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Marzo 2010 - Senago Informazioni

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

1° <strong>Marzo</strong>:<br />

fi accolata per le<br />

vie della città<br />

pag. 5<br />

Periodico di vita cittadina fondato dall’Arch. Giancarlo Mantica<br />

Tiratura 10.000 copie<br />

distribuite gratuitamente a tutte le famiglie e alle imprese di <strong>Senago</strong><br />

Quando la cultura<br />

è servizio pubblico<br />

pag. 8<br />

La Redazione<br />

e gli Inserzionisti di<br />

<strong>Senago</strong> <strong>Informazioni</strong><br />

augurano<br />

BUONA PASQUA<br />

Spotter:<br />

Sensazioni e cronaca<br />

dal Consiglio<br />

Comunale<br />

pag. 10


Editoriale<br />

una volta un cartone animato dal<br />

titolo “I SuperEroi”: irrompevano vo-<br />

C’era<br />

lando o balzando all’improvviso sulla<br />

scena del crimine, del male o dell’avversità e<br />

sconfi ggevano il nemico risolvendo i problemi<br />

della gente comune, indifesa e inerme. Perfi no ai<br />

bambini così ingenui e meno avvezzi allo spirito<br />

critico degli adulti, davano senso di fi ducia, di affi<br />

dabilità, di sicurezza. Osservando la loro azione<br />

ti sentivi più sicuro, protetto. Punto.<br />

Negli ultimi tempi siamo tornati un po’ bambini,<br />

abbiamo scoperto che “I SuperEroi” non fanno<br />

parte solo dell’immaginario televisivo riservato ai<br />

più piccoli. Abbiamo scoperto che ci sono SuperEroi<br />

in carne ed ossa che irrompono sulla scena<br />

e risolvono i problemi. Basta accendere la TV e<br />

scoprire che in ogni occasione in cui c’è una calamità<br />

naturale (terremoti, smottamenti, slavine,<br />

alluvioni ecc...) o una situazione di emergenza<br />

(inquinamento di fi umi, incidenti ferroviari, accumularsi<br />

di rifi uti urbani ecc...) compare un signore<br />

della Protezione Civile con una tuta blu che<br />

con grande vigore prende in mano la situazione,<br />

gestisce l’emergenza e rassicura la popolazione<br />

e l’intera opinione pubblica dinanzi a taccuini e<br />

telecamere.<br />

Partendo dal presupposto che occorre il rispetto<br />

Castelletto, le origini<br />

Fin dall’età del Ferro, il territorio compreso tra il pianalto<br />

delle Groane, ad ovest, e il fi ume Seveso, ad est,<br />

era stabilmente abitato da piccoli nuclei tribali Liguri.<br />

L’arrivo dei Celti, prima, e dei Romani, dopo, consolidò<br />

e riorganizzò l’antica presenza amalgamandola<br />

con i nuovi venuti.<br />

Uno dei fondamentali impegni dell’amministrazione<br />

romana fu quello di dotare i nuovi territori di tracciati<br />

viari e di postazioni militari.<br />

Tracce di questa antica centuriazione, o suddivisione<br />

territoriale, si riscontrano anche a <strong>Senago</strong> e dintorni.<br />

Il toponimo Castelletto, dal latino “oppidulum”, ossia<br />

piccolo castello, deriverebbe appunto dalla presenza<br />

in loco di una modesta guarnigione militare, posta<br />

a guardia dell’importante via di comunicazione che<br />

collegava il municipio di Milano a quello di Como.<br />

Numerosi sono infatti i toponimi come Castelletto,<br />

Castellazzo, Rocca, Torretta, etc., che compaiono, fi n<br />

dai più lontani documenti medioevali, lungo le antiche<br />

vie consolari e tutti si rifanno a stazioni militari<br />

romane o longobarde.<br />

Poco distante da Castelletto, in prossimità della chiesa<br />

parrocchiale di S. Martino di Palazzolo, esisteva<br />

2 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

La mitomania al comando<br />

Arte del far credere e miracolismo mediatico<br />

di Nicola Di Lernia<br />

per il lavoro e le competenze (quando reali) di tutti,<br />

l’approccio alle emergenze negli ultimi tempi è<br />

apparso talvolta devoto al “miracolismo”. L’affi darsi<br />

cioè al “mega-esperto”, “ultra-affi dabile”, “pluririnomato”,<br />

il quale, da solo, oppure coordinando a<br />

dovere il proprio plotone incontrollato, gestisce e<br />

risolve le emergenze. Salvo poi scoprire che l’uomo<br />

dalla tuta blu della Protezione Civile, insieme<br />

alla rete organizzativa di tale funzione, gestisce<br />

appalti, progetti e denaro pubblico senza regole<br />

chiare, tali da poter evitare che lavori previsti per<br />

ospitare il G8 costassero 600 milioni di euro anziché<br />

i 300 stanziati (di denaro pubblico!).<br />

In discussione non è il professionista con il suo<br />

metodo, né l’uomo. In discussione è un sistema.<br />

E ancor prima una fi losofi a e un modo di fare politica.<br />

Quella che viene defi nita, appunto, la “politica<br />

del fare”. La necessità, cioè, di dimostrare<br />

che dietro il problema c’è la soluzione, la quale è<br />

talmente rapida da mettere in discussione il problema<br />

stesso. Non ci sono rifi uti a Napoli, a Messina<br />

la montagna frana ma subito si ricostruisce,<br />

i terremotati dell’Abruzzo hanno tutti una bella<br />

casa con il giardino e un vaso di fi ori sul tavolo. E’<br />

evidente il tentativo di infondere sempre sicurezza<br />

nell’opinione pubblica, senza obiettività, talmente<br />

forzato da sfociare in una speculazione subdola<br />

una fortifi cazione risalente all’età imperiale romana, i<br />

cui ruderi erano ancora visibili nel XVIII secolo.<br />

Le guarnigioni militari di Castelletto, Palazzolo, Castellazzo<br />

e Torretta di Arese dipendevano dai “castra”,<br />

o borghi fortifi cati di Desio e Bollate, divenuti, in seguito<br />

alla cristianizzazione del territorio, sedi di pieve<br />

tra le più importanti della Diocesi di Milano.<br />

Le più signifi cative vie di comunicazione romane<br />

erano contrassegnate dai miliari, piccole colonne di<br />

pietra collocate alla distanza di un miglio (1481,75<br />

metri) le une dalle altre.<br />

Il nostro “oppidulum” era collocato tra l’ottavo miliare,<br />

posto presso l’abitato di Cascina Amata, ed il nono,<br />

presso il molino Galimberti.<br />

Intorno alla stazione militare di Castelletto si vennero<br />

a formare, nel corso dei secoli, alcuni nuclei abitativi<br />

che, forse, originariamente dovettero dipendere sia<br />

civilmente che ecclesiasticamente da Palazzolo.<br />

Tuttavia, nei più antichi documenti, risalenti all’ultimo<br />

periodo medioevale, la località Castelletto compare<br />

sempre sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica<br />

della rettoria, prima, e della parrocchia, poi, di <strong>Senago</strong>.<br />

In copertina:<br />

Piazza Tricolore a Castelletto e la nuova Chiesa intitolata a Santa Rita e Beata<br />

Vergine di Fatima. La chiesa fu consacrata uffi cialmente il 24 settembre del<br />

2006 alla presenza del cardinale Luigi Tettamanzi.<br />

e meschina su reali tragedie che andrebbero affrontate<br />

con senso di responsabilità e non con<br />

atteggiamenti propagandistici di basso profi lo.<br />

Un vero e proprio “miracolismo mediatico”. Tutto<br />

ciò in barba alle regole e innescando dispositivi e<br />

inverosimili concentrazioni di potere nelle mani di<br />

personaggi che godono di eccessiva autonomia,<br />

per l’abbattimento, nel nome della lotta allo Stato<br />

e ai suoi meccanismi, di quelle forme di controllo<br />

che sono alla base di una corretta e sana gestione<br />

dell’amministrazione pubblica. Ma dietro<br />

l’emergenza risolta con i prodigi c’è l’ormai consolidata<br />

fi losofi a di esaltazione di una leadership,<br />

che passa dal ruolo del comprimario (l’uomo con<br />

la tuta blu) per dirigersi diritta al protagonismo<br />

estremo di chi, con brevi pause, governa il nostro<br />

Paese da ormai una quindicina di anni, salvo<br />

incolpare delle proprie incapacità e ineffi cienze<br />

i governi del passato, ormai abbondantemente<br />

tra-passato.<br />

Ci si domanda come un simile modello di trauma<br />

trasformato in miracolo e di affi damento alla<br />

divina Provvidenza come glorifi cazione di una<br />

leadership politica riesca ancora a soddisfare<br />

l’opinione pubblica italiana. Evidentemente, nella<br />

società degli spettacoli, “l’arte del far credere”<br />

non ha confi ni. E l’assuefazione neppure.<br />

Tratto da “<strong>Senago</strong>, testimonianze storiche”<br />

di G. Moreno Vazzoler, 1991<br />

Editore Joll Graf - <strong>Senago</strong><br />

Direttore:<br />

Nicola Di Lernia<br />

<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Periodico Bimestrale<br />

dell’Associazione Anno Zero<br />

Iscrizione al Registro del Tribunale di Milano<br />

n. 324 del 27/5/95<br />

Comitato di redazione:<br />

Maria Carapezza, Sandra Carapezza, Andrea Gianotti,<br />

Gianfranco Pepe, Angelo Raimondi Cominesi, Giorgio<br />

Romagnoni, Francesco Serra, Maria Grazia Spina,<br />

Ettore Vacchina, Alida Zoccolan<br />

Redazione:<br />

Via Febo Borromeo, 2/4 - <strong>Senago</strong> (MI)<br />

e-mail: ass.annozero94@gmail.com<br />

Stampa:<br />

Joll Graf - <strong>Senago</strong> (MI) - info@jollgraf.it<br />

Per inserzioni pubblicitarie:<br />

Tel. 393 7550342 - commerciale5.ulisse@tiscali.it


Vita cittadina SENAGO in CRONACA<br />

Parcheggio della stazione di Bollate<br />

Nord<br />

In merito all’introduzione dei parcheggi a pagamento<br />

nella stazione di Bollate Nord, utilizzata<br />

da molti pendolari senaghesi per raggiungere<br />

il capoluogo lombardo, il Sindaco ha<br />

chiarito attraverso una comunicazione che il<br />

comune di Bollate ha in progetto la costruzione<br />

di un parcheggio sopraelevato per aumentare<br />

la capienza dei posti auto. Fino alla<br />

defi nizione di tale progetto non è prevista l’introduzione<br />

di parcheggi a pagamento. Il dialogo<br />

sul tema resta aperto tra i due comuni.<br />

Popolazione senaghese in crescita<br />

I dati anagrafi ci relativi alla popolazione senaghese<br />

resi noti dall’uffi cio preposto ne<br />

confermano la crescita. A distanza di un anno<br />

(31 Dicembre 2008 – 31 Dicembre 2009) il<br />

numero di residenti è passato da 21008 a<br />

21096. Di questi 10397 di sesso maschile e<br />

10699 di sesso femminile. Nati 234 bimbi e<br />

decedute 164 persone. Aumenta il numero<br />

degli stranieri residenti (da 1172 a 1207).<br />

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Trasporto pubblico: cambia la società<br />

che gestisce i pullman<br />

Dalla Provincia di Milano è giunta la notizia<br />

del cambio del gestore dei trasporti pubblici<br />

sul territorio. Dal 1 Febbraio il trasporto non è<br />

più affi dato alla GTM Trasporti, ma la società<br />

che si occupa di tale servizio è AIR Pullman<br />

Spa di Gallarate. Il cambiamento non avrà per<br />

ora impatto né sulla linea né sui servizi.<br />

Nuovi cassonetti per la raccolta indumenti<br />

E’ previsto l’arrivo sul territorio di nuovi cassonetti<br />

per la raccolta d’indumenti e scarpe<br />

usate. La Giunta comunale ha dato infatti<br />

mandato agli uffi ci di avviare la procedura per<br />

la concessione a titolo oneroso di aree pubbliche<br />

per l’installazione di nuovi cassonetti,<br />

i quali al momento attuale sono presenti sul<br />

territorio, ma su aree private.<br />

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Ampliamento del cimitero<br />

E’ stato approvato il progetto esecutivo per<br />

i lavori di ampliamento interno del cimitero<br />

comunale di via Togliatti. La realizzazione prevede<br />

la costruzione di 84 nuovi loculi e 160<br />

ossari. Le nuove postazioni sorgeranno nella<br />

zona sud-ovest del cimitero. Il costo dell’operazione<br />

si aggira intorno ai 230000 euro.<br />

Scoperte baracche con eternit in<br />

zona Papa Giovanni<br />

A seguito di una segnalazione dei cittadini<br />

del Quartiere Papa Giovanni i carabinieri del<br />

comando di <strong>Senago</strong> hanno effettuato alcuni<br />

controlli dai quali è stata scoperta la presenza<br />

di eternit tra i materiali usurati che ricoprivano<br />

alcune baracche. Tali costruzioni abusive<br />

ricoprivano un’area di circa 200 metri. La<br />

maggiore preoccupazione è dovuta al fatto<br />

che nelle zone limitrofe si trova un campo<br />

ritrovo costante per le partite di calcio. I tecnici<br />

dell’Asl si sono attivati per procedere allo<br />

smaltimento del materiale cancerogeno.<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 3


Vita cittadina LETTERA al DIRETTORE<br />

Il termometro, questo sconosciuto…<br />

Anche gli oggetti più comuni possono diventare un rifi uto di diffi cile smaltimento.<br />

Egr. Direttore,<br />

settimana scorsa mi è caduto un vecchio, e<br />

caro alla mia memoria, termometro e ora non<br />

funziona più. Contenendo mercurio, minerale<br />

altamente tossico, mi sono preoccupata di portarlo<br />

all’isola ecologica ma, con mia sorpresa, gli<br />

addetti hanno rifi utato la consegna perché tutti i<br />

termometri non rientrano nelle merci ritirabili.<br />

Ho verifi cato su “<strong>Senago</strong> più pulita” e “Speciale<br />

ambiente” di Vivi <strong>Senago</strong> del dicembre scorso<br />

ma qui si dice che i rifi uti tossici non vanno messi<br />

nel secco. Di conseguenza ho fatto telefonare<br />

all’Uffi cio Ecologia del Comune e l’unica certezza<br />

che ho avuto è che i termometri di qualsiasi<br />

genere non rientrano nelle disposizioni regionali<br />

riguardanti le isole ecologiche e un generico<br />

invito a rivolgermi a ditte private che operano<br />

nell’ambito dei recuperi ambientali.<br />

Mi rivolgo al Suo periodico nella speranza di<br />

ricevere una pubblica risposta per questo mio<br />

piccolo problema, perché, penso, sia interessante<br />

anche per chi, altrimenti, potrebbe essere<br />

invogliato a buttarli… Nell’umido come a me<br />

è stato ironicamente suggerito.<br />

Lettera fi rmata<br />

Gent.ma Signora, la sua lettera richiede la risposta<br />

di un tecnico. L’Ing. Ettore Vacchina,<br />

nostro redattore ed esperto in materia, Le illustrerà<br />

lo “stato dell’arte” riguardante lo smaltimento<br />

di un oggetto sicuramente presente<br />

in molte famiglie. Ci auguriamo che la sua<br />

lettera e la risposta siano utili anche all’Amministrazione<br />

per la soluzione del problema.<br />

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4 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Nicola Di Lernia<br />

Eh si, gentile lettrice, il problema del termometro<br />

rotto non è di facile soluzione…Sono andato<br />

a rileggermi diversi numeri de Il Portalino, dal<br />

2007 ad oggi, e nei capitoli dedicati alla raccolta<br />

differenziata non ho trovato alcuna indicazione<br />

per lo smaltimento dei termometri, rotti e non,<br />

che – com’è noto – rappresentano un potenziale<br />

pericolo per l’ambiente a causa del mercurio<br />

contenuto nel bulbo e soggetto a sversamento<br />

in caso di rottura. E pensare che era frequente<br />

(e divertente) giocare proprio con quelle palline<br />

argentate che si formano quando il mercurio<br />

viene versato a terra, utilizzando le fessure tra<br />

le piastrelle come piste di Formula 1; no, non<br />

ho fumato cose strane…ricordo che un gioco/<br />

esperimento così, lo facemmo in classe con la<br />

maestra, alle elementari; d’accordo, è passato<br />

qualche anno, diciamo una cinquantina…. E<br />

sicuramente oggi abbiamo una maggior coscienza<br />

dei danni ambientali che il mercurio può<br />

provocare, soprattutto nei confronti delle falde<br />

acquifere.<br />

Credo che l’unica soluzione per lo smaltimento<br />

del termometro, al momento, sia rappresentata<br />

dalla consegna dell’oggetto ad una farmacia,<br />

che potrebbe provvedere al suo corretto smaltimento<br />

attraverso un circuito appropriato, costituito<br />

da aziende specializzate ed autorizzate<br />

allo scopo, a cui –obiettivamente – è più diffi cile<br />

rivolgersi per il singolo cittadino.<br />

Un’altra possibilità, teorica allo stato attuale, è<br />

costituita dal conferimento del termometro insieme<br />

alle lampade al neon; ma questo presuppone<br />

una modifi ca del regolamento di gestione<br />

della piattaforma ecologica ed anche degli accordi<br />

in essere con l’azienda che ritira e smaltisce<br />

i neon.<br />

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termometri più moderni e sicuri, in quanto privi<br />

di mercurio, bisognerà che si metta mano<br />

al problema tempestivamente, per raccogliere<br />

in appositi punti i termometri, rotti ed interi; a<br />

Torino, ad esempio, a cura del comune e della<br />

società municipalizzata per la raccolta dei rifi uti,<br />

è stato organizzato un servizio che fa capo alle<br />

farmacie, presso le quali è possibile consegnare<br />

il vecchio termometro (con il mercurio) e ritirarne<br />

uno nuovo, pagando 1,50 €. Visto che a<br />

<strong>Senago</strong> ci sono due, fra poco tre farmacie comunali…<br />

Tecnicamente il recupero del mercurio presente<br />

nei termometri e nelle lampade al neon non<br />

costituisce un problema, dal momento che può<br />

essere ottenuto con un processo tecnologico già<br />

applicato proprio a Milano in un impianto realizzato<br />

e gestito da una società privata presso<br />

l’ecocentro dell’Amsa di Muggiano.<br />

Un’ultima raccomandazione, signora: le suggerisco<br />

di andare a piedi a consegnare il termometro<br />

rotto in farmacia; non vorrei che, trovandole<br />

il corpo del reato in auto, suppongo non<br />

autorizzata al trasporto di rifi uti, qualche zelante<br />

difensore dell’ambiente le facesse passare un<br />

brutto quarto d’ora con l’accusa di “traffi co illecito<br />

di rifi uti pericolosi”: sono previste multe<br />

salatissime e anni di carcere. Provvedimenti che<br />

non colpiscono coloro che realizzano discariche<br />

abusive, sotterrando magari intere autocisterne<br />

cariche di ogni ben di Dio, oppure smaltiscono<br />

rifi uti speciali in discariche costruite per rifi uti<br />

inerti; costoro, al massimo, vengono chiamati (e<br />

lautamente retribuiti) per bonifi care il territorio<br />

che loro stessi hanno massacrato.<br />

di Ettore Vacchina<br />

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Vita cittadina<br />

Primo <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Fiaccolata degli “stranieri” ad ogni forma di razzismo<br />

di Alida Zoccolan<br />

È<br />

già calata la sera e decine e decine<br />

di persone affollano il cortile<br />

dell’oratorio di via Repubblica quando<br />

il telo gigante piazzato sulla facciata<br />

dell’edifi cio s’illumina. Cominciano a scorrere<br />

le immagini e il silenzio scende improvviso<br />

mentre le candele si accendono<br />

una ad una. Le immagini iniziano un racconto<br />

che parla di fatica e di sofferenza,<br />

di tutto ciò che porta con sé la migrazione<br />

alla ricerca di opportunità di vita negate<br />

proprio nei luoghi dove avresti voluto realizzarle.<br />

Scorrono le immagini. “I have a<br />

dream today” grida Martin Luther King<br />

- il sogno che un giorno ragazzi e ragazze<br />

bianchi e neri possano vivere insieme<br />

come fratelli e sorelle -”I have a dream<br />

today”. La sua immagine e le sue parole<br />

riempiono il silenzio e rivivono in maniera quasi<br />

palpabile fra le persone che gremiscono il piazzale<br />

dell’oratorio. Ieri come oggi. Ieri come oggi<br />

c’è una società civile che non si rassegna all’intolleranza,<br />

alla paura, al disprezzo dell’altro, del<br />

diverso, del migrante. Da questa società civile,<br />

coordinatasi attraverso il web, è nata l’idea di<br />

promuovere in tutta Europa una manifestazione<br />

per il 1° marzo per testimoniare il proprio rifi uto<br />

del razzismo e delle discriminazioni verso i più<br />

deboli. In Italia moltissime sono state le adesio-<br />

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I have a dream that my four little children will one day<br />

live in a nation where they will not be judged by the color<br />

of their skin but by the content of their character.<br />

I have a dream today!<br />

ni (Emergency, Acli, Arci, Legambiente, Pime di<br />

Milano, Aned solo per citarne alcune.)<br />

Anche a <strong>Senago</strong> moltissimi hanno voluto<br />

portare la loro testimonianza e la sera del 1°<br />

marzo dal piazzale dell’oratorio, con nel cuore<br />

“il sogno” di Martin Luther King, si è mosso<br />

un corteo illuminato dalla luce delle candele<br />

e accompagnato da musica e testi, letti dai<br />

tanti giovani che hanno contribuito alla realizzazione<br />

della manifestazione. Il corteo ha<br />

attraversato il centro della città, si è incam-<br />

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RITIRO DELL’USATO<br />

VENDITA:<br />

pelle pellicce piumini borse<br />

minato per via Cavour e ha raggiunto<br />

piazza Tricolore a Castelletto dove<br />

Don Pino Demasi, vicario generale della<br />

diocesi di Oppido-Palmi e referente<br />

di Libera per la piana di Gioia Tauro, ha<br />

portato la sua testimonianza di una realtà<br />

segnata dalla mafi a e dallo sfruttamento.<br />

È stata la Comunità Parrocchiale San<br />

Paolo Apostolo a invitare tutti a dare un<br />

segno tangibile del proprio impegno e<br />

tantissime sono state le associazioni del<br />

territorio che hanno aderito perché “Il<br />

dialogo è la base di ogni convivenza civile,<br />

oggi minata da molte forme di razzismo<br />

e di esclusione dai diritti fondamentali<br />

ed inalienabili dell’uomo. Esclusione<br />

che danneggia non solo il singolo ma la<br />

società nel suo complesso”.<br />

“Il dialogo è una condizione pre-politica” ha<br />

detto Don Leopoldo Porro nella presentazione<br />

dell’iniziativa a cui erano stati invitati tutti, dalla<br />

Giunta ai Consiglieri comunali, alle associazioni.<br />

E non possiamo che condividere. Qualunque<br />

siano le proposte concrete che la politica prevede<br />

per risolvere i tantissimi problemi che il<br />

fenomeno migratorio purtroppo comporta per<br />

tutti, esse non devono mai prescindere dal rispetto<br />

che si deve all’altro.<br />

PAGAMENTI<br />

DILAZIONATI!!<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 5


Vita cittadina<br />

Viaggio nel mondo<br />

dell’associazionismo senaghese<br />

Intervista all’Associazione Famiglie <strong>Senago</strong><br />

di Maria Carapezza<br />

La “ASSOCIAZIONE FAMIGLIE SENAGO”<br />

esiste da quattro anni, infatti si è costituita<br />

nell’aprile 2006. Oggi ha più di 50 iscritti. E’<br />

un’associazione di volontariato aconfessionale,<br />

apartitica e senza fi ni di lucro ed ha lo scopo di<br />

migliorare la qualità della vita rivolta in particolare<br />

alla protezione della dignità e dei diritti del genitore.<br />

Si occupa delle famiglie in diffi coltà non solo<br />

relativamente al territorio di <strong>Senago</strong> ma anche<br />

dei Comuni vicini che<br />

fanno parte del PdZ<br />

1 (Baranzate, Bollate,<br />

Cesate, Cogliate,<br />

Garbagnate, Novate,<br />

Paderno e Solaro). Il<br />

suo presidente, Flavio<br />

Bertoglio è una<br />

persona molto impegnata<br />

nel campo<br />

del sociale. Presidente<br />

della Federazione Lombarda Malattie Rare e<br />

dell’Associazione Italiana Mucopolisaccaridosi<br />

e Malattie Affi ni (ONLUS), Segretario Generale<br />

della Consulta Nazionale delle Malattie Rare e<br />

Referente Telethon per la provincia di Milano.<br />

D: Com’è il rapporto con le istituzioni?<br />

Possiamo dire di aver instaurato un rapporto sostanzialmente<br />

buono e costruttivo con le istituzioni<br />

territoriali.<br />

D: Come vi fi nanziate?<br />

Momenti utili per la raccolta fondi sono stati e saranno<br />

anche in futuro la partecipazione alla Fiera<br />

di <strong>Senago</strong> nel mese di settembre, gli spettacoli<br />

teatrali organizzati presso l’auditorium di Castelletto<br />

(Peter Pan, Re Leone, Cats); l’iscrizione dei<br />

soci ordinari e le donazione dei sostenitori al CCP<br />

84854157.<br />

D: Praticamente chi si rivolge o potrebbe<br />

rivolgersi a voi?<br />

Le famiglie della comunità di <strong>Senago</strong> e dei comuni<br />

del PdZ 1 che hanno necessità e desiderio di<br />

inserirsi in una rete volta al miglioramento delle<br />

condizioni e della qualità della vita nella propria<br />

quotidianità, nel contesto in cui si vive, lavora e<br />

trascorre il tempo libero.<br />

D: In base alla vostra esperienza, in quale<br />

ambito la famiglia oggi incontra maggiori<br />

diffi coltà?<br />

Sembra paradossale, ma spesso i maggiori intoppi<br />

si trovano nel reperimento delle informazioni<br />

utili e basilari per la gestione della quotidianità.<br />

Qualche esempio: ISEE, esenzioni per i diversamente<br />

abili quali il bollo auto, protocolli da attivare<br />

in casi particolari e specifi ci, trasporto diversamente<br />

abili verso i centri diurni dove vengono<br />

6 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

effettuate le terapie del caso.<br />

D: Quali sono le diffi coltà delle famiglie di<br />

immigrati che si rivolgono voi?<br />

Non ci sono iscritti al momento in AFS, pertanto<br />

si è preferito affrontare i problemi legati alla disabilità<br />

prima di quelli legati all’immigrazione (per<br />

i quali è già presente un’associazione dedicata<br />

sul territorio).<br />

D: Ci faccia un esempio concreto della<br />

tipologia del vostro intervento.<br />

Un esempio concreto è: “…con le tue ali posso<br />

volare anch’io”. Progetto fi nanziato da Regione<br />

Lombardia che AFS condurrà con l’Associazione<br />

Italiana Mucopolisaccaridosi e Malattie Affi ni<br />

(ONLUS) dettato proprio dalla mancanza sul<br />

territorio di servizi preposti all’organizzazione<br />

del tempo libero per e con ragazzi diversamente<br />

abili, quando il tempo libero è invece indispensabile<br />

per lo sviluppo dell’identità e dell’autonomia.<br />

L’aspetto innovativo di questo progetto è quello di<br />

dare un’opportunità per il tempo libero ai ragazzi<br />

diversamente abili fra gli 11 ed i 18 anni, coinvolgendoli<br />

in attività ricreative insieme a ragazzi<br />

normodotati dando a quest’ultimi l’opportunità di<br />

essere d’aiuto per i coetanei che necessitano di<br />

maggiore attenzione.<br />

D: Ci parli di questi 4 anni di attività<br />

Il biennio 2006/2007 è stato dedicato all’inizio<br />

attività. Il 2008 è stato dichiarato “Anno della dislessia”,<br />

pertanto con gli introiti ottenuti nel corso<br />

degli eventi dell’anno sono stati acquistati due<br />

pc con particolari software destinati agli alunni<br />

delle scuole medie di <strong>Senago</strong> affetti da dislessia,<br />

in seguito è stato organizzato “Dislessia e altri<br />

disturbi dell’apprendimento. Proposte didattiche<br />

per la scuola”, corso formativo dedicato ai docenti<br />

che l’Associazione Famiglie <strong>Senago</strong> (AFS)<br />

ha organizzato a favore dell’Associazione Italiana<br />

Dislessia con il Patrocinio del Comune di <strong>Senago</strong>,<br />

insieme ad un incontro dedicato ai genitori di<br />

ragazzi dislessici. Il 2009 è stato dichiarato “Anno<br />

della retinite pigmentosa” (una Malattia Rara)<br />

perciò è stato donato un contributo economico<br />

a sostegno del congresso Mondiale che si terrà<br />

nel mese di giugno del <strong>2010</strong>. In occasione delle<br />

ultime elezioni per il rinnovo del sindaco e del<br />

consiglio comunale l’Associazione ha organizzato<br />

un “Incontro Pubblico” fra i quattro Candidati<br />

Sindaci vertendo la discussione su una tematica<br />

di scottante attualità: “La famiglia senaghese nella<br />

crisi economica globale”.<br />

D: Quali sono i vostri programmi per il<br />

<strong>2010</strong>?<br />

A breve verrà deliberata la causa che vedrà AFS<br />

impegnata per l’anno in corso.<br />

D: Come è possibile contattarvi? Di chi<br />

chiedere?<br />

Si è tutti volontari, risponderà chi è presente<br />

in quel momento, in orario d’uffi cio, telefonando<br />

allo 02/99501185; è possibile contattare<br />

l’AFS via fax allo 02/99488919 o via mail a<br />

info@afs.mi.it oppure press@afs.mi.it.<br />

Ringrazio l’AFS per la collaborazione e la schiettezza<br />

delle risposte e, unitamente a tutta la redazione<br />

di <strong>Senago</strong> <strong>Informazioni</strong> e ai cittadini senaghesi,<br />

per l’importante lavoro che svolgono sul<br />

territorio.


Vita cittadina<br />

Prossima inaugurazione della sede Acli a <strong>Senago</strong><br />

Ospiterà il Centro Servizi Fiscali, il Patronato e il Circolo Acli<br />

di Alida Zoccolan<br />

Da marzo anche <strong>Senago</strong> avrà la sua sede<br />

ACLI. Sarà inaugurata uffi cialmente domenica<br />

21 in Piazza Tricolore a Castelletto<br />

dove avranno sede gli uffi ci del Centro di assistenza<br />

fi scale (CAF), del Patronato e del Circolo ACLI<br />

senaghese. E’ soddisfatto Vito Bari, presidente<br />

del Circolo senaghese da poco costituitosi come<br />

realtà associativa nel nostro Comune. Un risultato<br />

arrivato anche grazie alla sua determinazione<br />

e volontà. “E’ un cammino partito tre anni fa –<br />

ci racconta Vito Bari – e siamo contenti di aver<br />

raggiunto questo primo traguardo. Ma la strada è<br />

ancora lunga. Naturalmente manterremo anche la<br />

sede presso l’oratorio, una mattina alla settimana.<br />

Come circolo ci interessa portare avanti i valori<br />

sui cui si fondano le Acli: una società più giusta<br />

fondata sulla solidarietà, la partecipazione, l’uguaglianza<br />

dei diritti. Il nostro auspicio è di collaborare<br />

con tutte le realtà senaghesi, e di coinvolgere i<br />

giovani, con il volontariato, in questo cammino di<br />

solidarietà.”<br />

Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani rappresentano<br />

in Italia una delle realtà associative<br />

più importanti e radicate, con alle spalle oltre se<br />

sant’anni d’impegno. Ne abbiamo parlato con Paolo<br />

Giambelli, responsabile di ACLI Service Nord<br />

Milano che gestisce i servizi fi scali nel nostro territorio<br />

incluso il Comune di <strong>Senago</strong>.<br />

Oltre sessant’anni di storia, a volte travagliata,<br />

ma con dei denominatori comuni:<br />

formazione, promozione dei diritti, servizi.<br />

E’ così?<br />

Penso che le ACLI, associazioni di lavoratori, fi n<br />

dal loro nascere hanno saputo coniugare idealità<br />

e concretezza. Da sempre accanto a una ricerca<br />

di una società più giusta, a misura d’uomo, favorendo<br />

la conoscenza-formazione e la cittadinanza<br />

attiva dei propri iscritti, hanno saputo dare, con i<br />

servizi, i supporti reali ai bisogni della gente. Appena<br />

fondate, oltre 60 anni fa, nacque il Patronato<br />

ACLI, valido ausilio per tutti i lavoratori nell’area<br />

della Previdenza. Nel periodo del dopoguerra,<br />

in una fase di transizione della nostra economia<br />

da agricola-rurale a industriale-cittadina, il Patronato,<br />

tramite i volontari, crebbe nelle grandi<br />

industrie e nelle aree metropolitane. Signifi cativo<br />

fu allora il lavoro di supporto svolto all’estero, ac-<br />

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canto agli emigranti italiani in particolare in Europa<br />

e Argentina. Altra realtà importante furono<br />

le scuole di avviamento professionale dell’ENAIP,<br />

che durante gli anni del boom economico hanno<br />

saputo dare professionalità e istruzione a molti<br />

italiani. L’azione di volontariato dei Circoli Acli si<br />

è sempre spinta verso i bisogni delle persone,<br />

diventando di fatto il tramite tra il Cittadino e lo<br />

Stato. Ed è così che negli anni 70 nei nostri circoli<br />

si aiutavano i cittadini nella compilazione della<br />

Dichiarazione dei Redditi, dell’ICI, alla comprensione<br />

dei primi questionari delle Amministrazioni<br />

Pubbliche etc…<br />

L’evoluzione e la complessità della società ha poi<br />

richiesto un salto di qualità nell’erogazione dei<br />

servizi, occorreva formare continuamente personale<br />

a comprendere una normativa in continua<br />

evoluzione, poi è arrivata l’informatica e la telematica<br />

nelle dichiarazioni, e la platea dei contribuenti<br />

si è notevolmente ampliata. Sono nati per<br />

legge i CAF. Centri di Assistenza Fiscale, quali Intermediari<br />

Fiscali tra il Cittadino e lo Stato. L’Amministrazione<br />

Finanziaria ha tenuto per sé l’azione<br />

di controllo, delegando agli intermediari le funzioni<br />

operative di consulenza ed elaborazione delle<br />

dichiarazioni.<br />

Un percorso quindi che ha portato ad una<br />

sempre maggiore qualità dei servizi. L’attenzione<br />

verso i cambiamenti dei bisogni<br />

sociali d’altra parte è sempre stata una<br />

prerogativa delle Acli.<br />

Per le ACLI stare dalla parte dei lavoratori, dei<br />

cittadini è una vocazione e i servizi ne sono uno<br />

strumento, danno un senso compiuto a questo.<br />

Da essere una risposta ai bisogni, i servizi delle<br />

ACLI sono diventati parte integrante di un sistema:<br />

il Terzo Settore (no profi t), capace di dare<br />

senso in forma sussidiaria e di occupare spazi<br />

nella vita pubblica e nel mercato. La sfi da in tutti<br />

questi anni è stata quella di stare nel mercato,<br />

coniugando professionalità e effi cienza con attenzione<br />

al cittadino/utente.<br />

L’orizzonte che ci aspetta è quello di comprendere<br />

il senso di Impresa Sociale, per una civilizzazione<br />

dell’economia, dove richiamando l’enciclica<br />

“Caritas in veritate”, il compito è costruire un modello<br />

economico dove Profi t e Non Profi t operano<br />

Costruzione<br />

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della persona, cioè fare impresa con una forte<br />

responsabilità sociale.<br />

Parliamo ora di Acli Service ...<br />

Il principale ruolo svolto oggi dalle Acli Service<br />

è quello di sostegno e accompagnamento dei<br />

cittadini all’accesso ai diritti, ai sussidi al reddito,<br />

alle forme di sostegno economico alle famiglie<br />

in questo particolare periodo di crisi economica,<br />

oltre ad un ruolo educativo sulla legalità. Il CAF<br />

ACLI è presente in tutta Italia con 104 Acli Service,<br />

che operano insieme al Patronato Acli, presso<br />

i Circoli Acli o in strutture proprie. Importanti sono<br />

le sinergie che si attivano sul territorio con l’Ente<br />

Locale e con le altre Associazioni e che contribuiscono<br />

sicuramente a migliorare la qualità dei<br />

servizi per i cittadini.<br />

Per fi nire ricordiamo i principali servizi erogati dal<br />

CAF Acli: la dichiarazione dei redditi 730 e Unico,<br />

Isee, bonus energia, bonus gas, Red, modello<br />

Detra, gestione lavoro domestico (colf, badanti,<br />

baby sitter), pratiche di successione. A questi si<br />

aggiunge l’attività di Patronato (pensione, invalidità,<br />

permessi di soggiorno etc).<br />

Senza dimenticare infi ne il Circolo Acli con la sua<br />

attività di formazione e promozione sociale per lo<br />

sviluppo di una cultura democratica fondata sulla<br />

solidarietà, la partecipazione attiva, l’eguaglianza<br />

dei diritti.<br />

di Marianna Paneduro<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 7


Vita cittadina<br />

Quando la cultura è servizio pubblico<br />

Brevi rifl essioni a margine della Festa della Filosofi a<br />

di Alida Zoccolan<br />

Nel mese di marzo ha preso il via la “Festa<br />

della fi losofi a” una manifestazione che<br />

comprende molti appuntamenti ospitati<br />

da comuni, tra cui <strong>Senago</strong>, che aderiscono al Polo<br />

Culturale Insieme Groane, promotore dell’iniziativa<br />

insieme all’Associazione Albo Versorio. La Festa<br />

della Filosofi a si avvale di un comitato scientifi co<br />

presieduto dai fi losofi Massimo Donà e Carlo Sini<br />

e gode inoltre del patrocinio della Regione Lombardia<br />

e della Provincia di Milano, nonché della<br />

partnership delle Ferrovie Nord e della BPM.<br />

La manifestazione offre un calendario molto ricco<br />

e variegato: appuntamenti con grandi fi losofi e<br />

intellettuali accompagnati da eventi collaterali locali<br />

(incontri musicali, rassegne cinematografi che,<br />

mostre di pittura e dulcis in fundo molti aperitivi...).<br />

La rassegna si dipanerà da<br />

marzo a giugno e coinvolgerà<br />

i comuni di <strong>Senago</strong>, Lainate,<br />

Cesate, Garbagnate, Limbiate<br />

e Bollate.<br />

“ I mille volti di Eros” è il tema<br />

centrale. Amore dunque.<br />

“Amore della conoscenza –<br />

scrive il fi losofo Massimo Donà<br />

nel presentare il programma –<br />

amore come esperienza sentimentale<br />

e di vita, come desiderio,<br />

come volontà di crescita<br />

individuale e collettiva”.<br />

Una manifestazione d’indubbia<br />

qualità che rappresenta<br />

per il nostro comune la naturale evoluzione della<br />

precedente esperienza. Proprio l’anno scorso, infatti,<br />

l’Istituzione Biblioteca promosse “Gli aperitivi<br />

Filosofi ci” sempre avvalendosi della qualifi cata collaborazione<br />

dell’Associazione Albo Versorio.<br />

“Gli aperitivi Filosofi ci” furono per <strong>Senago</strong> una<br />

proposta culturale innovativa sotto molti aspetti ed<br />

ebbero un notevole successo a discapito di molti<br />

luoghi comuni, diffusi su scala locale e nazionale in<br />

maniera bipartisan.<br />

Il successo di quella e, ci auguriamo, di questa<br />

manifestazione invita invece ad una rifl essione, a<br />

partire dagli enti locali, su cosa signifi chi oggi promuovere<br />

cultura nel territorio. Chiedersi in sostanza<br />

quali obiettivi debba porsi un servizio pubblico,<br />

pagato con i soldi dei contribuenti, che opera in<br />

questo settore.<br />

In una democrazia reale il primo obiettivo deve mirare<br />

a sostenere la partecipazione responsabile e<br />

attiva del cittadino alla vita pubblica intesa in senso<br />

lato, non solo politico. Questo signifi ca creare le<br />

condizioni e predisporre le strutture affi nché informazione,<br />

conoscenza, approfondimento siano<br />

accessibili a tutti in quanto diritto e condizione<br />

fondamentale di cittadinanza.<br />

8 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Oggi l’informazione passa soprattutto attraverso la<br />

televisione. Spesso è connotata da superfi cialità: i<br />

tuttologi imperversano con le loro amene banalità<br />

e i politici con le loro offerte, per non parlare dei<br />

modelli culturali offerti ai giovani.<br />

Purtroppo molti amministratori locali hanno interiorizzato<br />

le logiche televisive e così la “quantità”<br />

(come l’audience) diventa l’unico criterio di selezione<br />

dell’offerta culturale confondendo cultura<br />

con spettacolo e partecipazione con consumo.<br />

Essere cittadino signifi ca essere parte di una comunità<br />

reale che esprime una rete di relazioni in<br />

un confronto franco e rispettoso. La comunità è<br />

il luogo “culturale” prima ancora che “fi sico” dove<br />

la persona sviluppa le proprie potenzialità. Senza<br />

informazione, conoscenza e creatività non c’è<br />

possibilità di avviare questo<br />

processo virtuoso.<br />

E’ quindi importante promuovere<br />

la creatività in tutte le sue<br />

forme con l’offerta di eventi<br />

artistici di qualità. Un’offerta,<br />

si badi bene, non fi ne a se<br />

stessa ma in grado di generare<br />

altra domanda e partecipazione<br />

attiva. Fondamentale<br />

è stimolare la formazione creativa,<br />

soprattutto nei giovani,<br />

supportandone competenze<br />

professionali e imprenditoriali.<br />

In sostanza è l’ottica con cui<br />

fi no ad ora si è guardato alla<br />

cultura che deve cambiare. Oggi in un mondo<br />

sempre più complesso la cultura è un fattore fondamentale<br />

di coesione e di integrazione sociale.<br />

Le attività culturali stimolano l’economia (basti<br />

pensare alle varie professioni specializzate che si<br />

possono mettere in campo) e se, come sembra<br />

ormai acquisito, si va verso un’economia della conoscenza,<br />

gli amministratori locali per primi devono<br />

avere la lungimiranza di investire in cultura.<br />

Molti comuni dell’area (Paderno Dugnano, Bollate,<br />

Limbiate, Garbagnate) hanno in questi ultimi anni<br />

investito in cultura con dei progetti più o meno<br />

opinabili ma che dimostrano perlomeno l’attenzione<br />

dedicata al settore. A <strong>Senago</strong> non esistono<br />

spazi pubblici che possano contenere più di cento<br />

persone, non esiste un luogo deputato a diventare<br />

il centro informativo-culturale della comunità,<br />

“ideale” punto d’incontro e confronto, non esiste<br />

struttura che renda il nostro comune competitivo<br />

all’interno di quella che si va a defi nire come l’area<br />

metropolitana milanese.<br />

Non c’è più tempo per rimandare un dibattito<br />

aperto, senza preconcetti, su questi temi. Lo richiedono<br />

i cambiamenti economici, sociali e culturali<br />

in atto.<br />

Dal 7 marzo al 20 giugno <strong>2010</strong>:<br />

EVENTI A SENAGO<br />

EROS E LA SUA STORIA ANTICA<br />

Domenica 7 marzo, ore 18.00<br />

Villa Monzini - L’eros nella tragedia greca<br />

(Massimo Donà).<br />

Domenica 14 marzo, ore 18.00<br />

Villa Borromeo - L’amore platonico<br />

(Marcello Veneziani).<br />

Domenica 21 marzo, ore 18.00<br />

Villa Sioli - Eros e caritas nella cristianità<br />

(Carlo Sini e Armando Verdiglione).<br />

Lainate:<br />

EROS E LA SUA STORIA MODERNA<br />

Domenica 28 marzo, ore 18.00<br />

Villa Litta - Gli Eroici furori di Giordano Bruno<br />

(Giulio Giorello)<br />

Cesate:<br />

EROS E LA SUA STORIA CONTEMPORANEA<br />

Domenica 11 aprile, ore 18.00<br />

Biblioteca - Tra libertinismo e Illuminismo: il Marchese De<br />

Sade (Sergio Givone)<br />

Domenica 18 aprile, ore 18.00<br />

Biblioteca - L’amore romantico (Stefano Zecchi)<br />

Garbagnate Milanese:<br />

Venerdì 7 maggio, dalle ore 20.00<br />

EROS E TEOLOGIA (Armando Torno e Salvatore Natoli)<br />

EROS TRA MUSICA E TEATRO<br />

(Massimiliano Finazzer Flory e “Massimo Donà Quartet”)<br />

Sabato 8 maggio, dalle ore 17.00<br />

EROS E FILOSOFIA (Massimo Donà)<br />

EROS E SIMBOLISMO (Alfredo Marini e Claudio Bonvecchio)<br />

EROS E PSICOLOGIA (Umberto Galimberti)<br />

Domenica 9 maggio, dalle ore 16.00<br />

EROS E LETTERATURA (Arnaldo Colasanti)<br />

EROS E POESIA (Giuseppe Conte)<br />

EROS E NARRATIVA (Antonio Scurati)<br />

EROS E POLITICA (Antonio Gnoli, Emanuele Severino e<br />

Carlo Sini)<br />

Limbiate:<br />

EROS E...<br />

Domenica 16 maggio, ore 18.00 – Villa Mella - Eros e<br />

thanatos: l’amore e la morte (Stefano Zecchi)<br />

Domenica 23 maggio, ore 18.00 – Villa Mella - Eros e<br />

agape: l’amore tra desiderio e carità (Arnaldo Colasanti)<br />

Domenica 30 maggio, ore 18.00 – Villa Mella - Eros e<br />

Psiche: l’amore e l’anima (Massimo Donà<br />

Bollate:<br />

IL SIMPOSIO DI PLATONE<br />

Domenica 6 giugno, ore 10.30<br />

Biblioteca di Bollate - Il discorso di Erissimaco: Eros come<br />

forza cosmica (Giulio Giorello)<br />

Domenica 13 giugno, ore 10.30<br />

Villa Arconati - Il discorso di Aristofane: Eros come simbolo<br />

nel mito degli androgini (Adriana Cavarero)<br />

Domenica 20 giugno, ore 10.30<br />

Villa Arconati - Il discorso di Socrate: Eros fi glio di Poros<br />

e Penia (Carlo Sini)


Vita cittadina<br />

Padroni e… cani<br />

Come l’amore per il proprio animale nasconde l’indifferenza per il prossimo<br />

di Angelo Raimondi Cominesi<br />

di un cane in famiglia è un’operazione<br />

delicata e da meditare profondamente:<br />

L’adozione<br />

l’animale è un essere vivente che per circa<br />

quindici anni ci condizionerà e richiederà molte<br />

cure.<br />

Molti i motivi che portano ad adottare un cane:<br />

necessità (per i non vedenti – per i pastori, ecc.),<br />

compagnia, bisogno di dare/ricevere affetto, moda,<br />

persuasori occulti (emblematica la trasmissione “Striscia<br />

la Notizia” che in prima serata li mette in bella<br />

mostra, in prevalenza cuccioli di diverse taglie che<br />

scodinzolano allegramente davanti agli ammiccanti<br />

conduttori quasi a dire comprami, comprami)…<br />

Le nostre città non sono a misura di cane. Portarli<br />

a spasso sui marciapiedi signifi ca irrorare della loro<br />

pipì ogni angolo, dando per scontato che la popò,<br />

diligentemente, la solleviamo.<br />

Ci sono padroni rispettosi dell’ambiente che cercano<br />

di limitare il più possibile i disagi e le invadenze cinofi<br />

le. Evidentemente però ce ne sono altri che se ne<br />

fregano e lasciano che “Fido” tappezzi dei suoi “fi ori”<br />

i marciapiedi, gli angoli e i giardinetti.<br />

Non c’è bisogno di fare troppa fatica per imbatter-<br />

si in deiezioni di ogni tipo. Alcune zone del nostro<br />

Paese sono diventate delle vere e proprie cloache<br />

puzzolenti e imperlate di popò: Viale del Cimitero,<br />

Via Repubblica, Via 8 Maggio quelle che mi vengono<br />

in mente mentre scrivo ma anche nella zona di Via<br />

Gramsci e certamente in molte altre. Provate a fare<br />

un giro e vi renderete conto che “schifezza”. Se considerate<br />

poi che i marciapiedi non vengono puliti da<br />

nessuno né tantomeno lavati, le deiezioni rimangono<br />

sui marciapiedi fi nché non provvede madre natura.<br />

L’ultima zona divenuta appetibile per i premurosi padroni<br />

sono le piste ciclabili sul Villoresi. Che bello!<br />

Una passeggiata nel verde con “Fido” libero di spargere<br />

gli escrementi sul percorso e, chi se ne frega<br />

degli altri. Il pedone che si trova a passare, con un<br />

po’ d’attenzione, riesce a scansare i preziosi “fi ori”<br />

ma il ciclista non sempre riesce a schivarli e op là,<br />

arrotati e lanciati verso il cielo ricadono per benedire<br />

e profumare il malcapitato.<br />

Bisognerebbe vicino alla pista per cristiani farne<br />

un’altra per cani con padroni al guinzaglio, nella speranza<br />

che i primi educhino i secondi.<br />

Che fare? Ovviamente solo il controllo dei vigili e<br />

la “generosa elargizione” di salate multe a chi non<br />

osserva le disposizioni comunali possono “educare”<br />

certi amanti degli animali, altrimenti il problema è destinato<br />

ad incancrenirsi.<br />

L’argomento è stato più volte dibattuto anche in ambiti<br />

nazionali e sono state proposte diverse soluzioni,<br />

ne cito una adottata ad Apricale (IM). Il paese è stato<br />

tappezzato d’ingiunzioni. Poi, in seguito ad inascoltate<br />

sue ordinanze, il Sindaco ha scatenato i vigili<br />

che in una sola mattina hanno elevato 24 multe da<br />

150 e 200 €, nei confronti di quei cittadini scoperti a<br />

non usare sacchetto e paletta e a lasciare i loro cani<br />

liberi senza guinzaglio o museruola. In un paese del<br />

Salento è stato ricavato il DNA dagli escrementi e i<br />

padroni hanno dovuto pagare oltre alla multa il costo<br />

della ricerca.<br />

Come si vede un’offensiva decisa contro gli “imbrattatori<br />

seriali” che si dovrebbe sperimentare anche<br />

da noi.<br />

All’Amministrazione si chiede: quando affronterete il<br />

problema? Perché l’inciviltà di qualche padrone deve<br />

costringere i pedoni a subire le puzze e a fare slalom,<br />

quando riescono, fra le cacche dei loro cani?<br />

<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 9


Vita cittadina<br />

CONSIGLIO COMUNALE<br />

DEL 15 NOVEMBRE 2009<br />

Venti i presenti sui banchi.<br />

- Interrogazioni<br />

- Monti chiede perché la Festa Patronale è stata spostata<br />

dalla prima alla seconda domenica di settembre<br />

(il lunedì dopo).<br />

Con un lungo excursus storico il Sindaco Rossetti illustra<br />

le diverse modifi che succedute nel tempo dalla<br />

festa di Santa Maria Assunta (15 Agosto), alla Festa di<br />

Santa Maria Nascente (8 settembre), alla delibera della<br />

Giunta Pogliani (1999), che ha fi ssato nel secondo<br />

lunedì di settembre la festività patronale “per favorire<br />

la partecipazione dei senaghesi, che il primo lunedì di<br />

settembre potrebbero essere ancora in ferie”.<br />

Quanta premura e ansia di partecipazione alla<br />

festività del proprio paese. In fondo tra le virtù<br />

dei santi c’è anche la pazienza, “santa pazienza”,<br />

che fa accettare anche le modifi che delle<br />

ricorrenze a colpi di delibere di Giunta.<br />

Il Sindaco comunque valuterà, di comune accordo con<br />

il Parroco, l’opportunità di rivedere la delibera della<br />

Giunta Pogliani.<br />

- Campagner accusa l’attuale Amministrazione di “non<br />

aver a cuore l’associazionismo” perché l’ascensore di<br />

Via Risorgimento 47 è ancora fermo e durante la manifestazione<br />

“Nuvole in Viaggio” sulla disabilità alcuni<br />

partecipanti sono stati accompagnati “a braccia” non<br />

potendo usufruire dell’ascensore.<br />

Categorica la risposta del Sindaco: “L’ascensore non<br />

riceve manutenzione adeguata da tanto tempo” e ora<br />

si stanno cercando tra le pieghe del bilancio i fondi per<br />

rimetterlo a posto (come dire, voi l’avete lasciato<br />

morire a noi tocca ripararlo). Rimesso in funzione<br />

il 9 dicembre scorso.<br />

- Comunicazioni varie<br />

La rimozione dei crocefi ssi dalle aule scolastiche, il terremoto<br />

in Abruzzo, la fame nel mondo e le iniziative<br />

per promuovere il lavoro nel nostro territorio. Sono stati<br />

gli argomenti trattati, alcuni di questi saranno ripresi e<br />

commentanti in seguito.<br />

- Mozione/o.d.g. in merito all’allarmante aumento<br />

degli episodi di violenza omofoba<br />

Interventi condivisi, approvata all’unanimità.<br />

- Variazione n. 8 al bilancio di previsione<br />

dell’esercizio fi nanziario 2009<br />

Si tratta di una variazione, tra entrate e uscite in equilibrio,<br />

di 109.582 €, afferma il Sindaco.<br />

Un’entrata di 30.000 € fatti arrivare attraverso la Lega<br />

Nord, afferma Pase, innesca la polemica con Chiesa:<br />

“Il federalismo non ci risultava consistesse nell’avere<br />

cellulari di parlamentari di riferimento a cui chiedere<br />

gentilmente la concessione o l’elargizione di un contentino<br />

per realizzare qualcosa”.<br />

Quando l’on. Dalla Chiesa, eletto nella nostra<br />

10 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Dal Consiglio Comunale,<br />

Spotter Spotter<br />

zona, si era speso per ottenere fi nanziamenti<br />

per il restauro della Chiesa di Senaghino,<br />

cos’era: voto di scambio?<br />

Tra i risparmi da segnalare 5.000 € per il ricovero e il<br />

mantenimento dei cani randagi (alla fi ne dell’anno ci<br />

costeranno circa 20.000 €).<br />

Approvato con 4 astensioni (Listi Civiche) e 16 voti<br />

favorevoli.<br />

- Affi damento in concessione dei servizi di accertamento<br />

e riscossione dell’imposta comunale<br />

sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche<br />

affi ssioni<br />

L’obiettivo è dare i criteri e gli indirizzi per promuovere<br />

un bando per esternalizzare i suddetti servizi allo scopo<br />

di diminuire i costi di un addetto e ricevere comunque<br />

una parte degli incassi, afferma il Sindaco.<br />

Esternalizzare, parola magica, risolutrice,<br />

sembra, di tutti i problemi delle amministrazioni<br />

pubbliche ma, perché funzioni, il costo<br />

del personale dovrebbe diminuire in misura<br />

maggiore del costo del servizio esternalizzato:<br />

è così a <strong>Senago</strong>?<br />

Lunga e partecipata discussione nel tentativo di migliorare<br />

ulteriormente il testo che ricalca delibere consimili<br />

già adottate in comuni limitrofi .<br />

Dibattito insolitamente collaborativo, lo riconosce<br />

anche Santoro (capogruppo PdL, in altre<br />

occasioni polemico con gli ex esponenti<br />

della Giunta Chiesa), evidentemente il clima<br />

post elettorale si sta lentamente stemperando.<br />

Otto gli emendamenti presentati dall’opposizione, alcuni<br />

accolti, altri respinti, alla fi ne il testo è approvato<br />

all’unanimità.<br />

CONSIGLIO COMUNALE<br />

DEL 30/11/2009<br />

Diciannove consiglieri presenti<br />

- Interrogazioni<br />

Chiesa: segnala la presenza di rifi uti abbandonati sul<br />

ciglio della strada per Cesate e la presenza, nelle vicinanze<br />

del campo da baseball, di una consistente<br />

montagnetta di amianto (amianto? non cementoamianto<br />

assai meno pericoloso). L’Assessore<br />

Rega comunica che gli Uffi ci stanno attivando le procedure<br />

per eliminare i problemi e che sarà più preciso<br />

nel prossimo consiglio comunale (area bonifi cata<br />

dall’ASL nella prima decade di dicembre ’09.)<br />

- Comunicazioni varie<br />

E’ l’ultima seduta del Consiglio Comunale seguita dal<br />

Segretario Direttore Generale Alfredo Ricciardi che ha<br />

assunto l’incarico a tempo pieno al comune di Novate,<br />

sarà sostituito dalla dott.ssa Enrica Severino.<br />

Il Sindaco comunica inoltre che “si è svolta l’assemblea<br />

dei Sindaci che aderiscono all’azienda ex consortile<br />

Groane Trasporti Mobilità (GTM)”, che ha confermato<br />

Sensazioni e Cronaca<br />

Il Redattore della rubrica si limita a commentare l’andamento dei lavori del Consiglio comunale di <strong>Senago</strong> con un’ottica da “binocolo rovesciato” che non<br />

entra nel merito delle delibere approvate, ma cerca di cogliere, da lontano, l’aspetto emotivo, la coerenza, le rivalità, i pretesti che spingono i protagonisti<br />

ad intervenire nella discussione per sostenere le proprie opinioni. Chi fosse invece interessato ad una specifi ca delibera del Consiglio comunale, ai suoi<br />

contenuti e/o allo svolgimento del relativo dibattito, può chiedere informazioni alla Redazione verrà data pubblica risposta su queste pagine.<br />

lo scioglimento del consorzio al 31.12.2009, il servizio<br />

comunque non sarà sospeso ma proseguirà fi no alla<br />

formale consegna al gestore privato. Ringrazia inoltre<br />

l’Associazione Bianca Garavaglia per la quinta manifestazione<br />

del Gala della Ginnastica al palazzetto dello<br />

sport del 28 scorso e si auspica che possa diventare<br />

un “appuntamento ricorrente”.<br />

- Santoro, prendendo spunto dalle parole del Presidente<br />

Napolitano che, “intervenuto nel dibattito politico<br />

sulla giustizia, a sorpresa ha invitato la magistratura<br />

ad attenersi rigorosamente allo svolgimento delle sue<br />

funzioni” (a sorpresa? Chi si sorprende se il Presidente<br />

Napolitano dice ai giudici di fare il loro<br />

lavoro?) e, in qualità di capogruppo del PdL, né da<br />

una lettura di parte affermando: “Nella sua dichiarazione<br />

ha riconosciuto un principio costituzionale fondamentale,<br />

il principio democratico più volte ribadito da<br />

noi (gli altri invece cosa dicono?) in base al quale<br />

chi è eletto dal popolo per governare ha tutto il diritto<br />

e dovere di farlo senza che la magistratura pretenda di<br />

prendere il suo posto”.<br />

Torna a ripetere il principio, tanto caro agli<br />

esponenti del PdL, dell’eletto dal popolo (versione<br />

moderna dell’unto del Signore) cui nulla<br />

si può negare.<br />

Era una comunicazione di un esponente di partito ma<br />

innesca una replica in chi dà una lettura opposta alla<br />

sua.<br />

Fois gli ricorda i principi su cui si fonda la Repubblica<br />

e la distinzione fra i vari poteri dello Stato; Tosi (IdV)<br />

esprime solidarietà ai magistrati; Pepe cerca di chiudere<br />

la discussione affermando che chi esprime apprezzamento<br />

nei confronti del Capo dello Stato “non<br />

può che trovarci d’accordo” ma Santoro piccato dalle<br />

parole della Tosi tenta il rilancio: “Io credo che quello<br />

che hai rappresentato è un fi lm di fantascienza…”<br />

ma fi nalmente il Presidente taglia corto e gli toglie la<br />

parola.<br />

- De ponti, propone una mozione da discutere nel<br />

prossimo Consiglio sui beni sequestrati alla mafi a<br />

- Mozione a sostegno del crocifi sso nelle<br />

scuole<br />

Lunga e partecipata discussione caratterizzata da distinguo<br />

e prese di posizione personali.<br />

Biasotto: “In base alle rifl essioni fatte il nostro Gruppo<br />

del PDL ritiene il crocefi sso un simbolo storico, culturale<br />

e se permettete anche religioso” (permettiamo?).<br />

Interviene Monti per segnalare che il Consiglio passa<br />

da una a due ore per discutere su “argomenti che non<br />

riguardano l’amministrazione comunale ma la giustizia,<br />

l’omofobia, il crocefi sso e tante altre cose…”, all’opposizione<br />

che protesta e lo interrompe replica: “Come vi<br />

siete incazzati voi m’incazzo anch’io adesso, però io i<br />

toni li tiro fuori perché per i coglioni non mi prendete<br />

voi, va bene”?<br />

Interessanti le motivazioni del Voto:


- Chiesa, siamo favorevoli al mantenimento del crocefi<br />

sso nelle scuole ma “non vogliamo sostenere la speculazione<br />

politica che qualcuno vuole portare avanti.<br />

Detto questo, noi ci assenteremo dalla votazione” e<br />

abbandona i banchi seguito da Campagner e dalla De<br />

Ponti;<br />

- Fois, “voterò no che non è un no al crocefi sso ma a<br />

questa mozione”.<br />

E’ una battaglia politica, la posta: un pugno di<br />

voti. Visto che si parla di tradizioni, nelle nostre<br />

case il crocefi sso veniva posto in bella vista,<br />

sarebbe interessante sapere quante famiglie<br />

oggi lo espongono.<br />

Approvata con 2 voti contrari e 15 voti favorevoli.<br />

(P.S. Mentre andiamo in stampa si apprende che la<br />

Corte europea di Strasburgo ha accolto il ricorso del<br />

Governo italiano, con buona pace di tutti).<br />

- Assestamento al bilancio esercizio fi nanziario<br />

2009/2011<br />

Si modifi cano alcune poste in bilancio, illustrate dall’Ass.<br />

Novo, tra le quali un’entrata di € 29.259 quale “contributo<br />

statale ordinario”, in sostituzione degli 82.000 €<br />

previsti per spese della politica tagliati dal Governo - €<br />

180.000 per minori entrate ICI (previste in bilancio per<br />

1.400.000 € ma che il Governo non trasferirà integralmente)<br />

– € 135.936,46 parte dell’avanzo d’esercizio<br />

che viene utilizzato per diminuire i mutui.<br />

Il dibattito si caratterizza per un lungo intervento di<br />

Chiesa teso a chiarire le fi nalità di 72.162 € assegnati<br />

a <strong>Senago</strong> per l’osservanza del patto di stabilità 2008<br />

(non si tratta di un trasferimento in denaro ma della<br />

possibilità di effettuare maggiori pagamenti ma non<br />

maggiori impegni rispetto a quanto previsto dal patto<br />

di stabilità) e nella discussione su questi benedetti<br />

72.000 € “che ci sono ma non ci sono” ha modo di affermare<br />

che: “Cecchetti, Presidente della Commissione<br />

Bilancio e consigliere regionale della Lega Nord probabilmente<br />

non ha capito che cosa hanno approvato<br />

in Regione Lombardia stante quello che dice perché<br />

racconta un gran sacco di balle rispetto all’utilizzabilità<br />

di questo fondo e facendo ulteriore propaganda”.<br />

Pase risentito per queste parole rivolte all’esponente<br />

del suo partito ribatte: “Io credo che l’educazione…<br />

Dire che il Consigliere racconta un fracco di balle mi<br />

sembra una scortesia inopportuna”.<br />

Approvato con 14 voti favorevoli e 5 astenuti.<br />

Altre due delibere riguardanti convenzioni con il<br />

Comune di Bollate (Centro diurno disabili “Centroanch’io”)<br />

e con il Comune di Garbagnate (Centro diurno<br />

disabili “Archimede”) sono approvate all’unanimità<br />

senza un signifi cativo dibattito ma con la rivendicazione<br />

di “paternità” da parte della consigliera De Ponti:<br />

“Queste due convenzioni sono esattamente quelle che<br />

abbiamo presentato noi nella precedente Amministrazione”.<br />

CONSIGLIO COMUNALE<br />

DEL 17/12/2009<br />

Consiglieri tutti presenti<br />

- Comunicazioni varie<br />

- Assessore Rega. Si complimenta con gli studenti, il<br />

Dirigente scolastico e le insegnanti Daniela Zanoli e<br />

Grazia Fontana per il lavoro fatto con la Classe V A di<br />

via Di Vittorio che il 3 gennaio ha vinto il 1° premio<br />

della X edizione di “Sottodiciotto Filmfestival” con un<br />

cortometraggio dal titolo “La foglia”. Motivazione della<br />

vittoria: “Per la capacità di evocare il tema della curiosità<br />

e del viaggio di scoperta, contemporaneamente al<br />

valore del ritorno a casa”.<br />

- Molti interventi di solidarietà a Berlusconi per “il<br />

duomo” scagliatogli contro: Chiesa, Santoro, Tosi e<br />

Gerardini.<br />

Fra questi si distingue quello di Gerardini che riferendosi<br />

alla discussione sul “Crocefi sso nelle aule” del<br />

precedente Consiglio Comunale (deve averci pensato<br />

tanto): “Siamo stanchi di mistifi cazioni… Non<br />

accettiamo lezioni di democrazia…”<br />

Frasi già sentite più volte, anche in precedenza<br />

e da altri consiglieri. Ripetizioni di slogan berlusconiani<br />

di moda. Per la politica degli slogan<br />

basta la TV, dagli amministratori locali ci si<br />

aspetta fatti concreti.<br />

- Interessante invece, per le possibili ripercussioni future,<br />

la comunicazione del Sindaco su due ricorsi alla<br />

Magistratura: il primo presentato dal Consorzio di <strong>Senago</strong>,<br />

riguarda l’ampliamento del perimetro del Parco<br />

delle Groane su parte della Cava Movilbeton del 29<br />

maggio 2009; il secondo, presentato dalla Società<br />

Jamp e dalla Waste Enginnering sull’atto del Consiglio<br />

Comunale n. 65 del 29.9.2009 avente oggetto “Conclusioni<br />

del procedimento con mancata approvazione<br />

del Piano della Cittadella Produttiva”.<br />

- Mozione affi nché venga ritirato l’emendamento<br />

presente nella fi nanziaria sulla vendita<br />

dei beni confi scati alle mafi e<br />

L’impressione che si ricava ascoltando i lunghi<br />

interventi è di “discorsi fra sordi”; ognuno ripete,<br />

con piccole sfumature ma sostanzialmente<br />

in modo acritico, le posizioni politiche<br />

dei partiti di riferimento.<br />

Respinta dalla maggioranza compatta.<br />

- Azienda Speciale Multiservizi – Approvazione<br />

Piano Programma, Bilancio economico<br />

preventivo anno <strong>2010</strong> e triennale <strong>2010</strong>/12<br />

Pochi sono gli spunti interessanti, Giacobbe (presidente)<br />

si dilunga ad illustrare il mandato ricevuto ma non<br />

emerge il programma che si è dato, tant’è che il pubblico<br />

e i consiglieri si distraggono e Vitalone li richiama:<br />

“Vorrei un po’ più di silenzio per favore. Questo brusio<br />

di fondo non permette una chiara interpretazione”.<br />

Alcuni dati:<br />

- interessi passivi di 35.000 € per far fronte agli impegni<br />

della costruenda Casa della Salute;<br />

- Ristorazione scolastica, il costo del pasto passa da €<br />

4,35 a € 4,49 (pari 40.000 € annui);<br />

- 220.000 € il debito residuo a carico del Comune;<br />

Dagli interventi di Pepe e Chiesa emerge perplessità:<br />

vorrebbero parlare di progetti non degli indirizzi che il<br />

Consiglio Comunale ha dato alla Multiservizi.<br />

Campagner invece prende spunto dall’affermazione<br />

di Giacobbe: “l’Azienda è stata gestita bene”, legge<br />

parte dell’intervento di Santoro del 27 luglio scorso (si<br />

veda Spotter dello scorso dicembre), per rinfacciargli<br />

quanto aveva affermato sulla passata gestione della<br />

Multiservizi.<br />

Facile la replica di Santoro che riconferma tutto quanto<br />

detto e conclude: “Non si può fare la valutazione di un<br />

consiglio d’amministrazione insediato da due mesi”.<br />

Nei successivi interventi, sia della maggioranza che<br />

dell’opposizione, si torna a parlare dello spostamento<br />

a Mascagni della terza farmacia in una continua e<br />

sterile polemica.<br />

Chiarifi catrici di tutta la discussione, le dichiarazioni di<br />

voto.<br />

-Chiesa: “Nella realtà dei fatti questa relazione previsionale<br />

e programmatica è assente e, in questo senso,<br />

il Bilancio non è che la fotocopia pura del Bilancio precedente”<br />

e, ovviamente, non può votare contro.<br />

-Pepe, dopo aver segnalato che si torna a gestire<br />

le aziende collegate in “maniera tutta politica”, con<br />

la stessa logica con la quale il precedente consiglio<br />

d’amministrazione è andato ad aprire la Casa della Salute,<br />

i nuovi amministratori apriranno la Terza Farmacia.<br />

Conclude: “Il consiglio di amministrazione è un organismo<br />

tecnico e non politico e ricordo che sarà giudicato<br />

soprattutto sugli obiettivi di natura economica,<br />

perché le logiche sono diverse dalle scelte politiche,<br />

e l’”Obbedisco” del Presidente Giacobbe francamente<br />

non lo condivido e mi auguro che gli altri componenti<br />

del consiglio di amministrazione non lo condividano,<br />

perché l’“Obbedisco” nei confronti del potere politico<br />

sappiamo quanti danni ha fatto alle diverse aziende di<br />

stato”.<br />

Approvato dalla maggioranza. L’opposizione si divide:<br />

4 voti contrari, PD e IDV, e 4 astensioni, Liste Civiche.<br />

- Approvazione Piano Diritto allo Studio<br />

2009-<strong>2010</strong><br />

Illustra il Piano Rega. Sono confermati i progetti già<br />

previsti nello scorso anno scolastico e fi nanziati alcuni<br />

nuovi come “i diritti dei bambini” e il “post scuola in Via<br />

Liberazione”.<br />

I diversi interventi di Chiesa, De Ponti e Campagner,<br />

tutti tendenti a enfatizzare il loro operato, non aggiungono<br />

molto alla delibera tant’è che viene approvata<br />

all’unanimità; ma quando Campagner sollecita l’Assessore<br />

con “Caro assessore… Bisogna metterci il<br />

cuore, bisogna andare a cercare i volontari… (si riferisce<br />

ai fruitori del Pedibus, diminuiti da 111 a 82 bambini<br />

e da 42 a 31 accompagnatori), riceve la piccata<br />

reazione di Rega che afferma: “È successo un fatto<br />

che io reputo grave dal punto di vista morale e civico<br />

soprattutto: che qualcuno, visto il cambio di Amministrazione,<br />

ha pensato di non fare più il volontario su<br />

alcuni progetti”.<br />

Però, che persone disinteressate e generose<br />

che si attivano non per senso civico ma perché<br />

chiamate dagli amici o da amici degli amici.<br />

- Modifi ca Regolamento per la gestione dei<br />

servizi alla persona<br />

Si tratta d’introdurre una norma per il reddito ISEE<br />

calcolato sul reddito individuale e non famigliare per<br />

gli utenti con handicap psicofi sico permanente e per<br />

gli ultrasessantacinquenni con invalidità superiore al<br />

66%”.<br />

Costruttivo e collaborativo il confronto. Approvato<br />

all’unanimità<br />

- Ordine del giorno: “Interventi a sostegno dei<br />

lavoratori colpiti dalla crisi economica”<br />

Dà indicazione per introdurre concrete misure di sostegno,<br />

nel triennio <strong>2010</strong>/12, per le famiglie senaghesi<br />

colpite dalla crisi economica. Approvato all’unanimità.<br />

<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 11


Ricordiamo che quanto riportato in<br />

“RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO”<br />

potrebbe non coincidere con il pensiero della<br />

Redazione. Questa rubrica deve essere considerata<br />

uno “Spazio aperto” alle rifl essioni dei cittadini, delle<br />

associazioni, dei partiti e dei movimenti politici.<br />

L’altro Paese<br />

E’ iniziata la campagna elettorale per il governo<br />

della Regione, ed è iniziato il solito circo mediatico<br />

della politica d’immagine.<br />

Lontani dai cartelloni elettorali, dalle strette di<br />

mano, dai sorrisi e dalle pacche sulle spalle che<br />

incorniciano le promesse delle campagne politiche,<br />

lontani dalle schermaglie tra destra e sinistra,<br />

lontani dagli screzi tra fazioni e movimenti,<br />

lontani dagli spot e i gadget di partito: c’è la vita<br />

reale.<br />

Da dove cominciare?<br />

Si potrebbe cominciare dalla crisi economica<br />

che ormai da mesi ha assunto le sembianze della<br />

protesta e dei tafferugli con le forze dell’ordine<br />

e i lavoratori. Si potrebbe anche cominciare da<br />

un altro volto della crisi, dal ritorno della grande<br />

paura degli scandali fi nanziari innescata dal<br />

caso “Telecom – Fastweb” che ha fatto tremare<br />

i mercati .<br />

Oppure si potrebbe parlare dello scandalo del<br />

“comitato d’affari” che secondo gli inquiren-<br />

12 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Riceviamo<br />

e<br />

Pubblichiamo<br />

ti avrebbe gravitato intorno alle grandi opere e<br />

all’universo della Protezione civile.<br />

Chi ha ancora voglia, coraggio di leggere i programmi<br />

elettorali, non può non prendere atto<br />

dello scarto tra le parole e i fatti.<br />

Nonostante il valore dei singoli, le coalizioni politiche<br />

che attualmente ci governano non sono<br />

ancora riuscite a dirigerci verso la strada che loro<br />

stessi avevano tracciato.<br />

Perché accada questo paradosso è complesso<br />

da capire e ancor più da spiegare.<br />

C’è qualcosa che non funziona nella politica, nel<br />

Governo Nazionale, Regionale, e in parte anche<br />

in quello Comunale che rende diffi cile il dispiegamento<br />

di una proposta chiara di dove vogliano<br />

portare il nostro Paese.<br />

In questi anni il Governo ha lavorato intensamente<br />

a decreti, leggi, norme per portare correzioni<br />

profonde all’azione amministrativa, ma il risultato<br />

è insoddisfacente.<br />

Rimane poi la clamorosa sottovalutazione della<br />

crisi, del problema del lavoro e dei lavoratori,<br />

AVVISO<br />

La Redazione si riserva di respingere<br />

gli scritti superiori alle 2000 battute<br />

e di rinviare, in tutto o in parte, la<br />

stampa degli articoli pervenuti.<br />

come dimostrato dalla crescita esponenziale dei<br />

disoccupati, ossia di cittadini senza fonte di reddito<br />

per poter vivere.<br />

Su questo problema i Governi locali dovrebbero<br />

sviluppare una concertazione territoriale capace<br />

di includere negli accordi, anche i lavoratori più<br />

isolati, quelli delle piccole imprese e quelli precari,<br />

dove il sindacato è assente e dove la crisi e<br />

l’insicurezza è più diffusa.<br />

La tutela del lavoro e dei lavoratori è un fattore<br />

centrale su cui misurare l’effi cacia delle politiche<br />

di sviluppo di una Regione e di un Comune, poiché<br />

l’incremento della produttività e dell’occupazione<br />

non può avvenire a danno della salute<br />

fi sica e psicologica.<br />

Compito del Governo e delle parti sociali è quindi<br />

quello di intervenire in una situazione di emergenza<br />

come quella attuale con una visione di lungo<br />

periodo, capace di porre un rimedio al dramma<br />

odierno trovando delle soluzioni durature.<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 13


Ricette Mangem in milanes<br />

Le ricette della tipica cucina milanese<br />

CODEGHIN CUI LENTIGG<br />

Cotechino con lenticchie<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

1 cotechino di 800 gr circa, 300 gr di<br />

lenticchie, una pestata di lardo (oppure<br />

burro e olio), 1 cipolla, una cucchiaiata di<br />

salsa di pomodoro, brodo o acqua, sale.<br />

Dalla sera precedente ammollate le lenticchie<br />

in abbondante acqua.<br />

Punzecchiate il cotechino in più punti<br />

con un ago, dopo averlo lavato.<br />

Tritate la cipolla e fatela appassire nel<br />

pesto di lardo (o in mezz’etto di burro<br />

e due cucchiaiate d’olio) e, prima che<br />

pr pren enda da ccol<br />

olor ore, aagg<br />

ggiu iung nget etev evi le llen<br />

enticchie<br />

scolate dall’acqua di ammollo,<br />

av aven endo do pri prima<br />

ma eli elimi<br />

mina nate te que quell<br />

lle ra racc ccol olte te<br />

in superfi cie. Rimescolate, salate e unite<br />

la salsa di pomodoro, diluita in brodo<br />

o acqua. Disponete il cotechino sulle<br />

lenticchie, mettete il coperchio e fate<br />

cuocere lentamente per due ore e mezza<br />

e anche più. Durante la cottura rimesc<br />

scol olat ate sp spes esso so le l le lent ntic icch chie ie e, e se fos fosse<br />

se<br />

necessario, aggiungete acqua o brodo<br />

bollenti.<br />

Vini consigliati:<br />

Colline Novaresi Bonarda - Grignolino<br />

del Monferrato “Cave di Moleto”<br />

Per risparmiare il condimento i nostri<br />

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lenticchie che potevano così insaporirsi<br />

durante la cottura.<br />

14 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

CASSOEULA<br />

Stufato di maiale e verze<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

500 gr di costine di maiale (già tagliate),<br />

1 piedino di maiale, 200 gr di guanciale e<br />

cotenne fresche, 200 gr di salsiccia, qualche<br />

salamìn de vèrz, 6 carote, 1 verza vernenga<br />

di circa 1 Kg, 2-3 coste di sedano,<br />

1 cipolla grossa, alcuni spicchi di aglio, 20<br />

gr ddi<br />

bu burr rro, ooli<br />

lio d’ d ol oliv iva, vvin<br />

ino ro ross sso di bbuo<br />

uon<br />

corpo, brodo di carne, sale.<br />

Spaccate il piedino di maiale a metà, per<br />

il lungo, dopo averlo fi ammeggiato per<br />

togliere la peluria. Lavatelo e cuocetelo<br />

in abbondante acqua per circa un’ora. In<br />

una larga casseruola fate rosolare, con il<br />

burro e una cucchiaiata d’olio, la cipolla<br />

tritata assieme all’aglio, due carote, e una<br />

costa di sedano, poi agg ggiungete le cotenne<br />

ben lavate e ripulite dalle setole; salate.<br />

Versatevi sopra del brodo e lasciate<br />

cuocere per una mezz’ora, a recipiente<br />

scoperto. Aggiungetevi poi la salsiccia<br />

tagliata a pezzi, le salamelle, il piedino, le<br />

costine, il guanciale, le carote e il sedano<br />

ri rima mane nent nti ta tagl glia iati ti a pez pezze<br />

zett tti e fa fate te cuo<br />

cere per un’altra mezz’ora. Intanto avrete<br />

sbollentato le foglie di verza, tagliate a<br />

strisce. Quando la carne sarà quasi cotta,<br />

spruzzatela con un abbondante bicchiere<br />

di vino, aggiungete le verze, se occorre<br />

altro brodo bollente e proseguite fi no a<br />

quando la carne sarà ben cotta e il sugo<br />

di cottura piuttosto asciutto.<br />

Vino consigliato:<br />

Barbera del Monferrato “Cave di Moleto”<br />

BUSECCA<br />

Trippa in umido<br />

Ingredienti per quattro persone:<br />

1,5 Kg di trippa assortita (foiolo e chiappa)<br />

di manzo o di vitello, 150 gr di lardo<br />

o di pancetta, 30 gr g di burro, 2 patate,<br />

150 gr di fagioli secchi di Spagna già ammollati,<br />

1 cipolla grossa, alcuni gambi di<br />

sedano, 1 cuore di verza, (facoltativa),<br />

2-3 carote, un rametto di salvia, brodo di<br />

carne, olio d’oliva, sale e pepe.<br />

Fate rosolare in una larga casseruola il<br />

lardo (o la pancetta), pestato assieme<br />

alla cipolla, con il burro e poco olio.<br />

Ve Vers rsat ate su sul so soff ri ritt tto la tri tripp<br />

ppa be ben lavata<br />

e tagliata a strisce; salate, pepate<br />

e un unit ite an anch che al alcu cune ne fog fogli<br />

lie di sal salvi<br />

via.<br />

Quando la trippa sarà ben insaporita<br />

nel soff ritto, aggiungete i fagioli, le patate,<br />

le carote, la verza e il sedano precedentemente<br />

tagliati a pezzi; coprite<br />

a fi lo con il brodo. fate cuocere molto<br />

lentamente, per tre-quattro ore od anch<br />

che pe per se sei or ore se si s è sc scel elta ta la l tr trip ippa pa di d<br />

manzo. Volendo potrete aggiungere, a<br />

metà cottura, una cucchiaiata di salsa<br />

di pomodoro, diluita in un pò di brodo<br />

caldo.<br />

Vino consigliato:<br />

Colli Piacentini Cabernet Sauvignon<br />

“Villa Peirano”<br />

La buseca va mangiata ben calda, accompagnandola<br />

con fette di pane casereccio.


Menu<br />

Nello splendido Giardino all’Italiana<br />

Aperitivo Rossini e analcolico alla frutta<br />

Spumante Brut Perlè Talento Trento d.o.c. Casa Ferrari 2004<br />

Con prosciutto crudo di Norcia e gnocco fritto alla Romagnola<br />

fi ori di zucca alla Ligure e raspadura di Parmigiano Reggiano<br />

- al Tavolo-<br />

Antipasti<br />

Insalata di asparagi con uova sode e gamberi in salsa tonnata<br />

Polpettine di agnello al pane aromatico con cuore fi lante<br />

Primo Piatto<br />

Ravioloni ripieni di patate pecorino e mentuccia<br />

con ragù di stinco di vitello in cialda di grana<br />

Secondo Piatto<br />

Fritto misto di pesce all’antica<br />

Anelli di Calamaro, Gamberoni Imperiali, Calamaretti Spillo,<br />

Alici e Filetti di Triglia<br />

Cestino con patate fi ammifero e verdurine croccanti<br />

Garbagnate Milanese<br />

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Dessert Desser<br />

Mezze lune di sfoglia croccanti occanti con crema ch chanti chantilly ti till ll lly y fr ffragole ag agol ol ole<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 15


Cultura e dintorni FUORI DAL CORO<br />

di Nicola Di Lernia<br />

Cosa sono i valori universali? Esistono valori<br />

che, consentendo la convivenza pacifi ca<br />

delle diversità, sono comuni ad ognuno,<br />

senza distinzione di razza, sesso, religione, etnia.<br />

Gli uomini, indipendentemente dalla religione, dal<br />

colore della pelle, dalla propria cultura o dalla rispettiva<br />

provenienza hanno le stesse esigenze e la<br />

medesima necessità di veder riconosciuti i propri<br />

diritti di uomini in quanto tali, nella dignità e nella<br />

possibilità di avere delle prospettive di vita e di sviluppo.<br />

Teoricamente, dinanzi a valori defi niti appunto<br />

universali, una volta riconosciuti e stabiliti, non ci<br />

dovrebbero essere discussioni né fraintendimenti.<br />

Invece accade che la politica, le istituzioni, i partiti,<br />

la gente in generale, riescano a strumentalizzare, a<br />

ridurre a logiche di scontro e di mero interesse di<br />

parte, anche idee e principi che dovrebbero solo<br />

unire e non dividere. E’ ciò che si scatena intorno<br />

al tema dell’integrazione. Accade quando si perseguono<br />

solo gli interessi economici, quando trionfa<br />

l’ipocrisia, quando inseguire derive populiste può<br />

portare un tornaconto e risultare utile. Dovremmo<br />

essere abituati, invece ancora ci stupiamo. Ci stupiamo<br />

della facilità con la quale morale, etica, principi,<br />

valori, umanità diventino parole senza peso e<br />

vengano manipolate per inseguire un fi ne, come<br />

se il risultato giustifi casse sempre il mezzo. Accade<br />

in ambito nazionale quando si gestisce una<br />

questione come quella accaduta a Rosarno con<br />

metodi paragonabili ad operazioni di pulizia etnica;<br />

accade in ambito locale quando le forze politiche<br />

(Lega Nord in testa) che fondano la propria ragion<br />

d’essere e il proprio consenso elettorale sulla lotta<br />

al clandestino e all’immigrazione, fomentando le<br />

paure della gente nei confronti del “diverso”, non<br />

hanno il coraggio, per non contraddire iniziative<br />

pur lodevoli proposte dalla parrocchia (come una<br />

fi accolata di solidarietà), di ammettere che il tema<br />

dell’integrazione non è gradito e non interessa.<br />

Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero,<br />

purché lo esprima veramente, assumendosene le<br />

responsabilità, soprattutto in ambito politico, dove<br />

occorre uscire dalla logica dello sventolio della<br />

16 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

NUOVA SEDE<br />

ASSISTENZA<br />

bandiera e della scelta più comoda a seconda della<br />

convenienza. Oggi per fomentare la gente e accaparrarsi<br />

voti, domani per non urtare la sensibilità<br />

dei compagni di governo o dei parrocchiani.<br />

Certo, non è più apprezzabile la solidarietà a senso<br />

unico, priva di rifl essione e di capacità critica, che<br />

adottano certe forze politiche pur di guadagnarsi<br />

su altri fronti il consenso elettorale perso per strada<br />

nel corso degli anni a favore del berlusconismo.<br />

Non è un tema semplice quello dell’immigrazione<br />

e, di conseguenza, dell’integrazione. Culture diverse<br />

a confronto, l’esigenza di tenere ben saldi<br />

principi etici e democratici su cui fondare la civiltà,<br />

l’esigenza di regole da far rispettare in un paese<br />

che è sempre meno abituato a farlo, lo spettro del<br />

proprio benessere da condividere con chi giunge<br />

da una realtà povera, il bisogno, per poter accogliere,<br />

di garantire condizioni di vita degne a tutti.<br />

Ormai stride quasi parlare di coerenza e non occorrono<br />

appelli ai principi o agli ideali. Tuttavia non<br />

è eccessivo pretendere che si dia un limite alla<br />

strumentalizzazione e che temi sociali così seri e<br />

rilevanti non siano al centro di speculazioni morali.<br />

Non è richiesto alle forze politiche di avere il medesimo<br />

punto di vista né di risolvere una questione<br />

che fa parte della storia dei continenti e, non solo<br />

dell’Italia, con qualche bacchetta magica, si chiede<br />

di non speculare ad ogni costo e di considerare,<br />

ogni tanto, spogliandosi magari dei colori della<br />

propria bandiera, che ciascuno ha diritto, come<br />

cittadino del mondo, a inseguire le condizioni per<br />

le quali una vita può essere degna di essere vissuta.<br />

Avere sì il proprio punto di vista e di approccio<br />

alla questione, ma partire da questo fondamentale<br />

presupposto, valore appunto universale.<br />

Le seguenti parole, pronunciate il 18/03/1968<br />

presso l’università del Kansas, esprimono effi cacemente<br />

la distinzione che deve sempre essere<br />

presente nella nostra mente tra i valori economici<br />

e di benessere che la nostra società esprime e la<br />

dignità dell’uomo che deve essere considerata al<br />

di sopra di ciò che esso possiede:<br />

“Non troveremo mai un fi ne per la nazione né una<br />

nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento<br />

del benessere economico, nell’ammassare<br />

senza fi ne beni terreni.<br />

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla<br />

base dell’indice Dow Jones né i successi del Paese<br />

sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL<br />

comprende l’inquinamento dell’aria, la pubblicità<br />

delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le<br />

nostre autostrade dalle carnefi cine del fi ne settimana…<br />

Comprende programmi televisivi che valorizzano<br />

la violenza per vendere prodotti violenti<br />

ai bambini. Cresce con la produzione di napalm,<br />

missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto<br />

della salute delle nostre famiglie, della qualità della<br />

loro educazione e della gioia dei loro momenti di<br />

svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia<br />

e la solidità dei valori familiari. Non tiene conto<br />

della giustizia dei nostri tribunali, né dell’equità dei<br />

rapporti fra noi. Non misura né la nostra arguzia<br />

né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la<br />

nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura<br />

tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di<br />

essere vissuta”<br />

Non era proprio un rivoluzionario. Era il candidato<br />

presidente degli Stati Uniti d’America Robert Kennedy.<br />

Tre mesi dopo fu assassinato.<br />

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….Il fi tness è una medicina...<br />

Diversi studi avevano già in passato evidenziato che una regolare attività fi sica era in grado di ritardare il declino fi sico e<br />

cognitivo collegato MIGLIORIAMO all’aumentare LA NOSTRA VITA CON IL dell’età; FITNESS una nuova ricerca canadese ha scoperto effetti salutari anche sul cervello oltre<br />

….Il fi tness è una medicina...<br />

che sul fi sico, a soggetti maschili e femminili di 50/90 anni frequentatori abituali di palestre.<br />

Gli scienziati hanno approfondito il nesso tra attività fi sica e affl usso di sangue al cervello ed i risultati sono stati entusiasmanti.<br />

Infatti, durante gli esercizi fi sici in palestra, i soggetti (uomini e donne) presentavano un maggior affl usso sanguigno al<br />

cervello e non solo miglioravano la resa nei test di memoria logica, ma anche altre capacità cognitive rispetto a chi non<br />

Diversi studi avevano già in passato evidenziato che una regolare attività fi sica era in grado di ritardare il declino fi sico e cognitivo collegato all’aumentare dell’età; una nuova ricerca canadese ha<br />

scoperto effetti salutari anche sul cervello oltre che sul fi sico, a soggetti maschili e femminili di 50/90 anni frequentatori abituali di palestre.<br />

Gli scienziati hanno approfondito il nesso tra attività fi sica e affl usso di sangue al cervello ed i risultati sono stati entusiasmanti. Infatti, durante gli esercizi fi sici in palestra, i soggetti (uomini e donne)<br />

presentavano un maggior affl usso sanguigno al cervello e non solo miglioravano la resa nei test di memoria logica, ma anche altre capacità cognitive rispetto a chi non frequentava abitualmente la<br />

palestra.<br />

frequentava abitualmente Quindi gli studiosi dell’università la palestra. canadese hanno dichiarato che l’attività fi sica migliora e dà benefi ci non solo ai muscoli ed al cuore ma anche al cervello.<br />

Tra le persone più attive fi sicamente si è riscontrata una più elevata capacità dei vasi sanguigni di adeguarsi ad un aumento della circolazione, migliorando la funzionalità vascolare.<br />

Per concludere, anche nella terza età, fare attività fi sica con moderazione ed equilibrio, non solo aiuta a rimanere in forma fi sicamente ma migliora anche le capacità celebrali.<br />

ed al cuore ma Attenzione anche comunque al cervello.<br />

anche a quello che si mangia!<br />

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Attenzione comunque anche a quello che 4. si mangia! Miglioramento dell’equilibrio fi sico/psicologico<br />

5. Controllo del peso corporeo<br />

Quindi gli studiosi dell’università canadese hanno dichiarato che l’attività fi sica migliora e dà benefi ci non solo ai muscoli<br />

Tra le persone più attive fi sicamente si è riscontrata una più elevata capacità dei vasi sanguigni di adeguarsi ad un aumento<br />

Per concludere, anche nella terza età, fare attività fi sica con moderazione ed equilibrio, non solo aiuta a rimanere in forma<br />

Recenti studi hanno evidenziato che i longevi di tutto il mondo mangiano poco e non sono sedentari.<br />

Tutto questo lo si può ottenere al costo di un cappuccino al giorno e con un impegno di soli 45 minuti per due tre volte settimanali.<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 17


Cultura e dintorni PAROLE IN LIBERTÀ<br />

Storia di donne<br />

In occasione della giornata internazionale della donna<br />

di Sandra Carapezza<br />

Un libro, un fi lm e un disco per ricordare<br />

la giornata internazionale della donna, attraversando<br />

in volo sessant’anni di storia<br />

italiana e lasciando poi l’Italia per un viaggio nei<br />

‘paesi del male’. Il libro porta il titolo signifi cativo<br />

Con cuore di donna; è stato scritto dieci anni fa<br />

da Carla Capponi (pubblicato dal Saggiatore, si<br />

trova ora in edizione economica «Net»), la donna<br />

che partecipò all’attentato di via Rasella a Roma<br />

nel marzo del 1944. Con cuore di donna è prima<br />

di tutto una memoria sulla resistenza, tracciata<br />

con insolita abilità narrativa; ma è anche il ricordo<br />

di tante storie di donne, che non avevano alcuna<br />

ambizione di diventare eroine, ma lottavano<br />

ogni giorno per sopravvivere, per resistere: come<br />

quelle che assaltavano i forni per poter dare qualcosa<br />

da mangiare ai fi gli. In quegli anni qualcosa<br />

si preparava a cambiare nella percezione femminile;<br />

dopo la guerra ci sarebbe stato il voto, i<br />

gruppi politici delle donne sarebbero usciti allo<br />

scoperto e lentamente sarebbero arrivate le prime<br />

conquiste.<br />

18 <strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong><br />

Degli anni ruggenti del femminismo parla con<br />

ironia Alina Marazzi, regista nel 2007 del fi lm Vogliamo<br />

anche le rose, che fi n dal titolo ricorda il<br />

doppio obiettivo delle rivendicazioni delle donne:<br />

non solo il pane (quello costato la vita alle dieci<br />

donne romane fucilate in un assalto al forno nella<br />

primavera del 1944), ma anche le rose. Con un<br />

originale mix di documenti, immagini di repertorio,<br />

jingle d’epoca, sigle televisive, interviste… si<br />

raccontano tre storie, lette dai diari di tre donne<br />

di diversi luoghi d’Italia, che affrontano la condizione<br />

femminile negli anni Sessanta e Settanta<br />

ciascuna a proprio modo, ma accomunate dal<br />

trovarsi a vivere un momento di profondi sconvolgimenti<br />

sociali, politici e privati. In chiusura il<br />

fi lm ricorda i diritti acquisiti progressivamente<br />

dalle donne italiane e invita a rifl ettere sul subdolo<br />

accerchiamento che queste conquiste stanno<br />

subendo. Rimane l’impressione di un periodo<br />

vitale per la società italiana, al quale le generazioni<br />

successive devono molto e che va pertanto<br />

conosciuto, meglio se con testimonianze artisti-<br />

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Oggi quel femminismo tace e molte idee sono<br />

mutate; l’impegno delle donne non ha più il volto<br />

scoperto dei circoli che pullulavano in tutta la<br />

penisola quarant’anni fa. Ma la voce femminile si<br />

leva ancora: lo fa, per esempio, per cantare l’insensatezza<br />

delle guerre e della divisione tra buoni<br />

e cattivi che qualcuno pretende di tracciare a<br />

proprio arbitrio. La pace è obiettivo costante delle<br />

richieste delle donne, dalle partigiane che imbracciavano<br />

il fucile per potere un giorno vivere<br />

senza guerra alle sessantottine che chiedevano<br />

le rose. Lullabies from the Axis of Evil è un disco<br />

cantato da donne di quei paesi per i quali l’ex<br />

presidente Bush, ritenendo di saper distinguere<br />

infallibilmente il bene dal male, coniò l’espressione<br />

di ‘Asse del male’. Donne iraniane, irachene,<br />

afgane, cubane, coreane, siriane, palestinesi…<br />

cantano insieme ad americane ed europee dolcissime<br />

ninna-nanne. Un modo femminile per<br />

denunciare l’arroganza e scegliere di educare<br />

alla pace.<br />

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Cultura e dintorni<br />

Dall’Inferno alla Bellezza<br />

Roberto Saviano, il coraggio della parola<br />

di Francesca Bignami<br />

teatro muta in voce ciò che è parola,<br />

concede viso, copre con un mantello di “Il<br />

carne le parole, senza opprimerle, anzi<br />

scoprendole, dando loro epidermide e quindi<br />

rendendo le storie di un luogo storie d’ogni luogo,<br />

una faccia tutte le facce, e questo è ciò di cui<br />

il potere, qualsiasi potere, ha più paura. La potenza<br />

dello spazio teatrale come luogo che interrompe<br />

la solitudine, che permette una diffusione<br />

di verità fatta di timpani e sudore, di sguardi e<br />

luci fi oche, mi pare oggi più che in altri tempi<br />

necessaria”. Così Roberto Saviano descrive nel<br />

suo libro “La bellezza e l’inferno” il fascino che<br />

esercita lo spazio teatrale, diverso dai media e<br />

dalla pagina stampata, dimensione artistica che<br />

si permette di colmare ciò che nelle altre forme<br />

di comunicazione manca.<br />

E il paradosso risiede nel fatto che proprio il teatro,<br />

in assoluto luogo della rappresentazione e<br />

della fi nzione possa diventare a volte il luogo<br />

della verità possibile. Qualche sera fa, al Piccolo<br />

Teatro di Milano, ho scoperto come sia possibile<br />

“somatizzare” uno spettacolo teatrale. Le parole<br />

di Saviano rimbalzano sui corpi di chi gli sta di<br />

fronte, il suo sguardo è profondo e magnetico.<br />

Sembra nato per raccontare.<br />

Questo ragazzo, il cui best-seller Gomorra è<br />

stato tradotto in ben 53 paesi, è diventato un<br />

personaggio scomodo per la criminalità organizzata<br />

italiana e dal 2006 vive sotto scorta e in una<br />

situazione d’isolamento ambientale. Con il passare<br />

dei mesi si è reso conto di quanto la parola<br />

possa diventare “pericolosa”. E sono i lettori o il<br />

pubblico di un teatro a renderla tale, sfondando<br />

di fatto il muro del silenzio, con la certezza che<br />

“la verità, nonostante tutto, esiste.” Perché Saviano<br />

è ossessionato dalla verità. E lo dimostra anche<br />

nel suo ultimo lavoro, La Bellezza e l’inferno,<br />

uscito nel giugno 2009, che consiste in una raccolta<br />

di scritti giornalistici raggruppati per nuclei<br />

tematici. Un libro che non si legge, un libro che si<br />

vive. E che racconta le storie di coloro che hanno<br />

usato il proprio talento per sconfi ggere l’inferno.<br />

Ad esempio di Miriam Makeba, Mama Africa,<br />

condannata a trent’anni di esilio per aver portato<br />

la propria testimonianza contro l’Apartheid, con<br />

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la sua musica e con la sua voce. Michel Petrucciani,<br />

detto Ossa di cristallo, sofferente di una<br />

malattia che porta le cartilagini a sfi brarsi e le<br />

ossa a rompersi e scheggiarsi, e che diventerà<br />

il più geniale jazzista non americano per il suo<br />

modo di suonare il pianoforte. Anna Politovskaja,<br />

che ha pagato con la sua stessa vita la capacità<br />

di rendere cittadinanza al territorio ceceno nel<br />

cuore del lettori di tutto il mondo. E ancora altri<br />

uomini con le loro storie di vita. Dal libro è nata<br />

poi l’idea della piece teatrale, che porta lo stesso<br />

titolo, “La bellezza e l’inferno”, che riafferma il valore<br />

del teatro civile e rappresenta il riscatto della<br />

parola dalla banalizzazione dilagante.<br />

Roberto Saviano è un uomo che teme la diffamazione<br />

e la demolizione della sua credibilità<br />

più della sua stessa morte. Parlando di Gomorra<br />

dice: “Io resto spesso ferito anche dall’accusa<br />

di diffamare la mia terra, perché racconto queste<br />

sue contraddizioni. Sono invece fortemente<br />

convinto che raccontare signifi ca resistere, Raccontare<br />

signifi ca fare onore alla parte sana del<br />

mio Paese, signifi ca dare possibilità e speranza<br />

di soluzione.”<br />

Secondo alcuni, il suo limite consiste nell’aver<br />

Foto di Silvia Scognamiglio<br />

portato l’inferno di una terra devastata dal crimine<br />

all’attenzione del mondo, sottraendosi però<br />

dal raccontare nello specifi co le complicità della<br />

politica e della fi nanza nel loro legame con la criminalità<br />

organizzata, pur di mantenersi ecumenico.<br />

La grandezza di questo ragazzo risiede nell’aver<br />

reso nota alla massa l’esistenza della camorra<br />

e la sua pervasività nel sistema anche al Nord,<br />

quando moltissime persone ancora erano convinte<br />

che si trattasse di un fenomeno legato<br />

unicamente al Sud. Trovo assurdo far ricadere<br />

su di lui le responsabilità della mancanza d’informazione.<br />

Perché prima di tutto ricordiamoci che<br />

Saviano è uno scrittore, e si confronta quotidianamente<br />

con un Paese che si dimentica troppo<br />

in fretta eroi che di cognome fanno Falcone e<br />

Borsellino.<br />

Un narratore che si propone di parlare a molti<br />

ha due possibilità: quella di parlare solamente a<br />

coloro che egli ritiene essere i migliori, oppure<br />

di provare a rivolgersi alla parte migliore di tutti.<br />

Roberto Saviano, da vero militante della Bellezza,<br />

ha scelto di sicuro la seconda via, l’unica forse<br />

possibile per un vero cambiamento.<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 19


Cultura e dintorni<br />

Lo spleen nell’animo moderno<br />

Il disagio esistenziale nell’uomo contemporaneo<br />

di Francesco Serra<br />

Per Baudelaire lo Spleen era uno stato<br />

dell’animo demoniaco, descritto nella sua<br />

opera di maggior intensità “Fleurs du mal”,<br />

in cui la melanconia freudiana è superata dalla<br />

comparsa improvvisa degli spettri, è gettata nella<br />

fossa dello sconforto, nella putrefazione che,<br />

avente amante il Tempo, dissolve l’Io.<br />

Lo Spleen è una ferita che non può essere rimarginata,<br />

ma rimane impressa nella carne; una<br />

ferita latente che si può risvegliare in ogni momento,<br />

di giorno o di notte.<br />

Lo Spleen è la prigione dell’uomo che non si<br />

concede al Tempo, dell’uomo che percepisce<br />

così a fondo il malessere della realtà che è costretto<br />

a coglierne i profumi e le essenze e cibarsi<br />

con esse.<br />

Egli diviene Spleen.<br />

Nella fatiscente civiltà occidentale contemporanea<br />

in cui la visione del mondo poggia esclusivamente<br />

su valori connessi all’apparire e alla<br />

violenza semantica del linguaggio, obiettivo:<br />

“farsi conoscere per poter essere qualcuno”, lo<br />

Spleen scorre tra i corpi e gli animi degli artisti<br />

o dei poeti perduti, scorre nei corpi di uomini<br />

liberi che si lasciano trasportare da passeggiate<br />

notturne attraverso vie di città dormienti o ab-<br />

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bandonate. Loro colgono la violenza della vita,<br />

la noia, la bastardaggine del mondo plastifi cato<br />

e decadente, ne vorrebbero gridare gli effetti a<br />

tutti, ma il dolore interno dell’essere soli li ammutolisce<br />

e li uccide. Come i fi le inutili vengono<br />

cestinati e annullati.<br />

Lo Spleen è il disagio esistenziale nemico assoluto<br />

dell’uomo che si sviluppa soprattutto<br />

nell’autismo moderno, attraverso l’impossibilità<br />

di farsi sentire. L’artista che rinuncia ad essere<br />

riconosciuto dalle Tecnologie moderne dell’arte,<br />

vive l’inferno della solitudine di cui lo spleen si<br />

nutre.<br />

Oggi il mondo dell’arte non ha più pensatori<br />

come Baudelaire, Rimbaud, Mallarmè, Cézanne,<br />

Van Gogh e molti altri che hanno illuminato l’Europa<br />

di altri tempi. Oggi chi vive d’arte spesso<br />

muore dentro senza essere riconosciuto nemmeno<br />

dalle persone più vicine, dai parenti.<br />

Gli artisti post-moderni sono i nuovi eredi della<br />

televisione commerciale: l’isola dei famosi, grande<br />

fratello, la talpa, le trasmissioni sportive, la<br />

pubblicità. Questi sono le avanguardie dell’Europa,<br />

questi sono i nuovi bohemiennes.<br />

Chissà se uno di loro avrà mai viaggiato all’In-<br />

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ferno. Per fare questo viaggio non c’è bisogno<br />

di essere nati in qualche quartiere degradato o<br />

di periferia delle grandi metropoli e poi andare<br />

in televisione ed esprimere la propria sofferenza<br />

nella vita, questi sono solo “marchettari o prostitute”<br />

della TV. Viaggiare all’inferno bisogna farlo<br />

con lo spirito di chi non ha paura di incontrare la<br />

morte psicologica, la morte della parola, la solitudine<br />

solo perché si ha il coraggio di affrontarle.<br />

Chissà quanti artisti e poeti sparsi agli angoli del<br />

mondo hanno la stessa genialità dei loro padri<br />

e chissà quanti ribelli nelle parti più povere del<br />

pianeta potrebbero creare “l’art pour l’art”.<br />

L’unico problema? E’ che questi artisti non vendono<br />

né le idee né il loro sesso, così come invece<br />

fanno gli artisti della Società dello Spettacolo.<br />

“Essere inascoltato e incompreso<br />

è come ricevere ogni minuto un pugno<br />

in faccia,<br />

essere riconosciuto ogni minuto<br />

attraverso uno schermo<br />

vuol dire essere... altro!<br />

A tutti gli artisti affranti dallo Spleen,<br />

almeno Voi siete!”


Parliamo di<br />

medicina estetica…<br />

Il nostro corpo è paragonabile ad un meraviglioso e delicato congegno,<br />

sul quale è opportuno effettuare, fi n dalla giovane età, una serie di<br />

“lavori di manutenzione” che non si limitano alla sola riparazione delle<br />

parti danneggiate, ma siano anche volti a prevenire e ridurre i danni<br />

futuri al fi ne di mantenere il più a lungo possibile la migliore regolarità<br />

ed effi cienza e di consentire al motore biologico di esprimersi al<br />

massimo.<br />

In accordo con la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale<br />

della Sanità di considerare lo stato di salute non come assenza di<br />

malattie, ma come condizione di benessere del corpo e della mente, la<br />

medicina estetica indirizza e sostiene il cammino individuale al fi ne di<br />

conseguire una condizione ottimale di benessere psico-fi sico attraverso<br />

l’armonizzazione dell’uomo con la sua realtà corporea.<br />

Il primo presupposto perché un corpo possa esprimere al meglio le sue<br />

potenzialità estetiche è costituito proprio dal quella ottimizzazione<br />

dello stato di salute che come si è detto è tra gli obiettivi fondamentali<br />

della medicina estetica. Gli interventi correttivi integrano,ma non<br />

sostituiscono, l’azione preventiva. In un individuo sano non sarebbe<br />

coretto, al solo fi ne di rimuovere un’inestetismo sottoporlo a rischi<br />

terapeutici di rilevante entità: i provvedimenti della medicina estetica<br />

devono essere quindi calibrati per risultare poco invasivi. E’ logico<br />

prevedere un conseguimento di tali obiettivi piuttosto dilazionato nel<br />

tempo e la necessità di protrarre i trattamenti per periodi mediolunghi.<br />

La medicina estetica ha sviluppato una vasta tipologia di procedimenti<br />

correttivi di natura medica per rimuovere o ridurre gli inestetismi<br />

quali:<br />

LASER RESURFACING è una tecnica particolarmente indicata<br />

nel trattamento delle patologie e le irregolarità sia da fotoinvecchiamento<br />

che post-traumatiche negli strati superfi ciali della cute, quali rughe<br />

sottili del volto in particolare del contorno occhi e labbra,<br />

fotodanneggiamento in generale (macchie iperpigmentate, cheratosi)<br />

e dagli esiti cicatriziali (acne,varicella,etc…). Viene trasmessa sulla<br />

superfi cie cutanea una matrice di minuscoli punti di luce ad alta<br />

intensità con un minimo dolore percepito. Il trattamento viene eseguito<br />

in totale sicurezza e con ottimi risultati su tutta l’area del viso, collo,<br />

decolletè , e dorso mani. Dopo già una prima seduta è possibile notare<br />

miglioramenti del colore e nella trama cutanea.<br />

TOSSINA BOTULINICA esistono molte indicazioni della tossina<br />

botulinica di tipo A in campo estetico: principalmente il trattamento<br />

delle rughe profonde d’espressione della fronte e del contorno occhi.<br />

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grado di modellare la silhoutte e ridurre il grasso in eccesso e/o la<br />

cellulite, nel pieno rispetto delle strutture vascolari e nel massimo<br />

confort per i pazienti. Agisce sui tessuti adiposi per mezzo di uno<br />

speciale manipolo che sfrutta l’effetto indotto dalla cavitazione e<br />

dall’energia cinetica, determinando la rottura dei setti fi brosi e dei<br />

legali intradipocitari.<br />

DERMATOSCOPIA è uno strumento che ci consente di acquisire<br />

immagini ad ingrandimenti diversi e di archiviazione per poter<br />

effettuare controlli a distanza di tempo. L’aumento progressivo<br />

dell’incidenza delle varie forme tumorali della pelle, spinge a ricercare<br />

metodiche diagnostiche di riconoscimento di tali patologie nelle fasi<br />

più precoci. Con la videodermatoscopia digitale è possibile ingrandire<br />

le lesioni da 30 a 300 volte al fi ne di poter individuare al meglio non<br />

solo la struttura del neo ma anche quella di altre componenti cutanee,<br />

vascolari e capillari.<br />

I CONSIGLI MIGLIORI:<br />

Nutrirsi in modo sano e fare in modo di consumare abbondante frutta<br />

e verdura. Fare esercizio fi sico regolarmente e garantirsi un buon riposo<br />

notturno. Iniziamo poi la giornata con un bicchiere d’acqua calda e<br />

limone per aiutare l’organismo a eliminare le tossine. Bere molta acqua<br />

durante la giornata aiuta inoltre a idratare il nostro organismo e la pelle.<br />

Il fumo è uno dei fattori che portano ad un rapido invecchiamento;<br />

provoca la formazione delle rughe e determina la costrizione dei vasi<br />

sanguigni capillari riducendo l’ossigenazione della cute.<br />

Anche in inverso siamo esposti ai raggi solari ultravioletti, pertanto<br />

proteggiamo la pelle con una buona protezione solare<br />

Ci sono alcuni passi chiave da intraprendere per proteggere la pelle; si<br />

tratta di proteggere qualcosa di più della sola bellezza: si tratta di aver<br />

cura dell’organo più esteso del nostro corpo.<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 21


Cultura e dintorni<br />

Il disagio nell’uomo contemporaneo<br />

Attraverso la visione apollinea e dionisiaca<br />

di Francesco Serra<br />

L’incantesimo della Ragione ha narcotizzato l’uomo nei<br />

secoli, dando ad esso l’illusione dell’ innovazione e del<br />

passaggio da uno stato di natura ad uno stato di sublimazione<br />

da quello che era un mondo arcaico e orrendo; dal<br />

Caos al Kòsmos,cioè da uno spazio caotico occupato da<br />

larve, dèmoni e “stranieri” ad un territorio abitato, delimitato,<br />

consacrato in cui l’aspetto dionisiaco viene eliminato.<br />

L’innovazione è sempre caotica, la conservazione è apparentemente<br />

stabilità e sicurezza.<br />

Il richiamo del fl auto di Pan, nell’epoca moderna, viene rotto<br />

dalla “furia” della saggezza cartesiana in cui l’uomo, già<br />

platonicamente scisso, defi nitivamente apprende di essere<br />

res cogitans: materia pensante, dove il corpo muore per<br />

essere studiato dai bisturi della ratio.<br />

To Logos, il ragionamento, si impone come cambiamento e<br />

getta un velo sull’essenza dionisiaca dell’uomo in cui l’ebbrezza,<br />

la danza e il canto, portano il corpo verso la natura<br />

e il contatto con il proprio essere e non il dover essere.<br />

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All’interno del nostra psiche si combattono due fi gure:<br />

il piacere e la realtà. Il Sogno si ripropone nella nostra<br />

vita quotidiana, nelle nostre scelte giornaliere; la ricerca<br />

dell’innovazione, intesa come mutamento, cambiamento,<br />

modifi cazione, si scontra con la conservazione, lo<br />

Status-quo. Questo dualismo perseguita la nostra storia<br />

affl iggendoci. La voglia dell’ebbrezza, della notte,<br />

del caotico e dello smisurato si deve confrontare con<br />

l’apollineo che esprime la forma perfetta.<br />

L’armonia e la compostezza in cui rifugiamo il nostro<br />

pensiero e il nostro corpo, nell’evoluzione della bios,<br />

vengono improvvisamente carpite dal dionisiaco che<br />

infrange i divieti e le barriere per trasportarci al di là delle<br />

nostre case, della nostre parentele, dei nostri luoghi<br />

di lavoro, delle nostre categorie prestabilite. La Conservazione<br />

e l’attitudine a non aprirsi agli istinti, può essere<br />

pericolosa e dannosa al nostro essere nel mondo.<br />

Nei meandri di questo mondo globalizzato in cui il con-<br />

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servatorismo, coadiuvato dal pensiero unico, la fa da<br />

padrone è ha come vertice il dio denaro, forse, occorrerebbe<br />

riattivare Innovazione nel senso nietzscheiano,<br />

in cui il dionisiaco metteva in primo piano il rapporto<br />

donna, uomo e natura. Il coraggio di affrontare questi<br />

argomenti permetterà al genere umano di aggrapparsi,<br />

nella sua caduta quasi irreversibile verso il Nulla, alle<br />

pareti del baratro del nichilismo e tentare di risalire dal<br />

buio della “Caverna” per ritornare a vedere la luce della<br />

libertà corporea, in cui “ l’existence précède l’essence”.<br />

Nel dionisiaco all’uomo si rivela l’abisso che circonda<br />

la sua condizione e dunque, la presenza del dolore ma<br />

nello stesso tempo la gioia e la forza generatrice: vita<br />

che si afferma al di là della morte… Così come l’innovazione,<br />

il dionisiaco infrange le barriere imposte dalla<br />

cultura dominante in l’uomo si riappropria delle sue<br />

capacità di essere attore principale sul palcoscenico<br />

della vita.<br />

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<strong>Marzo</strong> <strong>2010</strong> 23


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SABATO mattino dalle 8,30 alle 13,00 pomeriggio dalle 15,00 alle 19,30<br />

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offerta valida fi no al 20 marzo <strong>2010</strong><br />

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