LA PROPOSTA TEMATICA - Università Cattolica del Sacro Cuore
LA PROPOSTA TEMATICA - Università Cattolica del Sacro Cuore
LA PROPOSTA TEMATICA - Università Cattolica del Sacro Cuore
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a.a. 2004/05<br />
Facoltà DI SCIENZE DEL<strong>LA</strong> FORMAZIONE<br />
Corso di Laurea in Scienze <strong>del</strong>l’educazione<br />
Corso di Laurea in Scienze dei processi formativi<br />
Corso di Laurea in Scienze dei processi socio-educativi<br />
Corso di Laurea in Scienze dei processi formativi e culturali<br />
SEDE DI BRESCIA<br />
ATTIVITA’ DI <strong>LA</strong>BORATORIO<br />
Referente:<br />
Prof. Luigi Pati<br />
<strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong><br />
<strong>TEMATICA</strong><br />
Unità di coordinamento<br />
II - III ANNO<br />
Chiara Buizza, Alessia Mutti<br />
edu.forma.lab-bs@unicatt.it
<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
<strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
Un progetto integrato e differenziato<br />
II ANNO<br />
<br />
La proposta tematica <strong>del</strong> II anno è finalizzata a rendere operative le competenze di base<br />
<strong>del</strong> “fare educazione” e <strong>del</strong> “fare formazione” attraverso il riconoscimento <strong>del</strong> carattere<br />
propedeutico dei laboratori, l’integrazione verticale tra i laboratori, la valorizzazione <strong>del</strong>le<br />
connessioni tematiche.<br />
Corso di Laurea<br />
In<br />
SCIENZE<br />
DELL’EDUCAZIONE<br />
Corso di Laurea<br />
in<br />
SCIENZE DEI<br />
PROCESSI FORMATIVI<br />
AREE TEMATICHE - <strong>LA</strong>BORATORIO<br />
ANALISI DEI CONTESTI ORGANIZZATIVI<br />
METODI E TECNICHE DI INTERVENTO EDUCATIVO<br />
PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE<br />
VALUTAZIONE: METODI E STRUMENTI<br />
AREE TEMATICHE - <strong>LA</strong>BORATORIO<br />
PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE<br />
VALUTAZIONE: METODI E STRUMENTI<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
III ANNO<br />
<br />
La proposta tematica <strong>del</strong> II anno è finalizzata a rendere operative le competenze<br />
specialistiche <strong>del</strong> “fare educazione” e <strong>del</strong> “fare formazione” attraverso la valorizzazione<br />
degli specifici profili professionali e l’attenzione alla dimensione operativa (metodi e<br />
strumenti)<br />
Corso di Laurea<br />
in<br />
SCIENZE DEI<br />
PROCESSI SOCIO-<br />
EDUCATIVI<br />
Corso di Laurea<br />
in<br />
SCIENZE DI PROCESSI<br />
FORMATIVI E<br />
CULTURALI<br />
AREE TEMATICHE - <strong>LA</strong>BORATORIO<br />
TECNICHE E STRUMENTI DI OSSERVAZIONE DEL<br />
CONTESTO EDUCATIVO<br />
INTEGRAZIONE SOCIALE: STRUMENTI<br />
PROGETTUALI E METODOLOGICI<br />
COMUNICAZIONE NON VERBALE<br />
ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISORSE DEL<br />
TERRITORIO: IL <strong>LA</strong>VORO DI RETE<br />
TECNICHE DI ANIMAZIONE LUDICO-ESPRESSIVA<br />
METODOLOGIA NARRATIVA<br />
E INTERVENTI EDUCATIVI<br />
AREE TEMATICHE - <strong>LA</strong>BORATORIO<br />
METODI E TECNICHE DI GESTIONE<br />
DEI GRUPPI DI <strong>LA</strong>VORO<br />
GLI STRUMENTI DEL<strong>LA</strong> FORMAZIONE A DISTANZA<br />
(classi virtuali, bacheche elettroniche, videoconferenza)<br />
DIDATTICA MUSEALE (progettazione e realizzazione di<br />
un percorso di avvicinamento alla cultura)<br />
SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
ANALISI DEI CONTESTI ORGANIZZATIVI<br />
Mara BUSECCHIAN<br />
I PROGRAMMI<br />
Obiettivi e contenuti<br />
II ANNO<br />
Corso in SCIENZE DELL’EDUCAZIONE<br />
Ogni servizio educativo, inteso come sistema complesso, integrato e comunicante<br />
con l’ambiente circostante, è organizzato secondo una logica che tende a rendere<br />
efficace il lavoro educativo.<br />
Nell’analizzare il contesto educativo lo studente assumerà consapevolezza <strong>del</strong> fatto<br />
che le caratteristiche <strong>del</strong>le persone coinvolte, le loro motivazioni, le relazioni<br />
interpersonali influiscono notevolmente sull’organizzazione <strong>del</strong> servizio e, a sua volta, la<br />
qualità e l’efficacia <strong>del</strong>le azioni dei singoli, sono fortemente condizionate dalla cultura<br />
organizzativa, intesa come la sintesi dei valori e <strong>del</strong>le norme che regolano il lavoro<br />
<strong>del</strong>l’educatore professionale.<br />
Obiettivi<br />
- Comprendere l’organizzazione educativa di un servizio;<br />
- individuare, tramite esercitazioni, le variabili universali di un’organizzazione<br />
educativa;<br />
- elaborare e sperimentare in gruppo semplici strumenti di osservazione, indicandone<br />
vantaggi e limiti.<br />
Roberta CUCCA – Ilaria BERETTA<br />
L’obiettivo <strong>del</strong> laboratorio è quello di aiutare i partecipanti ad acquisire le competenze<br />
necessarie per analizzare i contesti sociali ed organizzativi, attraverso l’utilizzazione di<br />
tecniche di ricerca sociale prevalentemente non-standard.<br />
Il laboratorio è articolato in due giornate di lavoro d’aula e un’attività di analisi in<br />
contesti organizzativi sul territorio.<br />
Aree tematiche<br />
- presentazione <strong>del</strong> laboratorio e costituzione dei gruppi di lavoro<br />
- che cos’è l’analisi di un contesto organizzativo: accompagnamento alla<br />
progettazione di una ricerca.<br />
- discussione dei progetti<br />
- costruzione di una traccia d'intervista<br />
- I gruppi di lavoro costituiti durante il laboratorio avranno il compito di effettuare<br />
l’analisi di un contesto organizzativo raccogliendo dati quantitativi già prodotti da<br />
altri enti e realizzando alcune interviste in profondità ad alcuni (pochi o<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
comunque in numero accessibile alle risorse ed al tempo a disposizione dei<br />
partecipanti al laboratorio) testimoni d'area o attori significativi: funzionari<br />
pubblici, operatori dei servizi soci di cooperative, utenti. I testimoni privilegiati da<br />
intervistare andranno scelti in base al compito che ogni gruppo avrà l'incarico di<br />
svolgere. Questa fase prevede che i dati vengano organizzati (nel caso <strong>del</strong>le<br />
interviste si tratterà di scrivere <strong>del</strong>le schede riassuntive) ma non ancora<br />
rielaborati.<br />
- Interpretazione dei dati<br />
- Esposizione dei risultati <strong>del</strong>la ricerca<br />
METODI E TECNICHE DI INTERVENTO FORMATIVO<br />
Alessia MUTTI<br />
Obiettivi generali<br />
- Definire l’identità metodologica <strong>del</strong>l’educatore professionale, con riferimento agli<br />
attuali orientamenti <strong>del</strong> lavoro sociale e le relative logiche di azione emergenti;<br />
- Costruire il “glossario <strong>del</strong>le competenze” <strong>del</strong>l’educatore professionale<br />
- promuovere la conoscenza e la sperimentazione dei metodi afferenti alla<br />
pedagogia narrativa, con particolare attenzione all’uso <strong>del</strong> cinema come<br />
dispositivo formativo/educativo ;<br />
- favorire la consapevolezza circa le attenzioni necessarie ad una efficace<br />
applicazione <strong>del</strong>le tecniche narrative<br />
Aree tematiche<br />
- l’educatore professionale: identità e competenze di base<br />
- definizione-problematizzazione di pedagogia narrativa (metodo) attraverso un<br />
quadro concettuale di riferimento<br />
- proposta di alcuni esercizi, strumenti, materiali relativi a diverse tecniche<br />
afferenti al metodo narrativo<br />
- definizione di “piste” di lavoro e di approfondimento relative ai due codici narrativi<br />
presentati. Mappatura dei luoghi-servizi, dei siti, <strong>del</strong>le riviste utili.<br />
Francesca ARMANNI<br />
Obiettivi<br />
- Conoscere i metodi e le tecniche di intervento educativo adeguati alle diverse<br />
situazioni<br />
- Utilizzare strumenti critici nell’osservazione e nell’analisi di casi problematici<br />
- Progettare e gestire la relazione educativa ipotizzata sia nelle fasi di svolgimento<br />
che nei momenti di metariflessione o retroazione valutativa<br />
Aree tematiche<br />
- L’educatore professionale: identità di ruolo e specificità di funzione (il profilo<br />
professionale nel curriculum di formazione universitaria)<br />
- L’azione educativa e le sue connotazioni: il metodo, le tecniche (definizioni,<br />
differenziazioni di concetto in relazione all’uso)<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
- Il metodo <strong>del</strong>l’intervento educativo e le sue dimensioni, attraverso l’analisi dei<br />
principali mo<strong>del</strong>li e approcci ( terapeutico-clinico, attivistico, cooperativistico)<br />
- Le tecniche <strong>del</strong>l’intervento educativo e relative esemplificazioni in attività<br />
simulate: comunicazione, animazione, conduzione di gruppo, identificazione di<br />
ruolo e sua differenziazione asimmetrica dal soggetto o dai soggetti coinvolti<br />
come utenti fruitori <strong>del</strong>l’intervento<br />
- Gli strumenti: ascolto (attivo, passivo, riflessivo), osservazione (partecipativa,<br />
reattiva/non reattiva, intrusiva/non intrusiva…), registrazione (griglie, questionari,<br />
interviste, schede per l’anamnesi, colloquio..), valutazione (personale, in<br />
équipe..)<br />
- I contesti: scuola, comunità terapeutica, istituto convenzionato, struttura<br />
ospedaliera…<br />
- Gli operatori e le competenze, specifiche ed “integrate”<br />
- Le funzioni educative <strong>del</strong>l’intervento: di ascolto, accadimento, contenimento,<br />
mantenimento<br />
- La progettazione <strong>del</strong>l’intervento: simulazione di casi secondo tre diversi mo<strong>del</strong>li<br />
d’approccio (egocentrato, reti di reti, organizzativo)<br />
- La gestione <strong>del</strong>la relazione educativa<br />
PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE<br />
Maurizio CASTREZZATI<br />
Il laboratorio si articola in alcune sessioni di ricerca, con diverse metodologie di<br />
lavoro, attraverso le quali provare a costruire segmenti di progetto e sequenze di<br />
operazioni, gestire in modo creativo l'introduzione di variabili e di adattamenti, esercitarsi<br />
nell'analisi e nella valutazione di alcuni progetti e nell'individuare possibili azioni di<br />
miglioramento.<br />
Obiettivi<br />
- Promuovere la consapevolezza <strong>del</strong>l'importanza e <strong>del</strong> significato di una buona<br />
prassi progettuale<br />
- Saper confrontare e analizzare criticamente diversi progetti<br />
- Saper considerare le variabili ed imparare ad introdurre cambiamenti e segmenti<br />
paralleli<br />
- Promuovere la capacità di individuare e gestire gli elementi di tenuta di un<br />
progetto<br />
Aree tematiche<br />
- Fasi ed elementi fondativi di una progettazione educativa<br />
- Criteri di valutazione <strong>del</strong>l'articolazione di un progetto<br />
- Competenze ed attitutidini per costruire un progetto<br />
- Comunicazione e documentazione di un progetto<br />
Maria Paola MOSTARDA<br />
Il laboratorio intende raggiungere i seguenti obiettivi:<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
- Sensibilizzare all’importanza <strong>del</strong>la progettazione.<br />
- Individuare gli elementi essenziali per progettare.<br />
- Aumentare la capacità progettuale di ogni partecipante.<br />
- Scoprire differenti logiche di progettazione.<br />
- Valutare criticamente un progetto.<br />
Per raggiungere gli obiettivi il laboratorio si avvale di contributi teorici, esercizi<br />
individuali, lavori di gruppo, filmati, casi e autocasi, simulazioni. Un testimone porterà un<br />
caso concreto, rispetto al quale i partecipanti potranno sperimentare gli apprendimenti<br />
acquisiti.<br />
VALUTAZIONE: METODI E STRUMENTI<br />
Laura MENTASTI<br />
Obiettivi<br />
Il laboratorio intende presentare e approfondire il concetto di valutazione – con<br />
particolare riferimento all’ambito socio-educativo – le sue finalità, i criteri di riferimento,<br />
le metodologie e gli strumenti utilizzati nella ricerca valutativa.<br />
Verranno trattate in particolare le questioni relative alla valutazione <strong>del</strong>la qualità dei<br />
servizi sociali e socio-educativi e il coinvolgimento degli attori sociali nella valutazione<br />
partecipativa.<br />
Aree tematiche<br />
- Conoscere il significato <strong>del</strong> concetto di valutazione e comprendere le<br />
problematiche implicate nel processo di valutazione in ambito sociale e socioeducativo.<br />
- Riconoscere e approfondire l’applicazione di alcuni tipi di valutazione (ex ante, in<br />
itinere, ex post) in relazione all’analisi dei contesti e dei bisogni.<br />
- Sperimentare l’utilizzo dei principali metodi e strumenti per l'attuazione dei<br />
processi valutativi in contesti sociali, educativi e culturali.<br />
Stefano BONOMETTI - Chiara BUIZZA<br />
Obiettivi<br />
- Fornire alcune coordinate metodologiche per l'elaborazione di un sistema di<br />
ricerca valutativa in ambito socio-educativo<br />
- Sostenere la costruzione di un disegno di ricerca valutativa rispetto ai diversi<br />
oggetti di valutazione (dall'intervento individualizzato all'azione di sistema)<br />
- Favorire la consapevolezza <strong>del</strong>la valutazione in ambito socio-educativo come<br />
progetto integrato e coerente, relativo e locale<br />
Aree tematiche<br />
- I tipi di valutazione<br />
- Il disegno di un progetto di valutazione<br />
- I metodi e gli strumenti standard e nonstandard <strong>del</strong>la valutazione in ambito<br />
socio-educativo e gli errori metodologici più ricorrenti<br />
- La valutazione come processo partecipato<br />
- I valori e le responsabilità <strong>del</strong> valutatore<br />
- Gli oggetti <strong>del</strong>la valutazione in ambito socio-educativo.<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
II ANNO<br />
Corso di Laurea in SCIENZE DEI PROCESSI FORMATIVI<br />
PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE<br />
Elisa BARA<br />
Obiettivi<br />
- Favorire l’acquisizione <strong>del</strong>le conoscenze essenziali relative all’analisi dei bisogni<br />
e alla progettazione formativa<br />
- Analizzare le principale metodologie impiegabili per trasformare i bisogni in un<br />
progetto formativo<br />
- Imparare a programmare e ad organizzare un intervento formativo<br />
Aree tematiche<br />
- Il significato <strong>del</strong>la progettazione nelle organizzazioni<br />
- La negoziazione formativa tra gli attori in gioco: committente, formatore e<br />
destinatari<br />
- L’analisi dei bisogni<br />
- Strumenti per l’analisi dei bisogni<br />
- La progettazione formativa<br />
- La programmazione <strong>del</strong>l’intervento formativo<br />
- Strategie didattiche<br />
VALUTAZIONE: METODI E STRUMENTI<br />
Chiara BUIZZA<br />
Obiettivi<br />
- Fornire alcune coordinate metodologiche per l'elaborazione di un sistema di<br />
ricerca valutativa <strong>del</strong>l'azione formativa<br />
- Sostenere la costruzione di un disegno di ricerca valutativa rispetto ai diversi<br />
oggetti di valutazione degli interventi formativi (dalle reazioni dei partecipanti ai<br />
cambiamenti organizzativi)<br />
- Favorire la consapevolezza <strong>del</strong>la valutazione degli interventi formativi come<br />
sistema integrato e coerente, relativo e locale<br />
Aree tematiche<br />
- I tipi di valutazione<br />
- Il disegno di un progetto di valutazione<br />
- Il paradigma di Lazarsfeld (concetto, componenti, indicatori)<br />
- I metodi e gli strumenti standard e nonstandard <strong>del</strong>la valutazione in formazione<br />
- Gli errori metodologici più ricorrenti<br />
- La valutazione come processo partecipato<br />
- I valori e le responsabilità <strong>del</strong> valutatore<br />
- Gli oggetti <strong>del</strong>la valutazione in formazione<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
III ANNO<br />
Corso di Laurea in SCIENZE DEI PROCESSI SOCIO-EDUCATIVI<br />
TECNICHE E STRUMENTI DI OSSERVAZIONE DEL CONTESTO EDUCATIVO<br />
Donatella GOZZI<br />
L’ attività di laboratorio si propone di trovare e sperimentare tecniche e strumenti<br />
osservativi volti a descrivere la personalità <strong>del</strong>l’educando, la diagnosi di difficoltà, la<br />
previsione <strong>del</strong> suo sviluppo.<br />
Obiettivi<br />
- Assumere consapevolezza <strong>del</strong> significato di osservazione sistematica<br />
- Individuare criteri e procedure <strong>del</strong>l’osservazione<br />
- Conoscere tecniche per l’osservazione sistematica diretta e indiretta<br />
- Sperimentare in forma simulata alcune tecniche di osservazione<br />
- Conoscere gli strumenti per l’osservazione sistematica<br />
- Sperimentare in forma simulata alcuni strumenti di osservazione<br />
- Elaborare in gruppo semplici strumenti di osservazione<br />
- Individuare vantaggi e rischi di alcuni strumenti di osservazione<br />
Aree tematiche<br />
- L’osservazione sistematica<br />
- L’osservazione nel contesto educativo ( come quando perché osservare)<br />
- Le Tecniche di osservazione: descrittiva, strutturata,automatica)<br />
- Gli Strumenti di osservazione: diario, check-list, rating scale, sociogramma,<br />
tavola di Bales, tabella di Hughes.<br />
Manuela <strong>LA</strong>FEDE<br />
Obiettivi<br />
- Assumere consapevolezza riguardo la complessità dei processi osservativi<br />
- Conoscere, individuare e sperimentarne le tipologie<br />
- Cogliere i criteri e le procedure <strong>del</strong>l’osservazione<br />
- Conoscere ed utilizzare i diversi sistemi di codifica<br />
- Elaborare strumenti mirati e funzionali agli obiettivi osservativi specifici ai diversi<br />
contesti<br />
INTEGRAZIONE SOCIALE: STRUMENTI PROGETTUALI E METODOLOGICI<br />
Lucrezia PEDRALI<br />
Il rapporto con l’alterità, interpretata paradigmaticamente dallo straniero, ci costringe<br />
a rivedere le nostre interpretazioni “naturali” <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong> mondo, ci obbliga a<br />
riscrivere continuamente regole sottaciute e soprattutto ci impegna ad un confronto<br />
dialogico e “simmetrico”con coloro che, di volta in volta, chiamiamo gli Altri.<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
Oggetto <strong>del</strong> percorso di laboratorio sarà quindi l’analisi <strong>del</strong>le interazioni che<br />
intercorrono tra Noi e gli Altri.<br />
A partire dalle domande :<br />
• quali rappresentazioni sociali abbiamo di Noi e degli Altri?<br />
• come abbiamo costruito queste rappresentazioni?<br />
• quanto valgono nella nostra interpretazione <strong>del</strong>la realtà?<br />
si propone una breve esplorazione <strong>del</strong>le immagini mentali e <strong>del</strong>le cornici entro le quali<br />
avvengono, con maggiore o minore consapevolezza, tutte le interazioni umane, anche<br />
quelle apparentemente banali <strong>del</strong>la vita quotidiana.<br />
Obiettivo di tale esplorazione è il riconoscimento <strong>del</strong>la inevitabilità <strong>del</strong> cambiamento<br />
nella ridescrizione <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>la sua rappresentazione in rapporto all’incontro con<br />
una qualsiasi differenza. E, insieme a ciò, la consapevolezza <strong>del</strong>la non neutralità <strong>del</strong><br />
linguaggio nella categorizzazione <strong>del</strong>la realtà e quindi anche nella definizione di ciò che<br />
è Altro.<br />
Chiara CAVAGNINI – Ilaria MARCHETTI<br />
Finalità<br />
Il laboratorio intende presentare e approfondire i principali approcci relativi<br />
all’integrazione sociale declinati in ambito socio-educativo, soffermandosi in particolare<br />
sui concetti di diversità, disuguaglianza e conflitto. Gli elementi di base teorici sono<br />
supportati da metodologie partecipative e attività pratiche, con lo scopo di far acquisire<br />
metodologie e strumenti finalizzati all’integrazione sociale <strong>del</strong>le differenze, compito<br />
basilare per la professionalità <strong>del</strong>l’Operatore socio-educativo.<br />
Obiettivi generali<br />
Acquisire competenze in rapporto alla capacità di identificare le diversità quali risorse<br />
nel processo di integrazione sociale. Promuovere la capacità critica degli studenti in<br />
relazione sia alle diversità, sia alle metodologie utilizzate per la loro integrazione.<br />
Obiettivi specifici<br />
- Individuare e confrontare, con un’attenzione teorico-pratica, i principali mo<strong>del</strong>li di<br />
integrazione sociale<br />
- Sviluppare negli studenti una capacità critica in merito alla lettura dei vari<br />
contesti educativi e <strong>del</strong>le metodologie di integrazione<br />
- Fornire strumenti di lettura <strong>del</strong>le diversità presenti nei diversi contesti educativi<br />
- Conoscere e sperimentare alcuni strumenti per l’integrazione sociale<br />
- Progettare interventi educativi in relazione alle diversità presenti nei differenti<br />
contesti<br />
COMUNICAZIONE NON VERBALE<br />
Mariella BOMBARDIERI<br />
Il linguaggio <strong>del</strong> corpo o comunicazione non verbale riveste un ruolo centrale nel<br />
comportamento sociale <strong>del</strong>l’uomo. La comunicazione non verbale riveste un’estrema<br />
importanza nel lavoro educativo e formativo; essa diviene un canale per facilitare o<br />
bloccare le relazioni tra educatore ed educando e un modo per conoscere chi abbiamo<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
di fronte. Gli operatori devono pertanto avere coscienza <strong>del</strong> proprio stile di<br />
comunicazione e devono imparare ad osservare e cogliere il comportamento aldilà <strong>del</strong>le<br />
parole espresse imparando a padroneggiare la propria comunicazione non verbale.<br />
Obiettivi: riflettere sul tema <strong>del</strong>la comunicazione, apprendere dall’esperienza diretta,<br />
modificare alcuni comportamenti e pensieri <strong>del</strong> proprio stile comunicativo, acquisire<br />
nuove competenze comunicative utili sia in educazione che in formazione.<br />
Micaela LORUSSO<br />
Finalità<br />
Il laboratorio volge a consentire un approfondimento <strong>del</strong>le potenzialità comunicative<br />
analogiche che ogni persona possiede e può trasformare in valido “strumento” per<br />
ottimizzare la qualità <strong>del</strong>la relazione educativa attraverso processi che permetto di<br />
creare <strong>del</strong>le personali sintesi espressive fortemente correlate all’evocazione dei vissuti<br />
intra e interpersonali. Sulla base <strong>del</strong>la pedagogia olistica e nel profondo rispetto <strong>del</strong><br />
personalismo pedagogico axiologicamente orientato alla promozione <strong>del</strong>la persona nella<br />
sua completezza, il laboratorio vuole essere occasione per sperimentare la potenzialità<br />
<strong>del</strong>la comunicazione non verbale attraverso un coinvolgimento diretto dei partecipanti e<br />
successivo rimando agli assunti teorici di riferimento.<br />
Aree tematiche<br />
- Il valore <strong>del</strong>la corporeità nella comunicazione (sperimentazione): l’orientamento<br />
<strong>del</strong> corpo a rinforzo <strong>del</strong>la comunicazione verbale, la mimica facciale, il valore <strong>del</strong><br />
tatto, l’approccio tattile affettivo<br />
- Il disegno in psicopedagogia (sperimentazione e presentazione di materiale<br />
prodotto in setting particolari: il disegno proiettivo, il disegno onirico<br />
- La musica in pedagogia (descrizione <strong>del</strong> percorso): il riverbero emotivo musica,<br />
l’oggetto musicale come oggetto mediatore per l’espressione <strong>del</strong>le emozioni non<br />
verbalizzate<br />
- La drammatizzazione pedagogica (sperimentazione): il gioco drammatico come<br />
tecnica espressiva e comunicativa, drammatizzazione creativa<br />
- La parola scritta per la cura <strong>del</strong> sè: (sperimentazione e presentazione di<br />
materiale prodotto in contesto sanitario): l’utilizzo <strong>del</strong>le narrative in pedagogia; le<br />
parole non dette: presentazione di esperienze di comunicazioni difficili attraverso<br />
la parola scritta<br />
Al termine <strong>del</strong> laboratorio potrà essere presentata un’ esperienza condotta C/o “Centro<br />
Promozione Affidi familiari” titolata “il laboratorio <strong>del</strong>l’immaginario” e rivolta a bambini<br />
stranieri in adozione a famiglie italiane in integrazione con il lavoro pedagogico-<br />
formativo condotto con le famiglie adottive stesse.<br />
ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISORSE DEL TERRITORIO: IL <strong>LA</strong>VORO DI RETE<br />
Sandro DE TONI<br />
Al termine <strong>del</strong>l’intervento i partecipanti:<br />
- 11 -
<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
- conosceranno i mo<strong>del</strong>li di approccio al lavoro di rete (network analysis e case<br />
management per il sostegno a casi individuali, reti tra organizzazioni per la<br />
realizzazione di progetti comuni o per la soluzione di problemi condivisi,<br />
l’attivazione di reti nell’animazione di comunita’)<br />
- sapranno applicare alcuni strumenti di base per la network analysis e per il case<br />
management<br />
- sapranno applicare alcuni strumenti base per la realizzazione di un processo di<br />
ricerca-azione di comunita' (attivazione: osservazione partecipante –<br />
gatekeepers – gruppi focus) - (progettazione: albero dei problemi e quadro logico<br />
- problem setting – aspettative incrociate – polarizzazione)<br />
Chiara SITA'<br />
Obiettivi<br />
- conoscenza dei fondamenti e <strong>del</strong>le metodologie <strong>del</strong> lavoro di rete<br />
- approfondimento e sperimentazione di alcuni strumenti di ricerca e di lavoro<br />
sociale<br />
Aree tematiche<br />
- il lavoro di rete: storia e metodologie di azione<br />
- il territorio e le sue risorse: analisi dei bisogni, mappatura, individuazione <strong>del</strong>le<br />
figure chiave<br />
- la persona e il sistema <strong>del</strong>le relazioni<br />
- elementi di network analysis<br />
- esperienze "in rete": adolescenti, anziani, famiglie, persone in situazione di<br />
disagio psichico<br />
TECNICHE DI ANIMAZIONE LUDICO-ESPRESSIVA<br />
Giovanna RAVELLI<br />
Il laboratorio intende proporsi come uno spazio per la sperimentazione <strong>del</strong> gioco nel<br />
e <strong>del</strong> gruppo. Attraverso tecniche e modalità ludiche ed espressive, il gruppo sarà<br />
attivato ad esprimersi e a confrontarsi in modo creativo, riflettendo sul significato<br />
educativo <strong>del</strong>le attività proposte.<br />
Obiettivi<br />
- sperimentare la dimensione <strong>del</strong> gruppo come luogo di confronto e di<br />
condivisione<br />
- vivere l’esperienza <strong>del</strong> gioco come addestramento alla spontaneità <strong>del</strong> gruppo<br />
- promuovere la consapevolezza <strong>del</strong> proprio ruolo e <strong>del</strong>le modalità di<br />
comunicazione<br />
- individuare atteggiamenti, situazioni e competenze adeguate al ruolo educativo<br />
Aree tematiche<br />
- il gioco e l’animazione educativa<br />
- il gruppo e la comunicazione<br />
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Anna MAROL<strong>LA</strong><br />
<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
Obiettivi<br />
Offrire elementi di conoscenza <strong>del</strong>la metodologia agazziana e <strong>del</strong> significato <strong>del</strong><br />
gioco in quanto attività fondamentale di espressione,comunicazione e conoscenza per i<br />
bambini dai 3-6anni<br />
Aree tematiche<br />
Il laboratorio intende proporre attività ed esperienze ludiche che in quanto gioco<br />
siano ispirate al principio <strong>del</strong>l’autorealizzazione e <strong>del</strong>l’autoeducazione, il ‘germe vitale’ di<br />
agazziana memoria. L’uso di strumenti e strategie didattiche tipiche <strong>del</strong>la metodologia<br />
agazziana consentiranno di sperimentare come attraverso il gioco il bambino apprende<br />
a fare e ad essere.<br />
METODOLOGIA NARRATIVA E INTERVENTI EDUCATIVI<br />
Mariella BOMBARDIERI<br />
La proposta mira ad approfondire l’uso <strong>del</strong>le storie di vita come possibile strumento<br />
educativo e formativo dove il raccontarsi, il ricordare, l’ascoltare le storie <strong>del</strong>l’altro<br />
permettono non solo di fare un azione di ascolto di sé in una logica intimistica ma anche<br />
come una possibilità per fare il punto <strong>del</strong>la situazione, per rivedere i punti forti e i punti<br />
deboli <strong>del</strong>la propria esistenza, le risorse perse magari tra le righe <strong>del</strong> proprio passato.<br />
Lavorare con le storie vuol dire recuperare le proprie radici, i legami familiari, le<br />
esperienze vissute che hanno segnato, connotato e indirizzato la propria vita. Inoltre<br />
raccontare crea dialogo, permette la socializzazione, rimette in moto processi cognitivi,<br />
riumanizza le relazioni tra le persone.<br />
Dalla narrazione possono nascere domande sulla vita, sulla morte, sull’educare, sui<br />
vizi e le virtu’ , sull’amore, in un’ ottica di non giudizio, di epoché.<br />
Obiettivi: Permettere ai partecipanti di conoscere e sperimentare in forma diretta<br />
vari strumenti che favoriscono la narrazione in un ottica di formazione.<br />
Claudio DONNESCHI<br />
Obiettivi<br />
Al termine <strong>del</strong> Laboratorio i partecipanti:<br />
- conosceranno alcune dimensioni formative ed educative <strong>del</strong>la pedagogia<br />
narrativa;<br />
- sapranno utilizzare alcune semplici metodologie narrative da sperimentare in<br />
contesti educativi ed animativi.<br />
Aree tematiche<br />
Durante il Laboratorio i partecipanti:<br />
- sperimenteranno la capacità narrativa, personale e di gruppo, come dimensione<br />
costitutiva di una identità e di una consapevolezza culturale;<br />
- saranno stimolati a concepire l’educazione non solo come trasmissione <strong>del</strong><br />
conoscere, ma anche come ascolto reciproco tra soggetti narranti.<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
III ANNO<br />
METODI E TECNICHE DI GESTIONE DEI GRUPPI DI <strong>LA</strong>VORO<br />
Laura Bianchetti<br />
Obiettivi<br />
Il laboratorio si propone di:<br />
- Favorire la conoscenza dei metodi e <strong>del</strong>le tecniche per la gestione e la<br />
conduzione dei gruppi di lavoro;<br />
- Favorire la sperimentazione <strong>del</strong>le tecniche e <strong>del</strong>le metodologie necessarie per<br />
leggere, comprendere, interpretare e gestire le dinamiche vissute dal gruppo di<br />
lavoro.<br />
Durante il percorso formativo si farà ampio ricorso ad esercitazioni, lavori di gruppo e<br />
studi di casi aziendali che consentiranno ai partecipanti di analizzare, sperimentare e<br />
comprendere i contenuti trasmessi<br />
Aree tematiche<br />
- Significato ed evoluzione <strong>del</strong> concetto di organizzazione (profit, no-profit, pubbliche):<br />
da struttura gerarchico-funzionale a “sistema”;<br />
- Il lavoro di gruppo come strumento di collegamento tra il singolo ed il “sistema” e<br />
come mezzo necessario e funzionale alla crescita e lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione;<br />
- Come costruire un gruppo di lavoro vincente: dal gruppo al lavoro di “squadra”;<br />
- Gli elementi che caratterizzano, influenzano e condizionano il “vivere” un gruppo<br />
di lavoro;<br />
- Strumenti e tecniche per gestire e condurre il gruppo di lavoro;<br />
- Motivare e fare crescere il gruppo di lavoro: l’importanza <strong>del</strong>l’obiettivo;<br />
- Metodi per affrontare con successo le situazioni di conflitto vissute dal gruppo.<br />
Luisa Brambilla<br />
Corso di Laurea in SCIENZE DEI PROCESSI FORMATIVI<br />
E CULTURALI<br />
Il gruppo, per il suo stesso essere costituito da più soggetti in interazione ed<br />
interrelazione fra loro, si costituisce come luogo privilegiato per comprendere il<br />
costituirsi <strong>del</strong>l’ identità personale e professionale. Il laboratorio di dinamiche di gruppo<br />
intende fornire agli studenti un’esperienza di auto-osservazione attraverso la risonanza<br />
<strong>del</strong>le proprie esperienze affettivo-relazionali nei diversi contesti gruppali.<br />
Le finalità riguardano l’acquisizione di strumenti teorici e pratici per condurre gruppi<br />
formativi e di lavoro. Le metodologie impiegate saranno attive ed esperienziali: giochi di<br />
riscaldamento, giochi di ruolo, simulazioni, osservazione , discussione,etc.<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
Obiettivi<br />
- Definire la dinamica dei gruppi<br />
- Osservare e comprendere i fenomeni di gruppo<br />
- Osservare e comprendere comportamenti individuali e comportamenti di<br />
gruppo<br />
- Acquisire consapevolezza <strong>del</strong>le proprie modalità di interagire in gruppo<br />
Aree tematiche<br />
- Le dinamiche di gruppo<br />
- Il gruppo e il singolo<br />
- I processi decisori di un gruppo<br />
- I processi <strong>del</strong> mutamento personale operato dalla dinamica dei gruppi<br />
GLI STRUMENTI DEL<strong>LA</strong> FORMAZIONE A DISTANZA<br />
Marilena BOFFINI<br />
Obiettivi<br />
- Approfondire il tema <strong>del</strong>l’e-learning (formazione a distanza)<br />
- Sperimentare operativamente cosa significa e cosa comporta frequentare un<br />
corso on line<br />
- Accostare alle modalità e agli strumenti operativi <strong>del</strong>la Fad<br />
- Lavorare in gruppo per progettare la Fad<br />
Aree tematiche<br />
- La formazione a distanza: caratteristiche e aspetti generali<br />
- Le generazioni <strong>del</strong>la FaD<br />
- Vantaggi e Svantaggi<br />
- I pre-requisiti tecnici<br />
- Il team di lavoro<br />
- Il tutoraggio<br />
- Gli elementi costitutivi <strong>del</strong>l’ambiente web formativo<br />
- I costi<br />
DIDATTICA MUSEALE<br />
Giorgio GRAZIOLI<br />
Il laboratorio affronta come caso di studio la recente apertura e le iniziative di<br />
valorizzazione culturale e turistica <strong>del</strong> Museo di Santa Giulia a Brescia, organizzate in<br />
particolare nell’anno 2004-05. La prospettiva adottata è quella <strong>del</strong>la quotidiana<br />
operatività <strong>del</strong>la Fondazione CAB – Istituto di cultura Giovanni Folonari, partner <strong>del</strong><br />
Comune di Brescia in questa operazione di recupero e reinterpretazione di un sito<br />
artistico e monumentale quale il monastero di San Salvatore e Santa Giulia.<br />
Particolare attenzione è data alla metodologia di lavoro dei diversi attori istituzionali,<br />
attraverso simulazioni ed esercitazioni pratiche. Sono anche previste visite ad ognuno<br />
dei quattro Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia. Scopo <strong>del</strong> laboratorio è un approccio<br />
dimostrativo alla ideazione e alla realizzazione di eventi culturali e mostre, a partire da<br />
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<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> - Sede di Brescia<br />
Attività di laboratorio - a.a. 2004/05 – <strong>LA</strong> <strong>PROPOSTA</strong> <strong>TEMATICA</strong><br />
una nozione ampia di didattica museale come insieme di strategie per l’avvicinamento<br />
alla cultura<br />
SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE<br />
Stefano BONOMETTI<br />
La gestione <strong>del</strong>le risorse umane ha acquisito negli ultimi anni un valore fondamentale<br />
nell’impresa al fine di realizzare processi organizzativi efficaci ed efficienti. L’approccio<br />
classico di gestione ha subito notevoli modifiche, ottimizzando mo<strong>del</strong>li di sviluppo<br />
centrati sulle competenze tramite i quali si è iniziato a valorizzare l’approccio<br />
relazionale, sociale e psicologico <strong>del</strong> personale.<br />
Obiettivi<br />
- conoscere le funzioni classiche <strong>del</strong>l’area “gestione risorse umane” all’interno<br />
<strong>del</strong>l’impresa;<br />
o selezione, valutazione, formazione, amministrazione, relazioni industriali,<br />
piani di carriera;<br />
- conoscere le linee evolutive <strong>del</strong>la funzione Human Resource and Devolopment<br />
nell’impresa moderna;<br />
- analizzare un caso aziendale di gestione e sviluppo <strong>del</strong>le risorse umane;<br />
- <strong>del</strong>ineare un progetto di massima per lo sviluppo di alcune figure professionali.<br />
Aree tematiche<br />
- funzioni, finalità, strumenti classici di gestione <strong>del</strong>le risorse umane;<br />
- presentazione di nuovi mo<strong>del</strong>li di Human Resource and Devolopment<br />
caratterizzati da un approccio centrato sul mo<strong>del</strong>lo per competenze e le<br />
comunità di pratiche<br />
- presentazione e analisi di progetti di Knowledge Management<br />
- presentazione di un caso tramite la testimonianza di un esperto.<br />
Fiorenza COMINCINI<br />
Obiettivi<br />
- Analizzare, a partire da un caso, il rapporto tra cambiamenti organizzativi<br />
prefigurati, e la conseguente gestione <strong>del</strong>le risorse umane.<br />
- Individuare quali strategie di sviluppo <strong>del</strong> potenziale sono ipotizzabili, in<br />
relazione ai ruoli professionali richiesti.<br />
- Pianificare le attività di sviluppo <strong>del</strong>le persone, consentendone la giusta<br />
collocazione e la valorizzazione <strong>del</strong>le caratteristiche individuali.<br />
Aree tematiche<br />
- Il rapporto tra individuo ed organizzazione<br />
- Il progetto di sviluppo <strong>del</strong> rapporto<br />
- Metodi di analisi <strong>del</strong>le capacità e <strong>del</strong>le attitudini presenti in un individuo e la loro<br />
valutazione in relazione ai requisiti richiesti per nuovi ruoli.<br />
- Strumenti di valorizzazione <strong>del</strong> potenziale<br />
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