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1 INDICE - Philip P. Willan

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Già prima della fine del 1981, suo marito aveva detto di essersi stancato di<br />

Pazienza e di Mazzotta, che lo ricattavano e gli chiedevano continuamente<br />

denaro; tramite Carboni ingiunse loro di non andare più a casa sua e di non<br />

telefonare più, cosa che effettivamente si verificò.<br />

Alla fine di maggio del 1982, a seguito delle insistenze di suo marito, lasciò<br />

l’Italia e si trasferì a Washington.<br />

Prima della partenza, Carboni andò a trovarli a Drezzo insieme a Pisanu e in<br />

quell’occasione suo marito le disse che aveva incaricato Carboni di prendere<br />

ulteriori contatti con l’Opus Dei per accelerare un loro intervento per coprire i<br />

debiti con lo I.O.R.<br />

Nei confronti di Carboni, suo marito si esprimeva in termini positivi e diceva<br />

di potersene servire e di farci affidamento, perché era ben introdotto in vari<br />

ambienti. Disse però anche che sia Andreotti che Ciarrapico l’avevano messo in<br />

guardia e gli avevano detto di stare attento, perché Carboni era coinvolto in<br />

traffici di sostanze stupefacenti e faceva “party” di droga con Caracciolo.<br />

In senso sostanzialmente conforme ha deposto Carlo Calvi, rendendo le<br />

seguenti dichiarazioni.<br />

Dopo la conclusione del processo valutario di primo grado, suo padre<br />

trascorse un periodo di vacanza in Sardegna, dove conobbe Carboni, un<br />

personaggio che aveva delle conoscenze e poteva fare da intermediario con<br />

persone dell’ambiente editoriale e giudiziario.<br />

Verso la fine dell’estate del 1981, suo padre cominciava ad averne<br />

abbastanza delle attenzioni di Pazienza e iniziò il rapporto con Carboni.<br />

La sera dell’11 giugno 1982 gli telefonò sua madre per dire che aveva<br />

ricevuto da Londra una telefonata di Pazienza, il quale le aveva riferito, con<br />

tono drammatico, che Calvi si trovava in compagnia di persone poco<br />

raccomandabili.<br />

Egli allora chiamò subito Pazienza, il quale gli confermò quanto aveva detto a<br />

sua madre, sostenendo che suo padre era sparito e poteva trovarsi in grave<br />

pericolo, poiché doveva essere in giro con gente di basso livello, che aveva<br />

frequentato negli ultimi tempi.<br />

In tale occasione, Pazienza gli diede l’impressione che volesse dire le cose a<br />

metà, nel senso che sapesse con chi si trovava suo padre; parlava di persone<br />

che da amici si erano trasformati in traditori e l’unica persona che poteva<br />

corrispondere a questa descrizione era Carboni.<br />

Anna Calvi, infine, ha confermato che Carboni doveva svolgere un ruolo di<br />

mediatore nei rapporti tra suo padre ed il Vaticano ed ha riferito le seguenti<br />

ulteriori circostanze.<br />

Negli ultimi mesi di vita suo padre si incontrava regolarmente con Carboni ed<br />

aveva con lui rapporti confidenziali.<br />

Nella tarda mattinata del 17 giugno ricevette l’ultima telefonata di suo padre,<br />

il quale le disse che un certo Kunz le avrebbe fatto avere del denaro e<br />

aggiunse: .<br />

Carboni si comportava come un amico di famiglia, ma ciò malgrado, nei<br />

giorni successivi alla morte di suo padre, non si fece vivo in alcun modo,<br />

neppure per fare le condoglianze.<br />

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