copia scaricabile - Comune di Bedollo
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Primo piano<br />
Una nuova<br />
immagine<br />
per il Doss<br />
<strong>di</strong> Miola<br />
La giunta comunale<br />
ha dato via libera<br />
all’intervento<br />
<strong>di</strong> miglioramento<br />
ambientale<br />
del Doss <strong>di</strong> Miola<br />
L’intervento, denominato “Recupero<br />
paesaggistico-ambientale del Doss<br />
<strong>di</strong> Miola”, si pone l’obiettivo <strong>di</strong> ripristinare<br />
gli spazi aperti, in passato<br />
coltivati o a<strong>di</strong>biti a prato da sfalcio,<br />
collocati sul rilievo compreso tra gli<br />
abitati <strong>di</strong> Miola, Baselga e il Lago della<br />
Serraia.<br />
Grazie alla <strong>di</strong>sponibilità dell’Asuc <strong>di</strong><br />
Miola, quale soggetto capofila dell’iniziativa<br />
e proprietario della parte<br />
sommitale del Dosso, la Commissione<br />
Ambiente istituita dall’attuale Amministrazione<br />
Comunale ha intrapreso<br />
un impegnativo lavoro <strong>di</strong> ricerca e<br />
<strong>di</strong> raccolta delle adesioni all’iniziativa<br />
fra gli innumerevoli proprietari privati<br />
dell’area. Dall’autunno 2011 fino alla<br />
fine della scorsa stagione estiva è stato<br />
possibile coinvolgere 62 proprietà<br />
private, contattando circa 90 soggetti<br />
fra proprietari e comproprietari, fino a<br />
definire un ambito <strong>di</strong> intervento che<br />
interessa buona parte del rilievo e che<br />
permetterà <strong>di</strong> trasformare la visione<br />
complessiva dell’intero ambito, sia<br />
dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico che<br />
ambientale.<br />
Attingendo alle risorse messe a <strong>di</strong>sposizione<br />
dal Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale<br />
2007-2013 e se l’iter <strong>di</strong> valutazione<br />
della richiesta avrà esito positivo, le risorse<br />
a <strong>di</strong>sposizione permetteranno <strong>di</strong><br />
intervenire su 5-10 ettari <strong>di</strong> superficie,<br />
attualmente occupati da bosco, impianti<br />
artificiali <strong>di</strong> abete rosso ed aree<br />
prative in fase regressiva, senza alcun<br />
impegno economico per i proprietari<br />
e con l’obiettivo <strong>di</strong> ricreare aree aperte<br />
a prato o a pascolo.<br />
I criteri <strong>di</strong> intervento cercheranno <strong>di</strong><br />
coniugare al meglio le <strong>di</strong>verse funzioni<br />
svolte dall’area: se sotto il profilo<br />
paesaggistico l’importanza dell’iniziativa<br />
è facilmente immaginabile,<br />
anche dal punto <strong>di</strong> vista ambientale<br />
i risvolti positivi giocano un ruolo<br />
determinante. Il mantenimento delle<br />
aree aperte permetterà <strong>di</strong> tutelare<br />
degli ecosistemi in fase <strong>di</strong> progressiva<br />
riduzione spaziale, salvaguardando<br />
7<br />
Numero 2 Dicembre 2012<br />
la presenza <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 150 essenze erbacee<br />
oltre ad una ventina <strong>di</strong> specie<br />
arboree, in un ambiente interessante<br />
per la presenza della lepre e del capriolo.<br />
Parallelamente altri saranno i<br />
vantaggi dell’iniziativa, sia dal punto<br />
<strong>di</strong> vista turistico e dell’accessibilità a<br />
fini ricreativi che per il settore agricolo-zootecnico.<br />
I lavori saranno eseguiti in tappe successive,<br />
probabilmente a partire dalla<br />
prossima primavera; fin da subito sarà<br />
importante avere la preziosa collaborazione<br />
degli agricoltori ed allevatori<br />
locali che potranno garantire la fruizione<br />
delle superfici convertite per<br />
una loro corretta gestione e manutenzione.<br />
Bruno Grisenti e Damiano Fedel