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Spirito di vino - Forcella

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(LE PROVE DI SPIRITO/2)<br />

Lorenzo Cerretani (a sinistra), esperto assaggiatore dell’Università <strong>di</strong> Bologna e Marino Giorgetti, presidente dell’Organizzazione esperti assaggiatori e capo panel sia del concorso<br />

internazionale Sol <strong>di</strong> Verona sia <strong>di</strong> Orolio, in degustazione vicino un’antica pressa in legno conservata al Museo <strong>di</strong> storia dell’arte olearia dell’Abruzzo <strong>di</strong> Loreto Aprutino (Pescara).<br />

SPIRITO <strong>di</strong>VINO<br />

118


(LE PROVE DI SPIRITO)<br />

L’Abruzzo è da sempre terra vocata all’olivicoltura<br />

ei suoi extravergine sono per qualità tra i<br />

migliori della produzione italiana. Come <strong>di</strong>mostra la<br />

selezione degustata in occasione <strong>di</strong> Orolio<br />

Quella<br />

profumatissima<br />

dozzina<br />

<strong>di</strong> Pierluigi Gorgoni foto <strong>di</strong> Filippo Maria Caroti<br />

SPIRITO SPIRITO <strong>di</strong>VINO <strong>di</strong>VINO<br />

119


Un’esile striscia <strong>di</strong> spiagge da lasciarsi in<strong>di</strong>etro per poi incontrare<br />

un’aria antica e feconda. Poi, il graduale sollevarsi in dolci pen<strong>di</strong>i<br />

collinari che frusciano delle foglie ver<strong>di</strong> e argentate delle <strong>di</strong>stese <strong>di</strong><br />

olivi, e fino all’entroterra ancora il verde dei cerri, dei lecci, dei faggi<br />

e dei castagni, ora più intenso e fitto, ora più rarefatto e tenace fra<br />

rocce e declivi che si fanno ripi<strong>di</strong> e scoscesi fino alle coste del Gran<br />

Sasso. Dalle fertili vallate dell’Aterno alla piana del Fucino, dai colli<br />

Chietini alla Maiella, l’Abruzzo conserva quel suo prezioso alone<br />

<strong>di</strong> terra degli antichi mestieri, della tutela dei prodotti tra<strong>di</strong>zionali.<br />

In mezzo a un viaggio per gli oli <strong>di</strong> Abruzzo, d’ora in poi sarà obbligata<br />

pure la sosta all’Oleoteca regionale e al Museo <strong>di</strong> storia dell’arte<br />

olearia d’Abruzzo <strong>di</strong> Loreto Aprutino, la cui inaugurazione è arrivata<br />

al culmine del concorso regionale Orolio organizzato dall’Oea<br />

(Organizzazione esperti assaggiatori) che ha valutato organoletticamente<br />

i 101 oli partecipanti, confermando l’altissimo livello qualitativo<br />

raggiunto dalle migliori produzioni olearie regionali. Si andrà<br />

oltre la chioma sempreverde degli oliveti che, nell’ondeggiare <strong>di</strong> valli<br />

e <strong>di</strong> colli segnano un paesaggio appuntato <strong>di</strong> splen<strong>di</strong>de rocche e <strong>di</strong><br />

borghi antichi <strong>di</strong> pietra che assai spesso riservano il tratto toccante<br />

del passato immutato. Si avvertirà che l’alito <strong>di</strong> una cultura rurale,<br />

nutritasi nei secoli per minute contrade e monasteri, è ora tutelato e<br />

promosso per una cooperazione tra enti, istituti e volontà che hanno<br />

AZIENDA AGRICOLA FORCELLA<br />

CITTÀ SANT’ANGELO (PE)<br />

MONOVARIETÀ INTOSSO<br />

L’olio monovarietale più apprezzato alla rassegna Orolio<br />

si è anche affermato all’ultima e<strong>di</strong>zione del Sol d’oro<br />

<strong>di</strong> Verona. All’olfatto presenta un fruttato <strong>di</strong> oliva <strong>di</strong><br />

intensità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tipo verde. Si susseguono altre sensazioni<br />

gradevoli (l’erba tagliata, nonché i pinoli e la<br />

frutta secca). Elevata l’intensità gustativa del piccante.<br />

Piacevole il gusto amaro, bassa l’intensità del dolce.<br />

Buono l’equilibrio (bottiglia da 500 ml: 11 euro).<br />

VOTO<br />

OLIO & OLIVI OF URSINI<br />

FOSSACESIA (CH)<br />

OPERA MASTRA<br />

Quest’olio, una miscela delle varietà Gentile <strong>di</strong> Chieti,<br />

Dritta, Ascolana tenera e Toccolana, è caratterizzato<br />

dal fruttato <strong>di</strong> oliva <strong>di</strong> tipo verde <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a intensità. La<br />

sua peculiarità è riconducibile alle sensazioni gradevoli<br />

secondarie, dove sono più accentuate quelle <strong>di</strong> peperone.<br />

Al gusto, una lieve sensazione <strong>di</strong> piccante. Poco<br />

intenso l’amaro; prevale il dolce. Buona l’armonia<br />

(bottiglia da 500 ml: 9,50 euro).<br />

VOTO<br />

saputo salvaguardarne il valore. Qui in Abruzzo, non da adesso. Rispetto<br />

all’olio, basti ricordare che nel comune <strong>di</strong> Città Sant’Angelo ha<br />

sede l’Istituto sperimentale elaiotecnica del ministero dell’Agricoltura,<br />

l’unico a occuparsi interamente <strong>di</strong> olio <strong>di</strong> oliva e olive da mensa,<br />

famoso in tutto il mondo avendo negli anni sfornato numerosi e<br />

importanti lavori scientifici che hanno caratterizzato le conoscenze<br />

su questo prezioso alimento, che de<strong>di</strong>ca i suoi stu<strong>di</strong> agli aspetti chimici,<br />

tecnologici e <strong>di</strong> trasformazione e <strong>di</strong>spone anche <strong>di</strong> un’azienda<br />

agraria con numerose varietà <strong>di</strong> olivo coltivate. L’Abruzzo, come già<br />

accaduto per il <strong>vino</strong>, anche per l’olio va innestando accanto all’esperienza<br />

atavica della produzione l’applicazione necessaria <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

agronomici e merceologici sempre più efficaci.<br />

Queste riflessioni accompagnavano, il 23 aprile, a Loreto Aprutino,<br />

l’inaugurazione dell’Oleoteca regionale e del Museo <strong>di</strong> storia dell’arte<br />

olearia d’Abruzzo. Allestito sotto la <strong>di</strong>rezione tecnica e scientifica<br />

dell’architetto Walter Pellegrini, funzionario della Soprintendenza per<br />

i beni archeologici dell’Abruzzo, nasce grazie alla fruttifera collaborazione<br />

sorta nel 1996 tra l’Arssa (Agenzia regionale per i servizi <strong>di</strong><br />

sviluppo agricolo), l’allora ministero per i Beni culturali e ambientali,<br />

il Comune <strong>di</strong> Loreto Aprutino, attualmente coa<strong>di</strong>uvati dalla nuova<br />

Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici per l’Abruzzo,<br />

dall’Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Pescara e dalla Provincia <strong>di</strong> Pescara, con<br />

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SPIRITO <strong>di</strong>VINO<br />

120<br />

AZIENDA AGRICOLA PERSIANI<br />

ATRI (TE)<br />

DA AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />

Di intensità me<strong>di</strong>a risulta il fruttato verde. Ad arricchirne<br />

il profilo montano le note secondarie tra cui si rintracciano<br />

ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> mandorla e pinolo. Al gusto l’intensità<br />

del fruttato risulta meno elevata. Dapprima prevale<br />

il piccante che alla lunga si stempera liberando più<br />

nettamente la nota amara. Olio dall’equilibrio eccellente<br />

e dal prezioso incedere. Davvero convincente<br />

(bottiglia da 500 ml: 10 euro).<br />

VOTO<br />

AZIENDA AGRICOLA FORCELLA<br />

CITTÀ SANT’ANGELO (PE)<br />

DOP APRUTINO PESCARESE<br />

Un altro prodotto <strong>di</strong> eccellenza dall’azienda <strong>di</strong> proprietà<br />

<strong>di</strong> Gianni e Paolo Iannetti. Il fruttato presenta un’intensità<br />

me<strong>di</strong>o-alta <strong>di</strong> tipo verde. All’olfatto è caratterizzato<br />

dall’odore <strong>di</strong> mandorla. Al gusto si conferma la<br />

sensazione <strong>di</strong> mandorla amara che risulta in equilibrio<br />

con i sentori dolci e piccanti. Si intrecciano suadenti le<br />

note ver<strong>di</strong> ed erbacee. Eccellente l’equilibrio gusto-olfattivo<br />

(bottiglia da 500 ml: 11 euro).<br />

VOTO


il patrocinio dell’Aipai (Associazione italiana per il patrimonio archeologico<br />

industriale) e dell’International committee for the conservation<br />

of the industrial heritage. Nel contesto <strong>di</strong> un’architettura ispirata<br />

alla sobria funzionalità degli antichi torchi idraulici <strong>di</strong> metà ’800,<br />

composti da un basamento e una cimasa e collegati da sottili colonne<br />

imbullonate, si raccoglie un’esposizione della produzione delle<br />

migliori aziende regionali, che assai probabilmente verranno poi<br />

commercializzate, all’interno <strong>di</strong> teche in legno e vetro allestite accanto<br />

a reperti storici. Quin<strong>di</strong>, un rinsaldare il legame tra territorio e<br />

le sue produzioni riallacciandole a strategie promozionali e commerciali<br />

mirate. Il Museo, dotato con grande dovizia <strong>di</strong> strumenti provenienti<br />

da opifici dalla metà dell’800 ai giorni no-<br />

stri, riesce a tracciare, dai torchi in legno massello<br />

ai torchi idraulici metallici, uno spaccato<br />

importante dell’agricoltura abruzzese avvalendosi<br />

<strong>di</strong> materiale informativo, testi e immagini, e<br />

anche <strong>di</strong> volumi <strong>di</strong> pregio reperiti all’interno della<br />

prestigiosa biblioteca storica <strong>di</strong> proprietà della<br />

famiglia Casamarte <strong>di</strong> Loreto Aprutino.<br />

Qui l’agricoltura ha ra<strong>di</strong>ci sal<strong>di</strong>ssime e, come<br />

certificato da recenti ritrovamenti archeologici,<br />

l’ulivo era coltivato fin da epoche remote. Le pri-<br />

AZ. AGRICOLA NATALE PRESUTTI<br />

CITTÀ SANT’ANGELO (PE)<br />

OLIO DELL’ANGELO MONOCULTIVAR DRITTA<br />

Questo prodotto si deve alla passione con cui Livio e<br />

Alessandra Presutti conducono l’azienda <strong>di</strong> famiglia. Le<br />

caratteristiche rispecchiano quelle varietali. Un fruttato<br />

<strong>di</strong> elevata intensità <strong>di</strong> tipo verde sia all’olfatto sia al gusto.<br />

Stessa intensità per i sentori gustativi amaro e dolce,<br />

prevale il piccante <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> lunga intensità. Caratterizzato<br />

dai sentori gradevoli <strong>di</strong> erba e <strong>di</strong> mandorla.<br />

Ottima l’armonia (bottiglia da 750 ml: 14 euro).<br />

VOTO<br />

AZ. AGRICOLA GIANLUIGI RUSCITTI<br />

COLLEMINUCCIO DI TERAMO (TE)<br />

RUSCITTI DI COLLEMINUCCIO<br />

Olio prodotto da una miscela <strong>di</strong> varietà <strong>di</strong> olive e proposto,<br />

fuori dalle Dop, nell’originale anfora in vetro scuro.<br />

Il fruttato è <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a intensità. Sia al gusto sia all’olfatto<br />

è caratterizzato da un sentore che ricorda la mandorla.<br />

Ma non solo. A ispessirne il carattere al gusto, si <strong>di</strong>stinguono<br />

anche nitide note erbacee. L’amaro risulta abbastanza<br />

persistente. Il piccante è invece meno intenso.<br />

Buona l’armonia (anfora da 500 ml: 5 euro).<br />

VOTO<br />

(LE PROVE DI SPIRITO/2)<br />

Qui l’ulivo<br />

è coltivato fin<br />

dai tempi<br />

del dominio<br />

romano<br />

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SPIRITO <strong>di</strong>VINO<br />

121<br />

me testimonianze della vocazione olivicola dell’Abruzzo risalgono al<br />

periodo della dominazione romana, quando le misure protezionistiche<br />

adottate da Roma favoriscono un’espansione dell’olivicoltura e anche<br />

dell’industria olearia. Virgilio racconta del fiorire degli oliveti nella<br />

Marsica, Ovi<strong>di</strong>o ne testimonia la produzione nella valle Peligna. In<br />

tutta l’età imperiale le innumerevoli relazioni commerciali tra i municipi<br />

romani d’Abruzzo e l’Urbe erano quasi esclusivamente rivolte ai<br />

prodotti agricoli: <strong>vino</strong>, cereali e olio. Con la caduta dell’impero romano<br />

arriva una lunga fase <strong>di</strong> regresso. A partire dal XII secolo i monaci<br />

cistercensi determinano, assieme a una ripresa dello sviluppo economico<br />

e sociale della regione, anche un’importante ripresa dell’agricoltura,<br />

in declino dopo le invasioni barbariche e<br />

la dominazione longobarda, e pongono le basi per<br />

un’attività <strong>di</strong> selezione e una ripresa della coltivazione<br />

dell’olivo che probabilmente avviene all’interno<br />

<strong>di</strong> quelle abbazie, come S. Clemente a<br />

Casauria, S. Giovanni in Venere, S. Maria Arabona,<br />

celebri per la loro operosità. Un nuovo periodo<br />

<strong>di</strong> decadenza dell’agricoltura abruzzese coincide<br />

con la dominazione spagnola. A partire però<br />

dai primi anni dell’800 avvengono importanti trasformazioni<br />

socioeconomiche: il latifondo feuda-<br />

AZIENDA AGRICOLA NADIA FORNI<br />

MONTEBELLO DI BERTONA (PE)<br />

DOP APRUTINO PESCARESE<br />

DA AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />

È prodotto con un contributo consistente <strong>di</strong> olive della varietà<br />

Dritta. La sensazione olfattiva che ricorda il frutto<br />

verde dell’olivo ha un’intensità me<strong>di</strong>o-alta. Deciso l’odore<br />

<strong>di</strong> mandorla, dalle note ver<strong>di</strong>-erbacee. Al gusto si percepisce<br />

subito il sentore erbaceo, persistente, che ricorda<br />

la mandorla amara. Leggero il piccante, in armonia<br />

con il dolce. Buon equilibrio (lattina da 1000 ml: 12 euro).<br />

VOTO<br />

AZ. CARMELINA SONSINI-LUPONE<br />

TOCCO DA CASAURIA (PE)<br />

DOP APRUTINO PESCARESE<br />

Sulle colline pescaresi è <strong>di</strong>ffusa la varietà Toccolana,<br />

ammessa dalla Dop Aprutino Pescarese. Quest’olio ha<br />

un fruttato <strong>di</strong> intensità me<strong>di</strong>o-alta. L’aroma <strong>di</strong> pinolo è<br />

molto evidente. Inizialmente si presenta dolce al gusto.<br />

In seguito, si percepiscono sensazioni <strong>di</strong> amaro e <strong>di</strong> piccante<br />

con un’intensità me<strong>di</strong>a. Le <strong>di</strong>verse note gustative<br />

si succedono ben equilibrate. Ottima l’armonia gustoolfattiva<br />

complessiva (bottiglia da 500 ml: 6 euro).<br />

VOTO


le, trasformatosi in latifondo borghese, e le proprietà ecclesiastiche<br />

vengono concesse agli agricoltori con la nascita <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> proprietà<br />

borghesi e <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e e piccole proprietà conta<strong>di</strong>ne, attraverso un cambiamento<br />

che si completa verso la fine del secolo grazie all’inse<strong>di</strong>amento<br />

stabile nelle campagne. Una testimonianza <strong>di</strong> quanto l’olivicoltura<br />

sia legata in<strong>di</strong>ssolubilmente a questo territorio dal punto <strong>di</strong> vista<br />

storico, paesaggistico ed economico può ravvisarsi nella presenza<br />

della pianta <strong>di</strong> olivo o <strong>di</strong> sue rappresentazioni stilizzate negli stemmi<br />

aral<strong>di</strong>ci delle antiche casate locali. Intorno alla coltura dell’olivo si è<br />

creato in questa zona, nel corso dei secoli, un insieme organico <strong>di</strong> relazioni<br />

sociali, culturali ed economiche legato a sagre e mostre ma<br />

anche, sul versante produttivo, a cooperative <strong>di</strong><br />

produttori e a frantoi, realtà che entrano fra loro in<br />

connessione e costituiscono un ambito produttivo<br />

vitale e <strong>di</strong>namico. E si arriva ai giorni nostri. Marino<br />

Giorgetti, presidente dell’Organizzazione<br />

esperti assaggiatori e capopanel del concorso internazionale<br />

Sol <strong>di</strong> Verona, fornisce i dati salienti<br />

del comparto: «L’olivicoltura abruzzese pesa<br />

per circa il 5% sul totale nazionale e negli ultimi<br />

anni la produzione si è sempre più qualificata.<br />

Estesa su gran parte del territorio regionale, ma<br />

AZIENDA AGRICOLA EPIFANO<br />

LORETO APRUTINO (PE)<br />

RE FIORE - DOP APRUTINO PESCARESE<br />

Loreto Aprutino è uno dei principali centri olivicoli abruzzesi,<br />

dove prevale la varietà <strong>di</strong> olivo Dritta, alla base <strong>di</strong><br />

questo olio monovarietale che all’olfatto presenta un<br />

fruttato <strong>di</strong> oliva intenso <strong>di</strong> tipo verde, insieme a note <strong>di</strong><br />

mandorla e <strong>di</strong> pinolo. Al gusto, evidenti sentori <strong>di</strong> erba<br />

e carciofo. L’amaro è intenso e persistente. Più lieve il<br />

piccante. Alla fine si evidenzia una nota dolce. Buon<br />

equilibrio (bottiglia da 750 ml: 12 euro).<br />

VOTO<br />

FRANTOIO SUSI<br />

INTRODACQUA (AQ)<br />

Olio dal <strong>di</strong>stinto carattereprodotto con prevalenza <strong>di</strong> olive<br />

della varietà Rustica, autoctona della valle Peligna.<br />

All’olfatto, fruttato <strong>di</strong> oliva <strong>di</strong> grande intensità, marcate<br />

note erbacee e, in particolare, peculiare odore <strong>di</strong> pomodoro<br />

maturo. Anche al gusto sono evidenti le note erbacee.<br />

L’amaro e il piccante <strong>di</strong> intensità me<strong>di</strong>o-alta non sono<br />

troppo persistenti. In seguito compare una nota dolce.<br />

Eccellente equilibrio (bottiglia da 500 ml: 5 euro).<br />

VOTO<br />

Sono state<br />

catalogate 21<br />

varietà<br />

nel territorio<br />

regionale<br />

SPIRITO <strong>di</strong>VINO<br />

122<br />

concentrata soprattutto nella collina litoranea, è <strong>di</strong>ffusa in particolar<br />

modo nelle province <strong>di</strong> Chieti e <strong>di</strong> Pescara, seguite a <strong>di</strong>stanza dalla<br />

provincia <strong>di</strong> Teramo e dell’Aquila. L’olio prodotto in Abruzzo è per la<br />

quasi totalità extravergine. La qualità elevata raggiunta dai prodotti<br />

regionali si deve al patrimonio varietale, alla concentrazione del periodo<br />

<strong>di</strong> raccolta nonché all’alto numero <strong>di</strong> frantoi che permette una<br />

lavorazione continua e una riduzione dei tempi <strong>di</strong> stoccaggio. Tutti<br />

questi elementi hanno contribuito all’affermazione dei prodotti abruzzesi<br />

in concorsi e guide de<strong>di</strong>cate all’olio <strong>di</strong> oliva».<br />

L’olio prodotto, circa 250mila quintali l’anno in me<strong>di</strong>a, pone l’Abruzzo<br />

ai primi posti in Italia, con 9 milioni <strong>di</strong> piante su circa 47mila ettari. La<br />

<strong>di</strong>versità <strong>di</strong> cultivar, insieme alla variazione del<br />

clima, porta a <strong>di</strong>fferenti varietà <strong>di</strong> extravergine. Si<br />

trovano oli dal profumo leggero e delicato nelle<br />

zone collinari, dal gusto intenso fruttato leggermente<br />

piccante e amaro nelle zone più interne e<br />

tante varianti e sfumature. Lorenzo Cerretani, della<br />

facoltà <strong>di</strong> Scienze dell’alimentazione <strong>di</strong> Bologna,<br />

a conferma dell’attivissima opera ampelografica<br />

in Abruzzo, rimarca: «In una recente pubblicazione<br />

sono state catalogate 21 varietà nel territorio<br />

della regione Abruzzo. Tuttavia le più <strong>di</strong>f-<br />

AZ. AGRICOLA LA SELVA D’ABRUZZO<br />

MOSCUFO (PE)<br />

DA AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />

Olio prodotto da olive coltivate, nei paraggi del paese<br />

<strong>di</strong> Moscufo, con i sistemi dell’agricoltura biologica e<br />

frante all’interno della stessa azienda. Frutto <strong>di</strong> una<br />

miscela <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse varietà con prevalenza della cultivar<br />

Dritta, rivela un’imme<strong>di</strong>ata piacevolezza. Offre un fruttato<br />

<strong>di</strong> oliva <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a intensità al naso. Sentori <strong>di</strong> mandorla<br />

all’olfatto e al gusto. È prevalentemente dolce.<br />

Ottimo equilibrio (bottiglia da 750 ml: 7,50 euro).<br />

VOTO<br />

AZIENDA AGRICOLA PARDI<br />

MANOPPELLO (PE)<br />

DOP APRUTINO PESCARESE<br />

L’olio prodotto da questa azienda agricola, che si<br />

estende per oltre 100 ettari sulla parte destra del fiume<br />

Pescara, svela un fruttato <strong>di</strong> oliva <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a intensità.<br />

Evidenti all’olfatto alcune note che ricordano la mandorla.<br />

Al gusto si presenta inizialmente dolce, in seguito<br />

appaiono l'amaro e il piccante, che aumentano<br />

progressivamente. Il piccante persiste. Buona armonia<br />

gusto-olfattiva (bottiglia da 500 ml: 5,50 euro).<br />

VOTO


(LE PROVE DI SPIRITO/2)<br />

SPIRITO <strong>di</strong>VINO<br />

123


fuse sono la Gentile <strong>di</strong> Chieti, nella zona teatina, la Dritta e la Toccolana<br />

nel Pescarese e la Tortiglione nel Teramano. Tra le varietà più interessanti<br />

per le caratteristiche sensoriali si trova la Dritta, autoctona<br />

della provincia <strong>di</strong> Pescara, caratterizzata da un buon contenuto in sostanze<br />

fenoliche che si riscontra anche a livello gustativo per le note<br />

amare e piccanti ben marcate. Altrettanto interessante la varietà Tortiglione,<br />

che produce oli <strong>di</strong> buona qualità con spiccato gusto amaro. Molto<br />

particolare è la varietà Rustica, dalla quale si ricavano oli con sentori<br />

olfattivi molto peculiari e assimilabili al pomodoro maturo».<br />

L’Abruzzo presenta tre oli Dop: Aprutino Pescarese, Colline Teatine,<br />

Colline Teramane Pretuziano. L’Aprutino Pescarese è stato uno dei<br />

primi oli italiani a ricevere, nel 1996, il ricono-<br />

scimento della Denominazione <strong>di</strong> origine protetta.<br />

Il nome della Dop deriva dall’antico nome<br />

dell’area vestina della provincia <strong>di</strong> Pescara, nel<br />

cuore d’Abruzzo: Aprutium prima e Aprutina<br />

poi. La zona che va dalle colline della provincia<br />

<strong>di</strong> Pescara alle aree Vestina, Casauriense e all’alta<br />

valle del fiume Pescara è caratterizzata da<br />

un territorio mutevole e da un clima particolarmente<br />

temperato, caratterizzato da un perfetto<br />

equilibrio tra esposizione ai venti e umi<strong>di</strong>tà: una<br />

(LE PROVE DI SPIRITO/2)<br />

L’Aprutino<br />

pescarese è<br />

stato uno dei<br />

primi oli<br />

italiani Dop<br />

con<strong>di</strong>zione che esalta il pregio dell’olio dal gusto consuetamente<br />

fruttato. L’olio Dop è ottenuto da olive Dritta, Leccino o Toccolana in<br />

misura non inferiore all’80%, e da altre varietà presenti negli oliveti<br />

nella misura massima del 20%.<br />

La coltivazione dell’olivo nella provincia <strong>di</strong> Chieti, su cui insiste la<br />

Dop Colline Teatine, risale al II secolo d.C., come in<strong>di</strong>cano i resti <strong>di</strong><br />

un antico frantoio presente nella zona. Attualmente, la produzione<br />

oleicola ha assunto un’importanza rilevante per l’economia della zona,<br />

oltre ad aver acquisito un prestigio e un’immagine qualitativa che<br />

vanno ben oltre i confini locali. Se la denominazione è accompagnata<br />

dalla menzione geografica Frentano o Vastese l’area si restringe a determinati<br />

comuni della provincia <strong>di</strong> Chieti. L’olio<br />

Dop è ottenuto dalle varietà <strong>di</strong> olivo Gentile <strong>di</strong><br />

Chieti in misura non inferiore al 50% e <strong>di</strong> Leccino<br />

in misura non superiore al 40%: possono concorrere<br />

altre varietà in misura non superiore al<br />

10%. Sotto la menzione geografica Frentano l’olio<br />

deve essere ottenuto con le varietà Gentile <strong>di</strong><br />

Chieti in misura non inferiore al 60% e Leccino<br />

in misura non superiore al 30%. Con la menzione<br />

aggiuntiva Vastese deve essere ottenuto dall’olivo<br />

Gentile <strong>di</strong> Chieti in misura massima del<br />

40%, Leccino in misura non inferiore al 30%,<br />

Moraiolo e Nebbio da sole o congiuntamente per almeno il 10%.<br />

L’olio Pretuziano delle colline teramane prende il nome dai Pretuzi,<br />

popolo italico che visse nel territorio coincidente con l’attuale provincia<br />

<strong>di</strong> Teramo e subì a partire dal III secolo a.C. il dominio <strong>di</strong> Roma,<br />

riuscendo però a preservare la propria identità culturale. Da tale<br />

epoca fino ai giorni nostri il termine pretuziano ha, pertanto, inequivocabilmente<br />

in<strong>di</strong>cato il territorio delle genti riconducibili alla<br />

provincia <strong>di</strong> Teramo. Tale termine ha accompagnato le rinomate produzioni<br />

<strong>di</strong> quest’area (Plinio cita più volte nella sua Naturalis historia<br />

i vini pretuziani). L’olio pretuziano fu portato al proprio seguito<br />

dai pastori del Teramano nei lunghi viaggi da e per il Tirreno, attraverso<br />

la via Salaria, come viene in<strong>di</strong>cato da Catone nel De rustica.<br />

L’olio Dop è ottenuto dalle varietà Leccino, Frantoio e Dritta congiuntamente<br />

fino al 75%; il restante 25% è rappresentato da varietà<br />

locali minori, tra cui le più <strong>di</strong>ffuse sono il Tortiglione, pianta dal<br />

portamento singolare caratterizzato da un tronco tortile particolarmente<br />

vistoso che produce un olio molto ricco <strong>di</strong> polifenoli tanto da<br />

risultare particolarmente amaro, la Carboncella e la Castiglionese,<br />

rintracciabile soprattutto negli oliveti <strong>di</strong> Castiglione Messer Raimondo<br />

e comuni limitrofi, che presenta i caratteristici rametti lunghi<br />

e penduli nella parte bassa della chioma e ha una <strong>di</strong>ffusione limitata.<br />

Tre Dop, quin<strong>di</strong>, ma pure tante storie e tante apprezzabili<br />

iniziative a rimpinguare le fortune <strong>di</strong> un olio d’oliva che, come <strong>di</strong>mostrano<br />

le valutazioni raggiunte dai migliori campioni dell’ultima<br />

campagna, si erge ai più alti livelli della produzione nazionale.<br />

Qui sopra, uno scorcio <strong>di</strong> Loreto Aprutino, il paese della provincia pescarese dove il 23 aprile 2006 sono stati inaugurati in contemporanea l’Oleoteca regionale e il Museo <strong>di</strong> storia<br />

dell’arte olearia d’Abruzzo. Questa è anche l’area che ha dato il nome a uno dei primi oli italiani a cui sia stata riconosciuta, nel 1996, la Dop: l’Aprutino-Pescarese, appunto.<br />

SPIRITO <strong>di</strong>VINO<br />

124

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