Migrazioni e formazione delle società moderne - Scienze ...

MIGRAZIONI. SCENARI PER IL XXI SECOLO
Un’altra importante meta dell’emigrazione transoceanica era il Brasile. Qui,
contrariamente all’altro grande stato sudamericano, il fenomeno fu complessivamente
meno rilevante nei primi anni del Novecento che negli ultimi dell’Ottocento,
anche se raggiunse il suo culmine alla vigilia della prima guerra mondiale.
Nella ex colonia portoghese, infatti, il grande balzo in avanti dell’immigrazione si
era registrato subito dopo l’abolizione della schiavitù avvenuta nel 1888 e in concomitanza
con la grande espansione della coltura del caffè. L’apertura di un nuovo
e promettente mercato del lavoro aveva richiamato grandi masse di uomini in particolare
dall’Europa meridionale, ma questa forza d’attrazione dopo qualche anno
aveva già perso molta della sua energia.
Scomponendo l’immigrazione nei suoi elementi principali, si può vedere che i
flussi verso il Brasile si fecero meno intensi per l’affievolirsi dell’immigrazione italiana,
per tornare poi a crescere con l’incremento di quella portoghese. Questa da
sola, però, non raggiunse mai i vertici che nel secolo precedente erano stati toccati
dall’altra (Fig. 1.7).
Come detto, il primo conflitto mondiale segnò una contrazione dei flussi su
scala planetaria, ma l’interruzione, seppur momentanea, può essere ritenuta un
vero e proprio spartiacque nella storia dell’emigrazione transoceanica. Fino ad
allora, infatti, l’esaurimento delle ondate migratorie aveva coinciso con depressioni
che si erano rivelate via via crescenti nel tempo, con la Grande Guerra, invece, si
toccò un minimo pari quasi ai livelli che avevano preceduto l’esodo di massa dal
Vecchio Continente.
Figura 1.7 - L’immigrazione in Brasile dal 1857 al 1918
400.000
300.000
200.000
100.000
Fonte: Ferenczi [1970, 549-550]
58
Mondo
Mondo
Gran ItaliaBretagna
Italia
Irlanda Portogallo
Portogallo
numero di emigranti
0
1857 1862 1867 1872 1877 1882 1887 1892 1897 1902 1907 1912 1917