave malattia polmonare<br />

e altre patologie legate<br />

a povertà, fame<br />

e abusi sessuali<br />

solidarietà internazionale<br />

Altri progetti da sostenere<br />

Oltre a quelli contenuti nel catalogo premi, i soci<br />

possono aderire anche a progetti di solidarietà<br />

internazionale sostenuti a livello provinciale. Ogni<br />

500 punti donati, verranno versati 12 euro alle<br />

associazioni promotrici.<br />

• Soci della provincia di Pordenone e del Veneto<br />

Orientale<br />

un aiuto alle case famiglia per minori<br />

di são Luis, brasile<br />

L’associazione A.Mi.B - Assistenza Minori in Brasile<br />

- ospita circa 80-85 bambini e ragazzi in due<br />

case famiglia a São Luis, nello Stato brasiliano del<br />

Maranhão. La prima accoglie bambini da 0 a 12<br />

anni abbandonati o in semi-abbandono. La seconda<br />

ragazzi e ragazze di strada dai 12 ai 17<br />

anni insegnando loro un mestiere. Il progetto si<br />

propone di contribuire ai costi di gestione delle<br />

due strutture di accoglienza.<br />

• Soci delle province di Udine, Gorizia e Trieste<br />

attività educative in un quartiere povero di<br />

buenos aires<br />

L’intervento, promosso dal Progetto Integrato<br />

Cultura del Medio Friuli, prevede la realizzazione<br />

di una serie di azioni a favore di un sobborgo della<br />

capitale argentina. È prevista la promozione di<br />

piccole cooperative, la continuazione di laboratori<br />

per bambini e ragazzi, la costruzione di un centro<br />

culturale.<br />

Il progetto “A fianco dei bambini in Liberia con Medici<br />

Senza Frontiere” può essere sostenuto dai soci <strong>Coop</strong><br />

fino al 31 marzo 2007 con la donazione di punti sociocoop.<br />

Ogni 500 punti donati, verranno versati 13 euro<br />

all’organizzazione umanitaria. n n n


consumatori<br />

coop consumatori nordest<br />

Dedica ad amos oz<br />

il grande scrittore israeliano è protagonista<br />

dell’edizione 2007 della manifestazione culturale<br />

di viviana monti<br />

Dedica, l’originale manifestazione culturale giunta alla<br />

sua tredicesima edizione, si svolgerà a Pordenone dal 3<br />

al 17 marzo. Sarà lo scrittore israeliano Amos Oz il protagonista<br />

dell’evento organizzato dall’associazione culturale<br />

Thesis con la collaborazione di <strong>Coop</strong> <strong>Consumatori</strong><br />

Nordest.<br />

Amos Oz non è solo uno fra i maggiori scrittori d’Israele<br />

ma anche la coscienza di quel Paese e la sua voce più alta<br />

in termini artistici e morali. È inoltre uno dei nomi più<br />

conosciuti della letteratura internazionale con all’attivo<br />

numerosi e prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo.<br />

Nato a Gerusalemme nel 1939, alterna alla scrittura<br />

narrativa quella polemica e politica, dedicandosi a tratti<br />

anche al pubblico giovanile.<br />

Nelle scorse edizioni Dedica ha ospitato Moni Ovadia,<br />

Claudio Magris, Dacia Maraini, Antonio Tabucchi, Paco<br />

Ignacio Taibo II, Anita Desai.<br />

Anche quest’anno viene proposto un itinerario tematico<br />

con l’obbiettivo di vedere, sentire, conoscere e riconoscersi<br />

nel pensiero, nei luoghi e nelle emozioni dell’autore.<br />

Mantenendo la sua originale formula, Dedica 2007<br />

si articolerà in una serie di appuntamenti culturali che<br />

“oderzo inquieta” in mostra<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

51<br />

coinvolgeranno diversi luoghi della città: dalle conferenze<br />

al teatro, dal cinema alla musica, dalla danza alla pittura<br />

per sottolineare il ruolo della cultura quale ponte<br />

fra i popoli e, nel caso specifico di questa edizione, tra<br />

israeliani e palestinesi. n n n<br />

Informazioni: www.dedicafestival.it<br />

Thesis - Pordenone, tel. 0434-521217<br />

A Oderzo dal 9 marzo al 29 aprile si terrà Oderzo Inquieta,<br />

mostra del fumetto, dell’illustrazione e dell’animazione<br />

che metterà a confronto autori che si sono ispirati ad atmosfere<br />

inquietanti, spaventose e misteriose nella realizzazione<br />

delle loro opere. Sarà l’occasione per conoscere e<br />

apprezzare illustratori e fumettisti italiani e stranieri, a<br />

partire dall’artista di casa, Alberto Martini.<br />

Le opere a china di Martini, eseguite per illustrare i racconti<br />

di Edgar Allan Poe, saranno il punto di partenza della<br />

mostra che verrà inaugurata a Palazzo Foscolo, non<br />

casualmente, allo scoccare della mezzanotte del 9 marzo.<br />

Oderzo Inquieta, organizzata dalla Fondazione Oderzo<br />

Cultura, sviluppa e racconta i vari aspetti dell’inquieto anche<br />

attraverso la proiezione di cortometraggi d’animazione<br />

d’autore, la musica di giovani compositori, la filosofia e<br />

la letteratura con l’intervento di esperti e interpreti. Sono<br />

previsti eventi musicali, teatrali, cinematografici, iniziative<br />

di carattere formativo e divulgativo e attività di laboratorio.<br />

Per informazioni www.oderzoinquieta.it<br />

Fondazione Oderzo Cultura – Onlus, tel. 0422 718013


azzaNo Decimo<br />

Un automezzo per i disabili<br />

Un automezzo attrezzato per il trasporto<br />

di disabili è stato donato dai<br />

soci del distretto sociale <strong>Coop</strong> di<br />

Azzano Decimo ai rappresentanti<br />

delle associazioni Avan, San Pietro<br />

saN vito aL tagLiameNto<br />

In visita alla città delle biciclette<br />

Oltre 50 soci hanno partecipato<br />

l’8 ottobre scorso alla gita sociale<br />

del distretto <strong>Coop</strong> di San Vito al<br />

Tagliamento che ha avuto come<br />

meta Ferrara.<br />

coop consumatori nordest<br />

agenda<br />

La città emiliana è soltanto ad un<br />

ora e mezzo di viaggio da S.Vito e<br />

offre interessanti itinerari. La mattina<br />

è stata dedicata alla visita guidata al<br />

Castello Estense e alla Cattedrale,<br />

corDeNoNs e PaLmaNova<br />

In gita a Salisburgo<br />

Domenica 17 Dicembre un gruppo<br />

affiatato di quaranta soci dei<br />

distretti sociali di Cordenons e di<br />

Palmanova ha visitato la splendida<br />

città austriaca di Salisburgo.<br />

“L’accoglienza e la magia della città,<br />

famosa per i suoi mercatini di<br />

Natale, hanno colpito tutti” afferma<br />

Daniele Gerolin, presidente<br />

del distretto sociale di Cordenons.<br />

Esperienza molto positiva anche<br />

gennaio/febbraio 2007<br />

Apostolo e San Vincenzo dè Paoli.<br />

La consegna delle chiavi è avvenuta<br />

durante la giornata del volontariato<br />

di Azzano. L’acquisto del pulmino<br />

attrezzato era uno degli obiettivi<br />

del progetto La comunità che si<br />

muove, proposto con l’edizione<br />

2004-2006 di “Vantaggi per la Comunità”,<br />

dedicata al sostegno dei<br />

bisogni sociali. Il mezzo consentirà<br />

di migliorare i servizi territoriali e<br />

aiuterà le associazioni ad offrire occasioni<br />

di socializzazione e di svago<br />

alle persone disabili.<br />

per Maria Moretti, consigliere<br />

d’amministrazione: “Questa collaborazione<br />

tra Cordenons e Palmanova<br />

– sostiene - ha dato modo ai<br />

soci di scambiarsi opinioni e idee e<br />

di gettare le basi per future iniziative<br />

comuni tra i due distretti”.<br />

Il viaggio è stato organizzato dall’agenzia<br />

Planetario del nuovo<br />

centro commerciale Meduna di<br />

Pordenone.<br />

53<br />

mentre nel pomeriggio il gruppo ha<br />

visitato il Ghetto ebraico, a pochi<br />

passi dalla Cattedrale, in piena zona<br />

medievale, sempre con la guida.<br />

“Quello che ci ha colpito di più è<br />

stata la gente in giro in bicicletta. La<br />

città è piena di biciclette che nei nostri<br />

paesi non si usano più.” dice<br />

Maria Gabriella Berti, presidente del<br />

distretto sociale di San Vito al Tagliamento<br />

“Ci è sembrata una bella città,<br />

molto vivibile, dove ci si può ancora<br />

incontrare per le vie e<br />

passeggiare in tranquillità”.

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